Elvira Tarsitano – Bioinformatica e scienze omiche, il ruolo della formazione non formale: lifelong learning
1. Bioinformatica e scienze omiche,
il ruolo della formazione non Formale:
lifelong learning
Elvira Tarsitano
2. Nella nostra
società è più che
mai necessario
stimolare
l’investimento
nella formazione
continua delle
risorse umane
quale fattore
di successo umano
e professionale
UNI ISO 29990:2011, la certificazione per la
formazione non formale:
A.B.A.P. tra i primi 10 enti certificati in Italia
L’A.B.A.P. - associazione di promozione sociale ed Ente di formazione
accreditato dalla Regione Puglia – certificato a fronte della norma UNI ISO
29990, specifica per i fornitori di servizi per l'apprendimento nell'istruzione
e nella formazione non formale.
Attenzione al ‘cliente’ e ai suoi bisogni, per la spinta al
continuo monitoraggio del mercato, formativo e
lavorativo, ci ha permesso di ottimizzare i processi
formativi e dare un’ulteriore svolta nella direzione del
miglioramento dell’efficacia e della qualità della
formazione che eroghiamo, già testimoniata da un
placement in media dell’80%, e garantita da uno staff
qualificato, in grado di recepire e soddisfare le esigenze
dei singoli corsisti
3. La formazione
professionale sta
assumendo sempre
più un’importanza
strategica nel mondo
produttivo.
FORMAZIONE E QUALITA’
un settore così mutevole e fluttuante
come quello formativo, che soggiace a
innumerevoli variabili e bisogni più o
meno espliciti.
Standard di qualità, ci permettono di
certificare il nostro modello organizzativo
che ha come focus il ‘cliente’, a partire
dalla definizione dei suoi bisogni sino alla
valutazione del raggiungimento degli
obiettivi concordati.
Rendendo tale processo ‘verificabile’,
migliorando la trasparenza dei servizi
offerti e la comparabilità con le altre
realtà formative.
Essa viene incontro,
da una parte,
ai fabbisogni
formativi espressi
dalle aziende;
dall’altra alle
esigenze dei giovani
di acquisire
competenze
e dei lavoratori
di mantenersi
aggiornati rispetto
ai continui
cambiamenti
del mercato.
4. Per essere competitivi
e per crescere professionalmente
bisogna specializzarsi, tenersi sempre
aggiornati e ampliare le proprie
conoscenze senza aver mai paura
di mettersi in discussione.
BIOINFORMATICA E
FORMAZIONE
Strutturare una serie di attività FORMATIVE in
grado di
• avvicinare le nuove generazioni alle
applicazioni delle scienze omiche,
biotecnologiche e informatiche nel campo
della medicina predittiva, della diagnostica
molecolare, dell’agroalimentare e dello
studio della biodiversità.
• strutturare un canale di comunicazione tra il
mondo della ricerca e i giovani cittadini del
futuro, facilitando l’acquisizione di una
consapevolezza
5. METODOLOGIA
DIDATTICA E PROCESSO
DI APPRENDIMENTO
Il metodo utilizzato si fonda su una proporzione
meditata tra lezioni frontali e pratiche, lavori di
gruppo, project-work e/o stage, role playing ed
esperienze mirate ad accrescere le capacità di problem
solving. Obiettivo fondamentale è stimolare la
motivazione, l’efficacia dell’apprendimento e lo
sviluppo di attitudini critiche e costruttive nei
corsisti.
6. I percorsi
formativi sono
utili anche
per sviluppare
e potenziare
le cosiddette
competenze
trasversali, quali
originalità,
capacità
organizzative,
orientamento
all'innovazione,
flessibilità,
autonomia, tutte
abilità spendibili
in diversi contesti
professionali
e molto ambite
dalle aziende.
Obiettivi chiave
• sviluppo delle competenze chiave di
cittadinanza europea
• sviluppo di competenze culturali in
scienza e tecnologia
• acquisizione di nozioni e pratiche di
tecniche e metodologia della ricerca
scientifica
• valorizzazione del problem solving e
dell'apprendimento lifelong learning
7. QUALITA’
Quando si tratta
di ruoli chiave,
le aziende non
selezionano più
solo in base
ad un brillante
curriculum
universitario
ma – potendo
scegliere in un
crescente bacino
di laureati –
richiedono anche
che i candidati
abbiano sostenuto
percorsi formativi
post laurea con
certificazione delle
competenze
Una necessità sempre più stringente
quella della qualità in un panorama
formativo in evoluzione, che deve sapersi
confrontare con le esigenze reali del
mercato del lavoro, recependone i segnali
e, a volte, anticipandone i bisogni.
Puntuale determinazione dei bisogni, da
effettuarsi in relazione con tutte le parti
interessate, dalle attese dei corsisti ai
fabbisogni del mercato occupazionale
8. ORIENTAMENTO
È proprio sull'opportunità di valutare il
maggior numero di informazioni in
ingresso che si basa il successo dei nostri
percorsi formativi nei quali particolare
cura è data alla fase di pianificazione dello
stage e, al termine del percorso formativo,
all’orientamento finalizzato all’inserimento
lavorativo in azienda, all’avvio di un’attività
in proprio o alla realizzazione di progetti
cooperativi
La buona riuscita
di un percorso
formativo dipende
da almeno
due fattori:
il primo risiede
nella capacità
dell’ente
di formazione
di stringere relazioni
con il sistema
impresa di
riferimento,
il secondo fattore
dipende dalla
DETERMINAZIONE
e MOTIVAZIONE
del partecipante.
9. CASE HISTORY
Master in “Tecniche di Bioinformatica e Epidemiologia molecolare
applicate alle malattie infettive
In collaborazione con:
•
•
•
•
Sezione di Malattie infettive e
parassitarie del Dipartimento
di
Medicina
Veterinaria
dell’Università degli Studi di
Bari;
Istituto Tecnologie Biomediche
del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR) sede di Bari;
Reparto di Epidemiologia,
epidemiologia molecolare e
filogenesi
microbica
MIPI
dell’Istituto
Superiore
di
Sanità;
Sezione di Malattie Infettive e
Immunopatologia
del
Dipartimento
di
Scienze
Cliniche
"Luigi
Sacco",
Medicina
e
Chirurgia
dell’Università degli Studi di
Milano
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ PRE FORMATIVE: orientamento
VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
LEZIONI FRONTALI:
lezioni teoriche; esercitazioni, prove scrittepratiche-colloqui; stesura ed implementazione di
protocolli di ricerca e diagnostica; progettazione
attività laboratoriali, per workshop, per seminari,
per presentazioni; simulazioni didattiche con
esercitazioni pratiche in aula e in laboratorio.
AUTOAPPRENDIMENTO: attività di studio
individuale e/o di gruppo ed impegno
personale.
PROJECT WORK
ATTIVITÀ POST FORMATIVE: valutazione ed
esposizione delle relazioni delle attività
applicative; accompagnamento tesi;
STAGE
ESAME FINALE: DISCUSSIONE TESI
TOTALE ORE
ORE
20
20
500
220
200
32
500
8
1500
PLACEMENT
Nella fase finale è utilizzato il bilancio delle competenze
come strumento di autoverifica dei progressi fatti con la
formazione.
La prima edizione del master a solo 30 giorni dalla chiusura, ha
registrato il 70% di placement.
10. GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
La
formazione,
quindi, si pone
come fattore
strategico
di sviluppo
della
innovazione
e unico
strumento
che può
garantire,
rispetto alle
esigenze del
mercato,
la diffusione
della cultura
dell'eccellenza
.