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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa
5 maggio 2013
Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale.
Buona lettura.
Il PD di San Donato Milanese
2 / 5 maggio 2013
Tra le poche notizie di questi giorni emerge la presa di posizione del sindaco
Checchi sul caso del Sesto palazzo Eni, sollevato da Sel in un articolo
comparso su Il Cittadino di mercoledì scorso e ribadito in un comunicato
stampa di venerdì 3 maggio comparso su Recsando col titolo: “Sesto Palazzo
Uffici ENI a San Donato, un progetto da rivedere”.
Nell’articolo, pubblicato ieri sempre dal Cittadino, il sindaco dichiara infatti:
“Non nascondo la sorpresa e il rammarico circa la modalità scelta per
avanzare le proprie posizioni da parte di una forza politica che fa parte di
questa maggioranza”.
Checchi evidenzia ancora: “Molte delle considerazioni espresse circa le
opportunità da cogliere per la città con questo intervento, sotto il profilo
ambientale, della mobilità e dell’occupazione, non sono esclusivo patrimonio
di Sel e Verdi”. (sabato – articolo 1).
Segnaliamo anche gli articoli di venerdì inerenti i campi rom e il cambio di
gestione previsto per le farmacie comunali.
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Giovedì 2 maggio
Fonte: MILANO TODAY
1. CasoClub House, la minoranza si schiera
Le opposizioni chiedono a gran voce l'assegnazione della struttura
La minoranza al completo torna ad esprimersi sul caso Club House chiedendo che venga dato
seguito alla determina di assegnazione definitiva dell’edificio in prossimità del Laghetto
all’associazione che si è aggiudicata la gestione.
A tal proposito proprio nei giorni scorsi gli esponenti di opposizione hanno protocollato in municipio
un documento in cui sollecitano i passaggi conclusivi di un iter che si è protratto per quasi un anno.
L’iniziativa si colloca dopo la denuncia pubblica riguardo le lungaggini del percorso burocratico
effettuata tramite un video, girato di nascosto, di David Dall’Aglio, esponente dell’associazione che
attende la chiusura del difficile iter.“ Futura Marchesi - 2 maggio 2013
Venerdì 3 maggio
 Fonte: IL CITTADINO
1. ABUSIVI IN POCHE ORE
Quaranta rom in fuga da Milano scacciati anche da via Marignano
Sgomberata mercoledì pomeriggio la fatiscente cascina di via Marignano dove da alcuni giorni
aveva trovato riparo una comunità di circa 40 rom. Provenivano dal campo abusivo di viale
Ungheria a Milano, dove erano stati fatti allontanare nei giorni scorsi. Muovendosi in cerca di riparo
si erano fermati nella diroccata struttura di via Marignano, nella parte di territorio milanese in
prossimità della M3 che si affaccia sul contesto urbano di San Donato. Erano stati i vigili del
territorio nei giorni scorsi a lanciare l’allarme circa il nuovo insediamento, a cui è seguita poi
un’azione congiunta, sotto l’egida delle due amministrazioni limitrofe, già impegnate in una
collaborazione puntata sulla sicurezza delle zone di confine. Sul posto gli agenti della polizia locale
di San Donato, insieme ai colleghi della metropoli e ai carabinieri della stazione sandonatese. Il
gruppo, nel vedere le forze dell’ordine, si è allontanato senza creare particolari problemi. «Questa
operazione - ha puntualizzato ieri il sindaco Andrea Checchi - si è resa necessaria per
garantire da un lato la legalità, dall’altro la sicurezza delle persone coinvolte, insediatesi in strutture
cadenti e pericolose». E ha aggiunto: «Ferma restando la necessità di non tollerare occupazioni
palesemente illegali e foriere di problemi di gestione a livello territoriale, siamo altresì consapevoli
che situazioni come queste necessitino di risposte anche sul fronte dell’accoglienza. Ma occorrono
spazi adeguati e regolamentati che una realtà come la nostra non è in grado di offrire. Risposte in
tal senso, tuttavia, potranno essere fornite in un’ottica di collaborazione intercomunale, nella quale
evidentemente Milano fungerà da motore, già nei prossimi mesi». Inoltre con l’occasione il vertice
dell’ente rivolge un plauso per i risultati ottenuti attraverso un lavoro coordinato tra le diverse forze
dell’ordine. Peraltro proprio nella strategica area del terminal della metropolitana i due esecutivi
stanno tenendo alta l’attenzione su più fronti nel tentativo di risolvere una serie di problemi, a
partire dal suk della domenica, dove negli ultimi mesi si sono già tenuti diversi interventi con
l’obiettivo di riportare tra le bancarelle un clima di legalità e di rispetto delle regole. È recente infatti
il blitz da parte degli agenti milanesi che si è protratto per un’intera notte al fine di allontanare gli
abusivi e di verificare che gli ambulanti avessero tutte le carte in regola. Con lo stesso obiettivo è
stato quindi organizzato in poche ore un intervento sui rom che si erano rifugiati a quattro passi dal
capolinea M3.
2. IN SAN FRANCESCO - Ortomercato nuova tappa per i romeni già accampati
Dalla collaborazione tra l’esecutivo sandonatese e la giunta milanese di Giuliano Pisapia potrebbe
sortire una soluzione per i circa cinquanta nomadi romeni che sono accampati da mesi a Cascina
San Francesco. Hanno affrontato l’inverno arrangiandosi con stufe di fortuna per avere la meglio
nell’ardua battaglia contro neve e temperature rigide, alcuni dei loro bimbi sono inseriti nelle scuole
del territorio, e la situazione, come evidenzia il sindaco Andrea Checchi «viene tenuta
cautamente monitorata», sia per quanto riguarda il fronte sociale, sia sul piano della sicurezza. A
questo punto l’intento messo in atto dall’amministrazione comunale è di temporeggiare qualche
mese per vedere se nel futuro campo regolare che dovrebbe sorgere nella zona milanese
dell’Ortomercato ci sarà spazio anche per questa comunità. Almeno per quanto riguarda le famiglie
con bambini. «Abbiamo già aperto un dialogo su questo argomento - spiega il primo cittadino - e,
pur sapendo che non è facile, in quanto le esigenze su Milano sono numerose, auspichiamo si
possa trovare una sistemazione per questo persone». Non sono rom, ma hanno lasciato il loro
3
Paese per le condizioni di estrema povertà e abitano in baracche realizzate con materiale di
risulta. Checchi insieme ad alcuni assessori e al comandante della polizia locale Fabio Allais si era
recato sul posto per prendere atto della situazione nel periodo prima di Natale, in cui aveva
annunciato l’intenzione di fare sinergia con la squadra di governo di Pisapia. In quell’occasione
aveva parlato con alcuni di loro, i quali avevano detto di non avere altra soluzione. A questo punto,
in cui sembra che si stia avvicinando il momento dell’apertura di nuovi spazi, questa volta non
abusivi, in cui traslocare gruppi di nomadi distribuiti nella metropoli, la periferia cercherà margini di
collaborazione. Cascina San Francesco resta infatti una sistemazione assolutamente provvisoria,
in attesa di un eventuale indirizzo in grado di ospitarli, quale metodo nuovo rispetto ai soli
sgomberi senza alternative. G. C.
3. «Entro giugno altra gestione per le farmacie del comune»
«La nuova azienda che gestirà le quattro farmacie comunali di San Donato dovrebbe essere
costituita entro fine giugno». L’annuncio arriva dal sindaco Andrea Checchi, il quale conferma
che in aggiunta ai farmacisti la nuova realtà assorbirà alcuni dipendenti provenenti dall'Azienda
comunale servizi, che è attualmente in liquidazione. In una pagina quindi in cui è ormai iniziata la
fase di reinternalizzazione dei servizi prima in capo ad Acs, che torneranno a essere gestiti
direttamente dagli uffici del municipio, l’obiettivo resta puntato sull’importante patrimonio pubblico
legato alle rivendite di medicinali della città. In un momento peraltro particolarmente difficile per il
settore, in tempi in cui si prospettano novità sul fronte sandonatese, si parla di eventuali iniziative
tese a tagliare i costi, e non solo, che passano dal confronto in atto con l’esecutivo del Comune
confinante di San Giuliano. «È in corso un dialogo - spiega il primo cittadino -, teso a creare
sinergia, sempre con gestioni autonome, nel settore delle farmacie, ad esempio per quanto
concerne la fornitura di medicinali, che potrebbe portare a economie di scala, con risparmi per
entrambi i comuni». Per il momento pare che si tratti di una fase interlocutoria, ma certo, visto il
momento in cui in tutta Italia il fatturato delle farmacie ha il segno meno davanti rispetto al passato,
la scommessa a questo punto potrebbe fare leva anche sulla collaborazione tra enti limitrofi. Certo,
l’argomento a San Donato tornerà attuale nelle prossime settimane in cui si parlerà di un’azienda
che accenderà i motori per prendere le redini delle quattro insegne delle medicine di proprietà del
Comune. Una nuova realtà che, stando alle anticipazioni si prospetta sia destinata ad avere una
struttura organizzativa più semplice rispetto all’azienda di Bolgiano che è ormai in fase di chiusura
dei battenti.
Sabato 4 maggio
 Fonte: IL CITTADINO
1. Tensione in comune- Palazzi Eni, è scontro tra il sindaco e la lista di Sel
“Non nascondo la sorpresa e il rammarico circa la modalità scelta per avanzare le proprie posizioni
da parte di una forza politica che fa parte di questa maggioranza”. Esordisce così il sindaco
Andrea Checchi nel suo intervento in risposta al dissenso espresso pubblicamente nei giorni
scorsi dalla lista di Sel e Verdi nei confronti dei piani attuativi per il Sesto Palazzo Uffici Eni, con
una dura presa di posizione riguardo il metodo e il merito. Se la forza di maggioranza ha detto “no”
alle scelte intraprese che «invitano all’uso dell’auto», a partire dai parcheggi a silos da mille posti e
dalla sequenza di rotonde lungo viale De Gasperi, dall’altro fronte il primo cittadino dichiara: «Molte
delle considerazioni espresse circa le opportunità da cogliere per la città con questo intervento,
sotto il profilo ambientale, della mobilità e dell’occupazione, non sono esclusivo patrimonio di Sel e
Verdi». E, sottolineando che alla base c’è un progetto ereditato dall’esecutivo Dompè, Checchi dal
canto proprio tiene a ricordare che l’argomento Sesto Palazzo è «già stato oggetto di un confronto
aperto all’interno della maggioranza». Al tempo stesso, afferma: «Come amministrazione siamo
impegnati perché il piano sottoscritto a suo tempo con l’azienda, peraltro dimostratasi sensibile e
attenta sull’argomento, possa essere migliorato nell’interesse di tutti». Certo, a questo punto, dopo
il segnale forte lanciato dagli ambientalisti, all’interno del centrosinistra resta uno strappo, riguardo
innanzitutto i contenuti, che il vertice della squadra di governo dovrà affrontare, tenendo conto che
alcuni pezzi del progetto complessivo sono già passati dalla commissione Paesaggio. Intanto, sullo
scossone interno al centrosinistra nella giornata di ieri è intervenuto il capogruppo della lista di
opposizione “Insieme per San Donato”, Marco Zampieri, che ha commentato: «Sebbene
abbiamo idee politiche diverse e una visione differente riguardo le strategie per il Sesto Palazzo
Uffici, riconoscono che il gruppo di Sel e Verdi è l’unico all’interno della maggioranza che ha
dimostrato coerenza, portando avanti le istanze con cui aveva aperto una battaglia quando si
trovava in minoranza: a questo punto il sindaco faccia sintesi per presentarsi di fronte ad un
interlocutore come Eni in modo forte». Ora occorre attendere i prossimi sviluppi per capire se da
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parte del sindaco verrà fatto un passo indietro sui tasselli di fatto bocciati dagli ambientalisti al fine
di ritrovare coesione all’interno della coalizione. Giulia Cerboni
2. All’Itis Mattei si parla di auto ecologiche
Le strategie del futuro per dire “basta allo smog”, a partire dalle auto elettriche, saranno al centro
del convegno, organizzato dall’Itis Mattei. L’appuntamento, dedicato alla “mobilità sostenibile a
scuola”, è in programma per sabato 11 maggio a partire dalle 9.15, presso l’Auditorium dell’Omni
Comprensivo. Tra i relatori, prenderà la parola il presidente del consiglio comunale di Milano,
Basilio Rizzo, il sindaco di San Donato Andrea Checchi e all’assessore Simona Rullo, a cui
seguiranno una serie di contributi da parte di esponenti che forniranno una vasta panoramica
sull’argomento al centro dell’attenzione. Nel corso della mattinata nel giardino della scuola, dove si
trova la pensilina fotovoltaica per la ricarica dei veicoli che non producono smog, si terrà un
workshop con la possibilità per gli interessati di provare a guidare un auto o una moto elettrica.
3. Biglietti anonimi, ecco “Mr. Caos”: «Scrivo in strada per il pubblico
IL CASO IL GIOVANE ACCETTA DI SPIEGARE LA SUA “ARTE”, NATA PER
SCUOTERE LE COSCIENZE
Produrre contrasto d'opinioni e quindi dialettica, perché «la costruzione della società attraverso la
parola non è un optional, è una questione di necessità». Parola di “Mr. Caos”. Alto, occhi marroni e
capelli castani, lunghi e ricci. Anarchico e ribelle. Oppure affabile ed estroverso, pettinatura a
spazzola e occhi chiari. Perché no, una lei: slanciata e sbarazzina, piercing al naso e un piccolo
tatuaggio dietro al collo. Il suo identikit rimane sconosciuto, celato dietro un anonimato difeso con
forza. A rischiararsi leggermente è il progetto del poeta, contattato da “Il Cittadino” allo scopo di
fornire qualche prima coordinata interpretativa su un fenomeno che sta incuriosendo la città. La
premessa è che «sono restio a parlare dell'altro me, ma mi trovo costretto a farlo per chiarire
questo mio lato enigmatico, e sicuramente non per farmi pubblicità». «Scrivo per strada perché
penso che pubblicare sia un modo per rendersi pubblici - esordisce quindi Mr. Caos -, e la strada è
il più grande moltiplicatore di pubblicazione che uno possa avere». Un luogo adatto per quella che
definisce «semplice poesia, che di gente e di strada parla e in strada e tra la gente sta». Ci tiene a
precisare di non aver inventato nulla, ma di attenersi ad una pratica denominata "assalto poetico",
diffusa nell'ambiente della street art. Perché la poesia deve circolare, può e deve veicolare
qualcosa, stimolare gli intelletti e la fantasia: l'assalto poetico «ti costringe a interpretare un
messaggio, che può strapparti un sorriso o dei dubbi, ma che comunque genera un pensiero.
Utilizzando questa tecnica ti strattono per portarti a leggere». Ora resta da vedere quanto i cittadini
siano contenti d'esser "strattonati": nei giorni scorsi su facebook impazzava il tormentone "chi è Mr.
Caos?", con i commenti divisi tra chi apprezza il personaggio, per il modo in cui «colora la città» e
diffonde bei versi nel quotidiano, e chi lamentando la difficoltà nello scollare i volantini ne addita la
maleducazione. Mr. Caos ribatte: «Non credo di imbrattare, quello che faccio è un intervento
gentile in un certo senso, la colla è fatta di farina e acqua, e se a qualcuno proprio non piace può
passare e staccare», oltre a precisare che le poesie non sono attaccate solo a Certosa, ma in tutta
la città. Anche se l'area di via Di Vittorio è probabilmente quella con la maggiore concentrazione di
fogli nonché la comunità che ne discute di più. La curiosità che proprio non vuole soddisfare è
quella che pretende di squarciarne il velo d'anonimato: «Non capisco chi è interessato a conoscere
la mia vera identità. Cosa cambierebbe sapere chi sono? Il messaggio non è Mr. Caos, ma la
poesia che ha libera interpretazione a seconda del lettore. Perché "il poeta sei tu che leggi"
 Fonte: 7GIOrni.Info
1. San Donato: sgomberato il campo rom abusivo sorto nella vecchia cascina di via
Marignano
Questa operazione si è resa necessaria per garantire da un lato la legalità, dall’altro la sicurezza
delle persone coinvolte, insediatesi in strutture cadenti e pericolose».
Così Andrea Checchi, sindaco di San Donato, ha commentato una importante operazione che ha
visto l’intervento congiunto delle forze dell’ordine sandonatesi e milanesi. Nel pomeriggio del 1°
maggio, infatti, gli agenti della Polizia Locale di San Donato, i colleghi di Milano e i carabinieri della
Stazione di via Maritano hanno proceduto ad allontanare una quarantina di rom che si era
insediata fra i ruderi di una vecchia cascina dismessa di via Marignano. Il gruppo proveniva
principalmente dall’insediamento abusivo di viale Ungheria a Milano, che era stato sgomberato
qualche giorno fa. «Ferma restando la necessità di non tollerare occupazioni illegali e foriere di
problemi di gestione a livello territoriale – ha aggiunto Checchi -, siamo altresì consapevoli che
situazioni come queste necessitino di risposte anche sul fronte dell’accoglienza, che potranno
essere fornite solo in un’ottica di collaborazione intercomunale». Redazione Web

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7 dì 5 maggio 2013

  • 1. 1 PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa 5 maggio 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 2 / 5 maggio 2013 Tra le poche notizie di questi giorni emerge la presa di posizione del sindaco Checchi sul caso del Sesto palazzo Eni, sollevato da Sel in un articolo comparso su Il Cittadino di mercoledì scorso e ribadito in un comunicato stampa di venerdì 3 maggio comparso su Recsando col titolo: “Sesto Palazzo Uffici ENI a San Donato, un progetto da rivedere”. Nell’articolo, pubblicato ieri sempre dal Cittadino, il sindaco dichiara infatti: “Non nascondo la sorpresa e il rammarico circa la modalità scelta per avanzare le proprie posizioni da parte di una forza politica che fa parte di questa maggioranza”. Checchi evidenzia ancora: “Molte delle considerazioni espresse circa le opportunità da cogliere per la città con questo intervento, sotto il profilo ambientale, della mobilità e dell’occupazione, non sono esclusivo patrimonio di Sel e Verdi”. (sabato – articolo 1). Segnaliamo anche gli articoli di venerdì inerenti i campi rom e il cambio di gestione previsto per le farmacie comunali.
  • 2. 2 Giovedì 2 maggio Fonte: MILANO TODAY 1. CasoClub House, la minoranza si schiera Le opposizioni chiedono a gran voce l'assegnazione della struttura La minoranza al completo torna ad esprimersi sul caso Club House chiedendo che venga dato seguito alla determina di assegnazione definitiva dell’edificio in prossimità del Laghetto all’associazione che si è aggiudicata la gestione. A tal proposito proprio nei giorni scorsi gli esponenti di opposizione hanno protocollato in municipio un documento in cui sollecitano i passaggi conclusivi di un iter che si è protratto per quasi un anno. L’iniziativa si colloca dopo la denuncia pubblica riguardo le lungaggini del percorso burocratico effettuata tramite un video, girato di nascosto, di David Dall’Aglio, esponente dell’associazione che attende la chiusura del difficile iter.“ Futura Marchesi - 2 maggio 2013 Venerdì 3 maggio  Fonte: IL CITTADINO 1. ABUSIVI IN POCHE ORE Quaranta rom in fuga da Milano scacciati anche da via Marignano Sgomberata mercoledì pomeriggio la fatiscente cascina di via Marignano dove da alcuni giorni aveva trovato riparo una comunità di circa 40 rom. Provenivano dal campo abusivo di viale Ungheria a Milano, dove erano stati fatti allontanare nei giorni scorsi. Muovendosi in cerca di riparo si erano fermati nella diroccata struttura di via Marignano, nella parte di territorio milanese in prossimità della M3 che si affaccia sul contesto urbano di San Donato. Erano stati i vigili del territorio nei giorni scorsi a lanciare l’allarme circa il nuovo insediamento, a cui è seguita poi un’azione congiunta, sotto l’egida delle due amministrazioni limitrofe, già impegnate in una collaborazione puntata sulla sicurezza delle zone di confine. Sul posto gli agenti della polizia locale di San Donato, insieme ai colleghi della metropoli e ai carabinieri della stazione sandonatese. Il gruppo, nel vedere le forze dell’ordine, si è allontanato senza creare particolari problemi. «Questa operazione - ha puntualizzato ieri il sindaco Andrea Checchi - si è resa necessaria per garantire da un lato la legalità, dall’altro la sicurezza delle persone coinvolte, insediatesi in strutture cadenti e pericolose». E ha aggiunto: «Ferma restando la necessità di non tollerare occupazioni palesemente illegali e foriere di problemi di gestione a livello territoriale, siamo altresì consapevoli che situazioni come queste necessitino di risposte anche sul fronte dell’accoglienza. Ma occorrono spazi adeguati e regolamentati che una realtà come la nostra non è in grado di offrire. Risposte in tal senso, tuttavia, potranno essere fornite in un’ottica di collaborazione intercomunale, nella quale evidentemente Milano fungerà da motore, già nei prossimi mesi». Inoltre con l’occasione il vertice dell’ente rivolge un plauso per i risultati ottenuti attraverso un lavoro coordinato tra le diverse forze dell’ordine. Peraltro proprio nella strategica area del terminal della metropolitana i due esecutivi stanno tenendo alta l’attenzione su più fronti nel tentativo di risolvere una serie di problemi, a partire dal suk della domenica, dove negli ultimi mesi si sono già tenuti diversi interventi con l’obiettivo di riportare tra le bancarelle un clima di legalità e di rispetto delle regole. È recente infatti il blitz da parte degli agenti milanesi che si è protratto per un’intera notte al fine di allontanare gli abusivi e di verificare che gli ambulanti avessero tutte le carte in regola. Con lo stesso obiettivo è stato quindi organizzato in poche ore un intervento sui rom che si erano rifugiati a quattro passi dal capolinea M3. 2. IN SAN FRANCESCO - Ortomercato nuova tappa per i romeni già accampati Dalla collaborazione tra l’esecutivo sandonatese e la giunta milanese di Giuliano Pisapia potrebbe sortire una soluzione per i circa cinquanta nomadi romeni che sono accampati da mesi a Cascina San Francesco. Hanno affrontato l’inverno arrangiandosi con stufe di fortuna per avere la meglio nell’ardua battaglia contro neve e temperature rigide, alcuni dei loro bimbi sono inseriti nelle scuole del territorio, e la situazione, come evidenzia il sindaco Andrea Checchi «viene tenuta cautamente monitorata», sia per quanto riguarda il fronte sociale, sia sul piano della sicurezza. A questo punto l’intento messo in atto dall’amministrazione comunale è di temporeggiare qualche mese per vedere se nel futuro campo regolare che dovrebbe sorgere nella zona milanese dell’Ortomercato ci sarà spazio anche per questa comunità. Almeno per quanto riguarda le famiglie con bambini. «Abbiamo già aperto un dialogo su questo argomento - spiega il primo cittadino - e, pur sapendo che non è facile, in quanto le esigenze su Milano sono numerose, auspichiamo si possa trovare una sistemazione per questo persone». Non sono rom, ma hanno lasciato il loro
  • 3. 3 Paese per le condizioni di estrema povertà e abitano in baracche realizzate con materiale di risulta. Checchi insieme ad alcuni assessori e al comandante della polizia locale Fabio Allais si era recato sul posto per prendere atto della situazione nel periodo prima di Natale, in cui aveva annunciato l’intenzione di fare sinergia con la squadra di governo di Pisapia. In quell’occasione aveva parlato con alcuni di loro, i quali avevano detto di non avere altra soluzione. A questo punto, in cui sembra che si stia avvicinando il momento dell’apertura di nuovi spazi, questa volta non abusivi, in cui traslocare gruppi di nomadi distribuiti nella metropoli, la periferia cercherà margini di collaborazione. Cascina San Francesco resta infatti una sistemazione assolutamente provvisoria, in attesa di un eventuale indirizzo in grado di ospitarli, quale metodo nuovo rispetto ai soli sgomberi senza alternative. G. C. 3. «Entro giugno altra gestione per le farmacie del comune» «La nuova azienda che gestirà le quattro farmacie comunali di San Donato dovrebbe essere costituita entro fine giugno». L’annuncio arriva dal sindaco Andrea Checchi, il quale conferma che in aggiunta ai farmacisti la nuova realtà assorbirà alcuni dipendenti provenenti dall'Azienda comunale servizi, che è attualmente in liquidazione. In una pagina quindi in cui è ormai iniziata la fase di reinternalizzazione dei servizi prima in capo ad Acs, che torneranno a essere gestiti direttamente dagli uffici del municipio, l’obiettivo resta puntato sull’importante patrimonio pubblico legato alle rivendite di medicinali della città. In un momento peraltro particolarmente difficile per il settore, in tempi in cui si prospettano novità sul fronte sandonatese, si parla di eventuali iniziative tese a tagliare i costi, e non solo, che passano dal confronto in atto con l’esecutivo del Comune confinante di San Giuliano. «È in corso un dialogo - spiega il primo cittadino -, teso a creare sinergia, sempre con gestioni autonome, nel settore delle farmacie, ad esempio per quanto concerne la fornitura di medicinali, che potrebbe portare a economie di scala, con risparmi per entrambi i comuni». Per il momento pare che si tratti di una fase interlocutoria, ma certo, visto il momento in cui in tutta Italia il fatturato delle farmacie ha il segno meno davanti rispetto al passato, la scommessa a questo punto potrebbe fare leva anche sulla collaborazione tra enti limitrofi. Certo, l’argomento a San Donato tornerà attuale nelle prossime settimane in cui si parlerà di un’azienda che accenderà i motori per prendere le redini delle quattro insegne delle medicine di proprietà del Comune. Una nuova realtà che, stando alle anticipazioni si prospetta sia destinata ad avere una struttura organizzativa più semplice rispetto all’azienda di Bolgiano che è ormai in fase di chiusura dei battenti. Sabato 4 maggio  Fonte: IL CITTADINO 1. Tensione in comune- Palazzi Eni, è scontro tra il sindaco e la lista di Sel “Non nascondo la sorpresa e il rammarico circa la modalità scelta per avanzare le proprie posizioni da parte di una forza politica che fa parte di questa maggioranza”. Esordisce così il sindaco Andrea Checchi nel suo intervento in risposta al dissenso espresso pubblicamente nei giorni scorsi dalla lista di Sel e Verdi nei confronti dei piani attuativi per il Sesto Palazzo Uffici Eni, con una dura presa di posizione riguardo il metodo e il merito. Se la forza di maggioranza ha detto “no” alle scelte intraprese che «invitano all’uso dell’auto», a partire dai parcheggi a silos da mille posti e dalla sequenza di rotonde lungo viale De Gasperi, dall’altro fronte il primo cittadino dichiara: «Molte delle considerazioni espresse circa le opportunità da cogliere per la città con questo intervento, sotto il profilo ambientale, della mobilità e dell’occupazione, non sono esclusivo patrimonio di Sel e Verdi». E, sottolineando che alla base c’è un progetto ereditato dall’esecutivo Dompè, Checchi dal canto proprio tiene a ricordare che l’argomento Sesto Palazzo è «già stato oggetto di un confronto aperto all’interno della maggioranza». Al tempo stesso, afferma: «Come amministrazione siamo impegnati perché il piano sottoscritto a suo tempo con l’azienda, peraltro dimostratasi sensibile e attenta sull’argomento, possa essere migliorato nell’interesse di tutti». Certo, a questo punto, dopo il segnale forte lanciato dagli ambientalisti, all’interno del centrosinistra resta uno strappo, riguardo innanzitutto i contenuti, che il vertice della squadra di governo dovrà affrontare, tenendo conto che alcuni pezzi del progetto complessivo sono già passati dalla commissione Paesaggio. Intanto, sullo scossone interno al centrosinistra nella giornata di ieri è intervenuto il capogruppo della lista di opposizione “Insieme per San Donato”, Marco Zampieri, che ha commentato: «Sebbene abbiamo idee politiche diverse e una visione differente riguardo le strategie per il Sesto Palazzo Uffici, riconoscono che il gruppo di Sel e Verdi è l’unico all’interno della maggioranza che ha dimostrato coerenza, portando avanti le istanze con cui aveva aperto una battaglia quando si trovava in minoranza: a questo punto il sindaco faccia sintesi per presentarsi di fronte ad un interlocutore come Eni in modo forte». Ora occorre attendere i prossimi sviluppi per capire se da
  • 4. 4 parte del sindaco verrà fatto un passo indietro sui tasselli di fatto bocciati dagli ambientalisti al fine di ritrovare coesione all’interno della coalizione. Giulia Cerboni 2. All’Itis Mattei si parla di auto ecologiche Le strategie del futuro per dire “basta allo smog”, a partire dalle auto elettriche, saranno al centro del convegno, organizzato dall’Itis Mattei. L’appuntamento, dedicato alla “mobilità sostenibile a scuola”, è in programma per sabato 11 maggio a partire dalle 9.15, presso l’Auditorium dell’Omni Comprensivo. Tra i relatori, prenderà la parola il presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo, il sindaco di San Donato Andrea Checchi e all’assessore Simona Rullo, a cui seguiranno una serie di contributi da parte di esponenti che forniranno una vasta panoramica sull’argomento al centro dell’attenzione. Nel corso della mattinata nel giardino della scuola, dove si trova la pensilina fotovoltaica per la ricarica dei veicoli che non producono smog, si terrà un workshop con la possibilità per gli interessati di provare a guidare un auto o una moto elettrica. 3. Biglietti anonimi, ecco “Mr. Caos”: «Scrivo in strada per il pubblico IL CASO IL GIOVANE ACCETTA DI SPIEGARE LA SUA “ARTE”, NATA PER SCUOTERE LE COSCIENZE Produrre contrasto d'opinioni e quindi dialettica, perché «la costruzione della società attraverso la parola non è un optional, è una questione di necessità». Parola di “Mr. Caos”. Alto, occhi marroni e capelli castani, lunghi e ricci. Anarchico e ribelle. Oppure affabile ed estroverso, pettinatura a spazzola e occhi chiari. Perché no, una lei: slanciata e sbarazzina, piercing al naso e un piccolo tatuaggio dietro al collo. Il suo identikit rimane sconosciuto, celato dietro un anonimato difeso con forza. A rischiararsi leggermente è il progetto del poeta, contattato da “Il Cittadino” allo scopo di fornire qualche prima coordinata interpretativa su un fenomeno che sta incuriosendo la città. La premessa è che «sono restio a parlare dell'altro me, ma mi trovo costretto a farlo per chiarire questo mio lato enigmatico, e sicuramente non per farmi pubblicità». «Scrivo per strada perché penso che pubblicare sia un modo per rendersi pubblici - esordisce quindi Mr. Caos -, e la strada è il più grande moltiplicatore di pubblicazione che uno possa avere». Un luogo adatto per quella che definisce «semplice poesia, che di gente e di strada parla e in strada e tra la gente sta». Ci tiene a precisare di non aver inventato nulla, ma di attenersi ad una pratica denominata "assalto poetico", diffusa nell'ambiente della street art. Perché la poesia deve circolare, può e deve veicolare qualcosa, stimolare gli intelletti e la fantasia: l'assalto poetico «ti costringe a interpretare un messaggio, che può strapparti un sorriso o dei dubbi, ma che comunque genera un pensiero. Utilizzando questa tecnica ti strattono per portarti a leggere». Ora resta da vedere quanto i cittadini siano contenti d'esser "strattonati": nei giorni scorsi su facebook impazzava il tormentone "chi è Mr. Caos?", con i commenti divisi tra chi apprezza il personaggio, per il modo in cui «colora la città» e diffonde bei versi nel quotidiano, e chi lamentando la difficoltà nello scollare i volantini ne addita la maleducazione. Mr. Caos ribatte: «Non credo di imbrattare, quello che faccio è un intervento gentile in un certo senso, la colla è fatta di farina e acqua, e se a qualcuno proprio non piace può passare e staccare», oltre a precisare che le poesie non sono attaccate solo a Certosa, ma in tutta la città. Anche se l'area di via Di Vittorio è probabilmente quella con la maggiore concentrazione di fogli nonché la comunità che ne discute di più. La curiosità che proprio non vuole soddisfare è quella che pretende di squarciarne il velo d'anonimato: «Non capisco chi è interessato a conoscere la mia vera identità. Cosa cambierebbe sapere chi sono? Il messaggio non è Mr. Caos, ma la poesia che ha libera interpretazione a seconda del lettore. Perché "il poeta sei tu che leggi"  Fonte: 7GIOrni.Info 1. San Donato: sgomberato il campo rom abusivo sorto nella vecchia cascina di via Marignano Questa operazione si è resa necessaria per garantire da un lato la legalità, dall’altro la sicurezza delle persone coinvolte, insediatesi in strutture cadenti e pericolose». Così Andrea Checchi, sindaco di San Donato, ha commentato una importante operazione che ha visto l’intervento congiunto delle forze dell’ordine sandonatesi e milanesi. Nel pomeriggio del 1° maggio, infatti, gli agenti della Polizia Locale di San Donato, i colleghi di Milano e i carabinieri della Stazione di via Maritano hanno proceduto ad allontanare una quarantina di rom che si era insediata fra i ruderi di una vecchia cascina dismessa di via Marignano. Il gruppo proveniva principalmente dall’insediamento abusivo di viale Ungheria a Milano, che era stato sgomberato qualche giorno fa. «Ferma restando la necessità di non tollerare occupazioni illegali e foriere di problemi di gestione a livello territoriale – ha aggiunto Checchi -, siamo altresì consapevoli che situazioni come queste necessitino di risposte anche sul fronte dell’accoglienza, che potranno essere fornite solo in un’ottica di collaborazione intercomunale». Redazione Web