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Lean anche io!
No tu no!
#IAD13
@andreascavolini
@SimoneVannicola
Agenda








Il contesto: grande cliente - fornitore
– il fornitore
– i grandi clienti
La storia delle nostre esperienze
– gli albori: la curiosità
– gli esperimenti con i primi clienti: l'entusiasmo
– i primi fallimenti: la delusione
– i primi successi: la speranza
Un caso cliente
Dove siamo oggi
I trade-off
– Progetti a pacchetto vs agilità
– Release Planning vs Gantt
– Story Point vs Man-Days
– Big Design Up Front vs Incremental Design
– Ritmo vs disponibilità degli utenti
Il contesto: grandi clienti - fornitore
Fornitore: ICONSULTING (1/2)
THE EXPERT MOOD

WHO
WE ARE

ICONSULTING IS AN INDEPENDENT CONSULTING
COMPANY SPECIALIZED IN DWH,BI & PM

Research in our DNA: Iconsulting was born from a spin-off of a
prestigious Research University Consortium group focused on Data
Warehouse & Business Intelligence with the mission of delivering
best in class BI & PM projects
Strong expertise on all the market leading technologies
25% of our time invested in R&D
Over 300 projects delivered to more than 100 customers
Professorship in prestigious Italian Universities and Business Schools
In-house Knowledge Factory School providing education services to
professionals who need to develop their skills

1

2

INNOVATIVE SPECIALIZED

3
VENDOR
INDEPENDENT

4
DEVELOPING
SKILLS
Fornitore: ICONSULTING (2/2)
R&D: OUR DNA
WE BRING INNOVATION TO YOU

WHAT
WE DO
Grandi clienti
MANUFACTURING

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CUSTOMERS
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KOMATSU UTILITY EUROPE
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COMUNE DI REGGIO EMILIA
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MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE
SOCIALI
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PROV. AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA DI RIMINI
REGIONE EMILIA ROMAGNA
UNIVERSITA’ DI BOLOGNA

SERVICES
CRIF
DAY RISTOSERVICE
ENI
GRUPPO SOCIETA’ GAS RIMINI
MANUTENCOOP FACILITY MANAGEMENT
MOBY
RINA
SIENAMBIENTE
SISAL
Le nostre prime esperienze…
Come tutto ebbe inizio…

Cliente Caffè
Cliente
Media

Ilias inizia a
parlare di
metodologie
Agili

Partenza
di Ilias

ID

Funzionalità

0801
0502
1005
0600
1015
0124

Snow Flake indicatori Coffee Shop
Calcolo del numero di coffee shop
Universo in Business Object XI
Controllo errori cambio valuta
Dashboard Coffee Shop
Documentazione: VAR - Trader

Stato Stima Release
100%
100%
100%
100%
70%
20%

1Release1
1Release1
2Release2
1Release2
16Release2
3Release2
Caso cliente
Il contesto Progettuale

 Key User: Controllo di gestione e Amministrazione
 3 diverse sorgenti informative: sistemi gestionali
 Doppia anima del progetto:
 Nostro Progetto: Motore di calcolo, reporting, budgeting, simulazioni
 Progetto Parallelo: Contabilizzazione e gestione fatture
 Forti aspettative dal Top Management
Il giorno prima del kick-off

Verifichiamo il
gantt?

Ehm… il gantt?

Ecco il Release Plan

Sì il piano…

Release
1

Ma questo non è
un gantt!

Ma è la
stessa
cosa!

Releas
e1

Ehm… aspetta…

Allora?

Release
2

Releas
e2
Releas
e3
Releas
e4
Releas
e5

Release
3

Release
4

Release
5

Ok… ci
lavoriamo!
Il kick-off: gantt-ification
Release
1

Release
2

Release
3

Ottobre

Release
4

Release
5

Dicembre

Release
6

Release
7

Release
8

Febbraio

Release
9

Release
10

Aprile

Giugno

Il nostro piano
Budget e Rolling
Chiusure Amm
Reporting CdG e Amm
Simulazione
Recupero Storico

1°Rilascio Esercizio
Budget

Rilascio
finale
Parallelo

Business Blue Print

Il progetto parallelo
Approvazione BBP
Titoli e Contratti
Verifica Fatture e Workflow
Ammortamenti Fissi e Variabili
Chiusure e Reportistica
Recupero Storico
UAT e
Integration Test
Proponiamo al cliente continui rilasci incrementali
La prima release…
La seconda release…
La sprint demo mostra i risultati e rende felice il cliente
Il cliente era contento…
…ma eravamo esausti!
Alla prima retrospettiva decidiamo di rialzarci

Cosa è andato bene?
Cosa è andato male?
Cosa abbiamo imparato?
Cosa possiamo fare meglio?
Capiamo che occorre fare ordine
Creiamo uno Sprint Backlog
EDGN

Perc Attività
completata

1

4

100%

-

2

0,5

1,5

100%

-

Calcolo Ammortamento Run

9

2

7

100%

-

Calcolo Cash Cost

7

2

4

100%

-

Maschera titolo: Inserire la lookup su Investiment
Obligation

1

1

100%

-

Maschera verifica ammortamento in valuta

2

100%

-

SF: reporting; Chiusura Amm

6

Specifiche di Interfaccia HYP<->SAP

2

Produzione estrazione contabilizzazioni SAP

1

1

100%

Automatizzazione estrazione Hyp->SAP

2

2

0%

2

Inserire Il Trim nel'XLST del client

1

1

0%

1

1,5

1

0%

1,5

Funzionalità

Stima (g)

SIVA

Maschera Inserimento Titoli

5

Maschera Curve Run 24 mese

Rilascio in collaudo dei nuovi sviluppi e bugfix

GAGA

2
2

Giornate
mancanti

4

60%

2,4

2

50%

1

0,5

-
Sapevamo cosa fare ma non se ce l’avremmo fatta
…e finiviamo sempre con l’acqua alla gola
Quindi introduciamo il Burndown Chart
Burndown Chart
Rappresentazione grafica del lavoro rimasto rispetto al tempo. Nell’asse X è rappresentato il
tempo, nell’asse Y il lavoro (giornate/uomo).
Si aggiorna automaticamente in funzione delle percentuali di avanzamento aggiornate
quotidianamente nello sprint backlog.

45
40

35
30
25
Eff

20

Est

15
10
5

21-dic

20-dic

19-dic

18-dic

17-dic

16-dic

15-dic

14-dic

13-dic

12-dic

11-dic

10-dic

09-dic

08-dic

07-dic

06-dic

05-dic

04-dic

03-dic

02-dic

01-dic

30-nov

29-nov

28-nov

27-nov

26-nov

25-nov

24-nov

23-nov

0
Alla fine il nostro processo era così
Sprint incrementali della durata di circa tre settimane ciascuno.

Sprint BackLog

Calcolo Ammortamento Run
Maschera Input Rendicontazione

Rilascio
SAL settimanale

23-nov

Sprint Planning
Meeting

Calcolo Passaggi Run Stimati

Excel con Ammortamento Run

UAT

21-dic

Verificare Ammortamento Lineare
su Hiatus fuori dal range di validità

50
40
30
20
SAL settimanale 10
0

14-dic

Import dati IBMS

07-dic

Logica Actual/Actual Revised

30-nov

Cash Cost Minumum Garantee

Burndown chart

Retrospettiva

Approvazione utente
specifica funzionale
iterazione n+1

Sviluppo

Analisi funzionalità iterazione n+1

Week 0 - Inizio
Iterazione n

Week 1

Week 2

Week 3 – Fine
iterazione n
Sprint 6

10

5

0

45

40

35

30

25

20
Eff

15
Est

25-gen

0

23-gen

5
20

Est

21-gen

10

19-gen

15
Eff

17-gen

20

15-gen

25

13-gen

30

11-gen

35

09-gen

40

40

07-gen

45

05-gen

Sprint 3

03-gen

21-dic

19-dic

17-dic

15-dic

13-dic

11-dic

09-dic

07-dic

05-dic

03-dic

01-dic

29-nov

27-nov

25-nov

23-nov

Burndown Chart di tre diversi Sprint

Sprint 4

35

30

25

15

Eff

10

Est

5

0
BE-LEAN
BE-LEAN Framework
Metodologia

Pianificazione
 Piano dei deliverables
 Misurazione delle velocità
 Piccole e frequenti
release (mensili)
 Coinvolgimento del cliente

Design
 Simple Design

Sviluppo
 Definire gli standard
 DONE Definition

Organizzazione
 Scrum Team (self organizing)
 Sit Together

Testing
Controllo
 critica periodica, revisione
della metodologia
 Miglioramento continuo

 Test Driven Development
Pratiche

Pianificazione
 User stories (funzionalità)
 Backlog
 Planning poker

Design
 Spike Solutions
 Set-Based Design

Sviluppo
Organizzazione





Stand-up meeting
Sprint demo
Utilizzo della carta nei dettagli
Wall-based Taskboard

 Tecnica del pomodoro
 Pair programming
 Refactoring

Testing
Controllo
 Burn-down chart
 Retrospective

 Unit Test First
Le chiavi di successo
 Persone e interazioni:

 Qualità

rapporti vis-a-vis

 Funzionalità (no attività)
come cuore dei progetti

 Motivazione
delle persone

 Semplificazione,
auto-organizzazione,

ritmo nella gestione

 Flessibilità

 Riduzione dell’uso della
tecnologia nei dettagli

 Risk Management

 Frequenti release,
feedback continuo

 Miglioramento
 Coinvolgimento del cliente

continuo
Dove siamo oggi?

Cliente
Media

Arriva PierG: un boost
alla diffusione delle
metodologie agili in
azienda

Altri Clienti…

Crescita e diffusione in
azienda. Sviluppo di
strumenti di gestione e
controllo dei progetti
che agevolino un
approccio agile.

Ci accorgiamo che abbiam
lavorato tantissimo sul
processo (Scrum style) e
sulla cultura (Lean style) ma
troppo poco
sull’automatizzazione (XP
style)

Tanti tavoli di ricerca e
innovazione avviati:
• Automatizzazione
degli sviluppi
• Automatizzazione del
deploy
• Suite di testing
I Trade-off
Intro
 Causa problemi logistici con la sala, non ci è stato possibile condividere alcuni concetti
durante la sessione.
 Condividiamo nelle slide che seguono alcune parti più discorsive in modo da condividere
comunque in maniera rapida e semplice alcuni concetti.
 Se siete interessati ad approfondimenti contattateci:
 Twitter:
 @andreascavolini
 @SimoneVannicola
 Oppure ci trovate su LinkedIn
Progetti a pacchetto Vs Agilità
 Progetto a pacchetto: budget predefinito su un perimetro non modificabile
 In un modello waterfall la «sotenibilità» del progetto deriva da una chiara definizione dei
requisiti e del perimetro progettuale
 Nella realtà, nel corso del progetto, scope e requisiti cambiano anche significativamente.
 Molto spesso ci troviamo di fronte a proposte «agiliste» che spingono per riportare alla
ribalta i progetti «time and material». Tale proposta non è accettata dalla maggior parte
delle grandi aziende.

 La nostra esperienza ci porta a dire che è più semplice lavorare su progetti a pacchetto con
una metodologia agile che waterfall! E quindi why not?
 Occorre solo avere l’accortezza di definire alcune regole del gioco con i clienti come:
 Si deve sensibilizzare il cliente sul fatto che un UAT chiude il ciclo di sviluppo delle
funzionalità validate. Occorre mostrare flessibilità sì, ma soprattutto sul futuro e non
infiniti ricicli su quanto già realizzato.
 È importante tenere fermo lo scope della sprint in corso e posticipare gli sviluppi delle

richieste spot dell’utente nelle sprint successive, in quanto distraggono il team, creano
stress e generano bug.
Release Planning vs Gantt
 I vantaggi di utilizzare un gantt per il controllo del progetto sono:
̵ Intuitiva visione dell’insieme
̵ Se la sequenza e il piano vengono rispettati è “facile” individuare ritardi e ripianificare il

piano “slittandolo”
 I limiti di utilizzare un gantt sono:
̵ Il piano è una rappresentazione rigida della realtà e non è possibile seguirlo passo passo.
̵ Ogni task tenderà ad essere iniziato all’ultimo (aumento dei rischi) e ad essere finito alla
data prestabilita perfino quando si è in anticipo (aumento dei costi).

̵ Si utilizza una struttura per attività (Work Breakdown Structure) che non rispecchia il
valore per il cliente di ogni funzionalità (Feature Breakdown Structure)
̵ Molto spesso le dipendenze individuate non sono reali! Occorre cercare di rompere tutte
le dipendenze ogni volta che è possibile!

 Approccio Lean:
̵ Utilizza un gantt di alto livello allo scopo di definire delle milestones interne ed essere
comunicativi con il cliente.

̵ Gestisci il progetto utilizzando un backlog e strumenti come burndown chart
Story Point vs Man-Days
 Multiple team membership! Team formati con risorse non completamente dedicate su un
singolo progetto.
 Non riusciamo ad avere una misura oggettiva della velocità ossia degli Story Point rilasciabili in
ogni singola iterazione

 Stima di ciascuna funzionalità per Man Days
 Si effettua una stima della velocità e delle giornate «nette» che il team può dedicare al progetto.
 Planning Poker e valutazione della stima in funzione della complessità di ogni singola funzionalità
e non in base a «io quanto ci metterei»
 Molti feedback derivanti dalle metriche che riusciamo a derivare tramite Timesheet integrato:
Release

Gg
Gg
%
Budget Stima Compl.

Stima
Gg a
Finire

Gg Utili

Budget

Valore
Efficienza
Rilasciato

Release1

64

64

100%

84

0

6.400

6.400

-2000

Release2

58

50

100%

56

0

5.800

5.800

200

Release3

74

73

100%

72

0

7.400

7.400

200

Release4

79

64

100%

74

0

7.900

7.900

500

Release5

59

46

74%

48

12

5.900

4.361

-439
Big Design Up Front vs Incremental Design
 In generale nei progetti complessi per grandi clienti viene richiesto di definire un design a priori
 Nel nostro caso lavoriamo anche su architetture applicative a cascata fortemente
interdipendenti
 La tentazione è di effettuare un Big Design Up Front (BDUF)

 Lavorando su architetture a flusso siamo comunque costretti dare un design della macro
soluzione. Tale attività viene fatta anche con una macro-analisi effettuata con gli utenti con lo
scopo di coprire il livello giusto di design o Just Enough Design Up Front (JEDUF)
 Man mano che il progetto procede viene effettuata l’analisi dell’iterazione successiva e viene

incrementalmente evoluto il design della soluzione.
Ritmo Vs disponibilità degli utenti
 In un contesto ideale l’utente è parte del team e fornisce i requirement «just in time»
 In contesti meno ideali il Product Owner sopperisce a eventuali assenze degli utenti

 In contesti paradossali il Demand scrive un documento e lo passa al team.
 In ogni caso, release frequenti necessitano frequenti incontri con gli utenti per l’analisi delle
funzionalità da realizzare e gli User Acceptance Test (UAT) sulle funzionalità rilasciate.

 Nelle grandi aziende la disponibilità degli utenti è un fattore critico.
 Nella nostra esperienza il miglior metodo è stato bilanciare il just in time con un anticipo
delle specifiche in modo di avere un cuscinetto di funzionalità già analizzate (almeno

sufficiente alla successiva release o superiore prima di periodi che vedono gli utenti
impegnati in altre attività).
 Per quanto riguarda i rilasci in produzione, il team deve cercare di lavorare mantenendo
iterazioni a ritmo costante senza necessariamente rilasciare in produzione ogni release.

Quando gli utenti tornano disponibili si svolge UAT sulle funzionalità di più iterazioni e si
rilascia in esercizio.
Essere agili non è il fine ma il mezzo per il miglioramento continuo

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Lean anche io! No tu no! - Italian Agile Days 2013

  • 1. Lean anche io! No tu no! #IAD13 @andreascavolini @SimoneVannicola
  • 2. Agenda      Il contesto: grande cliente - fornitore – il fornitore – i grandi clienti La storia delle nostre esperienze – gli albori: la curiosità – gli esperimenti con i primi clienti: l'entusiasmo – i primi fallimenti: la delusione – i primi successi: la speranza Un caso cliente Dove siamo oggi I trade-off – Progetti a pacchetto vs agilità – Release Planning vs Gantt – Story Point vs Man-Days – Big Design Up Front vs Incremental Design – Ritmo vs disponibilità degli utenti
  • 3. Il contesto: grandi clienti - fornitore
  • 4. Fornitore: ICONSULTING (1/2) THE EXPERT MOOD WHO WE ARE ICONSULTING IS AN INDEPENDENT CONSULTING COMPANY SPECIALIZED IN DWH,BI & PM Research in our DNA: Iconsulting was born from a spin-off of a prestigious Research University Consortium group focused on Data Warehouse & Business Intelligence with the mission of delivering best in class BI & PM projects Strong expertise on all the market leading technologies 25% of our time invested in R&D Over 300 projects delivered to more than 100 customers Professorship in prestigious Italian Universities and Business Schools In-house Knowledge Factory School providing education services to professionals who need to develop their skills 1 2 INNOVATIVE SPECIALIZED 3 VENDOR INDEPENDENT 4 DEVELOPING SKILLS
  • 5. Fornitore: ICONSULTING (2/2) R&D: OUR DNA WE BRING INNOVATION TO YOU WHAT WE DO
  • 6. Grandi clienti MANUFACTURING Our CUSTOMERS FASHION CALZEDONIA DIESEL GEOX IMAX LOTTO MILAR FINANCIAL SERVICES CREDIT SUISSE DEXIA CREDIOP EUROGROUP FGA CAPITAL (GRUPPO FIAT) INA ASSITALIA UNIPOL BANCA FOOD BARILLA BIRRA PERONI ERIDANIA SADAM GRANDI SALUMIFICI ITALIANI MASSIMO ZANETTI BEVERAGE GROUP MONTENEGRO SALUMIFICIO FRATELLI BERETTA SEGAFREDO LARGE SCALE RETAIL CONAD ADRIATICO COOP ITALIA LA RINASCENTE SMA (SIMPLY MARKET) VIP CATERING MEDIA & PUBLISHING ALFA WASSERMANN AMPLIFON ARISTON THERMO CAMAR SMA CANTIERI SANLORENZO CASE NEW HOLLAND DUCATI MOTOR HOLDING FEDRIGONI FONTANOT G.D GGP ITALY CISA (Ingersoll-Rand) GRUPPO COESIA GRUPPO FABBRI ICF - LA FAENZA IGUZZINI I.M.A. INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE INTERTABA - PHILIP MORRIS KME KOMATSU UTILITY EUROPE LOWARA MAGNETI MARELLI MALAVOLTA CORPORATE MARAZZI MARPOSS NEGRI BOSSI OTIS OVA BARGELLINI PHILIP MORRIS ITALIA PM GROUP POZZI GINORI ROSETTI MARINO SACMI SECI SONY EUROPA TEUCO GUZZINI UNO A ERRE GRUPPO INDUSTRIALE L’ESPRESSO FOX INTERNATIONAL CHANNEL PANINI GROUP SKY ITALIA VODAFONE ZANICHELLI EDITORE GOVERNMENT & PUBLIC SECTOR ARCEA AGREA ARPA ARPAT AVEPA CESIA COMUNE DI BOLOGNA COMUNE DI REGGIO EMILIA ERVET INVITALIA I.S.P.R.A. AMBIENTE ISTITUTO NAZIONALE FISICA NUCLEARE LEPIDA MINISTERO DELL’INTERNO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROV. AUTONOMA DI BOLZANO PROV. AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA DI RIMINI REGIONE EMILIA ROMAGNA UNIVERSITA’ DI BOLOGNA SERVICES CRIF DAY RISTOSERVICE ENI GRUPPO SOCIETA’ GAS RIMINI MANUTENCOOP FACILITY MANAGEMENT MOBY RINA SIENAMBIENTE SISAL
  • 7. Le nostre prime esperienze…
  • 8. Come tutto ebbe inizio… Cliente Caffè Cliente Media Ilias inizia a parlare di metodologie Agili Partenza di Ilias ID Funzionalità 0801 0502 1005 0600 1015 0124 Snow Flake indicatori Coffee Shop Calcolo del numero di coffee shop Universo in Business Object XI Controllo errori cambio valuta Dashboard Coffee Shop Documentazione: VAR - Trader Stato Stima Release 100% 100% 100% 100% 70% 20% 1Release1 1Release1 2Release2 1Release2 16Release2 3Release2
  • 10. Il contesto Progettuale  Key User: Controllo di gestione e Amministrazione  3 diverse sorgenti informative: sistemi gestionali  Doppia anima del progetto:  Nostro Progetto: Motore di calcolo, reporting, budgeting, simulazioni  Progetto Parallelo: Contabilizzazione e gestione fatture  Forti aspettative dal Top Management
  • 11. Il giorno prima del kick-off Verifichiamo il gantt? Ehm… il gantt? Ecco il Release Plan Sì il piano… Release 1 Ma questo non è un gantt! Ma è la stessa cosa! Releas e1 Ehm… aspetta… Allora? Release 2 Releas e2 Releas e3 Releas e4 Releas e5 Release 3 Release 4 Release 5 Ok… ci lavoriamo!
  • 12. Il kick-off: gantt-ification Release 1 Release 2 Release 3 Ottobre Release 4 Release 5 Dicembre Release 6 Release 7 Release 8 Febbraio Release 9 Release 10 Aprile Giugno Il nostro piano Budget e Rolling Chiusure Amm Reporting CdG e Amm Simulazione Recupero Storico 1°Rilascio Esercizio Budget Rilascio finale Parallelo Business Blue Print Il progetto parallelo Approvazione BBP Titoli e Contratti Verifica Fatture e Workflow Ammortamenti Fissi e Variabili Chiusure e Reportistica Recupero Storico UAT e Integration Test
  • 13. Proponiamo al cliente continui rilasci incrementali
  • 16. La sprint demo mostra i risultati e rende felice il cliente
  • 17. Il cliente era contento… …ma eravamo esausti!
  • 18. Alla prima retrospettiva decidiamo di rialzarci Cosa è andato bene? Cosa è andato male? Cosa abbiamo imparato? Cosa possiamo fare meglio?
  • 19. Capiamo che occorre fare ordine
  • 20. Creiamo uno Sprint Backlog EDGN Perc Attività completata 1 4 100% - 2 0,5 1,5 100% - Calcolo Ammortamento Run 9 2 7 100% - Calcolo Cash Cost 7 2 4 100% - Maschera titolo: Inserire la lookup su Investiment Obligation 1 1 100% - Maschera verifica ammortamento in valuta 2 100% - SF: reporting; Chiusura Amm 6 Specifiche di Interfaccia HYP<->SAP 2 Produzione estrazione contabilizzazioni SAP 1 1 100% Automatizzazione estrazione Hyp->SAP 2 2 0% 2 Inserire Il Trim nel'XLST del client 1 1 0% 1 1,5 1 0% 1,5 Funzionalità Stima (g) SIVA Maschera Inserimento Titoli 5 Maschera Curve Run 24 mese Rilascio in collaudo dei nuovi sviluppi e bugfix GAGA 2 2 Giornate mancanti 4 60% 2,4 2 50% 1 0,5 -
  • 21. Sapevamo cosa fare ma non se ce l’avremmo fatta …e finiviamo sempre con l’acqua alla gola
  • 22. Quindi introduciamo il Burndown Chart Burndown Chart Rappresentazione grafica del lavoro rimasto rispetto al tempo. Nell’asse X è rappresentato il tempo, nell’asse Y il lavoro (giornate/uomo). Si aggiorna automaticamente in funzione delle percentuali di avanzamento aggiornate quotidianamente nello sprint backlog. 45 40 35 30 25 Eff 20 Est 15 10 5 21-dic 20-dic 19-dic 18-dic 17-dic 16-dic 15-dic 14-dic 13-dic 12-dic 11-dic 10-dic 09-dic 08-dic 07-dic 06-dic 05-dic 04-dic 03-dic 02-dic 01-dic 30-nov 29-nov 28-nov 27-nov 26-nov 25-nov 24-nov 23-nov 0
  • 23. Alla fine il nostro processo era così Sprint incrementali della durata di circa tre settimane ciascuno. Sprint BackLog Calcolo Ammortamento Run Maschera Input Rendicontazione Rilascio SAL settimanale 23-nov Sprint Planning Meeting Calcolo Passaggi Run Stimati Excel con Ammortamento Run UAT 21-dic Verificare Ammortamento Lineare su Hiatus fuori dal range di validità 50 40 30 20 SAL settimanale 10 0 14-dic Import dati IBMS 07-dic Logica Actual/Actual Revised 30-nov Cash Cost Minumum Garantee Burndown chart Retrospettiva Approvazione utente specifica funzionale iterazione n+1 Sviluppo Analisi funzionalità iterazione n+1 Week 0 - Inizio Iterazione n Week 1 Week 2 Week 3 – Fine iterazione n
  • 27. Metodologia Pianificazione  Piano dei deliverables  Misurazione delle velocità  Piccole e frequenti release (mensili)  Coinvolgimento del cliente Design  Simple Design Sviluppo  Definire gli standard  DONE Definition Organizzazione  Scrum Team (self organizing)  Sit Together Testing Controllo  critica periodica, revisione della metodologia  Miglioramento continuo  Test Driven Development
  • 28. Pratiche Pianificazione  User stories (funzionalità)  Backlog  Planning poker Design  Spike Solutions  Set-Based Design Sviluppo Organizzazione     Stand-up meeting Sprint demo Utilizzo della carta nei dettagli Wall-based Taskboard  Tecnica del pomodoro  Pair programming  Refactoring Testing Controllo  Burn-down chart  Retrospective  Unit Test First
  • 29. Le chiavi di successo  Persone e interazioni:  Qualità rapporti vis-a-vis  Funzionalità (no attività) come cuore dei progetti  Motivazione delle persone  Semplificazione, auto-organizzazione, ritmo nella gestione  Flessibilità  Riduzione dell’uso della tecnologia nei dettagli  Risk Management  Frequenti release, feedback continuo  Miglioramento  Coinvolgimento del cliente continuo
  • 30. Dove siamo oggi? Cliente Media Arriva PierG: un boost alla diffusione delle metodologie agili in azienda Altri Clienti… Crescita e diffusione in azienda. Sviluppo di strumenti di gestione e controllo dei progetti che agevolino un approccio agile. Ci accorgiamo che abbiam lavorato tantissimo sul processo (Scrum style) e sulla cultura (Lean style) ma troppo poco sull’automatizzazione (XP style) Tanti tavoli di ricerca e innovazione avviati: • Automatizzazione degli sviluppi • Automatizzazione del deploy • Suite di testing
  • 32. Intro  Causa problemi logistici con la sala, non ci è stato possibile condividere alcuni concetti durante la sessione.  Condividiamo nelle slide che seguono alcune parti più discorsive in modo da condividere comunque in maniera rapida e semplice alcuni concetti.  Se siete interessati ad approfondimenti contattateci:  Twitter:  @andreascavolini  @SimoneVannicola  Oppure ci trovate su LinkedIn
  • 33. Progetti a pacchetto Vs Agilità  Progetto a pacchetto: budget predefinito su un perimetro non modificabile  In un modello waterfall la «sotenibilità» del progetto deriva da una chiara definizione dei requisiti e del perimetro progettuale  Nella realtà, nel corso del progetto, scope e requisiti cambiano anche significativamente.  Molto spesso ci troviamo di fronte a proposte «agiliste» che spingono per riportare alla ribalta i progetti «time and material». Tale proposta non è accettata dalla maggior parte delle grandi aziende.  La nostra esperienza ci porta a dire che è più semplice lavorare su progetti a pacchetto con una metodologia agile che waterfall! E quindi why not?  Occorre solo avere l’accortezza di definire alcune regole del gioco con i clienti come:  Si deve sensibilizzare il cliente sul fatto che un UAT chiude il ciclo di sviluppo delle funzionalità validate. Occorre mostrare flessibilità sì, ma soprattutto sul futuro e non infiniti ricicli su quanto già realizzato.  È importante tenere fermo lo scope della sprint in corso e posticipare gli sviluppi delle richieste spot dell’utente nelle sprint successive, in quanto distraggono il team, creano stress e generano bug.
  • 34. Release Planning vs Gantt  I vantaggi di utilizzare un gantt per il controllo del progetto sono: ̵ Intuitiva visione dell’insieme ̵ Se la sequenza e il piano vengono rispettati è “facile” individuare ritardi e ripianificare il piano “slittandolo”  I limiti di utilizzare un gantt sono: ̵ Il piano è una rappresentazione rigida della realtà e non è possibile seguirlo passo passo. ̵ Ogni task tenderà ad essere iniziato all’ultimo (aumento dei rischi) e ad essere finito alla data prestabilita perfino quando si è in anticipo (aumento dei costi). ̵ Si utilizza una struttura per attività (Work Breakdown Structure) che non rispecchia il valore per il cliente di ogni funzionalità (Feature Breakdown Structure) ̵ Molto spesso le dipendenze individuate non sono reali! Occorre cercare di rompere tutte le dipendenze ogni volta che è possibile!  Approccio Lean: ̵ Utilizza un gantt di alto livello allo scopo di definire delle milestones interne ed essere comunicativi con il cliente. ̵ Gestisci il progetto utilizzando un backlog e strumenti come burndown chart
  • 35. Story Point vs Man-Days  Multiple team membership! Team formati con risorse non completamente dedicate su un singolo progetto.  Non riusciamo ad avere una misura oggettiva della velocità ossia degli Story Point rilasciabili in ogni singola iterazione  Stima di ciascuna funzionalità per Man Days  Si effettua una stima della velocità e delle giornate «nette» che il team può dedicare al progetto.  Planning Poker e valutazione della stima in funzione della complessità di ogni singola funzionalità e non in base a «io quanto ci metterei»  Molti feedback derivanti dalle metriche che riusciamo a derivare tramite Timesheet integrato: Release Gg Gg % Budget Stima Compl. Stima Gg a Finire Gg Utili Budget Valore Efficienza Rilasciato Release1 64 64 100% 84 0 6.400 6.400 -2000 Release2 58 50 100% 56 0 5.800 5.800 200 Release3 74 73 100% 72 0 7.400 7.400 200 Release4 79 64 100% 74 0 7.900 7.900 500 Release5 59 46 74% 48 12 5.900 4.361 -439
  • 36. Big Design Up Front vs Incremental Design  In generale nei progetti complessi per grandi clienti viene richiesto di definire un design a priori  Nel nostro caso lavoriamo anche su architetture applicative a cascata fortemente interdipendenti  La tentazione è di effettuare un Big Design Up Front (BDUF)  Lavorando su architetture a flusso siamo comunque costretti dare un design della macro soluzione. Tale attività viene fatta anche con una macro-analisi effettuata con gli utenti con lo scopo di coprire il livello giusto di design o Just Enough Design Up Front (JEDUF)  Man mano che il progetto procede viene effettuata l’analisi dell’iterazione successiva e viene incrementalmente evoluto il design della soluzione.
  • 37. Ritmo Vs disponibilità degli utenti  In un contesto ideale l’utente è parte del team e fornisce i requirement «just in time»  In contesti meno ideali il Product Owner sopperisce a eventuali assenze degli utenti  In contesti paradossali il Demand scrive un documento e lo passa al team.  In ogni caso, release frequenti necessitano frequenti incontri con gli utenti per l’analisi delle funzionalità da realizzare e gli User Acceptance Test (UAT) sulle funzionalità rilasciate.  Nelle grandi aziende la disponibilità degli utenti è un fattore critico.  Nella nostra esperienza il miglior metodo è stato bilanciare il just in time con un anticipo delle specifiche in modo di avere un cuscinetto di funzionalità già analizzate (almeno sufficiente alla successiva release o superiore prima di periodi che vedono gli utenti impegnati in altre attività).  Per quanto riguarda i rilasci in produzione, il team deve cercare di lavorare mantenendo iterazioni a ritmo costante senza necessariamente rilasciare in produzione ogni release. Quando gli utenti tornano disponibili si svolge UAT sulle funzionalità di più iterazioni e si rilascia in esercizio.
  • 38. Essere agili non è il fine ma il mezzo per il miglioramento continuo