1. PRESENTAZIONE “LABORATORIO DELLE COMPETENZE”
Quirino Guarente
Pixel S.r.l.
Potenza /Italia
quirino@pixelassistenza.it
SHORT PAPER
Keywords - Innovazione, tecnologia, progetti di ricerca
1 LA PROPOSTA DIDATTICA
La definizione di laboratorio non è casuale, infatti l’organizzazione del gruppo di lavoro risente della
contemporanea “filosofia” che sostiene l’apprendimento collaborativo proposto attualmente in rete.
Il gruppo, dopo aver individuato il bisogno formativo, approfondisce le tematiche e le trasforma in
“oggetti didattici” (learning objects), i quali, infine sono sperimentati in classe, riutilizzati o modificati in
base all’esito.
È evidente che l’organizzazione del laboratorio è legata all’adozione del modello dell’e-Learning,
attraverso il quale è possibile effettuare attività di letto-scrittura con supporto digitale.
Utilizzando la piattaforma interattiva detta “piattaforma tecnologica”, attivata dagli esperti presenti nel
laboratorio e raggiungibile all’indirizzo www.apprendimento-online.it, è possibile somministrare agli
allievi attraverso un computer, in classe o a casa, i contenuti didattici scelti dai docenti per conseguire
gli obiettivi previsti; nel nostro caso la competenza di lettura.
Il modello proposto non intende, comunque, sostituire l’attuale ordinamento scolastico, fondato sul
rapporto docente/alunno, è invece un supporto utile per:
- il monitoraggio continuo del livello di apprendimento, sia attraverso il tracciamento del percorso che
attraverso frequenti momenti di valutazione ed autovalutazione;
- la valorizzazione di:
a) multimedialità (effettiva integrazione tra diversi sistemi informatici per favorire una migliore
comprensione dei contenuti);
b) interattività con i materiali (per favorire percorsi di studio personalizzati e per ottimizzare
l’apprendimento).
L’e-Learning sfrutta le potenzialità rese disponibili da internet per fornire formazione sincrona e/o
asincrona agli utenti, che possono accedere ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento e in ogni
luogo in cui esista una connessione internet. Questa caratteristica, unita alla tipologia dei materiali
didattici, fa sì che l’E-Learning possa essere considerato una “soluzione di insegnamento centrato
sullo studente”.
La facilità con cui è possibile erogare informazione è determinata da documenti in formato digitale, i
cui contenuti sono molto più semplici da aggiornare. Grazie a questi nuovi supporti formativi, il
docente può provvedere a cambiare “in corsa” i materiali del percorso.
Il monitoraggio continuo dell’attività on line è utilizzabile come un portfolio (digitale), infatti nello
specifico della sperimentazione della procedura didattica, per conseguire la competenza di lettura,
sono state realizzate e inserite in rete, quali strumenti di acquisizione, valutazione e documentazione
del percorso formativo:
- Prove scolastiche significative;
- Materiali da somministrare agli alunni.
2. E’ pur vero che con la piattaforma non è possibile effettuare un’analisi delle competenze espositive;
non è pensabile esaminare l’abilità di esposizione orale delle conoscenze e delle idee, non si può
verificare se un alunno ha acquisito la capacità di rielaborazione critica.
Nonostante la potenzialità della tecnologia telematica (i breeze), che permette la realizzazione di
contatti tra persone in tempi reali e in luoghi diversi, è necessaria la relazione diretta docente-discente
per completare la formazione degli alunni, soprattutto se adolescenti.
L’assenza di una “persona” con cui relazionarsi, determina carenze emotive (analfabetismo emotivo)
estremamente pericolose per una personalità in formazione e i cui effetti sfavorevoli sono oggi in
corso di analisi approfondite, poiché a tutti è nota la negatività nell’uso smisurato e non corretto di
internet.
Per questo i due sistemi si accordano e si integrano vicendevolmente, perché attraverso essi è
possibile correggere le rispettive incompiutezze.
L’impianto previsto è, pertanto, funzionale al metodo tradizionale, poiché mostra il modo con cui
l’alunno è giunto all’obiettivo prefissato, lasciando una traccia visibile delle fasi dell’apprendimento e
dei progressi, rispetto alla situazione di partenza.
Il paradigma valutativo postulato ha, inoltre, una valenza interattiva, perché favorisce la partecipazione
dell’allievo ai risultati e ai progressi.
Contestualmente l’insegnante, disponendo di una sistematica raccolta di operazioni compiute
dall’allievo, conosce i livelli conseguiti e attiva programmazioni reali e calibrate sulle effettive
competenze acquisite e non solo sulle conoscenze previste.
Il sistema di valutazione sperimentale, oltre a verificare i processi di recupero e consolidamento,
ripristina la regolarità della pratica del recupero durante i segmenti di apprendimento e non in maniera
disgiunta.
1.1 I contenuti e i Learning Objects (LO)
Il laboratorio della competenza di lettura e comprensione dei testi ha una ulteriore particolarità: è
organizzato da docenti delle discipline di base (italiano, latino, inglese, scienze e matematica).
Tutti i docenti sono stati coinvolti in una programmazione comune e pluridisciplinare, al fine di
determinare la competenza da conseguire, demitizzando quella comune convinzione che sia esclusiva
prerogativa del docente di lettere “lavorare sulla competenza di lettura”.
Con queste premesse si è poi proceduto con una prima fase di analisi dei bisogni formativi; in
particolare si è discusso se i docenti hanno:
a) analizzato i livelli della competenza di lettura dei discenti;
b) stabilito se nelle cause degli insuccessi scolastici i docenti hanno considerato quale motivo
probabile la mancata competenza di lettura;
c) effettuato analisi, nei rispettivi dipartimenti disciplinari, sui risultati OCSE–PISA.
Definite le capacità che la competenza di lettura attiva, il gruppo ha individuato quali azioni l’alunno
deve saper compiere sul testo, per verificare il conseguimento di esse.
Sono tre le macroaree di competenza:
• individuare informazioni
• interpretare il testo
• riflettere e valutare
Da esse è scaturita la proposta didattica articolata nel corso pluridisciplinare proposto in rete dal titolo
“Dal lettore ingenuo al lettore critico”.
3. La proposta è organizzata sui seguenti contenuti:
• Le strategie di lettura;
• Il lessico ed i linguaggi nelle diverse discipline
• Il testo: coesione e coerenza
• Le tipologie testuali: testi continui e non-continui
• Usare schemi e mappe
• Sintetizzare e riassumere
• Lingua e logica
I testi continui sono stati suddivisi in base alle tipologie:
testi narrativi, informativi, descrittivi, argomentativi (e persuasivi), di istruzioni (detti anche conativi o
regolativi)
I testi non continui sono:
grafici e tabelle, figure e mappe,fogli informativi, annunci e pubblicità.
La presenza di testi non continui, in piattaforma, è certamente un positivo elemento di innovazione,
almeno rispetto alle prassi scolastiche tradizionali poiché essi costituiscono un’apertura a pratiche
comunicative di estrema importanza e utilità.
1.2 Moodle ed eXelearning – La combinazione ideale
Divisi in sottogruppi, i docenti hanno, infine, realizzato learning objects (LO) finalizzati a:
• attivare specifiche strategie di lettura;
• lavorare sui testi, individuandone caratteristiche testuali precipue (testi continui e non);
• riconoscere i linguaggi specifici delle discipline per orientarsi sul testo;
• usare i linguaggi in contesti disciplinari differenti: italiano, matematica, scienze, lingue straniere,
latino;
• comprendere testi diversi, secondo le svariate esigenze e le precise situazioni comunicative;
• rielaborare le informazioni, schematizzandole (riassumere e realizzare mappe concettuali);
• usare dati per dimostrare;
• adoperare dati per informare e persuadere;
• impiegare sistemi di scrittura diversificati e adeguati allo scopo (grafici, tabelle, risorse digitali e testi
d’uso continui e non);
• usare le capacità acquisite per simulare performance comunicative in situazioni diverse
(presentazione del lavoro a gruppi diversi).
4. Tra le varie opzioni di Authoring Tools a disposizione, il gruppo è stato unanime sulla scelta del
software eXelearning per la produzione dei Learning Objects. L’interfaccia user friendly e la
completezza di funzioni hanno permesso ai docenti di realizzare casi di studio, attività di lettura,
quesiti a scelta singola, quesiti a scelta multipla, quesiti a risposta libera, mappatura delle immagini,
attività cloze (riempimento dei campi vuoti), oltre alla possibilità di arricchire i propri percorsi formativi
con contenuti multimediali (audio/video) e link a siti utili per far comprendere meglio i contenuti
proposti e favorirne l’apprendimento.
Moodle (Ambiente di Apprendimento Dinamico Modulare e Orientato ad Oggetti) è la piattaforma LMS
scelta per la fruizione dei percorsi didattici.
Ogni docente ha attivato in piattaforma un corso inerente la propria disciplina scegliendo tra le varie
modalità di erogazione che la piattaforma propone (LAMS, SCORM/AICC, relazionale, per argomenti,
settimanale), ha monitorato l’accesso ai percorsi ed ai contenuti ed ha strutturato prove di verifica
da consegnare online attraverso gli strumenti che Moodle mette a disposizione. Particolarmente utile è
risultata la funzione “glossario” che ha permesso agli studenti di comprendere al meglio il contenuto
dei testi proposti.
Abbreviazioni e Acronimi
LO: Learning Object
OCSE: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
PISA: Programme for Internation Student Assessment
LMS: Learning Management System