2. La civiltà minoica
Dopo le grandi civiltà della pianura fertile tra i
fiumi Tigri e Eufrate quella Minoica diede vita
a Cnosso alla prima grande civiltà urbana del
mar mediterraneo sorta durante l’età del
bronzo.
3. L’origini della civiltà cretese dovrebbero essere
collocata intorno al 3500 a.C., periodo in cui si
affermò un’economia basata sullo sviluppo
dell’attività ceramica.
4. La civiltà dei palazzi
una civiltà pacifica al centro del mediterraneo orientale
l’archeologia testimonia una stretta relazione con le principali
civiltà del tempo.
5. Le fasi
• “prepalaziale”, dal 2600/ 2500 al 2000 a.C.;
• “protopalaziale”, ovvero dei primi palazzi, dal 2000 al
1650 a.C.;
• “neopalaziale” ,ovvero dei nuovi palazzi,
corrispondente al 1650-1450 a.C.-
6. Un palazzo colossale
tanto grande da apparire come un labirinto
Il palazzo di Cnosso risale al Xv sec. A.C. venne progettato dall’architetto
Dedalo partendo dalle fondazioni del vecchio palazzo distrutto da un
terremoto. La nuova struttura ha una organizzazione degli spazi tanto
complessa e caotica da dare origine al mito del labirinto dove si nascondeva il
minotauro.
7. La civiltà minoica
La forma attuale del palazzo corrisponde alla fase
finale della civiltà minoica ma le prime trace del
palazzo avevano una struttura molto più simile a
quella dei palazzi dei sovrani babilonesi ma meno
simmetrici e ordinati e privi di sistemi difensivi, al
contrario avevano numerose aperture all’esterno.
La loro struttura comincia ad assumere un
maggiore ordine e caratterizzazione funzionale
dei diversi settori del palazzo solo in un secondo
momento.
8. Ambienti di servizio
rappresentanza
Quartiere di
Magazzini Zona
residenziale
I palazzi dei re babilonesi,
come quello di Mari, furono
il modello dei primi palazzi
costruiti a Creta ma a
Cnosso mancava una vera
fortificazione e delle mura
difensive.
9. L’epoca dei primi palazzi
L’organizzazione dei primi palazzi fa pensare
alla nascita di una civiltà urbana già ben
definita. La presenza di ceti sociali ben distinti
e di una classe sociale molto forte e potente
tanto da riuscire a decidere una profonda
ristrutturazione del palazzo esistente.
10. La ricostruzione
L’instabilità del territorio rese più volte necessaria la
ricostruzione dei palazzi.
un disastroso terremoto nel XVII sec a.C. distrusse
tutti i primi palazzi di Creta. La ricostruzione (
periodo dei nuovi palazzi) fu l’occasione per adottare
una stile monumentale e lussuoso più adatto alla
forte classe dominante. Un nuovo terremoto
distrusse anche questi ultimi palazzi nel 1450 a.C.
L’evento sismico determinò la fine della civiltà
cretese.
11.
12. Il palazzo e le case comuni
L’edilizia cretese era ben distinta. Le semplici
abitazioni erano edificate in comuni mattoni
crudi mentre i palazzi erano edificati in blocchi di
pietra.
Le pareti erano fittamente decorate da dipinti
murali molto vivaci e colorati.
Avevano ampi cortili e attorno ai quali sorgevano
numerose stanze e edifici caratterizzati da uno
sviluppo caotico dovuto a continui ampliamenti
privi di una visione unitaria. Tra tutte le sale
spicca nel settore di rappresentanza la sala del
trono.
13. L’impianto decorativo
• Le decorazioni parietali mettevano in risalto la funzione dei
settori di rappresnetanza.
• All’interno del palazzo di Cnosso, particolarmente negli
ambienti reali, sono stati rinvenuti diversi affreschi con
raffigurazioni di tipo naturalistico; i soggetti rappresentati
fanno riferimento al mondo vegetale (v., per esempio, fiori
e piante), al mondo animale: polipi, delfini, stelle marine,
molluschi, tori ecc.) ed ancora, gare atletiche, cerimonie
religiose, tauromachie, danze rituali ecc.-
•
• Dal punto di vista stilistico, le figure appaiono contornate
da profili sinuosi, colorate con tinte chiare e luminose,
sempre chiaramente contrastanti rispetto al cromatismo
degli sfondi.
14. • Stanza del trono del Re Minosse,dove si possono ammirare i dipinti raffiguranti il Grifone: Animale
mitologico con la testa d’Aquila , corpo di leone e coda raffigurante un serpente.
Questo animale racchiude in sè la potenza del cielo, della terra, e delle parti sotterranee.
15. La pittura
• Intorno al 1550 a.C.la pittura raggiunge il suo
massimo splendore.
• Le testimonianze più importanti sono state
ritrovate tra le rovine dei palazzi di Cnosso
distrutti dal terremoto che ha cancellato la
civiltà minoica.
• I dipinti parietali hanno tra loro una grande
coerenza tanto da far pensare che
corrispondano ad unico progetto decorativo.
16.
17.
18. La pittura
Una della maggiori testimoninze dell’arte
minoica a Creta è la pittura decorativa murale.
Il periodo del suo massimo splendore è collocato
tra il 1550 e il 1450 a.C.
La decorazione delle pareti non è fine a se stessa
ma corrisponde ad un preciso programma e
funzione.
19. I temi delle decorazioni
• La pittura murale cretese si caratterizza per i
colori vivaci e luminosi.
• Grazia ed eleganza delle figure e dei loro
movimenti. Figure stilizzate ed allungate
• Per i temi tratti dal mondo naturale marino.
• Per la funzione elebrativa della grandezza
dell’imperatore. Lunghe file di offerenti (giovani
ragazze con doni per il sovrano) decorano le
pareti dei corridoi che portano alle sale di
rappresentanza e alla sala del trono.
20. I temi
La profonda
conoscenza del
mondo naturale
marino è
testimoniato
dalla varietà di
forme e colori
appartenenti al
mondo
sommerso.
21. I colori dei corpi
le donne spesso sono dipinte con la pelle molto chiara
22. I colori dei corpi
gli uomini vengono dipinti con colori più scuri
i giovani uomini vengono dipinti con la pelle
chiara come quella delle donne.
23. Approfondimento
La tauromachia
Uno dei temi più frequenti nella pittura è quello dei
giochi con i tori. Queste raffigurazioni sono frequenti
nelle sale delle cerimonie. La figura del tori è spesso
affiancata a quella di giovani ragazzi.
24. Approfondimento:La tauromachia
Il colore chiaro dei corpi fa pensare a giovani ragazzi impegnati
in giochi ginnici o prove di abilità dal valore iniziatico.
Il gioco con i tori e la loro collocazione nelle sale delle cerimonie
fanno pensare a giochi dal valore simbolico. Veri riti di
passaggio dall’età infantile a quella adulta. Il contrasto è tutto
giocato sulla pericolosità dell’animale e sul coraggio dei
giovani atleti.
25. Approfondimento: La tauromachia
I giovani atleti appartengono alla classe potente della società di
Cnosso, si capisce dai dettagli del loro abbigliamento.
Quel ‘è la funzione di queste pitture?
La capacità di dominare con le proprie esibizioni atletiche la
forza del toro spiega la funzione di propaganda di questa
immagine. Questi giovani, pronti ad entrare nell’età adulta,
dimostravano di possedere l’attitudine al comando.