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Il concetto di salute veniva associato a quello di equilibrio, o crasi, tra gli umori,
basato sulla dottrina di Ippocrate e Galeno, secondo cui esisterebbero quattro
qualità e quattro umori, rispettivamente caldo, secco, freddo, umido e sangue, flegma, bile
gialla, bile nera.
Umori Sangue Bile gialla Bile nera Flegma
Organi Fegato Cistifellea Milza Polmoni
Clima Caldo Freddo Umido Secco
Elementi Fuoco Aria Terra Acqua
Entità cosmiche Sole Terra Mare Cielo
Qualità Caldo e secco Caldo e umido Freddo e secco Umido e freddo
Temperamenti Sanguigno Collerico Malinconico Flemmatico
Stagioni Primavera Estate Autunno Inverno
Età dell’uomo Infanzia Adolescenza Maturità Vecchiaia
Direzioni Sud Est Nord Ovest
Pianeti Giove Marte Saturno Venere
Si riteneva che l'organo specifico in cui risiede ciascun umore fosse il fegato
per il sangue, il polmoni per il flegma, la cistifellea per la bile gialla e la milza per la
bile nera. A monte di questo sistema stava la dottrina tradizionale dei "quattro
elementi" o "radici" del mondo: fuoco, aria, terra, acqua, connessi alle quattro
entità cosmiche, il Sole, il Cielo, la Terra e il Mare (secondo le concezioni
sapienziali diffuse in Occidente - il Pitagorismo ne è un esempio - e in Oriente il
numero Quattro rappresenta l'Immanenza, cioè la realtà fenomenica,
simbolizzata anche dal quadrato). Coerentemente con l'analogia microcosmo-
macrocosmo, ambedue espressioni dello stesso principio formatore e gerarchico,
anche la salute del mondo si identifica con l'armonia tra le quattro radici.
Secondo la medicina classica e medievale il principio essenziale del corpo
umano è il calore, a sua volta temperato dal freddo. Nelle età dell'uomo e nelle
stagioni, tra loro in reciproco rapporto, esiterebbe una prevalenza, nel complesso
equilibrata, di qualità, per cui nell'adolescenza (0-30 anni di età) e nella primavera,
prevale il caldo e l'umido, nella giovinezza (30-40 anni di età) e nella estate il caldo
e il secco, nella vecchiaia, sinonimo di maturità (40-60 anni di età), e nell'autunno il
freddo e il secco, nella decrepitezza (dai 60 anni in su) e nell'inverno il freddo e
l'umido.
L'eccesso o il difetto (disequilibrio, discrasia) di raffreddamento si
ripercuotono sugli umori e causano la malattia, mentre la salute, come dicevamo,
deriva dall'armonia dei contrari (ma - va aggiunto - non da una loro presenza
meccanicamente egualitaria!).
Galeno, in particolare, riteneva che il sangue deriva dal fuoco (caldo e secco), il
flegma dall'acqua (umida e fredda), la bile gialla dall'aria (calda e umida), la bile
nera dalla terra (fredda e secca). A questi venivano associati i quattro
temperamenti: sanguigno, legato al fuoco, flemmatico, legato all'acqua, collerico o
bilioso, legato all'aria, e melanconico o ipocondriaco, legato alla terra, in cui, cioè,
una delle qualità fondamentali, pur essendo mischiata alle altre, risulta egemone. Così
il temperamento diventa un fattore fondamentale che il medico deve tenere in gran
conto per la diagnosi, per la prognosi e per la terapia appropriata

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  • 2. una delle qualità fondamentali, pur essendo mischiata alle altre, risulta egemone. Così il temperamento diventa un fattore fondamentale che il medico deve tenere in gran conto per la diagnosi, per la prognosi e per la terapia appropriata