FORMAZIONE appalti pubblici di lavori servizi e forniture DPR 5 ottobre 2010 ...
Comuni Rinnovabili rapporto 2010
1. Comuni
Rinnovabili 2010
Sole, vento, acqua, terra, biomasse
La mappatura delle fonti rinnovabili
nel territorio italiano
Con il contributo di:
RappoRto di legambiente
analisi e classifiche
2. COMUNI RINNOVABILI 2010
Il Rapporto è stato curato dall’Ufficio Energia e Clima di Legambiente
Edoardo Zanchini (Responsabile), Katiuscia Eroe, Gabriele Nanni, Andrea Cocco.
Hanno contribuito alla redazione del dossier Lavinia Di Giorgio e Rosa Padrevita
Un ringraziamento particolare per la disponibilità a fornire informazioni e dati va
a Gerardo Montanino (GSE), Luciano Pirazzi (Enea), Roberto Ballarotto (Sviluppo
Lazio), Thilo Pommering (Azzero CO2), agli uffici delle Province di Alessandria,
Ascoli Piceno, Campobasso, Chieti, Fermo, Grosseto, Milano, Piacenza, Pistoia,
Roma, Siena, Torino, Trento, agli uffici della Regione Calabria, Emilia-Romagna,
Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta.
Per il capitolo della Biomassa si ringrazia in particolare Itabia per la collaborazione
nel censimento dei dati.
Si ringraziano inoltre per la collaborazione Maria De Francesco,
Francesca Galante, Maddalena Gesualdi e tutti gli Sportelli energia,
i Circoli e i Regionali di Legambiente che hanno contribuito a raccogliere i dati.
Progetto grafico: Luca Fazzalari
Stampato su carta riciclata con utilizzo di inchiostri EuPIA
Grafiche Vieri srl - Roccastrada (GR)
Marzo 2010
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 1
3. INdICe
PREMESSA 4
Cap. 1 I COMUNI 100% RINNOVABILI 20
Cap. 2 I COMUNI DEL SOLARE FOTOVOLTAICO 29
Le buone pratiche 37
Cap. 3 I COMUNI DEL SOLARE TERMICO 39
Le buone pratiche 48
Cap. 4 I COMUNI DELL’EOLICO 50
Le buone pratiche 55
Cap. 5 I COMUNI DELL’IDROELETTRICO 57
Le buone pratiche 62
Cap. 6 I COMUNI DELLA GEOTERMIA 65
Le buone pratiche 71
Cap. 7 I COMUNI DELLA BIOMASSA 74
Le buone pratiche 85
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 3
4. PReMeSSA
PReMeSSA
E se fosse proprio il territorio il labo- uffici e aziende, per capire come sod-
ratorio di una rivoluzione energetica disfare con le soluzioni più adatte ed
incentrata sulle fonti rinnovabili? A efficienti utenze collegate da una rete
guardare quello che sta accadendo moderna che permette di scambiare
nei Comuni italiani sembrerebbe energia.
proprio di sì, sono decine di migliaia
gli impianti installati negli ultimi anni Descrivere questi processi è l’obiettivo
– piccoli, grandi, da fonti diverse –, del Rapporto Comuni Rinnovabili di
migliaia i progetti in corso di realiz- Legambiente, giunto quest’anno alla
zazione, che stanno dando forma quinta edizione. I dati sono ottenuti
a un nuovo modello di generazione attraverso un questionario inviato ai
distribuita. Impianti solari fotovoltai- Comuni e incrociando le risposte con
ci, solari termici, mini idro-elettrici, le elaborazioni e gli studi del Gse, i
geotermici ad alta e bassa entalpia, rapporti di Enea, Itabia, Fiper, ANEV
da biomasse e biogas, integrati con oltre che le informazioni provenienti
reti di teleriscaldamento e pompe di da Regioni, Province e aziende.
calore: lo scenario cambia completa- Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2010
mente rispetto al modo tradizionale di racconta un salto impressionante
guardare all’energia e al rapporto con nella crescita degli impianti installati
il territorio. Ed è diverso perfino dalle nel territorio italiano. Sono 6.993
“vecchie” rinnovabili italiane, il grande i Comuni in Italia dove è installato
idroelettrico e la geotermia, quelle che almeno un impianto. Erano 5.580
dalla fine del 1800 hanno accom- lo scorso anno, 3.190 nel 2008. In
pagnato la prima industrializzazione pratica le fonti pulite che fino a 10
del Paese. Eppure il dibattito pubblico anni fa interessavano con il grande
sull’energia non sembra ancora aver idroelettrico e la geotermia le aree
compreso la portata di questo pro- più interne, e comunque una porzione
cesso e l’importanza di guardare al limitata del territorio italiano, oggi
territorio per capire come sviluppare sono presenti nell’86% dei Comuni.
le fonti rinnovabili. Per un riflesso Ma questi processi hanno anche di
condizionato qualsiasi ragionamento interessante il fatto che sono diversi in
sembra non poter prescindere da un ogni territorio – e sono descritti dalle
approccio centralizzato e quantitativo, cartine che disegnano la distribuzione
fatto di MW installati per impianto. in Italia delle diverse fonti - proprio
Ma questo modo di ragionare di perché differenti sono le potenzialità
energia risulta inevitabilmente datato, e le possibilità di valorizzazione. E’
inadeguato rispetto a un processo che impressionante notare come cresca la
apre delle strade assolutamente nuove. diffusione per tutte le fonti e i para-
Se si ragiona delle attuali tecnologie metri presi in considerazione. Sono
rinnovabili occorre partire dalle risorse ottime notizie, che dimostrano come le
presenti nei diversi territori, guardare energie pulite sono la migliore soluzio-
alla domanda di energia di case, ne non solo per uscire dalle fonti fossili
4 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
5. PReMeSSA
e salvare il pianeta dai cambiamenti alla crisi economica e per guardare
climatici, ma anche per rispondere con un po’ di ottimismo al futuro.
I RISULtAtI
I Comuni del Solare sono 6.801 in potenza installata è in crescita, pari
Italia. Un numero in forte crescita, era- a 5.148 MW, con 1.287 MW in
no 5.580 nel censimento dello scorso più rispetto al 2009. I MW rilevati
anno, che arriva a coprire l’83,9 % dal Rapporto riescono a soddisfare il
dei Comuni e ancora una volta sono fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni
i “piccoli” ad evidenziare i dati più 100 mila famiglie. Tra questi Comuni
significativi. Per il solare fotovoltaico 192 si possono considerare autonomi
è il Comune di Craco, in Provincia dal punto di vista elettrico, poiché
di Matera, in testa alla classifica di si produce più energia di quanta ne
diffusione con una media di oltre 542 viene consumata nei territori.
kW ogni 1.000 abitanti. La classifica
premia la diffusione per numero di abi- I Comuni del Mini Idroelettrico sono
tanti residenti proprio per evidenziare 799. Il Rapporto prende in conside-
le potenzialità delle rinnovabili nel razione gli impianti fino a 3 MW e
soddisfare i fabbisogni delle famiglie. in questi Comuni la potenza totale
E a Craco gli impianti installati riesco- installata è di 715 MW, in grado di
no, teoricamente, a soddisfare ampia- produrre ogni anno oltre 2.860 GWh
mente i consumi elettrici dei cittadini. pari al fabbisogno di energia elettrica
Nel solare termico a “vincere” è il di oltre 1 milione e 100 mila famiglie.
piccolo Comune di Fiè allo Sciliar, in Il motivo per cui prendiamo in conside-
Provincia di Bolzano, con una media razione solo il “mini” è perché se dal
di 1.152 mq/1.000 abitanti. Anche grande idroelettrico proviene storica-
in questa classifica viene premiata la mente il contributo più importante da
diffusione per abitante e non quella parte delle fonti energetiche rinnovabili
assoluta, proprio perché gli impianti alla bilancia elettrica italiana sono
solari termici possono soddisfare evidenti i limiti di sviluppo in termini di
larga parte dei fabbisogni di acqua nuovi impianti.
calda sanitaria e riscaldamento delle
famiglie. Sono 51 i Comuni italiani I Comuni della Geotermia sono 181,
che hanno già raggiunto l’obiettivo per una potenza installata pari a 880
fissato dall’Unione Europea di 264 MW elettrici e 38,8 termici. Grazie
mq/1.000 abitanti, 15 in più rispetto a questi impianti in Italia vengono
allo scorso anno. prodotti ogni anno circa 6.600 GWh
di energia elettrica in grado di sod-
I Comuni dell’eolico sono 297 nella disfare il fabbisogno di oltre 2milioni
fotografia elaborata dal Rapporto. La 640mila famiglie. Se la produzione
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 5
6. per gli impianti geotermici è storica- derivano da impianti a Biogas. Grazie
PReMeSSA
mente localizzata tra le Province di a questi impianti in Italia si producono
Siena, Grosseto e Pisa, un segnale 7.161 GWh l’anno pari al fabbiso-
positivo è lo sviluppo di impianti a gno elettrico di oltre 2 milioni 860
bassa entalpia, ossia quelli che sfrut- mila famiglie. In forte crescita sono
tano lo scambio termico con il terreno gli impianti collegati a reti di teleriscal-
e che vengono abbinati a tecnologie damento (355), che permettono alle
sempre più efficienti di riscaldamen- famiglie un significativo risparmio in
to e raffrescamento. Questi impianti bolletta grazie alla maggiore efficien-
rappresentano un’autentica risorsa per za degli impianti. Sono 286 i Comuni
ridurre i consumi energetici domestici e in cui gli impianti utilizzano biomas-
di strutture pubbliche e private. se “vere” (ossia materiali di origine
organica animale o vegetale), che
I Comuni della Biomassa1 sono 788, riescono a soddisfare larga parte del
per una potenza installata complessiva fabbisogno di riscaldamento e acqua
di 1.023 MW elettrici e 985 termici. calda sanitaria.
Di questi 421,1 MWe e 35,6 MWt
LA CReSCItA deI COMUNI RINNOVABILI PeR Le dIVeRSe FONtI
ANNO SOLARe SOLARe eOLICO MINI BIOMASSA GeOteRMIA tOtALe
teRMICO FOtOVOLtAICO IdROeLettRICO
2006 108 74 118 40 32 5 356
2007 268 287 136 76 73 9 1.262
2008 390 2.103 157 114 306 28 3.190
2009 2.996 5.025 248 698 604 73 5.591
2010 4.064 6.311 297 799 788 181 6.993
Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente.
L’aspetto forse più importante da lavoro, portati servizi e creato nuove
sottolineare sta proprio nella risposta prospettive di ricerca applicata oltre,
al fabbisogno energetico: attraverso naturalmente, ad un maggiore benes-
“nuovi” impianti eolici, geotermici, sere e qualità della vita. Queste realtà
idroelettrici, da biomasse già oggi sono oggi la migliore dimostrazione
sono centinaia i Comuni in Italia che del fatto che investire nelle rinnovabili
producono più energia elettrica di è una scelta lungimirante e convenien-
quanta ne consumano. Grazie a que- te che può innescare uno scenario di
sti impianti si sono creati nuovi posti di innovazione e qualità nel territorio.
6 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
7. LA FOtOGRAFIA dI UN CAMBIAMeNtO
PReMeSSA
I numeri, le immagini e le storie strade nuove capaci di creare inedite
raccontate da questo Rapporto dimo- opportunità industriali e occupazionali.
strano, se ce ne fosse stato ancora Insomma assumere finalmente come
bisogno, che le fonti rinnovabili sono una grande sfida per guardare al
oggi tecnologie affidabili, che pos- futuro quelli che sono gli obiettivi fissati
sono essere una risposta concreta ai dall’Unione Europea al 2020.
fabbisogni energetici e un’alternativa
sempre più competitiva ai combustibili Ma per compiere questo salto dobbia-
fossili nella strategia di lotta ai cam- mo anche avere una chiara idea dello
biamenti climatici. La novità vera di scenario nel quale si vuole immagina-
questi processi sta proprio nella pos- re l’Italia tra qualche decennio. Legam-
sibilità di disegnare in funzione delle biente è convinta che un Paese come
diverse domande di case, uffici, azien- l’Italia abbia tutto l’interesse a percor-
de, fabbriche la risposta più adatta rere la direzione segnata dall’Unione
attraverso il più efficace mix di impian- Europea di scegliere la chiave del
ti da fonti rinnovabili e di soluzioni clima come grande sfida di innovazio-
energetiche efficienti. Il merito va alla ne. Perché per un Paese dipendente
ricerca applicata che in questi anni ha dalle importazioni di fonti fossili,
permesso dei significativi miglioramen- l’efficienza energetica è un investimen-
ti nelle prestazioni degli impianti, va to sempre e comunque lungimirante, e
certamente ai nuovi sistemi di incentivo per un sistema industriale che ha il suo
e a un processo imprenditoriale che cuore nelle piccole e medie imprese le
malgrado qualche contraddizione si è fonti rinnovabili possono diventare una
comunque messo in moto e che collo- grande opportunità di competitività.
ca l’Italia tra i mercati più importanti a Ed è senz’altro nell’interesse di citta-
livello mondiale. E’ dunque importante dini e imprese che nel nostro Paese si
guardare a questi processi proprio per creino finalmente le condizioni per un
capire fino in fondo le potenzialità e le mercato dell’energia fatto di grandi e
strade da spingere, perché coinvolga piccoli attori, dove sia premiata vera-
e responsabilizzi tutti i livelli di Gover- mente l’innovazione e la concorrenza
no pena l’entrata in crisi del processo nell’offerta ai cittadini e alle imprese.
per colpa di barriere e ritardi. Ma non Il problema è che siamo molto lontani
basta, perché occorre dare una pro- da una prospettiva di questo tipo,
spettiva a questo scenario, aprire una anzi la situazione sembra essere ogni
seconda fase in cui queste tecnologie giorno più incomprensibile e confusa
siano il perno di una politica energeti- dentro una discussione che tende a
ca, ambientale, territoriale. L’obiettivo eludere i problemi veri. Un esempio?
deve essere quello di dare risposta Negli ultimi 10 anni, l’attenzione
agli storici problemi italiani (costo mediatica e politica è andata soprat-
dell’energia, dipendenza dall’estero, tutto alla necessità di costruire nuove
insicurezza degli approvvigionamen- grandi centrali perché, veniva soste-
ti, impatto sull’atmosfera) attraverso nuto da più parti, solo così si poteva
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 7
8. muovere la concorrenza e finalmente Formigoni, già oggi le centrali a
PReMeSSA
abbassare i prezzi dell’energia. Il gas a ciclo combinato installate in
Decreto “Sblocca centrali” nel 2002 quella Regione, le più efficienti sul
ha aperto questa strada e il clamo- mercato, girano spesso con motori
roso blackout elettrico del Settembre al minimo. E’ evidente che in futuro
2003 riuscì a rendere ancora più forti questa situazione diventerà ancora più
le ragioni di chi denunciava l’inade- diffusa per via delle nuove centrali in
guatezza del parco centrali italiano, cantiere. Qualche anno fa chi accu-
l’insicurezza dovuta alla possibilità di sava gli ambientalisti per gli alti costi
nuove crisi del sistema. E’ dunque utile dell’energia in Italia indicava proprio
a qualche anno di distanza verificare nell’inadeguatezza del parco centrali
cosa è cambiato. Per quanto riguarda il problema, e la responsabilità in chi
il termoelettrico, dal 2002 ad oggi in ne bloccava la costruzione. Oggi
Italia sono entrate in funzione (Fonte: sono gli stessi che propongono il
Ministero dello Sviluppo Economico) nucleare ma fanno finta di non vedere
31 centrali per circa 19 mila MW come il mercato italiano dell’energia
(30 a gas e Civitavecchia oramai in sia arrivato a un punto di crisi, con la
funzione a carbone), a cui si aggiun- prospettiva certa nei prossimi anni che
geranno 14 centrali a gas in corso senza una nuova politica energetica
di realizzazione per 6.430 MW. non ci sarà nessuna riduzione delle
Non è finita qui perché sono in corso bollette elettriche. Per ragioni molto
di valutazione 37 centrali a gas per semplici: chi ha realizzato le centrali
19 mila MW e 5 impianti a carbone dovrà rientrare degli investimenti fatti
per complessivi 5.700 MW. Senza in centrali che “lavorano” meno ore di
dimenticare che il programma del Go- quanto programmato; in un mercato
verno per il rilancio del nucleare punta internazionale le importazioni spes-
a realizzare in Italia 13.000 MW so, soprattutto di notte, convengono
di centrali per soddisfare il 25% dei rispetto a qualsiasi produzione termo-
fabbisogni elettrici italiani. Ma provia- elettrica interna; infine perché se si
mo a capire che cosa significherebbe sceglierà di realizzare delle centrali
tutto questo rispetto al fabbisogno nucleari è nell’interesse di chi investe
elettrico italiano. Dai dati di Terna tra che i prezzi non scendano se si vuole
il 2002 e il 2008 la potenza totale rendere possibile un investimento già
installata in Italia è aumentata di oltre così spericolato. Ha senso continuare
22.000 MW passando da 76.577 su questa strada?
MW a 98.625, oggi siamo ben
oltre quota 100 mila MW installati. E’ evidente che occorra aprire una
Siccome la domanda alla punta non discussione seria sullo scenario ener-
ha mai superato in questi anni quota getico italiano dei prossimi anni.
57 mila MW potremmo trovarci tra Capire finalmente che se si vuole dare
qualche anno con centrali per quasi 3 risposta ai problemi italiani è proprio
volte l’energia elettrica di cui abbiamo dallo scenario tracciato dall’Unione
bisogno. Come ha denunciato più Europa che possono arrivare risposte
volte il Governatore della Lombardia positive. Invece di combattere gli im-
8 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
9. pegni per la riduzione delle emissioni chiede perfino soldi pubblici o presi in
PReMeSSA
di CO2 si potrebbe utilizzare proprio bolletta per evitare i costi che dovreb-
questa chiave per premiare le centrali bero pagare le imprese meno efficien-
più efficienti nell’enorme parco impian- ti. Invece questa direzione è l’unica
ti italiano. Siamo già dentro questa possibile per governare una transizio-
prospettiva con le Direttive europee ne verso un mercato dell’energia che
e il sistema ETS (European Emission premi gli investimenti in efficienza e
Trading System), per cui chi emette più spinga la concorrenza nell’offerta agli
CO2 più paga, ma per ora guar- utenti finali.
diamo da un’altra parte e qualcuno
dIFFUSIONe deLLe RINNOVABILI IN eUROPA
NAZIONe SOLARe teRMICO Mq SOLARe FOtOVOLtAICO MW eOLICO MW
AUSTRIA 3.240.000 30 995
DANIMARCA 418.280 3 3.465
FRANCIA 1.624.000 91 4.492
GERMANIA 11.094.000 5351 25.777
GRECIA 3.868.200 18 1.087
ITALIA 1.606.230 754 5.112,57
OLANDA 363.341 54 2.229
REGNO UNITO 385.920 21 4.051
SPAGNA 1.411.166 3404 19.149
Fonte: Elaborazione di “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente su dati Estif, Eurobserver, Ewea
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 9
10. dIFFUSIONe deLLe RINNOVABILI NeLLLe ReGIONI ItALIANe
PReMeSSA
ReGIONe Idroelettrici MW Solari(Fv) MW eolici MW Geotermici MW Biomasse e Rifiuti MW
PIEMONTE 2435,00 69,20 12,61 7,00 70,90
VALLE D'AOSTA 882,00 0,57 0,01 0,11 0,80
LOMBARDIA 4919,00 90,08 0,12 8,98 409,10
TRENTINO ALTO ADIGE 3105,00 41,10 1,27 0,39 22,00
VENETO 1099,00 57,92 1,42 5,67 117,00
FRIULI VENEZIA GIULIA 457,00 18,55 0,00 0,04 18,90
LIGURIA 73,00 4,82 24,50 0,03 13,40
EMILIA ROMAGNA 295,00 72,76 23,10 2,27 299,20
TOSCANA 328,00 39,00 45,12 854,04 77,20
UMBRIA 511,00 21,57 1,50 0,02 25,50
MARCHE 230,00 40,00 0,02 1,82 13,80
LAZIO 403,00 60,04 13,23 0,00 77,80
ABRUZZO 1002,00 11,47 218,29 0,64 5,10
MOLISE 85,00 5,70 254,12 0,00 40,70
CAMPANIA 334,00 25,08 806,13 0,00 42,80
PUGLIA 7
3,95 95,19 1128,75 0,00 139,00
BASILICTA 128,00 23,60 214,32 0,00 23,80
CALABRIA 720,00 20,64 451,49 0,00 123,60
SICILIA 152,00 29,98 1160,89 0,00 19,00
SARDEGNA 466,00 27,43 755,68 0,00 15,80
ITALIA 17627,95 754,70 5112,57 881,00 1555,40
Fonte: Elaborazione di Legambiente su dati GSE e “Comuni Rinnovabili 2010”
OBIettIVO 2020, SPINGeRe LO SCeNARIO deLLe FONtI RINNOVABILI
NeL teRRItORIO ItALIANO
Nessuna lotta dei piccoli Comuni Il mondo che abbiamo creato oggi
contro le grandi centrali o un’idea Lilli- ha problemi che non possono essere
puziana dell’energia da contrapporre risolti con lo stesso modo di pensare
al gigantismo delle multinazionali. con cui li abbiamo creati.
Piuttosto quello che il nuovo scenario
delle fonti rinnovabili sta facendo Albert einstein
riscoprire è l’attenzione verso nuove
strade da intraprendere per rende-
re più moderno, efficiente e anche alla rete elettrica europea) e per smart
sostenibile il sistema energetico. E che grids che gestiscono e interscambiano
dovrà passare per tanti piccoli e gran- energia elettrica con utenze e produ-
di impianti, per progetti di una scala zioni distribuite. Insomma occorrono
enorme come Desertec (un sistema di occhi ben aperti verso opportunità
centrali solari a concentrazione e im- inedite e la chiara consapevolezza
pianti eolici nel Nord Africa connesso che gli obiettivi fissati dall’Unione
10 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
11. Europea al 2020 implicano per l’Italia fonti rinnovabili gli assi fondamentali
PReMeSSA
una forte accelerazione delle politi- su cui puntare. Ma come dimostrano i
che energetiche sostenibili. Perché numeri e le esperienze di questo Rap-
per quella data si dovranno ridurre le porto la novità del processo in corso
emissioni di CO2 (in pratica con lo sta nel fatto che quando si guarda al
stesso target previsto dal Protocollo di territorio queste due strategie devono
Kyoto -6,5% rispetto al 1990) e per viaggiare assieme. Solo guardando
le rinnovabili arrivare a soddisfare alle domande di elettricità e di calore,
il 17% dei consumi finali di energia alle vocazioni dei territori è possibile
(rispetto al 5,2% del 2005). Prima di oggi dare una risposta efficiente.
ragionare di scenari occorre guarda- Anche perché i cambiamenti avve-
re con attenzione ad alcuni segnali nuti nella domanda di energia sono
significativi. Nel 2009 sono avvenuti rilevantissimi e strutturali, basti dire
alcuni cambiamenti rilevanti e vanno che mentre fino a qualche anno fa era
letti con attenzione i dati che raccon- l’industria il principale canale di con-
tano di un’inversione della curva delle sumo oggi la domanda di energia che
emissioni di CO2 che - per via della proviene dagli usi civili rappresenta in
crisi economica (-5% il PIL italiano Italia circa il 50% dei consumi elettrici
nel 2009) e di alcuni cambiamenti e il 33% dei consumi energetici totali.
strutturali in alcuni settori dell’economia Alcuni dati del Rapporto potrebbero
- dovrebbero sostanzialmente tornare far pensare che questo scenario possa
ai livelli del 1990. Per quanto riguar- andare bene per i piccoli Comuni
da le fonti energetiche rinnovabili, – del resto il 67% dei Comuni rin-
la crescita nel 2009 è stata senza novabili ha meno di 5.000 abitanti
precedenti sia in termini di installato – ma non per le grandi città. Ma si
(oltre 1.000 MW di eolico, 500 MW sbaglierebbe di molto a pensare che
di fotovoltaico e la crescita per tutti questa ricetta sia adatta solo per i
i tipi di impianti) che di produzione, piccoli centri. Al contrario, l’insieme
arrivando a coprire il 20% del consu- di queste esperienze mostra come il
mo lordo di energia elettrica rispetto modello energetico che si sta deline-
al 16,5% del 2008. Gli stessi dati ando è adatto a rispondere proprio
dell’Autorità per l’Energia mostrano alle esigenze dei centri urbani, perché
come sia cresciuto il contributo di tutte avvicina la domanda di energia e la
le fonti: eolico 6.600 GWh (+35% sua produzione più efficiente. E punta
rispetto al 2008), biomasse 6.500 a soddisfare i fabbisogni termici attra-
GWh (+10%), fotovoltaico 1.000 verso reti di teleriscaldamento, impianti
GWh (+400%), idroelettrico 47.000 solari termici integrati con pompe di
GWh (+13%). calore, centrali di micro cogenerazio-
ne, caldaie a condensazione, e quelli
Ora la sfida sta nel creare le condizio- elettrici attraverso il solare fotovoltai-
ni per cogliere le opportunità di questo co, la geotermia e laddove possibile
scenario di cambiamento nel settore impianti eolici, mini idroelettrici, da
energetico. Tutti gli studi indicano biomasse integrati con le tecnologie
nell’efficienza e nello sviluppo delle più efficienti di produzione e gestione
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 11
12. energetica. Occorre dunque guardare dini e alle imprese. Lo scenario che
PReMeSSA
con molta più attenzione alle città, alle si metterebbe in moto è chiaramente
specifiche esigenze di edifici residen- alternativo a quello che si vorrebbe
ziali, commerciali, terziari e prendere spingere nei prossimi anni, perché di-
atto del fatto che una risposta credibile mostra la totale inutilità del nucleare e
agli obiettivi nazionali di riduzione dei la necessità di fermare i nuovi impianti
gas serra può venire oggi solo da tan- a carbone, utilizzando il gas come
te ambiziose e diffuse politiche locali. fonte di transizione ma da promuovere
Questa sfida, che può sembrare visio- in impianti di cogenerazione.
naria se vista dentro l’attuale dibattito
politico italiano sui temi energetici, è Ma sono anche solide ragioni di
già realtà in molti Comuni che hanno interesse a convincere della necessità
capito come valorizzare le proprie di guardare in questa direzione. Non
risorse attraverso il più adatto mix di esiste un altro scenario energetico che
impianti. Queste esperienze sono si- possa garantire gli stessi risultati in
mili ad altre che si stanno realizzando termini di riduzione delle importazioni
in tante città, regioni, quartieri, isole dall’estero, di concorrenza e riduzione
europee che si sono esplicitamente della spesa energetica, di creazio-
poste come obiettivo di raggiungere ne di posti di lavoro. Per i cittadini
l’autonomia energetica al 2020. italiani è del resto possibile sperare in
una riduzione dei costi in bolletta nei
Questa visione è la più lungimirante prossimi anni solo se installeranno un
per un Paese come l’Italia. E l’idea di pannello solare sul tetto, interverranno
un modello di generazione distribuita per migliorare l’isolamento di pareti,
incentrato su impianti efficienti e da finestre o tetto, oppure se sceglieran-
fonti rinnovabili è una prospettiva ben no di cambiare l’impianto energetico
più credi¬bile, moderna e desiderabi- per sceglierne uno più efficiente. Le
le di quella che vorrebbero muovere i esperienze raccolte in questo Rappor-
paladini del nucle¬are o del carbone. to sono interessanti proprio perché
In questa fase diventa fonda¬mentale raccontano quanto questa prospettiva
definire la cornice delle regole, delle risulti vantag¬giosa: coloro che hanno
strategie e delle politiche più adatte installa¬to impianti solari termici e
per spin¬gere uno scenario che può fotovoltaici, che sono collegati a reti
produrre effetti straordinari non solo di teleriscaldamento, vedono bollette
in termini di riduzio¬ne dei consumi meno salate in Comuni in cui l’aria
e delle importazioni di fonti fossili, che si respira è più pulita. Ma anche
ma anche in termini di innovazione e le imprese hanno tutto da guadagnare
creazione di posti di lavoro. da uno scenario di vera concorrenza
Diversi studi mostrano la fattibilità degli nell’offerta finale e da un quadro di
obiettivi fissati dall’Unione Europea al certezze che permetta di aprire nuovi
20202, e descrivono come sia pos- spazi di competitività internazionale.
sibile dare risposta alla domanda di Insomma, gli unici ad avere un vero
energia del Paese promuovendo una interesse a contrastarla sono coloro
vera concorrenza nell’offerta ai citta- che vogliono mantenere monopoli e
12 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
13. rendite di posizione. E che purtrop- ce all’accusa di marginalità e discon-
PReMeSSA
po continuano ad avere un enorme tinuità delle rinnovabili. Lo stesso tipo
spazio mediatico nel ripetere le solite di ragionamento vale per l’idroelettrico
accuse contro le fonti rinnovabili: dove con centrali a pompaggio si può
che comunque rimarranno margina- realizzare un accumulo di energia e
li, che mandano in crisi la rete, che una più efficiente gestione della produ-
costano miliardi in incentivi. Queste zione per utilizzarla nelle ore di punta.
tesi sono smentite non solo dai tanti Insomma, proprio gli ultimi anni hanno
esempi citati in questo Rapporto, ma dimostrato quanto questo scenario sia
soprattutto da quelli, su scala ben più concreto, quanto produca continua
grande, di un Paese come la Germa- innovazione e risposte ai problemi.
nia, dove attraverso attente politiche Ma per completare i ragionamenti sul
realizzate negli ultimi anni il contributo futuro delle rinnovabili non si può cer-
delle rinnovabili rispetto ai consumi tamente eludere il tema degli incentivi.
finali (il parametro per cui valgono Legambiente si è sempre spesa per
gli obiettivi UE) è passato dal 4% del un sistema trasparente come quello
2005 all’attuale 12% e la curva delle tedesco, che per tutte le fonti rinnova-
previsioni secondo il Governo federale bili prevede il conto energia e dunque
dovrebbe permettere di arrivare al la possibilità di monitorare effetti e
28% al 2020. Insomma, le fonti pulite costi del sistema. C’è da intervenire
rimangono marginali solo nei Paesi per ridurre incentivi che, ad esempio,
che guardano al passato. E non vi è sono troppo generosi per il fotovoltai-
alcuna ragione tecnica o economica co e in particolare per quello a terra.
legata alla rete elettrica per fermare i Come con altrettanta decisione si
nuovi impianti. Occorre semplicemen- deve migliorare il sistema dei certificati
te che Terna realizzi gli interventi da verdi monitorando con attenzione l’im-
troppi anni attesi per rafforzare la rete patto e l’efficacia rispetto alle diverse
in quelle parti dell’Appennino dove fonti. Però evitiamo ipocrisie, chi oggi
effettivamente una parte dell’energia lancia allarmi per il possibile impatto
eolica prodotta viene sprecata. Ma degli incentivi sulle bollette dimentica
è semplicemente ridicolo accusare che tuttora le fonti rinnovabili “costa-
l’eolico di questi problemi quando per no” in bolletta la metà degli inquinanti
anni si è sostenuto da più parti che impianti da fonti fossili premiati con il
era inutile e non funzionava. Ma sono Cip6 (900 milioni di euro nel 2009
forse gli impianti a biomasse e biogas tra Conto energia per il fotovoltaico,
a mostrare con maggiore evidenza certificati verdi e tariffa onnicomprensi-
quanto lo sviluppo delle rinnovabili stia va, contro 2 miliardi di Euro). Infine tra
cambiando lo scenario, perché oggi le ragioni di interesse una non trascu-
in questi impianti si produce energia rabile riguarda l’occupazione: nei
elettrica e termica senza le oscillazioni diversi studi realizzati in questi mesi
nella produzione che sono il problema da Università e Centri di ricerca la
del solare e dell’eolico. Proprio perché quantità di occupati che questo settore
la gestione di questi impianti è elasti- potrebbe generare al 2020 supera i
ca, rappresentano una risposta effica- 250 mila, ossia moltiplica per 5 gli
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 13
14. addetti attuali. Se li si confronta con se dal Governo si capisce dove sta
PReMeSSA
le 2.000 persone che dovrebbero l’interesse pubblico.
lavorare nelle centrali nucleari promes-
Le SCeLte INdISPeNSABILI
1) Certezze per questo scenario risulta quella con le migliori opportuni-
Assumere finalmente gli obiettivi UE al tà di guadagno e al contempo quella
2020 come campo dei ragionamenti in cui è più complicato realizzare i
e delle politiche prioritarie, fissando progetti. Il primo atto da compiere è
finalmente le regole e le condizioni di semplice: far diventare un atto libero
base per puntare a innescare un ciclo e gratuito realizzare un impianto
virtuoso. domestico; del quale bisogna sem-
Il primo passaggio indispensabile plicemente dare comunicazione al
è quello di aprire un confronto sul Comune se riguarda il solare termico
Piano di azione nazionale per le e fotovoltaico sui tetti, il minieolico, la
rinnovabili, che occorre presentare geotermia a bassa entalpia. Il secon-
a Bruxelles entro Giugno 2010 e in do lo si attende da 8 anni: ossia che
cui si dovranno indicare le politiche e vengano finalmente emanate le Linee
suddividere gli obiettivi tra le Regioni. Guida per l’approvazione dei pro-
E’ importante fare chiarezza su questo getti di impianti da fonti rinnovabili
documento, promuovere un confronto previste dal DL 387/2003. Sì perché
con Regioni, associazioni e imprese. in Italia, nel 2010 non vi sono ancora
Perché significa definire passaggi regole nazionali e c’è una situazione
importanti e articolare le priorità di in- giuridica quanto mai incerta rispetto a
tervento e il monitoraggio del cambia- quelle regionali. Le Linee Guida devo-
mento in corso. In modo da scegliere no in particolare fare chiarezza rispet-
il più adatto mix di diffusione delle to ai temi più delicati di inserimento
fonti rinnovabili nei diversi territori che degli impianti rispetto alle risorse
dovrà essere accompagnato da politi- naturali e al paesaggio. In modo che
che nazionali, regionali e locali. un’azienda o un cittadino sappiano
con chiarezza, da subito, se e a quali
Regole semplici e trasparenti per condizioni un impianto si può realizza-
l’approvazione dei progetti da fonti re in quel territorio, evitando così inutili
rinnovabili. polemiche e conflitti. Occorre dunque
Oggi è qui il principale problema ita- definire i contenuti degli studi ambien-
liano, riconosciuto da tutti gli operatori tali e le attenzioni progettuali specifi-
del settore. Le difficoltà nell’approva- che per gli impianti eolici, idroelettrici,
zione degli impianti riguardano piccoli da biomasse, geotermici, solari.
e grandi interventi, cittadini e aziende.
Nelle analisi della IEA (International definire uno scenario certo, di pro-
Energy Agency) sulla competitività gressiva riduzione per gli incentivi
degli investimenti nelle rinnovabili tra alle fonti rinnovabili. Oggi vi sono
i Paesi europei, la situazione italiana tutte le condizioni tecnologiche per
14 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
15. raggiungere gli obiettivi di sviluppo titive (come il solare termico nei nuovi
PReMeSSA
delle fonti rinnovabili previsti al 2020 interventi edilizi e nelle ristrutturazioni)
e insieme creare le condizioni per e incentivi per quelle che possono
avere a quella data la “grid parity”, innescare i più efficaci interventi di
ossia la possibilità che gli impianti da risparmio energetico. Accompagna-
rinnovabili non abbiano più bisogno re ad esempio i miglioramenti nelle
di incentivi. Diversi studi dimostrano prestazioni degli elettrodomestici e
come, con un quadro di certezze per dei sistemi energetici con incentivi e
gli investimenti e di chiarezza sulla scadenze dopo le quali gli standard
prospettiva gli sviluppi nella ricerca meno efficienti escano dal commercio.
assieme al miglioramento dell’efficien- In modo da definire con attenzione
za degli impianti e alla riduzione dei un ruolo sempre più rilevante delle
costi, sia possibile raggiungere questo rinnovabili e delle tecnologie efficienti
passaggio “epico”. Le decisioni da nel sistema energetico italiano, perchè
prendere sono urgenti. La priorità va diventino il perno di una strategia in-
certamente al prolungamento degli dustriale, economica, ambientale. Del
incentivi in conto energia per il so- resto, in questa direzione guardano
lare fotovoltaico (di grande successo gli altri Paesi europei che più stanno
e in fase di scadenza). Ma altrettanto spingendo le fonti rinnovabili. Sia
urgente è dare certezza al solare la Spagna che la Germania hanno
termico e agli interventi di risparmio ridotto sensibilmente gli incentivi al
energetico (con il 55% di detrazione solare fotovoltaico eppure grazie a
fiscale) che termineranno nel 2010. un sistema industriale competitivo gli
Per produrre l’accelerazione indispen- investimenti continuano.
sabile per muovere interventi e ricerca
occorre una visione che traghetti questi Una rete energetica che aiuti la
incentivi e quelli per le altre rinnova- generazione distribuita. Oggi an-
bili da ora al 2020 con passaggi di cora troppi problemi si evidenziano
revisione ogni due anni per verificarne nell’allaccio degli impianti alla rete
l’efficacia e i costi. energetica, con ritardi e incertezze
Oggi ci sono tutte le condizioni che devono essere superati per dare
tecnologiche per innescare in Italia prospettiva a questi interventi. Occorre
un processo di investimenti che si risolvere questi problemi e mettere in
autoalimentano e che realizzano campo le risorse per realizzare gli
risultati significativi in un tempo limita- investimenti sulla rete capaci di uscire
to. Ma si deve cambiare l’approccio dagli attuali problemi di alcune parti
rispetto alle rinnovabili, per introdurre dell’Appennino. E in parallelo investire
una cultura che premi gli investimenti per modernizzare la rete di distribuzio-
attraverso certezze nelle regole e nelle ne nella prospettiva di avere una più
condizioni di intervento (è preferibile efficiente gestione che aiuti la gene-
avere un sistema con autorizzazioni razione distribuita e l’interscambio di
più veloci e un accesso al credito utenze e attività nella prospettiva della
semplice piuttosto che alti incentivi), smart grid.
obblighi per le tecnologie già compe-
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 15
16. 2) Muovere l’innovazione del settore al diffuso disagio delle famiglie.
PReMeSSA
edilizio, integrare fonti rinnovabili e
efficienza energetica Spingere l’innovazione energetica
I numeri lo raccontano in modo degli edifici, con prestazioni minime
spietato, non esiste alcuna possibili- obbligatorie di efficienza e di uso
tà di conseguire i risultati energetici delle rinnovabili. Invece di cercare
in cui l’Italia è impegnata senza un ancora rinvii, come avvenuto in questi
forte coinvolgimento del settore delle anni, rispetto alle Direttive europee
costruzioni attraverso il quale ridurre che introducevano la certificazione
il peso dei consumi civili. Del resto energetica degli edifici e l’integrazio-
la transizione verso un modello ener- ne delle fonti rinnovabili negli edifici,
getico nel quale il peso dei consumi serve subito un cambio di passo.
legati al settore delle costruzioni si Occorre infatti assumere il 2020 come
riduca significativamente, grazie a un orizzonte per realizzare un significati-
rapido miglioramento degli standard, vo miglioramento delle prestazioni del
è una prospettiva che non possiamo settore attraverso le nuove possibilità
più considerare in discussione. Del di controllo create con la certificazio-
resto, basta leggere i contenuti della ne energetica (che fissa la classe ener-
Direttiva sull’efficienza energetica in getica dell’edificio in funzione delle
edilizia in discussione al Parlamento prestazioni). Stabilendo da subito per i
Europeo, che fissa al 2018 l’orizzonte nuovi edifici e le ristrutturazioni edilizie
per un cambiamento tanto radicale oltre una certa dimensione lo standard
da prevedere per tutti i nuovi edifici di minimo obbligatorio di Classe A,
combinare un’alta efficienza ener- ossia una riduzione dei fabbisogni di
getica con la capacità di soddisfare riscaldamento e raffrescamento, ma
il complessivo consumo di energia con pari o maggiore comfort, su tutto
annuo da fonti rinnovabili applicate il territorio nazionale. E prevedere
nel sito. Il Governo inglese è già più per tutte le ristrutturazioni edilizie il
avanti, avendo fissato al 2016 i tempi miglioramento della classe energeti-
di una transizione radicale: da quella ca di appartenenza, con incentivi in
data si potranno realizzare solo costru- funzione del “salto” effettuato (una,
zioni “carbon neutral”, in grado cioè due, tre categorie). Occorre inoltre
di azzerare il contributo di anidride stabilire un contributo minimo obbliga-
carbonica grazie a un mix di misure torio delle fonti rinnovabili rispetto ai
di efficienza energetica e di utilizzo di fabbisogni termici e elettrici come già
fonti rinnovabili. Insomma non esistono avviene in molti Regolamenti Edilizi
più scuse, ragioni economiche o tec- e in teoria anche a livello nazionale
nologiche per fermare questo cambia- (DL 311/2006 e Legge Finanziaria
mento, anzi il settore delle costruzioni 2008) se si definissero i provvedimenti
italiano, che sta attraversando un attuativi. Perché il contributo del solare
durissimo periodo di crisi, può uscirne termico e fotovoltaico, di biomasse,
proprio puntando sull’innovazione geotermia a bassa entalpia, mini-eoli-
energetica, sul recupero del patrimo- co può contribuire in modo significati-
nio edilizio italiano per dare risposta vo a soddisfare i fabbisogni di ener-
16 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
17. gia elettrica e termica degli edifici. Secondo i calcoli dell’Enea, le ridu-
PReMeSSA
Bisogna avere il coraggio di introdurre zioni più consistenti e a minor costo si
questi obblighi per gli edifici residen- possono realizzare intervenendo sul
ziali, commerciali, terziari perché non miglioramento tecnologico; ancora
esiste più alcuna ragione tecnologica più efficace questa politica si rivela se
o di costi a impedire che si faccia an- integrata all’uso delle rinnovabili nel
che da noi quello che è già in vigore settore civile come risposta alle specifi-
negli altri Paesi europei. che domande. Per muoversi in questa
direzione e superare una situazione
Una politica per riqualificare e mi- di totale assenza del tema efficienza
gliorare le prestazioni energetiche dall’agenda politica nazionale si può
del parco immobiliare esistente. cominciare dal migliorare gli strumenti
Solo con una ampia riqualificazione già esistenti.
energetica del patrimonio edilizio esi- In primo luogo aumentando progres-
stente sarà possibile ridurre in maniera sivamente gli obiettivi e allargando
sostanziale i consumi energetici civili. il campo degli interventi legati ai
I provvedimenti fino ad oggi introdotti certificati bianchi, ossia gli obblighi
non sono sufficienti a muovere un cam- di risparmio energetico fissati per i
biamento significativo. Occorre inter- distributori finali di energia che muo-
venire per creare condizioni di vantag- vono un mercato degli interventi negli
gio per gli interventi di riqualificazione usi finali3. In questi anni sono stati uno
energetica di interi edifici pubblici e strumento importante, che ha conse-
privati, attraverso una riforma della guito risultati di riduzione dei consumi
fiscalità del settore e specifici incentivi. energetici ma limitato a poche tecno-
Ma anche premiare la riduzione dei logie (soprattutto lampadine e riduttori
consumi realizzata negli edifici, sia sul di flusso). Ora occorre rafforzarlo
versante famiglie che su quello delle alzando gli obiettivi di risparmio ma,
imprese di distribuzione e gestione soprattutto, puntando a ridurre i consu-
dell’elettricità e del calore. mi di strutture residenziali e terziarie,
capannoni produttivi, centri commer-
3) Un mercato che premi efficienza e ciali. Attraverso il riconoscimento dei
concorrenza risparmi ottenuti attraverso interventi
A più di 10 anni di distanza dalla di miglioramento delle prestazioni
liberalizzazione del settore energe- energetiche di strutture energivore si
tico occorre ritornare sugli obiettivi potrebbe innescare un meccanismo
che spinsero a intraprendere questa virtuoso di integrazione degli impianti
direzione: aumentare la concorrenza più efficienti (di micro cogenerazione
nell’offerta ai cittadini e alle aziende, e trigenerazione, pompe di calore,
la trasparenza e l’innovazione. ecc.) con tecnologie rinnovabili e inter-
venti di miglioramento delle prestazio-
Una politica per l’efficienza energe- ni energetiche delle pareti attraverso il
tica. La strada più semplice e econo- ruolo delle Esco.
mica per ridurre le emissioni di CO2 Per capire la “concretezza” di questi
passa per l’efficienza energetica. interventi basta guardare le buone pra-
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 17
18. tiche citate in questo Rapporto, dove Ma occorre anche trovare risposta a
PReMeSSA
in edifici residenziali e produttivi si è problemi rispetto ai quali le politiche
già raggiunta l’autonomia energetica fino ad oggi attuate non funzionano.
attraverso una intelligente integrazio- Il tema del Clima sarà centrale nei
ne di fonti rinnovabili come il solare prossimi anni, per cui come ha det-
termico e fotovoltaico, le biomasse e to il Ministro inglese Ed Miliband,
la geotermia con sistemi a pompa di occorre guardare in modo nuovo al
calore o di teleriscaldamento. mercato dell’energia per spingere e
tenere assieme gli obiettivi di riduzio-
Utilizzare come criteri l’efficienza ne dei gas serra e di concorrenza
energetica e le emissioni di CO2 per nell’offerta. Altrimenti il rischio è che i
valutare i progetti di impianti. Non miglioramenti tecnologici diano solo
ha alcun senso logico o economico, vantaggi alle imprese energetiche e
mentre si è impegnati come Paese non si trasformino in benefici per gli
a ridurre le emissioni di gas serra, utenti finali, e dall’altra parte che risulti
continuare ad approvare e realizzare troppo complesso, se non impossibi-
impianti energetici di qualsiasi taglia le, raggiungere dei risultati in termini
e fonte senza soluzione di continuità. di riduzione dei gas serra per come
Occorre invece fissare dei criteri di funziona il mercato dell’energia. Non
efficienza energetica minima degli sono questioni semplici, ma se non si
impianti, obbligandoli sempre alla avrà una chiara consapevolezza delle
cogenerazione, in modo da spingere sfide il rischio è un peggioramento del-
gli impianti più efficienti che potreb- le condizioni ambientali del Pianeta e
bero permettere di chiudere quelli più al contempo un finto mercato dell’ener-
vecchi e inquinanti. Allo stesso modo gia che premia solo le rendite di
bisogna stabilire un criterio legato alle posizione. Per trovare idee per questi
emissioni di CO2 degli impianti per nuovi problemi occorre guardare alle
valutare piani, programmi, progetti di esperienze internazionali (da quelle
impianti rispetto all’impatto che deter- dei Lander tedeschi alle esperienze de-
minano in termini di gas serra. gli Stati di New York o della Califor-
nia, per cui nei confronti delle Utilities
Ma occorrono anche nuove idee per pubbliche e private vengono fissati
muovere politiche capaci di spinge- obiettivi vincolanti, controlli e tariffe
re l’efficienza energetica verso gli massime) e al passato. In fondo quan-
utenti finali. In questo nuovo scenario do ai primi del ‘900 Ernesto Nathan,
energetico occorre mettere in moto allora Sindaco di Roma propose ai
soluzioni inedite, capaci di rendere cittadini un referendum per far nascere
possibile una accelerazione degli l’azienda municipalizzata dell’energia
interventi a tutti i livelli anche quello a Roma, l’Acea, si trovava di fronte
locale. Un esempio sono i Regolamen- a problemi analoghi. Aveva la ne-
ti Edilizi comunali che, come dimostra cessità di portare la luce anche nelle
l’esperienza di questi anni, possono periferie più lontane e povere che ai
spingere con obblighi e incentivi l’in- gruppi privati del settore energetico
novazione nel settore delle costruzioni. non interessavano. Oggi sono altri gli
18 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
19. obiettivi ma ugualmente quando gli emissioni zero, ecc.
PReMeSSA
strumenti a disposizione non funziona-
no occorre muovere nuove idee. E per Il territorio italiano possiede tutte le
questo serve rivedere gli obiettivi delle risorse per diventare il palcoscenico di
utilities sia private che pubbliche (le una rivoluzione energetica e ambien-
municipalizzate come Acea che non tale incentrata sulle fonti rinnovabili. I
brillano certo per capacità di innova- numeri e le esperienze del Rapporto
zione), ridare un senso a logiche di Comuni Rinnovabili forniscono già
gestione che non sembrano avere in una prima fotografia di come questa
alcun conto l’efficienza energetica. In prospettiva potrebbe diventare realtà.
poche parole, occorre immaginare un Ora occorre accompagnare questa
nuovo ruolo delle politiche pubbliche direzione valorizzando le risorse
e una più attenta capacità di controllo naturali (sole, vento, acqua, biomasse,
per tutelare trasparenza e concorren- sottosuolo) attraverso le più moderne
za. Ma un ruolo attivo degli Enti Locali tecnologie e una declinazione locale
serve anche a creare le condizioni capace di creare lavoro e ricerca
nelle aree urbane per lo sviluppo delle applicata.
reti di teleriscaldamento, per rendere
più efficienti i sistemi di illuminazione
pubblica, spingere le smart grids,
diffondere il solare anche attraverso Il futuro entra in noi molto prima che
gruppi di acquisto e centrali in “com- accada.
proprietà” in aree pubbliche come Rainer Maria Rilke
parcheggi, cave dismesse, discariche.
Mentre invece al livello nazionale spet-
ta il compito di garantire tariffe traspa-
renti per gli utenti e una incisiva tutela
nei confronti dei distributori di energia,
nonché regole che premino chi utilizza
l’energia elettrica fuori dalle ore di
punta e sceglie le energie verdi. Un
ruolo attivo dei Ministeri serve anche
per creare le condizioni di fattibilità
agli investimenti privati più complessi
o in ritardo, come quelli negli impianti
eolici off-shore (siamo ancora a quota
zero) o in programmi di miglioramento
tecnologico delle centrali idroelettriche
esistenti (per recuperare l’energia per-
sa con la progressiva riduzione della
risorsa acqua), per la creazione di
centrali solari termodinamiche, di inter-
venti nelle isole che le rendano libere
dalle fonti fossili, di nuovi quartieri a
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 19
20. 1. I COMUNI 100% RINNOVABILI
COMUNI 100& RINNOVABILI
Ad aprire le classifiche del Rapporto
Comuni Rinnovabili è la categoria
più importante e originale. Perché è
quella che mette insieme i diversi dati
dei territori per verificare se e come le
rinnovabili possano essere la risposta
al fabbisogno elettrico e termico dei
cittadini (riscaldamento delle case,
acqua calda per usi sanitari, elettricità)
nei Comuni che sono più avanti in
questa rivoluzione energetica.
La classifica dei Comuni 100%
rinnovabili dunque prende in consi-
derazione le diverse informazioni che
riguardano le fonti rinnovabili installate
nei territori e va a calcolare il rapporto
tra l’energia prodotta e quella consu- Impianto eolico nel Comune di Sedini (SS)
mata dalle famiglie. Per quanto venga
utilizzato un parametro teorico per la come il nuovo scenario delle fonti
parte elettrica – gli impianti nella mag- rinnovabili debba puntare proprio sul
gior parte dei casi immettono energia più efficace mix di impianti capaci di
nella rete ed è dalla rete che le utenze dare risposta alla domanda di energia
la prendono – è comunque significati- valorizzando le risorse rinnovabili pre-
vo perché dimostra come sia possibile senti nei territori. Queste scelte eviden-
soddisfare i fabbisogni delle famiglie temente limitano il campo dei “candi-
attraverso le fonti rinnovabili installate dati” al successo in questa classifica,
sui tetti e nei territori, avvicinando così basti dire che anche escludendo i
domanda e produzione di energia. grandi impianti idroelettrici sono 825 i
In questo parametro si fondono dun- Comuni in Italia che grazie a una sola
que obiettivi quantitativi e qualitativi, fonte rinnovabile (mini-idroelettrica,
e per questa ragione sono stati presi eolica, fotovoltaica, da biomasse o
in considerazione solo i Comuni dove geotermica) producono più energia
sono installate “nuove” rinnovabili elettrica di quanta ne consumano.
(escludendo il grande idroelettrico Oppure che per la parte termica sono
e la geotermia) e almeno tre tipi di 24 i Comuni che grazie a impianti di
contributi diversi. Ma soprattutto si è teleriscaldamento collegati a impianti
considerata la parte termica – troppo biomassa o da geotermia superano il
spesso e a torto ignorata quando si proprio fabbisogno.
parla di energia - che rappresenta
larga parte della domanda (e dei costi
in bolletta) delle famiglie. E’ evidente
20 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
21. COMUNI 100% RINNOVABILI
COMUNI 100& RINNOVABILI
PR COMUNe St SF eOLICO IdRO GeO GeO biogas biogas BIOMASSA tLR
mq kW kW kW MWe MWt kWe MWt kWe MWth/a
1 BZ SLUDERNO 960 512 400 232 0 0 700 0.75 500 13646
1 BZ DOBBIACO 1270 378,9 0,00 1279,7 0 0 132 0 20000 3100
1 BZ PRATO ALLO STELVIO 1100 1833,6 1200 2050 0 0 400 1.4 0 13000
1 BZ VIPITENO 2433,70 395,5 20 3215,4 0 0.018 0 17.6 0 54000
1 BZ BRUNICO 90 942,60 0 4390 0 0 0 1.5 34000 66882
1 AO MORGEX 30,10 19,7 0 1120 0.023 0 0 0 8794 15502
2 AO POLLEIN 4 2,7 0 41,8 0 0 0 0 4200 5831
2 BZ LASA 1260 860 0 932,9 0 0 0 0 6000 15105
2 BZ GLORENZA 0 82,2 400 31,7 0 0 70 0 0 14571
2 TN CAVALESE 520 177,8 0 160 0 0 0 0 500 31000
2 TN FONDO 540 14 0 39 0 0 0 0 240 5400
3 BZ RACINES 0 666,4 0 3359,1 0 0 0 0 45 28981
3 BZ MONGUELFO 0 48 0 2886 0 0 100 0 0 18502
4 AO PRè-SAINT-DIDIER 21 0 0 189,7 0 0 0 0 31 8918
5 BZ STELVIO 0,00 2,96 0 0 0 0 0 0 540 12640
Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente.
Sono 15 i Comuni 100% rinnovabili4, mix delle diverse fonti.
quelli che rappresentano oggi in Italia Il premio 2010 va a Sluderno, in
il miglior esempio di innovazione ener- Provincia di Bolzano, un Comune con
getica e ambientale. In queste realtà poco più di 1.800 abitanti che fonda
sono gli impianti a biomasse allacciati la sua ricetta di successo su diversi
a reti di teleriscaldamento a soddisfare impianti diffusi nel territorio. Dai 960
ampiamente i fabbisogni termici e un metri quadri di pannelli solari termici
mix di impianti rinnovabili a permettere e 512 kW di pannelli fotovoltaici
di soddisfare e superare anche ampia- diffusi sui tetti di case e aziende, ai 4
mente i fabbisogni elettrici dei cittadini micro impianti idroelettrici che hanno
residenti. La classifica premia proprio una potenza complessiva di 232
la capacità di muovere il più efficace kW. Particolarmente interessante è la
collaborazione realizzata con i territori
vicini. L’impianto eolico da 1,2 MW
installato nel Comune di Malles è un
investimento promosso in “condivisio-
ne” tra i Comuni di Sluderno, Malles,
Glorenza e Curon Venosta e gestito
da un Consorzio dei Comuni più alcu-
ne aziende elettriche locali. A scalda-
re le case sono invece gli impianti da
biomasse locali e da biogas, prove-
niente per lo più da liquame bovino,
Impianto eolico nel Comune di Cocullo (AQ) che hanno una potenza complessiva
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 21
22. di 6.200 kW termici, entrambi di tipo 18 MW termici e uno da biogas da
COMUNI 100& RINNOVABILI
cogenerativo, allacciati ad una rete di 132 kW – si arriva a superare di mol-
teleriscaldamento lunga 23 km. Questi to il fabbisogno termico dei cittadini
impianti producono oltre 13 milioni residenti. L’impianto di teleriscaldamen-
di kWh annua di energia termica che to a biomassa inaugurato nel 1995 è
soddisfa il fabbisogno di oltre 500 in grado di soddisfare anche il fabbi-
utenze, residenziali e civili, sia del sogno termico del limitrofo Comune di
Comune di Sluderno che del vicino San Candido. A Dobbiaco la bio-
Comune di Glorenza. massa utilizzata è il cippato di origine
Ma non sono da meno gli altri Co- locale, proveniente da residui delle
muni in testa alla classifica. Come potature boschive, cortecce, scarti di
dobbiaco, vincitore dell’edizione del legno dalle segherie e dalle industrie.
Rapporto 2009, dove grazie a 378 Nel Comune di Prato allo Stelvio in-
kW di impianti fotovoltaici e a 1.279 vece il mix energetico è composto da
kW di mini-idroelettrico si supera am- ben 6 tecnologie rinnovabili diverse.
piamente il fabbisogno elettrico delle Sono installate due centrali di teleri-
famiglie. Sono inoltre installati pannelli scaldamento da biomassa per una
solari termici (1.270 mq) e grazie alla potenza totale di 1,4 MW, 4 impianti
rete di teleriscaldamento allacciata a idroelettrici per complessivi 2.016
due impianti – uno da biomassa da kW, impianti fotovoltaici per una
Tetto fotovoltaico su edificio rurale in Provincia di Bolzano
22 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
23. COMUNI 100& RINNOVABILI
Impianto fotovoltaico su pensilina del parcheggio di Porto Barricata, Comune di Porto Tolle (RO)
potenza complessiva di 1,8 MW, un e un impianto a biogas da 17 MW
impianto eolico da 1,2 MW. Curiosa e 18 MWt di biomassa allacciati alla
è la storia avvenuta il 28 settembre rete di teleriscaldamento. Nel 2004
2003, quando il black out elettrico alcuni imprenditori locali insieme ai
coinvolse praticamente tutta Italia ma Comuni di Vipiteno e Val di Vizze
non questo piccolo Comune che ha hanno creato la Thermo Wipptal Spa,
un’antica rete elettrica, collegata al società che produce e distribuisce
sistema nazionale ma gestita da un energia proveniente dalla biomassa le-
consorzio locale, e che non ha avuto gnosa coprendo il fabbisogno di circa
alcun problema grazie agli impianti 700 immobili. In tutte queste espe-
presenti nel territorio. rienze di impianti di teleriscaldamento
Anche il Comune di Vipiteno (BZ) gra- il risparmio medio per le utenze va
zie al mix energetico presente sul suo dal 30 al 40% rispetto ai tradizionali
territorio riesce a soddisfare pienamen- sistemi di riscaldamento, cioè diverse
te il fabbisogno elettrico e termico del- centinaia di Euro ogni anno.
le famiglie residenti. Questo risultato è
ottenuto grazie a 2.433 mq di pan- In classifica non entrano, per le ragio-
nelli solari termici, 395 kW di fotovol- ni menzionate prima alcuni Comuni
taico, 20 kW di eolico, 3.215 kW di toscani, come Radicondoli (SI) e Mon-
mini idroelettrico, 18 kW di geotermia teverdi Marittimo (PI) che grazie alla
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 23
24. geotermia e ad un piccolo contributo
COMUNI 100& RINNOVABILI
del solare fotovoltaico soddisfano pie-
namente il fabbisogno elettrico delle
famiglie residenti. E neanche Monte-
rotondo Marittimo (GR) e Castelnuo-
vo di Cecina (PI) che grazie al solo
contributo del geotermico riescono a
soddisfare pienamente i fabbisogni
energetici sia elettrici che termici delle
famiglie residenti (grazie al collega-
mento a una rete di teleriscaldamento). Serra riscaldata da impianto a biogas
Ma non sono solo i “Piccoli” a mostra- qualche anno e che complessivamente
re risultati importanti raggiunti in poco con 3,2 MW permettono a questo
tempo grazie alle “nuove” fonti rinno- Comune di produrre più energia elet-
vabili. A Lecce 36 MW di impianti eo- trica di quella necessaria alle famiglie
lici e 3,5 MW di fotovoltaico permet- residenti. Nel Comune inoltre sono
tono di produrre energia elettrica per presenti 24 kW di pannelli fotovoltaici
il fabbisogno di circa 31mila famiglie, oltre che grandi impianti idroelettrici.
pari al 111%. Ad Agrigento invece Ma questa esperienza si segnala
i 44,8 MW di eolico producono anche per altre ragioni; le royalties
energia elettrica sufficiente a coprire i provenienti dell’eolico, circa 113 mila
fabbisogni di circa 35.000 famiglie Euro l’anno, hanno permesso al Comu-
ossia il 127% di quelle residenti. ne di acquistare e finanziare la ristrut-
turazione dello storico castello. Inoltre
a Gennaio 2010 è stato approvato
I PReMI deL il nuovo Regolamento per l’Edilizia
Sostenibile che introduce obblighi per
RAPPORtO 2010 l’isolamento termico e orientamento
Accanto al Comune vincitore della
dei nuovi edifici, per la riduzione dei
classifica 100% abbiamo voluto pre-
consumi idrici nonché introduce una
miare alcune esperienze di successo
serie di incentivi a favore dell’installa-
diffuse nel territorio italiano dove at-
zione delle fonti di energia rinnovabili.
traverso investimenti lungimiranti nelle
Un secondo esempio è quello di Ma-
fonti rinnovabili si sono prodotti risultati
iolati Spontini (AN), Comune di circa
che vanno oltre la risposta a obiettivi
5.700 abitanti, che grazie ad un
energetici e ambientali.
mix energetico fatto di pannelli solari
fotovoltaici (135 kW), di un impianto
Un esempio è il “Piccolo Comune” di
mini idroelettrico (400 kW) e di un
tocco da Casauria, in provincia di Pe-
impianto a biogas entra di diritto nella
scara, di circa 2.700 abitanti. Sono
categoria “100% elettrici”. La ragione
da poche settimane entrate in funzione
del premio è nella interessantissima
le due pale eoliche che si vanno a
esperienza nel settore del biogas da
sommare alle altre due installate da
discarica. Infatti presso la discarica
24 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
25. a creare le condizioni per la riuscita di
COMUNI 100& RINNOVABILI
un processo fatto di molteplici interven-
ti diversi per dimensione e tecnologie.
Si è deciso di premiare la Provincia
di Grosseto per i risultati conseguiti
in questi anni e per l’impegno che sta
mostrando nello sviluppo delle fonti rin-
novabili. In fondo Grosseto si poteva
accontentare dei 180 MW di impianti
Impianto eolico nel Comune di Sluderno (BZ)
geotermici presenti nei Comuni di
Monterotondo Marittimo (100 MW),
gestita dal Comune di Maiolati Sponti- Montieri (60 MW) e Santa Fiora (20
ni, certificata Emas, sono stati installati MW) che producono energia elettrica
dalla Società Marco Polo Engineering e termica in abbondanza per alcuni
2 centrali da 4.130 kWe complessivi Comuni. Invece in questi anni nuovi
che producono 17 milioni di kWh/ progetti si sono realizzati e oggi in
anno, pari al fabbisogno di circa questo territorio troviamo una delle
4.000 famiglie ogni anno. realtà più interessanti a livello nazio-
nale. Ad esempio nell’eolico dove con
Ma da quest’anno l’analisi di Legam- un impianto da 20 MW nel Comune
biente sui Comuni 100% si allarga a di Scansano e 70 kW di mini eolico
quella dei territori rinnovabili. Non a Grosseto, è in grado di soddisfare il
solo le Province, che sono un ambito 22% dell’energia elettrica necessaria
“ideale” per conseguire il migliore mix alle famiglie residenti nella Provincia,
di fonti energetiche efficienti e valoriz- evitando cosi di immettere in atmosfe-
zare le risorse rinnovabili locali, ma ra circa 38 mila tonnellate di CO2.
anche raggruppamenti di Comuni. Ap- Oppure con impianti a biomassa che
plicando gli stessi parametri utilizzati producono circa 117 mila MWh/
per i Comuni sono 25 quelli che teori- anno di energia elettrica e sono in
camente possiamo definire 100% rin- grado di soddisfare il fabbisogno
novabili per la parte elettrica. Questa elettrico di circa 46.500 famiglie,
energia è prodotta da diversi impianti pari al 66% delle famiglie. Ma anche
presenti all’interno dei propri confini, di piccoli impianti idroelettrici, come
alcuni storici come la geotermia, altri quelli presenti nei Comuni di Grosseto
“nuovi” come quelli mini-idroelettrici, e Castell’Azzara, rispettivamente da
eolici, fotovoltaici, da biomasse o 470 e 1.680 kW. O di fotovoltaico
biogas. Le migliori esperienze, proprio presenti in 27 Comuni della Provincia
per l’efficacia del mix sono le Province su 28. Ed è importante sottolineare il
di Grosseto, Genova, Bolzano, Aosta ruolo che la Provincia sta svolgendo
e Belluno, dove è installato nel territo- in questa fase nel sostenere e coadiu-
rio almeno un impianto per ogni fonte vare i Comuni a muovere i più efficaci
rinnovabile. Ciò dimostra l’importanza progetti nelle rinnovabili, attraverso
delle politiche territoriali nel contribuire accordi e Linee Guida che permettono
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 25
26. di favorire la pianificazione in questo bile per tutti coloro che in questi anni
COMUNI 100& RINNOVABILI
settore e dare certezza sulle regole e hanno guardato con interesse alle fonti
garanzie per gli investimenti energetici rinnovabili. Da assoluto pioniere fece
e nell’edilizia sostenibile. installare due torri eoliche nel Comune
e avviò un progetto di valorizzazione
Il premio per i migliori Comuni delle e innovazione ambientale che ha
Rinnovabili è intitolato a Maurizio ricevuto numerosi premi nazionali e
Caranza. Sindaco di Varese Ligure europei proprio per i risultati prodotti.
per 14 anni e poi Vice sindaco,
scomparso tre anni fa, ha rappresenta-
to un punto di riferimento imprescindi-
PROVINCe 100% RINNOVABILI eLettRIChe
PROVINCIA N_AB SF eOLICO MINI IdRO GeO BIOGAS BIOMASSA
kW kW kW kW kW kW
CARBONIA IGLESIAS 131890 2069,89 960 0 0 660 340000
GORIZIA 136491 2780,2 0 1250 0 580 336750
PISA 384555 3234,59 23100 0 442500 1240
GROSSETO 211086 6631,03 20070 2150 180000 3308 19500
SIENA 252288 2792,8 0 0 231508 3305 1080
CROTONE 173122 546,28 174040 0 0 1500 82500
ISERNIA 89852 681,86 100470 2460 0 625 34600
AOSTA 119548 570,68 12 27995 113 9250 29989,08
OGLIASTRA 58389 1755,25 84000 0 0
FOGGIA 649598 13716,02 893970 0 0 1070
BENEVENTO 287042 2339,11 299100 0 0 1640
SASSARI 322326 2992,65 340460 0 0 480
CAMPOBASSO 230749 5016,65 153650 9020 0 625 14600
ALESSANDRIA 418231 13185,56 0 5782 146,8 20709 87250
AVELLINO 429178 3399,47 366190 0 0 5000
MEDIO CAMPIDANO 105400 3178,27 89170 0 0 840
BOLZANO 462999 29135,95 1226,2 90189 350,1 7154 47797
ORISTANO 167971 4014,92 120660 0 0
BELLUNO 209550 2055,75 65,6 28433 41,6 50 25705
GENOVA 878082 1212,58 30 22027 28 5600 156630
RAVENNA 347847 6996,85 18,5 0 10 4885 61450
CATANZARO 369578 4302,62 233310 2890 0 1020 2000
ENNA 177200 2552,3 96750 0 0
TERNI 219876 9424,7 0 1235 0 31168
TRAPANI 425121 2449,16 225350 0 0
VERCELLI 176829 3421,32 0 18964 243 700 13500
MATERA 204239 17653,26 77850 0 0
L’AQUILA 297424 2934,4 99550 10260 600 100
Fonte: Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente.
26 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente
27. La Provincia di Bolzano è quella che riguarda le installazioni fotovoltaiche,
COMUNI 100& RINNOVABILI
in questi anni ha messo in campo le eoliche, da biogas e geotermia.
più efficaci e ambiziose politiche e ha
disegnato la più chiara prospettiva di Uno dei risultati più interessanti che
innovazione con l’obiettivo di uscire la ricerca ha permesso di mettere in
progressivamente dalle fonti fossili. luce riguarda un territorio all’interno
Oggi, considerando tutti i consumi dell’Appennino Bolognese5. In 26 di
energetici, le rinnovabili soddisfano questi Comuni, con una popolazione
già il 56% ma si vuole portare questa totale di 144 mila abitanti, sono pre-
quota al 75% al 2015 e continuare senti complessivamente oltre 716 mq
in una direzione di autosufficienza di pannelli solari termici, 2.682 kW
energetica che possa prescindere di fotovoltaico, 3 parchi eolici (Castel
dalle fonti fossili. Sono moltissime le del Rio, Monterenzio e San Benedetto
esperienze interessanti e i risultati signi- Val di Sambro) da 16,3 MW, 2.822
ficativi raggiunti in poco tempo (basta kW da impianti di mini idroelettrici
vedere quanti Comuni altoatesini sono e 748 kW di biogas nei Comuni di
presenti tra quelli 100% rinnovabili. Gaggio Montano e Castel d’Aiano.
La più interessante è forse quella del Inoltre nel “Piccolo Comune” di Lizza-
teleriscaldamento con impianti da no in Belvedere si trova un impianto
biomassa di provenienza locale che di teleriscaldamento alimentato a vere
coinvolge 32 Comuni su 116. Com- biomasse da 3 MWt e una rete di
plessivamente questi impianti riescono teleriscaldamento di 20 km, che riesce
a soddisfare il 27% del fabbisogno a soddisfare il fabbisogno energetico
termico delle famiglie residenti nella termico di quasi il 40% delle famiglie
Provincia. Ma le biomasse sono anche residenti. Per la parte elettrica invece
in grado di produrre energia elettrica l’insieme delle tecnologie rinnovabili
tale da soddisfare il fabbisogno di presenti nel territorio dell’Appennino
oltre 100 mila famiglie. Sono invece Bolognese riesce a produrre oltre 59
86 i Comuni in Provincia di Bolzano milioni di kWh/a, coprendo il fabbi-
che possiedono sul proprio territorio sogno di oltre 23 mila famiglie. Tra i
impianti mini idroelettrici, cioè quelli Comuni di questo territorio spicca Ca-
con potenza fino a 3 MW, per una stel del Rio, 1.252 abitanti, che gra-
potenza complessiva di oltre 90 MW. zie ad un mix energetico fatto di 2,4
Una particolarità è la diffusione di MW di eolico, di 185 kW di mini
725 piccolissimi impianti ad uso pri- idroelettrico, 35 kW di fotovoltaico ri-
vato con potenze inferiori ai 220 kW, esce a superare ampiamente il proprio
pari al fabbisogno di circa 64.000 fabbisogno elettrico. Da segnalare
famiglie, sono 94 nel Comune di è anche un’esperienza di recupero
Sarentino, 57 nel Comune di Valle Au- di edifici in chiave rinnovabile come
rina, 25 nel Comune di Campo Tures. quella del Comune di Porretta Terme,
Sono invece 96 gli impianti di poten- dove è stato recuperato il vecchio
za compresa tra 220 kW e i 3.000 Centro Civico. Nella ristrutturazione
kW. Ma impressionante è la diffusione sono stati installati un impianto geoter-
raggiunta in poco tempo per quanto mico a bassa entalpia da 72,4 kW,
Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente 27
28. 4 mq di solare termico e un impianto dell’Alta Valle del tevere6 in Provincia
COMUNI 100& RINNOVABILI
fotovoltaico da 12 kW in grado di di Perugia. Qui l’insieme dei progetti
soddisfare totalmente il fabbisogno di che si sta muovendo è significativo:
energia dell’edificio. dal fotovoltaico con 3,4 MW instal-
lati all’eolico con un impianto da 1,5
Altre esperienze interessanti da segna- MW nel Comune di Fossato di Vico,
lare e da tenere in osservazione sono agli 800 kW di mini idroelettrico pre-
quelle di alcuni territori della Provincia senti nel Comune di Umbertide, a un
di Cremona dove, grazie agli impianti piccolo impianto a biomassa da 88
a biogas presenti in 21 Comuni, si kW fino al solare termico in costante
produce energia elettrica che sod- diffusione. In questi Comuni vivono
disfa il fabbisogno di circa 49 mila complessivamente 15 mila abitanti e
famiglie. In questa Provincia cresce in poco tempo attraverso questi “nuo-
il contributo delle altre fonti, come la vi” impianti da fonti rinnovabili si è
biomassa con 6,7 MW installati, il già arrivati a soddisfare quasi il 30%
solare fotovoltaico con 8 MW, il mini del fabbisogno elettrico delle famiglie
idroelettrico con 2,3 MW. residenti.
Un’altro territorio che mostra segna-
li positivi è quello dei 16 Comuni
Impianto fotovoltaico scuola elementare Comune di Dobbiaco (BZ)
28 Comuni Rinnovabili 2010 - Rapporto di Legambiente