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Bologna, 12 novembre 2007

Museo del Patrimonio Industriale


Il curricolo di tecnologia:
 apprendere per modelli


                                   1
Prof. Armando Schiavi



Il curricolo di tecnologia


 … uno sguardo al futuro,
un’occasione nel presente di
sperimentazione concreta…

                               2
Raccomandazioni del Parlamento Europeo e
    del Consiglio del 18 Dicembre 2006




                                      3
L’Unione Europea ha invitato gli Stati membri
    a sviluppare, nell’ambito delle rispettive
     politiche educative, strategie affinchè:

 l’istruzione offra ai giovani gli strumenti per
   sviluppare competenze chiave

 si tenga conto dei giovani che hanno bisogno di
  un sostegno particolare

 gli adulti possano aggiornare le loro competenze
  chiave in tutto il corso della vita

                                                     4
Le COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento
           permanente sono:

1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di
   base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare a imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
                                               5
Sono da intendersi COMPETENZE le combinazioni di
conoscenze, abilità e attitudini appropriate al
contesto.
Le COMPETENZE CHIAVE sono quelle di cui tutti
hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione.

Le competenze chiave devono essere acquisite al
termine dei 10 anni nel nuovo obbligo di istruzione.



                                                        6
Le competenze chiave sono il risultato da ottenere
attraverso l’integrazione e l’interdipendenza tra i
saperi e le competenze di base contenute nei 4 assi
culturali:

 Asse dei linguaggi

 Asse matematico
 Asse scientifico-tecnologico

 Asse storico-sociale


                                                  7
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

   COMPETENZE    DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE


 OSSERVARE,    DESCRIVERE ED ANALIZZARE FENOMENI APPARTENENTI ALLA
REALTÀ NATURALE E ARTIFICIALE E RICONOSCERE NELLE SUA VARIE FORME I
                 CONCETTI DI SISTEMA E DI COMPLESSITÀ


ANALIZZARE   QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE FENOMENI LEGATI
     ALLE TRASFORMAZIONI DI ENERGIA A PARTIRE DALL’ESPERIENZA



ESSERE   CONSAPEVOLE DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI DELLE TECNOLOGIE
    NEL CONTESTO CULTURALE E SOCIALE IN CUI VENGONO APPLICATE


                                                                    8
Dalle indicazioni nazionali per il curriculo

“la tecnologia studia e progetta i dispositivi,
le macchine e gli apparati che sostengono
l’organizzazione della vita sociale” e allo
stesso tempo “progetta nuove forme di
controllo e gestione dell’informazione e
della comunicazione”.

                                             9
INDICAZIONI NAZIONALI - COMMENTO

A)     NESSUN     CONTENUTO    IMPOSTO,      MA
     FOCALIZZAZIONE   SUI  RISULTATI  E     SUL
     MIGLIORAMENTO DELL’APPRENDIMENTO

B)    DUE ANNI PER LA SPERIMENTAZIONE


C)     TECNOLOGIA    COME    DISCIPLINA     NON
     GERARCHICAMENTE INFERIORE ALLE ALTRE

                                              10
INDICAZIONI NAZIONALI - COMMENTO

D)    INTRODUZIONE    DI   UN   ASSE   CULTURALE
     TECNOLOGICO AUTONOMO NELLA FORMAZIONE
     DELL’INDIVIDUO

E) APPRENDIMENTO INCENTRATO SULL’ESPERIENZA
   E SULL’ATTIVITÀ DI LABORATORIO


F) TECNOLOGIA E INFORMATICA RIUNIFICATE IN
     CONTINUITÀ CON LA SCUOLA PRIMARIA

                                               11
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
           COMPETENZE
  (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO)

1) l’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e
   macchine
2) conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso
   esperienze di progettazione e realizzazione
3) è in grado di realizzare un semplice progetto per la
   costruzione di un oggetto

4) esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi
   meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico

                                                          12
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
           COMPETENZE
 (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO)
5) inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia
   e ha sviluppato sensibilità per problemi economici,
   ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità
   di produzione
6) è in grado di autovalutarsi

7) ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e di
   sintetizzarle, sviluppa le proprie idee usando le TIC ed
   è in grado di condividerle con gli altri


                                                           13
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
  (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO)

a) riflettere sui contesti e i processi di produzione in cui
   trovano impiego utensili e machine
b) coglierne l’evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e
   gli eventuali problemi ecologici
c) rilevare le proprietà fondamentali dei principali
   materiali e il loro ciclo produttivo
d) eseguire la rappresentazione grafica idonea di pezzi
   meccanici o di oggetti applicando le regole della scala
   di proporzione e di quotatura

                                                           14
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
  (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO)
e) seguire le regole dell’assonometria, e poi delle
     proiezioni ortogonali nella progettazione di oggetti
     semplici
f) iniziare a comprendere i problemi legati alla produzione
     di energia
g) eseguire rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria
    abitazione
h) rilevare come viene distribuita, utilizzata e quali
   trasformazioni subisce l’energia elettrica
i) utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per
    elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti
                                                          15
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
  (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO)
l) descrivere brevi sequenze di istruzioni da dare a un
   disposizitvo per ottenere un risultato voluto.
m) comprendere alcune idee base nel caso di dispositivi
   dotati di sensori/attuatori
n) conoscere gli strumenti basilari che compongono un
    computer
o) collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi
   elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche
   acquisite

p) conoscere l’utilizzo della rete
                                                      16
NON TRASCURIAMO
 L’EDUCAZIONE     ALLA TECNOLOGIA

   USO CONSAPEVOLE DEGLI ARTEFATTI
    (COS’È? ,   COM’È FATTO)

   SCOPERTA DEL LORO FUNZIONAMENTO
    (COSA   FA?)

   INTEGRAZIONE TRA CONOSCENZE, LINGUAGGIO E
    COMUNICAZIONE (COME FACCIO A PARLARNE?)

   LA DIMENSIONE ETICA
                                            17
MA ALLORA COME SI DEVE
INSEGNARE LA TECNOLOGIA NEL
   1° CICLO D’ISTRUZIONE?




                              18
EPISTEMOLOGIA E STATUTO DELLA
           DISCIPLINA…

      Già nel 1999 i gruppi di ricerca
 inter IRRSAE (ex IRRE) hanno definito i
   suoi EPISTEMI o NUCLEI FONDANTI

BISOGNO/PROBLEMA           ARTEFATTO
    RISORSA                IMPATTO

   PROCESSO              CONTROLLO
                                       19
I SISTEMI DEL
  DOMINIO TECNOLOGICO SONO:
MATERIALI     ENERGIA    TRASPORTI

PRODUZIONE          ORGANIZZAZIONE

     INFORMAZIONE        ECONOMIA
              AREE DI        CONTENUTI
  SISTEMI
             CONTENUTO        SPECIFICI


 EPISTEMI
                                     20
COME CONCRETAMENTE PUO’
 OPERARE L’INSEGNANTE?




                          21
   FAVORIRE L’OSSERVAZIONE E LA SCOPERTA


 INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
 (COOPERATIVE LEARNING) E LA SOCIALIZZAZIONE

 VALORIZZARE LE ESPERIENZE EXTRA-SCOLASTICHE E
    LE PRECONOSCENZE

 SVILUPPARE UN SAPERE CONSAPEVOLE

 OPERARE PER PROBLEMI

                                               22
SCUOLA                                      SCUOLA
    LABORATORIO                                 TRADIZIONALE
   LUOGO MENTALE IDEALE PER LA
SPERIMENTAZIONE E LA PROGETTUALITÀ
                                                LEZIONE CATTEDRATICA

              SI                                        NO
- SCUOLA DELLA RICERCA AZIONE         - SCUOLA DELL’ASCOLTO
                                      - RIPETIZIONE DI CONTENUTI DA
- MENTALITA’ EURISTICA SIA PER
                                        MEMORIZZARE SIA PER
  L’INSEGNANTE SIA PER GLI STUDENTI
                                        L’INSEGNANTE SIA PER GLI STUDENTI
- INSEGNANTE RICERCATORE              - INSEGNANTE ORATORE
- CONOSCENZA METACOGNITIVA E          - CONOSCENZA SUPERFICIALE E
  RIFLESSIONE CONTINUA                  MNEMONICA
  (APPRENDERE A APPRENDERE)             (IMPARARE)
- SAPERE, SAPER FARE, SAPER
                                      - SAPERE FINE A SE STESSO
VALUTARE, SAPER DECIDERE, SAPER
ESSERE
- DIDATTICA LUDICA E CREATIVA         - DIDATTICA SERIOSA E NOIOSA
                                                                     23
Franco FRABBONI



     I SETTE SEGNI DI
RICONOSCOMENTO DELLA R/A




                           24
COME PROGETTARE UN CURRICOLO
      SULLE COMPETENZE?




                               25
PERCORSO DEL CURRICOLO
DEFINIRE IL                                       VALUTAZIONE DEL
                        DOCUMENTARE
   PIANO                                              PROCESSO
                        UN PERCORSO DI
 (progetto)                                       D’APPRENDIMENTO
                        RICERCA-AZIONE           (Valutazione formativa
 Porsi delle                                        in itinere per far
 domande                                          emergere situazioni
                                                problematiche e il livello
                                                  degli apprendimenti)
        RIPROGETTARE



  RIMODULARE LE FASI                              TECNICHE     DI
  DELL’APPRENDIMENTO            FEED-BACK
                                               AUTOVALUTAZIONE
   CHE HANNO CREATO                         -Misurazione dello scarto
         DIFFICOLTÀ                         dell’apprendiemento tra L.P.
                                            e L.U.
        (no recupero)                       -Debriefing
                                                                     26
RISULTATI EVIDENTI DELLA R/A
 TEMPI DI ATTENZIONE ALLUNGATI

 COINVOLGIMENTO TOTALE E CORALE
 CAPACITÀ DI LAVORARE INSIEME PER
    PICCOLI GRUPPI

 NASCITA DI UNA CAPACITÀ RIFLESSIVA E DI
    COMPETENZE CERTE E DURATURE

   CIRCOLO VIRTUOSO CHE SI AUTOALIMENTA
    POSITIVAMENTE
                                            27
PROPOSTA DI CURRICOLO




                        28
I 20 SAPERI MINIMI DELLA TECNOLOGIA
         FUNZIONI       A           B         C         D         E          F
      TECNOLOGICHE
                                                     RAPPORTO
                                                                          SISTEMA
AMBITI DI            INVOLUCRO   MOVIMENTO   SENSI    UOMO-     ENERGIA
                                                                          MENTALE
APPLICAZIONE                                         MACCHINA



1     INDIVIDUO




2      GRUPPO




3   SISTEMA URBANO




4     AMBIENTE




                                                                             29
I 20 SAPERI MINIMI DELLA TECNOLOGIA
         FUNZIONI          A                B               C                D                 E               F
      TECNOLOGICHE
                                                                        RAPPORTO
                                                                                                          SISTEMA
AMBITI DI            INVOLUCRO        MOVIMENTO           SENSI          UOMO-            ENERGIA
                                                                                                          MENTALE
APPLICAZIONE                                                            MACCHINA
                          1A                1B              1C               1D               1E               1F
                       Le fibre
1     INDIVIDUO        naturali          L’uomo        La web-cam           Il PC         Gli alimenti   Le memorie
                       (cotone,          bionico                                                          di massa
                     canapa,lino)
                          2A                2B                2C             2D               2E               2F
                                                              La              Il
2      GRUPPO         La casa e         Le attività    televisione e   riscaldamento      L’illumina=      Il design
                       l’ufficio        sportive e       il cinema           e la              zione
                                        ricreative                     climatizzazione
                          3A                 3B             3C               3D               3E               3F
                                          Il ciclo
                     La città e la    combinato dei      Internet      Il teleriscalda=    L’energia       L’azienda
3   SISTEMA URBANO
                      metropoli          trasporti                           mento         elettrica
                                       (auto, treno,
                                      aereo e nave)
                            4A             4B               4C               4D               4E               4F
                     L’impiego del    Esplorazione
                         territorio   delle risorse    I cataclismi    L’inquinament      Le centrali    Il recupero e
4     AMBIENTE        (agricoltura,   della terra (i                      o (effetto        per la         il ripristino
                      commercio,        metalli e i                    serra, ozono e     produzione      ambientale
                        industria)      materiali                        clima, etc.)     di energia
                                       innovativi)                                         elettrica

                                                                                                                    30
I PREGI…

 SEMPLIFICARE LO SCENARIO TECNOLOGICO CHE PER
  ALCUNI INSEGNANTI PUÒ APPARIRE TROPPO ARTICOLATO
  E DIFFICILE DA CONDENSARE IN UN CURRICOLO.

 EVIDENZIARE UN SAPERE MINIMO CHE NON ESCLUDE IL
  CARATTERE SISTEMICO DELLA TECNOLOGIA


 INDIVIDUARE 20 FAMIGLIE DI OGGETTI TECNOLOGICI CHE
  NON HANNO LA PRESUNZIONE DI RAPPRESENTARE TUTTO
  LO SCIBILE DELLA DISCIPLINA.


                                                    31
I PREGI…
 CREARE UNO SCHEMA CURRICOLARE PERSONALIZZABILE A
  PIACERE PER CONSENTIRE A OGNI INSEGNANTE DI
  ADATTARE AL MEGLIO L’INSEGNAMENTO ALLA PROPRIA
  FORMAZIONE UNIVERSITARIA E ALLA PROPRIA
  PROVENIENZA CULTURALE E TERRITORIALE


 CONTENERE SIA FUNZIONI TECNOLOGICHE (INVOLUCRO,
 MOVIMENTO, SENSORIALITÀ, RAPPORTO UOMO-
 MACCHINA, ENERGIA, SISTEMA MENTALE) SIA I GRANDI
 CONTENITORI TECNOLOGICI (INDIVIDUO, GRUPPO,
 SISTEMA URBANO, AMBIENTE).

                                                   32
TRE SPERANZE PER GLI INSEGNANTI DI
          TECNOLOGIA…

    - DOTAZIONE ORARIA CURRICOLARE
               ADEGUATA
- LEGAME TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO
   A PARTIRE DALLA SCUOLA DEL 1° CICLO

- TECNOLOGIA SINONIMO DI ACCESSIBILITA’


                                      33
E NON PUO’ MANCARE…

“ E’ dal volume di dati di cui l’uomo
dispone che la nostra epoca trae un
sentimento immeritato di superiorità,
mentre il vero criterio poggia sulla misura
in   cui    l’uomo      sa   plasmare     e
padroneggiare le informazioni che
possiede”
                             Goethe
                                         34

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Il curricolo di tecnologia (ppt2007)

  • 1. Bologna, 12 novembre 2007 Museo del Patrimonio Industriale Il curricolo di tecnologia: apprendere per modelli 1
  • 2. Prof. Armando Schiavi Il curricolo di tecnologia … uno sguardo al futuro, un’occasione nel presente di sperimentazione concreta… 2
  • 3. Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006 3
  • 4. L’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a sviluppare, nell’ambito delle rispettive politiche educative, strategie affinchè:  l’istruzione offra ai giovani gli strumenti per sviluppare competenze chiave  si tenga conto dei giovani che hanno bisogno di un sostegno particolare  gli adulti possano aggiornare le loro competenze chiave in tutto il corso della vita 4
  • 5. Le COMPETENZE CHIAVE per l’apprendimento permanente sono: 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare a imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale 5
  • 6. Sono da intendersi COMPETENZE le combinazioni di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le COMPETENZE CHIAVE sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Le competenze chiave devono essere acquisite al termine dei 10 anni nel nuovo obbligo di istruzione. 6
  • 7. Le competenze chiave sono il risultato da ottenere attraverso l’integrazione e l’interdipendenza tra i saperi e le competenze di base contenute nei 4 assi culturali:  Asse dei linguaggi  Asse matematico  Asse scientifico-tecnologico  Asse storico-sociale 7
  • 8. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE OSSERVARE, DESCRIVERE ED ANALIZZARE FENOMENI APPARTENENTI ALLA REALTÀ NATURALE E ARTIFICIALE E RICONOSCERE NELLE SUA VARIE FORME I CONCETTI DI SISTEMA E DI COMPLESSITÀ ANALIZZARE QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE FENOMENI LEGATI ALLE TRASFORMAZIONI DI ENERGIA A PARTIRE DALL’ESPERIENZA ESSERE CONSAPEVOLE DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI DELLE TECNOLOGIE NEL CONTESTO CULTURALE E SOCIALE IN CUI VENGONO APPLICATE 8
  • 9. Dalle indicazioni nazionali per il curriculo “la tecnologia studia e progetta i dispositivi, le macchine e gli apparati che sostengono l’organizzazione della vita sociale” e allo stesso tempo “progetta nuove forme di controllo e gestione dell’informazione e della comunicazione”. 9
  • 10. INDICAZIONI NAZIONALI - COMMENTO A) NESSUN CONTENUTO IMPOSTO, MA FOCALIZZAZIONE SUI RISULTATI E SUL MIGLIORAMENTO DELL’APPRENDIMENTO B) DUE ANNI PER LA SPERIMENTAZIONE C) TECNOLOGIA COME DISCIPLINA NON GERARCHICAMENTE INFERIORE ALLE ALTRE 10
  • 11. INDICAZIONI NAZIONALI - COMMENTO D) INTRODUZIONE DI UN ASSE CULTURALE TECNOLOGICO AUTONOMO NELLA FORMAZIONE DELL’INDIVIDUO E) APPRENDIMENTO INCENTRATO SULL’ESPERIENZA E SULL’ATTIVITÀ DI LABORATORIO F) TECNOLOGIA E INFORMATICA RIUNIFICATE IN CONTINUITÀ CON LA SCUOLA PRIMARIA 11
  • 12. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO) 1) l’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine 2) conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze di progettazione e realizzazione 3) è in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto 4) esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico 12
  • 13. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO) 5) inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione 6) è in grado di autovalutarsi 7) ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee usando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri 13
  • 14. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO) a) riflettere sui contesti e i processi di produzione in cui trovano impiego utensili e machine b) coglierne l’evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici c) rilevare le proprietà fondamentali dei principali materiali e il loro ciclo produttivo d) eseguire la rappresentazione grafica idonea di pezzi meccanici o di oggetti applicando le regole della scala di proporzione e di quotatura 14
  • 15. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO) e) seguire le regole dell’assonometria, e poi delle proiezioni ortogonali nella progettazione di oggetti semplici f) iniziare a comprendere i problemi legati alla produzione di energia g) eseguire rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione h) rilevare come viene distribuita, utilizzata e quali trasformazioni subisce l’energia elettrica i) utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti 15
  • 16. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO) l) descrivere brevi sequenze di istruzioni da dare a un disposizitvo per ottenere un risultato voluto. m) comprendere alcune idee base nel caso di dispositivi dotati di sensori/attuatori n) conoscere gli strumenti basilari che compongono un computer o) collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite p) conoscere l’utilizzo della rete 16
  • 17. NON TRASCURIAMO  L’EDUCAZIONE ALLA TECNOLOGIA  USO CONSAPEVOLE DEGLI ARTEFATTI (COS’È? , COM’È FATTO)  SCOPERTA DEL LORO FUNZIONAMENTO (COSA FA?)  INTEGRAZIONE TRA CONOSCENZE, LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE (COME FACCIO A PARLARNE?)  LA DIMENSIONE ETICA 17
  • 18. MA ALLORA COME SI DEVE INSEGNARE LA TECNOLOGIA NEL 1° CICLO D’ISTRUZIONE? 18
  • 19. EPISTEMOLOGIA E STATUTO DELLA DISCIPLINA… Già nel 1999 i gruppi di ricerca inter IRRSAE (ex IRRE) hanno definito i suoi EPISTEMI o NUCLEI FONDANTI BISOGNO/PROBLEMA ARTEFATTO RISORSA IMPATTO PROCESSO CONTROLLO 19
  • 20. I SISTEMI DEL DOMINIO TECNOLOGICO SONO: MATERIALI ENERGIA TRASPORTI PRODUZIONE ORGANIZZAZIONE INFORMAZIONE ECONOMIA AREE DI CONTENUTI SISTEMI CONTENUTO SPECIFICI EPISTEMI 20
  • 21. COME CONCRETAMENTE PUO’ OPERARE L’INSEGNANTE? 21
  • 22. FAVORIRE L’OSSERVAZIONE E LA SCOPERTA  INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO (COOPERATIVE LEARNING) E LA SOCIALIZZAZIONE  VALORIZZARE LE ESPERIENZE EXTRA-SCOLASTICHE E LE PRECONOSCENZE  SVILUPPARE UN SAPERE CONSAPEVOLE  OPERARE PER PROBLEMI 22
  • 23. SCUOLA SCUOLA LABORATORIO TRADIZIONALE LUOGO MENTALE IDEALE PER LA SPERIMENTAZIONE E LA PROGETTUALITÀ LEZIONE CATTEDRATICA SI NO - SCUOLA DELLA RICERCA AZIONE - SCUOLA DELL’ASCOLTO - RIPETIZIONE DI CONTENUTI DA - MENTALITA’ EURISTICA SIA PER MEMORIZZARE SIA PER L’INSEGNANTE SIA PER GLI STUDENTI L’INSEGNANTE SIA PER GLI STUDENTI - INSEGNANTE RICERCATORE - INSEGNANTE ORATORE - CONOSCENZA METACOGNITIVA E - CONOSCENZA SUPERFICIALE E RIFLESSIONE CONTINUA MNEMONICA (APPRENDERE A APPRENDERE) (IMPARARE) - SAPERE, SAPER FARE, SAPER - SAPERE FINE A SE STESSO VALUTARE, SAPER DECIDERE, SAPER ESSERE - DIDATTICA LUDICA E CREATIVA - DIDATTICA SERIOSA E NOIOSA 23
  • 24. Franco FRABBONI I SETTE SEGNI DI RICONOSCOMENTO DELLA R/A 24
  • 25. COME PROGETTARE UN CURRICOLO SULLE COMPETENZE? 25
  • 26. PERCORSO DEL CURRICOLO DEFINIRE IL VALUTAZIONE DEL DOCUMENTARE PIANO PROCESSO UN PERCORSO DI (progetto) D’APPRENDIMENTO RICERCA-AZIONE (Valutazione formativa Porsi delle in itinere per far domande emergere situazioni problematiche e il livello degli apprendimenti) RIPROGETTARE RIMODULARE LE FASI TECNICHE DI DELL’APPRENDIMENTO FEED-BACK AUTOVALUTAZIONE CHE HANNO CREATO -Misurazione dello scarto DIFFICOLTÀ dell’apprendiemento tra L.P. e L.U. (no recupero) -Debriefing 26
  • 27. RISULTATI EVIDENTI DELLA R/A  TEMPI DI ATTENZIONE ALLUNGATI  COINVOLGIMENTO TOTALE E CORALE  CAPACITÀ DI LAVORARE INSIEME PER PICCOLI GRUPPI  NASCITA DI UNA CAPACITÀ RIFLESSIVA E DI COMPETENZE CERTE E DURATURE  CIRCOLO VIRTUOSO CHE SI AUTOALIMENTA POSITIVAMENTE 27
  • 29. I 20 SAPERI MINIMI DELLA TECNOLOGIA FUNZIONI A B C D E F TECNOLOGICHE RAPPORTO SISTEMA AMBITI DI INVOLUCRO MOVIMENTO SENSI UOMO- ENERGIA MENTALE APPLICAZIONE MACCHINA 1 INDIVIDUO 2 GRUPPO 3 SISTEMA URBANO 4 AMBIENTE 29
  • 30. I 20 SAPERI MINIMI DELLA TECNOLOGIA FUNZIONI A B C D E F TECNOLOGICHE RAPPORTO SISTEMA AMBITI DI INVOLUCRO MOVIMENTO SENSI UOMO- ENERGIA MENTALE APPLICAZIONE MACCHINA 1A 1B 1C 1D 1E 1F Le fibre 1 INDIVIDUO naturali L’uomo La web-cam Il PC Gli alimenti Le memorie (cotone, bionico di massa canapa,lino) 2A 2B 2C 2D 2E 2F La Il 2 GRUPPO La casa e Le attività televisione e riscaldamento L’illumina= Il design l’ufficio sportive e il cinema e la zione ricreative climatizzazione 3A 3B 3C 3D 3E 3F Il ciclo La città e la combinato dei Internet Il teleriscalda= L’energia L’azienda 3 SISTEMA URBANO metropoli trasporti mento elettrica (auto, treno, aereo e nave) 4A 4B 4C 4D 4E 4F L’impiego del Esplorazione territorio delle risorse I cataclismi L’inquinament Le centrali Il recupero e 4 AMBIENTE (agricoltura, della terra (i o (effetto per la il ripristino commercio, metalli e i serra, ozono e produzione ambientale industria) materiali clima, etc.) di energia innovativi) elettrica 30
  • 31. I PREGI…  SEMPLIFICARE LO SCENARIO TECNOLOGICO CHE PER ALCUNI INSEGNANTI PUÒ APPARIRE TROPPO ARTICOLATO E DIFFICILE DA CONDENSARE IN UN CURRICOLO.  EVIDENZIARE UN SAPERE MINIMO CHE NON ESCLUDE IL CARATTERE SISTEMICO DELLA TECNOLOGIA  INDIVIDUARE 20 FAMIGLIE DI OGGETTI TECNOLOGICI CHE NON HANNO LA PRESUNZIONE DI RAPPRESENTARE TUTTO LO SCIBILE DELLA DISCIPLINA. 31
  • 32. I PREGI…  CREARE UNO SCHEMA CURRICOLARE PERSONALIZZABILE A PIACERE PER CONSENTIRE A OGNI INSEGNANTE DI ADATTARE AL MEGLIO L’INSEGNAMENTO ALLA PROPRIA FORMAZIONE UNIVERSITARIA E ALLA PROPRIA PROVENIENZA CULTURALE E TERRITORIALE  CONTENERE SIA FUNZIONI TECNOLOGICHE (INVOLUCRO, MOVIMENTO, SENSORIALITÀ, RAPPORTO UOMO- MACCHINA, ENERGIA, SISTEMA MENTALE) SIA I GRANDI CONTENITORI TECNOLOGICI (INDIVIDUO, GRUPPO, SISTEMA URBANO, AMBIENTE). 32
  • 33. TRE SPERANZE PER GLI INSEGNANTI DI TECNOLOGIA… - DOTAZIONE ORARIA CURRICOLARE ADEGUATA - LEGAME TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO A PARTIRE DALLA SCUOLA DEL 1° CICLO - TECNOLOGIA SINONIMO DI ACCESSIBILITA’ 33
  • 34. E NON PUO’ MANCARE… “ E’ dal volume di dati di cui l’uomo dispone che la nostra epoca trae un sentimento immeritato di superiorità, mentre il vero criterio poggia sulla misura in cui l’uomo sa plasmare e padroneggiare le informazioni che possiede” Goethe 34