Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
3. RICOSTRUZIONE SOCIALE
La Società Aquilana, per potenziare le attività di aggregazione,
culturali e di intrattenimento vuole riappropriarsi di spazi e beni
inutilizzati che opportunamente adattati (edifici inutilizzati, strutture
mai avviate, scuole inutilizzate, ecc.) potranno garantire in varie
zone della città idonei spazi attivi rivitalizzando l’aspetto
economico e sociale.
Riqualificare/riconfigurare aree inutilizzate e individuare nuove
destinazioni d’uso. Evitare ulteriore consumo di territorio.
Creare un volano per lo sviluppo economico e sociale.
Migliorare la fruizione del patrimonio artistico-culturale.
Riqualificare i borghi storici e aree periferiche
Riqualificare gli spazi aperti e verdi esistenti.
Creazione di “POLI DELLA SOLIDARIETA’”
4. Quali le azioni utili per lo sviluppo del
progetto?
PPP - Partecipazione – Pubblico – Privato onlus (ass., fondazioni,
ecc.)
Sussidiarietà e responsabilità condivisa (“La sussidiarietà è un principio
regolatore in alcuni sistemi di scienza politica tale per cui se un ente che sta "più in basso" è capace di fare
qualcosa, l'ente che sta "più in alto" deve lasciargli questo compito, eventualmente sostenendone anche l'azione”
Il principio di sussidiarietà nasce da Aristotele ed è entrato a far parte dell'ordinamento giuridico italiano a partire
dal 2001.)
Accessibilità universale (educazione sociale, abbattimento barriere, semplicità, sicurezza,
democrazia - disabili una parte del mondo non un mondo a parte, 2020 +80= 5,6% popolazione EU – oggi la
metà)
Rete trasporti urbana adeguata (innovativa, ecologica, fruibile)
Recupero e condivisione di strutture alle associazioni ONLUS cittadine
Centri residenziali per la disabilità (100-150 UTENTI) INCLUSIONE
SOCIALE
Promozione di politiche a favore dell ’anziano attivo valore aggiunto della
società e attivatore di solidarietà tra le generazioni.
Recupero borghi storici (ad es. Pagliare di Sassa)
Misure integrate di supporto alla famiglia
5. Servizi/Azioni che possono essere attivati:
•Residenzialità “Campus della Vita” Disabilità adulta (legge Regionale n.57
23.11.2012), anziani, giovani coppie
•Centro studi sull’autismo adulto – nuove metodologie di intervento e
sperimentazione di un nuovo modello sociale.
•Residenzialità studentesca – Campus studentesco (Scienza della formazione,
Psicologia, medicina, ecc.)
•La Città dei giovani e della musica (spazi di aggregazione giovanili e laboratori
musicali per piccoli gruppi;
•Poliambulatorio medico e spazi per medici di famiglia.
•Ricostruzione scolastica: Campus Sassa (scuola elementare e media).
•Network per famiglie – servizi alla comunità - servizio di consulenza familiare,
“sportello AMICO”, intermediazione per individuazione di babysitter, badanti e addetti alle cure
domestiche, servizi integrati di sostegno alle madri.
•Network servizi: CAF e Patronato, segretariato sociale, mediatori culturali, assistenti legali di
base, formazione operatori e addetti all’assistenza di anziani e disabili, formazione anziani.
•Network consumo agevolato: supermercato agevolato, lezioni di risparmio alla spesa,
ristorante sociale, gruppi di mutuo acquisto, GAS
•Network d’aggregazione: sala cinema, sala teatrale, spazi culturali, spazio di
socializzazione.
6. POLI DELLA SOLIDARIETA’
Creazione di centro integrato di servizi che funzioni da
incubatore per tutte le iniziative di carattere sociale perseguite
sul territorio, che coinvolga e includa soggetti deboli e in
momenti di profonda difficoltà. I centri saranno aperti alla
cittadinanza, luoghi di incontro in cui la comunità potrà essere
protagonista donando il proprio tempo e le proprie competenze
nell’ottica della sussidiarietà e dello scambio reciproco.
Un luogo fisico in cui favorire l’integrazione e dove
concentrare le attività e i servizi utili a ridurre le
emarginazioni. Promozione dell’integrazione sociale
attraverso creazione di poli di aggregazione socio-culturale
destinati a un’utenza trasversale per età, condizione
economica e livello di istruzione.
7. • Residenzialità “Campus della Vita” (Disabilità adulta, anziani, giovani coppie)
• La disabilità aquilana non ha punti di riferimento per le attività quotidiane e non
esistono centri residenziali in grado di assicurare una inclusione sociale. Si stimano
in circa 100-150 utenti adulti nel territorio comunale (L. R. n.57 23.11.2012).
• Unico progetto al momento è quello della Fondazione “Con noi e Dopo” che vede il
Comune di L’aquila socio fondatore. La costituenda fondazione dovrebbe ricevere
in donazione un terreno edificabile in prossimità del progetto C.A.S.E. di Pagliare di
Sassa per la realizzazione di 15 unità abitative (circa 40mq) per 15 utenti, un
piccolo teatro, palestra e spazi comuni (350mq).
• La spesa prevista per la realizzazione è pari a 2,4 milioni di € (1,2 da P.C.
confermati da Barca) con una gestione annuale presunto di 617.000€
• Con il recupero sistematico degli alloggi dei progetti case di Pagliare di Sassa e
Paganica si garantisce la residenzialità a tutta la disabilità collocandola in modo
equilibrato nei due poli in grado di garantire accessibilità, inclusione sociale, spazi
condivisi offerti dalla sercom riconvertita a Centro Polifunzionale. Gli spazi comuni
saranno utilizzati per tutti i servizi e saranno prevalentemente gestiti da associazioni
attive con esperienza documentata. Le attività riabilitative saranno erogate nei poli
e saranno disponibili percorsi di tirocinio per studenti e operatori.
• Laboratori manipolativi, artistici, culturali e artigianali completeranno le attività
quotidiane degli utenti disabili, anziani e giovani ragazzi disponibili a partecipare
attivamente alla vita sociale.
8. •Centro studi sull’autismo adulto – nuove metodologie di intervento e
sperimentazione di un nuovo modello sociale.
•La nostra città è punto di riferimento per l’autismo. Grazie al CRRA e alla
presenza di un centro diurno per la riabilitazione è da anni ritenuto modello di
riferimento, anche grazie alla attenzione e risorse destinate dalla Regione
(Abruzzo unico luogo dove l’intervento per l’autismo è a carico della ASL per 15-
30 ore/settimanali)
•All’interno dei poli si potrebbe avviare la residenza per adulti autistici, inestistente
nel centro sud, coadiuvato da nuove metodologie di inserimento alla vita sociale e
al lavoro protetto, obiettivi principali dell’intervento sperimentale che la Regione
Abruzzo ha avviato lo scorso anno.
•Lo studio, l’analisi e le valutazioni di dati, di risultati e di miglioramento di
competenze conseguite dagli utenti potranno essere di utilità per altre realtà
nazionali e internazionali agevolando scambio di esperienze.
•Attivazione di un circuito regionale/nazionale per percorsi culturali ricreativi per i
nuclei familiari con persone affette da autismo.
•Percorsi formativi per operatori, familiari e assistenti alla persona.
9. • Residenzialità studentesca – Campus studentesco (Scienza della formazione,
Psicologia, medicina, ecc.)
Il progetto C.A.S.E. di Pagliare di Sassa e Paganica saranno meta preferita
degli studenti impegnati in facoltà attinenti alle attività principali dei Poli.
Potranno partecipare a tirocini, a percorsi di approfondimento che
arricchiranno il loro bagaglio di conoscenze usufruendo di un alloggio ad un
costo equo in grado di sostenere un adeguato livello di qualità dei servizi
erogati.
L’Università in passato aveva valutato la possibilità di recuperare la sercom
come sede universitaria. Tale struttura può essere agevolmente adattata a
sede per corsi specifici, per laboratori e per la sperimentazione e valutazione
sul campo di soluzioni innovative nella gestione della vita sociale di una
comunità.
I 275 appartamenti del progetto CASE di Pagliare e i 325 del progetto CASE di
Paganica diverranno luogo di incontro di tutti i giovani che condivideranno con
le comunità locali i spazi comuni per le attività serali (attrezzature sportive,
iniziative culturali, servizio ristoro e mensa, pizzeria gestita da ragazzi disabili,
laboratori musicali, manifestazioni teatrali, ecc.)
10. • La Città dei giovani e della musica
spazi di aggregazione giovanili e laboratori musicali per piccoli gruppi
• Spazi di aggregazione giovanile a disposizione di tutti ma con una specifica
predisposizione per quei gruppi musicali che oggi non hanno spazi o con grande
fatica e costi possono continuare ad esercitarsi e a suonare.
• La Città della Musica accoglierà tutti coloro che vorranno avere uno spazio
dedicato e attrezzato per prove, spettacoli, esibizioni. Si prevedono almeno 4
laboratori musicale per ogni polo.
Gli obiettivi del progetto sono:
Creare poli dedicati ai giovani, creati per i giovani e con i giovani allo scopo di dare
spazio e contenuti ai loro bisogni. I due siti, pur essendo considerati zone
“periferiche” sono densamente popolate è molto vicino al centro storico (Legge R.
42 prevede un centro di aggregazione).
realizzare un luogo che abbia un‟azione culturale attiva per i progetti da realizzare
come attività teatrale, attività musicale, attività creativa multiforme, anche
attraverso la ricerca e l‟approfondimento di temi attinenti la realtà giovanile.
11. • Poliambulatorio medico e spazi per medici di famiglia.
• I cittadini troveranno il medico di famiglia all'interno di un maxi ambulatorio da 15-
25 professionisti aperto tutti i giorni per 24 ore. Ci lavoreranno anche pediatri,
guardia medica e specialisti, e verranno fatti esami come le ecografie. Si
praticherà anche la cosiddetta medicina di iniziativa: i malati cronici verranno
contattati periodicamente e invitati a fare visite ed esami;
• Un maxi ambulatorio aperto "per tutto l'arco della giornata, nonché nei giorni
prefestivi e festivi". Il primo articolo del decreto sanità disegna una nuova struttura
territoriale dove saranno tenuti a lavorare tutti i medici di famiglia, assicurando così
una presenza costante. I pazienti avranno così sempre a disposizione un dottore.
Se non il loro, perché a quell'ora di quel giorno non riceve, un altro che lavora nello
stesso studio e ha accesso ai dati sanitari di quella persona grazie alla rete
telematica interna. Nei maxi ambulatori, secondo le stime dei sindacati,
lavoreranno tra i 15 e i 25 dottori.
• Spazi attrezzati e disponibili anche per altre tipologie mediche/riabilitative che
offriranno tariffe agevolate a fronte di una disponibilità più ampia e uno spazio
adeguato a costi equi.
12. Ricostruzione scolastica: Campus Sassa (scuola elementare e media).
Attualmente esitono due MUSP (Pagliare di Sassa per scuola elementare e Sassa
per scuola Media, elementare con palestra) per circa 400 alunni. La vecchia sede
della scuola (Sassa scalo) non è in grado di ospitare il numero degli alunni.
Uno studio del Comune riferisce che la vecchia scuola, pur adattata con risorse
derivanti dai fondi della ricostruzione non sarebbe in grado di ospitare tutti gli alunni e
garantire spazi esterni necessari e la opportuna accessibilità stradale. Il costo di
ristrutturazione ammonta a 4,7 milioni di €.
La “Commissione oltre il Musp” ha predisposto un progetto che prevede la
realizzazione di un nuovo complesso scolastico su terreno publico (provincia AQ) nei
pressi della variante di Sassa. Tale realizzazione ha un costo presunto di circa 8
milioni (il terreno è concesso a titolo grautito dalla provincia).
La sercom con i suoi 24mila mq e la particolare disposizione può ospitare
agevolmente il complesso scolastico garantendo accessibilità, spazi esterni, strutture
di prestigio (attrezzature sportive interne ed esterne, piscine, biblioteca, laboratori
artistici, teatro, mensa, ecc.) creando il primo Campus per scuola elementare e
media.
13. • Network per famiglie – servizi alla comunità.
• Sportello municipale e servizi di base.
• servizio di consulenza familiare, “sportello AMICO”, intermediazione per
individuazione di babysitter, badanti e addetti alle cure domestiche,
servizi integrati di sostegno alle madri.
• CAF e Patronato, segretariato sociale, mediatori culturali, assistenti
legali di base, formazione operatori e addetti all’assistenza di anziani e
disabili, formazione anziani.
• “AREA PIANIFICAZIONE EMERGENZA”
• realizzazione di un’area che abbia svariati utilizzi sia funzionale e
costituisca uno spazio di accoglienza per la comunità in caso di
emergenza garantendo al tempo stesso uno spazio attrezzato ed
utilizzabile dalla popolazione nella quotidianità.
:
14. • Network consumo agevolato: supermercato agevolato, lezioni di risparmio alla
spesa, ristorante sociale, gruppi di mutuo acquisto, GAS
Il termine "Solidale" è utilizzato dai GAS per distinguerli dal gruppo d'acquisto tout-
court, "che possono non presentare connotazioni etiche, ma essere solo uno
strumento di risparmio” L'aspetto etico, o solidale, di tali gruppi, è quindi l'aspetto
ritenuto più importante, che li connota come esperienze nel campo del consumo
critico. Secondario ma altrettanto fondante è il richiamo all'importanza delle
relazioni sociali ed umane o del legame con l'ambiente circostante o
con le tradizioni agricole e gastronomiche.
• Network d’aggregazione: sala cinema, sala teatrale, spazi culturali, spazio di
socializzazione.
15. SERCOM – 24.000 MQ
Musp scuola
media con
palestra
AREA
Fondazione PALEONTOLOGICA
“Con Noi e
Dopo”
Borgo Pagliare di Sassa
Musp scuola elementare
16. MAPPA INSEDIAMENTI PROGETTI C.A.S.E .
CREAZIONE DI 2 POLI DELLA SOLIDARIETA ’
POLO OVEST CON RECUPERO STRUTTURA EX SERCOM CON
L’ATTIGUO PROGETTO CASE DI PAGLIARE DI SASSA (275
APPARTAMENTI).
POLO EST CON RECUPERO DI STRUTTURA POLIFUNZIONALE DI
PAGANICA E ATTIGUO PROGETTO CASE PAGANICA 2 (325
APPARTAMENTI)
POLO OVEST
POLO EST
17. AREA EX SERCOM
20.000 MQ
COPERTI
Mappa Area 4 – Progetto C.A.S.E. di Pagliare di sassa
Fonte Protezione civile – Progetto per la realizzazione di 11 piattaforme – 275 appartamenti
Le aree evidenziate in grigio tratteggiato sono individuate come AREA POLIVALENTE
18. SITUAZIONE ATTUALE: PROGETTO CASE E AREA EX
SERCOM
Area 4 Progetto C.A.S.E. Pagliare di Sassa
11 piattaforme antisismiche – 275 appartamenti accessibili con ascensori
Aree verdi – parcheggi
Centro polifunzionale da 20mila mq posto al centro dell’insediamento e idoneo ad
accogliere tutte le attività proposte da associazioni e Istituzioni
20. SOSTENIBILITA’ E GESTIONE POLO OVEST:
AREA COPERTA 24.000MQ – SPAZI ESTERNI CIRCA 10 ETTARI (INCLUSO IL PROGETTO CASE)
275 APPARTAMENTI ARREDATI E ACCESSIBILI
150*300€/MESE= 45.000€ * 12= 540.000/anno. (residenza studentesca)
50* 750€/mese= 37.500€ * 12= 450.000/anno (Campus della vita con servizi)
50*250€/settimana= 12.500€ * 10 settimane/anno = 125.000€/anno (residenza turistica, co-housing)
Totale progetto CASE: 1.115.000€ (25 appartamenti restano disponibili per esigenze impreviste)
Il fabbisogno energetico sarà garantito da tecnologie innovative (pannelli solari, pareti captanti,
impianto depurazione acque reflue e accumulo energia, pozzi termici, ecc.)
I servizi erogati saranno tutti gratuiti e garantiti da associazioni e enti locali. I servizi riabilitativi
saranno a carico del Sistema sanitario regionale. Mensa, pizzeria, ristorazione, attività ludiche e altro
potranno essere gestite da associazioni o privati purchè si rispetti un regolamento etico e ci sia il
coinvolgimento diretto per mansioni adeguate delle persone residenti nella comunità.
21. Bozza progetto di recupero e
valorizzazione della struttura ex
Sercom e annesso progetto CASE
22. CENTRO POLIFUNZIONALE ABBANDONATO
PAGANICA – – IN PROSSIMITA’ AREA SPORTIVA
PAGANICA
Centro Polifunzionale in abbandono
A POCHE CENTINAIA DI METRI SONO STATE REALIZZATE 13 PIATTAFORME
DEL PROGETTO CASE PAGANICA 2 – 325 APPARTAMENTI
23. Centro Polifunzionale
mai avviato
realizzato in
prossimità del
progetto CASE
PAGANICA 2
25. PIAZZA DELLE ARTI E DELLE ASSOCIAZIONI – VIA FICARA
ATTUALE LOCALIZZAZIONE DI ASSOCIAZIONI AQUILANE
http://culturability.fondazioneunipolis.org/wp-content/blogs.dir/1/files_mf/1288345923PresentazioneProgettoPiazzadelleassociazioni.pdf
26. P.O. FONDO SOCIALE EUROPEO 2007-2013
OBIETTIVO “COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE”
RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE Anno 2012
Comitato di Sorveglianza - Teramo -21 giugno 2012 – Pag. 145 Tab. 3a CRO
27. PO FSE ABRUZZO 2007-2013
OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E
OCCUPAZIONE
PIANO OPERATIVO 2012-2013
29. Bilancio Ue, ecco la ripartizione delle risorse assegnate
all’Italia per le politiche di coesione: 29,6 miliardi di euro
da impiegare in sette anni (2014-2020)
“In aggiunta, le tre regioni cosiddette “in transizione” (Abruzzo, Molise e
Sardegna) potranno complessivamente contare su circa 1 miliardo di
euro. Questo risultato per il Sud è stato conseguito mantenendo il
miglioramento nelle regioni del Centro Nord del paese dove si conferma il
forte incremento (circa 40%) delle risorse destinate alle regioni più
sviluppate, che riceveranno circa 7 miliardi, e l’incremento (circa 15%) delle
risorse per la cooperazione territoriale (con aree transfrontaliere o con altre
regioni)”
Totale Italia 29,6 miliardi
di cui:
Regioni meno sviluppate 20,5
Regioni in transizione 1,0
Regioni più sviluppate 7,0
Cooperazione territoriale 1,0
30. “I.R.ENE.
Innovative & Responsible Economy
Network”
IL POLO DELL’INNOVAZIONE SOCIALE
E DELL’ECONOMIA CIVILE
Il Polo dell’Innovazione sociale e dell’Economia civile viene identificato nel contesto
programmatico del POR FESR Abruzzo 2007-2013 - Asse I “R&ST, Innovazione e competitività”
nell’ambito dell’ Attività I.1.2 “Sostegno alla creazione di poli di innovazione”, su iniziativa delle
principali Associazioni di categoria riferibili all’economia sociale e civile, Confcooperative Abruzzo,
Compagnia delle Opere Abruzzo e Molise, Legacoop Abruzzo, in collaborazione con Casartigiani
Teramo.
Il Polo vuole identificare quella parte del sistema economico in cui il profitto non
rappresenta un obiettivo in sé ma è subordinato, o meglio piegato, ad altri obiettivi come:
- il perseguimento del bene comune come linea guida verso una capacità di sviluppo
sostenibile;
- la massimizzazione del valore territorio in termini di welfare, capacità di produrre reddito,
capacità di produrre distintivi, capacità di creare sistemi di rete, capacità di creare economie
dominanti, capacità di conquistare nuovi mercati.
L’economia sociale e civile si compone così di tutte quelle esperienze che osservano
modelli di impresa orientati verso logiche diverse dal solo profitto : la mutualità, la
responsabilità sociale, l’aggregazione e l’integrazione, la territorialità ed il rispetto della tradizione
pur in un’ottica di innovazione e sviluppo.
Il Polo dell’Innovazione sociale e dell’economia civile vuole essere, quindi, un grande
laboratorio che qualifica e promuove questa dimensione di economia in responsabilità. In tal senso,
si propone di ragionare anche in termini di percorsi di sviluppo sostenibile e miglioramento degli
obiettivi dei sistemi settoriali rispetto ai quali ambisce di diventare driver di sviluppo.
31. I Soci
Attualmente 240, tra imprese regionali ed extraregionali, associazioni, fondazioni, università
ed organismi di ricerca , che operano in vari settori economici e fanno riferimento alle seguenti aree:
a) il sistema della rappresentanza e dell ’identità dell’innovazione sociale e dell’economia
civile;
b) l’ambito socio – sanitario, dell’assistenza e dell’educazione;
c) i sistemi del turismo, della cultura e dello sport;
d) i sistemi dell’edilizia e dell’abitazione;
e) i sistemi dell’energia e dell’ambiente;
f) i sistemi dell’agricoltura e della pesca;
g) i sistemi della finanza, del credito, delle garanzie;
h) il sistema dei servizi alle imprese;
i) il sistema dei servizi di pubblica utilità.
33. METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE
DEI FONDI COMUNITARI 2014-2020
Presentato dal Ministro per la Coesione Territoriale, d’intesa con i Ministri
del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
4.9 Inclusione sociale e lotta alla povertà (Promuovere l'inclusione sociale e
combattere la povertà)
Il concetto di “inclusione sociale”, affermatosi a livello comunitario, comprende
l'accesso di tutti i cittadini alle risorse di base, ai servizi sociali, al
mercato del lavoro e ai diritti necessari "per partecipare pienamente
alla vita economica, sociale e culturale, e per godere di un tenore di
vita e di un benessere, considerati normali nella società in cui
vivono”
In termini di inclusione sociale, la situazione delle regioni italiane rimane assai
differenziata, con il Mezzogiorno e, segnatamente, le Regioni meno avanzate
caratterizzate da un deficit grave (ma non ovunque) in tutti i requisiti di
cittadinanza: dalla sicurezza personale, alla legalità, alla giustizia, all’istruzione,
alla qualità dell’aria e dell’acqua, al trasporto pubblico, alla cura di infanzia e
anziani, alla rete digitale. Colmare il gap nell’accesso ai diritti di cittadinanza
rappresenta uno dei due grandi obiettivi cui dovrà fare riferimento la strategia per
l’uso dei Fondi comunitari nel Mezzogiorno, in forte coordinamento con l’impiego
delle risorse ordinarie
Pertanto, uno dei quattro indirizzi strategici per l’uso dei Fondi comunitari nel
Mezzogiorno dovrà essere la concentrazione delle risorse a
sostegno dell’inclusione sociale e della tutela diretta dei diritti di
cittadinanza, seguendo l’esperienza degli “obiettivi di servizio” nonché del Piano
d’Azione per la Coesione.
34. METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE
DEI FONDI COMUNITARI 2014-2020
Presentato dal Ministro per la Coesione Territoriale, d’intesa con i Ministri
del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
“Qualità della vita e inclusione sociale ” rappresenta anche una delle quattro
missioni in cui è stato declinato lo slogan europeo dello sviluppo sostenibile,
inclusivo e intelligente , per il quale sono state individuate dieci aree tematiche. In
particolare l’area 9 risulta specificatamente rivolta a contrastare la povertà e promuovere
l’inclusione sociale.
Realizzazione di interventi i sperimentali di innovazione sociale nell’ambito della
integrazione tra sussidi economici e servizi valutabili in modo rigoroso;
Incremento degli interventi di inclusione attiva rivolti alle fasce maggiormente vulnerabili e a
rischio di discriminazione;
Sviluppo della collaborazione in rete tra i servizi dei comuni e i servizi forniti da altre
istituzioni con particolare riferimento ai servizi per l’impiego, ai servizi per la tutela della
salute, alle scuole;
Promuovere imprenditoria/occupazione sociale da parte dei soggetti non profit;
Potenziamento dei servizi di cura per gli anziani non autosufficienti (Utenti di servizi di cura
per anziani non autosufficienti e Anziani e disabili coperti da assistenza domiciliare e
servizi per la vita indipendente)
37. Cominciate col fare ciò che è
necessario, poi ciò che è possibile. E
all'improvviso vi sorprenderete a fare
l'impossibile.