2. Piano di
Procedure di
coordinamento
emergenza
in emergenza
L'ambiente
dell'emergenza
Pianificazione
Improvvisazi-
di contingenza
one spontanea
in tempo reale
6. La protezione civile oggi:
nuove tendenze
Homeland security (USA)
uno scopo più ristretto?
Civil contingencies (Europa)
uno scopo più largo?
Business continuity - crisis control
l'ingresso del settore privato.
10. L'essenza dell'intervento di emergenza:-
Soddisfare bisogni urgenti con la
massima efficienza e celerità, ma
con risorse scarse e nell'assenza
dell'informazione necessaria.
PERÒ, la pianificazione di emergenza è un campo giovane
privo di un consenso internazionale sugli standard,
le procedure, le esigenze legali ed istituzionali.
11. Piano di
emergenza
Risorse Esigenze
disponibili urgenti
Piano di
emergenza
12. Procedure Piano di
di emergenza coordinamento
Improvvisazione
spontanea
Ambiente
dell'emergenza
13. Procedure Piano di
di emergenza coordinamento
Improvvisazione
spontanea
Ambiente
dell'emergenza
14. Pianificazione della
risposta all'emergenza Incidente
Pianificazione permanente
Pianificazione di contingenza
nella fase pre-emergenza (giorni)
Pianificazione operativa
Pianificazione strategica a
corto termine (ore -> giorni)
Pianificazione tattica
a corto termine (ore)
15. Piano permanente di emergenza
Piani di Dopo il
Monitoraggio
previsione emergenza strategici
e preavviso tactici e operativi
disastro
Piano di continuità delle attività
Pianificazione
di riconstruzione e
ripristino
Disastro
16. carenza
ridotta dalla
intervento
Aiuto e soccorso
carenza pianificazone
inter-
vento
esigenze esigenze
tempo tempo
Disastro Disastro
Nella pianificazione di emergenza
l'efficienza viene misurata in termini
di vite salvate e danni evitati.
17. Il bisogno di pianificazione di emergenza:
• una grande mancanza di personale
formato, materiali, attrezzi e tempo
• si deve prendere decisioni rapidamente
• l'informazione è prima necessità
• un piano di emergenza inefficiente
significa danni ed infortuni evitabili
• l'assistenza di emergenza non
può essere ben improvisata.
18. Microemergenza: eventi
naturali o antropici che possono
essere affrontati con le risorse
e tecniche manageriali di una
singola organizzazione senza
grandi cambiamenti nelle
procedure, mezzi e manodopera
Catastrofe: disastri Macroemergenza: eventi
naturali, tecnologici o naturali o antropici che
sociali che sono grandi tale sono grandi tale da
da necessitare misure richiedere azioni
straordinarie che sono oltre concertate da più di
lo scopo e le competenze un'organizzazione,
delle autorità locali e ente o autorità
regionali, se non anche
quelle nazionali
19. Processi decisionali
nei tempi normali:
• definire il problema
• stabilire gli obiettivi
• stabilire criteri decisionali
• ricognoscere limitazioni.
20. Processi decisionali
nei tempi normali (bis):
• valutare alternative
• stimare le consequenze
di possibili azioni
• iniziare processi di consultazione
• ratificare i principali decisioni
Conflitto di interessi può sigificare ritardi.
21. Il piano di emergenza dovrebbe:
• prendere certe decisioni
prima dell'emergenza
• identificare le decisioni da
prendere durante un disastro
• creare un meccanismo per la rapida
autorizzazione delle decisioni
• creare una struttura trasparente:
- di comando
- delle operazioni da svolgere
- della divisione di responsabilità.
22. Il principale obiettivo del piano:
Informare, istruire e dirigere i participanti
• quali procedure da utilizzare
• quali risorse di emergenza da utilizzare.
23. Tre canoni della pianificazione di emergenza:
(1) aiuti provenienti da fuori della
zona colpita dovrebbe rinforzare,
non sostituire le risorse locali
(2) gli obiettivi dovrebbero essere di
sviluppare uno stato di autosufficienza
locale e mantenere l'ordine pubblico
(3) un piano di emergenza moderno
ed efficiente è generica
e affronta tutti i rischi.
25. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il livello di base della pianificazione
di emergenza è quello del comune.
I livelli superiori di governo sono
quelli del coordinamento.
26. • nel Terremoto di Marmara (Turchia,
8/1999) il 98% di 50.000 superstiti
sono stati salvati dalle macerie da
persone della zona
• in 10 disastri americani più del 90%
dei primi aiuti locali sono stati forniti
localmente
• nel 2001 nelle alluvioni del Mozambico,
ben 34.000 persone sono state salvate
dalle acque da ufficiali della protezione
civile locale
• nell'eruzione del Pinatubo (Filippine,
1992) ben 78.000 persone sono state
evacuate dalla protezione civile locale.
27. Internazionale:
scambio e sostegno
Nazione: politiche di
compatibilità, armonizzazione,
Volontariato: coordinamento
sostegno e
integrazione Provincia, regione, stato, contea:
coordinamento, assistenza
Settore Comune o altra autorità locale:
privato: operazioni
integrazione
Disastro
28. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe
essere preparato da,
o sotto la direzione di,
un pianificatore di
emergenza qualificato.
29. 18 principi della pianificazione di emergenza
Ci dovrebbe essere
un solo piano,
non due o tre,
e questo dovrebbe
coprire tutti
i probabili rischi.
30. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe essere scritto in
linguaggio chiaro e semplice.
31. Generalizzato Dettagliato
Dettagli:
Sintesi:
Piano: dati,
piano
struttura annessi,
abbreviato
appendici
32. ACCADE UN DISASTRO DI IMPATTO IMMEDIATO
Subito dopo
IL SINDACO l'inizio della
- si reca al Centro Operativo crisi
- prende contatto con la Regione
- manda personale alle aree di ammassamento
I DIRETTORI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO CENTRO OPERATIVO
- si recano alla Sala operativa del Centro Operativo COMUNALE
- nella sede del comune
GLI OPERATORI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO
- si recano alla Sala operativa e
seguono gli ordini del Sindaco
I LAVORATORI MUNICIPALI
PUNTI E AREE
- Gruppo A si raduna in Via --------- davanti al Municipio
DI AMMASSAMENTO
- Gruppo B si reca alle aree di ammassamento
Palazzo -----
I VOLONTARI DEL "GRUPPO -----" Via -----
- prendono controllo delle aree di ammassamento Piazza -----
Via -----
LA POPOLAZIONE Palazzo -----
- viene condotta ai punti di assemblaggio Piazza -----
LA POLIZIA MUNICIPALE
- si reca ai punti chiave nel centro del paese e
dirige la popolazione verso i punti di assemblaggio CENTRO STORICO
- manda rapporti sulla situazioneperiodicamento via radio
al centro operativo
33. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe
conformare
con le leggi
che tutelano la
protezione civile
a livello regionale
e nazionale.
34. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe specificare con
chiarezza i limiti della sua giurisdizione.
35. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe cercare di essere
compatibile con i piani e appositi requisiti
ad altri livelli e in altri territori.
36. PIANO PIANO
DI EMERGENZA DI EMERGENZA
SANITARIO E AEROPORTO
OSPEDALIERO E VIABILITA'
PIANO
ACCORDI PIANI REGIONALI
MUNICIPALE PIANO NAZIONALE
DI MUTUA E PROVINCIALI
DI DI EMERGENZA
ASSISTENZA DI EMERGENZA
EMERGENZA
PIANO
DI EMERGENZA PIANO
IMPIANTI DI EMERGENZA
COMMERCIALI, PER I BENI
INDUSTRIALI CULTURALI
37. Resilienza
Gestione delle contingenze civili
Protezione civile
Disaster
management
Scopo Gestione
e esiti dell'emer-
più ampi genza che
cambia obiettivi
38. Disastro Piani medici
Disastro e sanitari
nel sistema
nel centro coordinati
di centri
medico
medici
Disastro Pianificazione Pianificazione
del disastro del disastro
nell'ambiente
per il centro per il sistema
esterno medico di centri
medici
Pianificazione
del disastro
per l'ambiente
esterno
39. Internazionale
Catastrofe
Nazionale
Disastro
Grande incidente
Regionale
Incidente
Comunale
...ma non ci sono definizioni quantitative...
40. Piani regionali
provinciali e
Piani per nazionali
impianti critici:-
Piani per la
• servizi di base
Piano comunale continuità
• aeroporti
degli affari
• infrastruttura di emergenza
aziendali
• siti industriali
• sistema sanitario Altri
piani
Integrazione tramite
la pianificazione
41. Operazioni Conflitto
di emergenza con altre
independenti organizzazioni
Problemi di Padrone del
piano
(organizzazione)
coordinamento
Direttore del piano
(pianificatore di emergenza)
Partecipanti
(utenti del piano; altri interessati)
42. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il primo obiettivo del piano è di fare il
possibile che le vite non vengano perse.
43. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il secondo obiettivo del piano è di
abbinare le esigenze urgenti con
le apposite risorse nel modo più
efficiente possibile.
44. La sfida della pianificazione di emergenza
Ridurre le esigenze non soddisfatte
Razionalizzare l'assistenza
importata e renderla
più tempestiva
Aumentare l'auto
sufficienza locale
45. 18 principi della pianificazione di emergenza
Si dovrebbe basare
il piano su un'accurata
e esauriente
investigazione di ciò
che potrebbe accadere
durante un'emergenza
nel suo territorio.
46. ingredienti analisi Metodologia
ipotetici storica
degli scenari
condizioni evento di tempo
iniziali riferimento zero
conseguenze valutazione
a tempo 1 del progresso
evoluzione dello scenario
conseguenze sviluppo
a tempo 2 dello
evoluzione scenario
conseguenze
a tempo n
valutazione formale
dell'esito dello scenario
47. Reazione di convergenza
dei servizi di emergenza
Reazione di
convergenza
dei genitori
Rischi dell'
evacuazione
all'eventuale
Un esempio
rifugio
flusso del traffico?
Parcheggio e
Rischi dell'evacuazione
al punto di ammassamento
Flusso di
informazione?
Impatto sulla scuola Scuola
di un evento estremo
48. Esistenza di vari stati di
pericolo e vulnerabilità
Costruzione di scenari operativi
di pericolo, rischio, impatto
adattamento del piano
Processi di costante
e risposta all'emergenza
Censimento delle
risorse disponibili
Piano di azione
in stato di emergenza
52. Impatto Conseguenze
fisico umane
GRANDE GRANDE
PICCOLO PICCOLO
53. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il pianificatore
dovrebbe condurre
un pieno censimento
delle risorse a
disposizione per
affrontare
un'emergenza.
54. 18 principi della pianificazione di emergenza
La pianificazione di
emergenza dovrebbe
trattare di processi,
non soltanto numeri.
55. Lato Lato Lato
tecnico organizzativo sociale
Pericolo Decisione
Preavviso
di preavvisare
Pubblico
Scienziati Amministratori
generale
Valutazione Comunicazione
del rischio Protezione
La trasformazione di una previsione
in un preavviso....
56. Quali processi?
• comunicazione e telecomunicazioni
• logistica e movimenti
• diffusione di allerte e allarmi
• avvisi e preavvisi
• coordinamento delle attività di soccorso
• evacuazione e alloggio provvisorio
• diffusione di informazione e
lavoro con i mass media
• altri? .
57. Carenza di Eccesso di
informazione informazione
Informazione
critica ma carente
Impatto del disastro Tempo
58. Pubblico campagne di Mass media
sensibilizzazione
generale
Gruppi Gruppi Nucleo di
vulnerabili selezionati giornalisti Giornalisti
accreditati
flussi di
informazione
esercizi interviste e
sul campo informazioni
Coordinatori ufficio stampa
volontari di dei servizi p.c.
emergenza
Servizi di
Protezione Civile
59. Feedback
Centralino
Servizio di telefonico
Pubblico
protezione
Comunicazione generale
civile diretta
Conferenze
e comunicati Rapporti
stampa con i
consumatori
di
Mass informazione
media Feedback
60. Stabilire....
• limiti geografici dell'area interessata
• 'punti cardinali' di massimo
bisogno di intervento
• la magnitudo dell'evento
(in termini di infortuni e danni).
61. Saranno sufficienti le risorse locali?
• assistenza mutua
• emergenza regionale
• emergenza nazionale o internazionale.
62. Area di
ammas-
Area samento
Posto medico
mortuaria Posto medico secondaria
per soccorritori
avanzato
Trattamento
Area di delle ferite
Posto di Area
ammassamento minori
comando
incidente triage primaria
Area di Posto blocco
Cappio di
salvataggio caricamento
Posto
autoambulanze
INCIDENTE mass
CON VITTIME media
Elicottero
Cordone principale
63. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe specificare con
precisione i ruoli e le attività di ogni
partecipante nelle operazioni di emergenza.
64. Gestire le emergenze significa disporre...
• politiche - il senso dell'insieme
(obiettivi generali)
• strategie - come raggiungere
gli obiettivi generali (criteri)
• tattiche - reazioni a
particolari situazioni
• procedure - modus operandi.
65. UK: 3 comandi, 4 livelli
Polizia - Vigili dei Fuoco - Servizi Medici
[Diamante - politiche]
Oro - strategie
Argento - tattiche
Bronzo - operazioni
66. DIPARTIMENTO DEL GOVERNO AL COMANDO Livello
Collegamento
strategico
con il pubblico
CORDONE
Mortuario Gruppo strategico di coordinamento
ESTERNO
provvisorio Polizia Autorità locale
Vigili del fuoco Forze armate Centro
Servizi medici Professionisti vari mass media
Conteggio
vittime Altre agenzie
Punto
Centro approdo
Centro di mass media
ricevimento
ricevimento
superstiti
dei parenti
Ospedali Centro operativo
del pronto Agenzie del dell'Autorità locale
soccorso Volontariato
Livello
tattico
Area del Punto controllo incidente Area
mortuario Posto di Polizia ammassamento
provvisiorio carico Vigili del Fuoco automezzi
ambulanze Ambulanza Livello
Servizio collegamento Sito del Disastro operativo
Posto Polizia
medico Vigili del Fuoco
avanzato Servizi medici
Professionisti speciali
CORDONE INTERNO
67. Politiche
Sistema di
comando:
Piani • centri operativi
• nuclei operativi
• comunicazioni
Procedure • catena di comando
Operazioni Risultati
68. Comando strategico
Accordi di Metodo
centro operativo
mutua Augustus
sala situazioni
assistenza
Protocolli di comunicazione
Comando tattico Comando tattico
centro operativo centro operativo
sala operazioni sala operazioni
Protocolli di comunicazione
Comando operativo Comando operativo Comando operativo
posto di comando posto di comando posto di comando
Protocolli di comunicazione
Nucleo operativo Nucleo operativo Nucleo operativo
sito dell'incidente sito dell'incidente sito dell'incidente
69. 18 principi della pianificazione di emergenza
Un piano di emergenza dovrebbe prendere
in considerazione le esigenze collegate
con ciascuna fase del 'ciclo di disastro'.
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P
IMPATTO
70. 18 principi della pianificazione di emergenza
Le attività descritte
nel piano dovrebbero
facilitare o
promuovere misure
per la riduzione
sostenibile dei rischi.
71. Mitigazione Preparazione
e riduzione e
dei rischi preavviso
Legami
Ripresa
Interventi
e
di emergenza
ricostruzione
Integrazione tramite
la pianificazione
72. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe
integrare misure
atte a salvaguardare
ospedali, enti,
industrie, aeroporti,
imprese, ecc.
73. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano dovrebbe essere integrato con
misure di pianificazione urbanistica
atte a ridurre la 'pericolosità del luogo'.
74. Bisogna imparare a conoscere la
vulnerabilità del proprio territorio
....in termini operativi....
75. 18 principi della pianificazione di emergenza
Il piano
dovrebbe essere
frequentemente
revisionato, diffuso
tra i partecipanti
e messo a rodaggio.
76. Studio iniziale
Creazione e
Parere degli
aggiornamento Formazione
interessati
del piano
Revisione
Disseminazione Informazione
Rodaggio Valutazione
Attivazione Disastro
77. Feedback
e revisione
Apparente
caos Modello
Piano
Rodaggio
e revisione
Feedback
Valutazione
Disastro
Esito
78. Conclusione
La pianificazione
e la gestione
dell'emergenza sono
processi partecipativi
79. La pianificazione e la gestione delle
emergenze richiedono
attività programmate
basate su una buona stima o un'accurata
conoscenza del fabbisogno, insieme ad
improvvisazione
di fronte a fattori inaspettati:
dobbiamo rinforzare le attività
programmate e ridurre l'improvvisazione.
80. Quante cose da pensare....
la sicurezza degli gli scenari di rischio,
'impianti critici' impatto e risposta
i piani di formazione e responsabilità
emergenza professionalità e etica
finanziamento e eventi di riferimento
sostegno esterno dalla storia locale
istituzioni e economia locale
direzione locale diversificata e resistente
mezzi, attrezzi volontari addestrati
e materiali e formati