Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Primo Contatto
1. Primo contatto: la pelle Herpes labialis Ogni anno ritornano scabbia foruncoli Le ustioni psoriasi Bambini farfalla tatuaggi
2. Ogni anno ritornano... Chi? Ma i pidocchi ! Ogni anno, con l'inizio dell'anno scolastico, si ripresenta il problema. Che cosa fare ? Va detto innanzitutto che i pidocchi non vengono per carenza di igiene, anzi. Il contagio Ma allora, come si prendono ? Frequentando luoghi e persone infestate dal parassita . Anche se il pidocchio non salta,si sposta molto rapidamente da un ospite all'altro, di testa in testa, alla ricerca di capelli, sui quali si aggrappa saldamente grazie alle sue 3 paia di zampe munite di uncini , Si nutre in seguito di sangue utilizzando la sua "bocca, munita di un rostro dentato e di 3 stiletti perforatori !
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8. Gli acari sono piccoli artropodi, appartenenti a diverse specie. Le specie che sono in modo particolare correlate all'asma sono collettivamente chiamate "acari della polvere di casa", poichè hanno il loro habitat permanente nell'ambiente domestico . Le loro dimensioni sono di circa 200-300 micron, cioè all'incirca 1/4 di millimetro, per cui non possono essere visti ad occhio nudo, ma soltanto con una forte lente di ingrandimento o, meglio, al microscopio. Il maschio è leggermente più piccolo della femmina. L'aspetto più sorprendente ed esteticamente piacevole della pelle è la presenza di un disegno scolpito che assomiglia a quello delle impronte digitali. L'acaro della polvere è privo di una vera testa; la parte anteriore del corpo o gnatosoma funge da apparato buccale, oltre ad avere funzioni di presa e sensoriali L'intero ciclo da uovo ad adulto si compie in 2-3 settimane. Gli adulti hanno una vita media di 2-4 mesi (circa 80 giorni per i maschi e 160 giorni per le femmine di dermatofagoidi); durante questo periodo di vita hanno uno o due accoppiamenti, dopo i quali la femmina depone complessivamente 20-50 uova. Gli acari sono fra gli esseri viventi più antichi sulla terra; essi possono vivere e crescere in ambienti differenti come le piante, i fiori, gli animali, l'uomo, la terra, sui laghi e sull'acqua salata, nelle case e nei rifiuti organici, nei materassi, nei libri etc.
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12. La scabbia La scabbia è una malattia infettiva contagiosa che colpisce la pelle. Un tempo legata a situazioni di povertà e scarsa igiene, la scabbia può colpire oggi persone di ogni ceto sociale, indipendentemente dall’igiene personale. Da che cosa è provocata La scabbia è provocata da un parassita (sarcoptes scabiei), un acaro invisibile ad occhio nudo, che scava cunicoli sotto la cute umana, dove depone le sue uova, da cui in alcuni giorni si sviluppano i parassiti adulti. Come si manifesta Il sintomo principale della scabbia è il PRURITO, che inizia dopo un periodo variabile da 2 a 6 settimane dal contatto con l’acaro. Il prurito aumenta di intensità la notte, in quanto il calore del letto incrementa l’attività degli acari. Come si trasmette La scabbia si trasmette per contatto con la cute della persona affetta e/o con la biancheria del letto e gli indumenti contaminati. Come si Cura La scabbia non è una malattia grave, ma non guarisce senza adeguato trattamento. La cura consiste nell’applicazione sulla cute di farmaci antiparassitari: sono in commercio prodotti sottoforma di lozione o crema, da usare secondo prescrizione medica. È fondamentale, qualunque sia il prodotto prescelto, praticare il bagno o la doccia prima di ogni applicazione e sostituire la biancheria personale e del letto dopo ogni applicazione.
18. Prime cure Il primo riflesso da avere dopo una bruciatura del 1o grado è di raffreddarla al più presto possibilmente usando acqua fredda (circa 15°C) a leggera per 10 -15 minuti . Poi, pulire la piaga al siero fisiologico o con un sapone anitsettico . Disinfettare con ipoclorito di sodio o con clorexidina sotto forma diluita. Dopo, seccare la bruciatura tamponando bene la ferita. Finalmente, applicare sulla piaga un topico protettore e cicatrizzante come l' argento- sulfadiazina o il cloroseolo e ricoprirla con una garza che non aderisca alla piaga. Si consiglia di cambiare la medicazione ogni 2 giorni In caso di bruciature del primo grado e del secondo grado e dopo avere passato la ferita sotto acqua, averla pulita e applicato un disinfettante, l'utilizzazione di pomata a base di aloe vera può rivelarsi molto utile come cicatrizzante, disinfettante e soprattutto come idratante .