2. INSPIRAZIONE: espansione del torace che richiede lavoro muscolare e
comporta immissione di aria nei polmoni
ESPIRAZIONE: retrazione elastica (senza lavoro muscolare) delle strutture
toraciche, con espulsione di aria all’esterno
ESCI
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Diaframma e respirazione
4. ESCI
L’aria atmosferica è una miscela composta di azoto (quasi
l’80%) ossigeno (circa il 20%) e altri gas fra cui l’anidride
carbonica (quantità minime)
Ad ogni inspirazione, per mezzo delle vie respiratorie, l’aria
giunge agli alveoli polmonari, strutture cave separate dai vasi
sanguigni polmonari tramite sottilissime membrane.
Attraverso queste l’ossigeno presente negli alveoli si diffonde
nei vasi sanguigni. Contemporaneamente l’anidride carbonica
prodotta dalle cellule e da esse scaricata nel sangue si diffonde
dai vasi sanguigni polmonari agli alveoli per poi essere emessa
all’esterno dell’organismo con l’espirazione successiva.
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5. ESCI
La composizione dell’aria espirata sarà quindi diversa da
quella dell’aria atmosferica. Contiene circa il 14-15% di
ossigeno e il 3 o 4% di anidride carbonica; è inoltre più ricca
di vapore acqueo.
CONSUMIAMO PERTANTO SOLO CIRCA UN QUARTO
DEL’OSSIGENO DISPONIBILE NEGLI
ALVEOLI POLMONARI
L’attività respiratoria non è automatica; i muscoli
respiratori vengono attivati da un impulso nervoso generato
da strutture che si trovano nel tronco cerebrale.
LA FREQUENZA RESPIRATORIA NORMALE E’ DI 12 -
20 ATTI RESPIRATORI AL MINUTO
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9. ESCI
alveoli
Questa immagine ottenuta con il microscopio elettronico a scansione
permette di osservare gli alveoli di una sezione di tessuto polmonare
umano. Si tratta di circa 700 milioni di piccole cavità avvolte da una
fitta rete di capillari sanguigni, in cui sfociano le vie respiratorie e
avvengono gli scambi gassosi. 9/9