1. Associazione per lo
Sviluppo della Competitività
Ambientale di Impresa
Gianluca Donato
Segretario AssoSCAI
Rimini – 3 Novembre 2010
2. La prospettiva internazionale
• UNEP riconosce l’etichettatura e le norme
volontarie, come il collegamento critico tra la
produzione ed il consumo sostenibile.
• E‘ solo attraverso la definizione di meccanismi
istituzionali dinamici e trasparenti, che sono
accettati da tutte le parti interessate, e fornendo
capacità di sviluppo e di assistenza tecnica
che questi strumenti possono contribuire al
cambiamento necessario nei modelli SCP dei
paesi sviluppati ed in via di sviluppo.
3. Soluzione o problema
• Le etichette ecologiche sono una soluzione importante
ma anche una parte del problema.
• Purtroppo, l'uso di “etichette false” (non basate su alcun
programma) è in considerevole aumento.
• Da una autorevole ricerca americana* emerge che i
prodotti accompagnati da una etichetta basata su un
programma conforme a ISO 14024, in oltre il 30% dei
casi effettuano una corretta comunicazione (rispetto al
4,4% - valore relativo all’intero campione).
• Quindi una buona eco-etichettatura aiuta a prevenire (ma
non elimina) il greenwashing.
*The sins of greenwashing 2010 – Terrachoice
5. Il moto alla competitività ambientale
0
1
0 – Impegno per la qualità
ambientale
1 – Iniziative per il
miglioramento ambientale
puntuale
2 – Approccio al ciclo di
vita (LCT)
3 – Orientamento alla
quantificazione degli
impatti
2
Tipo II
3
Tipo III
6. AssoSCAI per crescere insieme
• AssoSCAI ha disegnato un programma di etichettatura
ambientale dei prodotti con la finalità di far crescere il mercato dei
prodotti sostenibili sviluppando sinergie tra i modelli di
qualificazione esistenti.
• Un sistema di qualificazione integrabile quindi con altri strumenti
di gestione e di comunicazione ambientale presenti sul mercato,
quali etichette ambientali di Tipo I (UNI EN ISO 14024),
dichiarazioni ambientali di Tipo III (UNI EN ISO 14025), altre
asserzioni ambientali di Tipo II o marchi di prodotto stabiliti dalla
normativa cogente.
• Si tratta di un sistema utilizzabile come elemento di gestione
ambientale d’impresa e d’incentivazione del miglioramento
continuo.
7. Le caratteristiche del programma
• La qualificazione è basata sull’approccio Life Cycle Thinking
(LCT), ovvero nella qualificazione del prodotto tutti gli aspetti
pertinenti del ciclo di vita dei prodotti devono essere presi in
opportuna considerazione.
• E’ reso possibile il confronto tra gli aspetti ambientali di diversi
prodotti, afferenti al medesimo gruppo di prodotti.
• Lo strumento è adattabile alle specifiche esigenze di
comunicazione dei diversi gruppi di prodotti, sia nei confronti del
mercato professionale sia del consumatore finale.
• E’ garantita facilità di gestione per l’utilizzatore ed al tempo
stesso facilità di lettura e comprensione per il soggetto a cui si
rivolge, sia esso un acquisitore professionale o un consumatore
finale.
8. Il modello di funzionamento
Utilizzatori
Redattori
Terze parti
10. Quello di cui nessuno parla
• La politica della produzione ed il consumo sostenibile è
una politica sulla quale l’Italia non incide a livello
comunitario
• Gli strumenti per la PCS quali le etichette e le
dichiarazioni ambientali possono orientare il mercato e
quindi la produzione
• L’adozione massiccia di determinati strumenti potrebbe
mettere le produzioni italiane in condizioni di vantaggio o
svantaggio competitivo
• E’ necessaria grande attenzione e responsabilità nel
supportare la diffusione della Carbon Footprint come
strumento di differenziazione