1. Partecipazione Classi III E e III I Concorso “PARLAWIKI” Scuola Secondaria Statale di Primo Grado “ Giosuè Carducci” di Palermo Docenti coinvolti: Le proff: Ignazia Catalano e Ester Maniscalco per l’aspetto didattico e la prof.ssa Lidia Buccellato per l’aspetto tecnico
2. Noi, alunni delle classi III E e III I della Scuola Secondaria Statale “Giosuè Carducci” di Palermo, abbiamo scelto una delle tante parole della democrazia: Partecipazione . Le professoresse hanno fornito materiale da studiare, hanno somministrato un questionario, abbiamo fatto conversazioni e dibattiti, dando pareri, ricevendo chiarimenti, condividendo impressioni e modi di pensare. Nella nostra analisi abbiamo distinto due aspetti della partecipazione: SOCIALE POLITICO Nessuno è onnisciente, tutti siamo ignoranti in qualcosa, ma insieme ci possiamo aiutare a capire.
3. Partecipazione sociale Nella nostra società, fondata sul benessere materiale, molto spesso gli individui non vengono valutati per le loro qualità umane e morali, ma solo per la capacità di inserirsi nei meccanismi economici. Pertanto anziani, malati di mente, disabili, tossicodipendenti, immigrati... vengono condannati all'abbandono e all'emarginazione nell'indifferenza generale. E' necessario che ognuno cambi, metta da parte gli interessi personali e si assuma le proprie responsabilità. Si tratta delle categorie più deboli e infelici, che vanno protette con assistenza particolare, come previsto dalla Costituzione.
4. Partecipazione Politica La partecipazione politica è un fenomeno che risale al tempo dei Greci che si riunivano nella polis per discutere e trovare le soluzioni dei problemi della società di quel tempo. Oggi, un cittadino può partecipare alla vita politica, candidandosi personalmente o esercitando il diritto di voto. Come afferma l'articolo 48 della nostra Costituzione, tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età, possono votare. Con il voto scelgono i propri rappresentanti. Il voto, per essere autentico, deve essere espresso liberamente, senza nessuna costrizione. E' fondamentale che ogni cittadino eserciti il diritto di voto liberamente, usando bene la testa in modo da capire: è solo così che le cose possono migliorare.
5. Attraverso il voto e gli altri modi di partecipazione politica come il referendum, l'iniziativa legislativa popolare, le petizioni alle Camere, la comunità esercita la sovranità che in uno stato democratico appartiene al popolo. Per realizzare la democrazia, tutti i cittadini devono interessarsi e prender parte alla vita politica. Purtroppo, ultimamente la politica è in crisi, la gente pensa che tutti i politici siano corrotti e che non si interessino dei problemi della collettività. Tuttavia, noi siamo convinti che soltanto la partecipazione possa migliorare la nostra società, perché partecipare alla vita politica significa interessarsi dei problemi della società in cui viviamo. Bisognerebbe comprendere che si è fortunati a vivere in uno stato democratico dove si è liberi di scegliere. Tanta gente ha sacrificato la propria vita, lottando per la democrazia! Il voto è un diritto e un dovere civico!
6. Una società può migliorare se prima cambiamo noi, se impariamo ad essere più responsabili dei nostri doveri, ma molto dipende pure dal modo di fare politica. Infatti, il cambiamento in una società scaturisce anche da un buon o cattivo governo. Il buon governo mantiene le promesse fatte, ascolta e cerca di risolvere i problemi di tutti i cittadini e non solo dei cittadini più potenti e facoltosi, perché la legge è uguale per tutti. Un cattivo governo, invece, fa tutto l'opposto. Ma ... il buon o cattivo governo da chi è scelto se non dai cittadini? Sono essi che decidono ed eleggono i propri rappresentanti!
7. Come può un cittadino della nostra età, quindi minorenne, partecipare alla vita politica non potendo votare? I problemi della società sono anche i nostri, non solo dei grandi! Può farlo attraverso l'interesse: seguendo telegiornali, leggendo giornali, studiando, discutendo con gli adulti e... soprattutto incominciando dal rispettare le regole più semplici, come quella, della circolazione stradale o della raccolta differenziata, non inquinando l'ambiente, osservando le regole delle comunità in cui è inserito: famiglia, scuola, palestra...