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1  sur  57
Seconda Università degli
                Studi di Napoli
    L’accreditamento dei centri di
         dialisi in Campania
Relatore                      Studente
Chiar.mo Prof. Massimo Manzo Tullia Messina
ACCREDITAMENTO
            definizione
Processo di valutazione sistematico e periodico
svolto da un’agenzia esterna o da un organismo, il
cui obiettivo è quello di verificare il possesso da
parte dei servizi sanitari di requisiti predeterminati
relativi alle condizioni strutturali, organizzative e di
funzionamento che si ritiene influiscano sulla
qualità dell’assistenza.
                   Zanetti et al: Il Medico e il Management, 1996
“La storia non è utile perché in
essa si legge il passato, ma perché
       vi si legge l’avvenire”
           (M.D’Azeglio)
LE ORIGINI
   I PRINCIPI DI ACCREDITAMENTO NASCONO
        NEI PRIMI ANNI DEL 1900 NEGLI USA
      ALL’INTERNO DELL’ “American College of
                        Surgeons”.
I chirurghi statunitensi dell’epoca sottolineano la
necessità di “standardizzare la struttura ed
modo di lavorare degli ospedali, per far si che le
istituzioni con ideali più elevati abbiano il
riconoscimento davanti alla comunità professionale
e che le istituzioni con standard inferiori siano
stimolate a migliorare la qualità del loro lavoro”
LE CARATTERISTICHE

• PROMUOVE LA RICERCA DI STANDARD DI
     VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI
                 SERVIZI
   • COINVOLGE ATTIVAMENTE GRUPPI
   INTERNI DELLA STRUTTURA SANITARIA
      NEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
  • PUÒ SVILUPPARE UNA “TENSIONE” AL
  MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI
                EROGATI
GLI OBIETTIVI

L’ACCREDITAMENTO PROMUOVE E
  VERIFICA L’ECCELLENZA NEI SERVIZI
  SANITARI ATTRAVERSO:
 • la valutazione puntuale della qualità della
               struttura osservata
 • l’attivazione del ciclo di valutazione della
            qualità nel suo complesso
• la spinta verso l’alto dei requisiti valutativi
LE VIE ITALIANE VERSO LA
              QUALITA`



OBBLIGATORIE :         VOLONTARIE :
 1) Requisiti minimi   1)Accreditamento
   (autorizzazione)       d’eccellenza
2) Accreditamento      2) Certificazione
     istituzionale
ACCREDITAMENTO
          gestori
Accreditamento
 Istituzionale   Amministrazion
                  e Statale e
                   Regionale

Accreditamento
di eccellenza
                  Professionisti
ACCREDITAMENTO
             utilizzo
 Accreditamento di      Accreditamento
    Eccellenza           Istituzionale




      Strumento
professionale teso ad     Strumento
  elevare la qualità    istituzionale
   dell’assistenza      di regolazione
                         dell’offerta
Accreditamento professionale e
     Istituzionale: aspetti distintivi
      Accredit. Professionale                Accredit. Istituzionale
  (sistema auto-regolamentato)      (sistema a pubblica
                                    regolamentazione)
•Focus sulla formazione,
l’auto-sviluppo, la protezione dal •Focus sulle garanzie: chiari patti
rischio.                           con gli utenti, risposta tempestiva ai
                                   reclami ed agli eventi avversi
•Revisione ”generale” dei sistemi
gestionali                        •Evidenza approfondita delle
                                  modalità operative adottate
•Standard di eccellenza
(confronto con il best in class),   •Standard minimi o condivisi,
responsabilità professionale        verifiche, indicazioni vincolanti,
personale                           responsabilità e imputabilità
                                    pubblica.
                                    Cinotti Gior It Nefrol 2002, S21
ACCREDITAMENTO
                rischi
     Accreditamento                    Accreditamento
      Istituzionale                     Professionale

Riduzione della possibilità        Ricerca dell’eccellenza
   di discriminazione

(minimalità dei requisiti)        (ottimalità dei requisiti)



       GREGARIO                         PRINCIPALE
                     Ruolo dei professionisti
ACCREDITAMENTO
                e
          Professionisti


L’attività di Accreditamento deve essere
  considerata come qualcosa che fa parte,
  non tanto dei mandati istituzionali,
  quanto dello specifico mandato etico
  connesso all’ufficio che sono chiamati a
  svolgere
Quale Accreditamento?

          ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE



STRUTTURA          PROCESSO         RISULTATO
                                       ESITO
Che cosa si ha?   Come si lavora?
                                  Che cosa si ottiene?



    ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE
              Accreditamento          Accreditamento 
              Istituzionale           all’eccellenza


Obiettivo     Accesso al mercato,     Promozione 
              regolamentato dal       qualità delle 
              soggetto pagatore       attività sanitarie e 
                                      dei risultati sui 
                                      pazienti


Opzione       Obbligatorio            Volontario


Ricaduta      Economica               Prestigio, 
                                      promozione 
                                      professionale


Livello di    Minimo, focalizzato     Eccellente, 
qualità       essenzialmente sulla    mirante alla 
richiesto     sicurezza               ottimizzazione dei 
                                      risultati sul 
                                      paziente
NORMATIVA di riferimento
  Atti della Pubblica Amministrazione
                                                            Contratto fornitura
                                                              •Leg. Regionali “Accordi
                                 Accreditamento               contrattuali”
                    Atti della Pubblica Amministrazione
Autorizzazione
(funzionamento, realizzazione)   •Leg. Regionali “Requisiti generali e specifici ulteriori”


•D.Lgs 502/92 “Riordino del SSN”
•D.Lgs 517/93 “Modificazioni e riordino del SSN”
•DPR 14.1.97 n°37 “Decreto sui requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi   minimi per
l’esercizio dell’attività sanitaria”
•D.Lgs 229/99 “Norme per la razionalizzazione del SSN”

            L.Costituzionale 3/2001 ”Modifiche al titolo V della Costituzione”
IL D. Lgs n. 502 del 1992 introduce:
           l’autorizzazione
“obbligatoria per tutte le strutture pubbliche e
  private, che intendano esercitare attività sanitaria,
  da rilasciarsi previo accertamento della conformità
  a definiti requisiti minimi strutturali, tecnologici
  ed organizzativi, stabiliti a livello nazionale con
  un atto di indirizzo e coordinamento”
IL D. Lgs n. 502/92 modificato dal D.Lgs n.
                   517/93
Accreditamento
Accettazione del sistema di pagamento a prestazione
Attivazione di un sistema di Verifica e Revisione della
  Qualità delle prestazioni erogate
             Stabilisce che ogni regione deve:
Definire le procedure per l’autorizzazione;
Individuare i propri requisiti ulteriori;
Predisporre il proprio schema operativo;
D. Lgs 19/06/1999 n. 229

La realizzazione di strutture sanitarie e l’esercizio di
                         attività
  per conto del SSN sono subordinate al rilascio di:


                 AUTORIZZAZIONE

                 ACCREDITAMENTO

            ACCORDI CONTRATTUALI
Accreditamento in Regione
             Campania

 Deliberazione Giunta Regionale n. 5802
                 del 1996

La delibera riguarda anche altre attività non
  comprese nel DPR 140197come la dialisi
  (carartteristiche locali, impianti, attrezzature,
  dotazione organica)
Deliberazione Giunta Regionale n.
      7301 del 31 Dicembre 2001

Modifiche ed integrazioni alla delibera di
 Giunta Regionale n. 3958 del 7 agosto 2001
 contenente “Definizione dei requisiti
 strutturali tecnologici ed organizzativi
 minimi      per    l’autorizzazione      alla
 realizzazione e dell’esercizio delle attività
 sanitarie e socio-sanitarie delle strutture
 pubbliche e private e approvazione delle
 procedure di autorizzazione ” .
REGOLAMENTO REGIONE
CAMPANIA N. 3 DEL 31-7-2006
Regolamento recante la definizione
dei requisiti ulteriori e le procedure
dell’accreditamento istituzionale dei
    soggetti pubblici e privati che
    erogano attività di assistenza
   specialistica di emodialisi e di
    riabilitazione ambulatoriale
ITER PER
   L’ACCREDITAMENTO
          LE 4 A
    • Autorizzazione alla
         realizzazione
• Autorizzazione all’esercizio
      • Accreditamento
   • Accordi contrattuali
AUTORIZZAZIONE

Provvedimento amministrativo per l’esercizio di attività
sanitarie da parte di soggetti pubblici/privati in possesso dei
requisiti minimi prestabiliti e verificati

                       NECESSARIA
                                          Trasferimento
 Costruzione
                                           in altra sede
nuove strutture

                  Adattamento, ampliamento,
                   trasformazione strutture
                           esistenti
AUTORIZZAZIONE
   Concessione autorizzazione edilizia

                  COMUNE

                  REGIONE                     2. Possesso
                                            requisiti minimi
                1. Verifica compatibilità
                                              Aree di
Fabbisogno                        Migliore insediamento
complessivo Localizzazione       accesso ai prioritario
             territoriale          servizi
ACCREDITAMENTO

   FASE 1: Definizioni di standard di
     struttura, di processo e di esito

 FASE 2: Adozione e adeguamento agli
       standard della struttura

FASE3: Verifica da parte di un organismo
    esterno della corrispondenza degli
           standard prefisssati
Il Sistema
      Sviluppo di requisiti generali per il
  funzionamento delle organizzazioni sanitarie

 Sviluppo di requisiti specifici per tipologia di
         attività o setting assistenziali

  Formazione e aggiornamento dei valutatori

Realizzazione di verifiche alle strutture/servizi

    Attività di educazione e sviluppo per le
     organizzazioni che entrano nel processo
ACCREDITAMENTO
       ISTITUZIONALE
                Rilasciato dalla Regione
(Regolamento Regione Campania n. 3 del 31 luglio 2006)

                 Previa autorizzazione;

    Possesso di ulteriori requisiti di qualificazione;

     Funzionale alla programmazione regionale;

               Verifica attività e risultati
Accreditamento istituzionale
 Presentazione della domanda alla Regione sul cui
 territorio insiste la struttura per la quale si intende
 ottenere l’accreditamento (soggetto richiedente);
 Avvio fase istruttoria dopo che l’ufficio regionale
 competente, ha verificato che l’apporto delle attività
 svolte dalla struttura sia funzionale alla
 programmazione regionale;
 Analisi della documentazione, presentata secondo le
 indicazioni regionali;
 Verifiche ispettive aventi lo scopo di valutare
 l’effettiva adesione ai requisiti previsti.
SODDISFAZIONE DEL REQUISITO

              EVIDENZA
               DOCUMENTA
               LE


EVIDENZA
STRUTTURALE
SODDISFAZIONE DEL REQUISITO

   EVIDENZA STRUTTURALE



  Elemento strutturale/strumentale
             oggettivo
SODDISFAZIONE DEL REQUISITO


  EVIDENZA DOCUMENTALE

         Procedurale
           Report
      Autocertificazione
         Descrittivo
Accreditamento istituzionale
      Corrispondenza parziale ai requisiti
      la struttura accreditata“sotto condizione”

                    Esito negativo
 il giudizio è motivato ed è comunque prevista, entro
       tempi definiti, la possibilità di un riesame su
                          richiesta;

           Esito negativo confermato
la domanda non può essere ripresentata se non dopo un
              congruo periodo di tempo.
Accreditamento istituzionale
                Giudizio positivo
la struttura conserva lo status di soggetto accreditato
     per un tempo definito, all’interno del quale può
       essere attivata la vigilanza sulla persistenza dei
    requisiti, che può determinare revoche o sospensioni
                     dell’accreditamento.

    Al termine del periodo di validità la
        struttura è tenuta, entro tempi
    prestabiliti, a richiederne il rinnovo.
Accreditamento istituzionale

             Vigilanza
Controllo della persistenza dei
requisiti minimi ed ulteriori
La struttura autorizzata conserva
lo status di soggetto accreditato per
un tempo definito.
Accreditamento istituzionale

            Ispezione
dietro specifica richiesta o Denuncia

Sospensione o revoca in presenza di
 difformità da leggi o regolamenti
Accreditamento istituzionale
ORGANO DI VALUTAZIONE
              Deve garantire:

  - le necessarie competenze tecniche;

- il principio di terzietà nei confronti del
        richiedente e del concedente.
Accreditamento istituzionale

Iscrizione in apposite liste
Tenute    dalla     Regione   e
 contenenti una serie di dati
 relativi   alla     classe  di
 appartenenza,     tipologia  e
 volume delle prestazioni
ACCORDI CONTRATTUALI
     Regione ed                                  Regione ed
         ASL                                         ASL
                         Obiettivi di salute
     Accordi          Integrazione dei servizi          Contratti
                        Volume massimo di           Strutture private e
Strutture pubbliche           prestazioni
   ed equiparate                                        professionisti
                       Requisiti del servizio
                           Corrispettivo
                             preventivato
                        Debito informativo
                          Controllo delle
                              prestazioni
REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI
        Politica, obiettivi ed attività
           Struttura organizzativa
     Obiettivi della struttura sanitaria
            Comunicazione interna
    Inventario, gestione, manutenzione e
     programmazione acquisti delle risorse
                  tecnologiche
 Gestione delle risorse umane: formazione e
                 aggiornamento
       Gestione della documentazione
 Gestione, valutazione e miglioramento della
                    qualità,
       Linee guida e regolamenti interni
REQUISITI SPECIFICI: 3 TIPOLOGIE

• Requisiti di tipo A

• Requisiti di tipo B

• Requisiti di tipo C
Requisiti Fascia A
Presenza di una procedura formalizzata sia per l’accesso alla terapia
                  dialitica programmata che in urgenza;
Presenza di un protocollo per il trattamento dialitico secondo le linee
                     guida nazionali o internazionali;
 Presenza di una procedura per il controllo dei rischi ed un piano di
                                prevenzione;
      Presenza di un protocollo di vaccinazione per l’epatite;
 Presenza di una procedura per monitoraggio degli accessi vascolari
             secondo le linee guida nazionali o internazionali;
  Presenza di una procedura per il posizionamento e la gestione del
          catetere peritoneale secondo le linee guida nazionali o
                               internazionali;
 Adozione di un indicatore di adeguatezza dialitica secondo le linee
                     guida nazionali o internazionali;
Presenza di un protocollo di trattamento dell’anemia secondo le linee
                     guida nazionali o internazionali;
Presenza di un protocollo per trattamento delle acque secondo le linee
                     guida nazionali o internazionali;
Requisiti Fascia A
                     Monitoraggio dei seguenti indicatori:
                      - sieroconversioni HBV e HCV/anno;
                          - n° trasfusioni/paziente/anno;
                - n° giorni di ricovero/paziente dializzato/anno;
                     - n° episodi di edema polmonare /anno
             - n° colture positive dell’acqua e del bagno di dialisi;
- dose eritropoietina/paziente/anno secondo target nazionali o internazionali;
    Coinvolgimento del personale nella stesura e diffusione dei protocolli;
Presenza di un elenco degli esami periodici di controllo effettuati ai pazienti;
 Identificazione per ogni utente di un case-manager responsabile dl percorso
              assistenziale di Struttura e dei rapporti con i familiari;
  Presenza di un infermiere professionale ogni 4 posti letto di dialisi. Per le
       strutture pubbliche si applicano le specifiche normative nazionali e
                                       regionali.
  Presenza di un medico ogni 14 pazienti durante i turni di dialisi. per ogni
      utente Per le strutture pubbliche si applicano le specifiche normative
                                 nazionali e regionali.
 Trasmissione dei dati per la compilazione del Registro Regionale di Dialisi e
                                       Trapianto;
Requisiti Fascia B
•  Collegamento funzionale fra nefrologo del
  centro e medici di medicina generale ( scheda
          pazienti, riunioni periodiche;
  • Presenza di un registro che riporti i
    provvedimenti legali per risarcimenti per
   danni arrecati ai pazienti, derivanti dalle
        attività erogate dalla struttura;
• Effettuazione di eventi formativi a tutto il
    personale per diffondere la cultura della
   prevenzione dell’evento avverso (lesione o
                   morbosità );
Requisiti Fascia C
Valutazione periodica della condizione psico-sociale del
paziente da figure professionali specializzate (psicologo);
Posizionamento di cateteri venosi centrali;
Esecuzione di trattamenti dialitici con metodiche di alta
specializzazione;
Individuazione, definizione ed adozione di procedure per la
rilevazione degli eventi avversi, capaci di soddisfare i seguenti
     criteri:
    – casa è accaduto, dove, quando, come e perché;
    – quale azione è stata attuata o proposto;
    – quale impatto ha avuto l’evento sul paziente, su altre
        persone e sull’organizzazione,
    – quali fattori hanno o avrebbero potuto minimizzare
        l’impatto sull’evento.
Definizione di misure organizzative ed utilizzazione di
 appropriate tecnologie per la riduzione degli eventi avversi.
CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE
      RISPETTO ALLA QUALITA’
• Classe I: qualità di base possesso del 100%
  dei requisiti generali e del 100% di quelli
  specifici di tipo A
• Classe II: qualità intermedia possesso del
  100% requisiti generali, possesso, del 100%
  di quelli specifici di tipo A e del 100% di
  quelli specifici di tipo B
• Classe III: qualità buona possesso del
  100% requisiti generali, possesso, del 100%
  di quelli specifici di tipo A e del 100% di
  quelli specifici di tipo C
ACCREDITAMENTOI
          conclusioni
L’accreditamento concilia lo scopo etico
  dell’acquirente con quello del produttore,
  con il risultato di essere un efficace
  strumento di standardizzazione e di
  ordine nella gestione delle strutture
  sanitarie e di portare ad un continuo
  miglioramento         della        qualità
  dell’assistenza
ACCREDITAMENTO
            Conclusioni
  E’ necessario che l’accreditamento vada rivisto e
      uniformato a livello nazionale, nel rispetto
            dell’autonomia regionale con :
   • Disciplina univoca ed omogenea in tema di
              autorizzazione all’esercizio;
• Abolizione della autorizzazione alla realizzazione,
              rivelatasi di ardua gestione;
• Meccanismi di verifica e certificazione della qualità
            anche per i soggetti autorizzati;
  • Criteri generali di selezione delle strutture che
              devono operare per il SSN.
ACCREDITAMENTO
                   Conclusioni
Occorre che non ci si fermi a perseguire
una logica di mero “adempimento
burocratico”,di semplice risposta agli input
normativi, ma si transiti verso una logica di
reale innovazione dei sistemi, regionale ed
Aziendale. Un processo di accreditamento, per
essere realmente ricco di significato, deve da un
lato valorizzare le esperienze più avanzate e
dall’altro attivare un processo partecipativo di
  tutti gli attori coinvolti
t
ACCREDITAMENTO
                      rischi
•   Accentuare disomogeneità tra le diverse aree nazionali
     • Stato di salute
     • Qualità delle prestazioni sanitarie
     • Completezza dell’offerta e dei servizi
     • Adeguatezza del grado di accessibilità
     • Efficienza amministrativa e gestionale
     • Adeguamento a nuovi indirizzi normativi
     • Implementazioni di innovazioni tecnologiche

•   Impatto sulle tensioni competitive pubblico-privato

•   Possibile conflitto tra Istituzioni e Professionisti

•   Reale impatto sul miglioramento e qualità dell’assistenza ?
                                                             Montaguti U. 2002
Il ruolo dell’infermiere dirigente come
                 garante

  Le decisioni di infermieri dirigenti ai
   vari livelli e di coordinatori di unità
    operativa influiscono pesantemente
     sull’asse della struttura e dunque
       sulla dimensione della qualità
   organizzativa e delle risorse umane.
        Tali decisioni sono prese da
    infermieri con varie responsabilità
          ma pur sempre infermieri
Il ruolo dell’infermiere come garante
Il codice deontologico (12 maggio 1999) afferma
               chiaramente al punto 3.1.
     ”…l’infermiere fonda il proprio operato su
       conoscenze validate e aggiornate, così da
   garantire alla persona le cure e l’assistenza più
   efficaci. L’infermiere partecipa alla formazione
     professionale, promuove ed attiva la ricerca,
       cura la diffusione dei risultati, al fine di
        migliorare l’assistenza infermieristica.”
EBN (Infermieristica basata sulle prove di
                efficacia)
   Garantisce la prestazione efficace
  Garantisce la prestazione efficiente
     Garantisce l’appropriatezza
  Garantisce la standardizzazione dei
                 processi
Il ruolo dell’infermiere dirigente come
                 garante
 • Della formazione/aggiornamento del personale
 • Dell’inserimento/affiancamento del personale
   • Del miglioramento continuo della qualità
   • Dell’utilizzo di linee guida e protocolli per
  uniformare e valutare le prestazioni assistenziali
• Della direzione: pianificazione, programmazione,
                esecuzione, controllo
• Della valorizzazione delle risorse umane affinchè
   condividano il senso di appartenza all’azienda
• Dichiaro ciò che faccio
   • Faccio ciò che dichiaro
 • Documento ciò che faccio
• Verifico ciclicamente ciò che
      faccio per migliorarlo
Quali sono i goal
  dell’Accreditamento?
 • valutare la qualità dei servizi
• migliorare la qualità dei servizi
• migliorare la comunicazione e la
          collaborazione
  • incrementare la fiducia di:

         - pazienti/clienti
             - comunità
           -finanziatori
      - altri partner sanitari
Il 1900 è stato il secolo della
             produttività,
il 2000 sarà il secolo della qualità!
                          JM. Juran
LA QUALITA’,
  COME LA LUNA E L’AMORE
      O CRESCE O CALA
NON PUO’ RIMANERE COSTANTE
   ESSA VA COLTIVATA.......


     Grazie per l’attenzione.

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L’Accreditamento Dei Centri Di Dialisi In Campania 1

  • 1. Seconda Università degli Studi di Napoli L’accreditamento dei centri di dialisi in Campania Relatore Studente Chiar.mo Prof. Massimo Manzo Tullia Messina
  • 2. ACCREDITAMENTO definizione Processo di valutazione sistematico e periodico svolto da un’agenzia esterna o da un organismo, il cui obiettivo è quello di verificare il possesso da parte dei servizi sanitari di requisiti predeterminati relativi alle condizioni strutturali, organizzative e di funzionamento che si ritiene influiscano sulla qualità dell’assistenza. Zanetti et al: Il Medico e il Management, 1996
  • 3. “La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire” (M.D’Azeglio)
  • 4. LE ORIGINI I PRINCIPI DI ACCREDITAMENTO NASCONO NEI PRIMI ANNI DEL 1900 NEGLI USA ALL’INTERNO DELL’ “American College of Surgeons”. I chirurghi statunitensi dell’epoca sottolineano la necessità di “standardizzare la struttura ed modo di lavorare degli ospedali, per far si che le istituzioni con ideali più elevati abbiano il riconoscimento davanti alla comunità professionale e che le istituzioni con standard inferiori siano stimolate a migliorare la qualità del loro lavoro”
  • 5. LE CARATTERISTICHE • PROMUOVE LA RICERCA DI STANDARD DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI • COINVOLGE ATTIVAMENTE GRUPPI INTERNI DELLA STRUTTURA SANITARIA NEL PROCESSO DI VALUTAZIONE • PUÒ SVILUPPARE UNA “TENSIONE” AL MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI EROGATI
  • 6. GLI OBIETTIVI L’ACCREDITAMENTO PROMUOVE E VERIFICA L’ECCELLENZA NEI SERVIZI SANITARI ATTRAVERSO: • la valutazione puntuale della qualità della struttura osservata • l’attivazione del ciclo di valutazione della qualità nel suo complesso • la spinta verso l’alto dei requisiti valutativi
  • 7. LE VIE ITALIANE VERSO LA QUALITA` OBBLIGATORIE : VOLONTARIE : 1) Requisiti minimi 1)Accreditamento (autorizzazione) d’eccellenza 2) Accreditamento 2) Certificazione istituzionale
  • 8. ACCREDITAMENTO gestori Accreditamento Istituzionale Amministrazion e Statale e Regionale Accreditamento di eccellenza Professionisti
  • 9. ACCREDITAMENTO utilizzo Accreditamento di Accreditamento Eccellenza Istituzionale Strumento professionale teso ad Strumento elevare la qualità istituzionale dell’assistenza di regolazione dell’offerta
  • 10. Accreditamento professionale e Istituzionale: aspetti distintivi Accredit. Professionale Accredit. Istituzionale (sistema auto-regolamentato) (sistema a pubblica regolamentazione) •Focus sulla formazione, l’auto-sviluppo, la protezione dal •Focus sulle garanzie: chiari patti rischio. con gli utenti, risposta tempestiva ai reclami ed agli eventi avversi •Revisione ”generale” dei sistemi gestionali •Evidenza approfondita delle modalità operative adottate •Standard di eccellenza (confronto con il best in class), •Standard minimi o condivisi, responsabilità professionale verifiche, indicazioni vincolanti, personale responsabilità e imputabilità pubblica. Cinotti Gior It Nefrol 2002, S21
  • 11. ACCREDITAMENTO rischi Accreditamento Accreditamento Istituzionale Professionale Riduzione della possibilità Ricerca dell’eccellenza di discriminazione (minimalità dei requisiti) (ottimalità dei requisiti) GREGARIO PRINCIPALE Ruolo dei professionisti
  • 12. ACCREDITAMENTO e Professionisti L’attività di Accreditamento deve essere considerata come qualcosa che fa parte, non tanto dei mandati istituzionali, quanto dello specifico mandato etico connesso all’ufficio che sono chiamati a svolgere
  • 13. Quale Accreditamento? ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE STRUTTURA PROCESSO RISULTATO ESITO Che cosa si ha? Come si lavora? Che cosa si ottiene? ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE
  • 14.   Accreditamento  Accreditamento    Istituzionale all’eccellenza Obiettivo Accesso al mercato,  Promozione  regolamentato dal  qualità delle  soggetto pagatore  attività sanitarie e  dei risultati sui  pazienti Opzione Obbligatorio Volontario Ricaduta Economica Prestigio,  promozione  professionale Livello di  Minimo, focalizzato  Eccellente,  qualità  essenzialmente sulla  mirante alla  richiesto sicurezza ottimizzazione dei  risultati sul  paziente
  • 15. NORMATIVA di riferimento Atti della Pubblica Amministrazione Contratto fornitura •Leg. Regionali “Accordi Accreditamento contrattuali” Atti della Pubblica Amministrazione Autorizzazione (funzionamento, realizzazione) •Leg. Regionali “Requisiti generali e specifici ulteriori” •D.Lgs 502/92 “Riordino del SSN” •D.Lgs 517/93 “Modificazioni e riordino del SSN” •DPR 14.1.97 n°37 “Decreto sui requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio dell’attività sanitaria” •D.Lgs 229/99 “Norme per la razionalizzazione del SSN” L.Costituzionale 3/2001 ”Modifiche al titolo V della Costituzione”
  • 16. IL D. Lgs n. 502 del 1992 introduce: l’autorizzazione “obbligatoria per tutte le strutture pubbliche e private, che intendano esercitare attività sanitaria, da rilasciarsi previo accertamento della conformità a definiti requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi, stabiliti a livello nazionale con un atto di indirizzo e coordinamento”
  • 17. IL D. Lgs n. 502/92 modificato dal D.Lgs n. 517/93 Accreditamento Accettazione del sistema di pagamento a prestazione Attivazione di un sistema di Verifica e Revisione della Qualità delle prestazioni erogate Stabilisce che ogni regione deve: Definire le procedure per l’autorizzazione; Individuare i propri requisiti ulteriori; Predisporre il proprio schema operativo;
  • 18. D. Lgs 19/06/1999 n. 229 La realizzazione di strutture sanitarie e l’esercizio di attività per conto del SSN sono subordinate al rilascio di: AUTORIZZAZIONE ACCREDITAMENTO ACCORDI CONTRATTUALI
  • 19. Accreditamento in Regione Campania Deliberazione Giunta Regionale n. 5802 del 1996 La delibera riguarda anche altre attività non comprese nel DPR 140197come la dialisi (carartteristiche locali, impianti, attrezzature, dotazione organica)
  • 20. Deliberazione Giunta Regionale n. 7301 del 31 Dicembre 2001 Modifiche ed integrazioni alla delibera di Giunta Regionale n. 3958 del 7 agosto 2001 contenente “Definizione dei requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per l’autorizzazione alla realizzazione e dell’esercizio delle attività sanitarie e socio-sanitarie delle strutture pubbliche e private e approvazione delle procedure di autorizzazione ” .
  • 21. REGOLAMENTO REGIONE CAMPANIA N. 3 DEL 31-7-2006 Regolamento recante la definizione dei requisiti ulteriori e le procedure dell’accreditamento istituzionale dei soggetti pubblici e privati che erogano attività di assistenza specialistica di emodialisi e di riabilitazione ambulatoriale
  • 22. ITER PER L’ACCREDITAMENTO LE 4 A • Autorizzazione alla realizzazione • Autorizzazione all’esercizio • Accreditamento • Accordi contrattuali
  • 23. AUTORIZZAZIONE Provvedimento amministrativo per l’esercizio di attività sanitarie da parte di soggetti pubblici/privati in possesso dei requisiti minimi prestabiliti e verificati NECESSARIA Trasferimento Costruzione in altra sede nuove strutture Adattamento, ampliamento, trasformazione strutture esistenti
  • 24. AUTORIZZAZIONE Concessione autorizzazione edilizia COMUNE REGIONE 2. Possesso requisiti minimi 1. Verifica compatibilità Aree di Fabbisogno Migliore insediamento complessivo Localizzazione accesso ai prioritario territoriale servizi
  • 25. ACCREDITAMENTO FASE 1: Definizioni di standard di struttura, di processo e di esito FASE 2: Adozione e adeguamento agli standard della struttura FASE3: Verifica da parte di un organismo esterno della corrispondenza degli standard prefisssati
  • 26. Il Sistema Sviluppo di requisiti generali per il funzionamento delle organizzazioni sanitarie Sviluppo di requisiti specifici per tipologia di attività o setting assistenziali Formazione e aggiornamento dei valutatori Realizzazione di verifiche alle strutture/servizi Attività di educazione e sviluppo per le organizzazioni che entrano nel processo
  • 27. ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE Rilasciato dalla Regione (Regolamento Regione Campania n. 3 del 31 luglio 2006) Previa autorizzazione; Possesso di ulteriori requisiti di qualificazione; Funzionale alla programmazione regionale; Verifica attività e risultati
  • 28. Accreditamento istituzionale  Presentazione della domanda alla Regione sul cui territorio insiste la struttura per la quale si intende ottenere l’accreditamento (soggetto richiedente);  Avvio fase istruttoria dopo che l’ufficio regionale competente, ha verificato che l’apporto delle attività svolte dalla struttura sia funzionale alla programmazione regionale;  Analisi della documentazione, presentata secondo le indicazioni regionali;  Verifiche ispettive aventi lo scopo di valutare l’effettiva adesione ai requisiti previsti.
  • 29. SODDISFAZIONE DEL REQUISITO EVIDENZA DOCUMENTA LE EVIDENZA STRUTTURALE
  • 30. SODDISFAZIONE DEL REQUISITO EVIDENZA STRUTTURALE Elemento strutturale/strumentale oggettivo
  • 31. SODDISFAZIONE DEL REQUISITO EVIDENZA DOCUMENTALE Procedurale Report Autocertificazione Descrittivo
  • 32. Accreditamento istituzionale Corrispondenza parziale ai requisiti la struttura accreditata“sotto condizione” Esito negativo il giudizio è motivato ed è comunque prevista, entro tempi definiti, la possibilità di un riesame su richiesta; Esito negativo confermato la domanda non può essere ripresentata se non dopo un congruo periodo di tempo.
  • 33. Accreditamento istituzionale Giudizio positivo la struttura conserva lo status di soggetto accreditato per un tempo definito, all’interno del quale può essere attivata la vigilanza sulla persistenza dei requisiti, che può determinare revoche o sospensioni dell’accreditamento. Al termine del periodo di validità la struttura è tenuta, entro tempi prestabiliti, a richiederne il rinnovo.
  • 34. Accreditamento istituzionale Vigilanza Controllo della persistenza dei requisiti minimi ed ulteriori La struttura autorizzata conserva lo status di soggetto accreditato per un tempo definito.
  • 35. Accreditamento istituzionale Ispezione dietro specifica richiesta o Denuncia Sospensione o revoca in presenza di difformità da leggi o regolamenti
  • 36. Accreditamento istituzionale ORGANO DI VALUTAZIONE Deve garantire: - le necessarie competenze tecniche; - il principio di terzietà nei confronti del richiedente e del concedente.
  • 37. Accreditamento istituzionale Iscrizione in apposite liste Tenute dalla Regione e contenenti una serie di dati relativi alla classe di appartenenza, tipologia e volume delle prestazioni
  • 38. ACCORDI CONTRATTUALI Regione ed Regione ed ASL ASL Obiettivi di salute Accordi Integrazione dei servizi Contratti Volume massimo di Strutture private e Strutture pubbliche prestazioni ed equiparate professionisti Requisiti del servizio Corrispettivo preventivato Debito informativo Controllo delle prestazioni
  • 39. REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI Politica, obiettivi ed attività Struttura organizzativa Obiettivi della struttura sanitaria Comunicazione interna Inventario, gestione, manutenzione e programmazione acquisti delle risorse tecnologiche Gestione delle risorse umane: formazione e aggiornamento Gestione della documentazione Gestione, valutazione e miglioramento della qualità, Linee guida e regolamenti interni
  • 40. REQUISITI SPECIFICI: 3 TIPOLOGIE • Requisiti di tipo A • Requisiti di tipo B • Requisiti di tipo C
  • 41. Requisiti Fascia A Presenza di una procedura formalizzata sia per l’accesso alla terapia dialitica programmata che in urgenza; Presenza di un protocollo per il trattamento dialitico secondo le linee guida nazionali o internazionali; Presenza di una procedura per il controllo dei rischi ed un piano di prevenzione; Presenza di un protocollo di vaccinazione per l’epatite; Presenza di una procedura per monitoraggio degli accessi vascolari secondo le linee guida nazionali o internazionali; Presenza di una procedura per il posizionamento e la gestione del catetere peritoneale secondo le linee guida nazionali o internazionali; Adozione di un indicatore di adeguatezza dialitica secondo le linee guida nazionali o internazionali; Presenza di un protocollo di trattamento dell’anemia secondo le linee guida nazionali o internazionali; Presenza di un protocollo per trattamento delle acque secondo le linee guida nazionali o internazionali;
  • 42. Requisiti Fascia A Monitoraggio dei seguenti indicatori: - sieroconversioni HBV e HCV/anno; - n° trasfusioni/paziente/anno; - n° giorni di ricovero/paziente dializzato/anno; - n° episodi di edema polmonare /anno - n° colture positive dell’acqua e del bagno di dialisi; - dose eritropoietina/paziente/anno secondo target nazionali o internazionali; Coinvolgimento del personale nella stesura e diffusione dei protocolli; Presenza di un elenco degli esami periodici di controllo effettuati ai pazienti; Identificazione per ogni utente di un case-manager responsabile dl percorso assistenziale di Struttura e dei rapporti con i familiari; Presenza di un infermiere professionale ogni 4 posti letto di dialisi. Per le strutture pubbliche si applicano le specifiche normative nazionali e regionali. Presenza di un medico ogni 14 pazienti durante i turni di dialisi. per ogni utente Per le strutture pubbliche si applicano le specifiche normative nazionali e regionali. Trasmissione dei dati per la compilazione del Registro Regionale di Dialisi e Trapianto;
  • 43. Requisiti Fascia B • Collegamento funzionale fra nefrologo del centro e medici di medicina generale ( scheda pazienti, riunioni periodiche; • Presenza di un registro che riporti i provvedimenti legali per risarcimenti per danni arrecati ai pazienti, derivanti dalle attività erogate dalla struttura; • Effettuazione di eventi formativi a tutto il personale per diffondere la cultura della prevenzione dell’evento avverso (lesione o morbosità );
  • 44. Requisiti Fascia C Valutazione periodica della condizione psico-sociale del paziente da figure professionali specializzate (psicologo); Posizionamento di cateteri venosi centrali; Esecuzione di trattamenti dialitici con metodiche di alta specializzazione; Individuazione, definizione ed adozione di procedure per la rilevazione degli eventi avversi, capaci di soddisfare i seguenti criteri: – casa è accaduto, dove, quando, come e perché; – quale azione è stata attuata o proposto; – quale impatto ha avuto l’evento sul paziente, su altre persone e sull’organizzazione, – quali fattori hanno o avrebbero potuto minimizzare l’impatto sull’evento. Definizione di misure organizzative ed utilizzazione di appropriate tecnologie per la riduzione degli eventi avversi.
  • 45. CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RISPETTO ALLA QUALITA’ • Classe I: qualità di base possesso del 100% dei requisiti generali e del 100% di quelli specifici di tipo A • Classe II: qualità intermedia possesso del 100% requisiti generali, possesso, del 100% di quelli specifici di tipo A e del 100% di quelli specifici di tipo B • Classe III: qualità buona possesso del 100% requisiti generali, possesso, del 100% di quelli specifici di tipo A e del 100% di quelli specifici di tipo C
  • 46. ACCREDITAMENTOI conclusioni L’accreditamento concilia lo scopo etico dell’acquirente con quello del produttore, con il risultato di essere un efficace strumento di standardizzazione e di ordine nella gestione delle strutture sanitarie e di portare ad un continuo miglioramento della qualità dell’assistenza
  • 47. ACCREDITAMENTO Conclusioni E’ necessario che l’accreditamento vada rivisto e uniformato a livello nazionale, nel rispetto dell’autonomia regionale con : • Disciplina univoca ed omogenea in tema di autorizzazione all’esercizio; • Abolizione della autorizzazione alla realizzazione, rivelatasi di ardua gestione; • Meccanismi di verifica e certificazione della qualità anche per i soggetti autorizzati; • Criteri generali di selezione delle strutture che devono operare per il SSN.
  • 48. ACCREDITAMENTO Conclusioni Occorre che non ci si fermi a perseguire una logica di mero “adempimento burocratico”,di semplice risposta agli input normativi, ma si transiti verso una logica di reale innovazione dei sistemi, regionale ed Aziendale. Un processo di accreditamento, per essere realmente ricco di significato, deve da un lato valorizzare le esperienze più avanzate e dall’altro attivare un processo partecipativo di tutti gli attori coinvolti t
  • 49. ACCREDITAMENTO rischi • Accentuare disomogeneità tra le diverse aree nazionali • Stato di salute • Qualità delle prestazioni sanitarie • Completezza dell’offerta e dei servizi • Adeguatezza del grado di accessibilità • Efficienza amministrativa e gestionale • Adeguamento a nuovi indirizzi normativi • Implementazioni di innovazioni tecnologiche • Impatto sulle tensioni competitive pubblico-privato • Possibile conflitto tra Istituzioni e Professionisti • Reale impatto sul miglioramento e qualità dell’assistenza ? Montaguti U. 2002
  • 50. Il ruolo dell’infermiere dirigente come garante Le decisioni di infermieri dirigenti ai vari livelli e di coordinatori di unità operativa influiscono pesantemente sull’asse della struttura e dunque sulla dimensione della qualità organizzativa e delle risorse umane. Tali decisioni sono prese da infermieri con varie responsabilità ma pur sempre infermieri
  • 51. Il ruolo dell’infermiere come garante Il codice deontologico (12 maggio 1999) afferma chiaramente al punto 3.1. ”…l’infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiornate, così da garantire alla persona le cure e l’assistenza più efficaci. L’infermiere partecipa alla formazione professionale, promuove ed attiva la ricerca, cura la diffusione dei risultati, al fine di migliorare l’assistenza infermieristica.”
  • 52. EBN (Infermieristica basata sulle prove di efficacia) Garantisce la prestazione efficace Garantisce la prestazione efficiente Garantisce l’appropriatezza Garantisce la standardizzazione dei processi
  • 53. Il ruolo dell’infermiere dirigente come garante • Della formazione/aggiornamento del personale • Dell’inserimento/affiancamento del personale • Del miglioramento continuo della qualità • Dell’utilizzo di linee guida e protocolli per uniformare e valutare le prestazioni assistenziali • Della direzione: pianificazione, programmazione, esecuzione, controllo • Della valorizzazione delle risorse umane affinchè condividano il senso di appartenza all’azienda
  • 54. • Dichiaro ciò che faccio • Faccio ciò che dichiaro • Documento ciò che faccio • Verifico ciclicamente ciò che faccio per migliorarlo
  • 55. Quali sono i goal dell’Accreditamento? • valutare la qualità dei servizi • migliorare la qualità dei servizi • migliorare la comunicazione e la collaborazione • incrementare la fiducia di: - pazienti/clienti - comunità -finanziatori - altri partner sanitari
  • 56. Il 1900 è stato il secolo della produttività, il 2000 sarà il secolo della qualità! JM. Juran
  • 57. LA QUALITA’, COME LA LUNA E L’AMORE O CRESCE O CALA NON PUO’ RIMANERE COSTANTE ESSA VA COLTIVATA....... Grazie per l’attenzione.