Reti d'Impresa - Collaborate for Growth (Collaborare per la crescita)
Evento organizzato da Pempton e Cannella Immobiliare presso Millennium Cafè (Scicli) per sensibilizzare alcuni imprenditori del settore turistico sull'importanza della rete d'impresa.
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RETI D’IMPRESA
COLLABORATE FOR GROWTH
collaborare per la crescita
Andrea Cannella
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ANALISI SOCIO-ECONOMICA
• La piccola dimensione delle imprese italiane
costituisce un limite rilevante per il conseguimento
di una maggiore efficienza: spesso riduce la
c a p a c i t à d i m u t a r e l e s t r a t e g i e , d i
internazionalizzarsi e in generale di fronteggiare
le pressioni competitive.
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COSA SONO LE RETI
D’IMPRESA?
• Le reti sono forme di coordinamento stabili fra imprese,
intermedie fra il mercato e la gerarchia, finalizzate ad un
obiettivo comune. La caratteristica della stabilità
distanzia le reti dal puro mercato, dove i rapporti fra le
imprese si incentrano sullo scambio, mentre l’aspetto
del coordinamento, in cui i partecipanti mantengono
gran parte della loro autonomia, le differenzia
dall’organizzazione gerarchica di un’impresa.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
• La legge n. 5 del 2009 (più volte modificata) ha definito il contratto di rete come
l’accordo con cui due o più imprese adottano un programma comune mediante
il quale, allo scopo di aumentare la competitività o la capacità innovativa, si
obbligano a:
• collaborare in forme ed ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle
imprese;
• scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale,
tecnica o tecnologica;
• esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi
oggetti sociali.
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REGOLE DEL “GIOCO”
• La predisposizione di un programma comune
condiviso serve alle imprese che fanno parte
della rete per diventare più competitive e
presuppone la disponibilità degli imprenditori a
condividere informazioni e conoscenze.
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UNA RETE È…
Un modello economico di cooperazione per dare una risposta alle sfide
dell’economia globalizzata:
• Abbandono del modello gerarchico e localizzato;
• Globalizzazione dei mercati;
• Necessità di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo;
• Internazionalizzazione;
• Downsizing e outsourcing.
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VANTAGGI DELLA RETE
Avere l’impresa in rete permette di dare alcune risposte a queste
sfide:
• Aggregazione intorno a programmi e progetti;
• Mantenimento dell’autonomia decisionale del singolo
imprenditore;
• Aumento della massa critica;
• Sviluppo di relazioni fiduciarie.
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ALTRIVANTAGGI
L’impresa al centro del network, altre caratteristiche:
• Ha un riferimento normativo nazionale;
• Non sostituisce, ma si affianca ad altri strumenti di aggregazione;
• Riguarda tutte le imprese (di tutte le dimensioni, di tutti i settori, di tutti i
territori);
• Sostegno dello Stato a questa forma contrattuale con semplificazione,
incentivi nazionali e regionali, supporto finanziario e agevolazione
fiscale.
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CHI PUÒ ENTRARE IN UNA
RETE?
• I contraenti possono essere imprenditori
indipendentemente dalla loro rispettiva natura (sono
quindi incluse anche le imprese individuali, le società e gli
imprenditori pubblici, anche non commerciali).
• Possono far parte del contratto di rete anche enti
pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale
un’attività di impresa non necessariamente commerciale;
così come aziende senza scopo di lucro.
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ALTRI ASPETTI
• Il contratto di rete ha natura meramente
privatistica, non necessità della soggettività
giuridica e prevede delle possibilità di uscita che
vengono fissate nel programma di rete. Inoltre,
non sono previsti limiti dimensionali o restrizioni
merceologiche.
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OK,VOGLIO ENTRARE
• Il contratto ha una struttura aperta, caratterizzata dalla
possibilità di nuovi ingressi nella rete e dovrà quindi
necessariamente prevedere i criteri di adesione di nuovi
soggetti, fermo restando il rispetto dei requisiti soggettivi sopra
indicati.
• Tali criteri potranno prevedere anche specifiche caratteristiche
soggettive ed oggettive per i nuovi aderenti, ovvero subordinare
l’adesione a deliberazioni con maggioranze qualificate dei
membri o addirittura con l’unanimità degli stessi.
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ELEMENTI ESSENZIALI (ED EVENTUALI)
DEL CONTRATTO DI RETE
• Obiettivi strategici e criteri e modalità che servono per misurare il
raggiungimento degli obiettivi;
• Programma comune;
• Contratto di durata;
• Regole per l’assunzione delle decisioni e di eventuale recesso;
!
• Fondo patrimoniale ( si applica la disciplina in tema di consorzio);
• Organo Comune ( è consigliabile per una rete superiore a 6-7 imprese).
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DATI EMPIRICI
• Nel secondo semestre 2013 sono stati stipulati 389
nuovi contratti di rete che hanno visto coinvolte
1.555 imprese. Si tratta di numeri record ottenuti
sulla spinta ricevuta da Lombardia,Abruzzo, Emilia
Romagna e Lazio, che insieme contribuiscono con
1.048 imprese.A fine dicembre 2013 sono così saliti
a 1.353 i contratti di rete registrati in Camera di
Commercio e a 6.435 le imprese aderenti.
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DISTRIBUZIONE SETTORIALE
• Imprese dei servizi (il 44,3% del totale);
• Industria in senso stretto (32,5%) e, all’interno di questi, i
servizi professionali alle imprese, il commercio, l’ICT, il
turismo, la filiera metalmeccanica e il sistema moda.
• Filiera delle costruzioni e dell’immobiliare (14,4%).
• Industria agro-alimentare (8,9 %), con 566 imprese
coinvolte.
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SOGGETTI PARTECIPANTI
• All’interno di ogni rete è molto alta la diversificazione
produttiva delle imprese: è, infatti, pari all’82,5% la quota
di reti con imprese specializzate in diversi comparti
produttivi.
• Gran parte delle reti pertanto sono composte da soggetti
tra loro complementari, che possono mettere a fattor
comune competenze diverse, attingendo da un
differenziato bacino di specializzazioni settoriali.
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COSA FA UNA RETE?
• Ricerca, sviluppo e innovazione;
• Marketing;
• Export e Internazionalizzazione;
• Qualità e formazione;
• Gestione risorse umane e amministrativa;
• Acquisti e forniture.
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FORME DI COLLABORAZIONE
(IN PRATICA)
• attività di coordinamento per ottenere migliori condizioni nei rapporti esterni
(coordinamento del processo di controllo della qualità dei beni lungo la filiera,
definizione di una politica dei prezzi nel rispetto dei limiti della normativa antitrust) o
per raggiungere un risultato finale unitario (quale la produzione di un bene finale);
• attività strumentali per raggiungere migliori risultati di gestione (gruppo di acquisto/
vendita di beni/servizi di interesse comune, gestione di logistica, magazzino,
piattaforme telematiche, promozione di beni e marchi, realizzazione di laboratorio
comune, centro di ricerca comune);
• attività complementari per fare quello che individualmente considerate le imprese
non sarebbero in grado di fare (partecipazione ad appalti o gare).
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ACCESSO AL CREDITO
• La Rete gode di maggiore fiducia da parte degli istituti di
credito, poiché per sua natura migliora la visibilità sui
business delle singole imprese, aumenta la collaborazione
e il supporto tra le imprese partecipanti (sebbene non in
ottica di garanzia) e migliora la possibilità per la banca di
valutare con più cura l’impresa relativamente ai piani
prospettici di business di medio lungo periodo, evitando
l’erogazione di contributi a pioggia poco efficaci e ormai
non più erogati.
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FINANZA AGEVOLATA
• L’attenzione delle istituzioni italiane ed europee
(Banca Europea per gli Investimenti, bandi
nazionali, regionali, Enti Locali, Camere di
commercio) verso le forme di integrazione tra
imprese ha generato una forte crescita dei fondi
stanziati per promuovere lo sviluppo di tali forme
di collaborazione.