2. Trattato sull’emendazione dell’intelletto (1658-9):
la conoscenza ha uno scopo morale
Esiste un vero bene, oltre la ricchezza, il piacere e gli onori,
capace di garantire la felicità?
Se tutto accade secondo leggi ben determinate, allora il
sommo bene consiste nella conoscenza dell’unione che la
mente ha con la natura, l’unico vero e immutabile bene..
Un ecologista ante litteram? Che senso potrebbe avere nel
XXI secolo questo aspetto dello spinozismo?
3. Come raggiungere il sommo bene?
Con metodo: expurgatio intellectus, come in Bacone
Ecco i suggerimenti concreti:
1. Conoscere a sufficienza la natura per il fine indicato
2. Formare una società che consenta a tutti di raggiungere il suddetto fine
3. Costruire una morale e una pedagogia
4. Elaborare una dottrina medica
5. Coltivare la meccanica
Morale provvisoria:
1. Parlare il linguaggio della gente comune, uniformandosi alle sua capacità per avere ascoltatori pronti a intendere la verità
2. Godere dei piaceri quanto è necessario per mantenersi in salute
3. Denaro e altri beni per conservare la vita e la salute
4. Dio è il tutto
Nulla è fuori di Dio = Natura (Ordine
necessario del tutto)
Ordine necessario= ordine geometrico
No creazione! La creazione separa Dio dalle
cose create
5. Perché una sola?
Contraddizioni di Cartesio nei Principi della filosofia:
solo Dio è sostanza perché sussiste per sé ma chiama sostanza
anche la res cogitans ed extensa che necessitano di Dio..
Ma che sostanze sono?
Solo Dio sussiste per sé
Dio non è persona
Il mondo procede necessariamente da Dio
Dio causa immanente di tutto (panteismo)
6. Res cogitans ed extensa: pensiero ed estensione
1. Per Cartesio: sostanze secondarie
2. Per Spinoza: attributi
Attraverso gli attributi la sostanza esprime la
sua essenza
Modi: singoli pensieri e singole cose esterne
7. Nessuna cosa finita è sostanza e quindi neanche l’uomo
Essenza uomo: modificazione attributi divini del pensiero e
dell’estensione (Modi: idea e corpo)
Mente=idea del corpo, cioè conoscenza degli stati corporei
Tra le cose e le idee c’è un parallelismo
L’ordine e la connessione tra le idee è lo stesso che l’ordine e
la connessione tra le cose
8. Mente = idea del corpo, cioè conoscenza degli stati corporei
La mente conosce il corpo e sa che esiste
La mente conosce se stessa tramite le idee delle modificazioni del corpo
La mente conosce il mondo esterno tramite le idee delle modificazioni
del corpo dovuto al mondo esterno
OPINIONE = CONOSCENZA INADEGUATA perché coglie i particolari
RAGIONE = CONOSCENZA ADEGUATA perché coglie le relazioni e le cause
INTELLETTO o conoscenza intuitiva = conoscenza chiara e distinta che coglie la
necessità delle cose, natura e dio
9. L’anima non è sostanza immortale: che fine
fa l’uomo quando muore?
La credenza nell’immortalità dell’anima non
ha nulla di razionale, ma nasce da due
sentimenti:
Paura Speranza
10. Oggi, in seguito agli sviluppi delle neuroscienze, è impossibile
negare la relazione stretta tra la mente (coscienza…) e il supporto
cerebrale.
Così il biologo Boncinelli:
“Chi pensava che dietro il pensare, la memoria e anche la
creatività si nascondesse chissà che cosa, è rimasto piuttosto
deluso: non si tratta che di una selva – ordinata per dire la verità – di
onde elettriche che si inseguono e si intersecano”.
E la coscienza? Ancora Boncinelli: “l’affiorare alla coscienza di una
serie di eventi mentali corrisponderebbe al passaggio di un certo
numero di gruppi di neuroni da uno stato di oscillazione elettrica
disordinata e asincrona a uno più ordinato e sincrono […] Quella che
noi chiamiamo coscienza o vita interiore è quindi una collezione di
atomi del presente”.
11. La relazione tra la mente e il supporto cerebrale è talmente stretta che è
impensabile, dal punto di vista delle neuroscienze, una qualsiasi sopravvivenza
dell’“io”, di una coscienza personale dopo la morte
nella fase avanzata
dell’Alzheimer l’io è già
totalmente disgregato
Considerato che
l’io è del tutto (o quasi)
spento nello stato
vegetativo permanente
è assurdo pensare che possa sopravvivere un io
Ne consegue (o una coscienza) quando come supporto
non vi sarà più un cervello, ma della polvere
12. La libertà implica la necessità
La sostanza (Dio) è causa di sé e quindi libera perché esiste per la
solo necessità della sua natura
In natura non c’è niente di contingente
Dio: natura naturans
Mondo:natura naturata
Dio non progetta il mondo, né lo vuole per libera scelta né per
amore
Intelletto, volontà e amore appartengono alla natura naturata non
alla natura naturans
13. Ethica ordine geometrico demonstrata (1661-77):
Gli uomini si credono liberi perché conoscono i loro appetiti ma ne ignorano le
cause.
Falso pregiudizio finalistico: Dio ha fatto tutte le cose in vista dell’uomo.
Bene e male, bello e brutto sono nozioni soggettive e non oggettive
L’uomo agisce per il solo potere di Dio
Ogni cosa si sforza di conservarsi: volontà, appetito e cupidità
Gli affetti non sono da valutare moralisticamente perché seguono le leggi della
natura (Punto delicatissimo: cosa ne scaturisce?)
Uomo: schiavitù e libertà
Il determinismo delle passioni vs la ragione della comprensione del
determinismo: più l’uomo comprende il determinismo (a cui non può sottrarsi)
più è libero
14. L’intelletto non è corrotto come intendono teologi e rabbini
La Scrittura deve essere interpretata correttamente
Religione: dominio dell’immaginazione (1° grado
conoscenza)
Nei libri dei profeti nessuna vera conoscenza ma norme di
vita pratica
La conoscenza intellettuale di Dio non riguarda la fede
Scopo della fede: ubbidienza
Scopo della filosofia: la verità
Lo stato: è importante la libertà di espressione per la stabilità
15. www.loescher.it/librionline/risorse.../Spinoza_ieri_e
_oggi.ppt
http://www.riflessioni.it/senso-della-vita/edoardo-
boncinelli.htm
Filosofia e cultura:l’età moderna, LaVergata-
Trabattoni, vol 2° - La nuova Italia