Ebook Fest Sanremo 25-27 ottobre 2012 slide Laura Testoni
1. E-book Fest 25-27 ottobre 2012 Sanremo
E-book e Università:
un percorso che viene da lontano,
una sfida per la società della conoscenza
.: Laura Testoni :.
Bibliotecaria. Università degli Studi di Genova
Il mio blog: refkit.wordpress.com
twitter: @lauratests / skype : laura-testoni / email: laura.test@gmail.com
3. California Digital Open Source Library
una biblioteca online e accessibile da chiunque
in cui pubblicare i libri di testo. I cinquanta manuali
che saranno resi disponibili entro la fine del 2013
dovranno essere scelti tra quelli necessari per altrettanti
corsi di base del sistema universitario californiano.
Secondo una nuova legge californiana, i libri dovranno
essere pubblicati con una licenza Creative Commons
che permetta a chiunque di scaricarli, usarli, diffonderli e
modificarne i contenuti, fatto salvo il riconoscimento
della paternità dell’opera agli autori originari.
FONTE:
http://www.theatlantic.com/technology/archive/2012/09/california-takes-a-big-step-forward-free-digital-open-
source-textbooks/263047/
VEDI ANCHE:
http://leginfo.ca.gov/pub/11-12/bill/sen/sb_1051-1100/sb_1052_bill_20120905_enrolled.html
http://leginfo.ca.gov/pub/11-12/bill/sen/sb_1051-1100/sb_1053_bill_20120905_enrolled.html
7. MIT Opencourseware una iniziativa del MIT, che ha
realizzato un portale dal quale è possibile accedere in
modalità gratuita ad alcuni dei materiali didattici. In questa
piattaforma troviamo Lecture notes, eserciziari, contenuti
multimediali ma anche veri e propri textbooks.
Il MIT, con questa iniziativa, aderisce all’ Open courseware
Consortium, a cui collaborano numerose Università ed
Enti di ricerca nel mondo.
Obiettivo del Consorzio è incoraggiare l’adozione di
materiale didattico “open” in un’ottica di sostenibilità,
riduzione dei costi e promozione dell’eccellenza delle
Università aderenti.
Non si tratta della sola piattaforma che offre in modalità
aperta documenti didattici di livello accademico: citiamo
anche
Udacity(fruita da 112.000 studenti), Cursera, EdX.
Si tratta dei cosiddetti MOOCs,
o Massive Open Online Courses.
8. C’è una continuità antica tra le
università e le pratiche di libera
circolazione della conoscenza
scientifica
Cover page of 1st issue of
Le journal des sçavans,
Paris, 5 January 1665
Fonte dell’immagine:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Journal_des_Savants.jpg
9. L’editoria accademica, cioè le modalità, i “dispositivi”
alla base della trasmissione del sapere all’interno delle
comunità scientifiche, hanno radici antichissime e
nobili: le prime riviste accademiche nascono nel
17^ secolo e sono Le journal des savants a Parigi 1665
e le Philosophical transactions of the Royal Society of
London a Londra 1666.
Agli inizi queste pubblicazioni erano considerate
quasi un’estensione della corrispondenza epistolare;
poi la pubblicazione seriale evolverà gradatamente
dalla forma della rivista erudita del Sei e Settecento
a quella del vero e proprio periodico scientifico.
VEDI ANCHE: Santoro, M. Pubblicazioni cartacee e pubblicazioni digitali: quale futuro per la comunicazione scientifica?
2001. In Memoria e ricerca. Rivista di storia contemporanea. Franco Angeli Editore. pp.207-218.
http://hdl.handle.net/10760/4053
11. La “proposta
sovversiva”
di Stevan Harnad
https://groups.google.com/forum/?hl
=it&fromgroups=#!topic/bit.listserv.
vpiej-l/BoKENhK0_00
12. La “proposta sovversiva” di Stevan Harnad, viene formulata un post
pubblicato nel 1994 in un Newsgroup. Harnad critica i tempi lunghi e non
efficienti della rivista cartacea tradizionale e inizia a pubblicare pre-print, cioè
documenti scientifici in forma ancora non definitiva su server aperti in
Internet (BBS, Ftp).
Steven Harnad scrive: “solo abbandonando le vecchie abitudini
papirocentriche”, ossia trasferendo interamente su Internet gli esiti della
ricerca, si possano risolvere i problemi dei costi sempre crescenti e
della insufficiente velocità di diffusione dei testi a stampa.
Harnad auspica dunque che tutta la comunità scientifica voglia seguire
questo esempio; se ciò accadesse s'innescherebbe un "effetto domino",
una reazione a catena che condurrebbe ad un sensibile calo nella pubblica-
zione di articoli su riviste cartacee, con la conseguente riduzione degli
abbonamenti da parte delle biblioteche e la conversione di tutti i prodotti
editoriali nel solo formato elettronico.
VEDI: Harnad, Stevan (1995) A Subversive Proposal. In, Okerson, A. and O'Donnell, J. (eds.) Scholarly Journals at the
Crossroads: A Subversive Proposal for Electronic Publishing. Association of Research Libraries.
http://eprints.soton.ac.uk/253351/
13. Nei Los Alamos National Laboratory, Paul Ginsparg, fisico delle
alte energie, raccoglie e mette in rete i preprint degli articoli che
centinaia di colleghi gli inviano per posta elettronica, ponendo le
basi di arXiv uno dei primi archivi aperti.
14. La crisi dei
prezzi dei
periodici
elettronici
Periodicals Price
Survey 2011
In: Library Journal
Apr 14, 2011
http://www.libraryjournal.com/
lj/newslettersnewsletterbucketa
cademicnewswire/890009-440/
periodicals_price_survey_2011
_under.html.csp
15. La crisi dei prezzi dei periodici elettronici e l’oligopolio bilaterale
• Concentrazione dell’offerta: le university press conferiscono
i loro cataloghi ai colossi dell'editoria scientifica
• Il top 2% (11 editori) degli editori produce oltre il 70% del periodici
• Aumento vertiginoso dei costi di abbonamento:
il prezzo medio delle pubblicazioni degli editori scientifici commerciali
è cresciuto tra il 1975 e il 1995 a un tasso superiore di oltre 300
punti percentuali rispetto al tasso di inflazione.
• Concentrazione dal lato della domanda: Consorsi e Consorzi
di Consorzi
Oligopolio bilaterale
VEDI ANCHE
http://wiki.openarchives.it/index.php/La_crisi_dei_prezzi_dei_periodici
16. Editoria di mercato VS Editoria accademica
(modelli a confronto)
Vedi anche
Editoria universitaria digitale : come la rete trasforma l’accademia / Nicola Cavalli. – Milano : Apogeo, 2011
17. Gli e-book in ambito accademico
1) Le monografie
di ricerca
internazionali
seguono spesso il
longevo modello degli
e-journal.
I libri vengono offerti
segmentati in unità di
contenuto (capitoli) in
modo granulare. Ad ogni
capitolo è associato uno
specifico codice, il
DOI (Document object
identifier) esattamente
come avviene per
gli e-journal.
18. Gli e-book in ambito accademico?
2) Le monografie
della didattica
di base
19. Gli e-book in ambito accademico:
Le monografie della didattica di base
Dopo le fotocopie….
Tra le preoccupazioni
degli editori per la
riproduzione (digitale)
fuori controllo…
20. E gli e-book in ambito accademico?
2) Le monografie della didattica di base
…e interessanti
sperimentazioni…
21. E gli e-book in ambito accademico?
2) Le monografie della didattica di base
Un esempio empirico circoscritto
(senza alcuna pretesa di offrire dati significativi o rappresentativi)
Una Facoltà di Scienze sociali di media grandezza del Nord Italia
• 236 testi d’esame adottati nell’Anno Accademico 2012/13
• 177 paper only
• 50 appunti in piattaforma e-learning chiusa di Ateneo
• 9 anche in formato elettronico
22. E la posta in gioco?
La sfida rappresentata dal mantenere aperti e accessibili i documenti
prodotti dalla ricerca scientifica è presente nell’agenda della Comunità
europea. Lo scenario prospettato è quello di “Orizzonte 2020”, il
programma quadro di ricerca e innovazione (2014-2020) dell'UE.
23. E la posta in gioco?
Il sistema europeo di informazione scientifica deve essere
adattato all'era digitale: la posta in gioco sono la velocità
del progresso scientifico e il rendimento degli investimenti
nella R&S, in particolare di quelli a finanziamento
pubblico con le loro enormi potenzialità
di rilancio della produttività, della competitività e della crescita.
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2012:0401:FIN:IT:HTML