1. Oggi parliamo con…
Miglioriamo la Salute dell'IT
Milano 25 Marzo 2014 ‐ Centro Congressi Humanitas
L’Opinione di…
Antonio Fumagalli
U.S.C. Information & Communication Technology
A.O. PAPA GIOVANNI XXIII DI BERGAMO
Milano, Gennaio 2014
All’interno del prossimo HEALTH IT 2014, che si terrà a Milano il 25 marzo 2014, interverrà come Relatore
all’interno della sessione dedicata a Cloud e Big Data in Sanità con un intervento sui benefici
dell’applicazione del cloud presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: ci può anticipare qualcosa?
Nella naturale evoluzione delle tecnologie informatiche, con un ritorno peraltro ai concetti di ‘elaborazione
centralizzata’, anche la nostra Azienda ha abbracciato il tema del cloud. Il percorso scelto è stato di tipo
tradizionale con l’implementazione di un cloud privato, iniziata nel 2011, soprattutto in previsione del
trasloco verso il nuovo Ospedale. Dopo aver collegato le sedi aziendali, è stato possibile attivare i
datacenter nel nuovo sito ed avviare il processo di virtualizzazione dei server. Nel corso dei mesi, ancor
prima del trasferimento fisico delle attività sanitarie, sono stati ‘spostati’ molti dei servizi critici aziendali
utilizzati quotidianamente, sulle nuove macchine virtuali in esecuzione nei server ‘blade’ di ultima
generazione installati presso la nuova sede. Ad oggi il percorso di virtualizzazione, quindi di erogazione di
servizi ICT, è quasi completo e tutti i sistemi di produzione sono attivi su più cluster di macchine virtuali
consentendo notevoli benefici di ‘business continuity’ e di gestione delle richieste di servizio in termini sia
di capacità che di disponibilità. Su oltre 130 VM server risiedono tutti i software aziendali che permettono
lo svolgimento quotidiano delle attività di cura garantendo benefici in termini di prestazioni, monitoraggio
e stabilità di esecuzione. Contemporaneamente al trasloco verso la nuova sede aziendale abbiamo
completato il percorso di virtualizzazione anche sul lato ‘end‐user’, introducendo i vantaggi dell’esecuzione
in cloud agli sportelli di ‘front‐office’ mediante thin‐client distribuendo le applicazioni ed i servizi regionali
SISS. Possiamo senz’altro affermare che il concetto di virtualizzazione e erogazione dei servizi, anche se al
momento tramite un cloud privato, sia stato un elemento determinante ai fini dell’allestimento, trasloco ed
avvio del nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Da tempo si parla di Big Data nella sanità: a che punto siamo in merito alla reale applicazione sul campo?
L’informatizzazione delle attività sanitarie ha portato nel corso degli ultimi anni alla memorizzazione di
enormi quantità di dati: alcune di queste informazioni perdono di significato clinico dopo un certo periodo
di tempo ma la maggior parte di esse rappresenta, invece, una fonte preziosissima di informazioni da
analizzare e mettere in relazione sia per scopi di analisi scientifica nel lungo periodo sia per un supporto
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operativo alle decisioni, molto utile durante i singoli episodi di cura. Nella nostra Azienda sono disponibili,
ad esempio, tutte le informazioni relative alla diagnostica di laboratorio, così come tutte le registrazioni
avvenute dal 2006 quando abbiamo attivato il sistema di farmacoterapia informatizzato (circa 110000
pazienti seguiti, 200000 prescrizioni effettuate, 16 milioni di somministrazioni tracciate), i dati di tutti i
ricoveri e relative patologie, nonché le eventuali procedure chirurgiche associate: in altre parole tutta
l’attività sanitaria è memorizzata in qualche apparato informatico nei nostri datacenter. Le richieste di dati,
estrazioni ed elaborazioni sulle informazioni memorizzate nei nostri database giungono sempre più spesso
da parte degli utenti e con tempistiche sempre più strette. È innegabile la necessità di questi dati: in una
recente ricerca della Commissione Europea sono stati evidenziati ambiti nei quali la correlazione fra
informazioni sanitarie fornirebbe un valore aggiunto notevole alla pratica clinica. Si pensi, ad esempio, alle
interazioni fra i farmaci, alle correlazioni fra i risultati di laboratorio ed i farmaci somministrati e molti altri
fattori: con sistemi di analisi di tipo ‘contestuale’, quindi interni alle Aziende, ma anche di tipo ‘analitico’
cioè basati su sistemi di elaborazione molto complessi e non disponibili internamente
alle strutture sanitarie e probabilmente accessibili via cloud in modo congiunto fra
più realtà sanitarie, si potrebbero mettere ‘in linea’ con differenti periodicità quelle
elaborazioni che darebbero valore reale a tutti i dati raccolti che altrimenti rischiano
di riempire, senza reali benefici, i sistemi di storage delle nostre Aziende.
Il vostro Ospedale è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti: ci
può aggiornare sull’attuale situazione dei sistemi informativi a seguito del
passaggio al nuovo ospedale?
Il trasloco nella nuova sede aziendale è quasi un ricordo essendo già trascorso un
anno da quell’evento ma l’evoluzione dell’ICT in Azienda è ancora in corso e lo sarà
sempre se pensiamo in modo innovativo ai processi che l’informatica e quindi le
tecnologie sono chiamate a supportare. Il percorso evolutivo dell’ICT è nato qualche
anno addietro per soddisfare le richieste e le necessità legate al profondo
cambiamento organizzativo e logistico che il nuovo ospedale portava con sé,
puntando anche ad una razionalizzazione dei costi resa possibile da alcune moderne
tecnologie. Ogni ambito aziendale è stato interessato da una evoluzione/rivoluzione:
analizziamo il percorso di un paziente che si approccia alla struttura ospedaliera per
trarne qualche esempio. Il servizio di accoglienza riceve il cittadino per indirizzarlo nel
luogo ove si dovrà recare, fornendo informazioni aggiornate disponibili sulla rete
intranet e potendo contare su un servizio di sicurezza che garantisce la sorveglianza
dei luoghi di cura ed assistenza per mezzo di trecento telecamere. Si entra, quindi,
nel CUP aprendo il percorso in Ospedale per mezzo di un unico biglietto, staccato da
un sistema eliminacode con il quale sono stati implementati i processi di accettazione
amministrativa, visita ambulatoriale e accesso al ricovero. I punti di accoglienza dei
pazienti sono localizzati anche presso le sette torri in modo tale da distribuire
l’afflusso delle persone in più luoghi: tutto il sistema di accettazione amministrativa è
stato reso affidabile e sempre disponibile con le moderne tecnologie di
virtualizzazione delle applicazioni. Ogni referto emesso dal medico al termine della
visita viene firmato digitalmente e notificato automaticamente, su consenso del
cittadino, alla rete regionale SISS per consultazione sul fascicolo sanitario elettronico,
per la semplice informativa al medico di famiglia o inviando i dati clinici specialistici
alle reti informatiche di patologia. Se la permanenza è per un singolo ‘day hospital’, il
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paziente sarà seguito nella somministrazione delle terapie mediante il sistema di farmacoterapia ormai
attivo in tutta la struttura e disponibile ai professionisti sanitari in mobilità tramite carrelli informatizzati e
dispositivi mobili. Qualora il paziente venga ricoverato tutte le informazioni raccolte durante la sua
permanenza in Ospedale sono memorizzate in forma digitale per la successiva consultazione elettronica,
raccogliendo il dato laddove questo viene generato, sia in mobilità tramite ‘tablet’ sia per mezzo delle
moltissime postazioni informatizzate presenti in tutti i luoghi di cura. Se il paziente afferisce ad un percorso
di tipo chirurgico, si innescano altri processi ormai completamente informatizzati che gestiscono sia la parte
clinica sia la parte logistica della cura. Ogni intervento viene pianificato tramite un modulo di
‘programmazione’ che impegna la sala nella giornata scelta per un periodo di tempo ben definito ed avvia
l’allestimento della sala operatoria con l’approvvigionamento dei materiali, siano questi lo strumentario
dell’equipe oppure le protesi impiantabili necessarie all’intervento chirurgico. Ogni utilizzo di materiali
viene rendicontato, in tempo reale nella sala operatoria tramite carrelli medicali con ‘touch‐screen’, sia ai
fini clinici per la compilazione del verbale operatorio elettronico sia per scopi gestionali di controllo dei
costi e per il ripristino della disponibilità di magazzino per gli interventi successivi. Considerata
l’importanza, sia ai fini scientifici che per scopi didattici, della visualizzazione di quanto avviene in sala
operatoria è stato installato ed è disponibile un sistema di ‘routing’ audio/video attraverso il quale è
possibile registrare le operazioni, visualizzare su monitor a grande formato le immagini diagnostiche,
acquisire i segnali e tracciati clinici da memorizzare per successive consultazioni. In occasione di interventi
particolarmente importanti è possibile, inoltre, effettuare una videoconferenza ‘full‐HD’ sia verso le aule
didattiche interne, sia verso altri luoghi all’esterno dell’Ospedale. Qualora il paziente necessiti di
monitoraggio e sorveglianza, perché si trova in condizioni cliniche difficili, verrà trasferito nei reparti di
Terapia Intensiva dotati di 88 posti letto informatizzati con monitor multiparametrici e computer medicali
appesi ai pensili: gli apparati clinici, in comunicazione fra loro, consentono la compilazione semi‐automatica
della cartella clinica di area critica, visibile per ogni singolo paziente direttamente a bordo letto. Superata la
fase critica, il paziente rientra nel reparto di degenza ove è seguito nella sua permanenza in Ospedale con
l’ausilio di molti sistemi informatici che consentono la gestione della terapia farmacologica, anche con
distribuzione dei farmaci in ‘monodose’ personalizzata, la registrazione dei parametri clinici ed
infermieristici, la richiesta e visualizzazione di ulteriori indagini diagnostiche e di laboratorio, la
compilazione della cartella clinica elettronica. Ogni necessità operativa, organizzativa e clinica è stata a
lungo analizzata per rendere disponibili gli strumenti hardware (tablet, carrelli informatizzati, armadi
automatici di distribuzione farmaci, strumenti diagnostici mobili) e le applicazioni software laddove siano
necessari e possano portare benefici in termini di qualità e costi nella cura dei pazienti. Quanto appena
descritto è solo una parte di quanto e come l’informatica e le telecomunicazioni al Papa Giovanni siano
state ripensate per affrontare le molteplici necessità manifestatesi nella nuova struttura. Ci sono quasi
3000 dispositivi di informatica personale (siano questi PC o tablet o altri strumenti), circa 40 server e
svariati Terabyte di spazio per la memorizzazione dei dati. La rete dati cablata e wifi è stata completamente
progettata ed installata con meccanismi di ridondanza sui due datacenter, ed integra in un’unica
infrastruttura tutte le apparecchiature digitali presenti in Azienda, anche quelle di tipo clinico e
strumentale. La telefonia è esclusivamente VOIP, sia fissa sia wifi, e viene distribuita anche sulle sedi
esterne tramite collegamenti in fibra ottica o ponti radio dedicati. La diffusione dell’informatica in reparto è
elevata potendo contare su centinaia di dispositivi utilizzabili in completa mobilità così come su postazioni
fisse appositamente pensate e dedicate alle singole esigenze; nella nuova sede sono stati attivati ben 10
nuovi sistemi informatici complessi sia di tipo clinico, che amministrativo; in linea con le direttive e
normative nazionali stiamo procedendo sul processo di dematerializzazione delle attività e delle procedure
amministrative, introducendo la PEC, i fax virtuali ed estendendo il sistema di gestione documentale.
Nonostante molto sia stato fatto, il cammino per una gestione efficiente dell’informatica è ancora lungo:
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nel corso del 2014 attiveremo il sistema di gestione del servizio IT secondo processi ITIL, estenderemo il
supporto ai processi clinici con dispositivi in mobilità (anche personali), miglioreremo i sistemi di sicurezza
per l’accesso alle risorse informatiche e a Internet e faremo un primo passo verso il cloud pubblico
spostando due servizi verso risorse e fornitori esterni.
Per maggiori informazioni visiti il sito dell’evento: www.health‐it.it
Tel 02.83847.627
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