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Incontro formativo per i musei della Provincia di Roma
1. Incontro formativo per i musei
della Provincia di Roma
Tiziana Scarselli
Roma, Istituto Centrale per il Catalogo Unico
25 ottobre 2013
2. Recupero di risorse digitali e digitalizzazione di
contenuti culturali
Documentazione di riferimento: Allegato 2. Linee Guida Tecniche
[Programma 2]
http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/documentazione_tecnica_it.jsp?
language=it&tematica=static
Il Programma si pone l’obiettivo di
- recuperare risorse già esistenti (linea a), come immagini digitali e video creati in campagne
fotografiche eseguite in tempi diversi e non pubblicate in rete;
- digitalizzare nuovi contenuti (linea b).
Le risorse create saranno caricate nella Teca Digitale, e pubblicate nell’area MuseiD-Italia
integrata nel portale CulturaItalia.
Le attività riguardano il recupero di risorse digitali e digitalizzazione di contenuti rappresentanti
il patrimonio archeologico, ambientale, architettonico, storico-artistico, scientifico,
etnoantropologico italiano
3. Recupero di risorse digitali e digitalizzazione di
contenuti culturali
Aree tematiche (tipologie di beni)
ARCHEOLOGICI:
Beni numismatici; Reperto archeologico; Reperti antropologici; Sito archeologico;
Monumento archeologico/complesso archeologico
ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI:
Architettura; Parchi e giardini
STORICI E ARTISTICI:
Opera e oggetto d’arte; Disegno; Beni numismatici; Stampa; Matrice di incisione;
Fotografia; Opere d’arte contemporanea; Patrimonio scientifico e tecnologico;
Strumenti musicali, organi; Vestimenti antichi e contemporanei; Beni naturalistici
ETNOANTROPOLOGICI:
Demoetnoantropologici materiali; Demoantropologici immateriali
4. Recupero di risorse digitali e digitalizzazione di
contenuti culturali
Requisiti richiesti:
- rilevanza dei contenuti rispetto alle aree tematiche esposte e significatività del
patrimonio artistico italiano, anche in relazione alla rappresentatività delle collezioni
museali
- i diritti di proprietà intellettuale e di riproduzione relativi alle risorse (artt. 107-108 D.
Lgs. 22 gennaio 2004 nr. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio) dovranno essere
di titolarità dell’istituzione proponente oppure comunque condivisibili con il MiBAC
(accordo di Convenzione);
- i beni rappresentati nelle risorse digitali dovranno essere corredati dalla relativa
catalogazione, che soddisfi i requisiti minimi previsti (scheda inventariale, normativa
ICCD)
5. Recupero di risorse digitali e digitalizzazione di
contenuti culturali
Collezioni digitali
E’ necessario che le opere riprodotte (attività di recupero o nuova
digitalizzazione) siano collegate a Collezioni digitali da “descrivere” in un
tracciato predisposto nel SW di metadatazione.
Campi obbligatori della Collezione digitale:
- Titolo: intestazione che identifica le risorse collegate
- Descrizione : il campo prevede l’inserimento di un testo particolareggiato
- Soggetto: associato al Thesaurus Pico, vocabolario controllato, progettato per la
soggettazione e la classificazione dirisorse
(http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/thesaurus/4.3/thesaurus_4.3.0.sko
s.xml#http://culturaitalia.it/pico/thesaurus/)
- Preview, immagine significativa della Collezione digitale; nell’interfaccia web di
MuseiD-Italia le collezioni di un determinato Luogo della Cultura sono presentate con
l’immagine qui prescelta.
- Detentore dei Diritti
6. Recupero di risorse digitali
=
valorizzazione di oggetti digitali esistenti
quali?
Risorse digitali che riproducono o documentano beni
rappresentativi delle collezioni museali prodotte o acquisite
dai musei nell’ambito di precedenti attività finalizzate alla
conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale
Immagini preferibilmente a colori, (risorse audio),
risorse video
7. Recupero di risorse digitali
Attività
- raccolta e predisposizione del materiale
- adeguamento delle risorse digitali ai formati e agli standard
previsti da MuseiD-Italia
- recupero e verifica dei contenuti delle schede catalografiche
esistenti
- realizzazione delle schede di catalogo mancanti
- creazione dei metadati o adeguamento dei formati già
esistenti al profilo METS previsto da MuseiD-Italia (descrittivi,
amministrativi, tecnico-strutturali)
8. Digitalizzazione di contenuti culturali
=
creazione di nuove risorse digitali dei beni
rappresentativi delle collezioni museali
Come?
- digitalizzazione diretta, derivata direttamente
dall’originale
- digitalizzazione indiretta, acquisizione in formato
digitale di documenti
9. Risorse digitali non associabili a schede di
catalogo
=
Documentazione dei beni rappresentati nel loro
contesto, riprese video-cinematografiche, immagini
panoramiche, vedute d’insieme
le risorse sono descritte in un file Excel (da compilare a
cura del fornitore) predisposto secondo un modello
predisposto per l’acquisizione nel SW di metadatazione e
contenente i riferimenti alle risorse multimediali collegate
all’opera (c.d. formato VRA)
10. Risorse digitali associate a beni non ancora
catalogati
=
Documentazione di opere prive di schede di catalogo
le risorse possono essere descritte in archivi tabellari
(fogli Excel dinamici per numero e valore di colonna)
purché coerenti per tipologia e versione di tracciato
catalografico.
(non sono in alcun modo sostitutivi della scheda di catalogo, elaborati unicamente per la
metadatazione delle risorse suddette e la pubblicazione delle medesime nel Portale
MuseiD-Italia)
11. Standard di riferimento
si vedano i documenti
Allegato 2. Linee Guida Tecniche
(http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/documentazione_tecnica_it.jsp?language=it
&tematica=static )
Per la mappatura tra i tracciati ICCD (versione 3.00) e lo standard VRA Core 4.0 (utilizzato
per la metadati descrittivi)
Allegato 4. Mapping ICCD/ VRA. Indicazione dei livelli
minimi di catalogazione
http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/documentazione_tecnica_it.jsp?language=it&tema
tica=static
12. Standard di riferimento per gli oggetti digitali
si veda il documento Allegato 2. Linee Guida Tecniche
(http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/documentazione_tecnica_it.jsp?language=it&te
matica=static )
§3. Formato e risoluzione degli oggetti digitali
in particolare per i livelli di qualità della documentazione
multimediale § 3.10 e tabella pag. 58
viene richiesta la consegna di 1 livello (formato medio)
Preview
Per beni catalogati o non ancora catalogati vengono realizzate
direttamente dal SW di metadatazione in fase di esportazione. Per le
risorse su modello VRA in presenza di video occorre crearle
N.B.:
Le preview sono sempre immagini con estensione “jpg”, anche per i
video
13. Standard di riferimento: lo schema Mets
Per la gestione e l’organizzazione degli oggetti digitali all’interno
della Teca Digitale è stato adottato lo standard internazionale di
metadati
definito
dalla
Library
of
Congress
(http://www.loc.gov/standards/mets)
Lo schema METS consente di:
• ordinare e strutturare in un unico documento XML informazioni di
diversa tipologia distinte per sezioni quali ad esempio:
metadati descrittivi, amministrativi, tecnici
identificazione ed archiviazione dei file digitali
strutturazione fisica e/o logica degli oggetti digitali e loro reciproche
relazioni
14. La struttura dei pacchetti dati
La corretta creazione dei metadati METS richiede l’identificazione
univoca delle risorse digitali organizzate in directory specifiche
corrispondenti alle collezioni digitali, alle opere e ai dati multimediali
15. Il Profilo Mets MuseiD-Italia
Il Progetto MuseiD-Italia ha definito uno specifico profilo METS per consentire
l’ingestion e la pubblicazione di oggetti digitali pertinenti al dominio dei musei
italiani e dei luoghi della cultura, capace di gestire diverse tipologie di oggetti
digitali ed in particolare file di immagini, video e audio.
Il Profilo Mets-MDI è :
• realizzato dalla Scuola Normale di Pisa appositamente per il progetto MuseiD
• approvato dal METS Editorial Board e registrato al n. 31 tra i METS registered
Profiles dal Library of Congress Network Development and MARC Standards
Office. http://www.loc.gov/standards/mets/profiles/00000031.pdf
• utilizzato in tutte le attività di digitalizzazione e recupero delle risorse digitali per la
creazione dei metadati
consente la conservazione, archiviazione e divulgazione di tutte le informazioni
descrittive, amministrative e strutturali sugli oggetti digitali.
I
16. Il Profilo Mets MuseiD-Italia
caratteristiche principali
• metadati descrittivi: derivati dalle schede di catalogo compilate
secondo gli standard dell’ICCD
• integrazione dello standard VRA Core con le regole delle normative
catalografiche ICCD (Documentazione: Allegato 4. Mapping ICCD/
VRA
http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/documentazione_tecnica_it.js
p?language=it&tematica=static
• predisposizione per l’ interoperabilità con SIGEC
• riferimento a metadati esterni in formato PICO per agevolare il
collegamento tra oggetti digitali della Biblioteca Digitale ed il portale
CulturaItalia
17. La Teca Digitale di MuseiD-Italia
o è un sistema di archiviazione aperto ed orientato alla conservazione di
lungo termine e alla diffusione di oggetti digitali realizzato nel modello
logico di OAIS (Open Archival Information System, standard ISO
14721:2003).
o basato su Fedora Commons 3.4
o consente funzioni avanzate per il caricamento, la conservazione e la
diffusione di oggetti digitali di formati diversi e relativi metadati secondo lo
standard METS (http://www.loc.gov/standards/METS/), realizzati
nell’ambito delle attività di digitalizzazione per il progetto Musei d’Italia
o gestisce in maniera integrata dati multimediali (immagini, audio, video) e
relativi metadati
18. Funzioni principali
• supportare funzioni standard OAIS: acquisizione dei tracciati METS nel profilo
musei d’Italia (MDI), e restituzione metadati e dati multimediali
• supportare le funzioni aggiornamento di record ed estrazione del documento
in ultima versione, in formato METS
• consentire la sincronizzazione con l'anagrafe dei Luoghi della Cultura
(DBUnico)
• consentire l’harvesting dei metadati, secondo il protocollo OAI-PMH profilo
PICO
• consentire una gestione multi-utente con livelli differenziati di accesso e
associazione dei dati e metadati con gli utenti che ne hanno i diritti di lettura
e modifica
• avere una interfaccia WEB di amministrazione
19. Il sistema MuseiD-Italia
Utente remoto (Operatore)
CulturaItalia
PC
Browser
OAI-PMH,
Delivery HTTP
Server
Server
Web Serv.
TECA DIGITALE
DBUnico
/
OPAC
Anagrafe dei Musei
Risorse
Digitali
Metadati
DA COMPORRE
Browser
PC
Utente (Amministratore)
20. L’architettura della Teca Digitale
Front-End: web application che consente di gestire tutti i servizi di: acquisizione, gestione e
interrogazione di dati e metadati
Back-End: repository digitale propriamente detto, gestisce in modo integrato sia i metadati
XML che i dati multimediali importati nella MetsTeca
21. Il flusso di lavoro dei progetti museali
il recupero e la creazione di risorse digitali
Recupero oggetti
digitali esistenti
Digitalizzazione
risorse
[diretta/indiretta]
documentazione
catalografica
[esistente/
mancante]
Collezioni digitali
Metadatazione
delle risorse;
rilascio intermedio
e finale
22. Le applicazioni per la creazione dei metadati
Mets-MDI realizzate dal Progetto MuseiD-Italia
• Impacchettatore (superato)
• Generatore (superato)
• MuseiMets (attuale SW per la metadatazione delle
risorse, in fase di rilascio)
• Validatore (obbligatorio, rilascia la firma digitale sui file
xml, senza la quale non è possibile acquisire le risorse in
teca)
i software il manuale d’uso e tutta la documentazione necessaria per lo sviluppo dei
progetti sono stati pubblicati on-line all’indirizzo:
http://www.culturaitalia.it/opencms/musei_d_italia_it.jsp?language=it
23. L’applicazione per la creazione dei metadati
• MuseiMets
Il software garantisce la produzione dei metadati xml METS a
partire da:
• Pacchetti nel formato standard ICCD-92 (file testuale delle schede,
IMMFTAN, allegati multimediali)
• Pacchetti formati da file Excel compilati, a cura degli enti
responsabili, a partire da un template predefinito e
dinamico con relativi allegati multimediali (per risorse prive di
schede di catalogo)
•
Pacchetti formati da file Excel VRA compilati, a cura degli
enti responsabili, secondo un template predefinito (per
risorse non associabili a schede di catalogo)
24. Le applicazioni per la creazione dei metadati di
prossima pubblicazione
L’evoluzione
• MetaMets
Il software inoltre permette:
• L’editing delle schede importate
• L’eventuale collegamento degli allegati multimediali alle
schede
• La creazione, l’importazione, la modifica delle schede
relative alle Collezioni digitali
27. Le applicazioni per la creazione dei
metadati Mets-MDI
Validatore
Il Validatore verifica la corrispondenza di ciascun file XML allo schema METS-Profilo MDI.
Crea sui singoli file XML (prodotti con il SW GenMets, o qualsiasi altra applicazione) una
firma attestante la validazione del file XML: la presenza di tale firma viene controllata
durante il processo di acquisizione in Teca; nel caso in cui tale firma non sia presente il file
non potrà essere acquisito nella Teca Digitale poiché considerato non valido; pertanto l’uso
del Validatore è obbligatorio.
34. Grazie!
Tiziana Scarselli
Ministero per i beni e le attività culturali
Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche
tiziana.scarselli@beniculturali.it