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LA RICERCA
  [settimo monitor / 2011]                                                                                                                                20




                                                                                                                                                       e
                                                                                                                                             DI   COSIMO FINZI




 Uno ‘stop’ provvisorio
          UN SESTO DELLE AZIENDE NON HA INVESTITO IN EVENTI E IL MERCATO FA REGISTRARE, PER IL
          TERZO ANNO, UN CALO, RAGGIUNGENDO IL VALORE PIÙ BASSO DAL 2005, ANNO DELLA PRIMA
          RILEVAZIONE. LA MAGGIOR PARTE DI QUESTO STESSO CAMPIONE, PERÒ, DICHIARA CHE TORNERÀ A INVESTIRE.
          IL CIELO, DUNQUE, SI RASSERENA, ALMENO NELLE PREVISIONI, ANCHE SE REGNA LA MODERAZIONE. FOTOGRAFIA
          DI UN MERCATO A DUE FACCE, TRA MATURAZIONE DEL MEDIUM E PAURA DI RISCHIARE.




          IL  CAMPIONE
          Settima edizione per il ‘Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, la ricerca annuale che, dal 2005,
          ADC Group commissiona ad AstraRicerche con l’obiettivo di fornire una fotografia del mercato e di
          monitorare l’andamento degli investimenti nel mezzo Evento.
          Ricordiamo, innanzitutto, come viene effettuata la rilevazione: ogni anno 300 aziende vengono contattate
          telefonicamente nel mese di ottobre. La composizione del campione (vedi Tav. 1) è sostanzialmente
          costante nel tempo. In questa edizione, i dati relativi al fatturato delle aziende vedono un progressivo



                           TAV. 1 - IL CAMPIONE: FATTURATO (AL NETTO DEI ‘NON INDICANTI’)

               2007                 26,8%                                22,3%                   12,5%                         38,4%


               2008                 23,9%                             26,9%                        12,8%                       36,4%


               2009                 25,9%                                25,7%                      12,8%                       35,6%


               2010                 26,1%                                26,5%                          15,3%                    32,1%


               2011                 27,2%                                 24,9%                         14,6%                    33,3%


                    0%                                                                     50%                                                        100%
                          <25 milioni di euro                25-100 milioni di euro                  100-250 milioni di euro       >250 milioni di euro

               Fonte: ‘‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                     4
e
 20
                                                                                                                                          LA RICERCA
                                                                                                                                [settimo monitor / 2011]




ridursi della fascia superiore ai 250 milioni di euro (38,4% nel 2007, 33,3% nel 2011) e un moderato                                               LA   CRISI SI È FATTA
aumento delle aziende che sviluppano un fatturato annuale inferiore ai 25 milioni di euro (27,2%; nel                                              SENTIRE: NEL     2006
2008 si era raggiunto il valore minimo: 23,9%).                                                                                                    IL   12,6%    DELLE
                                                                                                                                                   AZIENDE AFFERMAVA

GLI     INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE                                                                                                              DI ESSERE UN
                                                                                                                                                   GRANDE
Più rilevanti i cambiamenti relativi agli investimenti in comunicazione (vedi Tav. 2): la crisi si è fatta sentire (anzi,
                                                                                                                                                   INVESTITORE IN
era stata anticipata), visto che nel 2006 il 12,6% delle aziende intervistate affermava di essere un grande
                                                                                                                                                   COMUNICAZIONE,
investitore in comunicazione (spendendo più di 10 milioni di euro all’anno), mentre nel 2010 si è arrivati al
                                                                                                                                                   MENTRE NEL       2010
7,3% (con un recupero molto limitato nel 2011: 7,8%). I piccoli utenti (con un budget di comunicazione
                                                                                                                                                   SI È ARRIVATI AL
inferiore ai 250mila euro), invece, sono saliti dal 31,9% del 2006 al 37,6% del 2011. Se soffermiamo la nostra
                                                                                                                                                   7,3%
attenzione sulla ‘fotografia’ del campione di questo anno, vediamo che il 38,3% è un investitore medio o
grande (superando 1 milione di euro), il 24,1% è un investitore medio (tra un quarto di milione e un milione di
euro in un anno) e, come detto, il 37,6% ha investimenti in comunicazione inferiori ai 250mila euro.


                                       TAV. 2 - GLI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE NELL’ULTIMO ANNO
                                                                                                2005           2006    2007       2008     2009          2010       2010
  PICCOLI UTENTI DI COMUNICAZIONE (<250MILA )                                                  35,3%           31,9%   32,0%      33,6%    35,7%         36,8%     37,6%
  MEDIO-PICCOLI UTENTI DI COMUNICAZIONE (250MILA-1 MILIONE )                                   23,4%           22,4%   22,1%      21,5%    25,5%         25,0%      24,1%
  MEDI UTENTI DI COMUNICAZIONE (1-10 MILIONI )                                                 31,9%           33,1%   33,4%      34,8%    28,8%         30,9%      30,5%
  GRANDI UTENTI DI COMUNICAZIONE (>10 MILIONI )                                                 9,4%           12,6%   12,5%      10,1%    10,0%         7,3%       7,8%

    Fonte: ‘‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




GLI    INVESTIMENTI IN EVENTI
Ma come è andato l’ultimo anno nel mercato degli eventi? Un sesto delle aziende afferma di non aver
investito per niente in eventi nei 12 mesi precedenti l’intervista (vedi Tav. 3). Questo dato è un primo shock
per chi segue il Monitor degli Eventi ADC Group/AstraRicerche da anni: nell’anno peggiore da questo punto
di vista (il 2009, in cui l’effetto dello scoppio della crisi di fine 2008 era pienamente manifesto) il valore era


              TAV. 3 - LA QUOTA DELL’INVESTIMENTO RECENTE IN EVENTI SUL TOTALE                                                                     UN    SESTO DELLE

                   DEGLI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE NELL’ULTIMO ANNO                                                                            AZIENDE AFFERMA DI
                                                                                                                                                   NON AVER INVESTITO
                                (AL NETTO DEI ‘NON INDICANTI’)
                                                                                                                                                   PER NIENTE IN
                                       2005             2006               2007              2008              2009      2010       2011           EVENTI NEGLI ULTIMI
 NON HANNO INVESTITO                   6,6%             9,8%               4,2%              8,2%              10,2%     9,5%      15,9%           DODICI MESI.

 <5%                                  42,8%            29,3%              38,0%              30,3%             24,1%    19,1%      15,7%
                                                                                                                                                   QUESTO       DATO È UNO
                                                                                                                                                   SHOCK PER CHI
 6%-20%                               25,5%            29,9%              27,2%              32,1%             34,4%    33,8%      30,2%
                                                                                                                                                   SEGUE IL      MONITOR:
 >20%                                 25,1%            31,0%              30,6%              29,4%             31,3%    37,6%      38,2%           MAI TALE

Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group                                            PERCENTUALE FU
                                                                                                                                                   COSÌ ALTA



                                                                                                     5
LA RICERCA
         [settimo monitor / 2011]                                                                                                                                   20




                                                                                                                                                                  e
                                     TAV. 4 - L’INVESTIMENTO IN EVENTI NEL PROSSIMI 2 ANNI DELLE AZIENDE/
                                      ORGANIZZAZIONI CHE NON VI HANNO INVESTITO NELL’ULTIMO ANNO

                              2006                      33%                                                                    67%


                              2007                                                67%                                                             33%


                              2008                                   50%                                                  24%                         26%


                              2009                                     53%                                            12%                         35%


                              2010                                               66%                                                     17%                17%


                              2011                                                 69%                                                     14%              17%


                                   0%                                                                     50%                                                     100%

                                         Prevedono di investire                           Non prevedono di investire                    Non sanno, non indicano
  SE   RIPERCORRIAMO I                   in eventi nei prossimi 2 anni                    in eventi nei prossimi 2 anni
  VALORI DAL    2006
                              Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group
  AL   2011,   VEDIAMO
  UNA CONTINUA
  CRESCITA DELLA
  PERCENTUALE DI
  COLORO CHE
                           del 10,2%, dopo un’alternanza di anni sotto il 10% (nello specifico 6,6% nel 2005, 9,8% nel 2006, 4,2% nel
  INTENDONO
                           2007 e 8,2% nel 2008) e con un 2010 già un poco migliore (9,5%). In sintesi, improvvisamente si passa da
  TORNARE A                valori attorno o minori al 10% a quasi il 16%. Cosa sta succedendo? Sicuramente sono presenti due cause: da
  INVESTIRE.    COME   A   una parte la riduzione degli investimenti in comunicazione da parte di alcune aziende (che, quindi, non
  DIRE CHE PUOI            ‘tagliano’ solo gli eventi), dall’altra parte la scelta di alcuni investitori di non allocare budget proprio per gli
  TRADIRE GLI EVENTI,      eventi. In quest’ultimo caso si tratta di aziende che non hanno percepito l’evento come parte integrante della
  MA POI TORNI             propria strategia di comunicazione e che, nell’anno o negli anni precedenti, spesso hanno aggiunto gli eventi
  ‘A CASA’ DOPO            ‘come ciliegina’ sulla grande torta costituita dai loro investimenti in comunicazione commerciale.
  12 MESI…                 Possiamo fornire anche un’informazione aggiuntiva: all’interno del 16% che non ha investito in eventi
                           nell’ultimo anno troviamo un 62% che non aveva investito nemmeno nell’anno precedente e un
                           38% di ‘uscenti’ (ex investitori in eventi). Non solo: come pensano di comportarsi questi non-investitori nel
                           prossimo anno?
                            Il 69% dichiara che lo ‘stop’ agli eventi è stato provvisorio (vedi Tav. 4): tra la fine del 2011 e
                           l’autunno del 2012 torneranno a investire in eventi; è un dato certamente confortante, non tanto per il
                           valore in sé (è pur sempre il 69% del 16%) quanto per il trend e per il significato che questo ha nella fase




                                                                                   6
e
 20
                                                                                                                                      LA RICERCA
                                                                                                                         [settimo monitor / 2011]




      TAV. 5 - IL TREND DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI NELL’ULTIMO ANNO RISPETTO
                  ALL’ANNO PRECEDENTE DELLE AZIENDE/ORGANIZZAZIONI
                       CHE VI HANNO INVESTITO NELL’ULTIMO ANNO

    2005                          39,4%                                                          47,7%                      12,9%


    2006                           40,9%                                                               52,2%                    7,0%


    2007                      33,0%                                                           55,0%                             12%


    2008                 26,0%                                                      56,0%                                 18,0%


    2009                         37,5%                                                  39,3%                           23,2%
                                                                                                                                             È ORMAI AMPIA
    2010             20,2%                                       40,0%                                         39,8%                         (SEPPURE NON
                                                                                                                                             MAGGIORITARIA)
                                                                                                                                             QUELLA PARTE DI
    2011                     30,6%                                         33,7%                                35,7%
                                                                                                                                             AZIENDE CHE ‘CREDE’
                                                                                                                                             NELL’EVENTO
         0%                                                                     50%                                                   100%   ALLOCANDO BUDGET
                                                                                                                                             RILEVANTI (O
               Aumento                         Stabilità                   Calo
                                                                                                                                             ALMENO RILEVANTI
                                                                                                                                             RISPETTO AL BUDGET
    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group
                                                                                                                                             COMPLESSIVO)




storica attuale. Se ripercorriamo i valori dal 2006 al 2011 vediamo una continua crescita della
percentuale dei ‘rientranti’ (con la sola eccezione di un picco nel 2007): 33%, 67%, 50%, 53%, 66% e
appunto 69%, come a dire che puoi tradire gli eventi ma poi torni ‘a casa’ dopo 12 mesi…
D’altra parte c’è un trend che ha avuto il suo ‘boom’ nel 2010 ed è pienamente confermato nel 2011 (vedi
Tav. 3): l’aumento del numero di aziende forti investitrici in eventi (ovvero che allocano per gli eventi
almeno un quinto del loro budget complessivo di comunicazione). Ripercorriamo l’evoluzione del 2005 ad
oggi: nel 2005 solo un quarto delle aziende superava questa soglia, tra il 2006 e il 2009 ci si è assestati
attorno al 30-31% (per la precisione: 31%, 30,6%, 29,4%, 31,3%), ma la vera svolta è stata nel 2010,
quando si è ampiamente superato il valore di un terzo di forti investitori sul totale del campione (37,6%)
con una conferma, anzi un ulteriore piccolo rialzo, nel 2011 (38,2%). Trentotto percento: è un dato che gli
operatori del settore (e le aziende committenti/clienti) dovrebbero tenere bene a mente. È ormai ampia
(seppure certo non maggioritaria) quella parte di aziende che ‘crede’ nell’evento allocando budget
rilevanti (o almeno rilevanti rispetto al budget complessivo).




                                                                                                   7
LA RICERCA
       [settimo monitor / 2011]                                                                                                                                       20




                                                                                                                                                                     e
                                TAV. 6 - IL TREND PREVISTO DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI NEI PROSSIMI
                                  2 ANNI DELLE AZIENDE/ORGANIZZAZIONI CHE VI HANNO INVESTITO
                                                         NELL’ULTIMO ANNO

                       2005                                46,7%                                                            44,4%                          8,9%


                       2006                              41,1%                                                           51,1%                                7,5%


                       2007                               44,7%                                                              50,8%                             4,5%


                       2008                  26,9%                                        36,3%                                   16,8%               20,0%


                       2009                          37,8%                                          28,7%                         10,5%            23,0%


                       2010                             40,9%                                                  38,1%                        6,5%        14,5%


                       2011                              44,5%                                               28%                   2,1%         25,4%


  È RILEVANTE                0%                                                                     50%                                                          100%
  L’INDECISIONE
                                   Aumento                         Stabilità                   Calo                         Non sanno, non indicano
  (IL NON VOLER
  O NON POTER           Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group
  DECIDERE SULLE
  STRATEGIE
  DI COMUNICAZIONE
  PER IL   2012),
  CHE ARRIVA
                     Approfondiamo il trend dell’ultimo anno (rispetto all’anno precedente) di coloro che hanno investito in eventi
  A TOCCARE IL SUO
                     nell’ultimo anno (vedi Tav. 5). Le aziende che hanno speso per questa forma di comunicazione sono divise in
  MASSIMO STORICO:
                     tre parti di peso piuttosto simile tra loro: il 35,7% afferma di aver investito ma meno dell’anno precedente, il
  25,4%
                     33,7% afferma di aver messo sul piatto degli eventi una quota simile a quella dell’anno precedente e il
                     30,6% afferma di aver aumentato la quota destinata agli eventi. Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?
                     Difficile stabilirlo: da una parte la percentuale dei ‘calanti’ è alta (solo nel 2010 avevamo rilevato un dato
                     peggiore: 39,8%), decisamente superiore al triennio 2007-2009 (in cui si attestava tra il 12% e il 23%);
                     dall’altra si amplia la ‘fetta’ delle aziende che hanno spinto sull’acceleratore degli eventi: non si
                     raggiungono di certo le percentuali del 2005 e del 2006 (39,4% e 40,9%), ma si supera di molto il valore del
                     2010 (dal 20,2% al 30,6%: una volta e mezzo). Un mercato a due facce; ma chi sono queste facce?
                     I ‘calanti’ sono essenzialmente le aziende che hanno trainato la crescita degli eventi negli ultimi anni: forti
                     investitori in comunicazione, con sede nel Nord-Ovest; i ‘crescenti’ sono investitori medi in comunicazione
                     e si collocano nel Centro e nel Sud Italia. E gli ‘stabili’? Troviamo di nuovo i forti investitori in




                                                                               8
e
 20
                                                                                                                                                      LA RICERCA
                                                                                                                                           [settimo monitor / 2011]




                          TAV. 7 - L’INVESTIMENTO IN EVENTI NELL’ULTIMO ANNO E PREVISIONE A 2 ANNI
                                                                             1400                      1340                  1390
      1400
                                                     1330                                                                                            1330
                                                                                         1300
                             1250                                                                                                                                        1220
                                                                 1200
      1200
                                        1100
                                                                                                                  1150                     1020
                 960
      1000
                                                                                                                                                                930


      800


      600


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      200


         0
                 ULTIMO     PROSSIMI     ULTIMO     PROSSIMI     ULTIMO      PROSSIMI    ULTIMO        PROSSIMI   ULTIMO     PROSSIMI       ULTIMO   PROSSIMI   ULTIMO   PROSSIMI
                 ANNO       2-3 ANNI     ANNO       2-3 ANNI     ANNO         2 ANNI     ANNO           2 ANNI    ANNO        2 ANNI        ANNO      2 ANNI    ANNO      2 ANNI
                 (2005)      (2005)      (2006)      (2006)      (2007)       (2007)     (2008)         (2008)    (2009)      (2009)        (2010)    (2010)    (2011)    (2011)

       Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group. Dati in milioni di euro.




comunicazione e le aziende del Nord-Est (che confermano i valori degli ultimi due anni, ma non                                                                     IL 44,5%         DELLE
sostengono ulteriormente la crescita).                                                                                                                             AZIENDE AFFERMA
                                                                                                                                                                   CHE NELL’ANNO

IL   FUTURO DEL MERCATO - PREVISIONI                                                                                                                               SUCCESSIVO

Finora abbiamo mostrato la fotografia del recente passato del mercato degli eventi. E il futuro? Nonostante tutto                                                  ALL’INTERVISTA LA
                                                                                                                                                                   PROPRIA AZIENDA
si possono avere aspettative positive (vedi Tav. 6): certamente è rilevante l’indecisione (il non voler o non poter
                                                                                                                                                                   AUMENTERÀ LA
decidere sulle strategie di comunicazione per il 2012, non volendosi ‘sbilanciare’ nemmeno in un’intervista
                                                                                                                                                                   QUOTA DI
telefonica), che arriva a toccare il suo massimo storico nelle rilevazioni ADC Group/AstraRicerche: 25,4%.
                                                                                                                                                                   INVESTIMENTI IN
Ma il vero dato che sorprende è l’infima percentuale di aziende che dichiarano di progettare una
                                                                                                                                                                   COMUNICAZIONE
riduzione degli investimenti in eventi per i prossimi 12 mesi: 2,1%. Riflettiamo su questo valore: era il
                                                                                                                                                                   DESTINATA AGLI
16,8% nel 2008 (Lehman Brothers influenzò molto le risposte alla nostra intervista e poi, all’atto pratico, le
                                                                                                                                                                   EVENTI
decisioni sui budget), scendendo al 10,5% nel 2009 e al 6,5% nel 2010. Siamo ora al valore minimo
(ebbene sì: nemmeno nel triennio 2005-2007 si erano rilevati valori così bassi).




                                                                                                   9
LA RICERCA
         [settimo monitor / 2011]                                                                                                                    20




                                                                                                                                                     e
                       Ma gli altri (non indecisi e non progettanti una riduzione di investimento in eventi) cosa faranno? Qui troviamo
                       il dato più sorprendente: il 44,5% degli intervistati afferma che nell’anno successivo all’intervista la propria
                       azienda aumenterà la quota di investimenti in comunicazione destinata agli eventi. Non è il valore massimo
                       della storia settennale del Monitor (nel 2005 e nel 2007 si rilevarono, rispettivamente, il 46,7% e il 44,7%:
                       appena superiori a questa ultima rilevazione), ma è comunque un segnale forte. Per due motivi: il primo è
                       relativo alla crescita non arrestata della percentuale dei prevedenti un aumento di investimento in eventi
                       negli ultimi anni (26,9% nel 2008, 37,8% nel 2009, 40,9% nel 2010, 44,5% nell’ultima rilevazione ); il
                       secondo è il contesto, già ricordato, in cui ci troviamo a livello economico e che rende difficile ottenere
                       previsioni positive in relazione al prossimo periodo.
                       Chi ‘sostiene’ la crescita futura degli eventi? Sono i deboli investitori in comunicazione (certamente in
  IL   MERCATO DEGLI
                       buona misura spinti da soglie di ingresso più adatte ai loro budget assoluti).
  EVENTI IN ITALIA
  VALE 930 MILIONI     IL   VALORE DI MERCATO
  DI EURO, CON UN      È il momento di fare il punto arrivando al singolo dato che molti operatori del settore attendevano: AstraRicerche
  CALO DELL’8,8%       stima che il mercato degli eventi in Italia nell’anno precedente le interviste (svoltesi a ottobre 2011) ‘pesi’ per 930
  RISPETTO AL 2010.
  È IL DATO PEGGIORE
  DAL PRIMO MONITOR                  TAV. 8 - L’INVESTIMENTO IN EVENTI: VARIAZIONI % NELL’ULTIMO ANNO
  DEL   2005
                                          14,6%
                         15%


                         10%                                      9,1%                 8,3%


                            5%


                            0%


                         -5%


                                                                                                                                             -8,8%
                        -10%
                                                                                                          -11,5%                -11,3%

                        -15%


                        -20%
                                            2006                  2007                 2008                  2009                     2010    2011

                            Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                                 10
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 20
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                                                                                                                   [settimo monitor / 2011]




milioni di euro (vedi Tav. 7), con un calo dell’8,8% rispetto alla rilevazione del Sesto Monitor (2010). Non ci                LE   PREVISIONI
dobbiamo nascondere: è il dato peggiore dal Primo Monitor, avviato da ADC Group nel 2005. La ‘curva’ di                        INDICANO CHE IN DUE
questi anni è stata una ‘U’ rovesciata: si è saliti dai 930 milioni di euro del 2005 ai 1.100 milioni del 2006, passando       ANNI SI POTREBBE
ai 1.200 milioni del 2007, fino ai 1.300 del 2008, scendendo poi - gradualmente ma continuamente - ai 1.150 del                TORNARE A    1.220
2009, ai 1.020 del 2010 e, appunto, ai 930 milioni del 2011. Il segno meno, quindi, ha cominciato a                            MILIONI DI EURO.
manifestarsi nel 2009 (-11,5%). La discesa è continuata nel 2010 con valore pressoché invariato (-11,3%) e,                    QUESTO   DATO È UN
infine, nel 2011, anche se attenuata rispetto agli anni precedenti (-8,8%) (vedi Tav. 8).                                      SEGNALE DI CRESCITA
Se le aziende ‘rispetteranno’ le loro previsioni, in due anni si potrebbe tornare a un livello molto più elevato (1.220        MA ANCHE DI
milioni di euro). Leggiamo questo dato come un segnale di crescita ma anche di ‘moderazione’: è pur sempre la                  ‘MODERAZIONE’:    È
stima a due anni più bassa che AstraRicerche e ADC Group pubblicano (il valore massimo fu reso noto nel 2007,                  LA STIMA A DUE
ma lo scenario di riferimento era quello precedente all’estate-autunno 2008).                                                  ANNI PIÙ BASSA DAL
È ragionevole dire che la previsione dovrebbe essere (in modo qualitativo) rivista al ribasso: le novità degli ultimi due      2005
mesi del 2011 non portano a ipotizzare un ulteriore ‘irrigidimento’ delle politiche di investimento in comunicazione
da parte delle aziende italiane (e, a cascata, anche di investimento in eventi), auspicando che si tratti di un
irrigidimento per ‘timore’ di tempi peggiori e non di una reazione a un periodo manifestamente recessivo.




           TAV. 9 - INVESTITORI IN EVENTI CHE HANNO RIDOTTO GLI INVESTIMENTI
         IN ALTRI MEZZI E/O INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE A FAVORE DEGLI EVENTI



 50%

                                                                                                                 40,0%
 40%
                                                                                                       33,9%
                                                                            29,4%
 30%
                                                25,3%


 20%
                    15,7%


 10%


     0
                      2007                        2008                        2009                        2010    2011


    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                                                  11
LA RICERCA[settimo monitor / 2011]                                                                                                                                20




                                                                                                                                                              e
                                        GLI   EVENTI NEL MEDIA MIX
  DAL 2007         AL    2011           Crescita degli eventi dunque, ma se la fetta degli eventi si allarga, quali altre fette della ‘torta della
  È AUMENTATO IL                        comunicazione commerciale’ si restringono? Il trend è chiarissimo (vedi Tav. 9): dal 2007 al 2011 è
  NUMERO DI AZIENDE                     aumentato il numero di aziende che hanno ridotto gli investimenti in altri mezzi o iniziative a favore degli
  CHE HANNO RIDOTTO                     eventi. La crescita è continua e sostenuta: 15,7% nel 2007, 25,3% nel 2008, 29,4% nel 2009, 33,9% nel
  GLI INVESTIMENTI IN                   2010 e 40% nel 2011.
  ALTRI MEZZI O                         Chi paga questo conto? Prima di tutto la pubblicità (anzi, più di un tempo se è vero che nel 2006 il
  INIZIATIVE A FAVORE                   72,4% indicava l’adv mentre ora siamo all’83,2%); molto meno (ma in crescita) le sponsorizzazioni (dal
  DEGLI EVENTI.         A               10,6% del 2007 al 24,5% dell’ultima rilevazione) e il direct marketing (15,3% nel 2011) (vedi Tav. 10).
  PAGARE
                                        Hanno smesso di essere ‘danneggiate’ le pubbliche relazioni (ora al 3,7% dopo il massimo raggiunto nel
  MAGGIORMENTE
                                        2008 al 14%), le fiere (solo 1,8%: dato minimo - infimo rispetto al 17,3% del 2006), le promozioni
  ‘DAZIO’   SONO LA
                                        (1,4%); non subisce l’attacco degli eventi la comunicazione via internet.
  PUBBLICITÀ, LE
  SPONSORIZZAZIONI E
  IL DIRECT
  MARKETING




    TAV. 10 - LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE PENALIZZATE DALLA CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI

   100%

                   83,2%

   80%



   60%



   40%

                                          24,5%

   20%                                                           15,3%

                                                                                         3,7%                                                       5,4%
                                                                                                              1,8%       0%           0%
    0%
                Pubblicità          Sponsorizzazioni          Direct/CRM         Pubbliche relazioni          Fiere   Promozioni   Internet   Altri mezzi/Forme

    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                                                  12
e
 20
                                                                                                                                      LA RICERCA
                                                                                                                               [settimo monitor / 2011]




Complessivamente (vedi Tav. 11), gli eventi crescono a danno dell’above the line (78,8% nel 2010,
83,2% nel 2011) e meno (e in misura calante) del below the line (43,4% nel 2010, 37,9% nel 2011).
Non solo: possiamo vedere anche quali forme di advertising fanno un po’ di spazio nel budget agli eventi:
la televisione (per il 60% dei rispondenti - dato massimo delle ultime cinque rilevazioni) supera i periodici
(che erano leader di questa classifica al contrario: nel 2010 indicati dal 64%, nel 2011 ‘solo’ dal 50%) e i
quotidiani (32%: valore minimo dopo anni tra il 42% e il 48%).
Questo è l’anno in cui la radio risulta al massimo livello di ‘cessione’ a favore degli eventi (7,8%, dopo il
5,6% del 2010 e il 2,6% del 2009).

LE    TIPOLOGIE DI EVENTI
Grazie alle domande aggiuntive del Monitor degli Eventi, possiamo andare più a fondo nella comprensione
dei fenomeni: un primo risultato rilevante (e valutabile in modo positivo da parte di chi studia il settore) è
la riduzione del numero di tipi di eventi (attenzione: ‘tipi’ di eventi, non 'numero' di eventi realizzati)
dal 2007 al 2011.




            TAV. 11 - LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE PENALIZZATE DALLA CRESCITA
                         DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI (ACCORPAMENTI)
100%
                                                                                                                               2011
                                       83,2%                                                                                   2010
                      78,8%
    80%



    60%


                                                                       43,4%
    40%                                                                                 37,9%



    20%


                                                                                                               0%              0%
    0%
                         Above the line                                   Below the line                            Internet



     Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                                                   13
LA RICERCA[settimo monitor / 2011]                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        20




                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          e
                                                                                TAV. 12 - I TIPI DI EVENTI REALIZZATI NELL’ULTIMO ANNO
   100%
                                                                                                                                                                                                                                                                            2011                       2010                                 2007


   80%
                                    69,8%                               68%
               60,5%                                                                                         61,9%                                                                  61,5%
   60%
                                                                                 53,4%
          49,8%                                  51,7%                                                                                                                                                        51,9%
                                                                                                                                                                   49,1%                                                                                49,1%
                                             46,2%                            44,7%                                  42,9%                                                                                                                                               41,6%                                           40,2%
   40%                                                                                                                    39,6%                                38,5%                               38,0%
                                                                                                                                                                                              37,0%                     37,8% 37,1% 37,4%                            37,3%                                                                                   36,8%
                                                                                                                                                                                                                      29,1%               29,1%
                                                                                                                                                       25,8%                                                                                                                                          26,2%
                                                                                                                                                                                                                                                                  22,3%                                                                  23,2%
   20%                                                                                                                                                                                                                                                                                             18,7%
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      15,9%



    0%
               Eventi interni all’azienda/
                          organizzazione



                                                  Congressi, convegni




                                                                                      Convention aziendali




                                                                                                                          Eventi on line, web events



                                                                                                                                                                   Lanci di nuovi prodotti/
                                                                                                                                                                                    servizi



                                                                                                                                                                                                      Eventi B2B




                                                                                                                                                                                                                              Incentive



                                                                                                                                                                                                                                             Eventi itineranti,
                                                                                                                                                                                                                                                    roadshow



                                                                                                                                                                                                                                                                      Eventi a valenza sociale,
                                                                                                                                                                                                                                                                     a favore di enti non profit



                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Celebrazioni, ricorrenze



                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Eventi realizzati dai ‘media’
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            (TV, radio, giornali, ecc.)
    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                         Tutti i tipi di eventi vedono un calo percentuale negli ultimi quattro anni (spesso moderato nel passaggio
                                                                         2010-2011 e invece davvero rilevante passando dal 2007 al 2010) con l’eccezione dei web events (vedi
                                                                         Tav. 12). Ma su questo tipo di eventi è bene fare una considerazione: sorge il dubbio che i referenti
                                                                         aziendali abbiano in mente una definizione comune di ‘web event’ e che non ci sia, invece, una diversa
                                                                         ampiezza del concetto di web event a seconda dell’intervistato: il fatto che il 42,9% dichiari di aver
                                                                         realizzato nell’ultimo anno uno o più web events è portatore di alcuni dubbi in proposito.
                                                                         Quali sono i tipi di eventi che vedono un calo significativo nell’ultimo anno? Gli eventi interni alle
                                                                         aziende perdono l’11% (da 60,5% a 49,8%), il lancio di nuovi servizi passa dal 49,1% al 38,5% (dato
                                                                         sicuramente atteso: uno dei primi effetti della crisi è stato il posporre il lancio di nuovi servizi o beni da
                                                                         parte delle aziende italiane o straniere), gli eventi a valenza sociale ‘crollano’ dal 37,3% al 22,3% (ed è un
                                                                         dato rilevantissimo: nel periodo 2007-2010 si era rilevata una sostanziale stabilità ma, evidentemente, la
                                                                         crisi porta a scelte meno ‘social’ e più ‘business oriented’). Diminuzioni rilevanti anche per gli incentive (-




                                                                                                                                                                                                 14
e
 20
                                                                                                                           LA RICERCA
                                                                                                                     [settimo monitor / 2011]




          TAV. 13 - I TIPI DI EVENTI REALIZZATI NELL’ULTIMO ANNO: NUMERO MEDIO
      6
                                 5,4


      5
                                                                                 4,5


      4
                                                                                                              3,7


      3



      2



      1



      0
                              2007                                             2010                           2011
    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group
                                                                                                                                 SI   RIDUCE IL
                                                                                                                                 NUMERO DI TIPI DI
                                                                                                                                 EVENTI UTILIZZATI.
                                                                                                                                 LA PAROLA-CHIAVE     È
9%: 29,1%), i roadshow (-8%: 29,1%), le ricorrenze (-8%: 18,7%), gli eventi realizzati dai media (-7%:                           ‘SELEZIONE’: MENO
15,9%), le convention aziendali, che passano dal 53,4% del 2010 al 44,7% del 2011. Stabili - ma dopo                             EVENTI, MA UNA

un calo rilevante tra il 2007 e il 2010 - gli eventi b2b (37%).                                                                  SCELTE PIÙ ATTENTE

La parola-chiave è, dunque, ‘selezione’: meno eventi, non di tutto un po’, ma una scelta più attenta,                            E MIRATE

mirata (vedi Tav. 13). Ne è indicatore sintetico il fatto che nel 2007 il numero medio di tipi di evento
utilizzati era 5,4, nel 2010 abbiamo rilevato un valore di 4,5 per scendere al 3,7 del 2011. E in futuro? Il
trend continuerà, rallentando solo in parte.

L’EFFICACIA        DEGLI EVENTI
Per ora abbiamo parlato di ‘cosa e quanto’. Ma la valutazione dell’efficacia degli eventi? Come nel 2010,
anche nel 2011 abbiamo chiesto di indicare, utilizzando l’elenco di tipi di eventi già visto, quali siano gli
eventi efficaci, anche se non realizzati nell’ultimo periodo (Vedi Tav. 14).
Sono due gli eventi che riscuotono più del 60% di apprezzamento per la loro efficacia: gli eventi b2b
(62,4%) e le convention aziendali (60,9%).
Poco sotto il 60% il lancio di nuovi prodotti/servizi (59,7%), seguito dagli eventi interni all’organizzazione
(57,3%) e a quelli on line (54,6%). Un intervistato su due dichiara che gli incentive sono efficaci, mentre tra




                                                                                                  15
LA RICERCA[settimo monitor / 2011]                                                                                                                                                                                                                                                                                                     20




                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       e
                                       TAV. 14 - I TIPI DI EVENTI REALIZZATI NELL’ULTIMO ANNO E QUELLI RITENUTI EFFICACI
   100%
                                                                                                                                                                                                                                     Realizzati                                            Efficaci


   80%


                                                                               60,9%                                                             59,7%                    62,4%
   60%                        57,3%                                                                                   54,6%
               49,8%                                                                                                                                                                                               50,0%
                                              46,2% 48,0%                   44,7%                     42,9%                                                                                  42,8%
                                                                                                                                      38,5%                                                                                                                     39,7%
   40%                                                                                                                                                             37,0%                                                             37,3%
                                                                                                                                                                                      29,1%                  29,1%
                                                                                                                                                                                                                            22,3%
   20%                                                                                                                                                                                                                                                      18,7%
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 15,9%
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     12,1%


    0%
                Eventi interni all’azienda/
                           organizzazione



                                                  Congressi, convegni




                                                                               Convention aziendali




                                                                                                         Eventi on line, web events



                                                                                                                                        Lanci di nuovi prodotti/
                                                                                                                                                         servizi



                                                                                                                                                                         Eventi B2B



                                                                                                                                                                                        Eventi itineranti,
                                                                                                                                                                                               roadshow



                                                                                                                                                                                                                Incentive



                                                                                                                                                                                                                               Eventi a valenza sociale,
                                                                                                                                                                                                                              a favore di enti non profit



                                                                                                                                                                                                                                                                Celebrazioni, ricorrenze



                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Eventi realizzati dai ‘media’
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         (TV, radio, giornali, ecc.)
    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group




                                                                        il 40 e il 50% si collocano i congressi/convegni (48%), gli eventi a valenza sociale/a favore di enti non profit
                                                                        (44,6%) e gli eventi itineranti/roadshow (42,8%). Appena sotto il 40% le celebrazioni/ricorrenze e, fanalino
  SONO    DUE GLI
  EVENTI CHE
                                                                        di coda - con grande distacco dal ‘gruppo’ degli altri tipi di eventi -, gli eventi realizzati dai media (12,1%).
  RISCUOTONO PIÙ DEL
                                                                        Cosa è cambiato rispetto al 2010? Non poco: nella penultima rilevazione a guidare la classifica non trovavamo
  60%     DI                                                            gli eventi b2b (+11,4%) bensì le convention aziendali (ora -6,1%) e gli incentive (-14%). Valori molti inferiori al
  APPREZZAMENTO                                                         2010 anche per gli eventi interni alle aziende (-4,7%) e per quelli a valenza sociale (un crollo: -10,4%).
  PER LA LORO                                                           Proviamo ora a ‘mettere insieme’ l’effettiva realizzazione nell’ultimo anno con la valutazione di efficacia
  EFFICACIA: GLI                                                        (vedi Tav. 14). Ci sono tipi di eventi che risultano ben valutati per quanto riguarda l’efficacia, ma che
  EVENTI B2B E LE                                                       ugualmente non sono stati realizzati con valori percentuali simili. Gli eventi b2b, ad esempio, sono
  CONVENTION                                                            ritenuti efficaci dal 62,4% degli intervistati ma solo il 37% li ha realizzati recentemente; il lancio di nuovi
  AZIENDALI                                                             servizi ha una ‘forbice’ quasi altrettanto ampia (38,5% vs 59,7%), come pure gli incentive (29,1% vs
                                                                        50%), le celebrazioni (18,7% vs 39,7%), gli eventi a valenza sociale (22,3% vs 44,6%). Minore il divario
                                                                        per gli eventi itineranti (29,1% vs 42,8%), gli eventi on line (42,9% vs 54,6%) e gli eventi interni (49,8%




                                                                                                                                                                    16
e
 20
                                                                                                                                    LA RICERCA
                                                                                                                           [settimo monitor / 2011]




     TAV. 15 - L'USO DI AGENZIE TRADIZIONALI VS AGENZIE SPECIALIZZATE IN EVENTI

                                                                                             NON USANO AGENZIE

     USANO SOLO AGENZIE                                                                                18,5%
    SPECIALIZZATE IN EVENTI

               35,5%

                                                                                                                     USANO SOLO AGENZIE
                                                                                                                      DI COMUNICAZIONE
                                                                                                                         TRADIZIONALI

                                                                                                                            14,4%




                                                                                                                USANO
                                                                                                           PREVALENTEMENTE
          USANO PREVALENTEMENTE                                                                        AGENZIE DI COMUNICAZIONE
           AGENZIE SPECIALIZZATE                                                                             TRADIZIONALI
                 IN EVENTI                                    USANO AGENZIE DI
                                                             COMUNICAZIONE SIA
                                                              TRADIZIONALI SIA                                  10,3%                     LE   AGENZIE
                         8,6%
                                                           SPECIALIZZATE IN EVENTI                                                        SPECIALIZZATE IN
                                                                                                                                          EVENTI SONO
                                                                        12,7%
                                                                                                                                          UTILIZZATE DAL
    Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group                               56,8%    DELLE
                                                                                                                                          AZIENDE, MENTRE
                                                                                                                                          QUELLE DI
                                                                                                                                          COMUNICAZIONE
vs 57,3%). Realizzati tanto quanto ritenuti efficaci i congressi e i convegni (46,2% vs 48%) e gli                                        ‘TRADIZIONALE’   DAL
eventi realizzati dai media (15,9% vs 12,1%: persino più realizzati che ritenuti utili).                                                  37,4%

AGENZIE:          TRADIZIONALI VS. SPECIALIZZATE
Quest’anno il Monitor ADC Group/AstraRicerche si è arricchito di una nuova domanda: l’uso di agenzie
‘tradizionali’ rispetto al ricorso di agenzie specializzate in eventi (vedi Tav. 15).
Vediamo innanzitutto che il 18,5% delle aziende non usa agenzie di alcun tipo e che la metà del campione fa
una scelta netta. Nel dettaglio, il 35,5% utilizza solo agenzie specializzate in eventi e il 14,4% solo agenzie
di comunicazione ‘tradizionali’. E il restante 31,6%? C’è un’elevata frammentazione, se è vero che l’8,6%
afferma di usare prevalentemente agenzie specializzate in eventi, il 10,3% usa primariamente agenzie di
comunicazione ‘tradizionali’ e il 12,7% è ‘medio’, usando indifferentemente l’uno o l’altro tipo di agenzia.
In sintesi, le agenzie specializzate in eventi sono interpellate dal 56,8% delle aziende, mentre quelle di
comunicazione ‘tradizionale’ sono usate per la ideazione e realizzazione degli eventi dal 37,4% degli intervistati.




                                                                                                  17

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  • 1. LA RICERCA [settimo monitor / 2011] 20 e DI COSIMO FINZI Uno ‘stop’ provvisorio UN SESTO DELLE AZIENDE NON HA INVESTITO IN EVENTI E IL MERCATO FA REGISTRARE, PER IL TERZO ANNO, UN CALO, RAGGIUNGENDO IL VALORE PIÙ BASSO DAL 2005, ANNO DELLA PRIMA RILEVAZIONE. LA MAGGIOR PARTE DI QUESTO STESSO CAMPIONE, PERÒ, DICHIARA CHE TORNERÀ A INVESTIRE. IL CIELO, DUNQUE, SI RASSERENA, ALMENO NELLE PREVISIONI, ANCHE SE REGNA LA MODERAZIONE. FOTOGRAFIA DI UN MERCATO A DUE FACCE, TRA MATURAZIONE DEL MEDIUM E PAURA DI RISCHIARE. IL CAMPIONE Settima edizione per il ‘Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, la ricerca annuale che, dal 2005, ADC Group commissiona ad AstraRicerche con l’obiettivo di fornire una fotografia del mercato e di monitorare l’andamento degli investimenti nel mezzo Evento. Ricordiamo, innanzitutto, come viene effettuata la rilevazione: ogni anno 300 aziende vengono contattate telefonicamente nel mese di ottobre. La composizione del campione (vedi Tav. 1) è sostanzialmente costante nel tempo. In questa edizione, i dati relativi al fatturato delle aziende vedono un progressivo TAV. 1 - IL CAMPIONE: FATTURATO (AL NETTO DEI ‘NON INDICANTI’) 2007 26,8% 22,3% 12,5% 38,4% 2008 23,9% 26,9% 12,8% 36,4% 2009 25,9% 25,7% 12,8% 35,6% 2010 26,1% 26,5% 15,3% 32,1% 2011 27,2% 24,9% 14,6% 33,3% 0% 50% 100% <25 milioni di euro 25-100 milioni di euro 100-250 milioni di euro >250 milioni di euro Fonte: ‘‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group 4
  • 2. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] ridursi della fascia superiore ai 250 milioni di euro (38,4% nel 2007, 33,3% nel 2011) e un moderato LA CRISI SI È FATTA aumento delle aziende che sviluppano un fatturato annuale inferiore ai 25 milioni di euro (27,2%; nel SENTIRE: NEL 2006 2008 si era raggiunto il valore minimo: 23,9%). IL 12,6% DELLE AZIENDE AFFERMAVA GLI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE DI ESSERE UN GRANDE Più rilevanti i cambiamenti relativi agli investimenti in comunicazione (vedi Tav. 2): la crisi si è fatta sentire (anzi, INVESTITORE IN era stata anticipata), visto che nel 2006 il 12,6% delle aziende intervistate affermava di essere un grande COMUNICAZIONE, investitore in comunicazione (spendendo più di 10 milioni di euro all’anno), mentre nel 2010 si è arrivati al MENTRE NEL 2010 7,3% (con un recupero molto limitato nel 2011: 7,8%). I piccoli utenti (con un budget di comunicazione SI È ARRIVATI AL inferiore ai 250mila euro), invece, sono saliti dal 31,9% del 2006 al 37,6% del 2011. Se soffermiamo la nostra 7,3% attenzione sulla ‘fotografia’ del campione di questo anno, vediamo che il 38,3% è un investitore medio o grande (superando 1 milione di euro), il 24,1% è un investitore medio (tra un quarto di milione e un milione di euro in un anno) e, come detto, il 37,6% ha investimenti in comunicazione inferiori ai 250mila euro. TAV. 2 - GLI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE NELL’ULTIMO ANNO 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2010 PICCOLI UTENTI DI COMUNICAZIONE (<250MILA ) 35,3% 31,9% 32,0% 33,6% 35,7% 36,8% 37,6% MEDIO-PICCOLI UTENTI DI COMUNICAZIONE (250MILA-1 MILIONE ) 23,4% 22,4% 22,1% 21,5% 25,5% 25,0% 24,1% MEDI UTENTI DI COMUNICAZIONE (1-10 MILIONI ) 31,9% 33,1% 33,4% 34,8% 28,8% 30,9% 30,5% GRANDI UTENTI DI COMUNICAZIONE (>10 MILIONI ) 9,4% 12,6% 12,5% 10,1% 10,0% 7,3% 7,8% Fonte: ‘‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group GLI INVESTIMENTI IN EVENTI Ma come è andato l’ultimo anno nel mercato degli eventi? Un sesto delle aziende afferma di non aver investito per niente in eventi nei 12 mesi precedenti l’intervista (vedi Tav. 3). Questo dato è un primo shock per chi segue il Monitor degli Eventi ADC Group/AstraRicerche da anni: nell’anno peggiore da questo punto di vista (il 2009, in cui l’effetto dello scoppio della crisi di fine 2008 era pienamente manifesto) il valore era TAV. 3 - LA QUOTA DELL’INVESTIMENTO RECENTE IN EVENTI SUL TOTALE UN SESTO DELLE DEGLI INVESTIMENTI IN COMUNICAZIONE NELL’ULTIMO ANNO AZIENDE AFFERMA DI NON AVER INVESTITO (AL NETTO DEI ‘NON INDICANTI’) PER NIENTE IN 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 EVENTI NEGLI ULTIMI NON HANNO INVESTITO 6,6% 9,8% 4,2% 8,2% 10,2% 9,5% 15,9% DODICI MESI. <5% 42,8% 29,3% 38,0% 30,3% 24,1% 19,1% 15,7% QUESTO DATO È UNO SHOCK PER CHI 6%-20% 25,5% 29,9% 27,2% 32,1% 34,4% 33,8% 30,2% SEGUE IL MONITOR: >20% 25,1% 31,0% 30,6% 29,4% 31,3% 37,6% 38,2% MAI TALE Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group PERCENTUALE FU COSÌ ALTA 5
  • 3. LA RICERCA [settimo monitor / 2011] 20 e TAV. 4 - L’INVESTIMENTO IN EVENTI NEL PROSSIMI 2 ANNI DELLE AZIENDE/ ORGANIZZAZIONI CHE NON VI HANNO INVESTITO NELL’ULTIMO ANNO 2006 33% 67% 2007 67% 33% 2008 50% 24% 26% 2009 53% 12% 35% 2010 66% 17% 17% 2011 69% 14% 17% 0% 50% 100% Prevedono di investire Non prevedono di investire Non sanno, non indicano SE RIPERCORRIAMO I in eventi nei prossimi 2 anni in eventi nei prossimi 2 anni VALORI DAL 2006 Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group AL 2011, VEDIAMO UNA CONTINUA CRESCITA DELLA PERCENTUALE DI COLORO CHE del 10,2%, dopo un’alternanza di anni sotto il 10% (nello specifico 6,6% nel 2005, 9,8% nel 2006, 4,2% nel INTENDONO 2007 e 8,2% nel 2008) e con un 2010 già un poco migliore (9,5%). In sintesi, improvvisamente si passa da TORNARE A valori attorno o minori al 10% a quasi il 16%. Cosa sta succedendo? Sicuramente sono presenti due cause: da INVESTIRE. COME A una parte la riduzione degli investimenti in comunicazione da parte di alcune aziende (che, quindi, non DIRE CHE PUOI ‘tagliano’ solo gli eventi), dall’altra parte la scelta di alcuni investitori di non allocare budget proprio per gli TRADIRE GLI EVENTI, eventi. In quest’ultimo caso si tratta di aziende che non hanno percepito l’evento come parte integrante della MA POI TORNI propria strategia di comunicazione e che, nell’anno o negli anni precedenti, spesso hanno aggiunto gli eventi ‘A CASA’ DOPO ‘come ciliegina’ sulla grande torta costituita dai loro investimenti in comunicazione commerciale. 12 MESI… Possiamo fornire anche un’informazione aggiuntiva: all’interno del 16% che non ha investito in eventi nell’ultimo anno troviamo un 62% che non aveva investito nemmeno nell’anno precedente e un 38% di ‘uscenti’ (ex investitori in eventi). Non solo: come pensano di comportarsi questi non-investitori nel prossimo anno? Il 69% dichiara che lo ‘stop’ agli eventi è stato provvisorio (vedi Tav. 4): tra la fine del 2011 e l’autunno del 2012 torneranno a investire in eventi; è un dato certamente confortante, non tanto per il valore in sé (è pur sempre il 69% del 16%) quanto per il trend e per il significato che questo ha nella fase 6
  • 4. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] TAV. 5 - IL TREND DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI NELL’ULTIMO ANNO RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE DELLE AZIENDE/ORGANIZZAZIONI CHE VI HANNO INVESTITO NELL’ULTIMO ANNO 2005 39,4% 47,7% 12,9% 2006 40,9% 52,2% 7,0% 2007 33,0% 55,0% 12% 2008 26,0% 56,0% 18,0% 2009 37,5% 39,3% 23,2% È ORMAI AMPIA 2010 20,2% 40,0% 39,8% (SEPPURE NON MAGGIORITARIA) QUELLA PARTE DI 2011 30,6% 33,7% 35,7% AZIENDE CHE ‘CREDE’ NELL’EVENTO 0% 50% 100% ALLOCANDO BUDGET RILEVANTI (O Aumento Stabilità Calo ALMENO RILEVANTI RISPETTO AL BUDGET Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group COMPLESSIVO) storica attuale. Se ripercorriamo i valori dal 2006 al 2011 vediamo una continua crescita della percentuale dei ‘rientranti’ (con la sola eccezione di un picco nel 2007): 33%, 67%, 50%, 53%, 66% e appunto 69%, come a dire che puoi tradire gli eventi ma poi torni ‘a casa’ dopo 12 mesi… D’altra parte c’è un trend che ha avuto il suo ‘boom’ nel 2010 ed è pienamente confermato nel 2011 (vedi Tav. 3): l’aumento del numero di aziende forti investitrici in eventi (ovvero che allocano per gli eventi almeno un quinto del loro budget complessivo di comunicazione). Ripercorriamo l’evoluzione del 2005 ad oggi: nel 2005 solo un quarto delle aziende superava questa soglia, tra il 2006 e il 2009 ci si è assestati attorno al 30-31% (per la precisione: 31%, 30,6%, 29,4%, 31,3%), ma la vera svolta è stata nel 2010, quando si è ampiamente superato il valore di un terzo di forti investitori sul totale del campione (37,6%) con una conferma, anzi un ulteriore piccolo rialzo, nel 2011 (38,2%). Trentotto percento: è un dato che gli operatori del settore (e le aziende committenti/clienti) dovrebbero tenere bene a mente. È ormai ampia (seppure certo non maggioritaria) quella parte di aziende che ‘crede’ nell’evento allocando budget rilevanti (o almeno rilevanti rispetto al budget complessivo). 7
  • 5. LA RICERCA [settimo monitor / 2011] 20 e TAV. 6 - IL TREND PREVISTO DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI NEI PROSSIMI 2 ANNI DELLE AZIENDE/ORGANIZZAZIONI CHE VI HANNO INVESTITO NELL’ULTIMO ANNO 2005 46,7% 44,4% 8,9% 2006 41,1% 51,1% 7,5% 2007 44,7% 50,8% 4,5% 2008 26,9% 36,3% 16,8% 20,0% 2009 37,8% 28,7% 10,5% 23,0% 2010 40,9% 38,1% 6,5% 14,5% 2011 44,5% 28% 2,1% 25,4% È RILEVANTE 0% 50% 100% L’INDECISIONE Aumento Stabilità Calo Non sanno, non indicano (IL NON VOLER O NON POTER Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group DECIDERE SULLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE PER IL 2012), CHE ARRIVA Approfondiamo il trend dell’ultimo anno (rispetto all’anno precedente) di coloro che hanno investito in eventi A TOCCARE IL SUO nell’ultimo anno (vedi Tav. 5). Le aziende che hanno speso per questa forma di comunicazione sono divise in MASSIMO STORICO: tre parti di peso piuttosto simile tra loro: il 35,7% afferma di aver investito ma meno dell’anno precedente, il 25,4% 33,7% afferma di aver messo sul piatto degli eventi una quota simile a quella dell’anno precedente e il 30,6% afferma di aver aumentato la quota destinata agli eventi. Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno? Difficile stabilirlo: da una parte la percentuale dei ‘calanti’ è alta (solo nel 2010 avevamo rilevato un dato peggiore: 39,8%), decisamente superiore al triennio 2007-2009 (in cui si attestava tra il 12% e il 23%); dall’altra si amplia la ‘fetta’ delle aziende che hanno spinto sull’acceleratore degli eventi: non si raggiungono di certo le percentuali del 2005 e del 2006 (39,4% e 40,9%), ma si supera di molto il valore del 2010 (dal 20,2% al 30,6%: una volta e mezzo). Un mercato a due facce; ma chi sono queste facce? I ‘calanti’ sono essenzialmente le aziende che hanno trainato la crescita degli eventi negli ultimi anni: forti investitori in comunicazione, con sede nel Nord-Ovest; i ‘crescenti’ sono investitori medi in comunicazione e si collocano nel Centro e nel Sud Italia. E gli ‘stabili’? Troviamo di nuovo i forti investitori in 8
  • 6. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] TAV. 7 - L’INVESTIMENTO IN EVENTI NELL’ULTIMO ANNO E PREVISIONE A 2 ANNI 1400 1340 1390 1400 1330 1330 1300 1250 1220 1200 1200 1100 1150 1020 960 1000 930 800 600 400 200 0 ULTIMO PROSSIMI ULTIMO PROSSIMI ULTIMO PROSSIMI ULTIMO PROSSIMI ULTIMO PROSSIMI ULTIMO PROSSIMI ULTIMO PROSSIMI ANNO 2-3 ANNI ANNO 2-3 ANNI ANNO 2 ANNI ANNO 2 ANNI ANNO 2 ANNI ANNO 2 ANNI ANNO 2 ANNI (2005) (2005) (2006) (2006) (2007) (2007) (2008) (2008) (2009) (2009) (2010) (2010) (2011) (2011) Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group. Dati in milioni di euro. comunicazione e le aziende del Nord-Est (che confermano i valori degli ultimi due anni, ma non IL 44,5% DELLE sostengono ulteriormente la crescita). AZIENDE AFFERMA CHE NELL’ANNO IL FUTURO DEL MERCATO - PREVISIONI SUCCESSIVO Finora abbiamo mostrato la fotografia del recente passato del mercato degli eventi. E il futuro? Nonostante tutto ALL’INTERVISTA LA PROPRIA AZIENDA si possono avere aspettative positive (vedi Tav. 6): certamente è rilevante l’indecisione (il non voler o non poter AUMENTERÀ LA decidere sulle strategie di comunicazione per il 2012, non volendosi ‘sbilanciare’ nemmeno in un’intervista QUOTA DI telefonica), che arriva a toccare il suo massimo storico nelle rilevazioni ADC Group/AstraRicerche: 25,4%. INVESTIMENTI IN Ma il vero dato che sorprende è l’infima percentuale di aziende che dichiarano di progettare una COMUNICAZIONE riduzione degli investimenti in eventi per i prossimi 12 mesi: 2,1%. Riflettiamo su questo valore: era il DESTINATA AGLI 16,8% nel 2008 (Lehman Brothers influenzò molto le risposte alla nostra intervista e poi, all’atto pratico, le EVENTI decisioni sui budget), scendendo al 10,5% nel 2009 e al 6,5% nel 2010. Siamo ora al valore minimo (ebbene sì: nemmeno nel triennio 2005-2007 si erano rilevati valori così bassi). 9
  • 7. LA RICERCA [settimo monitor / 2011] 20 e Ma gli altri (non indecisi e non progettanti una riduzione di investimento in eventi) cosa faranno? Qui troviamo il dato più sorprendente: il 44,5% degli intervistati afferma che nell’anno successivo all’intervista la propria azienda aumenterà la quota di investimenti in comunicazione destinata agli eventi. Non è il valore massimo della storia settennale del Monitor (nel 2005 e nel 2007 si rilevarono, rispettivamente, il 46,7% e il 44,7%: appena superiori a questa ultima rilevazione), ma è comunque un segnale forte. Per due motivi: il primo è relativo alla crescita non arrestata della percentuale dei prevedenti un aumento di investimento in eventi negli ultimi anni (26,9% nel 2008, 37,8% nel 2009, 40,9% nel 2010, 44,5% nell’ultima rilevazione ); il secondo è il contesto, già ricordato, in cui ci troviamo a livello economico e che rende difficile ottenere previsioni positive in relazione al prossimo periodo. Chi ‘sostiene’ la crescita futura degli eventi? Sono i deboli investitori in comunicazione (certamente in IL MERCATO DEGLI buona misura spinti da soglie di ingresso più adatte ai loro budget assoluti). EVENTI IN ITALIA VALE 930 MILIONI IL VALORE DI MERCATO DI EURO, CON UN È il momento di fare il punto arrivando al singolo dato che molti operatori del settore attendevano: AstraRicerche CALO DELL’8,8% stima che il mercato degli eventi in Italia nell’anno precedente le interviste (svoltesi a ottobre 2011) ‘pesi’ per 930 RISPETTO AL 2010. È IL DATO PEGGIORE DAL PRIMO MONITOR TAV. 8 - L’INVESTIMENTO IN EVENTI: VARIAZIONI % NELL’ULTIMO ANNO DEL 2005 14,6% 15% 10% 9,1% 8,3% 5% 0% -5% -8,8% -10% -11,5% -11,3% -15% -20% 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group 10
  • 8. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] milioni di euro (vedi Tav. 7), con un calo dell’8,8% rispetto alla rilevazione del Sesto Monitor (2010). Non ci LE PREVISIONI dobbiamo nascondere: è il dato peggiore dal Primo Monitor, avviato da ADC Group nel 2005. La ‘curva’ di INDICANO CHE IN DUE questi anni è stata una ‘U’ rovesciata: si è saliti dai 930 milioni di euro del 2005 ai 1.100 milioni del 2006, passando ANNI SI POTREBBE ai 1.200 milioni del 2007, fino ai 1.300 del 2008, scendendo poi - gradualmente ma continuamente - ai 1.150 del TORNARE A 1.220 2009, ai 1.020 del 2010 e, appunto, ai 930 milioni del 2011. Il segno meno, quindi, ha cominciato a MILIONI DI EURO. manifestarsi nel 2009 (-11,5%). La discesa è continuata nel 2010 con valore pressoché invariato (-11,3%) e, QUESTO DATO È UN infine, nel 2011, anche se attenuata rispetto agli anni precedenti (-8,8%) (vedi Tav. 8). SEGNALE DI CRESCITA Se le aziende ‘rispetteranno’ le loro previsioni, in due anni si potrebbe tornare a un livello molto più elevato (1.220 MA ANCHE DI milioni di euro). Leggiamo questo dato come un segnale di crescita ma anche di ‘moderazione’: è pur sempre la ‘MODERAZIONE’: È stima a due anni più bassa che AstraRicerche e ADC Group pubblicano (il valore massimo fu reso noto nel 2007, LA STIMA A DUE ma lo scenario di riferimento era quello precedente all’estate-autunno 2008). ANNI PIÙ BASSA DAL È ragionevole dire che la previsione dovrebbe essere (in modo qualitativo) rivista al ribasso: le novità degli ultimi due 2005 mesi del 2011 non portano a ipotizzare un ulteriore ‘irrigidimento’ delle politiche di investimento in comunicazione da parte delle aziende italiane (e, a cascata, anche di investimento in eventi), auspicando che si tratti di un irrigidimento per ‘timore’ di tempi peggiori e non di una reazione a un periodo manifestamente recessivo. TAV. 9 - INVESTITORI IN EVENTI CHE HANNO RIDOTTO GLI INVESTIMENTI IN ALTRI MEZZI E/O INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE A FAVORE DEGLI EVENTI 50% 40,0% 40% 33,9% 29,4% 30% 25,3% 20% 15,7% 10% 0 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group 11
  • 9. LA RICERCA[settimo monitor / 2011] 20 e GLI EVENTI NEL MEDIA MIX DAL 2007 AL 2011 Crescita degli eventi dunque, ma se la fetta degli eventi si allarga, quali altre fette della ‘torta della È AUMENTATO IL comunicazione commerciale’ si restringono? Il trend è chiarissimo (vedi Tav. 9): dal 2007 al 2011 è NUMERO DI AZIENDE aumentato il numero di aziende che hanno ridotto gli investimenti in altri mezzi o iniziative a favore degli CHE HANNO RIDOTTO eventi. La crescita è continua e sostenuta: 15,7% nel 2007, 25,3% nel 2008, 29,4% nel 2009, 33,9% nel GLI INVESTIMENTI IN 2010 e 40% nel 2011. ALTRI MEZZI O Chi paga questo conto? Prima di tutto la pubblicità (anzi, più di un tempo se è vero che nel 2006 il INIZIATIVE A FAVORE 72,4% indicava l’adv mentre ora siamo all’83,2%); molto meno (ma in crescita) le sponsorizzazioni (dal DEGLI EVENTI. A 10,6% del 2007 al 24,5% dell’ultima rilevazione) e il direct marketing (15,3% nel 2011) (vedi Tav. 10). PAGARE Hanno smesso di essere ‘danneggiate’ le pubbliche relazioni (ora al 3,7% dopo il massimo raggiunto nel MAGGIORMENTE 2008 al 14%), le fiere (solo 1,8%: dato minimo - infimo rispetto al 17,3% del 2006), le promozioni ‘DAZIO’ SONO LA (1,4%); non subisce l’attacco degli eventi la comunicazione via internet. PUBBLICITÀ, LE SPONSORIZZAZIONI E IL DIRECT MARKETING TAV. 10 - LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE PENALIZZATE DALLA CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI 100% 83,2% 80% 60% 40% 24,5% 20% 15,3% 3,7% 5,4% 1,8% 0% 0% 0% Pubblicità Sponsorizzazioni Direct/CRM Pubbliche relazioni Fiere Promozioni Internet Altri mezzi/Forme Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group 12
  • 10. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] Complessivamente (vedi Tav. 11), gli eventi crescono a danno dell’above the line (78,8% nel 2010, 83,2% nel 2011) e meno (e in misura calante) del below the line (43,4% nel 2010, 37,9% nel 2011). Non solo: possiamo vedere anche quali forme di advertising fanno un po’ di spazio nel budget agli eventi: la televisione (per il 60% dei rispondenti - dato massimo delle ultime cinque rilevazioni) supera i periodici (che erano leader di questa classifica al contrario: nel 2010 indicati dal 64%, nel 2011 ‘solo’ dal 50%) e i quotidiani (32%: valore minimo dopo anni tra il 42% e il 48%). Questo è l’anno in cui la radio risulta al massimo livello di ‘cessione’ a favore degli eventi (7,8%, dopo il 5,6% del 2010 e il 2,6% del 2009). LE TIPOLOGIE DI EVENTI Grazie alle domande aggiuntive del Monitor degli Eventi, possiamo andare più a fondo nella comprensione dei fenomeni: un primo risultato rilevante (e valutabile in modo positivo da parte di chi studia il settore) è la riduzione del numero di tipi di eventi (attenzione: ‘tipi’ di eventi, non 'numero' di eventi realizzati) dal 2007 al 2011. TAV. 11 - LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE PENALIZZATE DALLA CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI IN EVENTI (ACCORPAMENTI) 100% 2011 83,2% 2010 78,8% 80% 60% 43,4% 40% 37,9% 20% 0% 0% 0% Above the line Below the line Internet Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group 13
  • 11. LA RICERCA[settimo monitor / 2011] 20 e TAV. 12 - I TIPI DI EVENTI REALIZZATI NELL’ULTIMO ANNO 100% 2011 2010 2007 80% 69,8% 68% 60,5% 61,9% 61,5% 60% 53,4% 49,8% 51,7% 51,9% 49,1% 49,1% 46,2% 44,7% 42,9% 41,6% 40,2% 40% 39,6% 38,5% 38,0% 37,0% 37,8% 37,1% 37,4% 37,3% 36,8% 29,1% 29,1% 25,8% 26,2% 22,3% 23,2% 20% 18,7% 15,9% 0% Eventi interni all’azienda/ organizzazione Congressi, convegni Convention aziendali Eventi on line, web events Lanci di nuovi prodotti/ servizi Eventi B2B Incentive Eventi itineranti, roadshow Eventi a valenza sociale, a favore di enti non profit Celebrazioni, ricorrenze Eventi realizzati dai ‘media’ (TV, radio, giornali, ecc.) Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group Tutti i tipi di eventi vedono un calo percentuale negli ultimi quattro anni (spesso moderato nel passaggio 2010-2011 e invece davvero rilevante passando dal 2007 al 2010) con l’eccezione dei web events (vedi Tav. 12). Ma su questo tipo di eventi è bene fare una considerazione: sorge il dubbio che i referenti aziendali abbiano in mente una definizione comune di ‘web event’ e che non ci sia, invece, una diversa ampiezza del concetto di web event a seconda dell’intervistato: il fatto che il 42,9% dichiari di aver realizzato nell’ultimo anno uno o più web events è portatore di alcuni dubbi in proposito. Quali sono i tipi di eventi che vedono un calo significativo nell’ultimo anno? Gli eventi interni alle aziende perdono l’11% (da 60,5% a 49,8%), il lancio di nuovi servizi passa dal 49,1% al 38,5% (dato sicuramente atteso: uno dei primi effetti della crisi è stato il posporre il lancio di nuovi servizi o beni da parte delle aziende italiane o straniere), gli eventi a valenza sociale ‘crollano’ dal 37,3% al 22,3% (ed è un dato rilevantissimo: nel periodo 2007-2010 si era rilevata una sostanziale stabilità ma, evidentemente, la crisi porta a scelte meno ‘social’ e più ‘business oriented’). Diminuzioni rilevanti anche per gli incentive (- 14
  • 12. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] TAV. 13 - I TIPI DI EVENTI REALIZZATI NELL’ULTIMO ANNO: NUMERO MEDIO 6 5,4 5 4,5 4 3,7 3 2 1 0 2007 2010 2011 Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group SI RIDUCE IL NUMERO DI TIPI DI EVENTI UTILIZZATI. LA PAROLA-CHIAVE È 9%: 29,1%), i roadshow (-8%: 29,1%), le ricorrenze (-8%: 18,7%), gli eventi realizzati dai media (-7%: ‘SELEZIONE’: MENO 15,9%), le convention aziendali, che passano dal 53,4% del 2010 al 44,7% del 2011. Stabili - ma dopo EVENTI, MA UNA un calo rilevante tra il 2007 e il 2010 - gli eventi b2b (37%). SCELTE PIÙ ATTENTE La parola-chiave è, dunque, ‘selezione’: meno eventi, non di tutto un po’, ma una scelta più attenta, E MIRATE mirata (vedi Tav. 13). Ne è indicatore sintetico il fatto che nel 2007 il numero medio di tipi di evento utilizzati era 5,4, nel 2010 abbiamo rilevato un valore di 4,5 per scendere al 3,7 del 2011. E in futuro? Il trend continuerà, rallentando solo in parte. L’EFFICACIA DEGLI EVENTI Per ora abbiamo parlato di ‘cosa e quanto’. Ma la valutazione dell’efficacia degli eventi? Come nel 2010, anche nel 2011 abbiamo chiesto di indicare, utilizzando l’elenco di tipi di eventi già visto, quali siano gli eventi efficaci, anche se non realizzati nell’ultimo periodo (Vedi Tav. 14). Sono due gli eventi che riscuotono più del 60% di apprezzamento per la loro efficacia: gli eventi b2b (62,4%) e le convention aziendali (60,9%). Poco sotto il 60% il lancio di nuovi prodotti/servizi (59,7%), seguito dagli eventi interni all’organizzazione (57,3%) e a quelli on line (54,6%). Un intervistato su due dichiara che gli incentive sono efficaci, mentre tra 15
  • 13. LA RICERCA[settimo monitor / 2011] 20 e TAV. 14 - I TIPI DI EVENTI REALIZZATI NELL’ULTIMO ANNO E QUELLI RITENUTI EFFICACI 100% Realizzati Efficaci 80% 60,9% 59,7% 62,4% 60% 57,3% 54,6% 49,8% 50,0% 46,2% 48,0% 44,7% 42,9% 42,8% 38,5% 39,7% 40% 37,0% 37,3% 29,1% 29,1% 22,3% 20% 18,7% 15,9% 12,1% 0% Eventi interni all’azienda/ organizzazione Congressi, convegni Convention aziendali Eventi on line, web events Lanci di nuovi prodotti/ servizi Eventi B2B Eventi itineranti, roadshow Incentive Eventi a valenza sociale, a favore di enti non profit Celebrazioni, ricorrenze Eventi realizzati dai ‘media’ (TV, radio, giornali, ecc.) Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group il 40 e il 50% si collocano i congressi/convegni (48%), gli eventi a valenza sociale/a favore di enti non profit (44,6%) e gli eventi itineranti/roadshow (42,8%). Appena sotto il 40% le celebrazioni/ricorrenze e, fanalino SONO DUE GLI EVENTI CHE di coda - con grande distacco dal ‘gruppo’ degli altri tipi di eventi -, gli eventi realizzati dai media (12,1%). RISCUOTONO PIÙ DEL Cosa è cambiato rispetto al 2010? Non poco: nella penultima rilevazione a guidare la classifica non trovavamo 60% DI gli eventi b2b (+11,4%) bensì le convention aziendali (ora -6,1%) e gli incentive (-14%). Valori molti inferiori al APPREZZAMENTO 2010 anche per gli eventi interni alle aziende (-4,7%) e per quelli a valenza sociale (un crollo: -10,4%). PER LA LORO Proviamo ora a ‘mettere insieme’ l’effettiva realizzazione nell’ultimo anno con la valutazione di efficacia EFFICACIA: GLI (vedi Tav. 14). Ci sono tipi di eventi che risultano ben valutati per quanto riguarda l’efficacia, ma che EVENTI B2B E LE ugualmente non sono stati realizzati con valori percentuali simili. Gli eventi b2b, ad esempio, sono CONVENTION ritenuti efficaci dal 62,4% degli intervistati ma solo il 37% li ha realizzati recentemente; il lancio di nuovi AZIENDALI servizi ha una ‘forbice’ quasi altrettanto ampia (38,5% vs 59,7%), come pure gli incentive (29,1% vs 50%), le celebrazioni (18,7% vs 39,7%), gli eventi a valenza sociale (22,3% vs 44,6%). Minore il divario per gli eventi itineranti (29,1% vs 42,8%), gli eventi on line (42,9% vs 54,6%) e gli eventi interni (49,8% 16
  • 14. e 20 LA RICERCA [settimo monitor / 2011] TAV. 15 - L'USO DI AGENZIE TRADIZIONALI VS AGENZIE SPECIALIZZATE IN EVENTI NON USANO AGENZIE USANO SOLO AGENZIE 18,5% SPECIALIZZATE IN EVENTI 35,5% USANO SOLO AGENZIE DI COMUNICAZIONE TRADIZIONALI 14,4% USANO PREVALENTEMENTE USANO PREVALENTEMENTE AGENZIE DI COMUNICAZIONE AGENZIE SPECIALIZZATE TRADIZIONALI IN EVENTI USANO AGENZIE DI COMUNICAZIONE SIA TRADIZIONALI SIA 10,3% LE AGENZIE 8,6% SPECIALIZZATE IN EVENTI SPECIALIZZATE IN EVENTI SONO 12,7% UTILIZZATE DAL Fonte: ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’, edizione 2011. AstraRicerche per ADC Group 56,8% DELLE AZIENDE, MENTRE QUELLE DI COMUNICAZIONE vs 57,3%). Realizzati tanto quanto ritenuti efficaci i congressi e i convegni (46,2% vs 48%) e gli ‘TRADIZIONALE’ DAL eventi realizzati dai media (15,9% vs 12,1%: persino più realizzati che ritenuti utili). 37,4% AGENZIE: TRADIZIONALI VS. SPECIALIZZATE Quest’anno il Monitor ADC Group/AstraRicerche si è arricchito di una nuova domanda: l’uso di agenzie ‘tradizionali’ rispetto al ricorso di agenzie specializzate in eventi (vedi Tav. 15). Vediamo innanzitutto che il 18,5% delle aziende non usa agenzie di alcun tipo e che la metà del campione fa una scelta netta. Nel dettaglio, il 35,5% utilizza solo agenzie specializzate in eventi e il 14,4% solo agenzie di comunicazione ‘tradizionali’. E il restante 31,6%? C’è un’elevata frammentazione, se è vero che l’8,6% afferma di usare prevalentemente agenzie specializzate in eventi, il 10,3% usa primariamente agenzie di comunicazione ‘tradizionali’ e il 12,7% è ‘medio’, usando indifferentemente l’uno o l’altro tipo di agenzia. In sintesi, le agenzie specializzate in eventi sono interpellate dal 56,8% delle aziende, mentre quelle di comunicazione ‘tradizionale’ sono usate per la ideazione e realizzazione degli eventi dal 37,4% degli intervistati. 17