4. Phylum Porifera Comprende circa 500 specie, la maggior parte marine. Sessili, di forma e dimensioni variabili: da pochi cm sino a due2 metri. Si nutrono filtrando l’acqua. Presentano un livello di organizzazione intermedio tra le colonie cellulari e gli organismi pluricellulari.
5. Phylum Porifera: ANATOMIA Il corpo cavo, sacciforme, presenta una parete perforata, da qui il nome poriferi, per la presenza di pori inalanti e di una grossa apertura, l’osculo o poro esalante.
6. Phylum Porifera: ANATOMIA Osculo Pori inalanti La parete che delimita una cavità, lo spongocele, è doppia: esternamente costituita dal foglio dermale (pinacoderma) e internamente da quello gastrale (coanoderma). Su quest'ultimo sono inserite delle cellule munite di flagelli, i coanociti. Spongocele o cavità gastrale
14. Phylum Porifera Le cellule: gli AMEBOCITI Archeociti Si trovano immersi in una matrice proteica (collagene) gelatinosa, interposta tra pinacoderma e coanoderma, la MESOGLEA. Sono cellule totipotenti da essi originano tutti gli altri tipi cellulari. Funzioni: digestione per mezzo della fagocitosi. Producono le spicole. Riproduzione.
15. Phylum Porifera Le cellule: i POROCITI Provviste di fibre contrattili regolano il flusso d’acqua in entrata.
17. Phylum Porifera L’impalcatura delle spugne Tra foglio dermale e quello gastrale è presente una matrice proteica (mesoglea). Nella mesoglea è presente un'impalcatura scheletrica costituita da … SPONGINA SPICOLE
19. Phylum Porifera L’impalcatura delle spugne: le SPICOLE Piccole formazioni di natura calcarea o silicea. Costituiscono un elemento utile per la classificazione tassonomica delle spugne.
20. Visione d’insieme degli elementi cellulari e delle strutture di sostegno presenti nei Poriferi.
21. Phylum Porifera MORFOLOGIA delle spugne Si riconosconotreformefondamentali. In base allaprogressivacomplessitadeicanaliche consentonoilpassaggiodiacqua.
22. Phylum Porifera Alimentazione e digestione Le spugne sono prive di sistema digerente. Si nutrono di particelle organiche e microrganismi. La particelle alimentari sono assunte dai coanociti. Dai coanociti i nutrienti sono trasferiti agli amebociti dove si completa la digestione.
23. Phylum Porifera Circolazione, scambi gassosi ed escrezione Funzione svolte grazie alla circolazione dell’acqua all’interno del corpo delle spugne. Digestione intracellulare Scambi gassosi diffusione Escrezione diffusione
25. Phylum Porifera Riproduzione asessuata Avviene mediante produzione di gemme capaci di sopravvivere anche a condizioni sfavorevoli. gemmula
26. Phylum Porifera Riproduzione sessuata I gameti maschili e femminili sono generalmente prodotti da uno stesso individuo, anche se in momenti differenti per evitare l'autofecondazione (ermafroditismo insufficiente). Gli spermi sono espulsi dalla spugna e trasportati da correnti d'acqua verso un'altra spugna: qui vengono fagocitati dai coanociti che si fondono alle cellule uovo trasferendo ad esse lo spermio. Dall’uovo fecondato si sviluppa una larva munita di flagelli che nuotando liberamente si fissa al substrato. Larva: parenchimula
30. Hanno pochi predatori in quanto possono produrre tossine.
31. Frequenti le simbiosi fra alghe unicellulari e spugne.Tra le tossine ricordiamo: Suberitina azione neurotossica ed emolitica. Latrunculina A e B primo antibiotico macrolide scoperto negli organismi marini.
32. Tra le tossine ricordiamo: Suberitina azione neurotossica ed emolitica. Latrunculina A e B primo antibiotico macrolide scoperto negli organismi marini. Latrunculia magnifica
33. Phylum Porifera Utilizzo delle spugne da parte dell’uomo. La spongina conferisce alle spugne una notevole elasticità rendendole ideali per un utilizzo nella cosmesi come spugne da bagno.