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White Rush




Progetto di tesi IED 2011
Corso di “Organizzazione di eventi e relazioni pubbliche”



            Fabrizia Greco, Elisa Marino
             Relatrice: Paola Gagliardo
INDICE

Introduzione                                          3
Briefing                                              4
       Il brief                                       4
       L’analisi del brief                            4
Analisi                                               5
       La White Gallery                               5
       L’analisi Swot                                10
       L’attuale comunicazione della White Gallery   12
       Competitors                                   13
       Target                                        14
Pianificazione                                       18
       Archivio                                      18
       Cloud Computing                               18
       Operazioni di controllo                       19
La comunicazione                                     20
       Concept creativo                              20
       Immagine coordinata                           20
       Web                                           21
	      Ufficio	stampa	e	relazioni	pubbliche          24
       Gift                                          24
Attuazione del progetto                              26
       Logistica                                     26
       Spazi e allestimenti                          27
       Produzione artistica                          30
       Svolgimento                                   30
       Location                                      33
Follow up                                            34
       Termine dell’evento                           34
       Consuntivazione                               31
       Chiusure amministrative                       34
	      Verifica	finale	del	progetto                  34
       Eventi successivi                             35
Appendice                                            36
       I nuovi strumenti di comunicazione            37
       Tabella fashion blogger                       43
       Mappa foyer                                   44
       Budget                                        45




                                    White Rush        2
INTRODUZIONE
Prima di addentrarci nel nostro progetto vi raccontiamo qualcosa di noi. Siamo Fa-
brizia ed Elisa, due studentesse del 3° ed ormai ultimo anno del corso di Comuni-
cazione dello IED, per la precisione di “Organizzazione di eventi e Relazioni pubbli-
che”. Il percorso didattico svolto, le nostre passioni e la nostra irrefrenabile curiosità
per i social media, hanno stimolato il desiderio di presentare un progetto avvincente
e ambizioso: è per questo che ci siamo proposte alla White Gallery dell’Eur con
tante idee e voglia di fare. Trovando un grande feeling con i nostri interlocutori, ab-
biamo	deciso	di	procedere	nell’impresa	trasformando	l’incontro	in	un	primo	briefing.	     	

Ad oggi, a lavoro avviato, il nostro dialogo continua e gli spunti proposti hanno
suscitato in loro grande interesse, che si è tradotto in una totale disponibilità nel
fornirci informazioni.

Per quanto riguarda lo svolgimento, almeno teorico, delle diverse fasi del progetto,
abbiamo	 iniziato	 con	 l’ascolto	 e	 la	 scomposizione	 del	 briefing	 che	 ci	 ha	 portato,	
a seguito di un’attività di brainstorming, alla formulazione di una prima bozza di
lavoro. Successivamente, siamo passate all’analisi dello scenario, del target, dei
competitors	e	dei	social	media.	Questa	fase	ha	preceduto	quella	di	pianificazione,	
cioè	la	definizione	di	strumenti	operativi	quali	l’archivio,	il	gantt,	il	budget	e	le	opera-
zioni	di	controllo.	Parallelamente,	abbiamo	progettato	il	“film”	dell’evento	cercando	
di dettagliare tutti i particolari relativi ad esso, dal concept creativo alla logistica. In-
fine,	abbiamo	scelto	di	introdurre	una	possibile	modalità	per	il	follow	up	dell’evento,	
ovviamente attuabile esclusivamente a seguito dello svolgimento reale dell’evento.

Vogliamo	specificare,	inoltre,	che	tutte	queste	iniziative	sono	state	pensate	e	propo-
ste in un’ottica di realizzazione effettiva del progetto, valutando quindi costantemen-
te il loro aspetto più concreto.




                                         White Rush                                         3
BRIEFING
Il brief
L’azienda
La White Gallery si presenta come il primo lifestyle store internazionale d’Italia. Si-
tuata negli storici spazi del Palazzo dell’Arte Moderna nel cuore dell’Eur, la location
è	una	dinamica	realtà	in	cui	fashion,	accessories,	design,	art,	fragrances	e	finest	
food si fondono in piena armonia. Il contemporary shop unico nel suo genere si
estende	su	una	superficie	di	5000	mq	nei	quali	molteplici	luxury	brand	sfoggiano	le	
loro prime linee ed introvabili limited edition.

Il foyer
Mantenendo i valori dell’ esclusività dei prodotti trattati, la White Gallery ha dedicato
il foyer del negozio ad un target più giovane e di tendenza, dando spazio a linee di
artisti	emergenti,	street	art,	pezzi	unici	o	collezioni	bio	realizzate	per	supportare	fini	
sociali.

Gli obiettivi
   •	 dare visibilità al reparto nel foyer;
   •	 creare rumor e passaparola intorno alle collezioni limited edition presenti nel
      reparto;
   •	 coinvolgere e stimolare il nostro target informandoli dell’esistenza di un con-
      temporary shop dinamico, di tendenza, innovativo ma anche esclusivo;
   •	 fidelizzare	il	target;
   •	 trasmettere e comunicare i valori e l’identità di un reparto dinamico e in con-
      tinua evoluzione.



L’analisi del brief
Dopo	l’analisi	del	brief,	abbiamo	pensato	di	creare	un	evento	con	la	finalità	di	pro-
muovere il reparto dedicato ai giovani all’interno della White Gallery. La comunica-
zione dell’evento, below the line ed alternativa, sarà quindi indirizzata al nostro tar-
get di riferimento, cioè ai fashion blogger, ai giovani altospendenti, ai ragazzi legati
a	circoli	sportivi	e	studenti	di	istituti	di	moda	(IED,	Accademia	del	lusso,	Koefia	ecc).	
Un’analisi di monitoraggio delle discussioni Online e di ascolto dei giovani opinion
leader del settore ci permetteranno di valutare i loro interessi e di coinvolgere i trend
setter	individuati.	Gli	invitati	saranno	contattati	personalmente	ed	accompagnati	fino	
al giorno dell’evento con newsletter ed attivi social network all’avanguardia. L’e-
vento sarà punto d’incontro imperdibile per amanti della moda, fautori del lusso e
ricercatori di tendenze.




                                       White Rush                                        4
ANALISI
La White gallery
Lo store
La White Gallery, aperta il 31 ottobre ed inaugurata il 2 dicembre del 2009, si trova
all’EUR, un quartiere moderno celebre per la sua architettura razionalista, concepito
e costruito in occasione dell’Esposizione Universale che avrebbe dovuto tenersi nel
1942. Lo store è ospitato nei rappresentativi spazi del Palazzo dell’Arte Moderna,
una	 porzione	 del	 Polo	 Museale	 dell’ex	 Piazza	 Imperiale,	 oggi	 Piazza	 Guglielmo	
Marconi.

Lo spazio è strutturato come una galleria d’arte contemporanea. I cinquemila me-
tri quadrati suddivisi su tre piani offrono ai suoi visitatori un’esperienza d’acquisto
innovativa, contraddistinta dalla multisensorialità. Colori, profumi, suoni, sapori e
materia si miscelano e diventano tutt’uno grazie all’intersecazione delle aree.

Al piano terra si sviluppa la hall, luogo di accoglienza e introduzione agli am-
bienti della White Gallery, ovvero l’area reception e gli spazi espositivi dedi-
cati a lifestyle, borse, scarpe e accessori, tecnologia, fashion e contemporary.
La selezione di marche e griffe italiane e internazionali è strettamente limitata al set-
tore lusso. Burberry e Ralph Lauren sono presenti con uno spazio monomarca ed
occupano le ali del negozio; tra le collezioni ospitate troviamo quelle di Adam Kim-
mel,	Albino,	Alxander	McQueen,	Ballantyne,	Blumarine,	Brooks	Brothers,	Casadei,	
Chloé, Diesel, Dries Van Noten, Ermenegildo Zegna, Ferragamo, Giorgio Armani,
Givenchy, Isaia, Loro Piana, Roda, Sergio Rossi, Trussardi 1911, Valentino, Yohji
Yamamoto, Pucci, Cucinelli ed Ann Demeulemeester.

Fondamentale è l’attenzione al Design che lo store ripone scegliendo sia artisti
emergenti, con la creazione di spazi loro dedicati, sia coinvolgendo architetti ormai
affermati, che con le loro opere rendono ineguagliabile l’eleganza della location.
Per l’inaugurazione della White Gallery, il creative director Felice Limosani realizzò
l’installazione luminosa “Sospeso”. Essa accoglieva i visitatori all’ingresso del life
style	store	con	un	doppio	lettering	cubitale,	riflesso	tra	cielo	e	terra	in	una	continuità	
materiale/immateriale che irradiava vibrazioni luminose attraverso lo spazio che le
conteneva. “Questo progetto” sostiene Felice Limosani “rappresenta un tributo alla
maestosità	 di	 White	 Gallery,	 riletta	 in	 termini	 di	 design	 experience.	 Trentaquattro	
chilometri di cavo di nylon catarifrangente compongono un dialogo bianco liquido tra
la leggerezza della luce e la maestosità dei marmi”.
Un’altra opera di design ospitata all’interno della sala maggiore della White Gallery
è	“Fluxus”	una	scultura	in	vetro	e	luce.	Nuova	espressione	estetica	del	movimento	
nello spazio, evoluzione di “Knit”, singolo elemento in vetro fatto a mano realizzato
da	karim	Rashid.	“Fluxus”	esprime	il	senso	e	l’identità	del	luogo	esaltandoli	in	una	
superficie	sospesa,	fluida:	un	tessuto	di	energia	che	scorre	lungo	60	mq	con	una	
struttura che impiega 80.000 Knit in vetro lavorato a mano nei colori nero, bianco e
3 sfumature di grigio, con 5.000 lampade alogene puntiformi distribuite a rete.




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L’esterno della White Gallery




Il portico della White Gallery


         White Rush              6
Reparto donna




Scalinata e reparto uomo




       White Rush          7
Sala fragranze




Reparto accessori




    White Rush      8
Foyer




 Fluxus




White Rush   9
Il foyer
Il	foyer,	di	circa	300	metri	quadri,	ospita	installazioni	e	scenografie	particolari,	ed	è	
dedicato a un target più giovane. Le collezioni ospitate sono infatti streetwear, tut-
tavia i brand restano nomi importanti come: Jeremy Scott, Stella Mc Cartney, 5Pre-
view, Bad Spirit, Christopher Kane T- shirt, Carmina Campus, Play Comme des
Garçons,	Equipe	‘70,	Forfex,	Hydrongen,	Htc,	Pagano,	Sprai.	A	rotazione,	inoltre,	
vengono ospitate delle collezioni esclusive per la White Gallery, come ad esempio
le Superga Recycled della primavera estate 2011 e delle collezioni dedicate al so-
ciale,	come	le	Hope	Japan	T-shirt.	

L’analisi Swot
La	hall	della	White	Gallery	si	presenta	come	uno	spazio	espositivo	flessibile	e	mo-
dulabile che diventa il luogo della comunicazione. Il design e l’esclusività dei prodot-
ti trattati rendono unico nel suo genere questo lifestyle store.

L’analisi SWOT condotta sul reparto del foyer ci conferisce una chiara visione di
quelli che sono i punti di forza, debolezza, opportunità e criticità dell’area della Whi-
te Gallery dedicata ai giovani trend setter. Questa valutazione interna ed esterna
all’azienda permetterà di stabilire le strategie necessarie per raggiungere gli obiet-
tivi	prefissati.		




                                       White Rush                                      10
Come si può notare, fondamentale è la struttura del lifestyle store: essendo open
space, infatti, si presta ad ogni tipo di allestimento (basti pensare alla già citata
installazione	“Sospeso”	di	Felice	Limosani).		Inoltre	le	Limited	Edition	proposte	con-
feriscono una ulteriore unicità al contemporary shop: ha infatti spesso l’esclusiva
nazionale su alcuni prodotti all’”ultimo grido”.

Il foyer ha una posizione privilegiata all’interno della White Gallery: è la prima sala
nella	quale	si	accede	entrando	nell’edificio,	gode	di	una	buona	illuminazione	ed	è	di	
forte impatto. Sicuramente, anche le opere di Art Design che ospita al suo interno e
che vantano nomi come Felice Limosani o Karim Rashid, conferiscono un’assoluta
singolarità al concept store.

Un’eventutale punto di debolezza in un contesto così accattivante, si può riscon-
trare nella posizione della White Gallery, sicuramente di prestigio trovandosi nel
cuore dell’Eur, ma al contempo fuori dal centro storico e lontano dalle rinomate vie
del	“luxury	shopping”;	gode	sì	di	un	parcheggio	riservato,	ma	esso	è	spesso	insuffi-
ciente per poter accogliere i clienti, e la ricerca di un parcheggio in una zona al alta
concentrazione	di	uffici	risulta	noiosa	e	potrebbe	scoraggiare	il	potenziale	target.	

Un punto su cui si dovrà lavorare molto è la comunicazione. La proprietà dello sto-
re, ancora impegnata ad ultimare la struttura, non ha ancora elaborato un piano
di comunicazione completo. Infatti basta uscire dal quartiere Eur e la conoscenza
tra i romani del lifestyle store è assente, confusa o imprecisa: bisogna trasmettere
messaggi	chiari	e	modificare	le	percezioni	errate	che	si	sono	venute	a	creare	nella	
mente dei consumatori.

Questi punti “deboli” possono trasformarsi facilmente in opportunità! E’ forte l’esi-
genza di incrementare la notorietà del reparto allestito nel foyer, creando rumor e
curiosità	intorno	alle	attività	che	esso	ospita	e	ai	luxury	brands	di	cui	dispone.	
Esso dovrà avere visibilità come reparto dinamico ed unico nel suo genere, puntan-
do su articoli a edizione limitata, che essendo presenti solo per un breve periodo
all’interno del contemporary shop invoglieranno i clienti a recarsi il prima possibile
presso la White Gallery assicurandosi il proprio pezzo “cult”.

Una ricerca molto approfondita permetterà di individuare un target di opinion leader
e giovani trend setter appassionati di fashion, che verranno coinvolti nelle attività
instaurando un dialogo diretto e continuo con il concept store.
In linea con la particolare attenzione verso il design insita nei valori della White
Gallery, verrà data maggiore enfasi all’innovazione nel settore: ospitando continua-
mente nuovi stilisti emergenti, designers all’avanguardia e seguendo le tendenze
più bizzarre. “Esclusività”, “tendenza”, “lusso” ed “edizioni limitate” sono infatti le
parole chiave per il raggiungimento dei nostri obiettivi.

Attraverso i canali della un-conventional communication e gli strumenti del web 2.0,
verrà instaurare un dialogo diretto con il nostro target di riferimento: i giovani ai
quali presentare le nuove linee di abbigliamento, esclusive e di tendenza, ma an-
che accessibili ai loro portafogli. All’interno della White Gallery, “cool” non sarà più
sinonimo di “costoso”.



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L’attuale comunicazione della White Gallery
La fase di apertura della White Gallery è stata supportata da una comunicazione
tradizionale. Il piano di comunicazione prevedeva cartellonistica ai gates interna-
zionali aeroportuali, pubblicità su riviste di quartiere come Parioli Poket e brevi spot
della durata di 30 secondi nelle sale di proiezione del cinema “The Space Parco de’
Medici” per un arco di 6 mesi.

La comunicazione online è stata recentemente avviata. Il sito della White Gallery,
raggiungibile attraverso l’url http://www.whitegallery.it/ , presenta nell’home page la
possibilità di scegliere la lingua, italiana o inglese.
In apertura parte in automatico un video di presentazione dello store, troviamo, una
breve descrizione della White Gallery, dei suoi servizi e degli orari effettuati.

Il sito prevede 7 sezioni corrispondenti ai diversi servizi offerti dal negozio:
     •	 fashion: breve descrizione del mood dei prodotti trattati;
     •	 sartoria: illustrazione del reparto sartoria;
     •	 accessories: categorie di accessori presenti nello store;
     •	 design art: impegno della White Gallery nel proporre nuovi artisti emergenti;
     •	 fragrances: presentazione dello spazio dedicato ai profumi;
     •	 finest	food:	progetti	per	il	reparto	di	ristorazione	di	prossima	apertura;
     •	 events: elenco dei video realizzati durante i diversi eventi all’interno della
         White	Gallery	(aggiornato	a	Dicembre	2010).
In basso a destra, inoltre, troviamo le seguenti etichette:
     •	 floor:	descrizione	di	ogni	piano	dello	store;
     •	 brand: i marchi trattati dalla White-Gallery;
     •	 contact: mappa, contatti e orario d’apertura;
     •	 english: possibilità di tradurre il sito in inglese.

La pagina fan della White Gallery su facebook, http://www.facebook.com/pages/
White-Gallery/178462398869586 , è utilizzata principalmente per presentare pro-
dotti ed eventi. Le interazioni con gli utenti non sono molte, nonostante numerosi
post pubblicati ogni giorno. Gli album delle foto sono 8:
   •	 White gallery streetwear;
   •	 le marche della White gallery indossate dalle star;
   •	 foto bacheca;
   •	 le installazioni;
   •	 White gallery KIDS;
   •	 Brian Atwood per White gallery;
   •	 immagini	del	profilo;
   •	 gli spazi.

Il blog, http://wgspotlight.blogspot.com/2011/04/white-fluo.html?spref=fb è stato
recentissimamente aperto. Il nome è “W.G. Spotlight” mentre il sottotitolo recita
“When	fashion	meets	creativity”.		La	grafica	è	semplice	e	di	colore	nero,	i	testi	sono	
in corsivo. Il primo post risale al 4 maggio e parla di un personaggio, “Wiggy”, che si
presenta come un dipendente dello store che vuole raccontare il modo della moda
attraverso gli occhi della White Gallery. I successivi post, invece, descrivono abiti e
accessori di stilisti famosi.


                                       White Rush                                    12
Competitors
Pur nella convinzione che la White Gallery sia unica nel suo genere e non abbia
concorrenti diretti a Roma, abbiamo individuato due realtà che hanno caratteristiche
simili soprattutto per il concept che le anima: 10 Corso Como a Milano e Colette a
Parigi. Utile per la stesura della nostra strategia è stato analizzare le informazioni
di base, la comunicazione e le attività sul web proposte da questi lifestyle stores di
portata internazionale.

10 CORSO COMO (Milano)
“culture, design, editions, beauty, fashion, style”

Fondato nel 1990 a Milano, conta anche di due store a Tokio e Seoul. All’interno è
possibile trovare una gallery, un bookshop, un reparto dedicato al design, un risto-
rante e un punto coffee.
“The world of 10 Corso Como” una realtà intrisa di valori aziendali, nella quale si
viene rapiti anche solo entrando nel sito internet. Questo ha infatti un design molto
particolare ed evocativo. Le sezioni Visit e Journal, permettono di restare sempre
aggiornati sulle novità proposte, dalla sezione Shop, invece, è possibile acquistare
online i prodotti trattati.
Official	Web	Site:	http://www.10corsocomo.com/

La Fan page su Facebook ha un seguito di 7117 persone (dato aggiornato al 15
maggio).	Vengono	continuamente	pubblicati	link	ed	immagini	nonché	informazioni	
in tempo reale. Ciò permette un’interazione con i propri follower mostrando loro
nuovi arrivi e le ultime realtà artistiche curate dallo store.
http://www.facebook.com/10corsocomo?ref=ts&sk=wall

COLETTE (Parigi)
Storico	negozio	in	Rue	Saint-Honoré	dove	si	incontra	moda	lusso	e	design.

Colette è il miglior esempio di lifestyle store nel mondo. Non è infatti esclusivamente
un fashion brand, né un negozio di design o una playlist musicale: nella boutique
può essere trovato ciò che di più cool è in commercio, nonché il perfetto connubio
tra	firme	emergenti	e	brand	più	famosi.	Al	suo	interno	troviamo	un	coffè	bar	e	nel	
piano di sopra un spazio espositivo per rassegne d’arte ed eventi.
Nel sito, troviamo un’interessante sezione “Colette Guest Blog” dove vengono mo-
strati i link dei maggiori blogger parigini! Inoltre, vi è la possibilità di creare un proprio
account personale con cui acquistare i prodotti online. Sono presenti anche le labels
“news”, “now”, “more”, e “newsletter”. Fondamentale è la traduzione del sito in tre
lingue: francese, inglese e giapponese, con la quale si può realmente abbracciare
tutto il mercato internazionale.
Official	Web	Site:	http://www.colette.fr/

La pagina fan su Facebook ha 41710 “likes” e 1423 registrazioni (dati aggiornato al
15	maggio).	Essa	è	curata	nei	singoli	dettagli,	è	diventata	un	punto	di	incontro	per	
designer famosi ed emergenti i quali pubblicano opinioni e link.
http://www.facebook.com/www.colette.fr



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Target
Il target a cui vogliamo rivolgerci, è un target di uomini e donne di età compresa
tra i 18 e i 30 anni, altospendenti, che seguono la moda, il design e la tecnologia e
amano partecipare ad eventi esclusivi in cui sentirsi protagonisti.




Confrontando i dati Eurisko, possiamo affermare che il nostro target è un’élite ri-
stretta, giovane, mista per genere e che ha come tratto distintivo l’equilibrio tra
cultura,	professione,	divertimento	e	piacere.	Hanno	uno	status	e	cultura	e	reddito	
elevati.		Hanno	una	forte	predisposizione	alla	leadership	e	spiccata	capacità	orga-
nizzativa.	Il	gruppo	femminile	tende	ad	assumere	un	doppio	ruolo	(fuori	casa/casa),	
con	 tuttavia	 una	 propensione	 significativamente	 maggiore	 a	 privilegiare	 la	 realiz-
zazione personale; il gruppo maschile è fortemente impegnato nella realizzazione
professionale e, seppur meno, nella crescita culturale e nella propria partecipazione
sociale. L’ascolto abituale di TV è sottomedia, al contrario di quello della radio, che
è sopramedia. Leggono quotidiani, ma soprattutto riviste maschilifemminili. I criteri
di consumo sono emozionali: l’orientamento è alla distinzione, l’acquisto è d’impul-
so, c’è attenzione al prodotto nuovo e amano cambiare marca spesso. Solitamente
acquistano nei negozi migliori, dove il personale è disponibile. L’orientamento com-
portamentale in fatto di alimentazione è misurato e attento, ma anche innovativo e
sperimentale.

Tra i possibili pubblici di riferimento, abbiamo individuato due segmenti particolar-
mente interessanti per il nostro evento: i fashion-blogger e gli studenti delle accade-
mie di moda di Roma.

                                       White Rush                                       14
I fashion blogger
I fashion blogger vengono considerati come i nuovi opinion leader del fashion sy-
stem:	i	cosiddetti	digital	influencer.	I	fashion-blogger	colmano	la	distanza	tra	mar-
chio e consumatore: con i loro blog sono a contatto con molte persone, esprimono
la propria personalità liberamente e sono tra la gente comune, dove viene detto ciò
che si pensa. Questo, per coloro che sono disposti ad ascoltare le opinioni del pro-
prio target, è fondamentale: bisogna saper emozionare, stupire e far sentire uniche
le persone, senza porsi in modo arrogante e distante. I fashion blogger vengono
ormai invitati a molti eventi modaioli.

Ecco elencate delle case history di successo alle quali hanno partecipato alcuni
fashion blogger.

LUISA	VIA	ROMA	“luxury	shopping	worldwide	shipping”
Blog:	Luisa’s	News,	sfilate	di	moda	e	commenti	(lingua	inglese)

Evento: “A day with Chiara Ferragni”
Diventa stylist per un giorno, in occasione del lancio della nuova collezione di scar-
pe di Chiara Ferrgani. Il contest terminerà il 18 aprile 2011 alle 24.00. Interessantis-
simo	traffico	generato	su	twitter!

Evento: “Firenze 4ver. It’s magic”
Data: 9 – 12 giugno 2011
evento giunto alla 2° edizione, ideato ed organizzato dallo staff della celebre bouti-
que LuisaViaRoma, rappresenta un momento di incontro davvero unico per i fashion
blogger	più	quotati	del	mondo	che	avranno	la	possibilità	di	creare	outfit	esclusivi	con	
gli abiti della nuova collezione presenti per loro in boutique e di partecipare a serate
ad alto tasso glamour.
40 tra i più celebri fashion blogger al mondo ritenuti dei veri e propri guru del fashion
style ed addetti ai lavori nel mondo della moda si confronteranno per scoprire i pez-
zi più cool della nuova collezione.

Madrina d’eccezione: Sarah Jessica Parker

A COLAZIONE CON KENZO

Brand: Kenzo
Evento: una colazione nella boutique di Milano, in via Manzoni 25, a ridosso della
fashion week
Svolgimento: un momento spontaneo e piacevole per conoscere la nuova collezio-
ne	e	indossare	per	uno	shooting	fotografico	la	nuova	it	bag	della	maison.	Durante	
la mattinata le fashion-blogger invitate hanno potuto chiaccherare con la direttrice
generale di Kenzo Parfums Worldwide, Patricia Tranvouez.

DRESS ME UP

Brand:	Dolce	&	Gabbana
Evento: presentazione della nuova collezione nello store di Via spiga 26, Milano
Svolgimento: 6 blogger internazionali hanno potuto curare lo styling delle vetrine


                                       White Rush                                     15
per	la	nuova	collezione	primavera	estate	2011	di	Dolce	&	Gabbana	aiutati	da	Anna	
dello Russo.

SHOOTING	DA	SWATCH

Brand: Swatch Italia
Evento:	presentazione	della	nuova	collezione	nel	flagship	store	di	Milano,	in	Corso	
Vittorio Emanuele
Svolgimento: presentazione della nuova collezione con intervento del brand mana-
ger	di	Swatch	Italia,	seguito	da	uno	shooting	fotografico	dove	le	20	blogger	invitate	
hanno potuto posare dopo essere state truccate e pettinate da professionisti del
settore.

BEMILANO BLOGGER WEEKEND

Brand: BeMilano
Evento: valorizzare la città di Milano e ascoltare le opinioni di 15 fashion blogger tra
i	più	influenti	in	Europa.	
Svolgimento: i blogger sono stati coinvolti in un weekend durante il quale sono stati
guidati per la città di Milano. L’ultimo giorno, invece, si sono potuti confrontare attra-
verso un dibattito su ciò che rappresenta la città e quali sensazioni essa trasmette.


MANGO	LOVES	FASHION	BLOGGER

Brand: Mango
Evento: concorso tra 7 blogger internazionali: l’americana Nathalie Suárez, l’italia-
na Chiara Ferragni, la messicana Andy Torres, la spagnola Silvia García, l’inglese
Poppy Dinsey, la svedese Lina Söderström e la francese Denni Elias.

Svolgimento: Lo scorso 22 marzo, nell’hangar- design center di Mango a Barcello-
na, le bloggers hanno creato 2 look da presentare sul micro sito della casa spagnola
dedicato	all’iniziativa	(supportato,	ovviamente,	anche	da	facebook	e	twitter).	In	una	
settimana i fan del brand spagnolo hanno votato il look migliore, e la vincitrice Andy
ha potuto devolvere 5000 euro a un’organizzazione non governativa a sua scelta,
la “Japanese Red Cross”. A metà aprile, invece, ogni blogger ha partecipato alla
shopping night organizzata da Mango nel paese di ognuna, dove hanno dispensato
consigli di styling ai loro fan. Nel corso delle serate, sono stati prodotti dei video che
sono stati messi sul microsito il 26 aprile. A partire da quel momento, i fan del brand
hanno votato la loro blogger preferita. Il 3 maggio è stata dichiarata vincitrice Andy
di StyleScrapbooking, che ha ricevuto 20mila euro e che diventerà la nuova it girl
del marchio per la stagione autunno-inverno 2011.


FASHION2ET	&	MIMMA	NINNI	WANTS	YOU
The 1st ever competition

Brand: Mimma Ninni
Evento: presentazione delle collezioni primavera estate 2011 con il coinvolgimento


                                       White Rush                                      16
del mondo del fashion web, dagli illustrators ai bloggers passando per i social net-
work italiani. Evento svoltosi l’8 aprile 2011 nel Concept Store Mimma Ninni a Bari.
Svolgimento:	Nell’evento	organizzato	nel	luxury	concept	store	Mimma	Ninni	si	sono	
alternati diversi professionisti del mondo del fashion web. Veronica Ferraro e Chiara
Biasi, due fashion blogger italiane in ascesa, sono state le stylists d’eccezione per
l’evento, nonché protagoniste della prima linea di t-shirts private lable Mimma Nin-
ni, una collezione progettata da Federica Riso. MarieClaire Italia, partnership della
serata, ha omaggiato con alcune copie gli ospiti del cocktail party, che sono strati
intrattenuti dalle note di uno dei DJ pugliesi più conosciuti, Maurizio Macrì. Durante
la serata, sono stati premiati i tre vincitori del contest “Mimma Ninni wants you”, che
prevedeva	la	rappresentazione	grafica	di	una	libera	interpretazione	della	primavera	
estate 2011 dei marchi presenti all’interno dello store.

La tabella in appendice, invece, raggruppa i principali fashion blogger italiani ed
evidenzia il loro seguito sui differenti social media: facebook, twitter e bloglovin.
(Tabella	aggiornata	al	2	maggio	2011).

Gli studenti di moda
Un’analisi è stata condotta sulle principali scuola di Moda a Roma visto che per noi
i loro studenti sono il target di riferimento ideale. Essi sono giovani e seguono corsi
triennali post diploma, sono amanti della moda, e medio-alto spendenti in quanto
iscritti a corsi privati. Riportiamo i più prestigiosi istituti specializzati di Roma: IED
Moda: corsi di Fashion Communication, Fashion Design, Fashion Stylist e Design
del	gioiello.	Esso	vanta	dell’iscrizione	di	342	studenti	(anno	accademico	2010-11);	
Accademia del lusso: corsi di Fashion Design and Coordination, Fashion Styling
and	Editing,	Brand	Management.	Ha	una	media	di	250	iscritti.	Koefia	–	Accademia	
Internazionale d’Alta Moda e d’Arte del Costume: corsi di Stilismo, Marketing della
Moda,	Modellistica,	Grafica	per	Moda,	Accessori,	Stilismo	del	Gioiello	e	Maglieria.	
Possiamo contare 420 iscritti. Gli studenti, quindi, troverebbero sicuramente stimo-
lante partecipare ad un evento dedicato a giovani trend setter, confrontandosi con
opinion leader del settore e potendo assaporare anteprime di edizioni limitate.




                                       White Rush                                     17
PIANIFICAZIONE
Archivio
Per una corretta gestione delle informazioni sia all’interno che all’esterno di un team
organizzativo, è necessario creare un archivio generale di progetto, cioè una rac-
colta ordinata e sistematica dei dati e materiali relativi all’evento da realizzare. In
tal modo è possibile procedere con l’organizzazione e lo sviluppo di tutte le fasi
operative in modo metodico. La costruzione dell’archivio è sicuramente un work in
progress, ovvero richiede aggiornamenti continui e un lavoro costante in modo da
ottenere informazioni quanto più complete, pertinenti, precise, attendibili e tempesti-
ve. Le fonti di informazione ovviamente saranno dipendenti dalla tipologia di evento,
dai nostri interlocutori e dagli organi di informazione.

Per	il	nostro	progetto,	al	fine	di	avere	un	archivio	aggiornato,	ordinato	e	suddivisibile	
in	altri	dossier	più	specifici,	abbiamo	deciso	di	utilizzare	un	sistema	di	Cloud	Com-
puting:	Dropbox.

Cloud Computing
Con il termine cloud computing si intende un nuovo modo di utilizzo di hardware e
software	distribuite	in	remoto	(server	web),	anziché	sui	singoli	computer	connessi	in	
rete.	In	questo	modo,	un	utente	con	un	device	(pc,	palmare,	smartphone...)	e	una	
connessione ad internet può accedere a tutti i servizi e dati che gli sono necessari.
Il cloud computing permette infatti di utilizzare, anziché i classici programmi installati
sul proprio pc, delle applicazioni online caricate su server web, e permette di salvare
i dati del proprio pc su una “cloud”, cioè un server al quale accedere da qualsiasi di-
spositivo in qualunque parte del mondo. In questo modo, otterremo una vera e pro-
pria delocalizzazione delle nostre risorse: basterà accedere a internet per ritrovarsi
dati, software e relativi servizi come se fossero implementate da sistemi standard,
cioè come se stessimo a casa o sul posto di lavoro.
Due	esempi:	Google,	che	offre	posta	elettronica,	chat,	un’applicazione	office	e	tante	
altre	funzioni	e	servizi	tutto	sui	propri	server	raggiungibili	via	web,	e	Dropbox,	un	
sistema	di	archiviazione	online	che	permette	di	condividere	file	e	di	sincronizzarli	su	
più dispositivi in modo automatico e simultaneo.

Dropbox
Dropbox	 è	 un	 servizio	 del	 web	 2.0	 che	 permette	 di	 salvare	 i	 dati	 di	 una	 propria	
cartella locale su un server remoto. In questo modo, si avranno i propri dati sincro-
nizzati	in	tempo	reale,	in	qualsiasi	parte	del	mondo,	su	tutti	i	terminali	configurati	a	
condividere lo stesso spazio.
Basterà	 infatti	 scaricare	 Dropbox	 sui	 dispositivi	 necessari	 (che	 siano	 essi	 pc,	
smartphone,	 laptop	 ecc...)	 e	 collegarlo	 al	 proprio	 Dropbox	 client.	 In	 tal	 modo,	 si	
otterrà una cartella con 2 Gb di spazio a disposizione, espandibile a fronte di un
pagamento	o	di	un	amico	iscritto	a	Dropbox	(ogni	amico	invitato	iscritto,	250	Mb	di	
spazio	in	pi	fino	ad	un	massimo	di	8	Gb	totali).	I	file	caricati	nella	directory	apposita,	
verranno sincronizzati in tempo reale su tutti i dispositivi, e potranno essere condivi-
si con altri utenti mettendo in comune una o più cartelle attraverso gli indirizzi mail.




                                         White Rush                                        18
Operazioni di controllo
Per avere sempre sotto controllo le attività da dover svolgere per la realizzazione
di un accurato e complesso progetto, possiamo sicuramente avvalerci di un timing.
L’aggiornamento quotidiano di questi strumenti, il monitoraggio delle attività da svol-
gere,	l’avanzamento	del	lavoro	e	una	suddivisione	specifica	dei	ruoli,	fa	sì	che	le	
attività	possano	essere	modificate	ed	ottimizzate	al	fine	di	rientrare	nei	tempo	stabi-
liti. Saranno documenti “work in progress” visto che saranno in continua evoluzione.
Questi strumenti devono essere a portata di tutti i membri del team, in modo tale
che ognuno sappia chi sta svolgendo quale mansione, e possa avere una visione
globale dell’avanzamento del progetto.




                                      White Rush                                    19
LA COMUNICAZIONE
Per comunicazione dell’evento intendiamo il processo che prevede attività quali la
definizione	di	un	concept	creativo	che	sia	alla	base	dell’immagine	coordinata	di	tutto	
il progetto; la promozione dell’iniziativa; la gestione delle relazioni esterne, in parti-
colare dei rapporti con gli organi di informazione; la creazione dei materiali neces-
sari a comunicare l’evento, dagli inviti al gift. In questa fase andremo a descrivere
in dettaglio la parte operativa della comunicazione, cioè la necessità di comunicare
all’esterno il contenuto del progetto e a garantire un ritorno di immagine positivo per
tutti i protagonisti dell’evento.

Concept creativo “White Rush”
L’idea	che	definisce	l’identità	del	nostro	evento,	dei	messaggi	comunicativi	e	delle	
strategie per l’attuazione del piano di comunicazione è legata al movimento. La
moda è un continuo divenire perciò tutto ciò che è dinamico e innovativo è ancora
in grado di catturare l’attenzione di partecipanti così esigenti.
“White Rush”. Bianco come la location, il marmo e l’architettura razionalista, come
tutto ciò che è fresco o come un foglio di carta ancora da scrivere. “Rush” come
ad indicare la corrente dell’acqua, un impeto di sentimenti, una cascata emotiva…
quella che coinvolgerà i partecipanti all’evento inaugurale. Tutto intorno sarà bianco
e minimale con la sola aggiunta di scrosci d’acqua riprodotti con i suoni.

Immagine coordinata del progetto

Verrà creato un logo ad hoc. Vista l’importanza e la notorietà del logo minimale che
già	contraddistingue	la	White	Gallery	abbiamo	deciso	di	apporre	un’	unica	modifica	
che	connoti	e	definisca	la	nostra	iniziativa:	sotto	la	ormai	celebre	“W”	comparirà	la	
scritta	 “White	 Rush”.	 Al	 fine	 di	 avere	 un’immagine	 riconoscibile,	 memorizzabile	 e	
coerente con la natura dell’evento, il tema creativo sarà declinato su materiali sia
stampati che digitali, come ad esempio sulla carta intestata, le buste per gli inviti, le
cartelle stampa, i block notes, i badge per l’evento, la segnaletica, e la cartellonisti-
ca.

Su ogni materiale di comunicazione ed editoriale previsto, inoltre, verranno apposti
il nome della struttura organizzatrice, dei partner e dei principali collaboratori.




                                        White Rush                                      20
Web
Per veicolare il messaggio online verranno utilizzati i social media, quali facebook
(con	la	creazione	di	una	pagina	fan	per	ottenere	una	comunità	virtuale)	e	twitter	(tra-
mite	messaggi	teaser	che	facciano	salire	l’aspettativa	intorno	all’evento).	Un	blog	
dal tono colloquiale pubblicherà i retroscena e le “indiscrezioni” riguardo il backsta-
ge della preparazione per la serata e all’interno del sito internet istituzionale della
White Gallery verrà dedicata una sezione agli eventi. Per ottenere delle pagine di
successo sui social media, è necessario creare delle strategie di comunicazione
ad hoc. Per questo vogliamo fornire alcuni suggerimenti per la gestione dei social
network, a seguito di uno studio sulle principali case history di successo. Un sug-
gerimento per tutti i canali di comunicazione, è quello, prima di tutto, di ascoltare gli
utenti del nostro settore, fare un’indagini sulle conversazioni che ruotano attorno al
nostro store, ai nostri brand, e più in generale al mondo della moda.

Facebook
Fan page: la fan page della White Gallery dovrà continuamente essere curata con
interazioni da parte dell’amministratore, con circa 10 postlinkaggiornamenti al gior-
no.

Advertising:	 sarà	 utile,	 al	 fine	 di	 pubblicizzare	 la	 pagina	 su	 facebook	 dello	 store,	
creare una pubblicità ad hoc con una mirata targettizzazione.

Suggerimenti:
  •	 creare contenuti personalizzati per i fan: incentivare a diventare fan per poter
     accedere ad informazioni riservate agli utenti della pagina;
  •	 “impossessarsi” della pagina luoghi e collegarla alla pagina fan;
  •	 non scrivere post “vuoti”, ma ricchi di contenuti interessanti, come prodotti in

                                          White Rush                                         21
anteprima, informazioni sul mondo della moda o informazioni di servizio utili;
   •	 per	 stimolare	 l’interazione	 e	 il	 traffico	 sulla	 pagina,	 chiedere	 di	 raccontare	
      un’esperienza	significativa,	terminare	gli	aggiornamenti	di	stato	con	una	do-
      manda, chiedere qual’è il prodotto o il brand preferito o desiderato, chiedere
      di lasciare un feedback o una testimonianza riguardo un evento o un’inizia-
      tiva, chiedere di suggerire qualcosa sia legato allo store che legato alla vita
      privata di ognuno (ad esempio: quale canzone usare per una nuova linea
      di	scarpe...),	chiedere	chi	parteciperà	ad	un	evento	più	o	meno	famoso	(ad	
      esempio	la	settimana	della	moda);
   •	 pubblicare notizie più o meno legate al mondo dell’attualità e del sociale e
      chiedere di condividerne il pensiero o la causa;
   •	 non pubblicare spot o usare una tono troppo persuasivo;
   •	 creare	una	grafica	personalizzata:	utilizzare	le	tab	Iframe	per	creare	una	pa-
      gina di “atterraggio” personalizzata per i non fan e una per i fan, personaliz-
      zare i photostrip (le cinque foto che compaiono in alto in bacheca in linea o
      che	combaciano	con	l’immagine	del	profilo	a	sinistra);
   •	 ringraziare e rispondere sempre agli utenti che scrivono e commentano sulla
      bacheca;
   •	 usare sondaggi, domande o quiz, in particolar modo utilizzando il nuovo ca-
      nale “domande”;
   •	 collegare attraverso l’applicazione apposita, il canale youtube per creare una
      galleria video;
   •	 ricordarsi che l’obiettivo non è ottenere quanti più fan possibili, ma riuscire ad
      avere degli utenti che coincidano con il nostro target ;
   •	 tenere a mente che la necessità primaria è quella di generare partecipazione;
   •	 non spammare sulle altre bacheche;
   •	 non inviare messaggi privati di massa;
   •	 rispondere sempre alle critiche, mai eliminarle.

Twitter
Pagina: dovrà essere aggiornata circa cinque volte al giorno. Sarà interessante
pubblicare cosa succede nello store durante la giornata o comunicare in anteprima
nuovi brand o prodotti che entreranno nella White Gallery.

Suggerimenti:
  •	 includere link all’interno dei tweet;
  •	 porre delle domande;
  •	 utilizzare in modo opportuno le hastag per essere più facilmente trovabili in
      una ricerca;
  •	 personalizzare	l’immagine	del	profilo,	la	descrizione	di	sé	e	la	grafica	della	
      pagina;
   •	 partecipare alle conversazioni altrui;
   •	 rispondere sempre e ringraziare gli utenti che scrivono o retweettano;
   •	 utilizzare il retweet con i migliori tweet dei nostri clienti follower;
   •	 condividere novità assolute su progetti ed eventi in corso;
   •	 utilizzare un tono informale e amichevole.




                                         White Rush                                        22
Youtube
Canale: essere attivi nella comunità, non essere troppo celebrativi, inserire video di
eventi o montaggi che presentano lo store, inserire video sulle nuove collezioni o le
sfilate	di	brand	presenti	all’interno	nel	negozio.		Creare	una	grafica	personalizzata.	

Blog
Pagina: scrivere post di qualità e uno al giorno non copiare altri articoli presenti in
rete. Scegliere un dominio non utilizzare un servizio gratuito di hosting ma registrare
un	dominio	dedicato	o	un	sottodominio	all’interno	del	sito	istituzionale	usare	grafica	
accattivante

Indicizzazione: seguire strategie seo, posizionare il proprio blog sui motori di ricerca
affidandosi	a	un’agenzia	specializzata

Suggerimenti:
  •	 utilizzare un tono diretto, colloquiale, in prima persona ed utilizzando il tu, ma
     in linea con i valori aziendali;
  •	 ricordarsi sempre di avere a che fare con interlocutori competenti ed infor-
     mati;
  •	 non utilizzare il blog come mezzo per una pubblicità diretta, ma piuttosto
     come strumento utile per partecipare e far partecipare alle conversazioni del
     settore;
  •	 rispondere sempre ai commenti e ai feedback;
  •	 dimostrare competenza: linkare articoli di riferimento o di approfondimento;
  •	 chiedere consigli e cercare l’interazione con altri blogger;
  •	 fare dei titoli “eccezionali”: scritti bene, accattivanti e con parole chiave;
  •	 aumentare la propria reputazione in rete creando partnership con altri blog o
     siti e commentando altri blog del settore;
  •	 scrivere i post anche in inglese

Sito internet:
Pagina: mantenendo lo stile attuale del sito, dovrà essere creata una sezione dedi-
cata all’evento o, più in generale, al nuovo reparto del foyer. Qui, dovrà esserci la
possibilità di registrarsi per poter entrare in una piattaforma virtuale dove accreditar-
si a questo primo evento e ai successivi, restando sempre aggiornati sulle novità e
le iniziative legate allo store. Con la registrazione, gli utenti creeranno il loro “White
profile”,	con	possibilità	di	personalizzazione	sempre	più	avanzate	andando	avanti	
nel tempo. Ad esempio, con la possibilità di creare una propria wishlist di oggetti
della	White	Gallery	o	accedere	allo	shop	online	(ancora	non	realizzato).	

Messaggi teaser:
A partire da giugno, nelle scuole e nello store, verranno diffusi messaggi teaser che
caratterizzeranno la comunicazione. L’obiettivo è infatti quello di incuriosire i parte-
cipanti inducendoli a voler essere a tutti i costi all’evento, il quale però ha inviti limi-
tati.	Verranno	distribuite	delle	locandine	e	dei	flayer	all’interno	degli	istituti	di	moda,	
mentre nel punto vendita verranno inseriti questi messaggi negli schermi al plasma
sparsi per le diverse sezioni del negozio.




                                        White Rush                                      23
Monitoriaggio campagna di comunicazione
Un monitoraggio costante verrà effettuato sull’andamento della comunicazione in
base ai riscontri mostrati sui social network, alle richieste di partecipazione mandate
dagli studenti di moda e in base al rumor generato tra la stampa.


Ufficio stampa e relazioni pubbliche
La	comunicazione	rivolta	alle	istituzioni	e	ai	giornalisti	sarà	curata	da	un	ufficio	stam-
pa interno alla White Gallery, che si occuperà di invitare gli esponenti delle principali
testate giornalistiche di moda e non solo e di trasmettere comunicati stampa chiari
ed accattivanti. Per ottenere visibilità, rilievo e giornalisti che scrivano dell’evento,
sarà necessario attirare l’attenzione dei media con passione, creatività, professio-
nalità e tempismo. Non bisogna infatti dimenticare che i media sono continuamente
assediati da notizie e richieste da ogni parte, per cui presteranno reale curiosità
esclusivamente ad un progetto davvero valido ed originale.
Ovviamente, un’attenzione particolare sarà anche quella verso le relazioni esterne:
un responsabile delle relazioni pubbliche, infatti, si occuperà durante la serata
dell’accoglienza e della gestione dei giornalisti e dei VIP.
Alla	fine	dell’evento	verranno	raccolte	le	migliori	foto	e	messe	a	disposizione	per	
la stampa, la comunicazione, la pubblicità e la promozione dell’evento stesso e di
eventi futuri. Verranno distribuite ai media con supporti digitali, saranno inviate a
tutti i VIP presenti all’evento attraverso la posta elettronica e messe a disposizione
di tutti i partecipanti attraverso i social network e il sito della White Gallery.

Gift
Al termine dell’evento verrà consegnato agli ospiti un “gift” realizzato ad “hoc” ed in
linea con il concept di comunicazione dell’evento.
nno realizzati degli oggetti, che chiameremo “gift”, da lasciare ai partecipanti al
termine della serata. Questi serviranno a potenziare il processo di comunicazione
dell’evento. Per questo, riprendendo il concept della serata: saranno tecnologici,
cool, unici, brandizzati e in linea con il nostro target. La nostra idea è infatti quella di
regalare dei gift diversi tra uomo e donna, che abbiano al loro interno una chiavetta
usb, ma non la richiamino a prima vista.

I gadget, oltre ad essere oggetti di design, avranno la loro funzione tecnologica: in-
troducendo la penna usb in un pc infatti riveleranno le prime informazioni riguardanti
il prossimo esclusivo appuntamento per il successivo grande evento organizzato
dalla White Gallery.




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Proposte	di	gadget:	(Designed	by	Dialog05)	




                                   White Rush   25
ATTUAZIONE DEL PROGETTO
Entrando nel cuore del progetto, descriviamo di seguito lo svolgimento dell’evento
nei	 suoi	 dettagli,	 specificando	 le	 attività,	 i	 flussi	 di	 movimento	 dei	 partecipanti,	 lo	
staff necessario alla realizzazione e i servizi previsti.

Logistica
Inviti
All’evento si potrà accedere esclusivamente tramite invito. Saranno previste due
tipologie di invito: Vip e Guest. Gli invitati Vip saranno circa 100 tra fashion blogger,
fashion editor, giornalisti e critici del mondo della moda. I 350 inviti guest, invece,
saranno	destinati	alle	scuole	di	moda	romane	(100	accrediti	per	istituto)	e	per	alcuni	
clienti	della	White	Gallery	(50	accrediti).	
L’evento verrà comunicato ai nostri invitati con questa scadenza e modalità:
SAVE	 THE	 DATE:	 a	 giugno.	 Verrà	 inviata	 una	 mail	 informativa	 a	 tutti	 gli	 istituti	
di moda i quali la rigireranno a tutti i loro studenti. Inoltre verranno appese nelle
bacheche delle locandine accattivanti e con messaggi assolutamente teaser, ma
facilmente associabili alla mail ricevuta. Ai clienti della White Gallery verrà inviata
una mail, oltre ai messaggi teaser che per tutta l’estate passeranno sugli schermi a
plasma dello store.
INVITO: il 1° settembre. Verrà inviata una mail a tutti gli invitati, ai quali verrà chiesto
di accreditarsi sulla sezione del sito che verrà creata appositamente per l’evento. Gli
accrediti saranno limitati, per cui potranno partecipare all’evento solo coloro che si
accrediteranno	fino	ad	esaurimento	inviti.
REMIND: il 9 settembre. Verrà inviata una mail a tutti gli invitati. Qualora gli accrediti
siano già esauriti, verrà comunicato che per i non accreditati non ci sarà più possi-
bilità di partecipare, ma verranno invitati agli eventi successivi. Se invece saranno
ancora disponibili alcuni accrediti, verrà inviata una mail che inciti le persone inviate
ad accreditarsi per gli eventi.
RECALL: il 14 settembre. Esclusivamente agli accreditati, verrà inviata una mail con
i dettagli dell’evento e le informazioni utili. Per gli accrediti VIP verrà effettuato un
recall telefonico per accertarsi della presenza e per rispondere a eventuali domande




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Trasferimenti
Esclusivamente per i VIP provenienti da fuori Roma saranno previsti: volo nazionale
a	partire	dalla	loro	città	di	provenienza	fino	a	Roma	nella	mattinata	del	giorno	dell’e-
vento; trasferimenti dall’aeroporto in hotel e da quest’ultimo all’evento e viceversa;
volo di ritorno nella mattinata seguente.
L’albergo	 selezionato	 è	 l’OP	 Hotel,	 situato	 a	 Viale	 dell’Oceano	 Pacifico	 165,	 nel	
cuore dell’Eur. Questa struttura, di recente apertura, è stata costruita a seguito di
un ambizioso progetto del prestigioso studio internazionale di architettura GPAIA di
Toronto. I suoi giochi di linee, forme e colori che traggono spunto dal connubio tra la
US East Coast e la modernità del quartiere nel quale si trova, sono molto suggestivi,
per questo la riteniamo una sistemazione più che adatta per i nostri ospiti.

Staff tecnico
   •	   Catering
   •	   10	Hostess
   •	   3 Addetti sicurezza
   •	   Tecnico audio/luci
   •	   2	fotografi
   •	   Operatore video


Spazi e allestimenti

La zona del foyer della White Gallery resterà chiusa al pubblico per le prove e l’al-
lestimento, a partire dall’orario di chiusura del giorno precedente. Per l’ingresso
dei	clienti	durante	la	giornata	dell’evento,	sarà	utilizzato	il	lato	destro	dell’edificio.	Il	
foyer verrà “isolato” dal resto del negozio.

Allestimenti scenotecnici:	nel	piazzale	antistante	l’edificio	verrà	allestito	un	
“desk	d’accoglienza”.	L’ingresso	degli	ospiti	fino	all’entrata	dello	store	sarà	accom-
pagnato dal “White Carpet” di 34 metri.
Un pannello bianco brandizzato White Gallery verrà allestito lungo tutta la passeg-
giata	del	“White	Carpet”	che	permetta	ai	fotografi	uno	shooting	d’eccezione;	il	desk	
“White 2.0” posto all’esterno sotto il porticato, sarà il punto di riferimento per tutti gli
ospiti riguardo alle attività legate al web (social network, geolocalizzazione e attiva-
zione	card	RFID).	Due	Ipad	saranno	a	disposizione	degli	ospiti.	
La consolle per il dj, anch’essa bianca lucida, rialzata da terra, posta sul lato destro
della hall, conterrà un plasma che trasmetterà il live dell’evento e i commenti più
glam pubblicati dagli ospiti su twitter; l’installazione “W” posta sul fondo nella parte
centrale della “White Room”, il foyer, color bianco laccato. Questa struttura sarà il
punto di partenza per la performance delle ballerine e diverrà in seguito lo sfondo
per lo shooting agli ospiti; le colonnine, per l’esattezza 5, saranno bianche laccate
con la parte superiore vetrata per permettere agli oggetti di essere osservati. Una
placca argentata posta su uno dei quattro lati indicherà il nome dell’oggetto cu-
stodito e mostrerà un “i like” con il quale i partecipanti potranno esprimere il loro
gradimento per l’oggetto passandoci sopra la loro RFID card; 2 punti bar anch’essi
bianchi, saranno posti uno all’interno del foyer e uno all’esterno sotto il porticato; per
finire	all’esterno	verrà	allestita	un’area	pleasure	con	divani,	cuscini	e	tavolini.	


                                         White Rush                                        27
Impianto luci/audio: la White Room risulta completamente bianca e monumentale,
per cui avremo bisogno di luci fredde dal basso verso l’alto; durante la performance
l’illuminazione si concentrerà sulla pedana esaltando i movimenti delle ballerine; al
momento del rinfresco la sala sarà più illuminata; a seguire, quando il dj alzerà la
musica le luci saranno soffuse per conferire un’atmosfera più intima. Per l’impianto
audio un service procurerà casse e microfoni ad hoc per le dimensioni e l’acustica
della sala.
Accessori correlati: sui all’interno del foyer verranno installati degli schermi al plasma
che proietteranno il live dell’evento e l’andamento del gradimento dei partecipanti
riguardo le collezioni proposte mediante la pagina facebook. Un plasma applicato
alla consolle trasmetterà l’evento live e i tweet più interessanti riguardo la serata.
Due i-pad saranno presenti presso il punto informazioni “White 2.0” e permetteran-
no la geolocalizzazione ai presenti che non possono farlo tramite il proprio cellulare.
La	postazione	della	regia	sarà	nella	sala	accanto	al	foyer,	nell’ala	destra	dell’edificio.
Il guardaroba è posto accanto alle casse.I bagni verranno indicati con delle paline
informative.

A seguire, due prototipi di allestimento. In appendice, invece, la mappa del foyer e
della disposizione degli allestimenti.




                                       White Rush                                      28
Colonnina RFID          Consolle	con	maxi	schermo	incastonato




                 Installazione con pedala e “W”




                           White Rush                           29
Produzione artistica
La testimonial dell’evento sarà la fashion blogger numero uno: Chiara Ferragni, alla
quale verrà chiesto di introdurre la performance attirando l’attenzione dei parteci-
panti sui pezzi cult delle edizioni limitate e spiegando come votarli con le proprie
card RFID.
Il dj selezionato suonerà per tutta la durata dell’evento, con una musica lounge in
apertura	fino	ad	alzare	un	po’	i	ritmi	dopo	il	rinfresco.
Il corpo di ballo sarà costituito da 5 ballerine, una per ciascun oggetto cult delle col-
lezioni presentate in serata. La performance da loro eseguita partirà con una “posa”
proseguirà	con	una	coreografia	costruita	attorno	agli	oggetti	della	durata	di	5	minuti	
e terminerà quando le ragazze sistemeranno i pezzi limited edition all’interno delle
colonnine disposte nella sala.


Svolgimento
Accoglienza
Dalle ore 18.30 sarà possibile accreditarsi presso i desk di accoglienza. L’ingresso
sarà suddiviso in “VIP” e “guests”. Per l’ingresso “VIP”, basterà mostrare un pass.
Gli altri invitati, invece, dovranno accreditarsi comunicando i propri nominativi e il
loro indirizzo email nei giorni precedenti all’evento e una volta giunti sul luogo, con-
fermare le loro presenze. Essi riceveranno all’ingresso una tessera RFID collegata
al loro account Facebook.
Lungo	il	“White	carpet”	che	conduce	gli	ospiti	all’ingresso,	fotografi	immortaleranno	
i partecipanti davanti a un pannello brandizzato White Gallery e dedicato all’evento.
Geolocalizzazionee attivazione card RFID . Gli ospiti verranno invitati a geoloca-
lizzarsi con i propri smartphone, o attraverso gli Ipad situati al punto informazioni
“White 2.0”. Presso lo stesso stand, saranno attivate le card RFID dei partecipanti,
con le quali potranno esprimere il loro gradimento, tramite collegamenti diretti con la
pagina fan di facebook, riguardo oggetti cult presentati durante la serata.
Schermi al plasma posizionati all’interno del foyer trasmetteranno in tempo reale le
interazioni tra i partecipanti e i social media utilizzati dalla White Gallery.

Performance
Alle ore 19.30, avrà luogo una performance dedicata alle collezioni in edizione li-
mitata presentate in occasione dell’evento. Un sipario virtuale si alzerà mostrando
un’installazione	raffigurante	un	enorme	lettera	“W”sulla	quale	saranno	sedute	cin-
que ballerine e posizionati gli elementi protagonisti delle collezioni. Le ballerine,
rigorosamente	vestite	di	bianco,	si	esibiranno	in	una	coreografia	su	una	musica	che	
ricordi il rumore dell’acqua. Al termine della performance le danzatrici riporranno gli
oggetti cult all’interno di colonnine prestabilite distribuite nel foyer. Proprio tramite
queste colonnine gli invitati potranno esprimere il loro gradimento e condividere le
loro preferenze.

Dj Willino
Dj e snowboarder. Riesce ormai da anni ad unire le sue passioni, lavorando di
giorno sulle piste come maestro in una scuola nazionale di snowboard e di notte
nei	locali.	Sound	DeepHouse/TecHouse	è	il	genere	che	propone	sotto	il	progetto	

                                       White Rush                                     30
HOUSEFAMILYsnowboard&music,	in	club	di	esclusive	località	come	Les	Des	Al-
pes, Madonna di Campiglio e Ibiza, senza tralasciare le note incursioni al Goa di
Roma. E’ un artista a 360° con un grande carisma e spirito d’avventura.
Chi	meglio	di	lui	può	esprimere	musicalmente	il	dinamismo	di	White	Rush?!

Compagnia Ritmi Sotterranei
Ad intrattenere gli ospiti White Gallery, ci penserà la compagnia “Ritmi Sotterranei”.
Il gruppo di danza contemporanea sperimentale hip hop, è diretto dalla ballerina co-
reografa Alessia Gatta che, con il suo stile misto, contaminato ed eclettico, mostra
al pubblico un concetto chiaro e forte di arte per arte. Questi artisti sono famosi per
i loro lavori imponenti legati ai luoghi che li ospitano. Nei loro progetti cercano sem-
pre	di	dare	il	massimo	della	bellezza	sfiorando	il	sottile	confronto	tra	danza	e	arte:	
la danza diventa viva solo in rapporto ad uno spazio architettonico che la attende
e	in	rapporto	alla	presenza	umana	che	la	percepisce.	Questa	loro	filosofia	coincide	
perfettamente con la ricerca di una compagnia che si adegui e danzi all’interno degli
spazi della White Gallery, ma soprattutto che sappia mettere in risalto gli oggetti cult
protagonisti della serata, le colonnine che li contengono e la doppia w tridimensio-
nale.

Shooting
Da questo momento in poi, l’installazione “W” sarà lo scenario di uno shooting foto-
grafico	nel	quale	verranno	coinvolti	i	partecipanti.	

Catering (Cristal)
A partire dalle ore 20.30, camerieri vestiti di bianco serviranno a braccio una cena
finger	 food.	 Due	 banconi	 bar	 posizionati	 uno	 all’interno	 della	 White	 Room	 e	 uno	
all’esterno sotto il porticato serviranno drink agli ospiti per tutta la durata dell’evento.

Per il catering è stata scelta l’azienda “Cristal Catering”. Per il nostro evento, infatti,
crediamo sia necessario utilizzare un catering altamente professionale e che spicchi
per l’originalità e la qualità dei prodotti proposti. Le caratteristiche di questa società
sono infatti la cura al dettaglio, la lavorazione di prodotti deliziosi tendenzialmente
biologici e non OGM e soprattutto l’assoluta disponibilità dello staff. I menù sono
ovviamente preparati ad hoc secondo la stagionalità dei prodotti. Una specialità chic
di	Cristal	è	il	menù	finger	food,	ideale	per	l’evento	White	Rush:	proposte	light	ma	
sfiziose	che	soddisfano	gusto,	aspetto	estetico	ed	eleganza	dell’ambiente.	

In uscita
Prima di andare via, gli ospiti potranno ritirare il proprio gift presso i desk all’esterno.




                                        White Rush                                       31
Compagnia Ritmi Sotterranei




DJ Guglielmo Avignone           Special Guest Chiara Ferragni




                        White Rush                              32
Location
La White Gallery si trova a Piazza Guglielmo Marconi 18/19, a pochi metri dall’obe-
lisco dell’Eur. E’ facilmente raggiungibile in macchina seguendo le indicazioni per
l’Eur, o tramite i mezzi pubblici sfruttando la fermata Eur-Palasport della Metro B.
Inoltre	vi	è	un’efficientissima	stazione	taxi	situata	a	pochi	metri	dall’ingresso	princi-
pale	dell’edificio.	Si	consiglia	a	tutti	gli	ospiti	di	parcheggiare	nelle	vie	limitrofe	o	nel	
parcheggio di Via Liszt. Agli invitati “VIP” invece sarà riservato il parcheggio privato
della White Gallery, che si trova proprio nel cortile adiacente e che ha una capienza
di circa 30 macchine.
Per quanto riguarda gli allestimenti e il carico/scarico delle merci, potranno essere
effettuati	 tramite	 degli	 ingressi	 dedicati	 posti	 sul	 lato	 destro	 dell’edificio	 su	 Viale	
Tolstoj.




                                           White Rush                                          33
FOLLOW UP
Poichè abbiamo immaginato il nostro evento in un’ottica di reale fattibilità e svolgi-
mento, abbiamo deciso di descrivere le operazioni di chiusura e le attività di follow
up previste qualora l’evento si dovesse realizzare.

Termine dell’evento
Al termine dell’evento, la prima operazione da compiere consisterà nel disallesti-
mento della sala e di tutte le attrezzature tecniche utilizzate. Dipendentemente dalla
tipologia di contratti con i nostri fornitori, verranno riconsegnati i materiali per l’illumi-
nazione,	la	fonica	e	i	video	e	le	scenografie	(pannelli,	pedana	ecc).	Qualora	alcuni	
materiali siano stati acquistati senza però la possibilità di conservazione o riutilizzo,
si procederà al riciclaggio attraverso un processo eco sostenibile. Successivamen-
te, verranno puliti gli spazi dedicati all’evento e riposizionati gli oggetti e le installa-
zioni originali nella “White Room”.

Consuntivazione
Per la chiusura del progetto sarà necessario procedere al reperimento di materiali
e documentazioni quali:
   •	 documentazione	amministrativa	(fatture,	note	di	spesa,	SIAE,	ecc.);
   •	 materiali destinati all’archivio del progetto (brochure, inviti, programmi, bad-
       ge,	ecc.);
   •	 rassegna stampa (raccolta di articoli, annunci, audio- video di trasmissioni
       televisive	o	radiofoniche,	ecc.);
   •	 documentazione produttiva (planimetrie, Gantt, budget, materiali audio- vi-
       deo	utilizzati	nell’evento,	immagini	e	video	girati	durante	la	serata,	ecc.).

Chiusure amministrative
Sulla	base	degli	accordi	contrattuali	e	della	documentazione	contabile	finale,	saran-
no saldati i fornitori, collaboratori, personale artistico e tecnico secondo le scadenze
previste.	Inoltre,	si	procederà		all’ultimazione	degli	adempimenti	fiscali	e	assicurativi.	

Verifica finale del progetto
Per	avere	una	valutazione	finale	sullo	svolgimento	vero	e	proprio	dell’evento,	pro-
cederemo	a	una	verifica	con	il	team	organizzativo,	con	i	collaboratori	e	con	il	target	
coinvolto.
   •	 Il	team:	è	importante	svolgere	una	verifica	del	lavoro	creando	un	momento	
      di incontro collettivo in cui discutere insieme su quali problematiche si sono
      incontrate durante lo svolgimento, perché, e come sono state risolte e ana-
      lizzare gli aspetti positivi e negativi dell’evento.
   •	 Collaboratori, partner e struttura: per l’analisi dei feed back ricevuti e degli
      obiettivi raggiunti e dei dati oggettivi del progetto (ritorno di immagine, con-
      suntivi	ecc.),	sarà	utile	compilare	un	report	finale	che	valuti	il	responso	della	


                                         White Rush                                       34
stampa, del target coinvolto e l’operato dell’organizzazione. Per fare ciò, an-
       ziché limitarsi all’analisi delle documentazioni, potranno essere organizzati
       degli incontri e|o telefonate con i collaboratori e i giornalisti, oltre a cercare di
       stimolare un feedback dei partecipanti attraverso i social media.

Eventi successivi
Finito l’evento e raccolti i feedback necessari, si comincerà a organizzare l’evento
successivo lanciando il prima possibile un messaggio teaser ai nostri partecipanti:
è	fondamentale	mantenere	un	rapporto	con	il	nostro	target,	al	fine	di	restare	nei	loro	
ricordi e di stimolare il passaparola con gli amici. Verrà stilato un calendario ricco di
sfilate,	presentazioni	delle	nuove	collezioni,	ma	anche	legato	a	mondi	non	necessa-
riamente fashion.




                                        White Rush                                       35
Appendice




   White Rush   36
I nuovi strumenti di comunicazione: social media e web
2.0
“Social Media” è un termine che indica i contenuti virtuali creati da persone per
essere condivisi con altri utenti. Nell’accezione più elementare del termine, i social
media rappresentano un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e
condivide informazioni e contenuti, tipica del “Web 2.0”, cioè l’evoluzione di internet
da normale navigazione tra le pagine, ad interazione tra sito e utente.

I social media sono inoltre considerati relativamente a basso costo, soprattutto rela-
zionandoli ai media “tradizionali” o “industriali”, come il cinema, i giornali e la televi-
sione,	che	richiedono	cospicui	investimenti	finanziari.	

Le parole chiave utilizzate nell’ambito del web 2.0 sono senza dubbio “conversazio-
ni” e “relazioni” e riguardano ciò che avviene tra le persone online. Una tecnologia,
quindi, che trasforma il monologo in dialogo e gli utenti da fruitori di contenuti ad
editori.

Per condividere contenuti testuali, immagini, video o audio, esistono centinaia di
strumenti catalogati come social media, che permettono a tutti di pubblicare o avere
accesso alle informazioni: se prima le comunità web erano in gran parte costituite da
esperti informatici, oggi ad avere la meglio sono gli scrittori, i giornalisti e gli artisti.

Caratteristiche dei nuovi media sono anche la velocità di comunicazione, l’ampia
diffusione, l’incisività che hanno e il non avere limiti sotto certi aspetti: ad esempio,
non c’è un limite di ore o di pagine o di commenti e feedback che i lettori possono
lasciare.

Alcuni esempi di social media: blogs, micro blogs, online chat, feed rss, widgets, so-
cial networks, social bookmarks, message boards, podcast, video e photo sharing
sites, virtual worlds, wikis, etc...

La branca di Marketing che si occupa di generare visibilità sui Social Media e ag-
gregatori 2.0, viene chiamata Social media marketing e racchiude le PR online,
l’ottimizzazione delle pagine web e la gestione della comunicazione integrata sulle
diverse	piattaforme	a	disposizione,	al	fine	di	creare	conversazioni	tra	l’azienda	e	il	
consumatore.

Facebook
Facebook è il social network per eccellenza, con 400 milioni di utenti in tutto il mon-
do, ovvero un luogo in cui gli utenti possono socializzare dopo essersi registrati e
aver	compilato	un	proprio	profilo	personale.	

Facebook è un social network completamente gratuito che trae guadagno dalla
pubblicità	e	i	banner.	Registrandosi	al	sito,	gli	utenti	creano	il	proprio	profilo	indican-
do obbligatoriamente il proprio nome, cognome e mail (è infatti uno dei pochi casi
in	 cui	 gli	 utenti	 forniscono	 dati	 reali	 sulla	 propria	 persona).	 Successivamente	 po-
tranno	personalizzare	il	proprio	profilo	inserendo	altre	informazioni	relative	alla	città	
di provenienza, gli studi e gli interessi personali. Inserendo informazioni veritiere e

                                         White Rush                                       37
condividendole, sarà più semplice rintracciare i propri amici, nuovi o di vecchia data.

Essendo in continuo aggiornamento dal 2004, anno in cui è nato dal genio creativo
di Mark Zuckeberg, Facebook ha ampliato notevolmente le funzioni a disposizione
dei	propri	utenti,	rendendo	sempre	più	customizzabili	e	personali	i	profili	tramite	la	
condivisione	di	album	fotografici,	archivi	di	video,	creazione	di	gruppi	di	discussione	
pubblici e privati e molto altro.

Nell’ottica aziendale, Facebook è diventato un media potentissimo, un canale im-
prescindibile	all’interno	del	communication	mix	aziendale,	uno	strumento	efficien-
tissimo	 per	 quanto	 riguarda	 comunicazione,	 fidelizzazione	 e	 promozione.	 Questo	
perché il seguito che ha quest’aggregatore è spaventoso, basti pensare che gli
utenti italiani nel mese di marzo 2011 sono 19,1 milioni (dati forniti da Facebook e
raccolti	nell’Osservatorio	Facebook).	

La diffusione di un’immagine attraverso i “tag” ed i commenti degli utenti è velo-
cissima; la notorietà di un brand può quindi crescere a dismisura se ben condivisa
ed approvata da coloro che animano il social network. Di conseguenza, si sono
sviluppate molteplici opportunità per le aziende, che mantenendo una presenza su
Facebook, costantemente aggiornata e dinamica, possono creare una comunità
di utenti, che favorisca rapporti di collaborazione costruttivi. Il dialogo diretto con
gli utenti permetterà il rafforzamento del brand aziendale, aiutando a perfezionare
i servizi già esistenti, creando al contempo nuove opportunità di business e per-
mettendo all’organizzazione di poter gestire prontamente qualsiasi caso di “crisis
management”.

Le	aziende	prediligono	alla	creazione	di	un	profilo	personale	una	cosiddetta	“pagi-
na fan”, costituita da una sidebar laterale, da collegamenti statici in alto facilmente
brandizzabili ed una bacheca con le attività pubblicate in ordine cronologico. Stru-
mento fondamentale per le pagine fan, è Facebook Insights, che consente di ana-
lizzare	e	monitorare	i	feedback	dei	propri	fan	quantificando	le	visite	e	il	gradimento	
degli utenti.

Twitter
Twitter è un microblogging, cioè un sistema di comunicazione che, sfruttando gli
elementi tipici del web quali l’istantaneità e l’immediatezza, permette agli utenti di
scrivere	brevi	messaggi	(massimo	140	caratteri)	diffondendoli	su	internet	e	con	la	
possibilità	di	essere	letti	da	altri	utenti	(i	“followers”).	
Twitter è un servizio gratuito, nato nel 2006, che fornisce agli utenti una pagina
personale aggiornabile tramite messaggi di testo brevi. Questi potranno essere visti
da chiunque senza barriere di privacy, mentre verranno pubblicati istantaneamente
sulle bacheche dei “followers”, cioè agli utenti che si sono registrati per vederli.
Per prima cosa, quindi, è necessario registrarsi al sito ed ottenere un soprannome
da utilizzare, successivamente basterà aggiornare la propria bacheca per essere
attivi sulla piattaforma.
Grazie al suo avere messaggi brevi e istantanei, spesso twitter è utilizzato come
strumento di giornalismo partecipativo, come ad esempio nel terremoto abruzzese
del 2009, quando gli utenti twitter hanno segnalato la notizia prima dei media tradi-
zionali.


                                      White Rush                                     38
Twitter è molto utilizzato anche dalle aziende. Sono molte, infatti, le imprese che
decidono di comunicare con i propri clienti attraverso questo strumento per stabilire
nuovi contatti, essere circondati da tantissimi consigli e idee, poter dare aggiorna-
menti regolari ai propri clienti e soprattutto ricevere domande a cui rispondere in
tempo reale durante la giornata. Tra le particolarità di Twitter, troviamo le hashtag,
cioè delle etichette che aiutano gli utenti a trovare contenuti simili su un determinato
argomento e a relazionarsi con coloro che ne parlano. Creando un hashtag, cioè
aggiungendo	il	cancelletto	alla	parola	interessata	(es:	#hashtag),	la	parola	si	trasfor-
ma in link e fa capire agli altri utenti che il tuo messaggio si occupa di quell’argo-
mento. Gli hashtag li decidono gli utenti, possono essere inventati sul momento ed
utilizzati in futuro da altri nel mondo. Individuare un argomento rilevante e inserire
per primi l’hashtag può essere un ottimo modo per migliorare la propria reputazione
online ed essere i precettori di un nuovo trend.
L’uso degli hashtag, inoltre, è un valido strumento per far trovare il proprio messag-
gio o per creare dei gruppi in funzione di un evento.
A tal proposito, si sta diffondendo sempre di più l’uso del “tweet wall” durante lo
svolgimento di un evento, sia esso la presentazione di un libro, un convegno tra
professionisti o una cocktail party, attraverso le tag cloud. Queste “nuvole di tag”,
sono una raccolta di messaggi associati a una determinata hashtag, una rappresen-
tazione visiva delle parole chiave utilizzate in un certo contesto. A seconda della fre-
quenza con cui vengono utilizzate le diverse parole chiave, queste verranno rappre-
sentate con dimensioni di carattere diverse: più grande sarà il carattere, maggiore la
frequenza	della	parola	chiave.	Assegnando	quindi	un	hashtag	ufficiale	all’evento,	si	
possono invitare i partecipanti a condividere le proprie opinioni, commenti, doman-
de che vengono proiettati in un megaschermo visibile a tutti e che il moderatore può
utilizzare per alimentare la discussione.
Andando sul sito http://visibletweets.com/ è possibile visualizzare le tag cloud di un
qualsiasi argomento a nostra scelta.

Il sistema RFID
Gli	“RFID”	(Radio	Frequency	Identification)	sono	dei	piccoli	microchip	che,	se	av-
vicinati ad un lettore, trasmettono dati permettendone il riconoscimento e il traccia-
mento a distanza grazie alla tecnologia wireless. Nella vita quotidiana, ad esempio,
questo sistema lo ritroviamo nelle carte di credito o in alcuni prodotti venduti nei
supermercati. Dallo scorso anno, questa tecnologia ha esordito anche nel mondo
dei social network, essendo stata utilizzata per esprimere il proprio gradimento nella
vita	reale	attraverso	il	“Mi	piace”	di	Facebook.		Utilizzando	un	identificatore	di	tali	ra-
dio	frequenze,	le	informazioni	contenute	nella	cardbraccialetto	con	l’Rfid	collegato	
al	proprio	profilo,	vengono	passate	ad	un	lettore	magnetico.	

Ecco alcune case history di successo che hanno utilizzato questa nuova tecnologia
nei loro eventi:

CocaCola Village, Israele.
Ogni utente era dotato di un braccialetto con Tag RFID collegato ai propri dati di
Facebook. Avvicinando il braccialetto alle “Like Machine” dislocate nelle varie aree
del villaggio vacanze, gli utenti creavano automaticamente un “mi piace” sul proprio
profilo	per	il	luogo	o	l’attività	indicata	(es.	bar,	piscine,	campi	da	tennis...).	Il	fotogra-
fo	ufficiale,	inoltre,	era	dotato	di	una	macchinetta	fotografica	che,	interagendo	con	i	


                                         White Rush                                        39
braccialetti tecnologici, pubblicava e taggava automaticamente le foto su facebook.
L’iniziativa ha riscosso un grande successo: in tre giorni hanno aderito 650 teena-
ger, i quali hanno pubblicato oltre 35mila post.

Facebook F8 Conference.
Ad ogni invitato era stata consegnata una tessera dotata di RFID. Questa, poteva
essere integrata al proprio account di Facebook registrandosi ad un’apposita pagi-
na web. Durante l’evento, i partecipanti potevano avvicinare la card ai lettori appositi
per condividere le proprie attività e pensieri in tempo reale.
Opel, Motorshow Bologna.
All’entrata, dopo essersi registrati, i visitatori venivano dotati di un badge con un
RFID incorporato. Tramite i diversi sensori disposti nell’esposizione, gli ospiti avvici-
navano i propri badge ai totem interattivi, facendo in questo modo il “Mi piace” sulla
propria bacheca in tempo reale. Anche qui, come per il caso CocaCola, ci si poteva
auto- taggare nelle foto fatte al momento, semplicemente avvicinando il badge alle
macchine	fotografiche	delle	hostess.	

2night Awards 2011.
Per questo evento che prevede l’assegnazione degli ”Oscar” ai migliori locali italia-
ni, ogni ospite è stato omaggiato di un braccialetto RFID con il quale condividere la
serata	con	i	propri	amici,	sfiorando	le	apposite	Like	Box.	Queste,	sono	servite	anche	
ad eleggere il vincitore della serata, in quanto gli utenti potevano votare il proprio
locale	preferito	attraverso	la	Like	Box	associata.	

Geolocalizzazione
La	geolocalizzazione	è	l’identificazione	della	posizione	geografica	di	una	persona	
in	un	luogo	fisico	in	un	dato	momento.	Con	la	diffusione	della	tecnologia	GPS	e	di	
internet sui nuovi telefonini smartphone, la geolocalizzazione è diventata “mobile”:
si comunica e si condivide la propria posizione, effettuando quello che viene chia-
mato “check- in”.

La geolocalizzazione sta avendo sempre più successo in quanto aiuta gli utenti ad
ottenere informazioni dalla rete su tutto ciò che li circonda, oltre a permettere alle
società commerciali di offrire pubblicità mirate o servizi in base alla posizione che gli
utenti comunicano ai social network dedicati.

I “Location Based Service”, ossia le piattaforme sociali che permettono di geolo-
calizzarsi come Foursquare e Gowalla, o la nuova applicazione FacebookPlaces,
stanno catturando sempre più attenzione, ponendosi come un modo divertente e
interessante per congiungere il mondo reale e quello digitale.

In Italia, il sistema di geolocalizzazione più diffuso è FacebookPlaces: al contrario
degli Stati Uniti, infatti, Foursquare non è riuscito ad esplodere a causa di gap tec-
nologici lato utente e totale ignoranza ed interesse lato aziende. Facebook, al con-
trario, è molto diffuso in Italia, che è il sesto paese con più alto numero di iscritti al
mondo. Fare il “check - in” direttamente da Facebook, con la possibilità di taggare
i propri amici, infatti, ha permesso a questa nuova applicazione di diffondersi rapi-
damente, spingendo tutti gli utenti a voler far sapere ai propri contatti dove si trova
in un preciso istante, magari scoprendo di essere proprio vicini a quell’amico che


                                       White Rush                                      40
vorremmo incontrare da tempo. Per le aziende, ovviamente, ciò non può che essere
un vero e proprio risvolto positivo in termini di social media marketing, che posso-
no	sfruttare	FacebookPlaces	per	creare	fidelizzazione	offrendo	agli	utenti	“migliori”	
delle esperienze esclusive.

Alcuni esempi:
Promozioni:	 Le	 aziende	 che	 hanno	 già	 un	 proprio	 profilo	 pubblico	 su	 Facebook	
come, ad esempio, i ristoranti, i negozi o gli hotel, possono sfruttare FacebookPla-
ces premiando il cliente che torna a mangiare, acquistare o pernottare per la terza
volta, offrendo uno pasto, uno sconto o un servizio a fronte del “check - in” su Fa-
cebook.
Fidelizzazione: i gestori delle pagine Facebook dell’attività potranno chiedere al
cliente di fare il “check- in” e taggare i propri amici con cui è andato a mangiare, o
con cui si trova al momento dell’acquisto o soggiorno, in cambio di una promozione
o un gadget. La presenza di un post con la posizione e il tag sulla bacheca di un
utente	 cliente,	 stimolerà	 il	 passaparola	 on	 e	 offline	 tra	 gli	 altri	 utenti,	 generando	
pubblicità all’impresa.

Blog
Blog è un termine nato dalla contrazione della parola “web log”, cioè “traccia su
rete”. Ci si riferisce quindi ad uno spazio in rete dove vengono pubblicati contenuti
in ordine cronologico. Con gli anni, il blog è diventato uno dei più potenti strumenti
di comunicazione in rete in grado di informare e allo stesso tempo realizzare vivaci
comunità online.
L’importanza che risiede nei blog è sicuramente quella di poter comunicare e condi-
videre con altri utenti dei contenuti con argomenti più vari, sia che riguardino la sfera
privata, i temi di attualità o gli hobby. I blog, inoltre, permettono ai lettori di lasciare
dei	commenti	sotto	ogni	post	(così	sono	chiamati	i	diversi	articoli	pubblicati),	e	ciò	
crea in modo quasi automatico delle community all’interno di ognuno di essi.
Le pagine web su cui si basano i blog, non sono necessariamente siti creati da pro-
grammatori o web designer, ma in genere sono pagine generate automaticamente
da	altri	software,	con	vesti	grafiche	più	o	meno	diversificate	chiamate	“templates”.	
Le piattaforme più diffuse per creare blog in modo rapido, facile e gratuito sono
Splinder, Wordpress e Blogger, che prevedono anche una versione a pagamento
per le versioni più personalizzabili.
Oggi, l’importanza dei blog è cresciuta notevolmente, permettendo anche a per-
sonaggi di rilievo e aziende di migliorare la propria comunicazione verso l’esterno,
di sensibilizzare i lettori su determinati temi, di informare su argomenti più o meno
conosciuti e di sponsorizzare eventi e prodotti.
Ovviamente, per diventare un punto di riferimento e quindi ottenere successo da
un blog, è necessario che questo sia fra i primi blog segnalati dalla rete: quanto più
sarà conosciuto, tanto più si parlerà del blog, dell’azienda o degli argomenti trattati.
Per far sì che un blog risulti di successo, esistono diverse tecniche. Queste possono
aver bisogno di un professionista del mestiere che conosca la metodologia “SEO”
per far salire il posizionamento della pagina sui motori di ricerca, o avere semplici
accorgimenti che potranno essere di aiuto nel far conoscere il proprio blog. Di fon-
damentale importanza sono infatti i contenuti e la frequenza con cui vengono posta-
ti, l’essere sempre disponibili ad ulteriori chiarimenti ed anzi incoraggiando i lettori a
partecipare alle discussioni, rispondere sempre a coloro che si mostrano interessati


                                           White Rush                                          41
ed invitarli a restare aggiornati iscrivendosi alla propria pagina (ad esempio con
la piattaforma blogger ogni utente gmail può restare aggiornato grazie a “Google
friend connect”, che ti informa ogni qualvolta le pagine di tuo interesse sono state
aggiornate)	o	ai	social	network	collegati,	come	ad	esempio	una	pagina	facebook	de-
dicata,	o	un	account	bloglovin,	un	servizio	che	permette	di	ricevere	notifiche	riguar-
do gli aggiornamenti dei propri blog preferiti oltre a poter catalogare i siti in gruppi e
a salvare tra i preferiti i post più interessanti.




                                       White Rush                                      42

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White Rush - Tesi

  • 1. White Rush Progetto di tesi IED 2011 Corso di “Organizzazione di eventi e relazioni pubbliche” Fabrizia Greco, Elisa Marino Relatrice: Paola Gagliardo
  • 2. INDICE Introduzione 3 Briefing 4 Il brief 4 L’analisi del brief 4 Analisi 5 La White Gallery 5 L’analisi Swot 10 L’attuale comunicazione della White Gallery 12 Competitors 13 Target 14 Pianificazione 18 Archivio 18 Cloud Computing 18 Operazioni di controllo 19 La comunicazione 20 Concept creativo 20 Immagine coordinata 20 Web 21 Ufficio stampa e relazioni pubbliche 24 Gift 24 Attuazione del progetto 26 Logistica 26 Spazi e allestimenti 27 Produzione artistica 30 Svolgimento 30 Location 33 Follow up 34 Termine dell’evento 34 Consuntivazione 31 Chiusure amministrative 34 Verifica finale del progetto 34 Eventi successivi 35 Appendice 36 I nuovi strumenti di comunicazione 37 Tabella fashion blogger 43 Mappa foyer 44 Budget 45 White Rush 2
  • 3. INTRODUZIONE Prima di addentrarci nel nostro progetto vi raccontiamo qualcosa di noi. Siamo Fa- brizia ed Elisa, due studentesse del 3° ed ormai ultimo anno del corso di Comuni- cazione dello IED, per la precisione di “Organizzazione di eventi e Relazioni pubbli- che”. Il percorso didattico svolto, le nostre passioni e la nostra irrefrenabile curiosità per i social media, hanno stimolato il desiderio di presentare un progetto avvincente e ambizioso: è per questo che ci siamo proposte alla White Gallery dell’Eur con tante idee e voglia di fare. Trovando un grande feeling con i nostri interlocutori, ab- biamo deciso di procedere nell’impresa trasformando l’incontro in un primo briefing. Ad oggi, a lavoro avviato, il nostro dialogo continua e gli spunti proposti hanno suscitato in loro grande interesse, che si è tradotto in una totale disponibilità nel fornirci informazioni. Per quanto riguarda lo svolgimento, almeno teorico, delle diverse fasi del progetto, abbiamo iniziato con l’ascolto e la scomposizione del briefing che ci ha portato, a seguito di un’attività di brainstorming, alla formulazione di una prima bozza di lavoro. Successivamente, siamo passate all’analisi dello scenario, del target, dei competitors e dei social media. Questa fase ha preceduto quella di pianificazione, cioè la definizione di strumenti operativi quali l’archivio, il gantt, il budget e le opera- zioni di controllo. Parallelamente, abbiamo progettato il “film” dell’evento cercando di dettagliare tutti i particolari relativi ad esso, dal concept creativo alla logistica. In- fine, abbiamo scelto di introdurre una possibile modalità per il follow up dell’evento, ovviamente attuabile esclusivamente a seguito dello svolgimento reale dell’evento. Vogliamo specificare, inoltre, che tutte queste iniziative sono state pensate e propo- ste in un’ottica di realizzazione effettiva del progetto, valutando quindi costantemen- te il loro aspetto più concreto. White Rush 3
  • 4. BRIEFING Il brief L’azienda La White Gallery si presenta come il primo lifestyle store internazionale d’Italia. Si- tuata negli storici spazi del Palazzo dell’Arte Moderna nel cuore dell’Eur, la location è una dinamica realtà in cui fashion, accessories, design, art, fragrances e finest food si fondono in piena armonia. Il contemporary shop unico nel suo genere si estende su una superficie di 5000 mq nei quali molteplici luxury brand sfoggiano le loro prime linee ed introvabili limited edition. Il foyer Mantenendo i valori dell’ esclusività dei prodotti trattati, la White Gallery ha dedicato il foyer del negozio ad un target più giovane e di tendenza, dando spazio a linee di artisti emergenti, street art, pezzi unici o collezioni bio realizzate per supportare fini sociali. Gli obiettivi • dare visibilità al reparto nel foyer; • creare rumor e passaparola intorno alle collezioni limited edition presenti nel reparto; • coinvolgere e stimolare il nostro target informandoli dell’esistenza di un con- temporary shop dinamico, di tendenza, innovativo ma anche esclusivo; • fidelizzare il target; • trasmettere e comunicare i valori e l’identità di un reparto dinamico e in con- tinua evoluzione. L’analisi del brief Dopo l’analisi del brief, abbiamo pensato di creare un evento con la finalità di pro- muovere il reparto dedicato ai giovani all’interno della White Gallery. La comunica- zione dell’evento, below the line ed alternativa, sarà quindi indirizzata al nostro tar- get di riferimento, cioè ai fashion blogger, ai giovani altospendenti, ai ragazzi legati a circoli sportivi e studenti di istituti di moda (IED, Accademia del lusso, Koefia ecc). Un’analisi di monitoraggio delle discussioni Online e di ascolto dei giovani opinion leader del settore ci permetteranno di valutare i loro interessi e di coinvolgere i trend setter individuati. Gli invitati saranno contattati personalmente ed accompagnati fino al giorno dell’evento con newsletter ed attivi social network all’avanguardia. L’e- vento sarà punto d’incontro imperdibile per amanti della moda, fautori del lusso e ricercatori di tendenze. White Rush 4
  • 5. ANALISI La White gallery Lo store La White Gallery, aperta il 31 ottobre ed inaugurata il 2 dicembre del 2009, si trova all’EUR, un quartiere moderno celebre per la sua architettura razionalista, concepito e costruito in occasione dell’Esposizione Universale che avrebbe dovuto tenersi nel 1942. Lo store è ospitato nei rappresentativi spazi del Palazzo dell’Arte Moderna, una porzione del Polo Museale dell’ex Piazza Imperiale, oggi Piazza Guglielmo Marconi. Lo spazio è strutturato come una galleria d’arte contemporanea. I cinquemila me- tri quadrati suddivisi su tre piani offrono ai suoi visitatori un’esperienza d’acquisto innovativa, contraddistinta dalla multisensorialità. Colori, profumi, suoni, sapori e materia si miscelano e diventano tutt’uno grazie all’intersecazione delle aree. Al piano terra si sviluppa la hall, luogo di accoglienza e introduzione agli am- bienti della White Gallery, ovvero l’area reception e gli spazi espositivi dedi- cati a lifestyle, borse, scarpe e accessori, tecnologia, fashion e contemporary. La selezione di marche e griffe italiane e internazionali è strettamente limitata al set- tore lusso. Burberry e Ralph Lauren sono presenti con uno spazio monomarca ed occupano le ali del negozio; tra le collezioni ospitate troviamo quelle di Adam Kim- mel, Albino, Alxander McQueen, Ballantyne, Blumarine, Brooks Brothers, Casadei, Chloé, Diesel, Dries Van Noten, Ermenegildo Zegna, Ferragamo, Giorgio Armani, Givenchy, Isaia, Loro Piana, Roda, Sergio Rossi, Trussardi 1911, Valentino, Yohji Yamamoto, Pucci, Cucinelli ed Ann Demeulemeester. Fondamentale è l’attenzione al Design che lo store ripone scegliendo sia artisti emergenti, con la creazione di spazi loro dedicati, sia coinvolgendo architetti ormai affermati, che con le loro opere rendono ineguagliabile l’eleganza della location. Per l’inaugurazione della White Gallery, il creative director Felice Limosani realizzò l’installazione luminosa “Sospeso”. Essa accoglieva i visitatori all’ingresso del life style store con un doppio lettering cubitale, riflesso tra cielo e terra in una continuità materiale/immateriale che irradiava vibrazioni luminose attraverso lo spazio che le conteneva. “Questo progetto” sostiene Felice Limosani “rappresenta un tributo alla maestosità di White Gallery, riletta in termini di design experience. Trentaquattro chilometri di cavo di nylon catarifrangente compongono un dialogo bianco liquido tra la leggerezza della luce e la maestosità dei marmi”. Un’altra opera di design ospitata all’interno della sala maggiore della White Gallery è “Fluxus” una scultura in vetro e luce. Nuova espressione estetica del movimento nello spazio, evoluzione di “Knit”, singolo elemento in vetro fatto a mano realizzato da karim Rashid. “Fluxus” esprime il senso e l’identità del luogo esaltandoli in una superficie sospesa, fluida: un tessuto di energia che scorre lungo 60 mq con una struttura che impiega 80.000 Knit in vetro lavorato a mano nei colori nero, bianco e 3 sfumature di grigio, con 5.000 lampade alogene puntiformi distribuite a rete. White Rush 5
  • 6. L’esterno della White Gallery Il portico della White Gallery White Rush 6
  • 7. Reparto donna Scalinata e reparto uomo White Rush 7
  • 10. Il foyer Il foyer, di circa 300 metri quadri, ospita installazioni e scenografie particolari, ed è dedicato a un target più giovane. Le collezioni ospitate sono infatti streetwear, tut- tavia i brand restano nomi importanti come: Jeremy Scott, Stella Mc Cartney, 5Pre- view, Bad Spirit, Christopher Kane T- shirt, Carmina Campus, Play Comme des Garçons, Equipe ‘70, Forfex, Hydrongen, Htc, Pagano, Sprai. A rotazione, inoltre, vengono ospitate delle collezioni esclusive per la White Gallery, come ad esempio le Superga Recycled della primavera estate 2011 e delle collezioni dedicate al so- ciale, come le Hope Japan T-shirt. L’analisi Swot La hall della White Gallery si presenta come uno spazio espositivo flessibile e mo- dulabile che diventa il luogo della comunicazione. Il design e l’esclusività dei prodot- ti trattati rendono unico nel suo genere questo lifestyle store. L’analisi SWOT condotta sul reparto del foyer ci conferisce una chiara visione di quelli che sono i punti di forza, debolezza, opportunità e criticità dell’area della Whi- te Gallery dedicata ai giovani trend setter. Questa valutazione interna ed esterna all’azienda permetterà di stabilire le strategie necessarie per raggiungere gli obiet- tivi prefissati. White Rush 10
  • 11. Come si può notare, fondamentale è la struttura del lifestyle store: essendo open space, infatti, si presta ad ogni tipo di allestimento (basti pensare alla già citata installazione “Sospeso” di Felice Limosani). Inoltre le Limited Edition proposte con- feriscono una ulteriore unicità al contemporary shop: ha infatti spesso l’esclusiva nazionale su alcuni prodotti all’”ultimo grido”. Il foyer ha una posizione privilegiata all’interno della White Gallery: è la prima sala nella quale si accede entrando nell’edificio, gode di una buona illuminazione ed è di forte impatto. Sicuramente, anche le opere di Art Design che ospita al suo interno e che vantano nomi come Felice Limosani o Karim Rashid, conferiscono un’assoluta singolarità al concept store. Un’eventutale punto di debolezza in un contesto così accattivante, si può riscon- trare nella posizione della White Gallery, sicuramente di prestigio trovandosi nel cuore dell’Eur, ma al contempo fuori dal centro storico e lontano dalle rinomate vie del “luxury shopping”; gode sì di un parcheggio riservato, ma esso è spesso insuffi- ciente per poter accogliere i clienti, e la ricerca di un parcheggio in una zona al alta concentrazione di uffici risulta noiosa e potrebbe scoraggiare il potenziale target. Un punto su cui si dovrà lavorare molto è la comunicazione. La proprietà dello sto- re, ancora impegnata ad ultimare la struttura, non ha ancora elaborato un piano di comunicazione completo. Infatti basta uscire dal quartiere Eur e la conoscenza tra i romani del lifestyle store è assente, confusa o imprecisa: bisogna trasmettere messaggi chiari e modificare le percezioni errate che si sono venute a creare nella mente dei consumatori. Questi punti “deboli” possono trasformarsi facilmente in opportunità! E’ forte l’esi- genza di incrementare la notorietà del reparto allestito nel foyer, creando rumor e curiosità intorno alle attività che esso ospita e ai luxury brands di cui dispone. Esso dovrà avere visibilità come reparto dinamico ed unico nel suo genere, puntan- do su articoli a edizione limitata, che essendo presenti solo per un breve periodo all’interno del contemporary shop invoglieranno i clienti a recarsi il prima possibile presso la White Gallery assicurandosi il proprio pezzo “cult”. Una ricerca molto approfondita permetterà di individuare un target di opinion leader e giovani trend setter appassionati di fashion, che verranno coinvolti nelle attività instaurando un dialogo diretto e continuo con il concept store. In linea con la particolare attenzione verso il design insita nei valori della White Gallery, verrà data maggiore enfasi all’innovazione nel settore: ospitando continua- mente nuovi stilisti emergenti, designers all’avanguardia e seguendo le tendenze più bizzarre. “Esclusività”, “tendenza”, “lusso” ed “edizioni limitate” sono infatti le parole chiave per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Attraverso i canali della un-conventional communication e gli strumenti del web 2.0, verrà instaurare un dialogo diretto con il nostro target di riferimento: i giovani ai quali presentare le nuove linee di abbigliamento, esclusive e di tendenza, ma an- che accessibili ai loro portafogli. All’interno della White Gallery, “cool” non sarà più sinonimo di “costoso”. White Rush 11
  • 12. L’attuale comunicazione della White Gallery La fase di apertura della White Gallery è stata supportata da una comunicazione tradizionale. Il piano di comunicazione prevedeva cartellonistica ai gates interna- zionali aeroportuali, pubblicità su riviste di quartiere come Parioli Poket e brevi spot della durata di 30 secondi nelle sale di proiezione del cinema “The Space Parco de’ Medici” per un arco di 6 mesi. La comunicazione online è stata recentemente avviata. Il sito della White Gallery, raggiungibile attraverso l’url http://www.whitegallery.it/ , presenta nell’home page la possibilità di scegliere la lingua, italiana o inglese. In apertura parte in automatico un video di presentazione dello store, troviamo, una breve descrizione della White Gallery, dei suoi servizi e degli orari effettuati. Il sito prevede 7 sezioni corrispondenti ai diversi servizi offerti dal negozio: • fashion: breve descrizione del mood dei prodotti trattati; • sartoria: illustrazione del reparto sartoria; • accessories: categorie di accessori presenti nello store; • design art: impegno della White Gallery nel proporre nuovi artisti emergenti; • fragrances: presentazione dello spazio dedicato ai profumi; • finest food: progetti per il reparto di ristorazione di prossima apertura; • events: elenco dei video realizzati durante i diversi eventi all’interno della White Gallery (aggiornato a Dicembre 2010). In basso a destra, inoltre, troviamo le seguenti etichette: • floor: descrizione di ogni piano dello store; • brand: i marchi trattati dalla White-Gallery; • contact: mappa, contatti e orario d’apertura; • english: possibilità di tradurre il sito in inglese. La pagina fan della White Gallery su facebook, http://www.facebook.com/pages/ White-Gallery/178462398869586 , è utilizzata principalmente per presentare pro- dotti ed eventi. Le interazioni con gli utenti non sono molte, nonostante numerosi post pubblicati ogni giorno. Gli album delle foto sono 8: • White gallery streetwear; • le marche della White gallery indossate dalle star; • foto bacheca; • le installazioni; • White gallery KIDS; • Brian Atwood per White gallery; • immagini del profilo; • gli spazi. Il blog, http://wgspotlight.blogspot.com/2011/04/white-fluo.html?spref=fb è stato recentissimamente aperto. Il nome è “W.G. Spotlight” mentre il sottotitolo recita “When fashion meets creativity”. La grafica è semplice e di colore nero, i testi sono in corsivo. Il primo post risale al 4 maggio e parla di un personaggio, “Wiggy”, che si presenta come un dipendente dello store che vuole raccontare il modo della moda attraverso gli occhi della White Gallery. I successivi post, invece, descrivono abiti e accessori di stilisti famosi. White Rush 12
  • 13. Competitors Pur nella convinzione che la White Gallery sia unica nel suo genere e non abbia concorrenti diretti a Roma, abbiamo individuato due realtà che hanno caratteristiche simili soprattutto per il concept che le anima: 10 Corso Como a Milano e Colette a Parigi. Utile per la stesura della nostra strategia è stato analizzare le informazioni di base, la comunicazione e le attività sul web proposte da questi lifestyle stores di portata internazionale. 10 CORSO COMO (Milano) “culture, design, editions, beauty, fashion, style” Fondato nel 1990 a Milano, conta anche di due store a Tokio e Seoul. All’interno è possibile trovare una gallery, un bookshop, un reparto dedicato al design, un risto- rante e un punto coffee. “The world of 10 Corso Como” una realtà intrisa di valori aziendali, nella quale si viene rapiti anche solo entrando nel sito internet. Questo ha infatti un design molto particolare ed evocativo. Le sezioni Visit e Journal, permettono di restare sempre aggiornati sulle novità proposte, dalla sezione Shop, invece, è possibile acquistare online i prodotti trattati. Official Web Site: http://www.10corsocomo.com/ La Fan page su Facebook ha un seguito di 7117 persone (dato aggiornato al 15 maggio). Vengono continuamente pubblicati link ed immagini nonché informazioni in tempo reale. Ciò permette un’interazione con i propri follower mostrando loro nuovi arrivi e le ultime realtà artistiche curate dallo store. http://www.facebook.com/10corsocomo?ref=ts&sk=wall COLETTE (Parigi) Storico negozio in Rue Saint-Honoré dove si incontra moda lusso e design. Colette è il miglior esempio di lifestyle store nel mondo. Non è infatti esclusivamente un fashion brand, né un negozio di design o una playlist musicale: nella boutique può essere trovato ciò che di più cool è in commercio, nonché il perfetto connubio tra firme emergenti e brand più famosi. Al suo interno troviamo un coffè bar e nel piano di sopra un spazio espositivo per rassegne d’arte ed eventi. Nel sito, troviamo un’interessante sezione “Colette Guest Blog” dove vengono mo- strati i link dei maggiori blogger parigini! Inoltre, vi è la possibilità di creare un proprio account personale con cui acquistare i prodotti online. Sono presenti anche le labels “news”, “now”, “more”, e “newsletter”. Fondamentale è la traduzione del sito in tre lingue: francese, inglese e giapponese, con la quale si può realmente abbracciare tutto il mercato internazionale. Official Web Site: http://www.colette.fr/ La pagina fan su Facebook ha 41710 “likes” e 1423 registrazioni (dati aggiornato al 15 maggio). Essa è curata nei singoli dettagli, è diventata un punto di incontro per designer famosi ed emergenti i quali pubblicano opinioni e link. http://www.facebook.com/www.colette.fr White Rush 13
  • 14. Target Il target a cui vogliamo rivolgerci, è un target di uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni, altospendenti, che seguono la moda, il design e la tecnologia e amano partecipare ad eventi esclusivi in cui sentirsi protagonisti. Confrontando i dati Eurisko, possiamo affermare che il nostro target è un’élite ri- stretta, giovane, mista per genere e che ha come tratto distintivo l’equilibrio tra cultura, professione, divertimento e piacere. Hanno uno status e cultura e reddito elevati. Hanno una forte predisposizione alla leadership e spiccata capacità orga- nizzativa. Il gruppo femminile tende ad assumere un doppio ruolo (fuori casa/casa), con tuttavia una propensione significativamente maggiore a privilegiare la realiz- zazione personale; il gruppo maschile è fortemente impegnato nella realizzazione professionale e, seppur meno, nella crescita culturale e nella propria partecipazione sociale. L’ascolto abituale di TV è sottomedia, al contrario di quello della radio, che è sopramedia. Leggono quotidiani, ma soprattutto riviste maschilifemminili. I criteri di consumo sono emozionali: l’orientamento è alla distinzione, l’acquisto è d’impul- so, c’è attenzione al prodotto nuovo e amano cambiare marca spesso. Solitamente acquistano nei negozi migliori, dove il personale è disponibile. L’orientamento com- portamentale in fatto di alimentazione è misurato e attento, ma anche innovativo e sperimentale. Tra i possibili pubblici di riferimento, abbiamo individuato due segmenti particolar- mente interessanti per il nostro evento: i fashion-blogger e gli studenti delle accade- mie di moda di Roma. White Rush 14
  • 15. I fashion blogger I fashion blogger vengono considerati come i nuovi opinion leader del fashion sy- stem: i cosiddetti digital influencer. I fashion-blogger colmano la distanza tra mar- chio e consumatore: con i loro blog sono a contatto con molte persone, esprimono la propria personalità liberamente e sono tra la gente comune, dove viene detto ciò che si pensa. Questo, per coloro che sono disposti ad ascoltare le opinioni del pro- prio target, è fondamentale: bisogna saper emozionare, stupire e far sentire uniche le persone, senza porsi in modo arrogante e distante. I fashion blogger vengono ormai invitati a molti eventi modaioli. Ecco elencate delle case history di successo alle quali hanno partecipato alcuni fashion blogger. LUISA VIA ROMA “luxury shopping worldwide shipping” Blog: Luisa’s News, sfilate di moda e commenti (lingua inglese) Evento: “A day with Chiara Ferragni” Diventa stylist per un giorno, in occasione del lancio della nuova collezione di scar- pe di Chiara Ferrgani. Il contest terminerà il 18 aprile 2011 alle 24.00. Interessantis- simo traffico generato su twitter! Evento: “Firenze 4ver. It’s magic” Data: 9 – 12 giugno 2011 evento giunto alla 2° edizione, ideato ed organizzato dallo staff della celebre bouti- que LuisaViaRoma, rappresenta un momento di incontro davvero unico per i fashion blogger più quotati del mondo che avranno la possibilità di creare outfit esclusivi con gli abiti della nuova collezione presenti per loro in boutique e di partecipare a serate ad alto tasso glamour. 40 tra i più celebri fashion blogger al mondo ritenuti dei veri e propri guru del fashion style ed addetti ai lavori nel mondo della moda si confronteranno per scoprire i pez- zi più cool della nuova collezione. Madrina d’eccezione: Sarah Jessica Parker A COLAZIONE CON KENZO Brand: Kenzo Evento: una colazione nella boutique di Milano, in via Manzoni 25, a ridosso della fashion week Svolgimento: un momento spontaneo e piacevole per conoscere la nuova collezio- ne e indossare per uno shooting fotografico la nuova it bag della maison. Durante la mattinata le fashion-blogger invitate hanno potuto chiaccherare con la direttrice generale di Kenzo Parfums Worldwide, Patricia Tranvouez. DRESS ME UP Brand: Dolce & Gabbana Evento: presentazione della nuova collezione nello store di Via spiga 26, Milano Svolgimento: 6 blogger internazionali hanno potuto curare lo styling delle vetrine White Rush 15
  • 16. per la nuova collezione primavera estate 2011 di Dolce & Gabbana aiutati da Anna dello Russo. SHOOTING DA SWATCH Brand: Swatch Italia Evento: presentazione della nuova collezione nel flagship store di Milano, in Corso Vittorio Emanuele Svolgimento: presentazione della nuova collezione con intervento del brand mana- ger di Swatch Italia, seguito da uno shooting fotografico dove le 20 blogger invitate hanno potuto posare dopo essere state truccate e pettinate da professionisti del settore. BEMILANO BLOGGER WEEKEND Brand: BeMilano Evento: valorizzare la città di Milano e ascoltare le opinioni di 15 fashion blogger tra i più influenti in Europa. Svolgimento: i blogger sono stati coinvolti in un weekend durante il quale sono stati guidati per la città di Milano. L’ultimo giorno, invece, si sono potuti confrontare attra- verso un dibattito su ciò che rappresenta la città e quali sensazioni essa trasmette. MANGO LOVES FASHION BLOGGER Brand: Mango Evento: concorso tra 7 blogger internazionali: l’americana Nathalie Suárez, l’italia- na Chiara Ferragni, la messicana Andy Torres, la spagnola Silvia García, l’inglese Poppy Dinsey, la svedese Lina Söderström e la francese Denni Elias. Svolgimento: Lo scorso 22 marzo, nell’hangar- design center di Mango a Barcello- na, le bloggers hanno creato 2 look da presentare sul micro sito della casa spagnola dedicato all’iniziativa (supportato, ovviamente, anche da facebook e twitter). In una settimana i fan del brand spagnolo hanno votato il look migliore, e la vincitrice Andy ha potuto devolvere 5000 euro a un’organizzazione non governativa a sua scelta, la “Japanese Red Cross”. A metà aprile, invece, ogni blogger ha partecipato alla shopping night organizzata da Mango nel paese di ognuna, dove hanno dispensato consigli di styling ai loro fan. Nel corso delle serate, sono stati prodotti dei video che sono stati messi sul microsito il 26 aprile. A partire da quel momento, i fan del brand hanno votato la loro blogger preferita. Il 3 maggio è stata dichiarata vincitrice Andy di StyleScrapbooking, che ha ricevuto 20mila euro e che diventerà la nuova it girl del marchio per la stagione autunno-inverno 2011. FASHION2ET & MIMMA NINNI WANTS YOU The 1st ever competition Brand: Mimma Ninni Evento: presentazione delle collezioni primavera estate 2011 con il coinvolgimento White Rush 16
  • 17. del mondo del fashion web, dagli illustrators ai bloggers passando per i social net- work italiani. Evento svoltosi l’8 aprile 2011 nel Concept Store Mimma Ninni a Bari. Svolgimento: Nell’evento organizzato nel luxury concept store Mimma Ninni si sono alternati diversi professionisti del mondo del fashion web. Veronica Ferraro e Chiara Biasi, due fashion blogger italiane in ascesa, sono state le stylists d’eccezione per l’evento, nonché protagoniste della prima linea di t-shirts private lable Mimma Nin- ni, una collezione progettata da Federica Riso. MarieClaire Italia, partnership della serata, ha omaggiato con alcune copie gli ospiti del cocktail party, che sono strati intrattenuti dalle note di uno dei DJ pugliesi più conosciuti, Maurizio Macrì. Durante la serata, sono stati premiati i tre vincitori del contest “Mimma Ninni wants you”, che prevedeva la rappresentazione grafica di una libera interpretazione della primavera estate 2011 dei marchi presenti all’interno dello store. La tabella in appendice, invece, raggruppa i principali fashion blogger italiani ed evidenzia il loro seguito sui differenti social media: facebook, twitter e bloglovin. (Tabella aggiornata al 2 maggio 2011). Gli studenti di moda Un’analisi è stata condotta sulle principali scuola di Moda a Roma visto che per noi i loro studenti sono il target di riferimento ideale. Essi sono giovani e seguono corsi triennali post diploma, sono amanti della moda, e medio-alto spendenti in quanto iscritti a corsi privati. Riportiamo i più prestigiosi istituti specializzati di Roma: IED Moda: corsi di Fashion Communication, Fashion Design, Fashion Stylist e Design del gioiello. Esso vanta dell’iscrizione di 342 studenti (anno accademico 2010-11); Accademia del lusso: corsi di Fashion Design and Coordination, Fashion Styling and Editing, Brand Management. Ha una media di 250 iscritti. Koefia – Accademia Internazionale d’Alta Moda e d’Arte del Costume: corsi di Stilismo, Marketing della Moda, Modellistica, Grafica per Moda, Accessori, Stilismo del Gioiello e Maglieria. Possiamo contare 420 iscritti. Gli studenti, quindi, troverebbero sicuramente stimo- lante partecipare ad un evento dedicato a giovani trend setter, confrontandosi con opinion leader del settore e potendo assaporare anteprime di edizioni limitate. White Rush 17
  • 18. PIANIFICAZIONE Archivio Per una corretta gestione delle informazioni sia all’interno che all’esterno di un team organizzativo, è necessario creare un archivio generale di progetto, cioè una rac- colta ordinata e sistematica dei dati e materiali relativi all’evento da realizzare. In tal modo è possibile procedere con l’organizzazione e lo sviluppo di tutte le fasi operative in modo metodico. La costruzione dell’archivio è sicuramente un work in progress, ovvero richiede aggiornamenti continui e un lavoro costante in modo da ottenere informazioni quanto più complete, pertinenti, precise, attendibili e tempesti- ve. Le fonti di informazione ovviamente saranno dipendenti dalla tipologia di evento, dai nostri interlocutori e dagli organi di informazione. Per il nostro progetto, al fine di avere un archivio aggiornato, ordinato e suddivisibile in altri dossier più specifici, abbiamo deciso di utilizzare un sistema di Cloud Com- puting: Dropbox. Cloud Computing Con il termine cloud computing si intende un nuovo modo di utilizzo di hardware e software distribuite in remoto (server web), anziché sui singoli computer connessi in rete. In questo modo, un utente con un device (pc, palmare, smartphone...) e una connessione ad internet può accedere a tutti i servizi e dati che gli sono necessari. Il cloud computing permette infatti di utilizzare, anziché i classici programmi installati sul proprio pc, delle applicazioni online caricate su server web, e permette di salvare i dati del proprio pc su una “cloud”, cioè un server al quale accedere da qualsiasi di- spositivo in qualunque parte del mondo. In questo modo, otterremo una vera e pro- pria delocalizzazione delle nostre risorse: basterà accedere a internet per ritrovarsi dati, software e relativi servizi come se fossero implementate da sistemi standard, cioè come se stessimo a casa o sul posto di lavoro. Due esempi: Google, che offre posta elettronica, chat, un’applicazione office e tante altre funzioni e servizi tutto sui propri server raggiungibili via web, e Dropbox, un sistema di archiviazione online che permette di condividere file e di sincronizzarli su più dispositivi in modo automatico e simultaneo. Dropbox Dropbox è un servizio del web 2.0 che permette di salvare i dati di una propria cartella locale su un server remoto. In questo modo, si avranno i propri dati sincro- nizzati in tempo reale, in qualsiasi parte del mondo, su tutti i terminali configurati a condividere lo stesso spazio. Basterà infatti scaricare Dropbox sui dispositivi necessari (che siano essi pc, smartphone, laptop ecc...) e collegarlo al proprio Dropbox client. In tal modo, si otterrà una cartella con 2 Gb di spazio a disposizione, espandibile a fronte di un pagamento o di un amico iscritto a Dropbox (ogni amico invitato iscritto, 250 Mb di spazio in pi fino ad un massimo di 8 Gb totali). I file caricati nella directory apposita, verranno sincronizzati in tempo reale su tutti i dispositivi, e potranno essere condivi- si con altri utenti mettendo in comune una o più cartelle attraverso gli indirizzi mail. White Rush 18
  • 19. Operazioni di controllo Per avere sempre sotto controllo le attività da dover svolgere per la realizzazione di un accurato e complesso progetto, possiamo sicuramente avvalerci di un timing. L’aggiornamento quotidiano di questi strumenti, il monitoraggio delle attività da svol- gere, l’avanzamento del lavoro e una suddivisione specifica dei ruoli, fa sì che le attività possano essere modificate ed ottimizzate al fine di rientrare nei tempo stabi- liti. Saranno documenti “work in progress” visto che saranno in continua evoluzione. Questi strumenti devono essere a portata di tutti i membri del team, in modo tale che ognuno sappia chi sta svolgendo quale mansione, e possa avere una visione globale dell’avanzamento del progetto. White Rush 19
  • 20. LA COMUNICAZIONE Per comunicazione dell’evento intendiamo il processo che prevede attività quali la definizione di un concept creativo che sia alla base dell’immagine coordinata di tutto il progetto; la promozione dell’iniziativa; la gestione delle relazioni esterne, in parti- colare dei rapporti con gli organi di informazione; la creazione dei materiali neces- sari a comunicare l’evento, dagli inviti al gift. In questa fase andremo a descrivere in dettaglio la parte operativa della comunicazione, cioè la necessità di comunicare all’esterno il contenuto del progetto e a garantire un ritorno di immagine positivo per tutti i protagonisti dell’evento. Concept creativo “White Rush” L’idea che definisce l’identità del nostro evento, dei messaggi comunicativi e delle strategie per l’attuazione del piano di comunicazione è legata al movimento. La moda è un continuo divenire perciò tutto ciò che è dinamico e innovativo è ancora in grado di catturare l’attenzione di partecipanti così esigenti. “White Rush”. Bianco come la location, il marmo e l’architettura razionalista, come tutto ciò che è fresco o come un foglio di carta ancora da scrivere. “Rush” come ad indicare la corrente dell’acqua, un impeto di sentimenti, una cascata emotiva… quella che coinvolgerà i partecipanti all’evento inaugurale. Tutto intorno sarà bianco e minimale con la sola aggiunta di scrosci d’acqua riprodotti con i suoni. Immagine coordinata del progetto Verrà creato un logo ad hoc. Vista l’importanza e la notorietà del logo minimale che già contraddistingue la White Gallery abbiamo deciso di apporre un’ unica modifica che connoti e definisca la nostra iniziativa: sotto la ormai celebre “W” comparirà la scritta “White Rush”. Al fine di avere un’immagine riconoscibile, memorizzabile e coerente con la natura dell’evento, il tema creativo sarà declinato su materiali sia stampati che digitali, come ad esempio sulla carta intestata, le buste per gli inviti, le cartelle stampa, i block notes, i badge per l’evento, la segnaletica, e la cartellonisti- ca. Su ogni materiale di comunicazione ed editoriale previsto, inoltre, verranno apposti il nome della struttura organizzatrice, dei partner e dei principali collaboratori. White Rush 20
  • 21. Web Per veicolare il messaggio online verranno utilizzati i social media, quali facebook (con la creazione di una pagina fan per ottenere una comunità virtuale) e twitter (tra- mite messaggi teaser che facciano salire l’aspettativa intorno all’evento). Un blog dal tono colloquiale pubblicherà i retroscena e le “indiscrezioni” riguardo il backsta- ge della preparazione per la serata e all’interno del sito internet istituzionale della White Gallery verrà dedicata una sezione agli eventi. Per ottenere delle pagine di successo sui social media, è necessario creare delle strategie di comunicazione ad hoc. Per questo vogliamo fornire alcuni suggerimenti per la gestione dei social network, a seguito di uno studio sulle principali case history di successo. Un sug- gerimento per tutti i canali di comunicazione, è quello, prima di tutto, di ascoltare gli utenti del nostro settore, fare un’indagini sulle conversazioni che ruotano attorno al nostro store, ai nostri brand, e più in generale al mondo della moda. Facebook Fan page: la fan page della White Gallery dovrà continuamente essere curata con interazioni da parte dell’amministratore, con circa 10 postlinkaggiornamenti al gior- no. Advertising: sarà utile, al fine di pubblicizzare la pagina su facebook dello store, creare una pubblicità ad hoc con una mirata targettizzazione. Suggerimenti: • creare contenuti personalizzati per i fan: incentivare a diventare fan per poter accedere ad informazioni riservate agli utenti della pagina; • “impossessarsi” della pagina luoghi e collegarla alla pagina fan; • non scrivere post “vuoti”, ma ricchi di contenuti interessanti, come prodotti in White Rush 21
  • 22. anteprima, informazioni sul mondo della moda o informazioni di servizio utili; • per stimolare l’interazione e il traffico sulla pagina, chiedere di raccontare un’esperienza significativa, terminare gli aggiornamenti di stato con una do- manda, chiedere qual’è il prodotto o il brand preferito o desiderato, chiedere di lasciare un feedback o una testimonianza riguardo un evento o un’inizia- tiva, chiedere di suggerire qualcosa sia legato allo store che legato alla vita privata di ognuno (ad esempio: quale canzone usare per una nuova linea di scarpe...), chiedere chi parteciperà ad un evento più o meno famoso (ad esempio la settimana della moda); • pubblicare notizie più o meno legate al mondo dell’attualità e del sociale e chiedere di condividerne il pensiero o la causa; • non pubblicare spot o usare una tono troppo persuasivo; • creare una grafica personalizzata: utilizzare le tab Iframe per creare una pa- gina di “atterraggio” personalizzata per i non fan e una per i fan, personaliz- zare i photostrip (le cinque foto che compaiono in alto in bacheca in linea o che combaciano con l’immagine del profilo a sinistra); • ringraziare e rispondere sempre agli utenti che scrivono e commentano sulla bacheca; • usare sondaggi, domande o quiz, in particolar modo utilizzando il nuovo ca- nale “domande”; • collegare attraverso l’applicazione apposita, il canale youtube per creare una galleria video; • ricordarsi che l’obiettivo non è ottenere quanti più fan possibili, ma riuscire ad avere degli utenti che coincidano con il nostro target ; • tenere a mente che la necessità primaria è quella di generare partecipazione; • non spammare sulle altre bacheche; • non inviare messaggi privati di massa; • rispondere sempre alle critiche, mai eliminarle. Twitter Pagina: dovrà essere aggiornata circa cinque volte al giorno. Sarà interessante pubblicare cosa succede nello store durante la giornata o comunicare in anteprima nuovi brand o prodotti che entreranno nella White Gallery. Suggerimenti: • includere link all’interno dei tweet; • porre delle domande; • utilizzare in modo opportuno le hastag per essere più facilmente trovabili in una ricerca; • personalizzare l’immagine del profilo, la descrizione di sé e la grafica della pagina; • partecipare alle conversazioni altrui; • rispondere sempre e ringraziare gli utenti che scrivono o retweettano; • utilizzare il retweet con i migliori tweet dei nostri clienti follower; • condividere novità assolute su progetti ed eventi in corso; • utilizzare un tono informale e amichevole. White Rush 22
  • 23. Youtube Canale: essere attivi nella comunità, non essere troppo celebrativi, inserire video di eventi o montaggi che presentano lo store, inserire video sulle nuove collezioni o le sfilate di brand presenti all’interno nel negozio. Creare una grafica personalizzata. Blog Pagina: scrivere post di qualità e uno al giorno non copiare altri articoli presenti in rete. Scegliere un dominio non utilizzare un servizio gratuito di hosting ma registrare un dominio dedicato o un sottodominio all’interno del sito istituzionale usare grafica accattivante Indicizzazione: seguire strategie seo, posizionare il proprio blog sui motori di ricerca affidandosi a un’agenzia specializzata Suggerimenti: • utilizzare un tono diretto, colloquiale, in prima persona ed utilizzando il tu, ma in linea con i valori aziendali; • ricordarsi sempre di avere a che fare con interlocutori competenti ed infor- mati; • non utilizzare il blog come mezzo per una pubblicità diretta, ma piuttosto come strumento utile per partecipare e far partecipare alle conversazioni del settore; • rispondere sempre ai commenti e ai feedback; • dimostrare competenza: linkare articoli di riferimento o di approfondimento; • chiedere consigli e cercare l’interazione con altri blogger; • fare dei titoli “eccezionali”: scritti bene, accattivanti e con parole chiave; • aumentare la propria reputazione in rete creando partnership con altri blog o siti e commentando altri blog del settore; • scrivere i post anche in inglese Sito internet: Pagina: mantenendo lo stile attuale del sito, dovrà essere creata una sezione dedi- cata all’evento o, più in generale, al nuovo reparto del foyer. Qui, dovrà esserci la possibilità di registrarsi per poter entrare in una piattaforma virtuale dove accreditar- si a questo primo evento e ai successivi, restando sempre aggiornati sulle novità e le iniziative legate allo store. Con la registrazione, gli utenti creeranno il loro “White profile”, con possibilità di personalizzazione sempre più avanzate andando avanti nel tempo. Ad esempio, con la possibilità di creare una propria wishlist di oggetti della White Gallery o accedere allo shop online (ancora non realizzato). Messaggi teaser: A partire da giugno, nelle scuole e nello store, verranno diffusi messaggi teaser che caratterizzeranno la comunicazione. L’obiettivo è infatti quello di incuriosire i parte- cipanti inducendoli a voler essere a tutti i costi all’evento, il quale però ha inviti limi- tati. Verranno distribuite delle locandine e dei flayer all’interno degli istituti di moda, mentre nel punto vendita verranno inseriti questi messaggi negli schermi al plasma sparsi per le diverse sezioni del negozio. White Rush 23
  • 24. Monitoriaggio campagna di comunicazione Un monitoraggio costante verrà effettuato sull’andamento della comunicazione in base ai riscontri mostrati sui social network, alle richieste di partecipazione mandate dagli studenti di moda e in base al rumor generato tra la stampa. Ufficio stampa e relazioni pubbliche La comunicazione rivolta alle istituzioni e ai giornalisti sarà curata da un ufficio stam- pa interno alla White Gallery, che si occuperà di invitare gli esponenti delle principali testate giornalistiche di moda e non solo e di trasmettere comunicati stampa chiari ed accattivanti. Per ottenere visibilità, rilievo e giornalisti che scrivano dell’evento, sarà necessario attirare l’attenzione dei media con passione, creatività, professio- nalità e tempismo. Non bisogna infatti dimenticare che i media sono continuamente assediati da notizie e richieste da ogni parte, per cui presteranno reale curiosità esclusivamente ad un progetto davvero valido ed originale. Ovviamente, un’attenzione particolare sarà anche quella verso le relazioni esterne: un responsabile delle relazioni pubbliche, infatti, si occuperà durante la serata dell’accoglienza e della gestione dei giornalisti e dei VIP. Alla fine dell’evento verranno raccolte le migliori foto e messe a disposizione per la stampa, la comunicazione, la pubblicità e la promozione dell’evento stesso e di eventi futuri. Verranno distribuite ai media con supporti digitali, saranno inviate a tutti i VIP presenti all’evento attraverso la posta elettronica e messe a disposizione di tutti i partecipanti attraverso i social network e il sito della White Gallery. Gift Al termine dell’evento verrà consegnato agli ospiti un “gift” realizzato ad “hoc” ed in linea con il concept di comunicazione dell’evento. nno realizzati degli oggetti, che chiameremo “gift”, da lasciare ai partecipanti al termine della serata. Questi serviranno a potenziare il processo di comunicazione dell’evento. Per questo, riprendendo il concept della serata: saranno tecnologici, cool, unici, brandizzati e in linea con il nostro target. La nostra idea è infatti quella di regalare dei gift diversi tra uomo e donna, che abbiano al loro interno una chiavetta usb, ma non la richiamino a prima vista. I gadget, oltre ad essere oggetti di design, avranno la loro funzione tecnologica: in- troducendo la penna usb in un pc infatti riveleranno le prime informazioni riguardanti il prossimo esclusivo appuntamento per il successivo grande evento organizzato dalla White Gallery. White Rush 24
  • 26. ATTUAZIONE DEL PROGETTO Entrando nel cuore del progetto, descriviamo di seguito lo svolgimento dell’evento nei suoi dettagli, specificando le attività, i flussi di movimento dei partecipanti, lo staff necessario alla realizzazione e i servizi previsti. Logistica Inviti All’evento si potrà accedere esclusivamente tramite invito. Saranno previste due tipologie di invito: Vip e Guest. Gli invitati Vip saranno circa 100 tra fashion blogger, fashion editor, giornalisti e critici del mondo della moda. I 350 inviti guest, invece, saranno destinati alle scuole di moda romane (100 accrediti per istituto) e per alcuni clienti della White Gallery (50 accrediti). L’evento verrà comunicato ai nostri invitati con questa scadenza e modalità: SAVE THE DATE: a giugno. Verrà inviata una mail informativa a tutti gli istituti di moda i quali la rigireranno a tutti i loro studenti. Inoltre verranno appese nelle bacheche delle locandine accattivanti e con messaggi assolutamente teaser, ma facilmente associabili alla mail ricevuta. Ai clienti della White Gallery verrà inviata una mail, oltre ai messaggi teaser che per tutta l’estate passeranno sugli schermi a plasma dello store. INVITO: il 1° settembre. Verrà inviata una mail a tutti gli invitati, ai quali verrà chiesto di accreditarsi sulla sezione del sito che verrà creata appositamente per l’evento. Gli accrediti saranno limitati, per cui potranno partecipare all’evento solo coloro che si accrediteranno fino ad esaurimento inviti. REMIND: il 9 settembre. Verrà inviata una mail a tutti gli invitati. Qualora gli accrediti siano già esauriti, verrà comunicato che per i non accreditati non ci sarà più possi- bilità di partecipare, ma verranno invitati agli eventi successivi. Se invece saranno ancora disponibili alcuni accrediti, verrà inviata una mail che inciti le persone inviate ad accreditarsi per gli eventi. RECALL: il 14 settembre. Esclusivamente agli accreditati, verrà inviata una mail con i dettagli dell’evento e le informazioni utili. Per gli accrediti VIP verrà effettuato un recall telefonico per accertarsi della presenza e per rispondere a eventuali domande White Rush 26
  • 27. Trasferimenti Esclusivamente per i VIP provenienti da fuori Roma saranno previsti: volo nazionale a partire dalla loro città di provenienza fino a Roma nella mattinata del giorno dell’e- vento; trasferimenti dall’aeroporto in hotel e da quest’ultimo all’evento e viceversa; volo di ritorno nella mattinata seguente. L’albergo selezionato è l’OP Hotel, situato a Viale dell’Oceano Pacifico 165, nel cuore dell’Eur. Questa struttura, di recente apertura, è stata costruita a seguito di un ambizioso progetto del prestigioso studio internazionale di architettura GPAIA di Toronto. I suoi giochi di linee, forme e colori che traggono spunto dal connubio tra la US East Coast e la modernità del quartiere nel quale si trova, sono molto suggestivi, per questo la riteniamo una sistemazione più che adatta per i nostri ospiti. Staff tecnico • Catering • 10 Hostess • 3 Addetti sicurezza • Tecnico audio/luci • 2 fotografi • Operatore video Spazi e allestimenti La zona del foyer della White Gallery resterà chiusa al pubblico per le prove e l’al- lestimento, a partire dall’orario di chiusura del giorno precedente. Per l’ingresso dei clienti durante la giornata dell’evento, sarà utilizzato il lato destro dell’edificio. Il foyer verrà “isolato” dal resto del negozio. Allestimenti scenotecnici: nel piazzale antistante l’edificio verrà allestito un “desk d’accoglienza”. L’ingresso degli ospiti fino all’entrata dello store sarà accom- pagnato dal “White Carpet” di 34 metri. Un pannello bianco brandizzato White Gallery verrà allestito lungo tutta la passeg- giata del “White Carpet” che permetta ai fotografi uno shooting d’eccezione; il desk “White 2.0” posto all’esterno sotto il porticato, sarà il punto di riferimento per tutti gli ospiti riguardo alle attività legate al web (social network, geolocalizzazione e attiva- zione card RFID). Due Ipad saranno a disposizione degli ospiti. La consolle per il dj, anch’essa bianca lucida, rialzata da terra, posta sul lato destro della hall, conterrà un plasma che trasmetterà il live dell’evento e i commenti più glam pubblicati dagli ospiti su twitter; l’installazione “W” posta sul fondo nella parte centrale della “White Room”, il foyer, color bianco laccato. Questa struttura sarà il punto di partenza per la performance delle ballerine e diverrà in seguito lo sfondo per lo shooting agli ospiti; le colonnine, per l’esattezza 5, saranno bianche laccate con la parte superiore vetrata per permettere agli oggetti di essere osservati. Una placca argentata posta su uno dei quattro lati indicherà il nome dell’oggetto cu- stodito e mostrerà un “i like” con il quale i partecipanti potranno esprimere il loro gradimento per l’oggetto passandoci sopra la loro RFID card; 2 punti bar anch’essi bianchi, saranno posti uno all’interno del foyer e uno all’esterno sotto il porticato; per finire all’esterno verrà allestita un’area pleasure con divani, cuscini e tavolini. White Rush 27
  • 28. Impianto luci/audio: la White Room risulta completamente bianca e monumentale, per cui avremo bisogno di luci fredde dal basso verso l’alto; durante la performance l’illuminazione si concentrerà sulla pedana esaltando i movimenti delle ballerine; al momento del rinfresco la sala sarà più illuminata; a seguire, quando il dj alzerà la musica le luci saranno soffuse per conferire un’atmosfera più intima. Per l’impianto audio un service procurerà casse e microfoni ad hoc per le dimensioni e l’acustica della sala. Accessori correlati: sui all’interno del foyer verranno installati degli schermi al plasma che proietteranno il live dell’evento e l’andamento del gradimento dei partecipanti riguardo le collezioni proposte mediante la pagina facebook. Un plasma applicato alla consolle trasmetterà l’evento live e i tweet più interessanti riguardo la serata. Due i-pad saranno presenti presso il punto informazioni “White 2.0” e permetteran- no la geolocalizzazione ai presenti che non possono farlo tramite il proprio cellulare. La postazione della regia sarà nella sala accanto al foyer, nell’ala destra dell’edificio. Il guardaroba è posto accanto alle casse.I bagni verranno indicati con delle paline informative. A seguire, due prototipi di allestimento. In appendice, invece, la mappa del foyer e della disposizione degli allestimenti. White Rush 28
  • 29. Colonnina RFID Consolle con maxi schermo incastonato Installazione con pedala e “W” White Rush 29
  • 30. Produzione artistica La testimonial dell’evento sarà la fashion blogger numero uno: Chiara Ferragni, alla quale verrà chiesto di introdurre la performance attirando l’attenzione dei parteci- panti sui pezzi cult delle edizioni limitate e spiegando come votarli con le proprie card RFID. Il dj selezionato suonerà per tutta la durata dell’evento, con una musica lounge in apertura fino ad alzare un po’ i ritmi dopo il rinfresco. Il corpo di ballo sarà costituito da 5 ballerine, una per ciascun oggetto cult delle col- lezioni presentate in serata. La performance da loro eseguita partirà con una “posa” proseguirà con una coreografia costruita attorno agli oggetti della durata di 5 minuti e terminerà quando le ragazze sistemeranno i pezzi limited edition all’interno delle colonnine disposte nella sala. Svolgimento Accoglienza Dalle ore 18.30 sarà possibile accreditarsi presso i desk di accoglienza. L’ingresso sarà suddiviso in “VIP” e “guests”. Per l’ingresso “VIP”, basterà mostrare un pass. Gli altri invitati, invece, dovranno accreditarsi comunicando i propri nominativi e il loro indirizzo email nei giorni precedenti all’evento e una volta giunti sul luogo, con- fermare le loro presenze. Essi riceveranno all’ingresso una tessera RFID collegata al loro account Facebook. Lungo il “White carpet” che conduce gli ospiti all’ingresso, fotografi immortaleranno i partecipanti davanti a un pannello brandizzato White Gallery e dedicato all’evento. Geolocalizzazionee attivazione card RFID . Gli ospiti verranno invitati a geoloca- lizzarsi con i propri smartphone, o attraverso gli Ipad situati al punto informazioni “White 2.0”. Presso lo stesso stand, saranno attivate le card RFID dei partecipanti, con le quali potranno esprimere il loro gradimento, tramite collegamenti diretti con la pagina fan di facebook, riguardo oggetti cult presentati durante la serata. Schermi al plasma posizionati all’interno del foyer trasmetteranno in tempo reale le interazioni tra i partecipanti e i social media utilizzati dalla White Gallery. Performance Alle ore 19.30, avrà luogo una performance dedicata alle collezioni in edizione li- mitata presentate in occasione dell’evento. Un sipario virtuale si alzerà mostrando un’installazione raffigurante un enorme lettera “W”sulla quale saranno sedute cin- que ballerine e posizionati gli elementi protagonisti delle collezioni. Le ballerine, rigorosamente vestite di bianco, si esibiranno in una coreografia su una musica che ricordi il rumore dell’acqua. Al termine della performance le danzatrici riporranno gli oggetti cult all’interno di colonnine prestabilite distribuite nel foyer. Proprio tramite queste colonnine gli invitati potranno esprimere il loro gradimento e condividere le loro preferenze. Dj Willino Dj e snowboarder. Riesce ormai da anni ad unire le sue passioni, lavorando di giorno sulle piste come maestro in una scuola nazionale di snowboard e di notte nei locali. Sound DeepHouse/TecHouse è il genere che propone sotto il progetto White Rush 30
  • 31. HOUSEFAMILYsnowboard&music, in club di esclusive località come Les Des Al- pes, Madonna di Campiglio e Ibiza, senza tralasciare le note incursioni al Goa di Roma. E’ un artista a 360° con un grande carisma e spirito d’avventura. Chi meglio di lui può esprimere musicalmente il dinamismo di White Rush?! Compagnia Ritmi Sotterranei Ad intrattenere gli ospiti White Gallery, ci penserà la compagnia “Ritmi Sotterranei”. Il gruppo di danza contemporanea sperimentale hip hop, è diretto dalla ballerina co- reografa Alessia Gatta che, con il suo stile misto, contaminato ed eclettico, mostra al pubblico un concetto chiaro e forte di arte per arte. Questi artisti sono famosi per i loro lavori imponenti legati ai luoghi che li ospitano. Nei loro progetti cercano sem- pre di dare il massimo della bellezza sfiorando il sottile confronto tra danza e arte: la danza diventa viva solo in rapporto ad uno spazio architettonico che la attende e in rapporto alla presenza umana che la percepisce. Questa loro filosofia coincide perfettamente con la ricerca di una compagnia che si adegui e danzi all’interno degli spazi della White Gallery, ma soprattutto che sappia mettere in risalto gli oggetti cult protagonisti della serata, le colonnine che li contengono e la doppia w tridimensio- nale. Shooting Da questo momento in poi, l’installazione “W” sarà lo scenario di uno shooting foto- grafico nel quale verranno coinvolti i partecipanti. Catering (Cristal) A partire dalle ore 20.30, camerieri vestiti di bianco serviranno a braccio una cena finger food. Due banconi bar posizionati uno all’interno della White Room e uno all’esterno sotto il porticato serviranno drink agli ospiti per tutta la durata dell’evento. Per il catering è stata scelta l’azienda “Cristal Catering”. Per il nostro evento, infatti, crediamo sia necessario utilizzare un catering altamente professionale e che spicchi per l’originalità e la qualità dei prodotti proposti. Le caratteristiche di questa società sono infatti la cura al dettaglio, la lavorazione di prodotti deliziosi tendenzialmente biologici e non OGM e soprattutto l’assoluta disponibilità dello staff. I menù sono ovviamente preparati ad hoc secondo la stagionalità dei prodotti. Una specialità chic di Cristal è il menù finger food, ideale per l’evento White Rush: proposte light ma sfiziose che soddisfano gusto, aspetto estetico ed eleganza dell’ambiente. In uscita Prima di andare via, gli ospiti potranno ritirare il proprio gift presso i desk all’esterno. White Rush 31
  • 32. Compagnia Ritmi Sotterranei DJ Guglielmo Avignone Special Guest Chiara Ferragni White Rush 32
  • 33. Location La White Gallery si trova a Piazza Guglielmo Marconi 18/19, a pochi metri dall’obe- lisco dell’Eur. E’ facilmente raggiungibile in macchina seguendo le indicazioni per l’Eur, o tramite i mezzi pubblici sfruttando la fermata Eur-Palasport della Metro B. Inoltre vi è un’efficientissima stazione taxi situata a pochi metri dall’ingresso princi- pale dell’edificio. Si consiglia a tutti gli ospiti di parcheggiare nelle vie limitrofe o nel parcheggio di Via Liszt. Agli invitati “VIP” invece sarà riservato il parcheggio privato della White Gallery, che si trova proprio nel cortile adiacente e che ha una capienza di circa 30 macchine. Per quanto riguarda gli allestimenti e il carico/scarico delle merci, potranno essere effettuati tramite degli ingressi dedicati posti sul lato destro dell’edificio su Viale Tolstoj. White Rush 33
  • 34. FOLLOW UP Poichè abbiamo immaginato il nostro evento in un’ottica di reale fattibilità e svolgi- mento, abbiamo deciso di descrivere le operazioni di chiusura e le attività di follow up previste qualora l’evento si dovesse realizzare. Termine dell’evento Al termine dell’evento, la prima operazione da compiere consisterà nel disallesti- mento della sala e di tutte le attrezzature tecniche utilizzate. Dipendentemente dalla tipologia di contratti con i nostri fornitori, verranno riconsegnati i materiali per l’illumi- nazione, la fonica e i video e le scenografie (pannelli, pedana ecc). Qualora alcuni materiali siano stati acquistati senza però la possibilità di conservazione o riutilizzo, si procederà al riciclaggio attraverso un processo eco sostenibile. Successivamen- te, verranno puliti gli spazi dedicati all’evento e riposizionati gli oggetti e le installa- zioni originali nella “White Room”. Consuntivazione Per la chiusura del progetto sarà necessario procedere al reperimento di materiali e documentazioni quali: • documentazione amministrativa (fatture, note di spesa, SIAE, ecc.); • materiali destinati all’archivio del progetto (brochure, inviti, programmi, bad- ge, ecc.); • rassegna stampa (raccolta di articoli, annunci, audio- video di trasmissioni televisive o radiofoniche, ecc.); • documentazione produttiva (planimetrie, Gantt, budget, materiali audio- vi- deo utilizzati nell’evento, immagini e video girati durante la serata, ecc.). Chiusure amministrative Sulla base degli accordi contrattuali e della documentazione contabile finale, saran- no saldati i fornitori, collaboratori, personale artistico e tecnico secondo le scadenze previste. Inoltre, si procederà all’ultimazione degli adempimenti fiscali e assicurativi. Verifica finale del progetto Per avere una valutazione finale sullo svolgimento vero e proprio dell’evento, pro- cederemo a una verifica con il team organizzativo, con i collaboratori e con il target coinvolto. • Il team: è importante svolgere una verifica del lavoro creando un momento di incontro collettivo in cui discutere insieme su quali problematiche si sono incontrate durante lo svolgimento, perché, e come sono state risolte e ana- lizzare gli aspetti positivi e negativi dell’evento. • Collaboratori, partner e struttura: per l’analisi dei feed back ricevuti e degli obiettivi raggiunti e dei dati oggettivi del progetto (ritorno di immagine, con- suntivi ecc.), sarà utile compilare un report finale che valuti il responso della White Rush 34
  • 35. stampa, del target coinvolto e l’operato dell’organizzazione. Per fare ciò, an- ziché limitarsi all’analisi delle documentazioni, potranno essere organizzati degli incontri e|o telefonate con i collaboratori e i giornalisti, oltre a cercare di stimolare un feedback dei partecipanti attraverso i social media. Eventi successivi Finito l’evento e raccolti i feedback necessari, si comincerà a organizzare l’evento successivo lanciando il prima possibile un messaggio teaser ai nostri partecipanti: è fondamentale mantenere un rapporto con il nostro target, al fine di restare nei loro ricordi e di stimolare il passaparola con gli amici. Verrà stilato un calendario ricco di sfilate, presentazioni delle nuove collezioni, ma anche legato a mondi non necessa- riamente fashion. White Rush 35
  • 36. Appendice White Rush 36
  • 37. I nuovi strumenti di comunicazione: social media e web 2.0 “Social Media” è un termine che indica i contenuti virtuali creati da persone per essere condivisi con altri utenti. Nell’accezione più elementare del termine, i social media rappresentano un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e condivide informazioni e contenuti, tipica del “Web 2.0”, cioè l’evoluzione di internet da normale navigazione tra le pagine, ad interazione tra sito e utente. I social media sono inoltre considerati relativamente a basso costo, soprattutto rela- zionandoli ai media “tradizionali” o “industriali”, come il cinema, i giornali e la televi- sione, che richiedono cospicui investimenti finanziari. Le parole chiave utilizzate nell’ambito del web 2.0 sono senza dubbio “conversazio- ni” e “relazioni” e riguardano ciò che avviene tra le persone online. Una tecnologia, quindi, che trasforma il monologo in dialogo e gli utenti da fruitori di contenuti ad editori. Per condividere contenuti testuali, immagini, video o audio, esistono centinaia di strumenti catalogati come social media, che permettono a tutti di pubblicare o avere accesso alle informazioni: se prima le comunità web erano in gran parte costituite da esperti informatici, oggi ad avere la meglio sono gli scrittori, i giornalisti e gli artisti. Caratteristiche dei nuovi media sono anche la velocità di comunicazione, l’ampia diffusione, l’incisività che hanno e il non avere limiti sotto certi aspetti: ad esempio, non c’è un limite di ore o di pagine o di commenti e feedback che i lettori possono lasciare. Alcuni esempi di social media: blogs, micro blogs, online chat, feed rss, widgets, so- cial networks, social bookmarks, message boards, podcast, video e photo sharing sites, virtual worlds, wikis, etc... La branca di Marketing che si occupa di generare visibilità sui Social Media e ag- gregatori 2.0, viene chiamata Social media marketing e racchiude le PR online, l’ottimizzazione delle pagine web e la gestione della comunicazione integrata sulle diverse piattaforme a disposizione, al fine di creare conversazioni tra l’azienda e il consumatore. Facebook Facebook è il social network per eccellenza, con 400 milioni di utenti in tutto il mon- do, ovvero un luogo in cui gli utenti possono socializzare dopo essersi registrati e aver compilato un proprio profilo personale. Facebook è un social network completamente gratuito che trae guadagno dalla pubblicità e i banner. Registrandosi al sito, gli utenti creano il proprio profilo indican- do obbligatoriamente il proprio nome, cognome e mail (è infatti uno dei pochi casi in cui gli utenti forniscono dati reali sulla propria persona). Successivamente po- tranno personalizzare il proprio profilo inserendo altre informazioni relative alla città di provenienza, gli studi e gli interessi personali. Inserendo informazioni veritiere e White Rush 37
  • 38. condividendole, sarà più semplice rintracciare i propri amici, nuovi o di vecchia data. Essendo in continuo aggiornamento dal 2004, anno in cui è nato dal genio creativo di Mark Zuckeberg, Facebook ha ampliato notevolmente le funzioni a disposizione dei propri utenti, rendendo sempre più customizzabili e personali i profili tramite la condivisione di album fotografici, archivi di video, creazione di gruppi di discussione pubblici e privati e molto altro. Nell’ottica aziendale, Facebook è diventato un media potentissimo, un canale im- prescindibile all’interno del communication mix aziendale, uno strumento efficien- tissimo per quanto riguarda comunicazione, fidelizzazione e promozione. Questo perché il seguito che ha quest’aggregatore è spaventoso, basti pensare che gli utenti italiani nel mese di marzo 2011 sono 19,1 milioni (dati forniti da Facebook e raccolti nell’Osservatorio Facebook). La diffusione di un’immagine attraverso i “tag” ed i commenti degli utenti è velo- cissima; la notorietà di un brand può quindi crescere a dismisura se ben condivisa ed approvata da coloro che animano il social network. Di conseguenza, si sono sviluppate molteplici opportunità per le aziende, che mantenendo una presenza su Facebook, costantemente aggiornata e dinamica, possono creare una comunità di utenti, che favorisca rapporti di collaborazione costruttivi. Il dialogo diretto con gli utenti permetterà il rafforzamento del brand aziendale, aiutando a perfezionare i servizi già esistenti, creando al contempo nuove opportunità di business e per- mettendo all’organizzazione di poter gestire prontamente qualsiasi caso di “crisis management”. Le aziende prediligono alla creazione di un profilo personale una cosiddetta “pagi- na fan”, costituita da una sidebar laterale, da collegamenti statici in alto facilmente brandizzabili ed una bacheca con le attività pubblicate in ordine cronologico. Stru- mento fondamentale per le pagine fan, è Facebook Insights, che consente di ana- lizzare e monitorare i feedback dei propri fan quantificando le visite e il gradimento degli utenti. Twitter Twitter è un microblogging, cioè un sistema di comunicazione che, sfruttando gli elementi tipici del web quali l’istantaneità e l’immediatezza, permette agli utenti di scrivere brevi messaggi (massimo 140 caratteri) diffondendoli su internet e con la possibilità di essere letti da altri utenti (i “followers”). Twitter è un servizio gratuito, nato nel 2006, che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo brevi. Questi potranno essere visti da chiunque senza barriere di privacy, mentre verranno pubblicati istantaneamente sulle bacheche dei “followers”, cioè agli utenti che si sono registrati per vederli. Per prima cosa, quindi, è necessario registrarsi al sito ed ottenere un soprannome da utilizzare, successivamente basterà aggiornare la propria bacheca per essere attivi sulla piattaforma. Grazie al suo avere messaggi brevi e istantanei, spesso twitter è utilizzato come strumento di giornalismo partecipativo, come ad esempio nel terremoto abruzzese del 2009, quando gli utenti twitter hanno segnalato la notizia prima dei media tradi- zionali. White Rush 38
  • 39. Twitter è molto utilizzato anche dalle aziende. Sono molte, infatti, le imprese che decidono di comunicare con i propri clienti attraverso questo strumento per stabilire nuovi contatti, essere circondati da tantissimi consigli e idee, poter dare aggiorna- menti regolari ai propri clienti e soprattutto ricevere domande a cui rispondere in tempo reale durante la giornata. Tra le particolarità di Twitter, troviamo le hashtag, cioè delle etichette che aiutano gli utenti a trovare contenuti simili su un determinato argomento e a relazionarsi con coloro che ne parlano. Creando un hashtag, cioè aggiungendo il cancelletto alla parola interessata (es: #hashtag), la parola si trasfor- ma in link e fa capire agli altri utenti che il tuo messaggio si occupa di quell’argo- mento. Gli hashtag li decidono gli utenti, possono essere inventati sul momento ed utilizzati in futuro da altri nel mondo. Individuare un argomento rilevante e inserire per primi l’hashtag può essere un ottimo modo per migliorare la propria reputazione online ed essere i precettori di un nuovo trend. L’uso degli hashtag, inoltre, è un valido strumento per far trovare il proprio messag- gio o per creare dei gruppi in funzione di un evento. A tal proposito, si sta diffondendo sempre di più l’uso del “tweet wall” durante lo svolgimento di un evento, sia esso la presentazione di un libro, un convegno tra professionisti o una cocktail party, attraverso le tag cloud. Queste “nuvole di tag”, sono una raccolta di messaggi associati a una determinata hashtag, una rappresen- tazione visiva delle parole chiave utilizzate in un certo contesto. A seconda della fre- quenza con cui vengono utilizzate le diverse parole chiave, queste verranno rappre- sentate con dimensioni di carattere diverse: più grande sarà il carattere, maggiore la frequenza della parola chiave. Assegnando quindi un hashtag ufficiale all’evento, si possono invitare i partecipanti a condividere le proprie opinioni, commenti, doman- de che vengono proiettati in un megaschermo visibile a tutti e che il moderatore può utilizzare per alimentare la discussione. Andando sul sito http://visibletweets.com/ è possibile visualizzare le tag cloud di un qualsiasi argomento a nostra scelta. Il sistema RFID Gli “RFID” (Radio Frequency Identification) sono dei piccoli microchip che, se av- vicinati ad un lettore, trasmettono dati permettendone il riconoscimento e il traccia- mento a distanza grazie alla tecnologia wireless. Nella vita quotidiana, ad esempio, questo sistema lo ritroviamo nelle carte di credito o in alcuni prodotti venduti nei supermercati. Dallo scorso anno, questa tecnologia ha esordito anche nel mondo dei social network, essendo stata utilizzata per esprimere il proprio gradimento nella vita reale attraverso il “Mi piace” di Facebook. Utilizzando un identificatore di tali ra- dio frequenze, le informazioni contenute nella cardbraccialetto con l’Rfid collegato al proprio profilo, vengono passate ad un lettore magnetico. Ecco alcune case history di successo che hanno utilizzato questa nuova tecnologia nei loro eventi: CocaCola Village, Israele. Ogni utente era dotato di un braccialetto con Tag RFID collegato ai propri dati di Facebook. Avvicinando il braccialetto alle “Like Machine” dislocate nelle varie aree del villaggio vacanze, gli utenti creavano automaticamente un “mi piace” sul proprio profilo per il luogo o l’attività indicata (es. bar, piscine, campi da tennis...). Il fotogra- fo ufficiale, inoltre, era dotato di una macchinetta fotografica che, interagendo con i White Rush 39
  • 40. braccialetti tecnologici, pubblicava e taggava automaticamente le foto su facebook. L’iniziativa ha riscosso un grande successo: in tre giorni hanno aderito 650 teena- ger, i quali hanno pubblicato oltre 35mila post. Facebook F8 Conference. Ad ogni invitato era stata consegnata una tessera dotata di RFID. Questa, poteva essere integrata al proprio account di Facebook registrandosi ad un’apposita pagi- na web. Durante l’evento, i partecipanti potevano avvicinare la card ai lettori appositi per condividere le proprie attività e pensieri in tempo reale. Opel, Motorshow Bologna. All’entrata, dopo essersi registrati, i visitatori venivano dotati di un badge con un RFID incorporato. Tramite i diversi sensori disposti nell’esposizione, gli ospiti avvici- navano i propri badge ai totem interattivi, facendo in questo modo il “Mi piace” sulla propria bacheca in tempo reale. Anche qui, come per il caso CocaCola, ci si poteva auto- taggare nelle foto fatte al momento, semplicemente avvicinando il badge alle macchine fotografiche delle hostess. 2night Awards 2011. Per questo evento che prevede l’assegnazione degli ”Oscar” ai migliori locali italia- ni, ogni ospite è stato omaggiato di un braccialetto RFID con il quale condividere la serata con i propri amici, sfiorando le apposite Like Box. Queste, sono servite anche ad eleggere il vincitore della serata, in quanto gli utenti potevano votare il proprio locale preferito attraverso la Like Box associata. Geolocalizzazione La geolocalizzazione è l’identificazione della posizione geografica di una persona in un luogo fisico in un dato momento. Con la diffusione della tecnologia GPS e di internet sui nuovi telefonini smartphone, la geolocalizzazione è diventata “mobile”: si comunica e si condivide la propria posizione, effettuando quello che viene chia- mato “check- in”. La geolocalizzazione sta avendo sempre più successo in quanto aiuta gli utenti ad ottenere informazioni dalla rete su tutto ciò che li circonda, oltre a permettere alle società commerciali di offrire pubblicità mirate o servizi in base alla posizione che gli utenti comunicano ai social network dedicati. I “Location Based Service”, ossia le piattaforme sociali che permettono di geolo- calizzarsi come Foursquare e Gowalla, o la nuova applicazione FacebookPlaces, stanno catturando sempre più attenzione, ponendosi come un modo divertente e interessante per congiungere il mondo reale e quello digitale. In Italia, il sistema di geolocalizzazione più diffuso è FacebookPlaces: al contrario degli Stati Uniti, infatti, Foursquare non è riuscito ad esplodere a causa di gap tec- nologici lato utente e totale ignoranza ed interesse lato aziende. Facebook, al con- trario, è molto diffuso in Italia, che è il sesto paese con più alto numero di iscritti al mondo. Fare il “check - in” direttamente da Facebook, con la possibilità di taggare i propri amici, infatti, ha permesso a questa nuova applicazione di diffondersi rapi- damente, spingendo tutti gli utenti a voler far sapere ai propri contatti dove si trova in un preciso istante, magari scoprendo di essere proprio vicini a quell’amico che White Rush 40
  • 41. vorremmo incontrare da tempo. Per le aziende, ovviamente, ciò non può che essere un vero e proprio risvolto positivo in termini di social media marketing, che posso- no sfruttare FacebookPlaces per creare fidelizzazione offrendo agli utenti “migliori” delle esperienze esclusive. Alcuni esempi: Promozioni: Le aziende che hanno già un proprio profilo pubblico su Facebook come, ad esempio, i ristoranti, i negozi o gli hotel, possono sfruttare FacebookPla- ces premiando il cliente che torna a mangiare, acquistare o pernottare per la terza volta, offrendo uno pasto, uno sconto o un servizio a fronte del “check - in” su Fa- cebook. Fidelizzazione: i gestori delle pagine Facebook dell’attività potranno chiedere al cliente di fare il “check- in” e taggare i propri amici con cui è andato a mangiare, o con cui si trova al momento dell’acquisto o soggiorno, in cambio di una promozione o un gadget. La presenza di un post con la posizione e il tag sulla bacheca di un utente cliente, stimolerà il passaparola on e offline tra gli altri utenti, generando pubblicità all’impresa. Blog Blog è un termine nato dalla contrazione della parola “web log”, cioè “traccia su rete”. Ci si riferisce quindi ad uno spazio in rete dove vengono pubblicati contenuti in ordine cronologico. Con gli anni, il blog è diventato uno dei più potenti strumenti di comunicazione in rete in grado di informare e allo stesso tempo realizzare vivaci comunità online. L’importanza che risiede nei blog è sicuramente quella di poter comunicare e condi- videre con altri utenti dei contenuti con argomenti più vari, sia che riguardino la sfera privata, i temi di attualità o gli hobby. I blog, inoltre, permettono ai lettori di lasciare dei commenti sotto ogni post (così sono chiamati i diversi articoli pubblicati), e ciò crea in modo quasi automatico delle community all’interno di ognuno di essi. Le pagine web su cui si basano i blog, non sono necessariamente siti creati da pro- grammatori o web designer, ma in genere sono pagine generate automaticamente da altri software, con vesti grafiche più o meno diversificate chiamate “templates”. Le piattaforme più diffuse per creare blog in modo rapido, facile e gratuito sono Splinder, Wordpress e Blogger, che prevedono anche una versione a pagamento per le versioni più personalizzabili. Oggi, l’importanza dei blog è cresciuta notevolmente, permettendo anche a per- sonaggi di rilievo e aziende di migliorare la propria comunicazione verso l’esterno, di sensibilizzare i lettori su determinati temi, di informare su argomenti più o meno conosciuti e di sponsorizzare eventi e prodotti. Ovviamente, per diventare un punto di riferimento e quindi ottenere successo da un blog, è necessario che questo sia fra i primi blog segnalati dalla rete: quanto più sarà conosciuto, tanto più si parlerà del blog, dell’azienda o degli argomenti trattati. Per far sì che un blog risulti di successo, esistono diverse tecniche. Queste possono aver bisogno di un professionista del mestiere che conosca la metodologia “SEO” per far salire il posizionamento della pagina sui motori di ricerca, o avere semplici accorgimenti che potranno essere di aiuto nel far conoscere il proprio blog. Di fon- damentale importanza sono infatti i contenuti e la frequenza con cui vengono posta- ti, l’essere sempre disponibili ad ulteriori chiarimenti ed anzi incoraggiando i lettori a partecipare alle discussioni, rispondere sempre a coloro che si mostrano interessati White Rush 41
  • 42. ed invitarli a restare aggiornati iscrivendosi alla propria pagina (ad esempio con la piattaforma blogger ogni utente gmail può restare aggiornato grazie a “Google friend connect”, che ti informa ogni qualvolta le pagine di tuo interesse sono state aggiornate) o ai social network collegati, come ad esempio una pagina facebook de- dicata, o un account bloglovin, un servizio che permette di ricevere notifiche riguar- do gli aggiornamenti dei propri blog preferiti oltre a poter catalogare i siti in gruppi e a salvare tra i preferiti i post più interessanti. White Rush 42