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Comuni
Rinnovabili 2010
Sole, vento, acqua, terra, biomasse
La mappatura delle fonti rinnovabili
nel territorio italiano




                                       Con il contributo di:




RappoRto di legambiente
analisi e classifiche
COMUNI RINNOVABILI 2010




Il Rapporto è stato curato dall’Ufficio Energia e Clima di Legambiente
Edoardo Zanchini (Responsabile), Katiuscia Eroe, Gabriele Nanni, Andrea Cocco.
Hanno contribuito alla redazione del dossier Lavinia Di Giorgio e Rosa Padrevita

Un ringraziamento particolare per la disponibilità a fornire informazioni e dati va
a Gerardo Montanino (GSE), Luciano Pirazzi (Enea), Roberto Ballarotto (Sviluppo
Lazio), Thilo Pommering (Azzero CO2), agli uffici delle Province di Alessandria,
Ascoli Piceno, Campobasso, Chieti, Fermo, Grosseto, Milano, Piacenza, Pistoia,
Roma, Siena, Torino, Trento, agli uffici della Regione Calabria, Emilia-Romagna,
Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta.
Per il capitolo della Biomassa si ringrazia in particolare Itabia per la collaborazione
nel censimento dei dati.


Si ringraziano inoltre per la collaborazione Maria De Francesco,
Francesca Galante, Maddalena Gesualdi e tutti gli Sportelli energia,
i Circoli e i Regionali di Legambiente che hanno contribuito a raccogliere i dati.

Progetto grafico: Luca Fazzalari

Stampato su carta riciclata con utilizzo di inchiostri EuPIA
Grafiche Vieri srl - Roccastrada (GR)

Marzo 2010


Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                         1
INdICe


                        PREMESSA                           4

Cap. 1                  I COMUNI 100% RINNOVABILI          20

Cap. 2                  I COMUNI DEL SOLARE FOTOVOLTAICO   29
                        Le buone pratiche                  37

Cap. 3                  I COMUNI DEL SOLARE TERMICO        39
                        Le buone pratiche                  48

Cap. 4                  I COMUNI DELL’EOLICO               50
                        Le buone pratiche                  55

Cap. 5                  I COMUNI DELL’IDROELETTRICO        57
                        Le buone pratiche                  62

Cap. 6                  I COMUNI DELLA GEOTERMIA           65
                        Le buone pratiche                  71

Cap. 7                  I COMUNI DELLA BIOMASSA            74
                        Le buone pratiche                  85




Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente               3
PReMeSSA
PReMeSSA




           E se fosse proprio il territorio il labo-   uffici e aziende, per capire come sod-
           ratorio di una rivoluzione energetica       disfare con le soluzioni più adatte ed
           incentrata sulle fonti rinnovabili? A       efficienti utenze collegate da una rete
           guardare quello che sta accadendo           moderna che permette di scambiare
           nei Comuni italiani sembrerebbe             energia.
           proprio di sì, sono decine di migliaia
           gli impianti installati negli ultimi anni   Descrivere questi processi è l’obiettivo
           – piccoli, grandi, da fonti diverse –,      del Rapporto Comuni Rinnovabili di
           migliaia i progetti in corso di realiz-     Legambiente, giunto quest’anno alla
           zazione, che stanno dando forma             quinta edizione. I dati sono ottenuti
           a un nuovo modello di generazione           attraverso un questionario inviato ai
           distribuita. Impianti solari fotovoltai-    Comuni e incrociando le risposte con
           ci, solari termici, mini idro-elettrici,    le elaborazioni e gli studi del Gse, i
           geotermici ad alta e bassa entalpia,        rapporti di Enea, Itabia, Fiper, ANEV
           da biomasse e biogas, integrati con         oltre che le informazioni provenienti
           reti di teleriscaldamento e pompe di        da Regioni, Province e aziende.
           calore: lo scenario cambia completa-        Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2010
           mente rispetto al modo tradizionale di      racconta un salto impressionante
           guardare all’energia e al rapporto con      nella crescita degli impianti installati
           il territorio. Ed è diverso perfino dalle   nel territorio italiano. Sono 6.993
           “vecchie” rinnovabili italiane, il grande   i Comuni in Italia dove è installato
           idroelettrico e la geotermia, quelle che    almeno un impianto. Erano 5.580
           dalla fine del 1800 hanno accom-            lo scorso anno, 3.190 nel 2008. In
           pagnato la prima industrializzazione        pratica le fonti pulite che fino a 10
           del Paese. Eppure il dibattito pubblico     anni fa interessavano con il grande
           sull’energia non sembra ancora aver         idroelettrico e la geotermia le aree
           compreso la portata di questo pro-          più interne, e comunque una porzione
           cesso e l’importanza di guardare al         limitata del territorio italiano, oggi
           territorio per capire come sviluppare       sono presenti nell’86% dei Comuni.
           le fonti rinnovabili. Per un riflesso       Ma questi processi hanno anche di
           condizionato qualsiasi ragionamento         interessante il fatto che sono diversi in
           sembra non poter prescindere da un          ogni territorio – e sono descritti dalle
           approccio centralizzato e quantitativo,     cartine che disegnano la distribuzione
           fatto di MW installati per impianto.        in Italia delle diverse fonti - proprio
           Ma questo modo di ragionare di              perché differenti sono le potenzialità
           energia risulta inevitabilmente datato,     e le possibilità di valorizzazione. E’
           inadeguato rispetto a un processo che       impressionante notare come cresca la
           apre delle strade assolutamente nuove.      diffusione per tutte le fonti e i para-
           Se si ragiona delle attuali tecnologie      metri presi in considerazione. Sono
           rinnovabili occorre partire dalle risorse   ottime notizie, che dimostrano come le
           presenti nei diversi territori, guardare    energie pulite sono la migliore soluzio-
           alla domanda di energia di case,            ne non solo per uscire dalle fonti fossili

           4                                               Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
PReMeSSA
e salvare il pianeta dai cambiamenti                alla crisi economica e per guardare
climatici, ma anche per rispondere                  con un po’ di ottimismo al futuro.


I RISULtAtI

I Comuni del Solare sono 6.801 in                   potenza installata è in crescita, pari
Italia. Un numero in forte crescita, era-           a 5.148 MW, con 1.287 MW in
no 5.580 nel censimento dello scorso                più rispetto al 2009. I MW rilevati
anno, che arriva a coprire l’83,9 %                 dal Rapporto riescono a soddisfare il
dei Comuni e ancora una volta sono                  fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni
i “piccoli” ad evidenziare i dati più               100 mila famiglie. Tra questi Comuni
significativi. Per il solare fotovoltaico           192 si possono considerare autonomi
è il Comune di Craco, in Provincia                  dal punto di vista elettrico, poiché
di Matera, in testa alla classifica di              si produce più energia di quanta ne
diffusione con una media di oltre 542               viene consumata nei territori.
kW ogni 1.000 abitanti. La classifica
premia la diffusione per numero di abi-             I Comuni del Mini Idroelettrico sono
tanti residenti proprio per evidenziare             799. Il Rapporto prende in conside-
le potenzialità delle rinnovabili nel               razione gli impianti fino a 3 MW e
soddisfare i fabbisogni delle famiglie.             in questi Comuni la potenza totale
E a Craco gli impianti installati riesco-           installata è di 715 MW, in grado di
no, teoricamente, a soddisfare ampia-               produrre ogni anno oltre 2.860 GWh
mente i consumi elettrici dei cittadini.            pari al fabbisogno di energia elettrica
Nel solare termico a “vincere” è il                 di oltre 1 milione e 100 mila famiglie.
piccolo Comune di Fiè allo Sciliar, in              Il motivo per cui prendiamo in conside-
Provincia di Bolzano, con una media                 razione solo il “mini” è perché se dal
di 1.152 mq/1.000 abitanti. Anche                   grande idroelettrico proviene storica-
in questa classifica viene premiata la              mente il contributo più importante da
diffusione per abitante e non quella                parte delle fonti energetiche rinnovabili
assoluta, proprio perché gli impianti               alla bilancia elettrica italiana sono
solari termici possono soddisfare                   evidenti i limiti di sviluppo in termini di
larga parte dei fabbisogni di acqua                 nuovi impianti.
calda sanitaria e riscaldamento delle
famiglie. Sono 51 i Comuni italiani                 I Comuni della Geotermia sono 181,
che hanno già raggiunto l’obiettivo                 per una potenza installata pari a 880
fissato dall’Unione Europea di 264                  MW elettrici e 38,8 termici. Grazie
mq/1.000 abitanti, 15 in più rispetto               a questi impianti in Italia vengono
allo scorso anno.                                   prodotti ogni anno circa 6.600 GWh
                                                    di energia elettrica in grado di sod-
I Comuni dell’eolico sono 297 nella                 disfare il fabbisogno di oltre 2milioni
fotografia elaborata dal Rapporto. La               640mila famiglie. Se la produzione

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                             5
per gli impianti geotermici è storica-                            derivano da impianti a Biogas. Grazie
PReMeSSA




           mente localizzata tra le Province di                              a questi impianti in Italia si producono
           Siena, Grosseto e Pisa, un segnale                                7.161 GWh l’anno pari al fabbiso-
           positivo è lo sviluppo di impianti a                              gno elettrico di oltre 2 milioni 860
           bassa entalpia, ossia quelli che sfrut-                           mila famiglie. In forte crescita sono
           tano lo scambio termico con il terreno                            gli impianti collegati a reti di teleriscal-
           e che vengono abbinati a tecnologie                               damento (355), che permettono alle
           sempre più efficienti di riscaldamen-                             famiglie un significativo risparmio in
           to e raffrescamento. Questi impianti                              bolletta grazie alla maggiore efficien-
           rappresentano un’autentica risorsa per                            za degli impianti. Sono 286 i Comuni
           ridurre i consumi energetici domestici e                          in cui gli impianti utilizzano biomas-
           di strutture pubbliche e private.                                 se “vere” (ossia materiali di origine
                                                                             organica animale o vegetale), che
           I Comuni della Biomassa1 sono 788,                                riescono a soddisfare larga parte del
           per una potenza installata complessiva                            fabbisogno di riscaldamento e acqua
           di 1.023 MW elettrici e 985 termici.                              calda sanitaria.
           Di questi 421,1 MWe e 35,6 MWt


           LA CReSCItA deI COMUNI RINNOVABILI PeR Le dIVeRSe FONtI
           ANNO        SOLARe        SOLARe              eOLICO        MINI              BIOMASSA      GeOteRMIA       tOtALe
                       teRMICO       FOtOVOLtAICO                      IdROeLettRICO

           2006        108           74                 118            40               32            5               356
           2007        268           287                136            76               73            9               1.262
           2008        390           2.103              157            114              306           28              3.190
           2009        2.996         5.025              248            698              604           73              5.591
           2010        4.064         6.311              297            799              788           181             6.993

           Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente.




           L’aspetto forse più importante da                                 lavoro, portati servizi e creato nuove
           sottolineare sta proprio nella risposta                           prospettive di ricerca applicata oltre,
           al fabbisogno energetico: attraverso                              naturalmente, ad un maggiore benes-
           “nuovi” impianti eolici, geotermici,                              sere e qualità della vita. Queste realtà
           idroelettrici, da biomasse già oggi                               sono oggi la migliore dimostrazione
           sono centinaia i Comuni in Italia che                             del fatto che investire nelle rinnovabili
           producono più energia elettrica di                                è una scelta lungimirante e convenien-
           quanta ne consumano. Grazie a que-                                te che può innescare uno scenario di
           sti impianti si sono creati nuovi posti di                        innovazione e qualità nel territorio.




           6                                                                     Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
LA FOtOGRAFIA dI UN CAMBIAMeNtO




                                                                                                   PReMeSSA
I numeri, le immagini e le storie                   strade nuove capaci di creare inedite
raccontate da questo Rapporto dimo-                 opportunità industriali e occupazionali.
strano, se ce ne fosse stato ancora                 Insomma assumere finalmente come
bisogno, che le fonti rinnovabili sono              una grande sfida per guardare al
oggi tecnologie affidabili, che pos-                futuro quelli che sono gli obiettivi fissati
sono essere una risposta concreta ai                dall’Unione Europea al 2020.
fabbisogni energetici e un’alternativa
sempre più competitiva ai combustibili              Ma per compiere questo salto dobbia-
fossili nella strategia di lotta ai cam-            mo anche avere una chiara idea dello
biamenti climatici. La novità vera di               scenario nel quale si vuole immagina-
questi processi sta proprio nella pos-              re l’Italia tra qualche decennio. Legam-
sibilità di disegnare in funzione delle             biente è convinta che un Paese come
diverse domande di case, uffici, azien-             l’Italia abbia tutto l’interesse a percor-
de, fabbriche la risposta più adatta                rere la direzione segnata dall’Unione
attraverso il più efficace mix di impian-           Europea di scegliere la chiave del
ti da fonti rinnovabili e di soluzioni              clima come grande sfida di innovazio-
energetiche efficienti. Il merito va alla           ne. Perché per un Paese dipendente
ricerca applicata che in questi anni ha             dalle importazioni di fonti fossili,
permesso dei significativi miglioramen-             l’efficienza energetica è un investimen-
ti nelle prestazioni degli impianti, va             to sempre e comunque lungimirante, e
certamente ai nuovi sistemi di incentivo            per un sistema industriale che ha il suo
e a un processo imprenditoriale che                 cuore nelle piccole e medie imprese le
malgrado qualche contraddizione si è                fonti rinnovabili possono diventare una
comunque messo in moto e che collo-                 grande opportunità di competitività.
ca l’Italia tra i mercati più importanti a          Ed è senz’altro nell’interesse di citta-
livello mondiale. E’ dunque importante              dini e imprese che nel nostro Paese si
guardare a questi processi proprio per              creino finalmente le condizioni per un
capire fino in fondo le potenzialità e le           mercato dell’energia fatto di grandi e
strade da spingere, perché coinvolga                piccoli attori, dove sia premiata vera-
e responsabilizzi tutti i livelli di Gover-         mente l’innovazione e la concorrenza
no pena l’entrata in crisi del processo             nell’offerta ai cittadini e alle imprese.
per colpa di barriere e ritardi. Ma non             Il problema è che siamo molto lontani
basta, perché occorre dare una pro-                 da una prospettiva di questo tipo,
spettiva a questo scenario, aprire una              anzi la situazione sembra essere ogni
seconda fase in cui queste tecnologie               giorno più incomprensibile e confusa
siano il perno di una politica energeti-            dentro una discussione che tende a
ca, ambientale, territoriale. L’obiettivo           eludere i problemi veri. Un esempio?
deve essere quello di dare risposta                 Negli ultimi 10 anni, l’attenzione
agli storici problemi italiani (costo               mediatica e politica è andata soprat-
dell’energia, dipendenza dall’estero,               tutto alla necessità di costruire nuove
insicurezza degli approvvigionamen-                 grandi centrali perché, veniva soste-
ti, impatto sull’atmosfera) attraverso              nuto da più parti, solo così si poteva

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                             7
muovere la concorrenza e finalmente         Formigoni, già oggi le centrali a
PReMeSSA




           abbassare i prezzi dell’energia. Il         gas a ciclo combinato installate in
           Decreto “Sblocca centrali” nel 2002         quella Regione, le più efficienti sul
           ha aperto questa strada e il clamo-         mercato, girano spesso con motori
           roso blackout elettrico del Settembre       al minimo. E’ evidente che in futuro
           2003 riuscì a rendere ancora più forti      questa situazione diventerà ancora più
           le ragioni di chi denunciava l’inade-       diffusa per via delle nuove centrali in
           guatezza del parco centrali italiano,       cantiere. Qualche anno fa chi accu-
           l’insicurezza dovuta alla possibilità di    sava gli ambientalisti per gli alti costi
           nuove crisi del sistema. E’ dunque utile    dell’energia in Italia indicava proprio
           a qualche anno di distanza verificare       nell’inadeguatezza del parco centrali
           cosa è cambiato. Per quanto riguarda        il problema, e la responsabilità in chi
           il termoelettrico, dal 2002 ad oggi in      ne bloccava la costruzione. Oggi
           Italia sono entrate in funzione (Fonte:     sono gli stessi che propongono il
           Ministero dello Sviluppo Economico)         nucleare ma fanno finta di non vedere
           31 centrali per circa 19 mila MW            come il mercato italiano dell’energia
           (30 a gas e Civitavecchia oramai in         sia arrivato a un punto di crisi, con la
           funzione a carbone), a cui si aggiun-       prospettiva certa nei prossimi anni che
           geranno 14 centrali a gas in corso          senza una nuova politica energetica
           di realizzazione per 6.430 MW.              non ci sarà nessuna riduzione delle
           Non è finita qui perché sono in corso       bollette elettriche. Per ragioni molto
           di valutazione 37 centrali a gas per        semplici: chi ha realizzato le centrali
           19 mila MW e 5 impianti a carbone           dovrà rientrare degli investimenti fatti
           per complessivi 5.700 MW. Senza             in centrali che “lavorano” meno ore di
           dimenticare che il programma del Go-        quanto programmato; in un mercato
           verno per il rilancio del nucleare punta    internazionale le importazioni spes-
           a realizzare in Italia 13.000 MW            so, soprattutto di notte, convengono
           di centrali per soddisfare il 25% dei       rispetto a qualsiasi produzione termo-
           fabbisogni elettrici italiani. Ma provia-   elettrica interna; infine perché se si
           mo a capire che cosa significherebbe        sceglierà di realizzare delle centrali
           tutto questo rispetto al fabbisogno         nucleari è nell’interesse di chi investe
           elettrico italiano. Dai dati di Terna tra   che i prezzi non scendano se si vuole
           il 2002 e il 2008 la potenza totale         rendere possibile un investimento già
           installata in Italia è aumentata di oltre   così spericolato. Ha senso continuare
           22.000 MW passando da 76.577                su questa strada?
           MW a 98.625, oggi siamo ben
           oltre quota 100 mila MW installati.         E’ evidente che occorra aprire una
           Siccome la domanda alla punta non           discussione seria sullo scenario ener-
           ha mai superato in questi anni quota        getico italiano dei prossimi anni.
           57 mila MW potremmo trovarci tra            Capire finalmente che se si vuole dare
           qualche anno con centrali per quasi 3       risposta ai problemi italiani è proprio
           volte l’energia elettrica di cui abbiamo    dallo scenario tracciato dall’Unione
           bisogno. Come ha denunciato più             Europa che possono arrivare risposte
           volte il Governatore della Lombardia        positive. Invece di combattere gli im-

           8                                               Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
pegni per la riduzione delle emissioni                              chiede perfino soldi pubblici o presi in




                                                                                                               PReMeSSA
di CO2 si potrebbe utilizzare proprio                               bolletta per evitare i costi che dovreb-
questa chiave per premiare le centrali                              bero pagare le imprese meno efficien-
più efficienti nell’enorme parco impian-                            ti. Invece questa direzione è l’unica
ti italiano. Siamo già dentro questa                                possibile per governare una transizio-
prospettiva con le Direttive europee                                ne verso un mercato dell’energia che
e il sistema ETS (European Emission                                 premi gli investimenti in efficienza e
Trading System), per cui chi emette più                             spinga la concorrenza nell’offerta agli
CO2 più paga, ma per ora guar-                                      utenti finali.
diamo da un’altra parte e qualcuno


dIFFUSIONe deLLe RINNOVABILI IN eUROPA
NAZIONe                SOLARe teRMICO Mq           SOLARe FOtOVOLtAICO MW                eOLICO MW
AUSTRIA                3.240.000                   30                                   995
DANIMARCA              418.280                     3                                    3.465
FRANCIA                1.624.000                   91                                   4.492
GERMANIA               11.094.000                  5351                                 25.777
GRECIA                 3.868.200                   18                                   1.087
ITALIA                 1.606.230                   754                                  5.112,57
OLANDA                 363.341                     54                                   2.229
REGNO UNITO            385.920                     21                                   4.051
SPAGNA                 1.411.166                   3404                                 19.149

Fonte: Elaborazione di “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente su dati Estif, Eurobserver, Ewea




Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                                          9
dIFFUSIONe deLLe RINNOVABILI NeLLLe ReGIONI ItALIANe
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           ReGIONe                    Idroelettrici MW     Solari(Fv) MW      eolici MW      Geotermici MW    Biomasse e Rifiuti MW
           PIEMONTE                   2435,00              69,20             12,61           7,00            70,90
           VALLE D'AOSTA              882,00               0,57              0,01            0,11            0,80
           LOMBARDIA                  4919,00              90,08             0,12            8,98            409,10
           TRENTINO ALTO ADIGE        3105,00              41,10             1,27            0,39            22,00
           VENETO                     1099,00              57,92             1,42            5,67            117,00
           FRIULI VENEZIA GIULIA      457,00               18,55             0,00            0,04            18,90
           LIGURIA                    73,00                4,82              24,50           0,03            13,40
           EMILIA ROMAGNA             295,00               72,76             23,10           2,27            299,20
           TOSCANA                    328,00               39,00             45,12           854,04          77,20
           UMBRIA                     511,00               21,57             1,50            0,02            25,50
           MARCHE                     230,00               40,00             0,02            1,82            13,80
           LAZIO                      403,00               60,04             13,23           0,00            77,80
           ABRUZZO                    1002,00              11,47             218,29          0,64            5,10
           MOLISE                     85,00                5,70              254,12          0,00            40,70
           CAMPANIA                   334,00               25,08             806,13          0,00            42,80
           PUGLIA    7
                                      3,95                 95,19             1128,75         0,00            139,00
           BASILICTA                  128,00               23,60             214,32          0,00            23,80
           CALABRIA                   720,00               20,64             451,49          0,00            123,60
           SICILIA                    152,00               29,98             1160,89         0,00            19,00
           SARDEGNA                   466,00               27,43             755,68          0,00            15,80
            ITALIA                    17627,95             754,70            5112,57         881,00          1555,40

           Fonte: Elaborazione di Legambiente su dati GSE e “Comuni Rinnovabili 2010”




           OBIettIVO 2020, SPINGeRe LO SCeNARIO deLLe FONtI RINNOVABILI
           NeL teRRItORIO ItALIANO

           Nessuna lotta dei piccoli Comuni                                  Il mondo che abbiamo creato oggi
           contro le grandi centrali o un’idea Lilli-                        ha problemi che non possono essere
           puziana dell’energia da contrapporre                              risolti con lo stesso modo di pensare
           al gigantismo delle multinazionali.                               con cui li abbiamo creati.
           Piuttosto quello che il nuovo scenario
           delle fonti rinnovabili sta facendo                                                               Albert einstein
           riscoprire è l’attenzione verso nuove
           strade da intraprendere per rende-
           re più moderno, efficiente e anche                                alla rete elettrica europea) e per smart
           sostenibile il sistema energetico. E che                          grids che gestiscono e interscambiano
           dovrà passare per tanti piccoli e gran-                           energia elettrica con utenze e produ-
           di impianti, per progetti di una scala                            zioni distribuite. Insomma occorrono
           enorme come Desertec (un sistema di                               occhi ben aperti verso opportunità
           centrali solari a concentrazione e im-                            inedite e la chiara consapevolezza
           pianti eolici nel Nord Africa connesso                            che gli obiettivi fissati dall’Unione


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Europea al 2020 implicano per l’Italia              fonti rinnovabili gli assi fondamentali




                                                                                                 PReMeSSA
una forte accelerazione delle politi-               su cui puntare. Ma come dimostrano i
che energetiche sostenibili. Perché                 numeri e le esperienze di questo Rap-
per quella data si dovranno ridurre le              porto la novità del processo in corso
emissioni di CO2 (in pratica con lo                 sta nel fatto che quando si guarda al
stesso target previsto dal Protocollo di            territorio queste due strategie devono
Kyoto -6,5% rispetto al 1990) e per                 viaggiare assieme. Solo guardando
le rinnovabili arrivare a soddisfare                alle domande di elettricità e di calore,
il 17% dei consumi finali di energia                alle vocazioni dei territori è possibile
(rispetto al 5,2% del 2005). Prima di               oggi dare una risposta efficiente.
ragionare di scenari occorre guarda-                Anche perché i cambiamenti avve-
re con attenzione ad alcuni segnali                 nuti nella domanda di energia sono
significativi. Nel 2009 sono avvenuti               rilevantissimi e strutturali, basti dire
alcuni cambiamenti rilevanti e vanno                che mentre fino a qualche anno fa era
letti con attenzione i dati che raccon-             l’industria il principale canale di con-
tano di un’inversione della curva delle             sumo oggi la domanda di energia che
emissioni di CO2 che - per via della                proviene dagli usi civili rappresenta in
crisi economica (-5% il PIL italiano                Italia circa il 50% dei consumi elettrici
nel 2009) e di alcuni cambiamenti                   e il 33% dei consumi energetici totali.
strutturali in alcuni settori dell’economia         Alcuni dati del Rapporto potrebbero
- dovrebbero sostanzialmente tornare                far pensare che questo scenario possa
ai livelli del 1990. Per quanto riguar-             andare bene per i piccoli Comuni
da le fonti energetiche rinnovabili,                – del resto il 67% dei Comuni rin-
la crescita nel 2009 è stata senza                  novabili ha meno di 5.000 abitanti
precedenti sia in termini di installato             – ma non per le grandi città. Ma si
(oltre 1.000 MW di eolico, 500 MW                   sbaglierebbe di molto a pensare che
di fotovoltaico e la crescita per tutti             questa ricetta sia adatta solo per i
i tipi di impianti) che di produzione,              piccoli centri. Al contrario, l’insieme
arrivando a coprire il 20% del consu-               di queste esperienze mostra come il
mo lordo di energia elettrica rispetto              modello energetico che si sta deline-
al 16,5% del 2008. Gli stessi dati                  ando è adatto a rispondere proprio
dell’Autorità per l’Energia mostrano                alle esigenze dei centri urbani, perché
come sia cresciuto il contributo di tutte           avvicina la domanda di energia e la
le fonti: eolico 6.600 GWh (+35%                    sua produzione più efficiente. E punta
rispetto al 2008), biomasse 6.500                   a soddisfare i fabbisogni termici attra-
GWh (+10%), fotovoltaico 1.000                      verso reti di teleriscaldamento, impianti
GWh (+400%), idroelettrico 47.000                   solari termici integrati con pompe di
GWh (+13%).                                         calore, centrali di micro cogenerazio-
                                                    ne, caldaie a condensazione, e quelli
Ora la sfida sta nel creare le condizio-            elettrici attraverso il solare fotovoltai-
ni per cogliere le opportunità di questo            co, la geotermia e laddove possibile
scenario di cambiamento nel settore                 impianti eolici, mini idroelettrici, da
energetico. Tutti gli studi indicano                biomasse integrati con le tecnologie
nell’efficienza e nello sviluppo delle              più efficienti di produzione e gestione

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energetica. Occorre dunque guardare           dini e alle imprese. Lo scenario che
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           con molta più attenzione alle città, alle     si metterebbe in moto è chiaramente
           specifiche esigenze di edifici residen-       alternativo a quello che si vorrebbe
           ziali, commerciali, terziari e prendere       spingere nei prossimi anni, perché di-
           atto del fatto che una risposta credibile     mostra la totale inutilità del nucleare e
           agli obiettivi nazionali di riduzione dei     la necessità di fermare i nuovi impianti
           gas serra può venire oggi solo da tan-        a carbone, utilizzando il gas come
           te ambiziose e diffuse politiche locali.      fonte di transizione ma da promuovere
           Questa sfida, che può sembrare visio-         in impianti di cogenerazione.
           naria se vista dentro l’attuale dibattito
           politico italiano sui temi energetici, è      Ma sono anche solide ragioni di
           già realtà in molti Comuni che hanno          interesse a convincere della necessità
           capito come valorizzare le proprie            di guardare in questa direzione. Non
           risorse attraverso il più adatto mix di       esiste un altro scenario energetico che
           impianti. Queste esperienze sono si-          possa garantire gli stessi risultati in
           mili ad altre che si stanno realizzando       termini di riduzione delle importazioni
           in tante città, regioni, quartieri, isole     dall’estero, di concorrenza e riduzione
           europee che si sono esplicitamente            della spesa energetica, di creazio-
           poste come obiettivo di raggiungere           ne di posti di lavoro. Per i cittadini
           l’autonomia energetica al 2020.               italiani è del resto possibile sperare in
                                                         una riduzione dei costi in bolletta nei
           Questa visione è la più lungimirante          prossimi anni solo se installeranno un
           per un Paese come l’Italia. E l’idea di       pannello solare sul tetto, interverranno
           un modello di generazione distribuita         per migliorare l’isolamento di pareti,
           incentrato su impianti efficienti e da        finestre o tetto, oppure se sceglieran-
           fonti rinnovabili è una prospettiva ben       no di cambiare l’impianto energetico
           più credi¬bile, moderna e desiderabi-         per sceglierne uno più efficiente. Le
           le di quella che vorrebbero muovere i         esperienze raccolte in questo Rappor-
           paladini del nucle¬are o del carbone.         to sono interessanti proprio perché
           In questa fase diventa fonda¬mentale          raccontano quanto questa prospettiva
           definire la cornice delle regole, delle       risulti vantag¬giosa: coloro che hanno
           strategie e delle politiche più adatte        installa¬to impianti solari termici e
           per spin¬gere uno scenario che può            fotovoltaici, che sono collegati a reti
           produrre effetti straordinari non solo        di teleriscaldamento, vedono bollette
           in termini di riduzio¬ne dei consumi          meno salate in Comuni in cui l’aria
           e delle importazioni di fonti fossili,        che si respira è più pulita. Ma anche
           ma anche in termini di innovazione e          le imprese hanno tutto da guadagnare
           creazione di posti di lavoro.                 da uno scenario di vera concorrenza
           Diversi studi mostrano la fattibilità degli   nell’offerta finale e da un quadro di
           obiettivi fissati dall’Unione Europea al      certezze che permetta di aprire nuovi
           20202, e descrivono come sia pos-             spazi di competitività internazionale.
           sibile dare risposta alla domanda di          Insomma, gli unici ad avere un vero
           energia del Paese promuovendo una             interesse a contrastarla sono coloro
           vera concorrenza nell’offerta ai citta-       che vogliono mantenere monopoli e

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rendite di posizione. E che purtrop-                ce all’accusa di marginalità e discon-




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po continuano ad avere un enorme                    tinuità delle rinnovabili. Lo stesso tipo
spazio mediatico nel ripetere le solite             di ragionamento vale per l’idroelettrico
accuse contro le fonti rinnovabili:                 dove con centrali a pompaggio si può
che comunque rimarranno margina-                    realizzare un accumulo di energia e
li, che mandano in crisi la rete, che               una più efficiente gestione della produ-
costano miliardi in incentivi. Queste               zione per utilizzarla nelle ore di punta.
tesi sono smentite non solo dai tanti               Insomma, proprio gli ultimi anni hanno
esempi citati in questo Rapporto, ma                dimostrato quanto questo scenario sia
soprattutto da quelli, su scala ben più             concreto, quanto produca continua
grande, di un Paese come la Germa-                  innovazione e risposte ai problemi.
nia, dove attraverso attente politiche              Ma per completare i ragionamenti sul
realizzate negli ultimi anni il contributo          futuro delle rinnovabili non si può cer-
delle rinnovabili rispetto ai consumi               tamente eludere il tema degli incentivi.
finali (il parametro per cui valgono                Legambiente si è sempre spesa per
gli obiettivi UE) è passato dal 4% del              un sistema trasparente come quello
2005 all’attuale 12% e la curva delle               tedesco, che per tutte le fonti rinnova-
previsioni secondo il Governo federale              bili prevede il conto energia e dunque
dovrebbe permettere di arrivare al                  la possibilità di monitorare effetti e
28% al 2020. Insomma, le fonti pulite               costi del sistema. C’è da intervenire
rimangono marginali solo nei Paesi                  per ridurre incentivi che, ad esempio,
che guardano al passato. E non vi è                 sono troppo generosi per il fotovoltai-
alcuna ragione tecnica o economica                  co e in particolare per quello a terra.
legata alla rete elettrica per fermare i            Come con altrettanta decisione si
nuovi impianti. Occorre semplicemen-                deve migliorare il sistema dei certificati
te che Terna realizzi gli interventi da             verdi monitorando con attenzione l’im-
troppi anni attesi per rafforzare la rete           patto e l’efficacia rispetto alle diverse
in quelle parti dell’Appennino dove                 fonti. Però evitiamo ipocrisie, chi oggi
effettivamente una parte dell’energia               lancia allarmi per il possibile impatto
eolica prodotta viene sprecata. Ma                  degli incentivi sulle bollette dimentica
è semplicemente ridicolo accusare                   che tuttora le fonti rinnovabili “costa-
l’eolico di questi problemi quando per              no” in bolletta la metà degli inquinanti
anni si è sostenuto da più parti che                impianti da fonti fossili premiati con il
era inutile e non funzionava. Ma sono               Cip6 (900 milioni di euro nel 2009
forse gli impianti a biomasse e biogas              tra Conto energia per il fotovoltaico,
a mostrare con maggiore evidenza                    certificati verdi e tariffa onnicomprensi-
quanto lo sviluppo delle rinnovabili stia           va, contro 2 miliardi di Euro). Infine tra
cambiando lo scenario, perché oggi                  le ragioni di interesse una non trascu-
in questi impianti si produce energia               rabile riguarda l’occupazione: nei
elettrica e termica senza le oscillazioni           diversi studi realizzati in questi mesi
nella produzione che sono il problema               da Università e Centri di ricerca la
del solare e dell’eolico. Proprio perché            quantità di occupati che questo settore
la gestione di questi impianti è elasti-            potrebbe generare al 2020 supera i
ca, rappresentano una risposta effica-              250 mila, ossia moltiplica per 5 gli

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                           13
addetti attuali. Se li si confronta con       se dal Governo si capisce dove sta
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           le 2.000 persone che dovrebbero               l’interesse pubblico.
           lavorare nelle centrali nucleari promes-

           Le SCeLte INdISPeNSABILI

           1) Certezze per questo scenario               risulta quella con le migliori opportuni-
           Assumere finalmente gli obiettivi UE al       tà di guadagno e al contempo quella
           2020 come campo dei ragionamenti              in cui è più complicato realizzare i
           e delle politiche prioritarie, fissando       progetti. Il primo atto da compiere è
           finalmente le regole e le condizioni di       semplice: far diventare un atto libero
           base per puntare a innescare un ciclo         e gratuito realizzare un impianto
           virtuoso.                                     domestico; del quale bisogna sem-
           Il primo passaggio indispensabile             plicemente dare comunicazione al
           è quello di aprire un confronto sul           Comune se riguarda il solare termico
           Piano di azione nazionale per le              e fotovoltaico sui tetti, il minieolico, la
           rinnovabili, che occorre presentare           geotermia a bassa entalpia. Il secon-
           a Bruxelles entro Giugno 2010 e in            do lo si attende da 8 anni: ossia che
           cui si dovranno indicare le politiche e       vengano finalmente emanate le Linee
           suddividere gli obiettivi tra le Regioni.     Guida per l’approvazione dei pro-
           E’ importante fare chiarezza su questo        getti di impianti da fonti rinnovabili
           documento, promuovere un confronto            previste dal DL 387/2003. Sì perché
           con Regioni, associazioni e imprese.          in Italia, nel 2010 non vi sono ancora
           Perché significa definire passaggi            regole nazionali e c’è una situazione
           importanti e articolare le priorità di in-    giuridica quanto mai incerta rispetto a
           tervento e il monitoraggio del cambia-        quelle regionali. Le Linee Guida devo-
           mento in corso. In modo da scegliere          no in particolare fare chiarezza rispet-
           il più adatto mix di diffusione delle         to ai temi più delicati di inserimento
           fonti rinnovabili nei diversi territori che   degli impianti rispetto alle risorse
           dovrà essere accompagnato da politi-          naturali e al paesaggio. In modo che
           che nazionali, regionali e locali.            un’azienda o un cittadino sappiano
                                                         con chiarezza, da subito, se e a quali
           Regole semplici e trasparenti per             condizioni un impianto si può realizza-
           l’approvazione dei progetti da fonti          re in quel territorio, evitando così inutili
           rinnovabili.                                  polemiche e conflitti. Occorre dunque
           Oggi è qui il principale problema ita-        definire i contenuti degli studi ambien-
           liano, riconosciuto da tutti gli operatori    tali e le attenzioni progettuali specifi-
           del settore. Le difficoltà nell’approva-      che per gli impianti eolici, idroelettrici,
           zione degli impianti riguardano piccoli       da biomasse, geotermici, solari.
           e grandi interventi, cittadini e aziende.
           Nelle analisi della IEA (International        definire uno scenario certo, di pro-
           Energy Agency) sulla competitività            gressiva riduzione per gli incentivi
           degli investimenti nelle rinnovabili tra      alle fonti rinnovabili. Oggi vi sono
           i Paesi europei, la situazione italiana       tutte le condizioni tecnologiche per

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raggiungere gli obiettivi di sviluppo               titive (come il solare termico nei nuovi




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delle fonti rinnovabili previsti al 2020            interventi edilizi e nelle ristrutturazioni)
e insieme creare le condizioni per                  e incentivi per quelle che possono
avere a quella data la “grid parity”,               innescare i più efficaci interventi di
ossia la possibilità che gli impianti da            risparmio energetico. Accompagna-
rinnovabili non abbiano più bisogno                 re ad esempio i miglioramenti nelle
di incentivi. Diversi studi dimostrano              prestazioni degli elettrodomestici e
come, con un quadro di certezze per                 dei sistemi energetici con incentivi e
gli investimenti e di chiarezza sulla               scadenze dopo le quali gli standard
prospettiva gli sviluppi nella ricerca              meno efficienti escano dal commercio.
assieme al miglioramento dell’efficien-             In modo da definire con attenzione
za degli impianti e alla riduzione dei              un ruolo sempre più rilevante delle
costi, sia possibile raggiungere questo             rinnovabili e delle tecnologie efficienti
passaggio “epico”. Le decisioni da                  nel sistema energetico italiano, perchè
prendere sono urgenti. La priorità va               diventino il perno di una strategia in-
certamente al prolungamento degli                   dustriale, economica, ambientale. Del
incentivi in conto energia per il so-               resto, in questa direzione guardano
lare fotovoltaico (di grande successo               gli altri Paesi europei che più stanno
e in fase di scadenza). Ma altrettanto              spingendo le fonti rinnovabili. Sia
urgente è dare certezza al solare                   la Spagna che la Germania hanno
termico e agli interventi di risparmio              ridotto sensibilmente gli incentivi al
energetico (con il 55% di detrazione                solare fotovoltaico eppure grazie a
fiscale) che termineranno nel 2010.                 un sistema industriale competitivo gli
Per produrre l’accelerazione indispen-              investimenti continuano.
sabile per muovere interventi e ricerca
occorre una visione che traghetti questi            Una rete energetica che aiuti la
incentivi e quelli per le altre rinnova-            generazione distribuita. Oggi an-
bili da ora al 2020 con passaggi di                 cora troppi problemi si evidenziano
revisione ogni due anni per verificarne             nell’allaccio degli impianti alla rete
l’efficacia e i costi.                              energetica, con ritardi e incertezze
Oggi ci sono tutte le condizioni                    che devono essere superati per dare
tecnologiche per innescare in Italia                prospettiva a questi interventi. Occorre
un processo di investimenti che si                  risolvere questi problemi e mettere in
autoalimentano e che realizzano                     campo le risorse per realizzare gli
risultati significativi in un tempo limita-         investimenti sulla rete capaci di uscire
to. Ma si deve cambiare l’approccio                 dagli attuali problemi di alcune parti
rispetto alle rinnovabili, per introdurre           dell’Appennino. E in parallelo investire
una cultura che premi gli investimenti              per modernizzare la rete di distribuzio-
attraverso certezze nelle regole e nelle            ne nella prospettiva di avere una più
condizioni di intervento (è preferibile             efficiente gestione che aiuti la gene-
avere un sistema con autorizzazioni                 razione distribuita e l’interscambio di
più veloci e un accesso al credito                  utenze e attività nella prospettiva della
semplice piuttosto che alti incentivi),             smart grid.
obblighi per le tecnologie già compe-

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                             15
2) Muovere l’innovazione del settore        al diffuso disagio delle famiglie.
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           edilizio, integrare fonti rinnovabili e
           efficienza energetica                       Spingere l’innovazione energetica
           I numeri lo raccontano in modo              degli edifici, con prestazioni minime
           spietato, non esiste alcuna possibili-      obbligatorie di efficienza e di uso
           tà di conseguire i risultati energetici     delle rinnovabili. Invece di cercare
           in cui l’Italia è impegnata senza un        ancora rinvii, come avvenuto in questi
           forte coinvolgimento del settore delle      anni, rispetto alle Direttive europee
           costruzioni attraverso il quale ridurre     che introducevano la certificazione
           il peso dei consumi civili. Del resto       energetica degli edifici e l’integrazio-
           la transizione verso un modello ener-       ne delle fonti rinnovabili negli edifici,
           getico nel quale il peso dei consumi        serve subito un cambio di passo.
           legati al settore delle costruzioni si      Occorre infatti assumere il 2020 come
           riduca significativamente, grazie a un      orizzonte per realizzare un significati-
           rapido miglioramento degli standard,        vo miglioramento delle prestazioni del
           è una prospettiva che non possiamo          settore attraverso le nuove possibilità
           più considerare in discussione. Del         di controllo create con la certificazio-
           resto, basta leggere i contenuti della      ne energetica (che fissa la classe ener-
           Direttiva sull’efficienza energetica in     getica dell’edificio in funzione delle
           edilizia in discussione al Parlamento       prestazioni). Stabilendo da subito per i
           Europeo, che fissa al 2018 l’orizzonte      nuovi edifici e le ristrutturazioni edilizie
           per un cambiamento tanto radicale           oltre una certa dimensione lo standard
           da prevedere per tutti i nuovi edifici di   minimo obbligatorio di Classe A,
           combinare un’alta efficienza ener-          ossia una riduzione dei fabbisogni di
           getica con la capacità di soddisfare        riscaldamento e raffrescamento, ma
           il complessivo consumo di energia           con pari o maggiore comfort, su tutto
           annuo da fonti rinnovabili applicate        il territorio nazionale. E prevedere
           nel sito. Il Governo inglese è già più      per tutte le ristrutturazioni edilizie il
           avanti, avendo fissato al 2016 i tempi      miglioramento della classe energeti-
           di una transizione radicale: da quella      ca di appartenenza, con incentivi in
           data si potranno realizzare solo costru-    funzione del “salto” effettuato (una,
           zioni “carbon neutral”, in grado cioè       due, tre categorie). Occorre inoltre
           di azzerare il contributo di anidride       stabilire un contributo minimo obbliga-
           carbonica grazie a un mix di misure         torio delle fonti rinnovabili rispetto ai
           di efficienza energetica e di utilizzo di   fabbisogni termici e elettrici come già
           fonti rinnovabili. Insomma non esistono     avviene in molti Regolamenti Edilizi
           più scuse, ragioni economiche o tec-        e in teoria anche a livello nazionale
           nologiche per fermare questo cambia-        (DL 311/2006 e Legge Finanziaria
           mento, anzi il settore delle costruzioni    2008) se si definissero i provvedimenti
           italiano, che sta attraversando un          attuativi. Perché il contributo del solare
           durissimo periodo di crisi, può uscirne     termico e fotovoltaico, di biomasse,
           proprio puntando sull’innovazione           geotermia a bassa entalpia, mini-eoli-
           energetica, sul recupero del patrimo-       co può contribuire in modo significati-
           nio edilizio italiano per dare risposta     vo a soddisfare i fabbisogni di ener-

           16                                              Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
gia elettrica e termica degli edifici.              Secondo i calcoli dell’Enea, le ridu-




                                                                                                 PReMeSSA
Bisogna avere il coraggio di introdurre             zioni più consistenti e a minor costo si
questi obblighi per gli edifici residen-            possono realizzare intervenendo sul
ziali, commerciali, terziari perché non             miglioramento tecnologico; ancora
esiste più alcuna ragione tecnologica               più efficace questa politica si rivela se
o di costi a impedire che si faccia an-             integrata all’uso delle rinnovabili nel
che da noi quello che è già in vigore               settore civile come risposta alle specifi-
negli altri Paesi europei.                          che domande. Per muoversi in questa
                                                    direzione e superare una situazione
Una politica per riqualificare e mi-                di totale assenza del tema efficienza
gliorare le prestazioni energetiche                 dall’agenda politica nazionale si può
del parco immobiliare esistente.                    cominciare dal migliorare gli strumenti
Solo con una ampia riqualificazione                 già esistenti.
energetica del patrimonio edilizio esi-             In primo luogo aumentando progres-
stente sarà possibile ridurre in maniera            sivamente gli obiettivi e allargando
sostanziale i consumi energetici civili.            il campo degli interventi legati ai
I provvedimenti fino ad oggi introdotti             certificati bianchi, ossia gli obblighi
non sono sufficienti a muovere un cam-              di risparmio energetico fissati per i
biamento significativo. Occorre inter-              distributori finali di energia che muo-
venire per creare condizioni di vantag-             vono un mercato degli interventi negli
gio per gli interventi di riqualificazione          usi finali3. In questi anni sono stati uno
energetica di interi edifici pubblici e             strumento importante, che ha conse-
privati, attraverso una riforma della               guito risultati di riduzione dei consumi
fiscalità del settore e specifici incentivi.        energetici ma limitato a poche tecno-
Ma anche premiare la riduzione dei                  logie (soprattutto lampadine e riduttori
consumi realizzata negli edifici, sia sul           di flusso). Ora occorre rafforzarlo
versante famiglie che su quello delle               alzando gli obiettivi di risparmio ma,
imprese di distribuzione e gestione                 soprattutto, puntando a ridurre i consu-
dell’elettricità e del calore.                      mi di strutture residenziali e terziarie,
                                                    capannoni produttivi, centri commer-
3) Un mercato che premi efficienza e                ciali. Attraverso il riconoscimento dei
concorrenza                                         risparmi ottenuti attraverso interventi
A più di 10 anni di distanza dalla                  di miglioramento delle prestazioni
liberalizzazione del settore energe-                energetiche di strutture energivore si
tico occorre ritornare sugli obiettivi              potrebbe innescare un meccanismo
che spinsero a intraprendere questa                 virtuoso di integrazione degli impianti
direzione: aumentare la concorrenza                 più efficienti (di micro cogenerazione
nell’offerta ai cittadini e alle aziende,           e trigenerazione, pompe di calore,
la trasparenza e l’innovazione.                     ecc.) con tecnologie rinnovabili e inter-
                                                    venti di miglioramento delle prestazio-
Una politica per l’efficienza energe-               ni energetiche delle pareti attraverso il
tica. La strada più semplice e econo-               ruolo delle Esco.
mica per ridurre le emissioni di CO2                Per capire la “concretezza” di questi
passa per l’efficienza energetica.                  interventi basta guardare le buone pra-

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                           17
tiche citate in questo Rapporto, dove       Ma occorre anche trovare risposta a
PReMeSSA




           in edifici residenziali e produttivi si è   problemi rispetto ai quali le politiche
           già raggiunta l’autonomia energetica        fino ad oggi attuate non funzionano.
           attraverso una intelligente integrazio-     Il tema del Clima sarà centrale nei
           ne di fonti rinnovabili come il solare      prossimi anni, per cui come ha det-
           termico e fotovoltaico, le biomasse e       to il Ministro inglese Ed Miliband,
           la geotermia con sistemi a pompa di         occorre guardare in modo nuovo al
           calore o di teleriscaldamento.              mercato dell’energia per spingere e
                                                       tenere assieme gli obiettivi di riduzio-
           Utilizzare come criteri l’efficienza        ne dei gas serra e di concorrenza
           energetica e le emissioni di CO2 per        nell’offerta. Altrimenti il rischio è che i
           valutare i progetti di impianti. Non        miglioramenti tecnologici diano solo
           ha alcun senso logico o economico,          vantaggi alle imprese energetiche e
           mentre si è impegnati come Paese            non si trasformino in benefici per gli
           a ridurre le emissioni di gas serra,        utenti finali, e dall’altra parte che risulti
           continuare ad approvare e realizzare        troppo complesso, se non impossibi-
           impianti energetici di qualsiasi taglia     le, raggiungere dei risultati in termini
           e fonte senza soluzione di continuità.      di riduzione dei gas serra per come
           Occorre invece fissare dei criteri di       funziona il mercato dell’energia. Non
           efficienza energetica minima degli          sono questioni semplici, ma se non si
           impianti, obbligandoli sempre alla          avrà una chiara consapevolezza delle
           cogenerazione, in modo da spingere          sfide il rischio è un peggioramento del-
           gli impianti più efficienti che potreb-     le condizioni ambientali del Pianeta e
           bero permettere di chiudere quelli più      al contempo un finto mercato dell’ener-
           vecchi e inquinanti. Allo stesso modo       gia che premia solo le rendite di
           bisogna stabilire un criterio legato alle   posizione. Per trovare idee per questi
           emissioni di CO2 degli impianti per         nuovi problemi occorre guardare alle
           valutare piani, programmi, progetti di      esperienze internazionali (da quelle
           impianti rispetto all’impatto che deter-    dei Lander tedeschi alle esperienze de-
           minano in termini di gas serra.             gli Stati di New York o della Califor-
                                                       nia, per cui nei confronti delle Utilities
           Ma occorrono anche nuove idee per           pubbliche e private vengono fissati
           muovere politiche capaci di spinge-         obiettivi vincolanti, controlli e tariffe
           re l’efficienza energetica verso gli        massime) e al passato. In fondo quan-
           utenti finali. In questo nuovo scenario     do ai primi del ‘900 Ernesto Nathan,
           energetico occorre mettere in moto          allora Sindaco di Roma propose ai
           soluzioni inedite, capaci di rendere        cittadini un referendum per far nascere
           possibile una accelerazione degli           l’azienda municipalizzata dell’energia
           interventi a tutti i livelli anche quello   a Roma, l’Acea, si trovava di fronte
           locale. Un esempio sono i Regolamen-        a problemi analoghi. Aveva la ne-
           ti Edilizi comunali che, come dimostra      cessità di portare la luce anche nelle
           l’esperienza di questi anni, possono        periferie più lontane e povere che ai
           spingere con obblighi e incentivi l’in-     gruppi privati del settore energetico
           novazione nel settore delle costruzioni.    non interessavano. Oggi sono altri gli

           18                                              Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
obiettivi ma ugualmente quando gli                  emissioni zero, ecc.




                                                                                                  PReMeSSA
strumenti a disposizione non funziona-
no occorre muovere nuove idee. E per                Il territorio italiano possiede tutte le
questo serve rivedere gli obiettivi delle           risorse per diventare il palcoscenico di
utilities sia private che pubbliche (le             una rivoluzione energetica e ambien-
municipalizzate come Acea che non                   tale incentrata sulle fonti rinnovabili. I
brillano certo per capacità di innova-              numeri e le esperienze del Rapporto
zione), ridare un senso a logiche di                Comuni Rinnovabili forniscono già
gestione che non sembrano avere in                  una prima fotografia di come questa
alcun conto l’efficienza energetica. In             prospettiva potrebbe diventare realtà.
poche parole, occorre immaginare un                 Ora occorre accompagnare questa
nuovo ruolo delle politiche pubbliche               direzione valorizzando le risorse
e una più attenta capacità di controllo             naturali (sole, vento, acqua, biomasse,
per tutelare trasparenza e concorren-               sottosuolo) attraverso le più moderne
za. Ma un ruolo attivo degli Enti Locali            tecnologie e una declinazione locale
serve anche a creare le condizioni                  capace di creare lavoro e ricerca
nelle aree urbane per lo sviluppo delle             applicata.
reti di teleriscaldamento, per rendere
più efficienti i sistemi di illuminazione
pubblica, spingere le smart grids,
diffondere il solare anche attraverso               Il futuro entra in noi molto prima che
gruppi di acquisto e centrali in “com-              accada.
proprietà” in aree pubbliche come                                       Rainer Maria Rilke
parcheggi, cave dismesse, discariche.
Mentre invece al livello nazionale spet-
ta il compito di garantire tariffe traspa-
renti per gli utenti e una incisiva tutela
nei confronti dei distributori di energia,
nonché regole che premino chi utilizza
l’energia elettrica fuori dalle ore di
punta e sceglie le energie verdi. Un
ruolo attivo dei Ministeri serve anche
per creare le condizioni di fattibilità
agli investimenti privati più complessi
o in ritardo, come quelli negli impianti
eolici off-shore (siamo ancora a quota
zero) o in programmi di miglioramento
tecnologico delle centrali idroelettriche
esistenti (per recuperare l’energia per-
sa con la progressiva riduzione della
risorsa acqua), per la creazione di
centrali solari termodinamiche, di inter-
venti nelle isole che le rendano libere
dalle fonti fossili, di nuovi quartieri a

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                            19
1. I COMUNI 100% RINNOVABILI
COMUNI 100& RINNOVABILI




                          Ad aprire le classifiche del Rapporto
                          Comuni Rinnovabili è la categoria
                          più importante e originale. Perché è
                          quella che mette insieme i diversi dati
                          dei territori per verificare se e come le
                          rinnovabili possano essere la risposta
                          al fabbisogno elettrico e termico dei
                          cittadini (riscaldamento delle case,
                          acqua calda per usi sanitari, elettricità)
                          nei Comuni che sono più avanti in
                          questa rivoluzione energetica.

                          La classifica dei Comuni 100%
                          rinnovabili dunque prende in consi-
                          derazione le diverse informazioni che
                          riguardano le fonti rinnovabili installate
                          nei territori e va a calcolare il rapporto
                          tra l’energia prodotta e quella consu-        Impianto eolico nel Comune di Sedini (SS)
                          mata dalle famiglie. Per quanto venga
                          utilizzato un parametro teorico per la        come il nuovo scenario delle fonti
                          parte elettrica – gli impianti nella mag-     rinnovabili debba puntare proprio sul
                          gior parte dei casi immettono energia         più efficace mix di impianti capaci di
                          nella rete ed è dalla rete che le utenze      dare risposta alla domanda di energia
                          la prendono – è comunque significati-         valorizzando le risorse rinnovabili pre-
                          vo perché dimostra come sia possibile         senti nei territori. Queste scelte eviden-
                          soddisfare i fabbisogni delle famiglie        temente limitano il campo dei “candi-
                          attraverso le fonti rinnovabili installate    dati” al successo in questa classifica,
                          sui tetti e nei territori, avvicinando così   basti dire che anche escludendo i
                          domanda e produzione di energia.              grandi impianti idroelettrici sono 825 i
                          In questo parametro si fondono dun-           Comuni in Italia che grazie a una sola
                          que obiettivi quantitativi e qualitativi,     fonte rinnovabile (mini-idroelettrica,
                          e per questa ragione sono stati presi         eolica, fotovoltaica, da biomasse o
                          in considerazione solo i Comuni dove          geotermica) producono più energia
                          sono installate “nuove” rinnovabili           elettrica di quanta ne consumano.
                          (escludendo il grande idroelettrico           Oppure che per la parte termica sono
                          e la geotermia) e almeno tre tipi di          24 i Comuni che grazie a impianti di
                          contributi diversi. Ma soprattutto si è       teleriscaldamento collegati a impianti
                          considerata la parte termica – troppo         biomassa o da geotermia superano il
                          spesso e a torto ignorata quando si           proprio fabbisogno.
                          parla di energia - che rappresenta
                          larga parte della domanda (e dei costi
                          in bolletta) delle famiglie. E’ evidente

                          20                                                 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
COMUNI 100% RINNOVABILI




                                                                                                                  COMUNI 100& RINNOVABILI
    PR COMUNe                   St           SF     eOLICO IdRO      GeO   GeO   biogas biogas BIOMASSA tLR
                                mq           kW     kW     kW        MWe   MWt   kWe    MWt    kWe      MWth/a

 1 BZ SLUDERNO                 960       512      400       232      0     0     700   0.75   500     13646
 1 BZ DOBBIACO                 1270      378,9    0,00      1279,7 0       0     132   0      20000   3100
 1 BZ PRATO ALLO STELVIO 1100            1833,6 1200        2050     0     0     400   1.4    0       13000
 1 BZ VIPITENO                 2433,70 395,5      20        3215,4 0       0.018 0     17.6   0       54000
 1 BZ BRUNICO                  90        942,60 0           4390     0     0     0     1.5    34000   66882
 1 AO MORGEX                   30,10     19,7     0         1120     0.023 0     0     0      8794    15502
 2 AO POLLEIN                  4         2,7      0         41,8     0     0     0     0      4200    5831
 2 BZ LASA                     1260      860      0         932,9    0     0     0     0      6000    15105
 2 BZ GLORENZA                 0         82,2     400       31,7     0     0     70    0      0       14571
 2 TN CAVALESE                 520       177,8    0         160      0     0     0     0      500     31000
 2 TN FONDO                    540       14       0         39       0     0     0     0      240     5400
 3 BZ RACINES                  0         666,4    0         3359,1 0       0     0     0      45      28981
 3 BZ MONGUELFO                0         48       0         2886     0     0     100   0      0       18502
 4 AO PRè-SAINT-DIDIER         21        0        0         189,7    0     0     0     0      31      8918
 5 BZ STELVIO                  0,00      2,96     0         0        0     0     0     0      540     12640

Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente.



Sono 15 i Comuni 100% rinnovabili4,                                mix delle diverse fonti.
quelli che rappresentano oggi in Italia                            Il premio 2010 va a Sluderno, in
il miglior esempio di innovazione ener-                            Provincia di Bolzano, un Comune con
getica e ambientale. In queste realtà                              poco più di 1.800 abitanti che fonda
sono gli impianti a biomasse allacciati                            la sua ricetta di successo su diversi
a reti di teleriscaldamento a soddisfare                           impianti diffusi nel territorio. Dai 960
ampiamente i fabbisogni termici e un                               metri quadri di pannelli solari termici
mix di impianti rinnovabili a permettere                           e 512 kW di pannelli fotovoltaici
di soddisfare e superare anche ampia-                              diffusi sui tetti di case e aziende, ai 4
mente i fabbisogni elettrici dei cittadini                         micro impianti idroelettrici che hanno
residenti. La classifica premia proprio                            una potenza complessiva di 232
la capacità di muovere il più efficace                             kW. Particolarmente interessante è la
                                                                   collaborazione realizzata con i territori
                                                                   vicini. L’impianto eolico da 1,2 MW
                                                                   installato nel Comune di Malles è un
                                                                   investimento promosso in “condivisio-
                                                                   ne” tra i Comuni di Sluderno, Malles,
                                                                   Glorenza e Curon Venosta e gestito
                                                                   da un Consorzio dei Comuni più alcu-
                                                                   ne aziende elettriche locali. A scalda-
                                                                   re le case sono invece gli impianti da
                                                                   biomasse locali e da biogas, prove-
                                                                   niente per lo più da liquame bovino,
Impianto eolico nel Comune di Cocullo (AQ)                         che hanno una potenza complessiva

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                                            21
di 6.200 kW termici, entrambi di tipo                           18 MW termici e uno da biogas da
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                          cogenerativo, allacciati ad una rete di                         132 kW – si arriva a superare di mol-
                          teleriscaldamento lunga 23 km. Questi                           to il fabbisogno termico dei cittadini
                          impianti producono oltre 13 milioni                             residenti. L’impianto di teleriscaldamen-
                          di kWh annua di energia termica che                             to a biomassa inaugurato nel 1995 è
                          soddisfa il fabbisogno di oltre 500                             in grado di soddisfare anche il fabbi-
                          utenze, residenziali e civili, sia del                          sogno termico del limitrofo Comune di
                          Comune di Sluderno che del vicino                               San Candido. A Dobbiaco la bio-
                          Comune di Glorenza.                                             massa utilizzata è il cippato di origine
                          Ma non sono da meno gli altri Co-                               locale, proveniente da residui delle
                          muni in testa alla classifica. Come                             potature boschive, cortecce, scarti di
                          dobbiaco, vincitore dell’edizione del                           legno dalle segherie e dalle industrie.
                          Rapporto 2009, dove grazie a 378                                Nel Comune di Prato allo Stelvio in-
                          kW di impianti fotovoltaici e a 1.279                           vece il mix energetico è composto da
                          kW di mini-idroelettrico si supera am-                          ben 6 tecnologie rinnovabili diverse.
                          piamente il fabbisogno elettrico delle                          Sono installate due centrali di teleri-
                          famiglie. Sono inoltre installati pannelli                      scaldamento da biomassa per una
                          solari termici (1.270 mq) e grazie alla                         potenza totale di 1,4 MW, 4 impianti
                          rete di teleriscaldamento allacciata a                          idroelettrici per complessivi 2.016
                          due impianti – uno da biomassa da                               kW, impianti fotovoltaici per una




                          Tetto fotovoltaico su edificio rurale in Provincia di Bolzano


                          22                                                                  Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
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Impianto fotovoltaico su pensilina del parcheggio di Porto Barricata, Comune di Porto Tolle (RO)

potenza complessiva di 1,8 MW, un                                     e un impianto a biogas da 17 MW
impianto eolico da 1,2 MW. Curiosa                                    e 18 MWt di biomassa allacciati alla
è la storia avvenuta il 28 settembre                                  rete di teleriscaldamento. Nel 2004
2003, quando il black out elettrico                                   alcuni imprenditori locali insieme ai
coinvolse praticamente tutta Italia ma                                Comuni di Vipiteno e Val di Vizze
non questo piccolo Comune che ha                                      hanno creato la Thermo Wipptal Spa,
un’antica rete elettrica, collegata al                                società che produce e distribuisce
sistema nazionale ma gestita da un                                    energia proveniente dalla biomassa le-
consorzio locale, e che non ha avuto                                  gnosa coprendo il fabbisogno di circa
alcun problema grazie agli impianti                                   700 immobili. In tutte queste espe-
presenti nel territorio.                                              rienze di impianti di teleriscaldamento
Anche il Comune di Vipiteno (BZ) gra-                                 il risparmio medio per le utenze va
zie al mix energetico presente sul suo                                dal 30 al 40% rispetto ai tradizionali
territorio riesce a soddisfare pienamen-                              sistemi di riscaldamento, cioè diverse
te il fabbisogno elettrico e termico del-                             centinaia di Euro ogni anno.
le famiglie residenti. Questo risultato è
ottenuto grazie a 2.433 mq di pan-                                    In classifica non entrano, per le ragio-
nelli solari termici, 395 kW di fotovol-                              ni menzionate prima alcuni Comuni
taico, 20 kW di eolico, 3.215 kW di                                   toscani, come Radicondoli (SI) e Mon-
mini idroelettrico, 18 kW di geotermia                                teverdi Marittimo (PI) che grazie alla


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geotermia e ad un piccolo contributo
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                          del solare fotovoltaico soddisfano pie-
                          namente il fabbisogno elettrico delle
                          famiglie residenti. E neanche Monte-
                          rotondo Marittimo (GR) e Castelnuo-
                          vo di Cecina (PI) che grazie al solo
                          contributo del geotermico riescono a
                          soddisfare pienamente i fabbisogni
                          energetici sia elettrici che termici delle
                          famiglie residenti (grazie al collega-
                          mento a una rete di teleriscaldamento).        Serra riscaldata da impianto a biogas


                          Ma non sono solo i “Piccoli” a mostra-         qualche anno e che complessivamente
                          re risultati importanti raggiunti in poco      con 3,2 MW permettono a questo
                          tempo grazie alle “nuove” fonti rinno-         Comune di produrre più energia elet-
                          vabili. A Lecce 36 MW di impianti eo-          trica di quella necessaria alle famiglie
                          lici e 3,5 MW di fotovoltaico permet-          residenti. Nel Comune inoltre sono
                          tono di produrre energia elettrica per         presenti 24 kW di pannelli fotovoltaici
                          il fabbisogno di circa 31mila famiglie,        oltre che grandi impianti idroelettrici.
                          pari al 111%. Ad Agrigento invece              Ma questa esperienza si segnala
                          i 44,8 MW di eolico producono                  anche per altre ragioni; le royalties
                          energia elettrica sufficiente a coprire i      provenienti dell’eolico, circa 113 mila
                          fabbisogni di circa 35.000 famiglie            Euro l’anno, hanno permesso al Comu-
                          ossia il 127% di quelle residenti.             ne di acquistare e finanziare la ristrut-
                                                                         turazione dello storico castello. Inoltre
                                                                         a Gennaio 2010 è stato approvato
                          I PReMI deL                                    il nuovo Regolamento per l’Edilizia
                                                                         Sostenibile che introduce obblighi per
                          RAPPORtO 2010                                  l’isolamento termico e orientamento
                          Accanto al Comune vincitore della
                                                                         dei nuovi edifici, per la riduzione dei
                          classifica 100% abbiamo voluto pre-
                                                                         consumi idrici nonché introduce una
                          miare alcune esperienze di successo
                                                                         serie di incentivi a favore dell’installa-
                          diffuse nel territorio italiano dove at-
                                                                         zione delle fonti di energia rinnovabili.
                          traverso investimenti lungimiranti nelle
                                                                         Un secondo esempio è quello di Ma-
                          fonti rinnovabili si sono prodotti risultati
                                                                         iolati Spontini (AN), Comune di circa
                          che vanno oltre la risposta a obiettivi
                                                                         5.700 abitanti, che grazie ad un
                          energetici e ambientali.
                                                                         mix energetico fatto di pannelli solari
                                                                         fotovoltaici (135 kW), di un impianto
                          Un esempio è il “Piccolo Comune” di
                                                                         mini idroelettrico (400 kW) e di un
                          tocco da Casauria, in provincia di Pe-
                                                                         impianto a biogas entra di diritto nella
                          scara, di circa 2.700 abitanti. Sono
                                                                         categoria “100% elettrici”. La ragione
                          da poche settimane entrate in funzione
                                                                         del premio è nella interessantissima
                          le due pale eoliche che si vanno a
                                                                         esperienza nel settore del biogas da
                          sommare alle altre due installate da
                                                                         discarica. Infatti presso la discarica

                          24                                                  Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
a creare le condizioni per la riuscita di




                                                                                                COMUNI 100& RINNOVABILI
                                                    un processo fatto di molteplici interven-
                                                    ti diversi per dimensione e tecnologie.

                                                    Si è deciso di premiare la Provincia
                                                    di Grosseto per i risultati conseguiti
                                                    in questi anni e per l’impegno che sta
                                                    mostrando nello sviluppo delle fonti rin-
                                                    novabili. In fondo Grosseto si poteva
                                                    accontentare dei 180 MW di impianti
Impianto eolico nel Comune di Sluderno (BZ)
                                                    geotermici presenti nei Comuni di
                                                    Monterotondo Marittimo (100 MW),
gestita dal Comune di Maiolati Sponti-              Montieri (60 MW) e Santa Fiora (20
ni, certificata Emas, sono stati installati         MW) che producono energia elettrica
dalla Società Marco Polo Engineering                e termica in abbondanza per alcuni
2 centrali da 4.130 kWe complessivi                 Comuni. Invece in questi anni nuovi
che producono 17 milioni di kWh/                    progetti si sono realizzati e oggi in
anno, pari al fabbisogno di circa                   questo territorio troviamo una delle
4.000 famiglie ogni anno.                           realtà più interessanti a livello nazio-
                                                    nale. Ad esempio nell’eolico dove con
Ma da quest’anno l’analisi di Legam-                un impianto da 20 MW nel Comune
biente sui Comuni 100% si allarga a                 di Scansano e 70 kW di mini eolico
quella dei territori rinnovabili. Non               a Grosseto, è in grado di soddisfare il
solo le Province, che sono un ambito                22% dell’energia elettrica necessaria
“ideale” per conseguire il migliore mix             alle famiglie residenti nella Provincia,
di fonti energetiche efficienti e valoriz-          evitando cosi di immettere in atmosfe-
zare le risorse rinnovabili locali, ma              ra circa 38 mila tonnellate di CO2.
anche raggruppamenti di Comuni. Ap-                 Oppure con impianti a biomassa che
plicando gli stessi parametri utilizzati            producono circa 117 mila MWh/
per i Comuni sono 25 quelli che teori-              anno di energia elettrica e sono in
camente possiamo definire 100% rin-                 grado di soddisfare il fabbisogno
novabili per la parte elettrica. Questa             elettrico di circa 46.500 famiglie,
energia è prodotta da diversi impianti              pari al 66% delle famiglie. Ma anche
presenti all’interno dei propri confini,            di piccoli impianti idroelettrici, come
alcuni storici come la geotermia, altri             quelli presenti nei Comuni di Grosseto
“nuovi” come quelli mini-idroelettrici,             e Castell’Azzara, rispettivamente da
eolici, fotovoltaici, da biomasse o                 470 e 1.680 kW. O di fotovoltaico
biogas. Le migliori esperienze, proprio             presenti in 27 Comuni della Provincia
per l’efficacia del mix sono le Province            su 28. Ed è importante sottolineare il
di Grosseto, Genova, Bolzano, Aosta                 ruolo che la Provincia sta svolgendo
e Belluno, dove è installato nel territo-           in questa fase nel sostenere e coadiu-
rio almeno un impianto per ogni fonte               vare i Comuni a muovere i più efficaci
rinnovabile. Ciò dimostra l’importanza              progetti nelle rinnovabili, attraverso
delle politiche territoriali nel contribuire        accordi e Linee Guida che permettono

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                          25
di favorire la pianificazione in questo                              bile per tutti coloro che in questi anni
COMUNI 100& RINNOVABILI




                          settore e dare certezza sulle regole e                               hanno guardato con interesse alle fonti
                          garanzie per gli investimenti energetici                             rinnovabili. Da assoluto pioniere fece
                          e nell’edilizia sostenibile.                                         installare due torri eoliche nel Comune
                                                                                               e avviò un progetto di valorizzazione
                          Il premio per i migliori Comuni delle                                e innovazione ambientale che ha
                          Rinnovabili è intitolato a Maurizio                                  ricevuto numerosi premi nazionali e
                          Caranza. Sindaco di Varese Ligure                                    europei proprio per i risultati prodotti.
                          per 14 anni e poi Vice sindaco,
                          scomparso tre anni fa, ha rappresenta-
                          to un punto di riferimento imprescindi-


                          PROVINCe 100% RINNOVABILI eLettRIChe
                          PROVINCIA                    N_AB          SF               eOLICO      MINI IdRO       GeO          BIOGAS      BIOMASSA
                                                                     kW               kW          kW              kW           kW          kW

                          CARBONIA IGLESIAS            131890       2069,89       960            0               0            660         340000
                          GORIZIA                      136491       2780,2        0              1250            0            580         336750
                          PISA                         384555       3234,59       23100          0               442500       1240
                          GROSSETO                     211086       6631,03       20070          2150            180000       3308        19500
                          SIENA                        252288       2792,8        0              0               231508       3305        1080
                          CROTONE                      173122       546,28        174040         0               0            1500        82500
                          ISERNIA                      89852        681,86        100470         2460            0            625         34600
                          AOSTA                        119548       570,68        12              27995          113          9250        29989,08
                          OGLIASTRA                    58389        1755,25       84000           0              0
                          FOGGIA                       649598       13716,02      893970          0              0            1070
                          BENEVENTO                    287042       2339,11       299100          0              0            1640
                          SASSARI                      322326       2992,65       340460          0              0            480
                          CAMPOBASSO                   230749       5016,65       153650          9020           0            625         14600
                          ALESSANDRIA                  418231       13185,56      0               5782           146,8        20709       87250
                          AVELLINO                     429178       3399,47       366190          0              0                        5000
                          MEDIO CAMPIDANO              105400       3178,27       89170           0              0            840
                          BOLZANO                      462999       29135,95      1226,2          90189          350,1        7154        47797
                          ORISTANO                     167971       4014,92       120660          0              0
                          BELLUNO                      209550       2055,75       65,6            28433          41,6         50          25705
                          GENOVA                       878082       1212,58       30              22027          28           5600        156630
                          RAVENNA                      347847       6996,85       18,5            0              10           4885        61450
                          CATANZARO                    369578       4302,62       233310          2890           0            1020        2000
                          ENNA                         177200       2552,3        96750           0              0
                          TERNI                        219876       9424,7        0               1235           0                        31168
                          TRAPANI                      425121       2449,16       225350          0              0
                          VERCELLI                     176829       3421,32       0               18964          243          700         13500
                          MATERA                       204239       17653,26      77850           0              0
                          L’AQUILA                     297424       2934,4        99550           10260          600          100

                          Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente.


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La Provincia di Bolzano è quella che                riguarda le installazioni fotovoltaiche,




                                                                                                COMUNI 100& RINNOVABILI
in questi anni ha messo in campo le                 eoliche, da biogas e geotermia.
più efficaci e ambiziose politiche e ha
disegnato la più chiara prospettiva di              Uno dei risultati più interessanti che
innovazione con l’obiettivo di uscire               la ricerca ha permesso di mettere in
progressivamente dalle fonti fossili.               luce riguarda un territorio all’interno
Oggi, considerando tutti i consumi                  dell’Appennino Bolognese5. In 26 di
energetici, le rinnovabili soddisfano               questi Comuni, con una popolazione
già il 56% ma si vuole portare questa               totale di 144 mila abitanti, sono pre-
quota al 75% al 2015 e continuare                   senti complessivamente oltre 716 mq
in una direzione di autosufficienza                 di pannelli solari termici, 2.682 kW
energetica che possa prescindere                    di fotovoltaico, 3 parchi eolici (Castel
dalle fonti fossili. Sono moltissime le             del Rio, Monterenzio e San Benedetto
esperienze interessanti e i risultati signi-        Val di Sambro) da 16,3 MW, 2.822
ficativi raggiunti in poco tempo (basta             kW da impianti di mini idroelettrici
vedere quanti Comuni altoatesini sono               e 748 kW di biogas nei Comuni di
presenti tra quelli 100% rinnovabili.               Gaggio Montano e Castel d’Aiano.
La più interessante è forse quella del              Inoltre nel “Piccolo Comune” di Lizza-
teleriscaldamento con impianti da                   no in Belvedere si trova un impianto
biomassa di provenienza locale che                  di teleriscaldamento alimentato a vere
coinvolge 32 Comuni su 116. Com-                    biomasse da 3 MWt e una rete di
plessivamente questi impianti riescono              teleriscaldamento di 20 km, che riesce
a soddisfare il 27% del fabbisogno                  a soddisfare il fabbisogno energetico
termico delle famiglie residenti nella              termico di quasi il 40% delle famiglie
Provincia. Ma le biomasse sono anche                residenti. Per la parte elettrica invece
in grado di produrre energia elettrica              l’insieme delle tecnologie rinnovabili
tale da soddisfare il fabbisogno di                 presenti nel territorio dell’Appennino
oltre 100 mila famiglie. Sono invece                Bolognese riesce a produrre oltre 59
86 i Comuni in Provincia di Bolzano                 milioni di kWh/a, coprendo il fabbi-
che possiedono sul proprio territorio               sogno di oltre 23 mila famiglie. Tra i
impianti mini idroelettrici, cioè quelli            Comuni di questo territorio spicca Ca-
con potenza fino a 3 MW, per una                    stel del Rio, 1.252 abitanti, che gra-
potenza complessiva di oltre 90 MW.                 zie ad un mix energetico fatto di 2,4
Una particolarità è la diffusione di                MW di eolico, di 185 kW di mini
725 piccolissimi impianti ad uso pri-               idroelettrico, 35 kW di fotovoltaico ri-
vato con potenze inferiori ai 220 kW,               esce a superare ampiamente il proprio
pari al fabbisogno di circa 64.000                  fabbisogno elettrico. Da segnalare
famiglie, sono 94 nel Comune di                     è anche un’esperienza di recupero
Sarentino, 57 nel Comune di Valle Au-               di edifici in chiave rinnovabile come
rina, 25 nel Comune di Campo Tures.                 quella del Comune di Porretta Terme,
Sono invece 96 gli impianti di poten-               dove è stato recuperato il vecchio
za compresa tra 220 kW e i 3.000                    Centro Civico. Nella ristrutturazione
kW. Ma impressionante è la diffusione               sono stati installati un impianto geoter-
raggiunta in poco tempo per quanto                  mico a bassa entalpia da 72,4 kW,

Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente                                          27
4 mq di solare termico e un impianto                              dell’Alta Valle del tevere6 in Provincia
COMUNI 100& RINNOVABILI




                          fotovoltaico da 12 kW in grado di                                 di Perugia. Qui l’insieme dei progetti
                          soddisfare totalmente il fabbisogno di                            che si sta muovendo è significativo:
                          energia dell’edificio.                                            dal fotovoltaico con 3,4 MW instal-
                                                                                            lati all’eolico con un impianto da 1,5
                          Altre esperienze interessanti da segna-                           MW nel Comune di Fossato di Vico,
                          lare e da tenere in osservazione sono                             agli 800 kW di mini idroelettrico pre-
                          quelle di alcuni territori della Provincia                        senti nel Comune di Umbertide, a un
                          di Cremona dove, grazie agli impianti                             piccolo impianto a biomassa da 88
                          a biogas presenti in 21 Comuni, si                                kW fino al solare termico in costante
                          produce energia elettrica che sod-                                diffusione. In questi Comuni vivono
                          disfa il fabbisogno di circa 49 mila                              complessivamente 15 mila abitanti e
                          famiglie. In questa Provincia cresce                              in poco tempo attraverso questi “nuo-
                          il contributo delle altre fonti, come la                          vi” impianti da fonti rinnovabili si è
                          biomassa con 6,7 MW installati, il                                già arrivati a soddisfare quasi il 30%
                          solare fotovoltaico con 8 MW, il mini                             del fabbisogno elettrico delle famiglie
                          idroelettrico con 2,3 MW.                                         residenti.
                          Un’altro territorio che mostra segna-
                          li positivi è quello dei 16 Comuni




                          Impianto fotovoltaico scuola elementare Comune di Dobbiaco (BZ)


                          28                                                                    Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
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Comuni Rinnovabili rapporto 2010

  • 1. Comuni Rinnovabili 2010 Sole, vento, acqua, terra, biomasse La mappatura delle fonti rinnovabili nel territorio italiano Con il contributo di: RappoRto di legambiente analisi e classifiche
  • 2. COMUNI RINNOVABILI 2010 Il Rapporto è stato curato dall’Ufficio Energia e Clima di Legambiente Edoardo Zanchini (Responsabile), Katiuscia Eroe, Gabriele Nanni, Andrea Cocco. Hanno contribuito alla redazione del dossier Lavinia Di Giorgio e Rosa Padrevita Un ringraziamento particolare per la disponibilità a fornire informazioni e dati va a Gerardo Montanino (GSE), Luciano Pirazzi (Enea), Roberto Ballarotto (Sviluppo Lazio), Thilo Pommering (Azzero CO2), agli uffici delle Province di Alessandria, Ascoli Piceno, Campobasso, Chieti, Fermo, Grosseto, Milano, Piacenza, Pistoia, Roma, Siena, Torino, Trento, agli uffici della Regione Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta. Per il capitolo della Biomassa si ringrazia in particolare Itabia per la collaborazione nel censimento dei dati. Si ringraziano inoltre per la collaborazione Maria De Francesco, Francesca Galante, Maddalena Gesualdi e tutti gli Sportelli energia, i Circoli e i Regionali di Legambiente che hanno contribuito a raccogliere i dati. Progetto grafico: Luca Fazzalari Stampato su carta riciclata con utilizzo di inchiostri EuPIA Grafiche Vieri srl - Roccastrada (GR) Marzo 2010 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 1
  • 3. INdICe PREMESSA 4 Cap. 1 I COMUNI 100% RINNOVABILI 20 Cap. 2 I COMUNI DEL SOLARE FOTOVOLTAICO 29 Le buone pratiche 37 Cap. 3 I COMUNI DEL SOLARE TERMICO 39 Le buone pratiche 48 Cap. 4 I COMUNI DELL’EOLICO 50 Le buone pratiche 55 Cap. 5 I COMUNI DELL’IDROELETTRICO 57 Le buone pratiche 62 Cap. 6 I COMUNI DELLA GEOTERMIA 65 Le buone pratiche 71 Cap. 7 I COMUNI DELLA BIOMASSA 74 Le buone pratiche 85 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 3
  • 4. PReMeSSA PReMeSSA E se fosse proprio il territorio il labo- uffici e aziende, per capire come sod- ratorio di una rivoluzione energetica disfare con le soluzioni più adatte ed incentrata sulle fonti rinnovabili? A efficienti utenze collegate da una rete guardare quello che sta accadendo moderna che permette di scambiare nei Comuni italiani sembrerebbe energia. proprio di sì, sono decine di migliaia gli impianti installati negli ultimi anni Descrivere questi processi è l’obiettivo – piccoli, grandi, da fonti diverse –, del Rapporto Comuni Rinnovabili di migliaia i progetti in corso di realiz- Legambiente, giunto quest’anno alla zazione, che stanno dando forma quinta edizione. I dati sono ottenuti a un nuovo modello di generazione attraverso un questionario inviato ai distribuita. Impianti solari fotovoltai- Comuni e incrociando le risposte con ci, solari termici, mini idro-elettrici, le elaborazioni e gli studi del Gse, i geotermici ad alta e bassa entalpia, rapporti di Enea, Itabia, Fiper, ANEV da biomasse e biogas, integrati con oltre che le informazioni provenienti reti di teleriscaldamento e pompe di da Regioni, Province e aziende. calore: lo scenario cambia completa- Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2010 mente rispetto al modo tradizionale di racconta un salto impressionante guardare all’energia e al rapporto con nella crescita degli impianti installati il territorio. Ed è diverso perfino dalle nel territorio italiano. Sono 6.993 “vecchie” rinnovabili italiane, il grande i Comuni in Italia dove è installato idroelettrico e la geotermia, quelle che almeno un impianto. Erano 5.580 dalla fine del 1800 hanno accom- lo scorso anno, 3.190 nel 2008. In pagnato la prima industrializzazione pratica le fonti pulite che fino a 10 del Paese. Eppure il dibattito pubblico anni fa interessavano con il grande sull’energia non sembra ancora aver idroelettrico e la geotermia le aree compreso la portata di questo pro- più interne, e comunque una porzione cesso e l’importanza di guardare al limitata del territorio italiano, oggi territorio per capire come sviluppare sono presenti nell’86% dei Comuni. le fonti rinnovabili. Per un riflesso Ma questi processi hanno anche di condizionato qualsiasi ragionamento interessante il fatto che sono diversi in sembra non poter prescindere da un ogni territorio – e sono descritti dalle approccio centralizzato e quantitativo, cartine che disegnano la distribuzione fatto di MW installati per impianto. in Italia delle diverse fonti - proprio Ma questo modo di ragionare di perché differenti sono le potenzialità energia risulta inevitabilmente datato, e le possibilità di valorizzazione. E’ inadeguato rispetto a un processo che impressionante notare come cresca la apre delle strade assolutamente nuove. diffusione per tutte le fonti e i para- Se si ragiona delle attuali tecnologie metri presi in considerazione. Sono rinnovabili occorre partire dalle risorse ottime notizie, che dimostrano come le presenti nei diversi territori, guardare energie pulite sono la migliore soluzio- alla domanda di energia di case, ne non solo per uscire dalle fonti fossili 4 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 5. PReMeSSA e salvare il pianeta dai cambiamenti alla crisi economica e per guardare climatici, ma anche per rispondere con un po’ di ottimismo al futuro. I RISULtAtI I Comuni del Solare sono 6.801 in potenza installata è in crescita, pari Italia. Un numero in forte crescita, era- a 5.148 MW, con 1.287 MW in no 5.580 nel censimento dello scorso più rispetto al 2009. I MW rilevati anno, che arriva a coprire l’83,9 % dal Rapporto riescono a soddisfare il dei Comuni e ancora una volta sono fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni i “piccoli” ad evidenziare i dati più 100 mila famiglie. Tra questi Comuni significativi. Per il solare fotovoltaico 192 si possono considerare autonomi è il Comune di Craco, in Provincia dal punto di vista elettrico, poiché di Matera, in testa alla classifica di si produce più energia di quanta ne diffusione con una media di oltre 542 viene consumata nei territori. kW ogni 1.000 abitanti. La classifica premia la diffusione per numero di abi- I Comuni del Mini Idroelettrico sono tanti residenti proprio per evidenziare 799. Il Rapporto prende in conside- le potenzialità delle rinnovabili nel razione gli impianti fino a 3 MW e soddisfare i fabbisogni delle famiglie. in questi Comuni la potenza totale E a Craco gli impianti installati riesco- installata è di 715 MW, in grado di no, teoricamente, a soddisfare ampia- produrre ogni anno oltre 2.860 GWh mente i consumi elettrici dei cittadini. pari al fabbisogno di energia elettrica Nel solare termico a “vincere” è il di oltre 1 milione e 100 mila famiglie. piccolo Comune di Fiè allo Sciliar, in Il motivo per cui prendiamo in conside- Provincia di Bolzano, con una media razione solo il “mini” è perché se dal di 1.152 mq/1.000 abitanti. Anche grande idroelettrico proviene storica- in questa classifica viene premiata la mente il contributo più importante da diffusione per abitante e non quella parte delle fonti energetiche rinnovabili assoluta, proprio perché gli impianti alla bilancia elettrica italiana sono solari termici possono soddisfare evidenti i limiti di sviluppo in termini di larga parte dei fabbisogni di acqua nuovi impianti. calda sanitaria e riscaldamento delle famiglie. Sono 51 i Comuni italiani I Comuni della Geotermia sono 181, che hanno già raggiunto l’obiettivo per una potenza installata pari a 880 fissato dall’Unione Europea di 264 MW elettrici e 38,8 termici. Grazie mq/1.000 abitanti, 15 in più rispetto a questi impianti in Italia vengono allo scorso anno. prodotti ogni anno circa 6.600 GWh di energia elettrica in grado di sod- I Comuni dell’eolico sono 297 nella disfare il fabbisogno di oltre 2milioni fotografia elaborata dal Rapporto. La 640mila famiglie. Se la produzione Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 5
  • 6. per gli impianti geotermici è storica- derivano da impianti a Biogas. Grazie PReMeSSA mente localizzata tra le Province di a questi impianti in Italia si producono Siena, Grosseto e Pisa, un segnale 7.161 GWh l’anno pari al fabbiso- positivo è lo sviluppo di impianti a gno elettrico di oltre 2 milioni 860 bassa entalpia, ossia quelli che sfrut- mila famiglie. In forte crescita sono tano lo scambio termico con il terreno gli impianti collegati a reti di teleriscal- e che vengono abbinati a tecnologie damento (355), che permettono alle sempre più efficienti di riscaldamen- famiglie un significativo risparmio in to e raffrescamento. Questi impianti bolletta grazie alla maggiore efficien- rappresentano un’autentica risorsa per za degli impianti. Sono 286 i Comuni ridurre i consumi energetici domestici e in cui gli impianti utilizzano biomas- di strutture pubbliche e private. se “vere” (ossia materiali di origine organica animale o vegetale), che I Comuni della Biomassa1 sono 788, riescono a soddisfare larga parte del per una potenza installata complessiva fabbisogno di riscaldamento e acqua di 1.023 MW elettrici e 985 termici. calda sanitaria. Di questi 421,1 MWe e 35,6 MWt LA CReSCItA deI COMUNI RINNOVABILI PeR Le dIVeRSe FONtI ANNO SOLARe SOLARe eOLICO MINI BIOMASSA GeOteRMIA tOtALe teRMICO FOtOVOLtAICO IdROeLettRICO 2006 108 74 118 40 32 5 356 2007 268 287 136 76 73 9 1.262 2008 390 2.103 157 114 306 28 3.190 2009 2.996 5.025 248 698 604 73 5.591 2010 4.064 6.311 297 799 788 181 6.993 Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente. L’aspetto forse più importante da lavoro, portati servizi e creato nuove sottolineare sta proprio nella risposta prospettive di ricerca applicata oltre, al fabbisogno energetico: attraverso naturalmente, ad un maggiore benes- “nuovi” impianti eolici, geotermici, sere e qualità della vita. Queste realtà idroelettrici, da biomasse già oggi sono oggi la migliore dimostrazione sono centinaia i Comuni in Italia che del fatto che investire nelle rinnovabili producono più energia elettrica di è una scelta lungimirante e convenien- quanta ne consumano. Grazie a que- te che può innescare uno scenario di sti impianti si sono creati nuovi posti di innovazione e qualità nel territorio. 6 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 7. LA FOtOGRAFIA dI UN CAMBIAMeNtO PReMeSSA I numeri, le immagini e le storie strade nuove capaci di creare inedite raccontate da questo Rapporto dimo- opportunità industriali e occupazionali. strano, se ce ne fosse stato ancora Insomma assumere finalmente come bisogno, che le fonti rinnovabili sono una grande sfida per guardare al oggi tecnologie affidabili, che pos- futuro quelli che sono gli obiettivi fissati sono essere una risposta concreta ai dall’Unione Europea al 2020. fabbisogni energetici e un’alternativa sempre più competitiva ai combustibili Ma per compiere questo salto dobbia- fossili nella strategia di lotta ai cam- mo anche avere una chiara idea dello biamenti climatici. La novità vera di scenario nel quale si vuole immagina- questi processi sta proprio nella pos- re l’Italia tra qualche decennio. Legam- sibilità di disegnare in funzione delle biente è convinta che un Paese come diverse domande di case, uffici, azien- l’Italia abbia tutto l’interesse a percor- de, fabbriche la risposta più adatta rere la direzione segnata dall’Unione attraverso il più efficace mix di impian- Europea di scegliere la chiave del ti da fonti rinnovabili e di soluzioni clima come grande sfida di innovazio- energetiche efficienti. Il merito va alla ne. Perché per un Paese dipendente ricerca applicata che in questi anni ha dalle importazioni di fonti fossili, permesso dei significativi miglioramen- l’efficienza energetica è un investimen- ti nelle prestazioni degli impianti, va to sempre e comunque lungimirante, e certamente ai nuovi sistemi di incentivo per un sistema industriale che ha il suo e a un processo imprenditoriale che cuore nelle piccole e medie imprese le malgrado qualche contraddizione si è fonti rinnovabili possono diventare una comunque messo in moto e che collo- grande opportunità di competitività. ca l’Italia tra i mercati più importanti a Ed è senz’altro nell’interesse di citta- livello mondiale. E’ dunque importante dini e imprese che nel nostro Paese si guardare a questi processi proprio per creino finalmente le condizioni per un capire fino in fondo le potenzialità e le mercato dell’energia fatto di grandi e strade da spingere, perché coinvolga piccoli attori, dove sia premiata vera- e responsabilizzi tutti i livelli di Gover- mente l’innovazione e la concorrenza no pena l’entrata in crisi del processo nell’offerta ai cittadini e alle imprese. per colpa di barriere e ritardi. Ma non Il problema è che siamo molto lontani basta, perché occorre dare una pro- da una prospettiva di questo tipo, spettiva a questo scenario, aprire una anzi la situazione sembra essere ogni seconda fase in cui queste tecnologie giorno più incomprensibile e confusa siano il perno di una politica energeti- dentro una discussione che tende a ca, ambientale, territoriale. L’obiettivo eludere i problemi veri. Un esempio? deve essere quello di dare risposta Negli ultimi 10 anni, l’attenzione agli storici problemi italiani (costo mediatica e politica è andata soprat- dell’energia, dipendenza dall’estero, tutto alla necessità di costruire nuove insicurezza degli approvvigionamen- grandi centrali perché, veniva soste- ti, impatto sull’atmosfera) attraverso nuto da più parti, solo così si poteva Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 7
  • 8. muovere la concorrenza e finalmente Formigoni, già oggi le centrali a PReMeSSA abbassare i prezzi dell’energia. Il gas a ciclo combinato installate in Decreto “Sblocca centrali” nel 2002 quella Regione, le più efficienti sul ha aperto questa strada e il clamo- mercato, girano spesso con motori roso blackout elettrico del Settembre al minimo. E’ evidente che in futuro 2003 riuscì a rendere ancora più forti questa situazione diventerà ancora più le ragioni di chi denunciava l’inade- diffusa per via delle nuove centrali in guatezza del parco centrali italiano, cantiere. Qualche anno fa chi accu- l’insicurezza dovuta alla possibilità di sava gli ambientalisti per gli alti costi nuove crisi del sistema. E’ dunque utile dell’energia in Italia indicava proprio a qualche anno di distanza verificare nell’inadeguatezza del parco centrali cosa è cambiato. Per quanto riguarda il problema, e la responsabilità in chi il termoelettrico, dal 2002 ad oggi in ne bloccava la costruzione. Oggi Italia sono entrate in funzione (Fonte: sono gli stessi che propongono il Ministero dello Sviluppo Economico) nucleare ma fanno finta di non vedere 31 centrali per circa 19 mila MW come il mercato italiano dell’energia (30 a gas e Civitavecchia oramai in sia arrivato a un punto di crisi, con la funzione a carbone), a cui si aggiun- prospettiva certa nei prossimi anni che geranno 14 centrali a gas in corso senza una nuova politica energetica di realizzazione per 6.430 MW. non ci sarà nessuna riduzione delle Non è finita qui perché sono in corso bollette elettriche. Per ragioni molto di valutazione 37 centrali a gas per semplici: chi ha realizzato le centrali 19 mila MW e 5 impianti a carbone dovrà rientrare degli investimenti fatti per complessivi 5.700 MW. Senza in centrali che “lavorano” meno ore di dimenticare che il programma del Go- quanto programmato; in un mercato verno per il rilancio del nucleare punta internazionale le importazioni spes- a realizzare in Italia 13.000 MW so, soprattutto di notte, convengono di centrali per soddisfare il 25% dei rispetto a qualsiasi produzione termo- fabbisogni elettrici italiani. Ma provia- elettrica interna; infine perché se si mo a capire che cosa significherebbe sceglierà di realizzare delle centrali tutto questo rispetto al fabbisogno nucleari è nell’interesse di chi investe elettrico italiano. Dai dati di Terna tra che i prezzi non scendano se si vuole il 2002 e il 2008 la potenza totale rendere possibile un investimento già installata in Italia è aumentata di oltre così spericolato. Ha senso continuare 22.000 MW passando da 76.577 su questa strada? MW a 98.625, oggi siamo ben oltre quota 100 mila MW installati. E’ evidente che occorra aprire una Siccome la domanda alla punta non discussione seria sullo scenario ener- ha mai superato in questi anni quota getico italiano dei prossimi anni. 57 mila MW potremmo trovarci tra Capire finalmente che se si vuole dare qualche anno con centrali per quasi 3 risposta ai problemi italiani è proprio volte l’energia elettrica di cui abbiamo dallo scenario tracciato dall’Unione bisogno. Come ha denunciato più Europa che possono arrivare risposte volte il Governatore della Lombardia positive. Invece di combattere gli im- 8 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 9. pegni per la riduzione delle emissioni chiede perfino soldi pubblici o presi in PReMeSSA di CO2 si potrebbe utilizzare proprio bolletta per evitare i costi che dovreb- questa chiave per premiare le centrali bero pagare le imprese meno efficien- più efficienti nell’enorme parco impian- ti. Invece questa direzione è l’unica ti italiano. Siamo già dentro questa possibile per governare una transizio- prospettiva con le Direttive europee ne verso un mercato dell’energia che e il sistema ETS (European Emission premi gli investimenti in efficienza e Trading System), per cui chi emette più spinga la concorrenza nell’offerta agli CO2 più paga, ma per ora guar- utenti finali. diamo da un’altra parte e qualcuno dIFFUSIONe deLLe RINNOVABILI IN eUROPA NAZIONe SOLARe teRMICO Mq SOLARe FOtOVOLtAICO MW eOLICO MW AUSTRIA 3.240.000 30 995 DANIMARCA 418.280 3 3.465 FRANCIA 1.624.000 91 4.492 GERMANIA 11.094.000 5351 25.777 GRECIA 3.868.200 18 1.087 ITALIA 1.606.230 754 5.112,57 OLANDA 363.341 54 2.229 REGNO UNITO 385.920 21 4.051 SPAGNA 1.411.166 3404 19.149 Fonte: Elaborazione di “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente su dati Estif, Eurobserver, Ewea Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 9
  • 10. dIFFUSIONe deLLe RINNOVABILI NeLLLe ReGIONI ItALIANe PReMeSSA ReGIONe Idroelettrici MW Solari(Fv) MW eolici MW Geotermici MW Biomasse e Rifiuti MW PIEMONTE 2435,00 69,20 12,61 7,00 70,90 VALLE D'AOSTA 882,00 0,57 0,01 0,11 0,80 LOMBARDIA 4919,00 90,08 0,12 8,98 409,10 TRENTINO ALTO ADIGE 3105,00 41,10 1,27 0,39 22,00 VENETO 1099,00 57,92 1,42 5,67 117,00 FRIULI VENEZIA GIULIA 457,00 18,55 0,00 0,04 18,90 LIGURIA 73,00 4,82 24,50 0,03 13,40 EMILIA ROMAGNA 295,00 72,76 23,10 2,27 299,20 TOSCANA 328,00 39,00 45,12 854,04 77,20 UMBRIA 511,00 21,57 1,50 0,02 25,50 MARCHE 230,00 40,00 0,02 1,82 13,80 LAZIO 403,00 60,04 13,23 0,00 77,80 ABRUZZO 1002,00 11,47 218,29 0,64 5,10 MOLISE 85,00 5,70 254,12 0,00 40,70 CAMPANIA 334,00 25,08 806,13 0,00 42,80 PUGLIA 7 3,95 95,19 1128,75 0,00 139,00 BASILICTA 128,00 23,60 214,32 0,00 23,80 CALABRIA 720,00 20,64 451,49 0,00 123,60 SICILIA 152,00 29,98 1160,89 0,00 19,00 SARDEGNA 466,00 27,43 755,68 0,00 15,80 ITALIA 17627,95 754,70 5112,57 881,00 1555,40 Fonte: Elaborazione di Legambiente su dati GSE e “Comuni Rinnovabili 2010” OBIettIVO 2020, SPINGeRe LO SCeNARIO deLLe FONtI RINNOVABILI NeL teRRItORIO ItALIANO Nessuna lotta dei piccoli Comuni Il mondo che abbiamo creato oggi contro le grandi centrali o un’idea Lilli- ha problemi che non possono essere puziana dell’energia da contrapporre risolti con lo stesso modo di pensare al gigantismo delle multinazionali. con cui li abbiamo creati. Piuttosto quello che il nuovo scenario delle fonti rinnovabili sta facendo Albert einstein riscoprire è l’attenzione verso nuove strade da intraprendere per rende- re più moderno, efficiente e anche alla rete elettrica europea) e per smart sostenibile il sistema energetico. E che grids che gestiscono e interscambiano dovrà passare per tanti piccoli e gran- energia elettrica con utenze e produ- di impianti, per progetti di una scala zioni distribuite. Insomma occorrono enorme come Desertec (un sistema di occhi ben aperti verso opportunità centrali solari a concentrazione e im- inedite e la chiara consapevolezza pianti eolici nel Nord Africa connesso che gli obiettivi fissati dall’Unione 10 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 11. Europea al 2020 implicano per l’Italia fonti rinnovabili gli assi fondamentali PReMeSSA una forte accelerazione delle politi- su cui puntare. Ma come dimostrano i che energetiche sostenibili. Perché numeri e le esperienze di questo Rap- per quella data si dovranno ridurre le porto la novità del processo in corso emissioni di CO2 (in pratica con lo sta nel fatto che quando si guarda al stesso target previsto dal Protocollo di territorio queste due strategie devono Kyoto -6,5% rispetto al 1990) e per viaggiare assieme. Solo guardando le rinnovabili arrivare a soddisfare alle domande di elettricità e di calore, il 17% dei consumi finali di energia alle vocazioni dei territori è possibile (rispetto al 5,2% del 2005). Prima di oggi dare una risposta efficiente. ragionare di scenari occorre guarda- Anche perché i cambiamenti avve- re con attenzione ad alcuni segnali nuti nella domanda di energia sono significativi. Nel 2009 sono avvenuti rilevantissimi e strutturali, basti dire alcuni cambiamenti rilevanti e vanno che mentre fino a qualche anno fa era letti con attenzione i dati che raccon- l’industria il principale canale di con- tano di un’inversione della curva delle sumo oggi la domanda di energia che emissioni di CO2 che - per via della proviene dagli usi civili rappresenta in crisi economica (-5% il PIL italiano Italia circa il 50% dei consumi elettrici nel 2009) e di alcuni cambiamenti e il 33% dei consumi energetici totali. strutturali in alcuni settori dell’economia Alcuni dati del Rapporto potrebbero - dovrebbero sostanzialmente tornare far pensare che questo scenario possa ai livelli del 1990. Per quanto riguar- andare bene per i piccoli Comuni da le fonti energetiche rinnovabili, – del resto il 67% dei Comuni rin- la crescita nel 2009 è stata senza novabili ha meno di 5.000 abitanti precedenti sia in termini di installato – ma non per le grandi città. Ma si (oltre 1.000 MW di eolico, 500 MW sbaglierebbe di molto a pensare che di fotovoltaico e la crescita per tutti questa ricetta sia adatta solo per i i tipi di impianti) che di produzione, piccoli centri. Al contrario, l’insieme arrivando a coprire il 20% del consu- di queste esperienze mostra come il mo lordo di energia elettrica rispetto modello energetico che si sta deline- al 16,5% del 2008. Gli stessi dati ando è adatto a rispondere proprio dell’Autorità per l’Energia mostrano alle esigenze dei centri urbani, perché come sia cresciuto il contributo di tutte avvicina la domanda di energia e la le fonti: eolico 6.600 GWh (+35% sua produzione più efficiente. E punta rispetto al 2008), biomasse 6.500 a soddisfare i fabbisogni termici attra- GWh (+10%), fotovoltaico 1.000 verso reti di teleriscaldamento, impianti GWh (+400%), idroelettrico 47.000 solari termici integrati con pompe di GWh (+13%). calore, centrali di micro cogenerazio- ne, caldaie a condensazione, e quelli Ora la sfida sta nel creare le condizio- elettrici attraverso il solare fotovoltai- ni per cogliere le opportunità di questo co, la geotermia e laddove possibile scenario di cambiamento nel settore impianti eolici, mini idroelettrici, da energetico. Tutti gli studi indicano biomasse integrati con le tecnologie nell’efficienza e nello sviluppo delle più efficienti di produzione e gestione Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 11
  • 12. energetica. Occorre dunque guardare dini e alle imprese. Lo scenario che PReMeSSA con molta più attenzione alle città, alle si metterebbe in moto è chiaramente specifiche esigenze di edifici residen- alternativo a quello che si vorrebbe ziali, commerciali, terziari e prendere spingere nei prossimi anni, perché di- atto del fatto che una risposta credibile mostra la totale inutilità del nucleare e agli obiettivi nazionali di riduzione dei la necessità di fermare i nuovi impianti gas serra può venire oggi solo da tan- a carbone, utilizzando il gas come te ambiziose e diffuse politiche locali. fonte di transizione ma da promuovere Questa sfida, che può sembrare visio- in impianti di cogenerazione. naria se vista dentro l’attuale dibattito politico italiano sui temi energetici, è Ma sono anche solide ragioni di già realtà in molti Comuni che hanno interesse a convincere della necessità capito come valorizzare le proprie di guardare in questa direzione. Non risorse attraverso il più adatto mix di esiste un altro scenario energetico che impianti. Queste esperienze sono si- possa garantire gli stessi risultati in mili ad altre che si stanno realizzando termini di riduzione delle importazioni in tante città, regioni, quartieri, isole dall’estero, di concorrenza e riduzione europee che si sono esplicitamente della spesa energetica, di creazio- poste come obiettivo di raggiungere ne di posti di lavoro. Per i cittadini l’autonomia energetica al 2020. italiani è del resto possibile sperare in una riduzione dei costi in bolletta nei Questa visione è la più lungimirante prossimi anni solo se installeranno un per un Paese come l’Italia. E l’idea di pannello solare sul tetto, interverranno un modello di generazione distribuita per migliorare l’isolamento di pareti, incentrato su impianti efficienti e da finestre o tetto, oppure se sceglieran- fonti rinnovabili è una prospettiva ben no di cambiare l’impianto energetico più credi¬bile, moderna e desiderabi- per sceglierne uno più efficiente. Le le di quella che vorrebbero muovere i esperienze raccolte in questo Rappor- paladini del nucle¬are o del carbone. to sono interessanti proprio perché In questa fase diventa fonda¬mentale raccontano quanto questa prospettiva definire la cornice delle regole, delle risulti vantag¬giosa: coloro che hanno strategie e delle politiche più adatte installa¬to impianti solari termici e per spin¬gere uno scenario che può fotovoltaici, che sono collegati a reti produrre effetti straordinari non solo di teleriscaldamento, vedono bollette in termini di riduzio¬ne dei consumi meno salate in Comuni in cui l’aria e delle importazioni di fonti fossili, che si respira è più pulita. Ma anche ma anche in termini di innovazione e le imprese hanno tutto da guadagnare creazione di posti di lavoro. da uno scenario di vera concorrenza Diversi studi mostrano la fattibilità degli nell’offerta finale e da un quadro di obiettivi fissati dall’Unione Europea al certezze che permetta di aprire nuovi 20202, e descrivono come sia pos- spazi di competitività internazionale. sibile dare risposta alla domanda di Insomma, gli unici ad avere un vero energia del Paese promuovendo una interesse a contrastarla sono coloro vera concorrenza nell’offerta ai citta- che vogliono mantenere monopoli e 12 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 13. rendite di posizione. E che purtrop- ce all’accusa di marginalità e discon- PReMeSSA po continuano ad avere un enorme tinuità delle rinnovabili. Lo stesso tipo spazio mediatico nel ripetere le solite di ragionamento vale per l’idroelettrico accuse contro le fonti rinnovabili: dove con centrali a pompaggio si può che comunque rimarranno margina- realizzare un accumulo di energia e li, che mandano in crisi la rete, che una più efficiente gestione della produ- costano miliardi in incentivi. Queste zione per utilizzarla nelle ore di punta. tesi sono smentite non solo dai tanti Insomma, proprio gli ultimi anni hanno esempi citati in questo Rapporto, ma dimostrato quanto questo scenario sia soprattutto da quelli, su scala ben più concreto, quanto produca continua grande, di un Paese come la Germa- innovazione e risposte ai problemi. nia, dove attraverso attente politiche Ma per completare i ragionamenti sul realizzate negli ultimi anni il contributo futuro delle rinnovabili non si può cer- delle rinnovabili rispetto ai consumi tamente eludere il tema degli incentivi. finali (il parametro per cui valgono Legambiente si è sempre spesa per gli obiettivi UE) è passato dal 4% del un sistema trasparente come quello 2005 all’attuale 12% e la curva delle tedesco, che per tutte le fonti rinnova- previsioni secondo il Governo federale bili prevede il conto energia e dunque dovrebbe permettere di arrivare al la possibilità di monitorare effetti e 28% al 2020. Insomma, le fonti pulite costi del sistema. C’è da intervenire rimangono marginali solo nei Paesi per ridurre incentivi che, ad esempio, che guardano al passato. E non vi è sono troppo generosi per il fotovoltai- alcuna ragione tecnica o economica co e in particolare per quello a terra. legata alla rete elettrica per fermare i Come con altrettanta decisione si nuovi impianti. Occorre semplicemen- deve migliorare il sistema dei certificati te che Terna realizzi gli interventi da verdi monitorando con attenzione l’im- troppi anni attesi per rafforzare la rete patto e l’efficacia rispetto alle diverse in quelle parti dell’Appennino dove fonti. Però evitiamo ipocrisie, chi oggi effettivamente una parte dell’energia lancia allarmi per il possibile impatto eolica prodotta viene sprecata. Ma degli incentivi sulle bollette dimentica è semplicemente ridicolo accusare che tuttora le fonti rinnovabili “costa- l’eolico di questi problemi quando per no” in bolletta la metà degli inquinanti anni si è sostenuto da più parti che impianti da fonti fossili premiati con il era inutile e non funzionava. Ma sono Cip6 (900 milioni di euro nel 2009 forse gli impianti a biomasse e biogas tra Conto energia per il fotovoltaico, a mostrare con maggiore evidenza certificati verdi e tariffa onnicomprensi- quanto lo sviluppo delle rinnovabili stia va, contro 2 miliardi di Euro). Infine tra cambiando lo scenario, perché oggi le ragioni di interesse una non trascu- in questi impianti si produce energia rabile riguarda l’occupazione: nei elettrica e termica senza le oscillazioni diversi studi realizzati in questi mesi nella produzione che sono il problema da Università e Centri di ricerca la del solare e dell’eolico. Proprio perché quantità di occupati che questo settore la gestione di questi impianti è elasti- potrebbe generare al 2020 supera i ca, rappresentano una risposta effica- 250 mila, ossia moltiplica per 5 gli Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 13
  • 14. addetti attuali. Se li si confronta con se dal Governo si capisce dove sta PReMeSSA le 2.000 persone che dovrebbero l’interesse pubblico. lavorare nelle centrali nucleari promes- Le SCeLte INdISPeNSABILI 1) Certezze per questo scenario risulta quella con le migliori opportuni- Assumere finalmente gli obiettivi UE al tà di guadagno e al contempo quella 2020 come campo dei ragionamenti in cui è più complicato realizzare i e delle politiche prioritarie, fissando progetti. Il primo atto da compiere è finalmente le regole e le condizioni di semplice: far diventare un atto libero base per puntare a innescare un ciclo e gratuito realizzare un impianto virtuoso. domestico; del quale bisogna sem- Il primo passaggio indispensabile plicemente dare comunicazione al è quello di aprire un confronto sul Comune se riguarda il solare termico Piano di azione nazionale per le e fotovoltaico sui tetti, il minieolico, la rinnovabili, che occorre presentare geotermia a bassa entalpia. Il secon- a Bruxelles entro Giugno 2010 e in do lo si attende da 8 anni: ossia che cui si dovranno indicare le politiche e vengano finalmente emanate le Linee suddividere gli obiettivi tra le Regioni. Guida per l’approvazione dei pro- E’ importante fare chiarezza su questo getti di impianti da fonti rinnovabili documento, promuovere un confronto previste dal DL 387/2003. Sì perché con Regioni, associazioni e imprese. in Italia, nel 2010 non vi sono ancora Perché significa definire passaggi regole nazionali e c’è una situazione importanti e articolare le priorità di in- giuridica quanto mai incerta rispetto a tervento e il monitoraggio del cambia- quelle regionali. Le Linee Guida devo- mento in corso. In modo da scegliere no in particolare fare chiarezza rispet- il più adatto mix di diffusione delle to ai temi più delicati di inserimento fonti rinnovabili nei diversi territori che degli impianti rispetto alle risorse dovrà essere accompagnato da politi- naturali e al paesaggio. In modo che che nazionali, regionali e locali. un’azienda o un cittadino sappiano con chiarezza, da subito, se e a quali Regole semplici e trasparenti per condizioni un impianto si può realizza- l’approvazione dei progetti da fonti re in quel territorio, evitando così inutili rinnovabili. polemiche e conflitti. Occorre dunque Oggi è qui il principale problema ita- definire i contenuti degli studi ambien- liano, riconosciuto da tutti gli operatori tali e le attenzioni progettuali specifi- del settore. Le difficoltà nell’approva- che per gli impianti eolici, idroelettrici, zione degli impianti riguardano piccoli da biomasse, geotermici, solari. e grandi interventi, cittadini e aziende. Nelle analisi della IEA (International definire uno scenario certo, di pro- Energy Agency) sulla competitività gressiva riduzione per gli incentivi degli investimenti nelle rinnovabili tra alle fonti rinnovabili. Oggi vi sono i Paesi europei, la situazione italiana tutte le condizioni tecnologiche per 14 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 15. raggiungere gli obiettivi di sviluppo titive (come il solare termico nei nuovi PReMeSSA delle fonti rinnovabili previsti al 2020 interventi edilizi e nelle ristrutturazioni) e insieme creare le condizioni per e incentivi per quelle che possono avere a quella data la “grid parity”, innescare i più efficaci interventi di ossia la possibilità che gli impianti da risparmio energetico. Accompagna- rinnovabili non abbiano più bisogno re ad esempio i miglioramenti nelle di incentivi. Diversi studi dimostrano prestazioni degli elettrodomestici e come, con un quadro di certezze per dei sistemi energetici con incentivi e gli investimenti e di chiarezza sulla scadenze dopo le quali gli standard prospettiva gli sviluppi nella ricerca meno efficienti escano dal commercio. assieme al miglioramento dell’efficien- In modo da definire con attenzione za degli impianti e alla riduzione dei un ruolo sempre più rilevante delle costi, sia possibile raggiungere questo rinnovabili e delle tecnologie efficienti passaggio “epico”. Le decisioni da nel sistema energetico italiano, perchè prendere sono urgenti. La priorità va diventino il perno di una strategia in- certamente al prolungamento degli dustriale, economica, ambientale. Del incentivi in conto energia per il so- resto, in questa direzione guardano lare fotovoltaico (di grande successo gli altri Paesi europei che più stanno e in fase di scadenza). Ma altrettanto spingendo le fonti rinnovabili. Sia urgente è dare certezza al solare la Spagna che la Germania hanno termico e agli interventi di risparmio ridotto sensibilmente gli incentivi al energetico (con il 55% di detrazione solare fotovoltaico eppure grazie a fiscale) che termineranno nel 2010. un sistema industriale competitivo gli Per produrre l’accelerazione indispen- investimenti continuano. sabile per muovere interventi e ricerca occorre una visione che traghetti questi Una rete energetica che aiuti la incentivi e quelli per le altre rinnova- generazione distribuita. Oggi an- bili da ora al 2020 con passaggi di cora troppi problemi si evidenziano revisione ogni due anni per verificarne nell’allaccio degli impianti alla rete l’efficacia e i costi. energetica, con ritardi e incertezze Oggi ci sono tutte le condizioni che devono essere superati per dare tecnologiche per innescare in Italia prospettiva a questi interventi. Occorre un processo di investimenti che si risolvere questi problemi e mettere in autoalimentano e che realizzano campo le risorse per realizzare gli risultati significativi in un tempo limita- investimenti sulla rete capaci di uscire to. Ma si deve cambiare l’approccio dagli attuali problemi di alcune parti rispetto alle rinnovabili, per introdurre dell’Appennino. E in parallelo investire una cultura che premi gli investimenti per modernizzare la rete di distribuzio- attraverso certezze nelle regole e nelle ne nella prospettiva di avere una più condizioni di intervento (è preferibile efficiente gestione che aiuti la gene- avere un sistema con autorizzazioni razione distribuita e l’interscambio di più veloci e un accesso al credito utenze e attività nella prospettiva della semplice piuttosto che alti incentivi), smart grid. obblighi per le tecnologie già compe- Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 15
  • 16. 2) Muovere l’innovazione del settore al diffuso disagio delle famiglie. PReMeSSA edilizio, integrare fonti rinnovabili e efficienza energetica Spingere l’innovazione energetica I numeri lo raccontano in modo degli edifici, con prestazioni minime spietato, non esiste alcuna possibili- obbligatorie di efficienza e di uso tà di conseguire i risultati energetici delle rinnovabili. Invece di cercare in cui l’Italia è impegnata senza un ancora rinvii, come avvenuto in questi forte coinvolgimento del settore delle anni, rispetto alle Direttive europee costruzioni attraverso il quale ridurre che introducevano la certificazione il peso dei consumi civili. Del resto energetica degli edifici e l’integrazio- la transizione verso un modello ener- ne delle fonti rinnovabili negli edifici, getico nel quale il peso dei consumi serve subito un cambio di passo. legati al settore delle costruzioni si Occorre infatti assumere il 2020 come riduca significativamente, grazie a un orizzonte per realizzare un significati- rapido miglioramento degli standard, vo miglioramento delle prestazioni del è una prospettiva che non possiamo settore attraverso le nuove possibilità più considerare in discussione. Del di controllo create con la certificazio- resto, basta leggere i contenuti della ne energetica (che fissa la classe ener- Direttiva sull’efficienza energetica in getica dell’edificio in funzione delle edilizia in discussione al Parlamento prestazioni). Stabilendo da subito per i Europeo, che fissa al 2018 l’orizzonte nuovi edifici e le ristrutturazioni edilizie per un cambiamento tanto radicale oltre una certa dimensione lo standard da prevedere per tutti i nuovi edifici di minimo obbligatorio di Classe A, combinare un’alta efficienza ener- ossia una riduzione dei fabbisogni di getica con la capacità di soddisfare riscaldamento e raffrescamento, ma il complessivo consumo di energia con pari o maggiore comfort, su tutto annuo da fonti rinnovabili applicate il territorio nazionale. E prevedere nel sito. Il Governo inglese è già più per tutte le ristrutturazioni edilizie il avanti, avendo fissato al 2016 i tempi miglioramento della classe energeti- di una transizione radicale: da quella ca di appartenenza, con incentivi in data si potranno realizzare solo costru- funzione del “salto” effettuato (una, zioni “carbon neutral”, in grado cioè due, tre categorie). Occorre inoltre di azzerare il contributo di anidride stabilire un contributo minimo obbliga- carbonica grazie a un mix di misure torio delle fonti rinnovabili rispetto ai di efficienza energetica e di utilizzo di fabbisogni termici e elettrici come già fonti rinnovabili. Insomma non esistono avviene in molti Regolamenti Edilizi più scuse, ragioni economiche o tec- e in teoria anche a livello nazionale nologiche per fermare questo cambia- (DL 311/2006 e Legge Finanziaria mento, anzi il settore delle costruzioni 2008) se si definissero i provvedimenti italiano, che sta attraversando un attuativi. Perché il contributo del solare durissimo periodo di crisi, può uscirne termico e fotovoltaico, di biomasse, proprio puntando sull’innovazione geotermia a bassa entalpia, mini-eoli- energetica, sul recupero del patrimo- co può contribuire in modo significati- nio edilizio italiano per dare risposta vo a soddisfare i fabbisogni di ener- 16 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 17. gia elettrica e termica degli edifici. Secondo i calcoli dell’Enea, le ridu- PReMeSSA Bisogna avere il coraggio di introdurre zioni più consistenti e a minor costo si questi obblighi per gli edifici residen- possono realizzare intervenendo sul ziali, commerciali, terziari perché non miglioramento tecnologico; ancora esiste più alcuna ragione tecnologica più efficace questa politica si rivela se o di costi a impedire che si faccia an- integrata all’uso delle rinnovabili nel che da noi quello che è già in vigore settore civile come risposta alle specifi- negli altri Paesi europei. che domande. Per muoversi in questa direzione e superare una situazione Una politica per riqualificare e mi- di totale assenza del tema efficienza gliorare le prestazioni energetiche dall’agenda politica nazionale si può del parco immobiliare esistente. cominciare dal migliorare gli strumenti Solo con una ampia riqualificazione già esistenti. energetica del patrimonio edilizio esi- In primo luogo aumentando progres- stente sarà possibile ridurre in maniera sivamente gli obiettivi e allargando sostanziale i consumi energetici civili. il campo degli interventi legati ai I provvedimenti fino ad oggi introdotti certificati bianchi, ossia gli obblighi non sono sufficienti a muovere un cam- di risparmio energetico fissati per i biamento significativo. Occorre inter- distributori finali di energia che muo- venire per creare condizioni di vantag- vono un mercato degli interventi negli gio per gli interventi di riqualificazione usi finali3. In questi anni sono stati uno energetica di interi edifici pubblici e strumento importante, che ha conse- privati, attraverso una riforma della guito risultati di riduzione dei consumi fiscalità del settore e specifici incentivi. energetici ma limitato a poche tecno- Ma anche premiare la riduzione dei logie (soprattutto lampadine e riduttori consumi realizzata negli edifici, sia sul di flusso). Ora occorre rafforzarlo versante famiglie che su quello delle alzando gli obiettivi di risparmio ma, imprese di distribuzione e gestione soprattutto, puntando a ridurre i consu- dell’elettricità e del calore. mi di strutture residenziali e terziarie, capannoni produttivi, centri commer- 3) Un mercato che premi efficienza e ciali. Attraverso il riconoscimento dei concorrenza risparmi ottenuti attraverso interventi A più di 10 anni di distanza dalla di miglioramento delle prestazioni liberalizzazione del settore energe- energetiche di strutture energivore si tico occorre ritornare sugli obiettivi potrebbe innescare un meccanismo che spinsero a intraprendere questa virtuoso di integrazione degli impianti direzione: aumentare la concorrenza più efficienti (di micro cogenerazione nell’offerta ai cittadini e alle aziende, e trigenerazione, pompe di calore, la trasparenza e l’innovazione. ecc.) con tecnologie rinnovabili e inter- venti di miglioramento delle prestazio- Una politica per l’efficienza energe- ni energetiche delle pareti attraverso il tica. La strada più semplice e econo- ruolo delle Esco. mica per ridurre le emissioni di CO2 Per capire la “concretezza” di questi passa per l’efficienza energetica. interventi basta guardare le buone pra- Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 17
  • 18. tiche citate in questo Rapporto, dove Ma occorre anche trovare risposta a PReMeSSA in edifici residenziali e produttivi si è problemi rispetto ai quali le politiche già raggiunta l’autonomia energetica fino ad oggi attuate non funzionano. attraverso una intelligente integrazio- Il tema del Clima sarà centrale nei ne di fonti rinnovabili come il solare prossimi anni, per cui come ha det- termico e fotovoltaico, le biomasse e to il Ministro inglese Ed Miliband, la geotermia con sistemi a pompa di occorre guardare in modo nuovo al calore o di teleriscaldamento. mercato dell’energia per spingere e tenere assieme gli obiettivi di riduzio- Utilizzare come criteri l’efficienza ne dei gas serra e di concorrenza energetica e le emissioni di CO2 per nell’offerta. Altrimenti il rischio è che i valutare i progetti di impianti. Non miglioramenti tecnologici diano solo ha alcun senso logico o economico, vantaggi alle imprese energetiche e mentre si è impegnati come Paese non si trasformino in benefici per gli a ridurre le emissioni di gas serra, utenti finali, e dall’altra parte che risulti continuare ad approvare e realizzare troppo complesso, se non impossibi- impianti energetici di qualsiasi taglia le, raggiungere dei risultati in termini e fonte senza soluzione di continuità. di riduzione dei gas serra per come Occorre invece fissare dei criteri di funziona il mercato dell’energia. Non efficienza energetica minima degli sono questioni semplici, ma se non si impianti, obbligandoli sempre alla avrà una chiara consapevolezza delle cogenerazione, in modo da spingere sfide il rischio è un peggioramento del- gli impianti più efficienti che potreb- le condizioni ambientali del Pianeta e bero permettere di chiudere quelli più al contempo un finto mercato dell’ener- vecchi e inquinanti. Allo stesso modo gia che premia solo le rendite di bisogna stabilire un criterio legato alle posizione. Per trovare idee per questi emissioni di CO2 degli impianti per nuovi problemi occorre guardare alle valutare piani, programmi, progetti di esperienze internazionali (da quelle impianti rispetto all’impatto che deter- dei Lander tedeschi alle esperienze de- minano in termini di gas serra. gli Stati di New York o della Califor- nia, per cui nei confronti delle Utilities Ma occorrono anche nuove idee per pubbliche e private vengono fissati muovere politiche capaci di spinge- obiettivi vincolanti, controlli e tariffe re l’efficienza energetica verso gli massime) e al passato. In fondo quan- utenti finali. In questo nuovo scenario do ai primi del ‘900 Ernesto Nathan, energetico occorre mettere in moto allora Sindaco di Roma propose ai soluzioni inedite, capaci di rendere cittadini un referendum per far nascere possibile una accelerazione degli l’azienda municipalizzata dell’energia interventi a tutti i livelli anche quello a Roma, l’Acea, si trovava di fronte locale. Un esempio sono i Regolamen- a problemi analoghi. Aveva la ne- ti Edilizi comunali che, come dimostra cessità di portare la luce anche nelle l’esperienza di questi anni, possono periferie più lontane e povere che ai spingere con obblighi e incentivi l’in- gruppi privati del settore energetico novazione nel settore delle costruzioni. non interessavano. Oggi sono altri gli 18 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 19. obiettivi ma ugualmente quando gli emissioni zero, ecc. PReMeSSA strumenti a disposizione non funziona- no occorre muovere nuove idee. E per Il territorio italiano possiede tutte le questo serve rivedere gli obiettivi delle risorse per diventare il palcoscenico di utilities sia private che pubbliche (le una rivoluzione energetica e ambien- municipalizzate come Acea che non tale incentrata sulle fonti rinnovabili. I brillano certo per capacità di innova- numeri e le esperienze del Rapporto zione), ridare un senso a logiche di Comuni Rinnovabili forniscono già gestione che non sembrano avere in una prima fotografia di come questa alcun conto l’efficienza energetica. In prospettiva potrebbe diventare realtà. poche parole, occorre immaginare un Ora occorre accompagnare questa nuovo ruolo delle politiche pubbliche direzione valorizzando le risorse e una più attenta capacità di controllo naturali (sole, vento, acqua, biomasse, per tutelare trasparenza e concorren- sottosuolo) attraverso le più moderne za. Ma un ruolo attivo degli Enti Locali tecnologie e una declinazione locale serve anche a creare le condizioni capace di creare lavoro e ricerca nelle aree urbane per lo sviluppo delle applicata. reti di teleriscaldamento, per rendere più efficienti i sistemi di illuminazione pubblica, spingere le smart grids, diffondere il solare anche attraverso Il futuro entra in noi molto prima che gruppi di acquisto e centrali in “com- accada. proprietà” in aree pubbliche come Rainer Maria Rilke parcheggi, cave dismesse, discariche. Mentre invece al livello nazionale spet- ta il compito di garantire tariffe traspa- renti per gli utenti e una incisiva tutela nei confronti dei distributori di energia, nonché regole che premino chi utilizza l’energia elettrica fuori dalle ore di punta e sceglie le energie verdi. Un ruolo attivo dei Ministeri serve anche per creare le condizioni di fattibilità agli investimenti privati più complessi o in ritardo, come quelli negli impianti eolici off-shore (siamo ancora a quota zero) o in programmi di miglioramento tecnologico delle centrali idroelettriche esistenti (per recuperare l’energia per- sa con la progressiva riduzione della risorsa acqua), per la creazione di centrali solari termodinamiche, di inter- venti nelle isole che le rendano libere dalle fonti fossili, di nuovi quartieri a Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 19
  • 20. 1. I COMUNI 100% RINNOVABILI COMUNI 100& RINNOVABILI Ad aprire le classifiche del Rapporto Comuni Rinnovabili è la categoria più importante e originale. Perché è quella che mette insieme i diversi dati dei territori per verificare se e come le rinnovabili possano essere la risposta al fabbisogno elettrico e termico dei cittadini (riscaldamento delle case, acqua calda per usi sanitari, elettricità) nei Comuni che sono più avanti in questa rivoluzione energetica. La classifica dei Comuni 100% rinnovabili dunque prende in consi- derazione le diverse informazioni che riguardano le fonti rinnovabili installate nei territori e va a calcolare il rapporto tra l’energia prodotta e quella consu- Impianto eolico nel Comune di Sedini (SS) mata dalle famiglie. Per quanto venga utilizzato un parametro teorico per la come il nuovo scenario delle fonti parte elettrica – gli impianti nella mag- rinnovabili debba puntare proprio sul gior parte dei casi immettono energia più efficace mix di impianti capaci di nella rete ed è dalla rete che le utenze dare risposta alla domanda di energia la prendono – è comunque significati- valorizzando le risorse rinnovabili pre- vo perché dimostra come sia possibile senti nei territori. Queste scelte eviden- soddisfare i fabbisogni delle famiglie temente limitano il campo dei “candi- attraverso le fonti rinnovabili installate dati” al successo in questa classifica, sui tetti e nei territori, avvicinando così basti dire che anche escludendo i domanda e produzione di energia. grandi impianti idroelettrici sono 825 i In questo parametro si fondono dun- Comuni in Italia che grazie a una sola que obiettivi quantitativi e qualitativi, fonte rinnovabile (mini-idroelettrica, e per questa ragione sono stati presi eolica, fotovoltaica, da biomasse o in considerazione solo i Comuni dove geotermica) producono più energia sono installate “nuove” rinnovabili elettrica di quanta ne consumano. (escludendo il grande idroelettrico Oppure che per la parte termica sono e la geotermia) e almeno tre tipi di 24 i Comuni che grazie a impianti di contributi diversi. Ma soprattutto si è teleriscaldamento collegati a impianti considerata la parte termica – troppo biomassa o da geotermia superano il spesso e a torto ignorata quando si proprio fabbisogno. parla di energia - che rappresenta larga parte della domanda (e dei costi in bolletta) delle famiglie. E’ evidente 20 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 21. COMUNI 100% RINNOVABILI COMUNI 100& RINNOVABILI PR COMUNe St SF eOLICO IdRO GeO GeO biogas biogas BIOMASSA tLR mq kW kW kW MWe MWt kWe MWt kWe MWth/a 1 BZ SLUDERNO 960 512 400 232 0 0 700 0.75 500 13646 1 BZ DOBBIACO 1270 378,9 0,00 1279,7 0 0 132 0 20000 3100 1 BZ PRATO ALLO STELVIO 1100 1833,6 1200 2050 0 0 400 1.4 0 13000 1 BZ VIPITENO 2433,70 395,5 20 3215,4 0 0.018 0 17.6 0 54000 1 BZ BRUNICO 90 942,60 0 4390 0 0 0 1.5 34000 66882 1 AO MORGEX 30,10 19,7 0 1120 0.023 0 0 0 8794 15502 2 AO POLLEIN 4 2,7 0 41,8 0 0 0 0 4200 5831 2 BZ LASA 1260 860 0 932,9 0 0 0 0 6000 15105 2 BZ GLORENZA 0 82,2 400 31,7 0 0 70 0 0 14571 2 TN CAVALESE 520 177,8 0 160 0 0 0 0 500 31000 2 TN FONDO 540 14 0 39 0 0 0 0 240 5400 3 BZ RACINES 0 666,4 0 3359,1 0 0 0 0 45 28981 3 BZ MONGUELFO 0 48 0 2886 0 0 100 0 0 18502 4 AO PRè-SAINT-DIDIER 21 0 0 189,7 0 0 0 0 31 8918 5 BZ STELVIO 0,00 2,96 0 0 0 0 0 0 540 12640 Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente. Sono 15 i Comuni 100% rinnovabili4, mix delle diverse fonti. quelli che rappresentano oggi in Italia Il premio 2010 va a Sluderno, in il miglior esempio di innovazione ener- Provincia di Bolzano, un Comune con getica e ambientale. In queste realtà poco più di 1.800 abitanti che fonda sono gli impianti a biomasse allacciati la sua ricetta di successo su diversi a reti di teleriscaldamento a soddisfare impianti diffusi nel territorio. Dai 960 ampiamente i fabbisogni termici e un metri quadri di pannelli solari termici mix di impianti rinnovabili a permettere e 512 kW di pannelli fotovoltaici di soddisfare e superare anche ampia- diffusi sui tetti di case e aziende, ai 4 mente i fabbisogni elettrici dei cittadini micro impianti idroelettrici che hanno residenti. La classifica premia proprio una potenza complessiva di 232 la capacità di muovere il più efficace kW. Particolarmente interessante è la collaborazione realizzata con i territori vicini. L’impianto eolico da 1,2 MW installato nel Comune di Malles è un investimento promosso in “condivisio- ne” tra i Comuni di Sluderno, Malles, Glorenza e Curon Venosta e gestito da un Consorzio dei Comuni più alcu- ne aziende elettriche locali. A scalda- re le case sono invece gli impianti da biomasse locali e da biogas, prove- niente per lo più da liquame bovino, Impianto eolico nel Comune di Cocullo (AQ) che hanno una potenza complessiva Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 21
  • 22. di 6.200 kW termici, entrambi di tipo 18 MW termici e uno da biogas da COMUNI 100& RINNOVABILI cogenerativo, allacciati ad una rete di 132 kW – si arriva a superare di mol- teleriscaldamento lunga 23 km. Questi to il fabbisogno termico dei cittadini impianti producono oltre 13 milioni residenti. L’impianto di teleriscaldamen- di kWh annua di energia termica che to a biomassa inaugurato nel 1995 è soddisfa il fabbisogno di oltre 500 in grado di soddisfare anche il fabbi- utenze, residenziali e civili, sia del sogno termico del limitrofo Comune di Comune di Sluderno che del vicino San Candido. A Dobbiaco la bio- Comune di Glorenza. massa utilizzata è il cippato di origine Ma non sono da meno gli altri Co- locale, proveniente da residui delle muni in testa alla classifica. Come potature boschive, cortecce, scarti di dobbiaco, vincitore dell’edizione del legno dalle segherie e dalle industrie. Rapporto 2009, dove grazie a 378 Nel Comune di Prato allo Stelvio in- kW di impianti fotovoltaici e a 1.279 vece il mix energetico è composto da kW di mini-idroelettrico si supera am- ben 6 tecnologie rinnovabili diverse. piamente il fabbisogno elettrico delle Sono installate due centrali di teleri- famiglie. Sono inoltre installati pannelli scaldamento da biomassa per una solari termici (1.270 mq) e grazie alla potenza totale di 1,4 MW, 4 impianti rete di teleriscaldamento allacciata a idroelettrici per complessivi 2.016 due impianti – uno da biomassa da kW, impianti fotovoltaici per una Tetto fotovoltaico su edificio rurale in Provincia di Bolzano 22 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 23. COMUNI 100& RINNOVABILI Impianto fotovoltaico su pensilina del parcheggio di Porto Barricata, Comune di Porto Tolle (RO) potenza complessiva di 1,8 MW, un e un impianto a biogas da 17 MW impianto eolico da 1,2 MW. Curiosa e 18 MWt di biomassa allacciati alla è la storia avvenuta il 28 settembre rete di teleriscaldamento. Nel 2004 2003, quando il black out elettrico alcuni imprenditori locali insieme ai coinvolse praticamente tutta Italia ma Comuni di Vipiteno e Val di Vizze non questo piccolo Comune che ha hanno creato la Thermo Wipptal Spa, un’antica rete elettrica, collegata al società che produce e distribuisce sistema nazionale ma gestita da un energia proveniente dalla biomassa le- consorzio locale, e che non ha avuto gnosa coprendo il fabbisogno di circa alcun problema grazie agli impianti 700 immobili. In tutte queste espe- presenti nel territorio. rienze di impianti di teleriscaldamento Anche il Comune di Vipiteno (BZ) gra- il risparmio medio per le utenze va zie al mix energetico presente sul suo dal 30 al 40% rispetto ai tradizionali territorio riesce a soddisfare pienamen- sistemi di riscaldamento, cioè diverse te il fabbisogno elettrico e termico del- centinaia di Euro ogni anno. le famiglie residenti. Questo risultato è ottenuto grazie a 2.433 mq di pan- In classifica non entrano, per le ragio- nelli solari termici, 395 kW di fotovol- ni menzionate prima alcuni Comuni taico, 20 kW di eolico, 3.215 kW di toscani, come Radicondoli (SI) e Mon- mini idroelettrico, 18 kW di geotermia teverdi Marittimo (PI) che grazie alla Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 23
  • 24. geotermia e ad un piccolo contributo COMUNI 100& RINNOVABILI del solare fotovoltaico soddisfano pie- namente il fabbisogno elettrico delle famiglie residenti. E neanche Monte- rotondo Marittimo (GR) e Castelnuo- vo di Cecina (PI) che grazie al solo contributo del geotermico riescono a soddisfare pienamente i fabbisogni energetici sia elettrici che termici delle famiglie residenti (grazie al collega- mento a una rete di teleriscaldamento). Serra riscaldata da impianto a biogas Ma non sono solo i “Piccoli” a mostra- qualche anno e che complessivamente re risultati importanti raggiunti in poco con 3,2 MW permettono a questo tempo grazie alle “nuove” fonti rinno- Comune di produrre più energia elet- vabili. A Lecce 36 MW di impianti eo- trica di quella necessaria alle famiglie lici e 3,5 MW di fotovoltaico permet- residenti. Nel Comune inoltre sono tono di produrre energia elettrica per presenti 24 kW di pannelli fotovoltaici il fabbisogno di circa 31mila famiglie, oltre che grandi impianti idroelettrici. pari al 111%. Ad Agrigento invece Ma questa esperienza si segnala i 44,8 MW di eolico producono anche per altre ragioni; le royalties energia elettrica sufficiente a coprire i provenienti dell’eolico, circa 113 mila fabbisogni di circa 35.000 famiglie Euro l’anno, hanno permesso al Comu- ossia il 127% di quelle residenti. ne di acquistare e finanziare la ristrut- turazione dello storico castello. Inoltre a Gennaio 2010 è stato approvato I PReMI deL il nuovo Regolamento per l’Edilizia Sostenibile che introduce obblighi per RAPPORtO 2010 l’isolamento termico e orientamento Accanto al Comune vincitore della dei nuovi edifici, per la riduzione dei classifica 100% abbiamo voluto pre- consumi idrici nonché introduce una miare alcune esperienze di successo serie di incentivi a favore dell’installa- diffuse nel territorio italiano dove at- zione delle fonti di energia rinnovabili. traverso investimenti lungimiranti nelle Un secondo esempio è quello di Ma- fonti rinnovabili si sono prodotti risultati iolati Spontini (AN), Comune di circa che vanno oltre la risposta a obiettivi 5.700 abitanti, che grazie ad un energetici e ambientali. mix energetico fatto di pannelli solari fotovoltaici (135 kW), di un impianto Un esempio è il “Piccolo Comune” di mini idroelettrico (400 kW) e di un tocco da Casauria, in provincia di Pe- impianto a biogas entra di diritto nella scara, di circa 2.700 abitanti. Sono categoria “100% elettrici”. La ragione da poche settimane entrate in funzione del premio è nella interessantissima le due pale eoliche che si vanno a esperienza nel settore del biogas da sommare alle altre due installate da discarica. Infatti presso la discarica 24 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 25. a creare le condizioni per la riuscita di COMUNI 100& RINNOVABILI un processo fatto di molteplici interven- ti diversi per dimensione e tecnologie. Si è deciso di premiare la Provincia di Grosseto per i risultati conseguiti in questi anni e per l’impegno che sta mostrando nello sviluppo delle fonti rin- novabili. In fondo Grosseto si poteva accontentare dei 180 MW di impianti Impianto eolico nel Comune di Sluderno (BZ) geotermici presenti nei Comuni di Monterotondo Marittimo (100 MW), gestita dal Comune di Maiolati Sponti- Montieri (60 MW) e Santa Fiora (20 ni, certificata Emas, sono stati installati MW) che producono energia elettrica dalla Società Marco Polo Engineering e termica in abbondanza per alcuni 2 centrali da 4.130 kWe complessivi Comuni. Invece in questi anni nuovi che producono 17 milioni di kWh/ progetti si sono realizzati e oggi in anno, pari al fabbisogno di circa questo territorio troviamo una delle 4.000 famiglie ogni anno. realtà più interessanti a livello nazio- nale. Ad esempio nell’eolico dove con Ma da quest’anno l’analisi di Legam- un impianto da 20 MW nel Comune biente sui Comuni 100% si allarga a di Scansano e 70 kW di mini eolico quella dei territori rinnovabili. Non a Grosseto, è in grado di soddisfare il solo le Province, che sono un ambito 22% dell’energia elettrica necessaria “ideale” per conseguire il migliore mix alle famiglie residenti nella Provincia, di fonti energetiche efficienti e valoriz- evitando cosi di immettere in atmosfe- zare le risorse rinnovabili locali, ma ra circa 38 mila tonnellate di CO2. anche raggruppamenti di Comuni. Ap- Oppure con impianti a biomassa che plicando gli stessi parametri utilizzati producono circa 117 mila MWh/ per i Comuni sono 25 quelli che teori- anno di energia elettrica e sono in camente possiamo definire 100% rin- grado di soddisfare il fabbisogno novabili per la parte elettrica. Questa elettrico di circa 46.500 famiglie, energia è prodotta da diversi impianti pari al 66% delle famiglie. Ma anche presenti all’interno dei propri confini, di piccoli impianti idroelettrici, come alcuni storici come la geotermia, altri quelli presenti nei Comuni di Grosseto “nuovi” come quelli mini-idroelettrici, e Castell’Azzara, rispettivamente da eolici, fotovoltaici, da biomasse o 470 e 1.680 kW. O di fotovoltaico biogas. Le migliori esperienze, proprio presenti in 27 Comuni della Provincia per l’efficacia del mix sono le Province su 28. Ed è importante sottolineare il di Grosseto, Genova, Bolzano, Aosta ruolo che la Provincia sta svolgendo e Belluno, dove è installato nel territo- in questa fase nel sostenere e coadiu- rio almeno un impianto per ogni fonte vare i Comuni a muovere i più efficaci rinnovabile. Ciò dimostra l’importanza progetti nelle rinnovabili, attraverso delle politiche territoriali nel contribuire accordi e Linee Guida che permettono Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 25
  • 26. di favorire la pianificazione in questo bile per tutti coloro che in questi anni COMUNI 100& RINNOVABILI settore e dare certezza sulle regole e hanno guardato con interesse alle fonti garanzie per gli investimenti energetici rinnovabili. Da assoluto pioniere fece e nell’edilizia sostenibile. installare due torri eoliche nel Comune e avviò un progetto di valorizzazione Il premio per i migliori Comuni delle e innovazione ambientale che ha Rinnovabili è intitolato a Maurizio ricevuto numerosi premi nazionali e Caranza. Sindaco di Varese Ligure europei proprio per i risultati prodotti. per 14 anni e poi Vice sindaco, scomparso tre anni fa, ha rappresenta- to un punto di riferimento imprescindi- PROVINCe 100% RINNOVABILI eLettRIChe PROVINCIA N_AB SF eOLICO MINI IdRO GeO BIOGAS BIOMASSA kW kW kW kW kW kW CARBONIA IGLESIAS 131890 2069,89 960 0 0 660 340000 GORIZIA 136491 2780,2 0 1250 0 580 336750 PISA 384555 3234,59 23100 0 442500 1240 GROSSETO 211086 6631,03 20070 2150 180000 3308 19500 SIENA 252288 2792,8 0 0 231508 3305 1080 CROTONE 173122 546,28 174040 0 0 1500 82500 ISERNIA 89852 681,86 100470 2460 0 625 34600 AOSTA 119548 570,68 12 27995 113 9250 29989,08 OGLIASTRA 58389 1755,25 84000 0 0 FOGGIA 649598 13716,02 893970 0 0 1070 BENEVENTO 287042 2339,11 299100 0 0 1640 SASSARI 322326 2992,65 340460 0 0 480 CAMPOBASSO 230749 5016,65 153650 9020 0 625 14600 ALESSANDRIA 418231 13185,56 0 5782 146,8 20709 87250 AVELLINO 429178 3399,47 366190 0 0 5000 MEDIO CAMPIDANO 105400 3178,27 89170 0 0 840 BOLZANO 462999 29135,95 1226,2 90189 350,1 7154 47797 ORISTANO 167971 4014,92 120660 0 0 BELLUNO 209550 2055,75 65,6 28433 41,6 50 25705 GENOVA 878082 1212,58 30 22027 28 5600 156630 RAVENNA 347847 6996,85 18,5 0 10 4885 61450 CATANZARO 369578 4302,62 233310 2890 0 1020 2000 ENNA 177200 2552,3 96750 0 0 TERNI 219876 9424,7 0 1235 0 31168 TRAPANI 425121 2449,16 225350 0 0 VERCELLI 176829 3421,32 0 18964 243 700 13500 MATERA 204239 17653,26 77850 0 0 L’AQUILA 297424 2934,4 99550 10260 600 100 Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente. 26 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
  • 27. La Provincia di Bolzano è quella che riguarda le installazioni fotovoltaiche, COMUNI 100& RINNOVABILI in questi anni ha messo in campo le eoliche, da biogas e geotermia. più efficaci e ambiziose politiche e ha disegnato la più chiara prospettiva di Uno dei risultati più interessanti che innovazione con l’obiettivo di uscire la ricerca ha permesso di mettere in progressivamente dalle fonti fossili. luce riguarda un territorio all’interno Oggi, considerando tutti i consumi dell’Appennino Bolognese5. In 26 di energetici, le rinnovabili soddisfano questi Comuni, con una popolazione già il 56% ma si vuole portare questa totale di 144 mila abitanti, sono pre- quota al 75% al 2015 e continuare senti complessivamente oltre 716 mq in una direzione di autosufficienza di pannelli solari termici, 2.682 kW energetica che possa prescindere di fotovoltaico, 3 parchi eolici (Castel dalle fonti fossili. Sono moltissime le del Rio, Monterenzio e San Benedetto esperienze interessanti e i risultati signi- Val di Sambro) da 16,3 MW, 2.822 ficativi raggiunti in poco tempo (basta kW da impianti di mini idroelettrici vedere quanti Comuni altoatesini sono e 748 kW di biogas nei Comuni di presenti tra quelli 100% rinnovabili. Gaggio Montano e Castel d’Aiano. La più interessante è forse quella del Inoltre nel “Piccolo Comune” di Lizza- teleriscaldamento con impianti da no in Belvedere si trova un impianto biomassa di provenienza locale che di teleriscaldamento alimentato a vere coinvolge 32 Comuni su 116. Com- biomasse da 3 MWt e una rete di plessivamente questi impianti riescono teleriscaldamento di 20 km, che riesce a soddisfare il 27% del fabbisogno a soddisfare il fabbisogno energetico termico delle famiglie residenti nella termico di quasi il 40% delle famiglie Provincia. Ma le biomasse sono anche residenti. Per la parte elettrica invece in grado di produrre energia elettrica l’insieme delle tecnologie rinnovabili tale da soddisfare il fabbisogno di presenti nel territorio dell’Appennino oltre 100 mila famiglie. Sono invece Bolognese riesce a produrre oltre 59 86 i Comuni in Provincia di Bolzano milioni di kWh/a, coprendo il fabbi- che possiedono sul proprio territorio sogno di oltre 23 mila famiglie. Tra i impianti mini idroelettrici, cioè quelli Comuni di questo territorio spicca Ca- con potenza fino a 3 MW, per una stel del Rio, 1.252 abitanti, che gra- potenza complessiva di oltre 90 MW. zie ad un mix energetico fatto di 2,4 Una particolarità è la diffusione di MW di eolico, di 185 kW di mini 725 piccolissimi impianti ad uso pri- idroelettrico, 35 kW di fotovoltaico ri- vato con potenze inferiori ai 220 kW, esce a superare ampiamente il proprio pari al fabbisogno di circa 64.000 fabbisogno elettrico. Da segnalare famiglie, sono 94 nel Comune di è anche un’esperienza di recupero Sarentino, 57 nel Comune di Valle Au- di edifici in chiave rinnovabile come rina, 25 nel Comune di Campo Tures. quella del Comune di Porretta Terme, Sono invece 96 gli impianti di poten- dove è stato recuperato il vecchio za compresa tra 220 kW e i 3.000 Centro Civico. Nella ristrutturazione kW. Ma impressionante è la diffusione sono stati installati un impianto geoter- raggiunta in poco tempo per quanto mico a bassa entalpia da 72,4 kW, Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 27
  • 28. 4 mq di solare termico e un impianto dell’Alta Valle del tevere6 in Provincia COMUNI 100& RINNOVABILI fotovoltaico da 12 kW in grado di di Perugia. Qui l’insieme dei progetti soddisfare totalmente il fabbisogno di che si sta muovendo è significativo: energia dell’edificio. dal fotovoltaico con 3,4 MW instal- lati all’eolico con un impianto da 1,5 Altre esperienze interessanti da segna- MW nel Comune di Fossato di Vico, lare e da tenere in osservazione sono agli 800 kW di mini idroelettrico pre- quelle di alcuni territori della Provincia senti nel Comune di Umbertide, a un di Cremona dove, grazie agli impianti piccolo impianto a biomassa da 88 a biogas presenti in 21 Comuni, si kW fino al solare termico in costante produce energia elettrica che sod- diffusione. In questi Comuni vivono disfa il fabbisogno di circa 49 mila complessivamente 15 mila abitanti e famiglie. In questa Provincia cresce in poco tempo attraverso questi “nuo- il contributo delle altre fonti, come la vi” impianti da fonti rinnovabili si è biomassa con 6,7 MW installati, il già arrivati a soddisfare quasi il 30% solare fotovoltaico con 8 MW, il mini del fabbisogno elettrico delle famiglie idroelettrico con 2,3 MW. residenti. Un’altro territorio che mostra segna- li positivi è quello dei 16 Comuni Impianto fotovoltaico scuola elementare Comune di Dobbiaco (BZ) 28 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente