Cosa sono le politiche di coesione e perché fanno parte del bilancio Europeo? Quanti soldi pubblici riguardano e in che modo sono gestiti?
Quali soggetti coinvolgono e cosa contribuiscono a realizzare?
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
Le politiche di coesione: cosa sono e a cosa servono?
1. CHE COSA SONO LE
“POLITICHE DI COESIONE”
E A COSA SERVONO ?
Sunday, December 8, 13
2. CHE COSA SONO LE “POLITICHE DI
COESIONE” E A COSA SERVONO ?
Le politiche di coesione sono politiche di investimento che
finanziano programmi e (alla fine sempre) singoli progetti
(semplici o articolati) con lo scopo di «cambiare qualcosa in
meglio sul territorio»:
• Ottenere più competenze, capacità
• Migliorare l’ambiente produttivo in cui si muovono le imprese
• Migliorare il contesto in cui vivono le persone
• Sostenere specifici progetti privati e pubblici che creano
opportunità di lavoro e reddito
...agendo soprattutto laddove le politiche ordinarie
non arrivano o non possono o non riescono ad arrivare
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12. NON SOLO INFRASTRUTTURE..
• Agenda digitale
• Ambiente
• Città e aree rurali
• Competitività delle Imprese
• Cultura e Turismo
• Energia
• Inclusione Sociale
• Infanzia e anziani
• Istruzione
• Occupazione
• Ricerca e Innovazione
•Trasporti
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14. COSA DIFFERENZIA LE“POLITICHE DI
COESIONE” DA QUELLE “ORDINARIE” ?
INTENZIONALITÀ
OVVERO ?
La politica di coesione è diretta
in modo intenzionale a
garantire che gli obiettivi di
competitività siano raggiunti da
tutti i territori regionali, anche e
soprattutto da quelli che
presentano squilibri economicosociali.
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AGGIUNTIVITÀ e
ADDIZIONALITÀ
OVVERO?
La politica di coesione è finanziata
da risorse aggiuntive, UE e
nazionali, provenienti,
rispettivamente, dal bilancio
europeo (fondi strutturali, con
obbligo di addizionalità) e nazionale
(cofinanziamento nazionale ai fondi
strutturali e fondo per lo sviluppo e
la coesione economica).
19. DA COSA NASCONO LE POLITICHE DI
COESIONE?
Dalla nostra Costituzione (art. 119 comma 5 – art. 3 comma 2),
in cui si parla di “rimuovere gli squilibri economici e sociali”
e dal Trattato (di Lisbona) sul funzionamento dell’Unione
europea, che parla di “promuovere uno sviluppo armonioso”.
Articolo 174, Trattato di Lisbona - in vigore dal Dicembre 2009
“Per promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme dell'Unione, questa
sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della
sua coesione economica, sociale e territoriale.
In particolare l'Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle
varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. [...]
RIDURRE IL DIVARIO TRA I LIVELLI DI
SVILUPPO DELLE VARIE REGIONI
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20. QUINDI,
UNO DEGLI OBIETTIVI DELL’EUROPA È
QUELLO DI RIDURRE IL DIVARIO TRA I
LIVELLI DI SVILUPPO DELLE VARIE
REGIONI..
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21. RIDURRE IL DIVARIO
TRA I LIVELLI DI
SVILUPPO DELLE VARIE
REGIONI
IN ROSSO, LE REGIONI
“CONVERGENZA”, OVVERO
QUELLE CON IL MAGGIOR
DIVARIO DA RECUPERARE E SU
CUI SONO CONCENTRATE LE
MAGGIORI RISORSE
IN ROSA QUELLE CHE STANNO
“USCENDO” DAL RITARDO
(“PHASING-OUT”)
IN AZZURRO SCURO QUELLE
INTERMEDIE (“PHASING-IN”)
IN AZZURRO CHIARO QUELLE
GIÀ COMPETITIVE E CHE
RICEVONO QUINDI MENO
RISORSE
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22. DA QUANTO TEMPO ESISTONO
LE POLITICHE DI COESIONE ?
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23. PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA
1993
Chiusura Agensud
Dal 1950
Cassa per il
Mezzogiorno,
poi Agensud
ante 89 1989-93
Dal 1957
FSE
Dal 1975
FESR
1995-1997
Leggi per le aree depresse (AACC)
1998
L. 208
1994-99
6 Obiettivi
13 Iniziative
Comunitarie
2003
Fondo per le Aree Sottoutilizzate
2000-06
3 Obiettivi
4 Iniziative
Comunitarie
1988
Riforma Delors dei Fondi Strutturali
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WE ARE
HERE !
2007-13
2014-20
Allineamento su programmazione
(unitaria) settennale
2007
Quadro Strategico Nazionale
Obiettivi Conv, CRO, CTE
24. QUINDI ORA I CICLI DI PROGRAMMAZIONE
PER LE POLITICHE DI COESIONE DURANO
7 ANNI ?
CHE COSA VUOL DIRE IN CONCRETO ?
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25. COME FUNZIONA IN PRATICA UN CICLO
DI PROGRAMMAZIONE COMUNITARIO
Prendiamo ad esempio il ciclo 2007-2013, sul quale faremo molto lavoro insieme..
2006
2006
In Europa si è definito, prima dell’avvio:
- quando sarebbe stato il budget per le politiche di coesione (348 MLD)
- quali sarebbero stati i macro-obiettivi
- come distribuire le risorse tra i vari Stati e le regioni per diversi livelli di sviluppo
- vari regolamenti, sul processo in generale
In Italia (sia a livello nazionale che regionale), invece si è definito, prima dell’avvio:
- negoziazione di budget e macro-obiettivi con EU
- come si organizzano i soldi Europei nei vari programmi (e i loro contenuti)
- quante risorse aggiuntive il Paese ci mette (ricordate il co-finanziamento ?)
2007-2013
2007-2013
2013+2
Durante i 7 anni del ciclo si implementano i programmi e, tramite questi, si
realizzano moltissimi progetti, di ogni dimensione.
Sia Italia che EU sorvegliano l’andamento dei programmi e delle spese
I Programmi possono concludersi nei 2 anni successivi (la chiusura “formale” può
essere lunga”), quindi di fatto il ciclo dura 2 anni in più e si sovrappone con
quello successivo
Il ciclo dura quindi 7 anni, ma viene programmato nell’anno precedente e può
durare fino a due anni in più per la chiusura di alcuni progetti
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26. LA GESTIONE “DECENTRATA” DELLE
POLITICHE DI COESIONE
EU ALLOCA BUDGET (concordando con Stati Membri) e
DEFINISCE MACRO-OBIETTIVI (sempre con Stati Membri)
GLI STATI MEMBRI - NON LA COMMISSIONE – DISEGNANO E
ATTUANO GLI INTERVENTI E DEVONO COINVOLGERE I
TERRITORI E LE VARIE AMMINISTRAZIONI
LA COMMISSIONE APPROVA LE DECISIONI DI MASSIMA, COOPERA
E CONTROLLA
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27. COME VENGONO ALLOCATE LE RISORSE?
La decisione sull’entità avviene insieme alla definizione del
bilancio UE che è pluriennale (ciclo e budget coincidono nei
tempi)
Fase cruciale in cui si discute non solo delle risorse, ma
anche dell’utilità della Politica di Coesione e dei suoi scopi
Gli attori chiave sono largamente gli Stati membri
(grosso ruolo giocato dai net contributors, ovvero i paesi
che versano più soldi di quanti riceverne, come l’Italia)
Si negozia anche sulle regole di attribuzione e si
definiscono, insieme, risorse totali e allocazioni a Stati e
regioni obiettivo
Ogni ciclo ha i suoi Regolamenti di riferimento che sono
discussi e negoziati in dettaglio dagli Stati membri prima
della loro adozione
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30. 976 MILIARDI DI EURO
(pari a 1,12 del PIL Europeo)
PER IL PERIODO 2007-2013
PER FARE QUESTE COSE
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31. DI QUESTI 976: 348 MILIARDI (1/3!)
SONO UTILIZZATI PER LE POLITICHE DI
COESIONE (IN TUTTA EUROPA - SEMPRE
PER IL PERIODO 2007-2013)
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32. DI QUESTI 348 MILIARDI, L’ITALIA PER IL PERIODO 2007-2013
HA OTTENUTO 28,8 MILIARDI DALLA UE
..A CUI SI È IMPEGNATO DI AGGIUNGERE 31,6 MILIARDI DI
EURO (COFINANZIAMENTO OBBLIGATORIO, VI RICORDATE IL
PRINCIPIO DELL’ADDITIVITÀ?)
..E 64,6 MILIARDI DI RISORSE AGGIUNTIVE NAZIONALI PER LA
POLITICA REGIONALE DI SVILUPPO
28,8 + 31,6 + 64,6 = 124,7
QUINDI IN TUTTO FA 124,7 MILIARDI DI EURO!
L’INSIEME SI CHIAMA QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO (QCS)
SI CHIAMA QUADRO EX ANTE, PERCHÈ QUESTO È QUANTO È
STATO PIANIFICATO PRIMA DELL’INIZIO DEL PERIODO 2007-2013
NEL 2008, È STATO RIDOTTO DI CIRCA 13 MILIARDI, ANCHE
PER VIA DELLA CRISI E PER INTERVENTI DI EMERGENZA
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34. 124,7 MILIARDI DI EURO (in 7 anni) = UNA BELLA FETTA DEL
NOSTRO BILANCIO, CHE È DI 520 MILIARDI (nel 2013)
124,7 MILIARDI DI EURO sono 171 MILIONI DI iPhone5s
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35. NEL 2008, È STATO RIDOTTO DI CIRCA 13 MILIARDI, ANCHE
PER VIA DELLA CRISI E PER INTERVENTI DI EMERGENZA
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36. PERCHÉ SU OPENCOESIONE VEDO MENO DI 124,7 ?
IN PARTE PER LA RIDUZIONE DI 13 MLD NEL 2008..
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37. PERCHÉ SU OPENCOESIONE VEDO MENO DI 124,7 ?
SU OC È POSSIBILE TROVARE QUESTO
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38. Programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013
52 Programmi Operativi Conv e CRO
Obiettivo Convergenza (43,6 mld €, 73,4% delle risorse totali): riguarda le Regioni in
ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia)
10 Programmi Operativi Regionali (POR), 2 per ciascuna Regione, l’uno
cofinanziato dal FESR, l’altro dal FSE
7 Programmi Operativi Nazionali (PON) “Assistenza tecnica”, “Ricerca e
competitività”, “Sicurezza”, “Reti e mobilità”, finanziati dal FESR, 2 Programmi per
l’istruzione, 2 Programmi per l’Assistenza tecnica e le Azioni di sistema (l’uno
cofinanziato dal FESR l’altro dal FSE)
2 Programmi Operativi Interregionali (POIN) “Attrattori culturali e turismo”, “Energie
rinnovabili”, finanziati dal FESR
Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione (15,8 mld €, 26,6% delle risorse totali):
punta a rafforzare la competitività e l’attrattività delle Regioni al di fuori dell’Obiettivo
Convergenza
32 Programmi Operativi Regionali (POR), 16 finanziati dal FESR e 16 dal FSE
1 Programma Operativo Nazionale (PON) “Azioni di sistema”, finanziato dal FSE
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39. La programmazione dei Fondi Strutturali 07-13
14 Programmi Operativi CTE, finanziati dal FESR
Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea (2,1 mld €): riguarda
tutte le Regioni e le Province italiane che concorrono a realizzare
Programmi Operativi (PO) con aree omologhe degli altri Stati
membri
Transfrontaliera (Italia - Francia Marittimo, Italia - Francia
Alcotra, Italia - Svizzera, Italia - Slovenia, Italia - Malta,
Grecia - Italia, Italia - Austria)
Transnazionale (Spazio Alpino, Europa Centrale, Europa
Sud-orientale, Mediterraneo)
Transnazionale pre-adesione (Italia Adriatico)
Transnazionale prossimità e vicinato (Italia - Tunisia, Bacino
del Mediterraneo)
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40. Le performance dei Fondi Strutturali 07-13
Finora target raggiunti, ma la strada è in salita
Andamento della spesa certificata per i Programmi Operativi
finanziati con i Fondi Strutturali rispetto alla dotazione complessiva
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