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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa
3 luglio 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.
Il PD di San Donato Milanese
1 / 3 luglio 2013
In questi giorni i giornali locali hanno dedicato molto spazio alla morte di
Giuseppe Rotelli, il patron del policlinico (vedi il cittadino e 7 Giorni.Info di
lunedì e martedì).
Segnaliamo inoltre l’articolo “Un anno di vita per il comitato cittadini:365 giorni
di attività per il Comitato Parri-Di Vittorio”, pubblicato ieri da Milano Today.
Il cittadino, infine, è tornato oggi sul caso “Club House” con il pezzo “La
maggioranza: la vicenda Club House è a un punto di svolta”.
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Lunedì 1 luglio
Fonte: IL CITTADINO
1. Oggi l’addio a Giuseppe Rotelli, omaggio al patron del policlinico
LUTTO SAN DONATO I funerali alle 11.30 in ospedale, celebrati da don Maggioni
Si terranno oggi alle 11.30 i funerali di Giuseppe Rotelli, storica guida del policlinico di San Donato,
scomparso venerdì dopo una lunga malattia. Le esequie verranno celebrate, all’interno dell’aula
magna dell’ospedale, da don Claudio Maggioni, già cappellano della struttura e fondatore
dell’associazione Cuore fratello. In via Leopardi sono attese diverse personalità del mondo politico
e della sanità lombarda, oltre alle autorità cittadine. Tutti insieme per rendere omaggio ad una
figura che ha lasciato un segno indelebile a San Donato. Sessantotto anni, originario di Pavia,
Rotelli aveva iniziato la sua carriera nella facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino, poi era
diventato consulente legale per la programmazione sanitaria in Regione. Dal 1980 ha guidato il
policlinico di San Donato e lo ha portato ad un livello di organizzazione tanto da essere tra i centri
di ricerca più apprezzati a livello nazionale e anche oltre i nostri confini. «È stato un grande
imprenditore, mosso nella sua attività da intuizione e da rigore morale – ricorda don Maggioni, per
15 anni cappellano al policlinico – nella sua riservatezza, è stata una persona molto attenta alle
relazioni e capace di valorizzare le diverse professionalità. Era davvero capace di incoraggiare,
stimolare e nello stesso tempo esigere professionalità. Al contempo sapeva accogliere l’iniziativa
dei vari medici, oltre che l’animazione spirituale che veniva svolta all’interno dell’ospedale. In
poche parole potrei dire che chi voleva fare del bene, e lavorava facendo del bene, poteva farlo
nell’ospedale di San Donato anche grazie alla sua disponibilità». Si è unito al cordoglio anche
Alessandro Frigiola, direttore della prima divisione di cardiochirurgia del policlinico San Donato:
«Con lui avevo condiviso 25 anni di progetti, di battaglie. Eravamo molto legati l’uno all’altro. È
stata una persona illuminata, pioniere di una sanità legata alla meritocrazia. Ha cambiato la storia
della sanità italiana, dimostrando che la capacità manageriale può giocare un ruolo importante per
contenere i costi e nello stesso tempo può puntare a valorizzare le migliori qualità». E ha aggiunto
il medico, molto noto anche a livello internazionale: «Queste sono tutte doti che hanno reso il
centro di San Donato un polo di eccellenza. Per questo la Lombardia e la nazione devono molto a
Rotelli, alla sua apertura mentale. Ha saputo badare anche ai progetti internazionali. Con lui ad
esempio abbiamo creato l’associazione bambini cardiopatici nel mondo, per aiutare i Paesi in via di
sviluppo nel loro progresso nello studio delle cardiopatie. I nostri risultati in 25 Paesi del mondo li
dobbiamo molto alla fiducia che Rotelli ha avuto in tutti noi». Infine il sindaco di San Donato
Andrea Checchi, ieri pomeriggio, è andato in visita alla camera ardente che è stata allestita nello
stesso Policlinico: «Mi sembrava importante rendere omaggio una persona che ha reso famoso il
nome di San Donato in tutto il mondo. Dal gruppo ospedaliero di San Donato sono usciti
professionisti di fama mondiale, inoltre da lì sono partite iniziative umanitarie di grande valore. Solo
per citarne alcune: l’associazione Cuore fratello, il gruppo Aica. Come città vorremmo studiare una
forma per ricordare la figura di Rotelli, che stiamo ancora valutando».
Fonte: 7 Giorni.info
È morto Giuseppe Rotelli, noto imprenditore della sanità lombarda. Celebrati
quest’oggi i funerali
A causa di una lunga malattia, venerdì 28 giugno si è spento Giuseppe Rotelli, patron del
policlinico di san Donato e dell’ospedale San Raffaele di Segrate.
Nato a Pavia 68 anni fa, Rotelli era alla guida del nosocomio sandonatese dal 1980 e, nel corso
degli anni, aveva lavorato incessantemente per renderlo uno dei centri di cura e ricerca tra i più
noti a livello nazionale e internazionale. Nel 2010 Rotelli aveva debuttato nel Cda di Rcs, mentre
nel 2012, grazie a un investimento da oltre 400 milioni di euro, aveva salvato dalla bancarotta
l’ospedale San Raffaele. Le esequie sono state celebrate nella mattinata di oggi, lunedì 1° luglio,
all’interno dell’aula magna dell’ospedale di San Donato. «A nome e per conto di tutti i sandonatesi
– ha commentato il sindaco sanndonatese, Andrea Checchi – ho voluto partecipare alle esequie di
un uomo che ha tenuto alto il nome di San Donato in Italia e nel mondo, con il prestigio che ha
saputo dare all’attività del Policlinico. Bisogna dare merito al professor Rotelli di avere continuato a
investire a San Donato, con il raddoppio dell’ospedale e con gli ulteriori progetti di potenziamento
messi già in cantiere». Redazione Web
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Fonte: Milano Today
Polemica targata 5Stelle -Compaiono manifesti anti-Checchi a firma 5Stelle, ma
scoppia il caso sulla paternità
Manifesti anti sindaco compaiono a San Donato con il logo della lista 5Stelle, ma pochi giorni dopo
l’affissione si propone il giallo sulla loro paternità. Attraverso un post sul social network Facebook
indirizzato alla capogruppo Alessandra Salamina, l’attivista Innocente Curci chiede delucidazioni
sull’utilizzo del simbolo del movimento su un poster che non è stato autorizzato alla stampa e alla
sua affissione in nessuna assemblea del Movimento 5 Stelle. L’interrogativo si alza cosi a gran
voce. I manifesti, la cui paternità resta dunque da definire, raffigurano il primo cittadino in un
fotomontaggio che lo vede seduto al tavolo di “Chi vuol essere milionario?”, trasformato in “Chi
vuol essere dimissionario?” e paragonato a prezzemolino per la sua frequente presenza in eventi
di paese.
Martedì 2 luglio
Fonte: IL CITTADINO
1. Addio a Rotelli: «Un esempio nell’impegno per il prossimo»
LE ESEQUIE Folla commossa per il “re” della sanità privata nel suo ospedale
Un saluto «come l’avrebbe voluto lui»: senza mondanità e lontano dalle telecamere (restate
rigorosamente fuori dal luogo scelto per la cerimonia). Un saluto nel suo ospedale, davanti ai
familiari, a pochi amici scelti - alcuni grossi calibri del mondo della sanità, della ricerca (Massimo
Cacciari) e dell’editoria (i vertici del Gruppo Rcs oltre al direttore del “Corsera” Ferruccio De
Bortoli) - e ai più stretti collaboratori del Gruppo (l’ad Nicola Bedin e il vice Gabriele Pelissero). Si è
chiusa così ieri mattina alle 11.30 la vita terrena del professor Giuseppe Rotelli, stroncato venerdì
da un male incurabile. A officiare le esequie l’amico e per tanti anni cappellano del Policlinico
sandonatese, don Claudio Maggioni, affiancato dal nuovo cappellano don Daniele Grassi, dal
presidente della Fondazione “Don Gnocchi” monsignor Angelo Bazzarri e da don Martino Antonini
del San Raffaele. Presenti nell’aula magna del nosocomio anche il prefetto di Milano Roberto Poli,
il vicepresidente della Regione Giorgio Mantovani, l’ex governatore Roberto Formigoni (tosto
defilatosi), i sindaci di San Donato e Milano Andrea Checchi e Giuliano Pisapia, i parlamentari
Luca Squeri e Licia Ronzulli, i rappresentanti locali dell’Arma e della Polizia municipale. Fuori una
folta rappresentanza di personale medico e paramedico dell’ospedale, che ha atteso con pazienza
la fine della cerimonia per poter tributare un applauso caloroso al feretro prima del viaggio verso la
sepoltura al cimitero di Pavia, città natale di Rotelli. Don Maggioni, indicato dallo stesso Rotelli
quale officiante per le esequie, ha commentato i brani scelti dal “patron” del Policlinico (uomo di
cultura raffinata) per il suo addio al mondo: il celebre passo del Qohelet sui tempi dell’uomo, il
capitolo XII della Lettera ai Romani che offre una sorta di “decalogo” del buon cristiano («la carità
non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno...
non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito») e l’esordio del Vangelo di
Giovanni («in principio era il Verbo»).«Scegliendo questi passi della Parola - ha commentato il
sacerdote che grazie a Rotelli ha potuto far partire da San Donato l’avventura ormai decennale di
Cuore Fratello - Giuseppe ci ha voluto radunare qui nel suo stile. Qui, in questo santuario laico
dove si celebra la liturgia della cura alla persona nella sua interezza, nella sua umanità profonda,
come bene sommo perché voluto da Dio. In qualche modo ha voluto dirci di stare qui e
perseverare nella fatica quotidiana, nell’impegno per il prossimo, perché solo in questa esperienza
si incarna la speranza. Ci ha voluto dire che ne vale la pena e invitarci a pregare per lui, perché
possa godere ora dell’abbraccio di Dio».
2. I RICORDI - Moglie, figli e vertici del gruppo nel solco della continuità -
«Proseguiremo lungo la sua strada»
«Sarò la memoria e la custode della tua opera, che porterò avanti con i ragazzi nel segno del tuo
esempio e della tua passione». È stata Gilda Gastaldi, per 25 anni compagna di vita di Giuseppe
Rotelli e madre dei suoi tre figli, Paolo, Marco e Giulia, ad aprire con la voce rotta dalle lacrime gli
interventi a ricordo del compianto marito al termine della funzione religiosa. Alla moglie hanno fatto
quindi seguito i tre figli del “patron” che con fierezza e commozione hanno voluto ringraziare il
padre per la grande eredità ricevuta, come genitore, come uomo e come professionista. «Era un
uomo semplice - ha ricordato Paolo - totalmente dedico a famiglia, azienda e cultura e che nutriva
una passione totale per il lavoro, per lui anzitutto fonte di gioia. Il miglior modo per ricordarlo è ora
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proseguire sulla strada che ha tracciato». Il secondogenito Marco ha invece voluto rimarcare il
fatto che il padre si era fatto da solo, citando gli amati autori classici («homo faber fortunae suae»),
mentre la 20enne Giulia ha dipinto la figura di un papà «meravigliosamente coraggioso e
guerriero».La chiusura delle commemorazioni è stata lasciata all’ad del Gruppo, il 36enne Nicola
Bedin, e al braccio destro di una vita, e vicepresidente dell’”impero”, Gabriele Pelissero.
«Perdiamo un uomo fuori dal comune - ha esordito il primo - che è stato per me e per molti
professore e avvocato, maestro e uomo di regole e comportamenti rigorosi, con uno straordnario
senso dell’etica». Un uomo, gli ha fatto eco Pelissero, «che aveva un progetto visionario sulla
sanità lombarda e italiana e che è riuscito a portarlo a compimento con tenacia e coraggio. Lo
stesso che lo ha spinto all’ultima impresa, il salvataggio del San Raffaele, eccellenza nella
medicina ma non sul piano della gestione e che ora, sul solco da lui tracciato in quest’ultimo anno,
andremo a risanare».Ma. Os.
3. S. Donato, nuovo Cda al Policlinico (2 luglio 2013)
Dopo la scomparsa di Giuseppe Rotelli, oggi è stato definito il nuovo Cda. L’Assemblea del
Policlinico San Donato riunitasi per l’approvazione del bilancio 2012, ha nominato il nuovo
Consiglio di Amministrazione, composto da Nicola Bedin, Gianezio Dolfini, Alessandro Ermolli,
Riccardo Manca, Andrea Mecenero, Gabriele Pelissero, Giuseppe Pravettoni, Marco Rotelli e
Paolo Rotelli. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato presidente il professor Gabriele
Pelissero, vice presidente il dottor Paolo Rotelli e amministratori delegati il dottor Andrea Mecenero
e il dottor Nicola Bedin che ha la delega per il Gruppo. Nei prossimi giorni le assemblee delle altre
società del Gruppo saranno chiamate a deliberare in merito alla formazione dei consigli di
amministrazione relativi.
4. SAN DONATO Si chiude “l’estate” alla Pieve - Gli Alzamantes calano il sipario
sulla rassegna
Tra una polka, un valzer, una giga e un riel, è calato domenica notte il sipario sull’Estate
sandonatese: festa e balli in piazza per l’ultima serata di una dieci giorni di eventi ad uso e
consumo della cittadinanza. Ed è stato un congedo all’insegna del movimento, dell’energico moto
perpetuo di un centinaio di appassionati che, ai piedi del palco, circondati dal resto del pubblico, si
sono scatenati nelle danze. Impossibile tenere ferme le gambe sulle note degli Alzamantes, il
giovane sestetto, composto da ragazzi sudmilanesi uniti dalla passione per la ricerca etno-
musicologica e la riscoperta delle musiche popolari del Vecchio continente, riarrangiate poi in
chiave rock. Il risultato è una miscela definita “hard folk”, in cui la fisarmonica di Dario Tornaghi e il
violino di Maddalena Soler (anche voce) si amalgamano con le chitarre di Andrea Ferrari e
Lorenzo Tagliapietra, il basso di Alessandro Croce e la batteria di Stefano Migliavacca. Una band
che non si spreca, se è vero che domenica ha tenuto gli instancabili ballerini in pista per ben due
ore e mezza, facendo spegnere i riflettori intorno alla mezzanotte. A quel punto, sono stati i
ringraziamenti dell’assessore Matteo Sargenti, delegato agli eventi, a mettere la parola fine su una
rassegna che ha visto la collaborazione delle associazioni Twenty’z radio e Athena. Nel
complesso, l’ambiziosa scommessa di richiamare partecipazione in piazza per dieci sere
consecutive ha avuto riscontro in un discreto livello medio di partecipazione, con il picco di una
piazza gremita per lo show di Paolo Migone. Location bella viva anche con Rossana Casale e con
gli Alzamantes. Una decina di giorni, insomma, in cui è stato riaffermato il ruolo di piazza della
Pieve all’interno del contesto culturale cittadino. Mostrando così le virtù di uno spazio ampio e ben
fruibile, vicino al centro ma non in mezzo alle case, che seppur bisognoso di un corposo intervento
di riqualificazione rimane, all’occorrenza, uno dei punti nevralgici della città. Riccardo Schiavo
Fonte: Milano Today
1. Incognita sul futuro della Metanopoli Calcio
La gara per la gestione mette in difficoltà il club calcistico
Futuro dubbio per l’associazione sportiva Metanapoli Calcio e i suoi 400 iscritti. L’incertezza
riguarda l’utilizzo dei terreni di gioco di via Maritano e più in generale l’intera gestione del
complesso sportivo. A breve infatti verrà emesso il nuovo bando per la gestione del complesso che
comprende sia impianti per partite e allenamenti ma anche il bocciodromo e il punto ristoro,
tuttavia regna una grande dubbio che metterebbe in gioco l’esistenza dell’associazione stessa. Il
presidente Enrico Garolfi infatti fa notare come dopo anni in cui grazie all’ex esecutivo di
centrodestra la gestione della struttura era stata suddivisa tra il calcio e l’area ristoro e campo
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bocce che faceva capo ad altra realtà. L’associazione dunque si trovava a gestire esclusivamente
le strutture legate ai campi da calcio. Oggi il bando vede un’unione delle strutture con una
valutazione del complesso nella sua interezza, aspetto che renderebbe quasi impossibile per
l’associazione sportiva Metanapoli Calcio partecipare al bando, se non identificando altro partner in
grado di assumersi la gestione dell’area ristoro e bocce. Periodo di insicurezza dunque per la
storica associazione sportiva sandonatese che da anni permette a giovani talenti di inseguire il
sogno del pallone senza selezione
2. Un anno di vita per il comitato cittadini
365 giorni di attività per il Comitato Parri-Di Vittorio
Grande festa per i sostenitori del Comitato Parri-Di Vittorio che nei giorni scorsi si sono riuniti per
festeggiare il primo anno di vita della realtà cittadina. Una pattuglia scesa in campo con
pochissime persone e che conta oggi più di venti sostenitori impegnati quotidianamente per il
miglioramento della qualità della vita nel quartiere.
Un comitato che è divenuto nel corso dell’anno passato una realtà seguita ed ascoltata
dall’amministrazione comunale, diventando punto di riferimento per la vivibilità del quartiere,
oggetto di situazioni spesso disagiate.
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Alla celebrazione hanno preso parte, oltre al presidente Italo Scardovelli, le autorità cittadine: il
sindaco Andrea Checchi e l’assessore ai servizi sociali Gianfranco Ginelli. Durante l’incontro è
stato distribuito al pubblico un questionario per aprire a consigli e suggerimenti
Mercoledì 3 luglio
Fonte: IL CITTADINO
1. LA MAGGIORANZA - «La vicenda Club house è a un punto di svolta»
«Dopo mesi di strumentalizzazioni e colpi bassi, la questione della Club house del Laghetto di via
Europa è giunta ad un punto di svolta». I partiti di maggioranza prendono la parola sull’intricata
vicenda che tiene banco da un paio di mesi con una nota congiunta diramata nei giorni scorsi. Con
l’occasione le forze politiche tornano sul susseguirsi di passaggi che hanno segnato il travagliato
iter, partendo dai fatti più recenti, in cui l’esecutivo di centrosinistra ha preso posizione. In primo
piano il tortuoso caso legato all’assegnazione dell’immobile in prossimità del Laghetto, le cui
lungaggini della burocrazia sono state denunciate pubblicamente dall’associazione che si era
aggiudicata la gestione dell’edificio sotto l’egida dell’ex esecutivo. Partendo dai fatti più recenti, i
simboli di coalizione, sottolineano: «In considerazione della nutrita serie d’irregolarità che
sembrano aver caratterizzato la procedura di aggiudicazione, il sindaco ha presentato un esposto
alla Procura della Repubblica affinché venga fatta la necessaria chiarezza su quanto accaduto». E
ancora: «Dopo settimane di accurate verifiche amministrative e legali e dopo un’indagine interna al
Comune, in data 26 maggio scorso è stata avviato l’iter per l’eventuale annullamento
dell’aggiudicazione della gestione della struttura alla Dream Lair». A cascata viene poi ripercorsa
tutta la staffetta di atti amministrativi, tutti passati al setaccio dai legali del Comune, legati al
rovente tema, tenuto alto dalla minoranza, che sull’argomento ha recentemente presentato un
documento congiunto in consiglio comunale. Proprio nei confronti degli avversari, le forze di
centrosinistra lanciano l’affondo: «Purtroppo in questo caso, e in altre situazioni nell’ultimo anno,
chi si è seduto sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale non è stato in grado di portare
idee o proporre possibili soluzioni ai problemi, ma solo di imbrattare la città con manifesti indecenti,
creare allarmismi e nascondere i problemi da loro stessi creati nel passato». Giu. Cer.
2. Disco verde per i parcheggi multipiano Eni
Disco verde definitivo per i due parcheggi multipiano che correderanno il nuovo centro direzionale
dell’Eni. Il complicato iter si è infatti concluso dopo un susseguirsi di passaggi, tra cui due
conferenze di servizi che si sono tenute a fine maggio, con una tappa ufficiale all’interno del
municipio, da cui è recentemente uscito un decreto riguardo la non assoggettabilità del progetto
alla Valutazione dell’impatto ambientale. Strada spianata dunque per la realizzazione dei posteggi
che correderanno il futuro complesso per colletti bianchi che sorgerà nel comparto De Gasperi Est,
dove sono già partiti i preparativi per gli impegnativi cantieri. Per quanto riguarda le strutture
dedicate alla sosta, si è così chiuso il capitolo burocratico.
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3. LA PROPOSTA - Basta con le pubblicità “indecenti”: Sel e Verdi contro la donna
oggetto - IL capogruppo Menichetti: «È necessario dare un segnale forte»
Niente più gigantografie che esaltano l’immagine di “donna oggetto” affisse sugli spazi del Comune
di Milano: il gruppo Sel - Verdi di San Donato lancia l’idea all’esecutivo di Andrea Checchi
imboccare la stessa strada. Affinché, guardando ad una futura città metropolitana, la prima località
dell’hinterland che confina con la metropoli, anche sul principio etico di rispetto della dignità della
donna, si muova in sintonia con la metropoli. Risale ai giorni scorsi la notizia riguardo la presa di
posizione assunta dalla squadra di Pisapia che ha approvato un insieme di regole per bocciare o
promuovere gli spot che sbarcheranno nella metropoli. Un vademecum che dice “no” a immagini
che incitano alla violenza, oppure volgari e indecenti, e al tempo stesso bandisce spot
discriminatori e degradanti che, anche attraverso l’uso di stereotipi, tendono a collocare le donne in
ruoli sociali di subalternità. Oltre ai cartelloni in cui il corpo femminile viene interpretato come
merce di possesso o di sopraffazione, sono stati ritenuti incompatibili con i supporti gestiti dall’ente
milanese anche messaggi contenenti qualsiasi tipo di discriminazione. Un orientamento che
sembra avere tutti i presupposti per trovare repliche. «Dal momento - riflette il capogruppo degli
ambientalisti sandonatesi, Marco Menichetti -, che il lavoro condotto parte del presupposto che il
tema della violenza sulle donne non può essere affrontato senza intervenire anche sull’utilizzo
dell’immagine femminile nella pubblicità, ritengo che su questi principi, per quanto di competenza
dei comuni, ora più che mai, sia importante dare un segnale forte, grazie ad un impegno assunto in
sinergia». La strategia che diventerà regola all’interno del capoluogo lombardo, potrebbe insomma
disegnare una nuova tendenza che significherebbe innanzitutto un invito all’industria della
pubblicità a puntare su nuove formule per catturare l’attenzione dei consumatori, diverse
dall’esibizione del corpo femminile ad ogni costo, anche quando niente c’entra con il prodotto da
lanciare. Del resto, i sandonatesi si sono già mostrati particolarmente attenti a quel che appare sui
manifesti pubblicitari affissi sui tabelloni con il logo del Comune. Lo dimostra il disappunto mostrato
nei mesi scorsi da alcuni residenti per lo sponsor di una sala giochi che si era comprata una
sequenza di spazi pubblici, proprio nelle settimane in cui era all’ordine del giorno l’alzata di scudi
da parte di un gruppo di sindaci sulla piaga della ludopatia. In questo caso, in cui si potrebbe aprire
una nuova pagina, l’attenzione si sposta sull’esclusione di altri tipi di messaggi. Da Milano è partita
infatti una crociata tesa a selezionare i contenuti di quanto ogni giorno viene notato a colpo
d’occhio nei quartieri e lungo le assi urbane della città.
4. Twenty’z Radio: dalla redazione fra la gente
L’emittente in streaming Twenty’z Radio si lancia in un’avventura fuori porta. La nuova frontiera del
progetto messo in pista da Matteo Castelnuovo e Dario Boemia è infatti itinerante, con lo staff di
speaker che di tanto in tanto uscirà dalla redazione, per andare tra la gente. È decollata così la
nuova sfida dal titolo “Un dollaro per librerie”, che ha già brillantemente superato la prima prova
con una puntata d’esordio che è stata ospitata sabato alle 16.30 dalla libreria “La Tramite” di
piazza Medaglie d’oro a Milano. «L’obiettivo di questo primo incontro fuori dagli ambienti
classicamente radiofonici - sottolineano i promotori - è quello di puntare i riflettori su ciò che spinge
oggi le persone a comprare, sfogliare e infine a leggere un libro». Ma il viaggio, che è partito con il
presupposto di puntare verso nuove mete, non finisce certo nelle librerie. Bensì proseguirà
dall’hinterland alla metropoli, nei pub, nonché nei negozi di dischi e di noleggio delle videocassette
per esplorare «il sottobosco commerciale di quelle botteghe perse tra le viuzze della grande
metropoli». Luoghi, sottolineano i ragazzi di Twenty’z, dove «c’è ancora chi combatte per poter
avere il diritto di rimanere se stesso». All’ormai rodato palinsesto e all’attività che viene portata
avanti sul territorio, dove lo staff è stato impegnato anche nell’animazione delle serate di piazza
della Pieve, si sommano quindi una serie di novità, anche fuori dai confini sandonatesi. Ad
esempio domani, in collaborazione con l’associazione Mani Tese la radio del territorio animerà, a
partire dalle 19, una serata che si terrà ad Opera dedicata alla raccolta fondi per i volontari della
sezione milanese. E sono solo le prime tappe di una ricca scaletta che arricchirà l’offerta rivolta
agli ascoltatori di Twenty’z.