Secondo Tudor Bompa il raggiungimento del migliore stato di forma da parte degli atleti degli sport di squadra, deve avvenire attraverso una metodologia allenante mirata, piuttosto che attraverso la pratica di gioco, un approccio che invece prediligono molti allenatori.
E' attraverso un'esposizione di facile comprensione di concetti rigorosamente scientifici e senza indulgere a facili approssimazioni, che l'autore introduce elementi per un modello di lavoro fondato sul presupposto che non può esservi alcun progresso nel rendimento sportivo senza l'acquisizione della teoria scientifica di base e di un puntuale metodo di organizzazione del lavoro atletico.
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/total-training
pagine da manuale tecnico del pilates terza edizione.pdf
Pagine da total training bompa
1. Diverse componenti fondamentali influi-
scono sulle prestazioni degli atleti durante
la gara. La capacità di rendere al meglio di-
pende dalle abilità tecniche e tattiche dei
giocatori così come da quelle fisiche, psico-
logiche e teoriche.
Nei capitoli successivi tutti questi fattori ver-
ranno esaminati dettagliatamente.
lA tECNICA
In parole semplici, la tecnica è la maniera
specifica in cui si esplicano le abilità. Vi sono
racchiusi tutti gli elementi tecnici che en-
trano in gioco quando si compiono movi-
menti atletici con precisione ed efficacia. Per
ottenere successo in qualsiasi sport, l’atleta
deve cercare di raggiungere una tecnica
perfetta. Più l’atleta si avvicina alla perfe-
zione tecnica, minore è il dispendio di ener-
gia nel compiere un dato movimento. Si può
quindi affermare che negli sport di squadra
una corretta esecuzione tecnica delle abilità
produrrà un movimento altamente efficace.
La tecnica può inoltre risultare efficace per
differenziare una squadra dall’altra.
Spesso la tecnica viene considerata sempli-
cemente come forma di un movimento fi-
sico, ma la forma è sempre intrinsecamente
collegata al relativo contenuto. Qualsiasi at-
tività di uno sport di squadra andrà quindi
analizzata da due diverse angolazioni: per
la sua forma e per il suo contenuto. Il con-
tenuto di un’attività si delinea attraverso il
suo scopo, l’attività del sistema nervoso
centrale dei giocatori, lo sforzo volontario,
la contrazione o il rilassamento muscolare,
e l’inerzia.
La tecnica consiste in un sistema di movi-
menti e abilità integrati ed automatizzati
volti a raggiungere fini offensivi e difensivi.
Durante l’azione i giocatori devono utilizzare
tecniche motorie e abilità per portare a
compimento movimenti con una palla o con
un disco. Queste tecniche motorie possono
essere applicate da posizione statica (ad
esempio i tiri liberi nel basket) o in movi-
mento (passaggi o tiri al volo).Nella tecnica
sono compresi movimenti tecnici e proce-
dure tecniche.
Elementi tecnici
Le componenti essenziali della tecnica di
uno sport di squadra sono gli elementi
tecnici. Conformemente alle regole del
gioco, questi elementi vengono utilizzati sia
in attacco che in difesa. Ad esempio, fra gli
elementi tecnici usati in attacco troviamo
l’abilità di mantenere il possesso di palla,
che a sua volta consiste nell’afferrare e con-
trollare la palla, effettuare passaggi, drib-
bling, rimbalzi. Un altro elemento tecnico
nel basket è il tiro.
15CAP 1 - Allenamento tecnico
per sport di squadra
CAPITOLO 1
Allenamento tecnico per sport di squadra
La corretta esecuzione tecnica delle
abilità equivale ad un movimento
notevolmente efficace
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.13 Pagina 15
2. Capire i termini “tattica” e “strategia” è
fondamentale sia per gli allenatori che per
i giocatori. Sebbene si riferiscano sostan-
zialmente alla stessa cosa (l’arte di ese-
guire le abilità durante il gioco, di fronte ai
diretti avversari), i concetti che indicano
sono leggermente diversi. Entrambi i ter-
mini provengono dal linguaggio militare e
derivano dal greco. La parola greca strate-
gos significa “generale” o “l’arte di essere
generale”. La parola greca taktica si riferi-
sce ad aspetti relativi alla disposizione.
Strategia e tattica vengono classificate se-
paratamente in materia militare poiché
ognuna ha una sua dimensione. La stra-
tegia riguarda spazi molto ampi, lunghi
periodi di tempo e grande movimento di
forze. Anche la tattica si riferisce a spazio,
tempo e forza, il tutto però su scala mi-
nore. La strategia precede la pianificazione
della guerra, mentre la tattica si esplica at-
traverso le azioni che hanno luogo sul
campo di battaglia.
Sebbene di uso comune “sia-che” non è
corretto; meglio sarebbe “sia-sia”. Non è
un dettaglio tecnico, quindi fate come me-
glio credete.
In allenamento, la parola strategia indica
la pianificazione e la direzione di una squa-
dra o di un giocatore a lungo termine: si
pensi agli incontri nell’arco di una stagione.
La strategia è quindi la filosofia di gioco se-
guita da un allenatore durante l’intera sta-
gione o campionato. La parola tattica,
invece, indica un piano di gioco individuale
che viene messo in atto come parte di un
quadro strategico complessivo. Questi ter-
mini sono entrambi largamente diffusi nel
linguaggio quotidiano, sebbene esistano
delle differenze nelle diverse aree geogra-
fiche. Negli Stati Uniti strategia è il termine
più diffuso, mentre tattica è più comune in
Europa.
AllENAMENto tAttICo
L’allenamento tattico consiste nella familia-
rizzazione da parte dei giocatori con i si-
stemi, i metodi e le tecniche che la squadra
deve utilizzare per ottenere risultati sia in
attacco che in difesa (efficienza nel se-
gnare, importanza della difesa, ecc.).
Sebbene l’allenamento tattico possa se-
guire teorie universalmente accettate, può
anche essere specifico per ogni sport. Le
squadre o i giocatori compiono durante
una partita azioni offensive o difensive
mettendo in pratica piani tattici preceden-
temente stabiliti. Tali azioni tattiche fanno
parte generalmente di un quadro strate-
gico complessivo di una squadra, anche se
è possibile fare degli aggiustamenti e adat-
29CAP 2 - Allenamento tattico
per sport di squadra
CAPITOLO 2
Allenamento tattico per sport di squadra
Il termine “strategia” si riferisce ai
piani a lungo termine di una squadra o
di un giocatore, mentre con il termine
“tattica” si intendono i piani di gioco
messi in atto nell’ambito di un quadro
strategico più ampio.
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.13 Pagina 29
3. MoDulI DI GIoCo
Un sistema è una serie di idee, concetti,
metodi e strategie organizzati in modo si-
stematico a formare un insieme completo
e praticabile. Per sistema di gioco (modulo)
intendiamo i vari elementi tecnici e tattici
adottati dall’allenatore per migliorare in
maniera logica e metodica il livello di gioco
e di successo della squadra. Un modulo di
gioco efficace esalta il valore dei singoli
giocatori della squadra e crea un approccio
sistematico e ben organizzato per compe-
tere nelle varie situazioni di gioco, garan-
tendo solitamente ottime prestazioni e
risultati positivi.
L’applicazione ben riuscita delle abilità tat-
tiche apprese e la creatività tattica dimo-
strata durante la gara possono risultare
anche più importanti della vittoria. Quando
una squadra è capace di applicare il mo-
dulo di gioco disposto dall’allenatore e rie-
sce ad eseguire con successo molti degli
elementi del piano di gioco, la gara avrà
quasi certamente un esito positivo.
I moduli di gioco si sono notevolmente
evoluti nel corso degli anni.
Si è passati dai moduli più rigidi di qualche
tempo fa a quelli più flessibili di oggi, cam-
biamento che rispecchia l’evoluzione nella
dinamica degli sport di squadra (vedi riqua-
dro: L’evoluzione dei moduli di gioco).
In base all’evoluzione dello sport in que-
stione e ai giocatori a disposizione dell’al-
lenatore, le squadre possono decidere di
alterare il proprio modulo di gioco per ac-
centuare una posizione offensiva o difen-
siva. Un modulo di gioco viene spesso
modificato in base all’avversario di turno o
al tipo di partita, interna o esterna. Per
gare in trasferta molte squadre prediligono
un atteggiamento difensivo, ad esempio il
5-4-1 nel calcio, in cui si schierano cinque
difensori e soltanto un giocatore a ricoprire
il ruolo di attaccante, e i centrocampisti
partecipano direttamente all’azione offen-
siva. In tutti gli sport di squadra esistono
varianti relative al modulo gioco.
sottomoduli
Le squadre rappresentano una struttura
sociale unica, formata da giocatori che ri-
coprono vari ruoli. Molti sport di squadra
sono organizzati in reparti, linee, o sotto-
moduli. Un sottomodulo è rappresentato
da un gruppo di giocatori aventi un ruolo
specifico all’interno della squadra, come i
linebacker nel football, le guardie nel ba-
sket o gli attaccanti nell’hockey. Sebbene
questi sottomoduli non siano esclusiva-
mente delle entità separate, può risultare
più semplice suddividere la squadra utiliz-
zando questo criterio dei sottomoduli e
istruire i giocatori in base al modulo di
gioco scelto dall’allenatore. A volte i sotto-
53CAP 3 - Moduli di gioco, costruzione e coesione
della squadra, come individuare il talento
CAPITOLO 3
Moduli di gioco, costruzione e coesione della squadra,
come individuare il talento
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.13 Pagina 53
4. 73CAP 4 - La scienza dell’allenamento degli
sport di squadra
CAPITOLO 4
La scienza dell’allenamento degli sport di squadra
Come si pianifica un microciclo (setti-
mana di allenamento) che garantisca un al-
lenamento efficace di tutte le abilità
tecniche e motorie senza sfociare in supe-
rallenamento? Come assicurare al sistema
energetico il tempo di recupero necessario
prima della seduta di allenamento o della
gara successiva?
Per pianificare con efficacia l’allenamento
giornaliero, settimanale, mensile e annuale
è fondamentale capire il modo in cui gli
atleti accumulano l’energia necessaria. Per
esempio, il riposo necessario per il recu-
pero post-allenamento è un’informazione
di vitale importanza di cui l’allenatore deve
essere a conoscenza prima di pianificare
l’allenamento.
I sIstEMI ENErGEtICI PEr GlI
AtlEtI DEGlI sPort DI squADrA
L’energia utilizzata dai giocatori durante
una gara deriva dalla scomposizione di un
composto chimico chiamato adenosin-
trifosfato (AtP), che viene convertito in
energia meccanica e utilizzato per l’esecu-
zione di azioni tecniche, tattiche e fisiche.
L’ATP può essere prodotto in condizioni sia
anaerobiche che aerobiche. L’energia
anaerobica si produce in assenza di ossi-
geno (O²), a differenza di quella aerobica
che si produce in presenza di ossigeno.
Scopo dell’allenamento è migliorare la ca-
pacità di lavoro, l’efficacia delle abilità, e le
qualità psicologiche necessarie ai giocatori
per ottenere buone prestazioni durante la
gara.
Per poter organizzare un programma di al-
lenamento efficace, è necessario compren-
dere l’intricata rete dei sistemi energetici, i
metodi di allenamento utilizzati, la fonte di
energia principale di ogni sistema, e il
tempo necessario affinché il giocatore re-
cuperi il livello di energia che aveva prima
dell’allenamento o della gara.
L’illustrazione 4.1 mostra il ruolo di tre si-
stemi energetici durante un esercizio “all-
out” di diversa durata, che sarà oggetto del
prossimo paragrafo.
50
100
10 60 2 10 30 120
Secondi Minuti
Capacitàdeisistemienergetici
Intensitàdelrendimento
Intensità di rendimento
Sistema dell’ossigeno
(aerobico)
Sistema lattacido (anaerobico)
Sistema immediato
(alattacido)
Fig. 4.1 La funzione dei tre sistemi energetici
durante esercizi all-out di diversa durata. (17)
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.14 Pagina 73
5. I modelli di allenamento si propongono di
simulare o riprodurre elementi di una si-
tuazione di gioco reale con l’intento di ac-
crescere l’efficacia della squadra in
situazioni specifiche e contro avversari spe-
cifici. “Modellare” significa dunque creare
programmi di allenamento che riproducano
gli elementi tecnici, tattici e psicologici
della gara e pianificare l’allenamento in
base alle squadre che si dovranno incon-
trare. Il modello di allenamento prepara
i giocatori in funzione delle specifiche del-
l’incontro, dei punti di forza e di debolezza
dell’avversario, delle condizioni climatiche
e sociali in cui la gara si svolgerà. Un piano
secondo modello terrà conto delle abilità
dei giocatori, di quanto queste siano inte-
grate nella filosofia di squadra e di quanto
i singoli giocatori rientrino nel piano di
gioco complessivo.
Lo scopo del modello di allenamento è
quello di includere soltanto quegli elementi
che direttamente riflettono la natura della
gara.
Il MoDEllo DI GIoCo INtEGrAto
Prima di iniziare il lavoro, l’allenatore deve
avere delle linee guida generali da seguire,
che chiameremo modello di gioco inte-
grato (tabella 5.1), e che vengono consi-
derate come la struttura portante del
programma generale che scandisce tutte le
attività da svolgere durante l’anno. La sua
funzione è anche quella di fornire agli alle-
natori gli esempi per poter creare quella
serie di mini-modelli che guidano l’allena-
mento nella fase di preparazione al cam-
pionato.
Una delle principali responsabilità dell’alle-
natore è quella di fissare gli obiettivi re-
lativi alla prestazione della squadra,
che dovranno essere realistici, raggiungibili,
ma anche ambiziosi. Nel creare ed assestare
il modello di gioco, l’allenatore deve consi-
derare le qualità dei giocatori disponibili per
ciascun ruolo, il modulo (o moduli) di gioco
93CAP 5 - Modellare e pianificare un
allenamento efficace per gli sport di squadra
CAPITOLO 5
Modellare e pianificare un allenamento efficace
per gli sport di squadra
La costruzione di un” modello” diventerà sempre più importante nell’allenamento.
Approfondendo la conoscenza dei dettagli fisici, tecnici e fisiologici di un dato
sport, si avrà ovviamente il desiderio e la necessità di concepire un allenamento
che imiti e ricostruisca i dettagli di quello sport. Così facendo il lavoro diventerà
preciso e produrrà adattamenti specifici. Solo tramite questi adattamenti le pre-
stazioni potranno migliorare.
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.14 Pagina 93
6. Potenza, agilità e rapidità sono tra le abilità
più importanti per i giocatori degli sport di
squadra. Queste abilità non sono a sé
stanti, ma strettamente connesse e dipen-
dono dalla forza massima dei giocatori. In
questo capitolo verranno trattati gli ele-
menti relativi all’allenamento della potenza,
mentre agilità e rapidità saranno oggetto
del capitolo 7.
In termini semplici, la potenza è l’abilità
di applicare la forza nel più breve tempo
possibile. Negli sport di squadra la potenza
si manifesta in varie forme, dall’esecuzione
di un contrasto sui pattini o in corsa, a
quella di un tiro o un lancio potente, al-
l’ostruzione contro la carica di un linebac-
ker, alla conquista della posizione in zona
d’attacco.
l’IMPortANZA DEllA PotENZA
NEGlI sPort DI squADrA
Per molti anni il football americano, il ba-
seball e l’hockey su ghiaccio hanno consi-
derato l’allenamento della forza un
importante strumento ai fini della presta-
zione complessiva. Sebbene vi sia ancora
un ampio margine di miglioramento, l’alle-
namento della forza ha assunto una posi-
zione fondamentale negli sport sopra citati,
posizione che certamente è destinato a
mantenere.
Ora è arrivato il momento che altri sport
facciano altrettanto e traggano i migliori
benefici dall’allenamento di forza e di po-
tenza per sfruttare al meglio le potenzialità
dei giocatori e ottimizzare la qualità delle
loro prestazioni.
I vantaggi che i giocatori possono trarre
dall’allenamento di forza e di potenza
vanno dall’aumento di velocità e agilità alla
prevenzione degli infortuni.
Di seguito sono descritte le ragioni più im-
portanti per cui giocatori ed allenatori do-
vrebbero considerare seriamente l’idea di
includere questo tipo di allenamento all’in-
terno del piano di lavoro complessivo.
CAP 6 - Allenamento di forza e potenza
CAPITOLO 6
Allenamento di forza e potenza
Mentre velocità, agilità e rapidità dipendono
direttamente dal livello di sviluppo della potenza,
la potenza è una funzione della forza massima.
In altre parole, nessuno può essere “potente”,
senza essere prima “forte”.
115
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.14 Pagina 115
7. L’agilità descrive l’abilità di accelerare e de-
celerare velocemente, di cambiare rapida-
mente direzione e di variare il proprio stile
di marcia. Costituiscono importanti ele-
menti intrinseci dell’agilità: la velocità nel
lavoro di gambe e dei piedi, la velocità di
reazione e di movimento, l’elasticità dina-
mica, il ritmo e il tempismo dei movimenti
dei giocatori. L’agilità in quanto abilità, tut-
tavia, non esiste di per sé e necessita anzi
dello sviluppo di una serie di altre abilità
(come quelle sopra menzionate) il cui fat-
tore determinante è costituito dalla po-
tenza.
Si può comprendere cosa si intende per
“velocità del lavoro dei piedi” osservando
la rapidità con la quale i giocatori di palla-
canestro muovono le gambe in difesa nei
confronti degli avversari. Le gambe sono
sempre in movimento - e si muovono rapi-
damente - per essere pronte a reagire ai
vari sviluppi delle situazioni di gioco. Rapi-
dità, lavoro di gambe e di piedi dipendono
direttamente dalla potenza dei muscoli del
polpaccio (vedi riquadro Fonte di potenza
muscolare). Giocatori potenti e quindi ra-
pidi sono in grado di mettere in atto veloci
azioni tattiche in misura considerevolmente
maggiore rispetto agli avversari, il che ga-
rantisce un buon vantaggio durante una
gara.
Molti allenatori identificano l’agilità con la
rapidità nello scatto, e come conseguenza
dei vari esercizi eseguiti ripetutamente allo
scopo di migliorarla. In ogni caso, dato che
lo scatto è correlato alla potenza della
gamba del giocatore, si può ritenere che
solo un atleta potente possa essere un
atleta veloce. E certamente ciò vale anche
per l’agilità.
143CAP 7 - Allenamento dell’agilità e della rapidità
CAPITOLO 7
Allenamento di agilità e rapidità
Agilità e rapidità sono strettamente connesse con
il grado di sviluppo della potenza del giocatore.
Occorre ricordare che nessuno può essere veloce,
agile o avere velocità di gambe senza aver
sviluppato la forza.
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.15 Pagina 143
8. La velocità, o la capacità di muoversi rapi-
damente, costituisce una delle più impor-
tanti abilità biomotorie richieste negli sport
di squadra. Viene espressa da un rapporto
tra lo spazio e il tempo e comprende tre
importanti elementi: la velocità di reazione,
la frequenza del movimento per unità tem-
porale e la capacità di percorrere una di-
stanza stabilita.
L’interazione di questi tre fattori determina
il successo di un giocatore durante le pre-
stazioni che richiedono l’impiego della ve-
locità. Negli sport di squadra, la velocità
dipende dalla rapidità di reazione del gio-
catore all’inizio della sua risposta e dalla
capacità di capire le varie situazioni di
gioco reagendo di conseguenza, così come
pure dall’abilità di applicare rapidamente la
propria forza contro il suolo.
La velocità è anche multidirezionale, in
quanto nel corso di una partita i movimenti
vengono eseguiti in tutte le direzioni. Oltre
a correre in avanti, i giocatori devono
spesso muoversi lateralmente e all’indietro
(marcia indietro) o procedere a zigzag, fer-
marsi e ripartire, tagliare, deviare e cam-
biare direzione in relazione alla dinamica
del gioco.
Poiché la massima velocità e prontezza sul
campo da gioco, sul ghiaccio, sul parquet,
o in piscina, dipendono direttamente dal
tempo di reazione e dalla potenza delle
contrazioni muscolari, in questo capitolo e
nel seguente verranno analizzati i concetti
inerenti la velocità e la velocità di reazione,
nonché le tecniche per la loro prepara-
zione.
171CAP 8 - Allenamento della velocità
CAPITOLO 8
Allenamento della velocità
Espressa da un rapporto tra lo spazio
e il tempo, la velocità comprende tre
elementi importanti: la velocità di
reazione, la frequenza del movimento
per unità temporale e la capacità di
percorrere una distanza stabilita.
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.15 Pagina 171
9. L’importanza della velocità di reazione e di
movimento è evidente in tutti gli sport.
Sono diversi i processi fisiologici che si
compiono dal momento in cui si vede, si
sente o si avverte lo stimolo a quello in cui
si inizia il movimento. Gli organi sensoriali
vengono stimolati, i nervi portano l’impulso
al cervello (e lì che vengono prese le de-
cisioni) e dal cervello l’impulso raggiunge i
muscoli, che si contraggono prima che inizi
il movimento. Tutto ciò richiede tempo e
determina la velocità di reazione dell’atleta
(riquadro Componenti del tempo di rea-
zione).
tIPI DI vEloCItà DI rEAZIoNE
velocità di reazione semplice
Portieri, difensori e attaccanti devono saper
rispondere rapidamente ai numerosi stimoli
che si producono durante una partita. I
giocatori si trovano talvolta a dover reagire
ad un singolo stimolo, come al lancio ini-
ziale del disco in una partita di hockey su
ghiaccio o al tiro in sospensione nella pal-
lacanestro, in una situazione che richiede
velocità di reazione semplice. Per reazione
semplice si intende quindi una risposta co-
sciente ad uno stimolo noto effettuato ina-
spettatamente (esempio: il movimento
noto o il segnale di un compagno, della
palla, del disco). Data la complessità della
dinamica di gioco negli sport di squadra,
queste situazioni che richiedono velocità di
reazione semplice non si verificano fre-
quentemente.
velocità di reazione nella scelta
In molte situazioni i giocatori avvertono
stimoli diversi e devono compiere una
scelta. Pensiamo al quarterback nel foot-
ball, che deve individuare un ricevitore e
quindi iniziare l’azione del lancio. Questa
è una tipica situazione che impone la ve-
locità di reazione nella scelta, in
quanto il quarterback ha diverse possibi-
lità di azione: in base a come si sviluppa il
gioco, può scegliere di lanciare ad uno dei
ricevitori o decidere di correre con la palla.
Che dire di un portiere di calcio che deve
201CAP 9 - Allenamento per la velocità
di reazione e movimento
CAPITOLO 9
Allenamento per la velocità
di reazione e movimento
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.15 Pagina 201
10. In qualsiasi attività sportiva della durata
pari o superiore a 60 secondi la resistenza
ha un ruolo importante ai fini della presta-
zione. Per resistenza intendiamo la capa-
cità di eseguire un lavoro di lunga durata
contro una determinata opposizione
esterna e sappiamo che la stanchezza è il
principale fattore limitante la prestazione e
responsabile dell’esito finale. Si dice che i
giocatori siano dotati di resistenza quando
non si stancano con facilità e quando rie-
scono a sopportare condizioni di stan-
chezza, continuando ad allenarsi e a
giocare. Gli atleti riescono a giocare in tali
condizioni una volta abituatisi alle specifi-
che del lavoro da svolgere.
ClAssIFICAZIoNE DEllA rEsIstENZA
Tenendo presente le esigenze dell’allena-
mento, distinguiamo due tipi di resi-
stenza: una generale e una specifica. La
resistenza generale è la capacità di
eseguire azioni prolungate con la parteci-
pazione di molti gruppi muscolari e si-
stemi fisiologici (neuromuscolare,
cardiorespiratorio, sistema nervoso cen-
trale). La resistenza specifica descrive
la capacità di un giocatore di eseguire di-
verse ripetizioni di azioni tecniche e tatti-
che durante l’allenamento o la partita. La
resistenza specifica è strettamente corre-
lata alla resistenza generale. Ogni gioca-
tore deve acquisire una resistenza
generale che lo aiuti ad eseguire grossi
carichi di lavoro, a superare la stanchezza
e a recuperare velocemente. In aggiunta
a questa, la resistenza specifica lo aiuterà
a superare le condizioni di stress determi-
nate dall’allenamento e dalle gare.
211CAP 10 - Allenamento della resistenza
CAPITOLO 10
Allenamento della resistenza
Da ricordare: un alto livello di resistenza aiuta i
giocatori ad effettuare un volume maggiore di
lavoro, a contrastare la fatica con efficacia, e a
recuperare più velocemente.
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.15 Pagina 211
11. La principale preoccupazione di un allena-
tore è, da sempre, quella di allenare i gio-
catori al meglio. Sebbene gran parte degli
allenatori si concentrino in maniera ade-
guata ed efficace su molti aspetti dell’alle-
namento,alcuni sembrano trascurare i
metodi e le tecniche di recupero, come se
non fossero altrettanto importanti. Occorre
considerare che più veloce è il tempo di re-
cupero dopo un allenamento o una gara,
maggiore è il lavoro che l’atleta può svol-
gere in allenamento, il ché di solito equi-
vale a migliori prestazioni durante la
competizione. Chiunque si occupi di alle-
namento dovrà pertanto garantire che gli
atleti abbiano tempo sufficiente per il cor-
retto recupero.
Sono molti i metodi a disposizione per fa-
cilitare il recupero dopo un allenamento o
una gara. Una migliore comprensione e ap-
plicazione di queste tecniche aiuterà l’alle-
natore a ridurre al minimo gli effetti della
fatica e a prevenire i sintomi debilitanti del
sovrallenamento.
I giocatori sono a volte esposti a pro-
grammi estremamente impegnativi che
prevedono allenamento, spostamenti e
gare in un periodo di tempo molto breve.
La gestione efficace di questo impegno da
parte dei giocatori dipende in larga misura
dalla loro applicazione dei vari metodi di
superamento della fatica.
FAttorI ChE INFluENZANo lA FAtICA
Il processo multidimensionale del recupero
dipende da molti fattori.
● L’età dei giocatori definisce la velocità di
recupero. I giocatori oltre i 25 anni neces-
sitano di periodi di recupero più lunghi ri-
spetto ai colleghi più giovani. Lo stesso
dicasi dei giocatori under 18, che hanno bi-
sogno di periodi più lunghi di riposo tra gli
allenamenti e dopo le gare.
231CAP 11 - Recupero, fatica,
sovrallenamento e deallenamento
CAPITOLO 11
Recupero, fatica,
sovrallenamento e deallenamento
I metodi e le tecniche di recupero sono
importanti quanto l’allenamento stesso.
Attenzione a non trascurare questo aspetto!
Bompa_verde_Allenamento 05/07/13 13.15 Pagina 231