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Vecchie e nuove tecniche per
   gestire meglio l’acqua
in città: esempi di progetti e
   realizzazioni innovative



     Dr. Fabio Masi - Ing. Riccardo Bresciani
               IRIDRA Srl - Firenze
RUBINETTERIE E SANITARI PER IL RISPARMIO IDRICO


D.L. 152/2006 (TESTO UNICO IN MATERIA AMBIENTALE)

L’articolo 146 (risparmio idrico), comma 1, sancisce che le Regioni si dotino di
specifiche norme volte a favorire la riduzione dei consumi idrici e finalizzate, tra
l’altro, “a realizzare, in particolare nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e
produttivi di rilevanti dimensioni, reti duali di adduzione al fine dell’utilizzo di acque
meno pregiate per usi compatibili” , “ promuovere l’informazione e la diffusione di
metodi e tecniche di risparmio idrico domestico e nei settori industriale, terziario e
agricolo” e “a realizzare nei nuovi insediamenti sistemi di convogliamento
differenziati per le acque piovane e per le acque reflue”.




                                      ACQUA E INNOVAZIONE
Il consumo domestico medio di un italiano è di circa 165 l/ab al giorno

                      8      6
               20
                                                        50

12
                                                                  W.C
                                                                  Bagno ed igiene personale
                                                                  Cucina
                                                                  Bucato
                                                                  Altri lavaggi
     69                                                           Annaffiamento




                                         ACQUA E INNOVAZIONE
Esistono apparecchi facili
da applicare che
permettono di ridurre del
40/50% il consumo di
lavabi e docce.




                                        Lo stesso risparmio si può
                                   ottenere con elettrodomestici a
                                          basso consumo d’acqua




                                                4
                             ACQUA E INNOVAZIONE
Different performances…
RIDUZIONE DEI CONSUMI CONSEGUIBILI CON SISTEMI PER RUBINETTERIA




                                              6
                           ACQUA E INNOVAZIONE
CONSUMI TIPICI DI VARIE TIPOLOGIE DI CASSETTE DI RISCIACQUO



  12 litri: la cassetta tradizionale a zaino.
  10 litri : vecchia cassetta in porcellana sistemata in alto
  7 – 3 litri: cassetta a Doppio pulsante.
  5 litri a pressione : sistemi di scarico che sfruttano la pressione
dell’acquedotto (o di una pompa) per pulire più efficientemente con meno
acqua




                                     ACQUA E INNOVAZIONE
SISTEMI PER WC


Cisterne con doppio pulsante

Sono cisterne che possiedono un doppio
pulsante che permette due quantità di scarico:
uno scarico lungo che produce lo svuotamento
completo della cisterna e uno breve
che produce uno svuotamento parziale.
Le quantità di scarico possono essere regolate.




                                  Riduzione consumi idrici
                                                       8
                                    ACQUA E INNOVAZIONE
1296
                     12 litri

                                                                              972
                      9 litri
                                                              648
          doppio pulsante

                                                     472
con valvola parzializzatrice

                                             259
         7 litri a pressione

                                0   200     400      600      800      1000         1200   1400


     Consumi annui di diversi apparecchi di scarico per WC (dati in millioni di metri cubi)




                                          ACQUA E INNOVAZIONE
Quanta acqua si può risparmiare?




  Bagno ed igiene     Cucina e altri lavaggi: da
 personale: da 69 a                                Bucato: da 20 a   WC: da 50 a 30
                            20 a 15 litri              10 litri           litri
      40 litri



da 165 si scende facilmente a 125 litri/ab/giorno (intervenendo solo
       su docce e lavabi) e a 101 (intervenendo anche sul WC)


                                      ACQUA E INNOVAZIONE
SEPARAZIONE, TRATTAMENTO E
 RIUSO DELLE ACQUE GRIGIE




                              11
           ACQUA E INNOVAZIONE
Separazione
   nere/grigie, depur
   azione delle
   grigie per riuso in
   sciacquoni e aree
   verdi




                             12
          ACQUA E INNOVAZIONE
Sistemi di fitodepurazione ad uso domestico per riciclo acque grigie
Le acque grigie costituiscono circa il 70% delle acque reflue consumate e scaricate giornalmente
in fognatura da ognuno noi. Rispetto alle acque nere sono acque debolmente inquinate.

                     8        6
      20                                                     50
                                                                          W.C.
12                                                                        bagno ed igiene
                                                                          personale
                                                                          cucina
                                                                          bucato
                                                                          altri lavaggi
                                                                          annaffiamento

                              69
                      Un abitante in Italia produce in media 165 l/giorno, di cui circa 110 l/giorno
                                                                       potenzialmente recuperabili.

                                                              13
                                           ACQUA E INNOVAZIONE
Schema tipo di riuso delle acque
      grigie in (da G.Conte Nuvole e
      sciacquoni. Edizioni Ambiente
      2008)
      Le acque provenienti da docce e
      lavabi sono raccolte, trattate e
      inviate, tramite una pompa, ai
      punti di riutilizzo: in genere lo
      scarico dei WC, la lavatrice e
      alcuni rubinetti di acqua non
      potabile da destinare al lavaggio
      pavimenti, spazi
      esterni, irrigazione, ecc..




             Acque grigie
                   14
ACQUA E INNOVAZIONE
CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE GRIGIE

                                                         Le     acque    grigie
                                                         contengono solo 1/10
                                                         dell’azoto totale e
                                                         meno della metà del
                                                         carico       organico
                                                         rispetto alle acque
                                                         nere




                                                        Acque grigie
Tratto da Guidelines for Sustainable Water Management
in Tourism Facilities - www.swamp-eu.org             15
                                  ACQUA E INNOVAZIONE
RIUTILIZZO DI ACQUE USATE – USI COMPATIBILI
D.M. Ambiente n. 93 del 2.05.2006
a) irriguo, per l’irrigazione di colture destinate sia alla produzione di alimenti per il consumo umano e
animale sia a fini non alimentari, nonché per l’irrigazione di aree destinate al verde o ad attività ricreative o
sportive;
b) civile, per il lavaggio delle strade nei centri urbani; per l’alimentazione dei sistemi di riscaldamento o
raffreddamento; per l’alimentazione di reti duali di adduzione, separate da quelle per le acque potabili, con
l’esclusione dell’utilizzazione diretta negli edifici a uso civile, ad eccezione degli impianti di scarico dei
servizi igienici;
c) industriale, come acqua antincendio, di processo, di lavaggio e per i cicli termici dei processi
industriali, con l’esclusione degli usi che comportano un contatto tra le acque reflue recuperate e gli alimenti
o i prodotti farmaceutici e cosmetici.
                IN AMBITO RESIDENZIALE:
                CASSETTE DI RISCIACQUO DEI WC (*)
                LAVAGGIO DI PIAZZALI ESTERNI
                IRRIGAZIONE AREE A VERDE
       (*) >>> D.P 24 maggio 1988, n.236 (qualità delle acque destinate al consumo umano)
                       .R.
          >>> requisiti di igiene della direttiva UE per le acque di balneazione (76/160/CEE)
           >>> requisiti del foglio indicativo H 201 FBR (ass. prof. tedesca per l’utilizzo delle acque
           industriali e piovane)
                                                                                   Acque grigie
                                                                       16
                                                    ACQUA E INNOVAZIONE
LA SEPARAZIONE DELLE ACQUE GRIGIE
Le realizzazioni di sistemi di recupero acque grigie in Italia sono ancora molto poche, anche se sono
in fase di progettazione diversi interventi anche per via del sempre maggiore peso assunto dai
requisiti sul risparmio idrico nella presentazione di progetti ecoefficienti.

Tipologie di trattamento secondario riscontrate:
    Sistemi estensivi (FITODEPURAZIONE)
    Sistemi compatti: generalmente si tratta di sistemi interrabili, ma esistono in commercio alcune
soluzioni impiantistiche adatte anche all’installazione all’interno degli edifici come sistemi di
filtrazione, impianti SBR (Sequencing Batch Reactor) e MBR (Membrane Reactor).




                                                                             Acque grigie
                                                                    17
                                                 ACQUA E INNOVAZIONE
Con il termine fitodepurazione si intendono quei trattamenti depurativi che traggono origine
e ispirazione dai processi fisici, chimici e biologici propri delle aree umide naturali e che
                                                                               naturali,
sono basati su precisi studi sul medium di riempimento, sulle essenze vegetali utilizzate e
sull’idraulica del sistema.




                                                    La fitodepurazione
                                                            18
                                         ACQUA E INNOVAZIONE
VANTAGGI DELLA FITODEPURAZIONE
I sistemi di fitodepurazione, per le proprie peculiarità, rientrano pienamente in un
approccio culturale del tipo “sustainable sanitation”; infatti, questi sistemi presentano i
seguenti vantaggi:

         ♦semplicità costruttiva
         ♦ottime rese depurative
         ♦costi di gestione molto contenuti
         ♦ottimo inserimento paesaggistico
         ♦possibilità di riqualificazione di un’area degradata
         ♦ottima ossigenazione dell’effluente
         ♦possibilità di accumulo e riutilizzo delle acque reflue
          depurate
         ♦permette la decentralizzazione del sistema depurativo
          nel rispetto dei cicli/bilanci idrogeologici e degli
          ecosistemi acquatici naturali


                                                           19
                                        ACQUA E INNOVAZIONE
CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI FITODEPURAZIONE

                                       Macrofite emergenti
                   Typha, Phragmites, Scirpus, Juncus, Schoenoplectus e Carex.

Le macrofite radicate emergenti, e tra queste le Phragmites Australis hanno mostrato i migliori
                                                                Australis,
                  risultati congiunti in termini di adattabilità e resa depurativa

 in base al tipo di flusso del refluo nel sistema:

                      • Sistemi a flusso superficiale FWS                   orizzontale SFS-h
                                                                                        SFS-
                      • Sistemi a flusso subsuperficiale                    verticale   SFS-v
                                                                                        SFS-




                                                             20
                                           ACQUA E INNOVAZIONE
SISTEMI A FLUSSO SOMMERSO ORIZZONTALE (SFS-h)
I sistemi a flusso sommerso hanno il vantaggio di limitare fortemente lo sviluppo di cattivi
odori, aerosols o insetti e garantiscono una maggiore protezione termica dei liquami nella
                   insetti,
stagione invernale


                                        I sistemi a flusso sommerso orizzontale sono costituiti
                                        da vasche profonde circa 0.8 m contenenti materiale
                                        inerte (sabbia,ghiaia di granulometria opportunamente
                                                sabbia,ghiaia)
                                        scelta che fa da supporto allo sviluppo delle radici
SFS-h                                   delle macrofite emergenti.



Il fondo della vasca è impermeabilizzato con membrana sintetica racchiusa tra due strati di TnT.
                                                                                            TnT.
Sopra il primo strato è posta della sabbia in modo tale da ottenere una pendenza del letto
dell’1%.


                                                             21
                                          ACQUA E INNOVAZIONE
Phragmites australis
                                 (cannuccia di palude)
                                                         SISTEMI HF
Pozzetto di regolazione
                          Juta                              Pozzetto di
     e campionamento
                                                            ispezione




                                                    22
                                 ACQUA E INNOVAZIONE
SISTEMI A FLUSSO SOMMERSO VERTICALE SFS-v

                                           Molto simili agli orizzontali, ma il refluo viene
                                           immesso con alimentazione alternata
                                           discontinua,
                                           discontinua tramite un sistema di pompaggio.
SFS-
SFS-v



La notevole diffusione dell’ossigeno anche negli strati più profondi e l’alternarsi di periodi di
                              ossigeno
condizioni ossidanti e riducenti permette elevate rese depurative per BOD5, SS, e carica
batterica, e una nitrificazione molto spinta (80-90%), a fronte di superfici utili richieste
nettamente minori.
La presenza di componenti elettromeccaniche richiede una manutenzione più accurata e
l’impiego di manodopera specializzata




                                                             23
                                          ACQUA E INNOVAZIONE
Tubazioni di alimentazione            Phragmites australis
                                                                                                   SISTEMI VF
                                                                      (cannuccia di palude)

Pozzetto di regolazione
     e campionamento      Juta




                                                              Tubazioni di aerazione e drenaggio




                                                                                24
                                                              ACQUA E INNOVAZIONE
BORGO VERDE - PREGANZIOL (TV)
                                                    PREGANZIOL (TV)



Realizzato da COIPES Mestre
  Impianti idrici: IRIDRA S.r.l.




               separazione delle acque grigie dalle nere e trattamento 50% acque grigie in sistemi
           di fitodepurazione SFS-h (230 m2) con riutilizzo per cassette risciacquo wc: recupero
           di 12 m3/g
               Trattamento acque meteoriche tetti con sistemi di filtrazione vegetati (50 m2) e
           riutilizzo per irrigazione
                                                                    Acque grigie
                                                              25
                                           ACQUA E INNOVAZIONE
PREGANZIOL (TV)- FITODEPURAZIONE PER ACQUE
GRIGIE




                                              Acque grigie
                                                       26
                                     ACQUA E INNOVAZIONE
PREGANZIOL (TV) – FILTRO VEGETATO



                                        Acque grigie
                                ACQUA E INNOVAZIONE
⇒ separazione acque grigie dei servizi igienici e degli spogliatoi (100 dipendenti), trattamento
tramite un sistema compatto del tipo SBR e la realizzazione di reti duali di alimentazione delle
cassette di risciacquo dei WC: recupero di 3 mc/g (circa 700 mc/anno)

⇒recupero delle acque meteoriche dei tetti (1850 mq) tramite l’utilizzo di sistemi di filtrazione
vegetati ed il loro stoccaggio in serbatoio interrato esterno; alimentazione impianto di irrigazione:
recupero di 1000 mc/anno

⇒Alimentazione dei sistemi di irrigazione delle aree a verde mediante il surplus delle acque
grigie depurate e non riutilizzate per i WC e le acque derivanti dal recupero delle acque
meteoriche dei tetti

⇒Raccolta e smaltimento delle acque meteoriche delle altre superfici (strade, parcheggi, ecc)
nell’ambiente circostante tramite l’utilizzo di sistemi innovativi che ne favoriscano la
depurazione, la laminazione e la lenta infiltrazione nel terreno (SUDS): area di ritenzione vegetata

                                          Progetto: StudioBios
                                          Impianti idrici: IRIDRA S.r.l.


                                                                           Acque grigie
                                              ACQUA E INNOVAZIONE
NUOVO CENTRO RICERCHE KERAKOLL - SASSUOLO




                                                          29



                                        Acque grigie
SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                                   Peso dell’impianto vuoto            375 kg
                                   Peso dell’impianto a pieno carico   max. 3700 kg
                                   Potenzialità di trattamento:        3000 l/g
                                   Max. Potenza                        4,5 KW
                                   Consumo corrente medio              3,2 kWh/gg




                                               Acque grigie
SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
MBR
 Schema impiantistico, schema
di funzionamento del reattore
MBR e alcune installazioni di
MBR ad uso domestico




                                        Acque grigie
     SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                                ACQUA E INNOVAZIONE
MBR - ESEMPIO DI INSTALLAZIONE ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO




                                           Acque grigie
SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                          ACQUA E INNOVAZIONE
IL RECUPERO DELLE ACQUE DI PIOGGIA:
      RACCOLTA, TRATTAMENTO




                                  33
               ACQUA E INNOVAZIONE
Schema di un sistema di raccolta della pioggia (da
 G.Conte Nuvole e sciacquoni. Edizioni Ambiente
 2008)




             Acque di pioggia
                  34
ACQUA E INNOVAZIONE
SCHEMA DI IMPIANTO




Con pompa autoadescante



                               Acque di pioggia
                                             35
                          ACQUA E INNOVAZIONE
SCHEMA DI IMPIANTO




Con pompa sommersa


           Acque di pioggia
                   36
 ACQUA E INNOVAZIONE
SCHEMA DI IMPIANTO




     Acque di pioggia
                   37
ACQUA E INNOVAZIONE
SISTEMI DA INSTALLARE DIRETTAMENTE SULLE CADITOIE

PRE-TRATTAMENTO




                              Acque di pioggia
                                       38
                     ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE
TRATTAMENTO




                      Acque di pioggia
                                39
              ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE
TRATTAMENTO

                                      L’unità CDS è costituita da un
                                     separatore cilindrico e da una
                                   camera di diversione. All’interno
                                            del cilindro è inserito un
                                                  cestello circolare in
                                         rete, all’interno del quale è
                                                introdotto l’affluente.

                     Quando le acque da trattare fluiscono entro la
                camera di separazione, si genera un moto circolare
                      del fluido che viene forzato ad attraversare la
                       griglia cilindrica, mentre i solidi, soggetti a
                 movimento a spirale, si raccolgono verso il centro
                                                       della camera.

                         Acque di pioggia
                                40
              ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE
                                                RAIN GARDEN (SISTEMI DI FILTRAZIONE VEGETATI)
I rain garden sono sistemi mutuati dalla
fitodepurazione per il trattamento delle acque
meteoriche dei tetti . Nei sistemi di filtrazione
vegetati si prevede la percolazione delle acque
meteoriche all’interno di un mezzo filtrante (sabbia
e ghiaia), piantumato con appropriate essenze
vegetali (sia macrofite acquatiche come Juncus
effusus,      Eupatorium      cannabium,         Iris
Pseudacorus, Lythrum Salicaria, ma anche specie
non acquatiche e più adatte all’arredo a verde di                                 Rete di raccolta acque tetti

aree urbane): i meccanismi depurativi che                                         Interrato o fuori terra
                                                                                  Ghiaia
avvengono al suo interno sono sia di tipo                                         Sabbia

meccanico (filtrazione) che biologici (del tutto                                  Ghiaia
                                                                                  Piante
simili a quelli che avvengono in un sistema di                                    Sistema di drenaggio

fitodepurazione).

                                                          Acque di pioggia
                                                                41
                                             ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE
Le acque da trattare vengono distribuite su tutta la
superficie superiore di ciascuna vasca, percolando
                                                                   RAIN GARDEN
all’interno del medium di riempimento con un moto
prevalentemente        a      flusso       sommerso
verticale, subendo così il trattamento. Le acque
vengono poi raccolte da una tubazione drenante
posta sul fondo della vasca e convogliate nei
serbatoi di accumulo, venendo così rese disponibili
per il riutilizzo. Le vasche sono completamente
impermeabilizzate evitando infiltrazioni nel terreno e
massimizzando quindi i volumi recuperabili. Il
sistema è dimensionato per trattare la portata di
prima pioggia, quello cioè corrispondente alla fase
iniziale dell’evento piovoso, in cui è contenuta la
maggior parte degli inquinanti e dei materiali fini che
si sono depositati sulle superfici impermeabili
durante il periodo secco.
                                                          Acque di pioggia
                                                              42
                                            ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI UTILIZZO METEORICHE
ESEMPI DI UTILIZZO METEORICHE




      Alimentazione WC di 14 piani su 25.
LA GESTIONE DELLA PIOGGIA IN
 CITTÀ: SOLUZIONI INNOVATIVE




SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
Chicago:   TARP Tunnel And Reservoir Plan
           180 km di tunnel sotterraneo + piani di
           emergenza
Vienna:   Wien River Relief Sewer

          2600 m di tunnel sotterraneo sotto
          al Danubio

          Costo totale: 82.7 milioni di €

          Diametro: circa 9 metri
          Volumi di escavazione: 190.000 m3
          Cemento impiegato: 60.000 m3
          Acciaio impiegato: 10.000 ton
Le soluzioni: interventi “a monte”
Le acque meteoriche dilavanti altre superfici (tetti, piazzali, parcheggi, viabilità, ecc) vengono
parzialmente trattate (prima pioggia) e quindi scaricate in un fosso limitrofo e/o infiltrate nel
terreno mediante vari sistemi come canali e trincee filtranti, bacini di detenzione, aree di
ritenzione vegetate, ecc




      SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                                              ACQUA E INNOVAZIONE
suds
SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
Berlino – Postdamer Platz – Vasca di accumulo e volano per acque di pioggia
Suds – kronsberg -
                                            hannover




SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
CANALI FILTRANTI




SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
CANALI FILTRANTI
Normalmente adottati nell’ambito di aree urbanizzate, sono delle trincee in grado di
   contenere temporaneamente le acque di pioggia, che poi in parte infiltrano nel
   sottosuolo e in parte vengono convogliate verso l’uscita e fatte affluire in un altro
   sistema di ritenzione o trattamento o nel recettore finale.




     SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                                         ACQUA E INNOVAZIONE
Suds – kronsberg -
                                            hannover




SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                        ACQUA E INNOVAZIONE
TRINCEE FILTRANTI
Si tratta essenzialmente di scavi riempiti con materiale ghiaioso e sabbia, realizzate con lo
    scopo di favorire l’infiltrazione dei volumi di runoff (attraverso la superficie superiore della
    trincea) e la loro successiva filtrazione nel sottosuolo (attraverso i lati e il fondo della
    trincea).
Le acque filtrate nella trincea si infiltrano nel terreno sottostante: la trincea deve essere
    dimensionata in modo da ottenere uno svuotamento completo dalle 12 alle 24 h
    successive alla fine dell’evento di pioggia.




    SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE
                                             ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI TRINCEE FILTRANTI APPLICATE A CARREGGIATE STRADALI E
                                                    PARCHEGGI




                       ACQUA E INNOVAZIONE
ESEMPI DI TRINCEE FILTRANTI APPLICATE A CARREGGIATE STRADALI E
                                                    PARCHEGGI




                                        Quartiere di Vauban - Friburgo
AREE DI RITENZIONE VEGETATE
Ingresso acque meteoriche
                Vegetazione
            Zona di ristagno
           Terreno vegetale
   Medium di riempimento
Drenaggio (se non si infiltra)
                 Infiltrazione


   Le aree di ritenzione vegetate sono sistemi utilizzati per il drenaggio di superfici ridotte (< 2ha) e
   possono essere facilmente inseriti all’interno del tessuto urbano. Tra le applicazioni più diffuse si
   annoverano l’inserimento lungo i margini delle carreggiate stradali e all’interno di parcheggi.
   Un’area di ritenzione vegetata è un’area a verde strutturata artificialmente al fine di raccogliere e
   trattare le acque meteoriche drenate da una superficie impermeabilizzata. Tipicamente questi
   sistemi sono costituiti da una fascia con copertura erbosa disposta tra la superficie drenata e la
   zona di ristagno, un’area avvallata vegetata, nella quale si ha il ristagno temporaneo delle acque
   meteoriche, un pacchetto filtrante. Nel nostro caso, essendo il sistema finalizzato all’infiltrazione
   delle acque meteoriche nel sottosuolo non si prevede il sistema di drenaggio sul fondo ma solo un
   troppo pieno per gli eventi di pioggia più intensi).



                                               ACQUA E INNOVAZIONE
AREE DI RITENZIONE VEGETATE




ACQUA E INNOVAZIONE
AREE DI RITENZIONE VEGETATE




ACQUA E INNOVAZIONE
AREE DI RITENZIONE VEGETATE




ACQUA E INNOVAZIONE
AREE DI RITENZIONE VEGETATE




Integrazione in round-about – Leicester (UK)     Integrazione in zona pedonale –
                                                             San Francisco (USA)
Uno stagno umido è un bacino artificiale di ritenzione delle       STAGNI
acque meteoriche nel quale è presente un livello idrico
permanente. Uno stagno umido può essere realizzato sia
adattando una depressione naturale pre-esistente, sia costruendo
degli argini.
Ad ogni evento meteorico le acque di dilavamento vengono
trattenute e trattate mediante processi di sedimentazione e
degradazione biologica.
Dimensionando opportunamente le sponde, possono essere
trattenuti temporaneamente maggiori volumi idrici all’interno
dello stagno, contribuendo così anche alla laminazione delle
punte idrauliche.




                                           ACQUA E INNOVAZIONE
PAVIMENTI PERMEABILI

 Sono pavimentazioni costituite da elementi
 modulari, come blocchi in cemento o stuoie di
 plastica rinforzata, caratterizzati dalla presenza di
 vuoti che vengono riempiti con materiale
 permeabile (sabbia o ghiaia), in modo da
 permettere l’infiltrazione delle acque di runoff.

 Le pavimentazioni permeabili sono particolarmente
 indicate per parcheggi, aree pedonali e
 ciclabili, viali residenziali.
 Possono essere impiegate sia nel caso di nuove
 urbanizzazioni, che nel caso di interventi di
 ampliamento o manutenzione in sostituzione di
 vecchie pavimentazioni impermeabili. L’applicabilità
 di questo tipo di copertura dipende dalla
 permeabilità del suolo di sottofondo, che deve avere
 un contenuto di argilla inferiore al 30%.


ACQUA E INNOVAZIONE
TETTI VERDI
                                              I tetti verdi altro non sono che tetti tradizionali coperti
                                              parzialmente o completamente con varie tipologie di
                                              vegetazione. Tali installazioni contribuiscono a ridurre le
                                              superfici impermeabili e a migliorare la qualità delle acque
                                              meteoriche raccolte, comportando un miglioramento
                                              ecologico, funzionale ed estetico degli ambienti in cui
                                              trovano applicazione.

Un tetto “verde” è costituito, partendo dal
basso da:

       Membrana impermeabile antiradice;
       Strato di materiale isolante;
       Sistema di drenaggio;
       Filtro geotessile;
       Terreno e piante.



                                              ACQUA E INNOVAZIONE
Si può distinguere fra tetti verdi estensivi ed intensivi. I                              TETTI VERDI
sistemi estensivi sono i più semplici, realizzati, al di
sopra del filtro, con uno strato di terreno di spessore 5 -
10 cm, piantumato con specie erbacee, in grado di
sopportare periodi siccitosi.
I sistemi intesivi, invece, sono realizzazioni più
complesse con una vegetazione più variegata, in grado
di diventare uno spazio fruibile per le attività umane.

                                                                       Tetto di un albergo a San Candido
                                                                             (Provincia di Bolzano)




                                                               Verde pensile sul depuratore di Bolzano

                                                 ACQUA E INNOVAZIONE
RAIN GARDEN + TETTO VERDE + SUDS
                   MALMO (SVEZIA)
SANITARI INNOVATIVI: SISTEMI A
 SECCO E SEPARAZIONE URINE




                               70
             ACQUA E INNOVAZIONE
URINALI A SECCO

                                                    Particolari tipologie di urinali che
                                                    funzionano senza bisogno di acqua
                                                    per il flussaggio, basati su un sistema
                                                    a sifone che impedisce
                                                    completamente la risalita di cattivi
                                                    odori. Non necessitano di energia
                                                    elettrica, funzionando interamente a
                                                    gravità, né di una connessione con la
Costituenti principali:                             rete di approvvigionamento idrico.
     Cartuccia riciclabile al 100%
     Urinale in porcellana o acciaio inossidabile
     Liquido sigillante biodegradabile che consente
     il passaggio dell'urina bloccandone il cattivo odore

                                                      Sanitari innovativi
                                                             71
                                          ACQUA E INNOVAZIONE
URINALI A SECCO
     Non utilizzano acqua e permettono un risparmio di 150
mc di acqua all'anno, sprecati attualmente dai modelli
tradizionali a getto d'acqua.
     L’assenza di acqua combinata ad urina impedisce la
formazione di ammoniaca, la causa più comune di cattivi
odori nei gabinetti.
     Impedisce la formazione di batteri e di depositi di
calcio, creati dalla combinazione di acqua ed urina.
     Elimina il pericolo di inondazioni causate da valvole
rotte o soggette a vandalismi.
     L’assenza di acqua riduce lo scarico nelle fognature e
quindi il consumo di energia necessaria per gestire lo
scarico.

                                            Sanitari innovativi
                                                     72
                                  ACQUA E INNOVAZIONE
SEPARAZIONE DELLE URINE
Si tratta di particolari tipologie di apparecchi sanitari che
separano feci e urine. Consentono così di risparmiare
notevoli quantitativi di acqua e di recuperare i nutrienti
contenuti nella pipì.

In media, una persona “produce” 1,5 l di urina al giorno e
200 g di feci. L’urina contiene l’85% di azoto, il 70% di
fosforo e il 70% di potassio; le feci contengono il 15% di
azoto, il 30% di fosforo e il 30% di potassio. Inoltre mentre
l’urina fresca risulta praticamente sterile, le feci contengo
un’elevata carica patogena.

L’urina separata può essere raccolta e utilizzata come
fertilizzante in agricoltura. Le feci possono essere decomposte
in compost toilet o raccolte in piccoli serbatoi e sottoposte a
compostaggio all’esterno dell’abitazione o normalmente
scaricate.
                    Sanitari innovativi
                           73
        ACQUA E INNOVAZIONE
SEPARAZIONE DELLE URINE
I wc per la separazione dell’urina hanno di solito l’aspetto di
comuni sanitari con l’eccezione che per usarli è necessario
sempre sedersi. Inoltre rispetto ai tradizionali wc necessitano di
due sistemi di uscita e raccolta separati: uno per l’urina e l’altro
per le feci e possono in alcuni casi non mescolare nemmeno
l’acqua con le deiezioni umane.

Si distinguono due famiglie principali di toilette per la
separazione dell’urina (UD urine diversion):
•UDD: in cui non viene impiegata acqua di flussaggio e viene
realizzata sia la separazione dell’urina che la disidratazione
delle feci;
•UD: in cui si impiegano sistemi di flussaggio separati per
urina e feci.


                                                          Sanitari innovativi
                                                                74
                                             ACQUA E INNOVAZIONE
Requisiti base di un sistema per la separazione e la raccolta delle urine sono:
  Per evitare la risalita di aria lungo le tubazione è consigliabile che la parte finale del tubo in
arrivo al serbatoio rimanga sempre immersa e quindi deve essere prolungata fin quasi sul fondo;

  Il serbatoio di stoccaggio deve essere in materiali plastici (ad esempio in polietilene) e deve
essere dotato di troppo pieno collegato con la fognatura. Le dimensioni del serbatoio dipenderanno
sia dal numero di residenti che dal tipo di wc prescelto (550-900 l/persona all’anno).




                                                          Sanitari innovativi
                                                                 75
                                              ACQUA E INNOVAZIONE
SEPARAZIONE DELLE URINE
  PRINCIPALI FUNZIONI DEL SERBATOIO:
  1. la raccolta dell’urina all’uscita dall’abitazione;
  2. lo stoccaggio ai fini della disinfezione;
  3. lo stoccaggio durante i periodi in cui i
     fertilizzanti non sono impiegati.

  Il volume del serbatoio di raccolta è calcolato
  quindi in funzione del tipo di toilette, del numero
  di residenti e del periodo di stoccaggio desiderato.
                                                            P. Jenssen

  PERIODO MINIMO DI STOCCAGGIO 6 MESI                     Urine Storage Tank at Lake Bornsjön in Sweden.


È preferibile l’impiego di 2 serbatoi in modo che mentre uno viene riempito l’altro viene utilizzato
per lo stoccaggio e la disinfezione. Lunghi tempi di detenzione costituiscono infatti la maniera più
semplice per l’abbattimento della carica batterica: l’incremento di pH legato alla decomposizione
dell’urea porta alla scomparsa dei diversi microrganismi patogeni.
                                                          Sanitari innovativi
                                                               76
                                             ACQUA E INNOVAZIONE
COMPOST TOILET

   Le composting toilet sono particolari
         WC a secco che trattano i rifiuti
      solidi umani attraverso processi di
                          compostaggio e
   disidratazione, ottenendo un prodotto
        finale che può essere impiegato
          come ammendante organico in
          agricoltura. Questi sistemi non
          necessitano né di acqua né di
   prodotti chimici e non devono essere
            collegati al sistema fognario.


     Sanitari innovativi
                   77
ACQUA E INNOVAZIONE
COMPOST TOILET
Le compost toilet possono essere costituite da una
unità singola dove il materiale viene raccolto e
compostato (sistemi a processo continuo), oppure
possono compiere il processo di compostaggio in un'
unità separata (sistemi “batch”), spesso in grado di
servite più toilet.

Gli elementi indispensabile per il buon funzionamento
di una composting toilet sono:
        la ventilazione per eliminare gli odori e per
      garantire una buona ossigenazione della miscela;
        la composizione della miscela che deve avere le
      giuste condizioni di umidità, un giusto rapporto
      carbonio/azoto;
        la temperatura che deve essere compresa tra 10°
      e 55°.

                                                     Sanitari innovativi
                                                           78
                                         ACQUA E INNOVAZIONE
COMPOST TOILET
A prescindere dai diversi modelli in commercio, il principio
di funzionamento si basa su una rapida decomposizione
aerobica da parte di batteri termofili (40-60 °C) che
ossidano le deiezioni, riducendo il volume ed eliminando gli
agenti patogeni potenzialmente pericolosi. Il processo
richiede il controllo del livello di umidità: se è troppo secco
il processo rallenta fino a fermarsi, se, invece, c'è un
eccesso di umidità si sviluppano batteri anaerobi che
causano cattivi odori. Per questo, in alcuni sistemi, è
previsto un impianto di raccolta del percolato. Un sistema
correttamente dimensionato è comunque in grado di ridurre
il volume delle deiezioni dal 10% al 30%. Il materiale
rimanente è costituito da terriccio mineralizzato.




                                                       Sanitari innovativi
                                                             79
                                           ACQUA E INNOVAZIONE

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  • 1. Vecchie e nuove tecniche per gestire meglio l’acqua in città: esempi di progetti e realizzazioni innovative Dr. Fabio Masi - Ing. Riccardo Bresciani IRIDRA Srl - Firenze
  • 2. RUBINETTERIE E SANITARI PER IL RISPARMIO IDRICO D.L. 152/2006 (TESTO UNICO IN MATERIA AMBIENTALE) L’articolo 146 (risparmio idrico), comma 1, sancisce che le Regioni si dotino di specifiche norme volte a favorire la riduzione dei consumi idrici e finalizzate, tra l’altro, “a realizzare, in particolare nei nuovi insediamenti abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni, reti duali di adduzione al fine dell’utilizzo di acque meno pregiate per usi compatibili” , “ promuovere l’informazione e la diffusione di metodi e tecniche di risparmio idrico domestico e nei settori industriale, terziario e agricolo” e “a realizzare nei nuovi insediamenti sistemi di convogliamento differenziati per le acque piovane e per le acque reflue”. ACQUA E INNOVAZIONE
  • 3. Il consumo domestico medio di un italiano è di circa 165 l/ab al giorno 8 6 20 50 12 W.C Bagno ed igiene personale Cucina Bucato Altri lavaggi 69 Annaffiamento ACQUA E INNOVAZIONE
  • 4. Esistono apparecchi facili da applicare che permettono di ridurre del 40/50% il consumo di lavabi e docce. Lo stesso risparmio si può ottenere con elettrodomestici a basso consumo d’acqua 4 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 6. RIDUZIONE DEI CONSUMI CONSEGUIBILI CON SISTEMI PER RUBINETTERIA 6 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 7. CONSUMI TIPICI DI VARIE TIPOLOGIE DI CASSETTE DI RISCIACQUO 12 litri: la cassetta tradizionale a zaino. 10 litri : vecchia cassetta in porcellana sistemata in alto 7 – 3 litri: cassetta a Doppio pulsante. 5 litri a pressione : sistemi di scarico che sfruttano la pressione dell’acquedotto (o di una pompa) per pulire più efficientemente con meno acqua ACQUA E INNOVAZIONE
  • 8. SISTEMI PER WC Cisterne con doppio pulsante Sono cisterne che possiedono un doppio pulsante che permette due quantità di scarico: uno scarico lungo che produce lo svuotamento completo della cisterna e uno breve che produce uno svuotamento parziale. Le quantità di scarico possono essere regolate. Riduzione consumi idrici 8 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 9. 1296 12 litri 972 9 litri 648 doppio pulsante 472 con valvola parzializzatrice 259 7 litri a pressione 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 Consumi annui di diversi apparecchi di scarico per WC (dati in millioni di metri cubi) ACQUA E INNOVAZIONE
  • 10. Quanta acqua si può risparmiare? Bagno ed igiene Cucina e altri lavaggi: da personale: da 69 a Bucato: da 20 a WC: da 50 a 30 20 a 15 litri 10 litri litri 40 litri da 165 si scende facilmente a 125 litri/ab/giorno (intervenendo solo su docce e lavabi) e a 101 (intervenendo anche sul WC) ACQUA E INNOVAZIONE
  • 11. SEPARAZIONE, TRATTAMENTO E RIUSO DELLE ACQUE GRIGIE 11 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 12. Separazione nere/grigie, depur azione delle grigie per riuso in sciacquoni e aree verdi 12 ACQUA E INNOVAZIONE Sistemi di fitodepurazione ad uso domestico per riciclo acque grigie
  • 13. Le acque grigie costituiscono circa il 70% delle acque reflue consumate e scaricate giornalmente in fognatura da ognuno noi. Rispetto alle acque nere sono acque debolmente inquinate. 8 6 20 50 W.C. 12 bagno ed igiene personale cucina bucato altri lavaggi annaffiamento 69 Un abitante in Italia produce in media 165 l/giorno, di cui circa 110 l/giorno potenzialmente recuperabili. 13 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 14. Schema tipo di riuso delle acque grigie in (da G.Conte Nuvole e sciacquoni. Edizioni Ambiente 2008) Le acque provenienti da docce e lavabi sono raccolte, trattate e inviate, tramite una pompa, ai punti di riutilizzo: in genere lo scarico dei WC, la lavatrice e alcuni rubinetti di acqua non potabile da destinare al lavaggio pavimenti, spazi esterni, irrigazione, ecc.. Acque grigie 14 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 15. CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE GRIGIE Le acque grigie contengono solo 1/10 dell’azoto totale e meno della metà del carico organico rispetto alle acque nere Acque grigie Tratto da Guidelines for Sustainable Water Management in Tourism Facilities - www.swamp-eu.org 15 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 16. RIUTILIZZO DI ACQUE USATE – USI COMPATIBILI D.M. Ambiente n. 93 del 2.05.2006 a) irriguo, per l’irrigazione di colture destinate sia alla produzione di alimenti per il consumo umano e animale sia a fini non alimentari, nonché per l’irrigazione di aree destinate al verde o ad attività ricreative o sportive; b) civile, per il lavaggio delle strade nei centri urbani; per l’alimentazione dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento; per l’alimentazione di reti duali di adduzione, separate da quelle per le acque potabili, con l’esclusione dell’utilizzazione diretta negli edifici a uso civile, ad eccezione degli impianti di scarico dei servizi igienici; c) industriale, come acqua antincendio, di processo, di lavaggio e per i cicli termici dei processi industriali, con l’esclusione degli usi che comportano un contatto tra le acque reflue recuperate e gli alimenti o i prodotti farmaceutici e cosmetici. IN AMBITO RESIDENZIALE: CASSETTE DI RISCIACQUO DEI WC (*) LAVAGGIO DI PIAZZALI ESTERNI IRRIGAZIONE AREE A VERDE (*) >>> D.P 24 maggio 1988, n.236 (qualità delle acque destinate al consumo umano) .R. >>> requisiti di igiene della direttiva UE per le acque di balneazione (76/160/CEE) >>> requisiti del foglio indicativo H 201 FBR (ass. prof. tedesca per l’utilizzo delle acque industriali e piovane) Acque grigie 16 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 17. LA SEPARAZIONE DELLE ACQUE GRIGIE Le realizzazioni di sistemi di recupero acque grigie in Italia sono ancora molto poche, anche se sono in fase di progettazione diversi interventi anche per via del sempre maggiore peso assunto dai requisiti sul risparmio idrico nella presentazione di progetti ecoefficienti. Tipologie di trattamento secondario riscontrate: Sistemi estensivi (FITODEPURAZIONE) Sistemi compatti: generalmente si tratta di sistemi interrabili, ma esistono in commercio alcune soluzioni impiantistiche adatte anche all’installazione all’interno degli edifici come sistemi di filtrazione, impianti SBR (Sequencing Batch Reactor) e MBR (Membrane Reactor). Acque grigie 17 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 18. Con il termine fitodepurazione si intendono quei trattamenti depurativi che traggono origine e ispirazione dai processi fisici, chimici e biologici propri delle aree umide naturali e che naturali, sono basati su precisi studi sul medium di riempimento, sulle essenze vegetali utilizzate e sull’idraulica del sistema. La fitodepurazione 18 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 19. VANTAGGI DELLA FITODEPURAZIONE I sistemi di fitodepurazione, per le proprie peculiarità, rientrano pienamente in un approccio culturale del tipo “sustainable sanitation”; infatti, questi sistemi presentano i seguenti vantaggi: ♦semplicità costruttiva ♦ottime rese depurative ♦costi di gestione molto contenuti ♦ottimo inserimento paesaggistico ♦possibilità di riqualificazione di un’area degradata ♦ottima ossigenazione dell’effluente ♦possibilità di accumulo e riutilizzo delle acque reflue depurate ♦permette la decentralizzazione del sistema depurativo nel rispetto dei cicli/bilanci idrogeologici e degli ecosistemi acquatici naturali 19 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 20. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI FITODEPURAZIONE Macrofite emergenti Typha, Phragmites, Scirpus, Juncus, Schoenoplectus e Carex. Le macrofite radicate emergenti, e tra queste le Phragmites Australis hanno mostrato i migliori Australis, risultati congiunti in termini di adattabilità e resa depurativa in base al tipo di flusso del refluo nel sistema: • Sistemi a flusso superficiale FWS orizzontale SFS-h SFS- • Sistemi a flusso subsuperficiale verticale SFS-v SFS- 20 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 21. SISTEMI A FLUSSO SOMMERSO ORIZZONTALE (SFS-h) I sistemi a flusso sommerso hanno il vantaggio di limitare fortemente lo sviluppo di cattivi odori, aerosols o insetti e garantiscono una maggiore protezione termica dei liquami nella insetti, stagione invernale I sistemi a flusso sommerso orizzontale sono costituiti da vasche profonde circa 0.8 m contenenti materiale inerte (sabbia,ghiaia di granulometria opportunamente sabbia,ghiaia) scelta che fa da supporto allo sviluppo delle radici SFS-h delle macrofite emergenti. Il fondo della vasca è impermeabilizzato con membrana sintetica racchiusa tra due strati di TnT. TnT. Sopra il primo strato è posta della sabbia in modo tale da ottenere una pendenza del letto dell’1%. 21 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 22. Phragmites australis (cannuccia di palude) SISTEMI HF Pozzetto di regolazione Juta Pozzetto di e campionamento ispezione 22 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 23. SISTEMI A FLUSSO SOMMERSO VERTICALE SFS-v Molto simili agli orizzontali, ma il refluo viene immesso con alimentazione alternata discontinua, discontinua tramite un sistema di pompaggio. SFS- SFS-v La notevole diffusione dell’ossigeno anche negli strati più profondi e l’alternarsi di periodi di ossigeno condizioni ossidanti e riducenti permette elevate rese depurative per BOD5, SS, e carica batterica, e una nitrificazione molto spinta (80-90%), a fronte di superfici utili richieste nettamente minori. La presenza di componenti elettromeccaniche richiede una manutenzione più accurata e l’impiego di manodopera specializzata 23 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 24. Tubazioni di alimentazione Phragmites australis SISTEMI VF (cannuccia di palude) Pozzetto di regolazione e campionamento Juta Tubazioni di aerazione e drenaggio 24 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 25. BORGO VERDE - PREGANZIOL (TV) PREGANZIOL (TV) Realizzato da COIPES Mestre Impianti idrici: IRIDRA S.r.l. separazione delle acque grigie dalle nere e trattamento 50% acque grigie in sistemi di fitodepurazione SFS-h (230 m2) con riutilizzo per cassette risciacquo wc: recupero di 12 m3/g Trattamento acque meteoriche tetti con sistemi di filtrazione vegetati (50 m2) e riutilizzo per irrigazione Acque grigie 25 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 26. PREGANZIOL (TV)- FITODEPURAZIONE PER ACQUE GRIGIE Acque grigie 26 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 27. PREGANZIOL (TV) – FILTRO VEGETATO Acque grigie ACQUA E INNOVAZIONE
  • 28. ⇒ separazione acque grigie dei servizi igienici e degli spogliatoi (100 dipendenti), trattamento tramite un sistema compatto del tipo SBR e la realizzazione di reti duali di alimentazione delle cassette di risciacquo dei WC: recupero di 3 mc/g (circa 700 mc/anno) ⇒recupero delle acque meteoriche dei tetti (1850 mq) tramite l’utilizzo di sistemi di filtrazione vegetati ed il loro stoccaggio in serbatoio interrato esterno; alimentazione impianto di irrigazione: recupero di 1000 mc/anno ⇒Alimentazione dei sistemi di irrigazione delle aree a verde mediante il surplus delle acque grigie depurate e non riutilizzate per i WC e le acque derivanti dal recupero delle acque meteoriche dei tetti ⇒Raccolta e smaltimento delle acque meteoriche delle altre superfici (strade, parcheggi, ecc) nell’ambiente circostante tramite l’utilizzo di sistemi innovativi che ne favoriscano la depurazione, la laminazione e la lenta infiltrazione nel terreno (SUDS): area di ritenzione vegetata Progetto: StudioBios Impianti idrici: IRIDRA S.r.l. Acque grigie ACQUA E INNOVAZIONE
  • 29. NUOVO CENTRO RICERCHE KERAKOLL - SASSUOLO 29 Acque grigie SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 30. SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE Peso dell’impianto vuoto 375 kg Peso dell’impianto a pieno carico max. 3700 kg Potenzialità di trattamento: 3000 l/g Max. Potenza 4,5 KW Consumo corrente medio 3,2 kWh/gg Acque grigie SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 31. MBR Schema impiantistico, schema di funzionamento del reattore MBR e alcune installazioni di MBR ad uso domestico Acque grigie SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 32. MBR - ESEMPIO DI INSTALLAZIONE ALL’INTERNO DI UN EDIFICIO Acque grigie SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 33. IL RECUPERO DELLE ACQUE DI PIOGGIA: RACCOLTA, TRATTAMENTO 33 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 34. Schema di un sistema di raccolta della pioggia (da G.Conte Nuvole e sciacquoni. Edizioni Ambiente 2008) Acque di pioggia 34 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 35. SCHEMA DI IMPIANTO Con pompa autoadescante Acque di pioggia 35 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 36. SCHEMA DI IMPIANTO Con pompa sommersa Acque di pioggia 36 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 37. SCHEMA DI IMPIANTO Acque di pioggia 37 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 38. SISTEMI DA INSTALLARE DIRETTAMENTE SULLE CADITOIE PRE-TRATTAMENTO Acque di pioggia 38 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 39. ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE TRATTAMENTO Acque di pioggia 39 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 40. ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE TRATTAMENTO L’unità CDS è costituita da un separatore cilindrico e da una camera di diversione. All’interno del cilindro è inserito un cestello circolare in rete, all’interno del quale è introdotto l’affluente. Quando le acque da trattare fluiscono entro la camera di separazione, si genera un moto circolare del fluido che viene forzato ad attraversare la griglia cilindrica, mentre i solidi, soggetti a movimento a spirale, si raccolgono verso il centro della camera. Acque di pioggia 40 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 41. ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE RAIN GARDEN (SISTEMI DI FILTRAZIONE VEGETATI) I rain garden sono sistemi mutuati dalla fitodepurazione per il trattamento delle acque meteoriche dei tetti . Nei sistemi di filtrazione vegetati si prevede la percolazione delle acque meteoriche all’interno di un mezzo filtrante (sabbia e ghiaia), piantumato con appropriate essenze vegetali (sia macrofite acquatiche come Juncus effusus, Eupatorium cannabium, Iris Pseudacorus, Lythrum Salicaria, ma anche specie non acquatiche e più adatte all’arredo a verde di Rete di raccolta acque tetti aree urbane): i meccanismi depurativi che Interrato o fuori terra Ghiaia avvengono al suo interno sono sia di tipo Sabbia meccanico (filtrazione) che biologici (del tutto Ghiaia Piante simili a quelli che avvengono in un sistema di Sistema di drenaggio fitodepurazione). Acque di pioggia 41 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 42. ESEMPI DI SISTEMI DI FILTRAZIONE Le acque da trattare vengono distribuite su tutta la superficie superiore di ciascuna vasca, percolando RAIN GARDEN all’interno del medium di riempimento con un moto prevalentemente a flusso sommerso verticale, subendo così il trattamento. Le acque vengono poi raccolte da una tubazione drenante posta sul fondo della vasca e convogliate nei serbatoi di accumulo, venendo così rese disponibili per il riutilizzo. Le vasche sono completamente impermeabilizzate evitando infiltrazioni nel terreno e massimizzando quindi i volumi recuperabili. Il sistema è dimensionato per trattare la portata di prima pioggia, quello cioè corrispondente alla fase iniziale dell’evento piovoso, in cui è contenuta la maggior parte degli inquinanti e dei materiali fini che si sono depositati sulle superfici impermeabili durante il periodo secco. Acque di pioggia 42 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 43. ESEMPI DI UTILIZZO METEORICHE
  • 44. ESEMPI DI UTILIZZO METEORICHE Alimentazione WC di 14 piani su 25.
  • 45. LA GESTIONE DELLA PIOGGIA IN CITTÀ: SOLUZIONI INNOVATIVE SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 46. Chicago: TARP Tunnel And Reservoir Plan 180 km di tunnel sotterraneo + piani di emergenza
  • 47. Vienna: Wien River Relief Sewer 2600 m di tunnel sotterraneo sotto al Danubio Costo totale: 82.7 milioni di € Diametro: circa 9 metri Volumi di escavazione: 190.000 m3 Cemento impiegato: 60.000 m3 Acciaio impiegato: 10.000 ton
  • 48. Le soluzioni: interventi “a monte”
  • 49. Le acque meteoriche dilavanti altre superfici (tetti, piazzali, parcheggi, viabilità, ecc) vengono parzialmente trattate (prima pioggia) e quindi scaricate in un fosso limitrofo e/o infiltrate nel terreno mediante vari sistemi come canali e trincee filtranti, bacini di detenzione, aree di ritenzione vegetate, ecc SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 50. suds SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 51.
  • 52. Berlino – Postdamer Platz – Vasca di accumulo e volano per acque di pioggia
  • 53. Suds – kronsberg - hannover SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 54. CANALI FILTRANTI SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 55. CANALI FILTRANTI Normalmente adottati nell’ambito di aree urbanizzate, sono delle trincee in grado di contenere temporaneamente le acque di pioggia, che poi in parte infiltrano nel sottosuolo e in parte vengono convogliate verso l’uscita e fatte affluire in un altro sistema di ritenzione o trattamento o nel recettore finale. SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 56. Suds – kronsberg - hannover SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 57. TRINCEE FILTRANTI Si tratta essenzialmente di scavi riempiti con materiale ghiaioso e sabbia, realizzate con lo scopo di favorire l’infiltrazione dei volumi di runoff (attraverso la superficie superiore della trincea) e la loro successiva filtrazione nel sottosuolo (attraverso i lati e il fondo della trincea). Le acque filtrate nella trincea si infiltrano nel terreno sottostante: la trincea deve essere dimensionata in modo da ottenere uno svuotamento completo dalle 12 alle 24 h successive alla fine dell’evento di pioggia. SBR PER RECUPERO ACQUE GRIGIE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 58. ESEMPI DI TRINCEE FILTRANTI APPLICATE A CARREGGIATE STRADALI E PARCHEGGI ACQUA E INNOVAZIONE
  • 59. ESEMPI DI TRINCEE FILTRANTI APPLICATE A CARREGGIATE STRADALI E PARCHEGGI Quartiere di Vauban - Friburgo
  • 60. AREE DI RITENZIONE VEGETATE Ingresso acque meteoriche Vegetazione Zona di ristagno Terreno vegetale Medium di riempimento Drenaggio (se non si infiltra) Infiltrazione Le aree di ritenzione vegetate sono sistemi utilizzati per il drenaggio di superfici ridotte (< 2ha) e possono essere facilmente inseriti all’interno del tessuto urbano. Tra le applicazioni più diffuse si annoverano l’inserimento lungo i margini delle carreggiate stradali e all’interno di parcheggi. Un’area di ritenzione vegetata è un’area a verde strutturata artificialmente al fine di raccogliere e trattare le acque meteoriche drenate da una superficie impermeabilizzata. Tipicamente questi sistemi sono costituiti da una fascia con copertura erbosa disposta tra la superficie drenata e la zona di ristagno, un’area avvallata vegetata, nella quale si ha il ristagno temporaneo delle acque meteoriche, un pacchetto filtrante. Nel nostro caso, essendo il sistema finalizzato all’infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo non si prevede il sistema di drenaggio sul fondo ma solo un troppo pieno per gli eventi di pioggia più intensi). ACQUA E INNOVAZIONE
  • 61. AREE DI RITENZIONE VEGETATE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 62. AREE DI RITENZIONE VEGETATE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 63. AREE DI RITENZIONE VEGETATE ACQUA E INNOVAZIONE
  • 64. AREE DI RITENZIONE VEGETATE Integrazione in round-about – Leicester (UK) Integrazione in zona pedonale – San Francisco (USA)
  • 65. Uno stagno umido è un bacino artificiale di ritenzione delle STAGNI acque meteoriche nel quale è presente un livello idrico permanente. Uno stagno umido può essere realizzato sia adattando una depressione naturale pre-esistente, sia costruendo degli argini. Ad ogni evento meteorico le acque di dilavamento vengono trattenute e trattate mediante processi di sedimentazione e degradazione biologica. Dimensionando opportunamente le sponde, possono essere trattenuti temporaneamente maggiori volumi idrici all’interno dello stagno, contribuendo così anche alla laminazione delle punte idrauliche. ACQUA E INNOVAZIONE
  • 66. PAVIMENTI PERMEABILI Sono pavimentazioni costituite da elementi modulari, come blocchi in cemento o stuoie di plastica rinforzata, caratterizzati dalla presenza di vuoti che vengono riempiti con materiale permeabile (sabbia o ghiaia), in modo da permettere l’infiltrazione delle acque di runoff. Le pavimentazioni permeabili sono particolarmente indicate per parcheggi, aree pedonali e ciclabili, viali residenziali. Possono essere impiegate sia nel caso di nuove urbanizzazioni, che nel caso di interventi di ampliamento o manutenzione in sostituzione di vecchie pavimentazioni impermeabili. L’applicabilità di questo tipo di copertura dipende dalla permeabilità del suolo di sottofondo, che deve avere un contenuto di argilla inferiore al 30%. ACQUA E INNOVAZIONE
  • 67. TETTI VERDI I tetti verdi altro non sono che tetti tradizionali coperti parzialmente o completamente con varie tipologie di vegetazione. Tali installazioni contribuiscono a ridurre le superfici impermeabili e a migliorare la qualità delle acque meteoriche raccolte, comportando un miglioramento ecologico, funzionale ed estetico degli ambienti in cui trovano applicazione. Un tetto “verde” è costituito, partendo dal basso da: Membrana impermeabile antiradice; Strato di materiale isolante; Sistema di drenaggio; Filtro geotessile; Terreno e piante. ACQUA E INNOVAZIONE
  • 68. Si può distinguere fra tetti verdi estensivi ed intensivi. I TETTI VERDI sistemi estensivi sono i più semplici, realizzati, al di sopra del filtro, con uno strato di terreno di spessore 5 - 10 cm, piantumato con specie erbacee, in grado di sopportare periodi siccitosi. I sistemi intesivi, invece, sono realizzazioni più complesse con una vegetazione più variegata, in grado di diventare uno spazio fruibile per le attività umane. Tetto di un albergo a San Candido (Provincia di Bolzano) Verde pensile sul depuratore di Bolzano ACQUA E INNOVAZIONE
  • 69. RAIN GARDEN + TETTO VERDE + SUDS MALMO (SVEZIA)
  • 70. SANITARI INNOVATIVI: SISTEMI A SECCO E SEPARAZIONE URINE 70 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 71. URINALI A SECCO Particolari tipologie di urinali che funzionano senza bisogno di acqua per il flussaggio, basati su un sistema a sifone che impedisce completamente la risalita di cattivi odori. Non necessitano di energia elettrica, funzionando interamente a gravità, né di una connessione con la Costituenti principali: rete di approvvigionamento idrico. Cartuccia riciclabile al 100% Urinale in porcellana o acciaio inossidabile Liquido sigillante biodegradabile che consente il passaggio dell'urina bloccandone il cattivo odore Sanitari innovativi 71 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 72. URINALI A SECCO Non utilizzano acqua e permettono un risparmio di 150 mc di acqua all'anno, sprecati attualmente dai modelli tradizionali a getto d'acqua. L’assenza di acqua combinata ad urina impedisce la formazione di ammoniaca, la causa più comune di cattivi odori nei gabinetti. Impedisce la formazione di batteri e di depositi di calcio, creati dalla combinazione di acqua ed urina. Elimina il pericolo di inondazioni causate da valvole rotte o soggette a vandalismi. L’assenza di acqua riduce lo scarico nelle fognature e quindi il consumo di energia necessaria per gestire lo scarico. Sanitari innovativi 72 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 73. SEPARAZIONE DELLE URINE Si tratta di particolari tipologie di apparecchi sanitari che separano feci e urine. Consentono così di risparmiare notevoli quantitativi di acqua e di recuperare i nutrienti contenuti nella pipì. In media, una persona “produce” 1,5 l di urina al giorno e 200 g di feci. L’urina contiene l’85% di azoto, il 70% di fosforo e il 70% di potassio; le feci contengono il 15% di azoto, il 30% di fosforo e il 30% di potassio. Inoltre mentre l’urina fresca risulta praticamente sterile, le feci contengo un’elevata carica patogena. L’urina separata può essere raccolta e utilizzata come fertilizzante in agricoltura. Le feci possono essere decomposte in compost toilet o raccolte in piccoli serbatoi e sottoposte a compostaggio all’esterno dell’abitazione o normalmente scaricate. Sanitari innovativi 73 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 74. SEPARAZIONE DELLE URINE I wc per la separazione dell’urina hanno di solito l’aspetto di comuni sanitari con l’eccezione che per usarli è necessario sempre sedersi. Inoltre rispetto ai tradizionali wc necessitano di due sistemi di uscita e raccolta separati: uno per l’urina e l’altro per le feci e possono in alcuni casi non mescolare nemmeno l’acqua con le deiezioni umane. Si distinguono due famiglie principali di toilette per la separazione dell’urina (UD urine diversion): •UDD: in cui non viene impiegata acqua di flussaggio e viene realizzata sia la separazione dell’urina che la disidratazione delle feci; •UD: in cui si impiegano sistemi di flussaggio separati per urina e feci. Sanitari innovativi 74 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 75. Requisiti base di un sistema per la separazione e la raccolta delle urine sono: Per evitare la risalita di aria lungo le tubazione è consigliabile che la parte finale del tubo in arrivo al serbatoio rimanga sempre immersa e quindi deve essere prolungata fin quasi sul fondo; Il serbatoio di stoccaggio deve essere in materiali plastici (ad esempio in polietilene) e deve essere dotato di troppo pieno collegato con la fognatura. Le dimensioni del serbatoio dipenderanno sia dal numero di residenti che dal tipo di wc prescelto (550-900 l/persona all’anno). Sanitari innovativi 75 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 76. SEPARAZIONE DELLE URINE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SERBATOIO: 1. la raccolta dell’urina all’uscita dall’abitazione; 2. lo stoccaggio ai fini della disinfezione; 3. lo stoccaggio durante i periodi in cui i fertilizzanti non sono impiegati. Il volume del serbatoio di raccolta è calcolato quindi in funzione del tipo di toilette, del numero di residenti e del periodo di stoccaggio desiderato. P. Jenssen PERIODO MINIMO DI STOCCAGGIO 6 MESI Urine Storage Tank at Lake Bornsjön in Sweden. È preferibile l’impiego di 2 serbatoi in modo che mentre uno viene riempito l’altro viene utilizzato per lo stoccaggio e la disinfezione. Lunghi tempi di detenzione costituiscono infatti la maniera più semplice per l’abbattimento della carica batterica: l’incremento di pH legato alla decomposizione dell’urea porta alla scomparsa dei diversi microrganismi patogeni. Sanitari innovativi 76 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 77. COMPOST TOILET Le composting toilet sono particolari WC a secco che trattano i rifiuti solidi umani attraverso processi di compostaggio e disidratazione, ottenendo un prodotto finale che può essere impiegato come ammendante organico in agricoltura. Questi sistemi non necessitano né di acqua né di prodotti chimici e non devono essere collegati al sistema fognario. Sanitari innovativi 77 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 78. COMPOST TOILET Le compost toilet possono essere costituite da una unità singola dove il materiale viene raccolto e compostato (sistemi a processo continuo), oppure possono compiere il processo di compostaggio in un' unità separata (sistemi “batch”), spesso in grado di servite più toilet. Gli elementi indispensabile per il buon funzionamento di una composting toilet sono: la ventilazione per eliminare gli odori e per garantire una buona ossigenazione della miscela; la composizione della miscela che deve avere le giuste condizioni di umidità, un giusto rapporto carbonio/azoto; la temperatura che deve essere compresa tra 10° e 55°. Sanitari innovativi 78 ACQUA E INNOVAZIONE
  • 79. COMPOST TOILET A prescindere dai diversi modelli in commercio, il principio di funzionamento si basa su una rapida decomposizione aerobica da parte di batteri termofili (40-60 °C) che ossidano le deiezioni, riducendo il volume ed eliminando gli agenti patogeni potenzialmente pericolosi. Il processo richiede il controllo del livello di umidità: se è troppo secco il processo rallenta fino a fermarsi, se, invece, c'è un eccesso di umidità si sviluppano batteri anaerobi che causano cattivi odori. Per questo, in alcuni sistemi, è previsto un impianto di raccolta del percolato. Un sistema correttamente dimensionato è comunque in grado di ridurre il volume delle deiezioni dal 10% al 30%. Il materiale rimanente è costituito da terriccio mineralizzato. Sanitari innovativi 79 ACQUA E INNOVAZIONE