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M.A.D.E.E. MasterLab

Co-creazione-
Flavio Fabiani
mr.flavio.fabiani@gmail.com




17 Maggio 2012 – Digital Accademia - Roncade Treviso
co-creazione - definizione
 collaborazione creativa tra i diversi stakeholder al fine di definire,
 chiarificare, creare e realizzare visioni che forniscano valore in un
 senso più profondo
 la co-creazione può essere portata avanti a diversi livelli
     co-creation within organizations/teams: iniziative interne
     co-creation across stakeholders: progetti condivisi sia internamente
     che esternamente
     trans-disciplinary co-creation: raccogliendo i diversi punti di vista
     disciplinari possiamo avere una idea delle diverse dimensioni del
     problema sul quale facciamo ricerca
     trans-agency co-creation: istituzioni, venture capitalist, no-profit, istituti
     di ricerca, univerisita’ lavorano insieme in modo stabile su importanti
     questioni sociali
 Nodo centrale che differenzia la co-creazione da altri approcci
 unilaterali all’innovazione è la ricerca del bene comune, la produzione
 di valore per tutti
La co-creazione un concetto datato
 Esempio di co-creazione di lunga data: Oxford English Dictionary
 Il potenziale attuale della co-creazione l’ha resa una pratica di management che riscontra
 molto interesse: tale potenziale è espresso, tra l’altro, da 3 principali catalizzatori

                                                                     Catalyst #1: the ICT revolution

                                                                     Catalyst #2: explosion of social web

                                                                     Catalyst #3: cognitive surplus
Il bisogno di engagement diffuso
 Consumatori, lavoratori, cittadini richiedo sempre di più di essere coinvolti di entrare in relazione
 con i produttori di beni e servizi, con le aziende per le quali lavorano e con le istituzioni
 Secondo alcuni ricercatori (Clay Shirky) questa bisogno che rappresenta senza dubbio una
 opportunità è data dal surplus cognitivo a disposizione delle persone
 Secondo altri ricercatori (Tim Leberecht) questo bisogno è legato ad una nuova dimensione del
 consumo e della partecipazione sociale che è la ricerca di senso
Firm-centric VS Co-creative Enterprises
In un’impresa tradizionale i clienti restano passivi nel processo di creazione del valore, essi sono un
target da segmentare, osservare, vendere che non instaura interazioni significative con l’azienda
Nella terminologia di business si dice che l’azienda stabilisce dei touch-point per entrare in contatto con
i propri clienti, ma questi punti di contatto sono artificialmente creati e danno ai clienti solamente la
«possibilità» di rispondere a domande ben precise
In un’impresa co-creativa, la creazione del valore è profondamente democratizzata e decentralizzata.
L’esperienza delle persone è il punto di partenza
non il prodotto/servizio venduto, e questo significa
che per avere esperienze gratificanti l’azienda deve
permettere agli individui di interagire liberamente e
non in touch-point rigidamente strutturati
Nelle aziende co-creative i ruoli dell’innovazione,
della strategia, del marketing, delle risorse umane,
della ricerca e sviluppo, dell’IT e della supply chain
cambiano perché prendono in considerazione
la partecipazione delle persone alla creazione del
valore
L‘universo di opportunità della co-creazione   Il principio chiave sottostante alla
                                               trasformazione delle imprese affinchè esse
                                               riescano ad espandere la generazione di
                                               valore attraverso la co-creazione è:
                                               coinvolgere gli individui al fine di
                                               co-creare esperienze di maggiore
                                               valore insieme, migliorando al
                                               contempo le economie di rete
                                               Il principio chiave della co-creazione può
                                               essere portato avanti utilizzando 4 leve:
                                                   relazioni di rete con le altre organizzazioni
                                                   stakeholder
                                                   interazioni degli individui nei diversi contesti
                                                   esperienza delle altre organizzazioni
                                                   stakeholder e dei clienti
                                                   piattaforme di engagement
                                               Al centro di tutto sta il valore generato
                                               attraverso la co-creazione
leva #1: relazioni di rete con le organizzazioni stakeholder
 Al fine di ingrandire l’ambito e la scala delle interazioni degli individui
 coinvolti nei diversi contesti del sistema, la rete di relazioni fra le
 organizzazioni della catena del valore deve espandersi oltre i confini
 tradizionali ed includere più stakeholder possibili (profit.com, public.gov,
 social.org)
 Inizialmente l’impresa cercherà di espandere le proprie relazioni creando
 un legame maggiore con le esperienze già esistenti di quelle
 organizzazioni che le sono contigue/adiacenti
 Piano piano l’impresa prenderà fiducia attraverso i feedback di ritorno      DOMANDE
 dalla rete e creerà legami con stakeholder più lontani e/o provando a        - quali sono i differenti tipi di
                                                                              organizzazioni stakeholder nella
 proporre tipologie di esperienze non esistenti                               nostra rete di business?
 Gli individui convolti nella filiera (dipendenti, lavoratori delle altre     - possiamo coinvolgere gli stakeholder
                                                                              in modi diversi/nuovi al fine di
 organizzazioni stakeholder, clienti) otterranno come risultato               espandere la generazione del valore
 un’esperienza di coinvolgimento di valore maggiore                           reciprocamente?
                                                                              - a quali stakeholder conviene
 Le organizzazioni coinvolte nel sistema (profit.com, public.gov, social.org) indirizzarsi inizialmente?
 accresceranno il loro capitale strategico: la capacità di pianificare ed     - esistono degli opinion leader fra gli
                                                                              stakeholder? Se si, come possiamo
 eseguire con successo la propria strategia aziendale                         migliorare la loro esperienza?
leva #2: interazioni degli individui nei diversi contesti
 Gli individui convolti nella filiera (dipendenti, lavoratori di altre
 organizzazioni stakeholder, clienti) sono coloro che possono
 migliorare/accrescere l’esperienza di individui e organizzazioni
 Come nel caso delle relazioni con le organizzazioni stakeholder, è spesso
 usato dalle imprese un approccio a fasi che comincia dal rafforzamento di
 interazioni già esistenti fra individui già connessi
 Piano piano l’impresa prenderà fiducia e coinvolgerà molti più individui
 proponendo nuovi tipi di interazioni nei diversi contesti

                                                                      DOMANDE
                                                                      -   quali sono i legami che l’impresa ha in
                                                                          essere con i propri dipendenti, con i
                                                                          clienti e con i lavoratori delle altre
                                                                          organizzazioni stakeholder?
                                                                      -   può l’azienda essere coinvolta in modo
                                                                          più co-creativo in queste interazioni?
                                                                          dove e come queste interazioni possono
                                                                          essere rese più co-creative?
leva #3: esperienza di aziende stakeholder e clienti
 L’esperienza dei partecipanti alla catena del valore può riguardare
 l’offerta dell’azienda, i processi operativi dell’azienda, le sue
 piattaforme di engagement
 Spesso le aziende che aprono i loro processi (progettazione,
 sviluppo, ricerca, marketing, ecc.) all’esterno si dimenticano di
 raccogliere le esperienze dei partecipanti e di incorporarle nelle
 piattaforme di engagement
 Altre volte le aziende si aprono agli stakeholder esterni prima di
 aver prestato attenzione all’esperienza dei propri dipendenti         DOMANDE
                                                                       - quali sono le attuali esperienze vissute
                                                                       dalle persone attraverso la nostra catena del
                                                                       valore quando esse entrano in contatto con
                                                                       le nostre piattaforme, con i nostri
                                                                       prodotti/servizi e con i nostri processi?
                                                                       - possiamo costruire esperienze più cariche
                                                                       di senso con le persone coinvolte nella
                                                                       nostra catene del valore
                                                                       - come possiamo generare punti di vista
                                                                       basati sull’esperienza con i nostri clienti e
                                                                       stakeholder attraverso le piattaforme di
                                                                       engagement esistenti?
leva #4: le piattaforme di engagement
 Le piattaforme di engagement rappresentano una industrializzazione
 delle interazioni fra gli individui coinvolti nel sistema
 Dovunque cominci la trasformazione dell’impresa verso una strategia di
 co-creazione, la pietra angolare che supporta le altre 3 leve sono le
 piattaforme di engagement
 Attraverso le piattaforme di engagement sia l’ambito che la scala delle
 interazioni fra gli individui possono essere ingrandite
 Esempi di piattaforme di engagement sono, i meeting, i siti web, i punti
 vendita, i prodotti, i call center, le community di interessi, ecc.
                                                                       DOMANDE
                                                                       - quali asset e risorse esistenti possono
                                                                       essere sfruttate come piattaforme di
                                                                       engagement?
                                                                       - come possiamo coinvolgere i nostri partner
                                                                       di innovazione al fine di costruire piattaforme
                                                                       di engagement insieme?
                                                                       - come possiamo tenere vive le nostre
                                                                       piattaforme di engagement attraverso la
                                                                       generazione di valore co-creato
Analisi casi
relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder
    …
interazioni degli individui nei diversi contesti
    …
esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti
    …
piattaforme di engagement
    …
Caso - Club Tourism /www.club-t.com
 Parte del secondo più grande travel agent giapponese (Kinki Nippon Tourist)
 Club Tourism compete sul mercato delle agenzie di viaggio in modo innovativo non
 basando la propria attività sul prezzo dei pacchetti promossi che sempre più
 vengono valuti come delle commodity dai viaggiatori
 L’impresa ha creato e gestisce più di 200 club tematici frequentati da persone con
 uno specifico interesse in comune, come ad es. bere il tè
 I facilitatori di questi club a tema, chiamati ‘frendly staff’, invitano agli incontri sia
 degli specialisti che dei viaggiatori che hanno fatto dei viaggi relativi al tema del
 club, ad es. dei connoiseur di tè, e dei viaggiatori che sono stati in Cina con il
 proposito di scoprire nuove varietà di tè chiedendo loro di condividere foto e altri
 contenuti relativi al tema
 I pionieri di un nuovo pacchetto viaggio, sono gli agenti migliori e possono
 facilmete coinvolgere i nuovi interessati
 Durante gli incontri il club progetta il viaggio incorporando le attività di potenziale
 interesse, ad es. visitare le piantagioni di tè o approfondire le virtù medicinali del tè
 I facilitatori oltre alla progettazione del nuovo pacchetto si fanno promotori delle
 offerte di compagnie aeree e hotel dell’area geografica di interesse
Caso - Club Tourism /www.club-t.com
 Dopo aver progettato il pacchetto e averlo sperimentato con alcuni clienti,
 l’impresa promuove il viaggio massicciamente, facendo consegnare i dépliant
 porta a porta da impiegati part-time che spesso sono clienti passati, ‘echo staff’
 L’assunzione dei clienti dell’agenzia come evangelisti part-time riduce il rischio
 di nuove assunzioni a scatola chiusa
 L’echo staff sono molto ben accetti nelle case, soprattutto dai potenziali clienti di
 una certa età e il loro lavoro è preziosissimo perché parlando a lungo con
 queste persone hanno la possibilità di capire quali sono i loro interessi e di
 riportarlo all’impresa
 Club Tourisim è un esempio della potenza co-creativa delle interazioni faccia a
 faccia con gli individui che sono parte del sistema: stakeholder esterni, clienti
 passati, dipendenti, clienti futuri, specialisti
 L’attenzione di Club Tourism, ed è questa la sua unicità, parte da molto prima
 del viaggio, continua durante il viaggio e si protrae fino a dopo il viaggio durante
 l’attività di debrief fatta di fronte ai nuovi interessati a quel tipo di viaggio, attività
 quest’ultima molto importante per la fissazione della memoria di viaggio
Analisi - Caso Club Tourism /www.club-t.com
 relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder
     compagnie aeree
     hotel
     agenzie turistiche locali
     coltivatori
 interazioni degli individui nei diversi contesti
     clienti passati
     clienti futuri
     dipendenti
     specialisti argomento dei club tematici
 esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti
     compagnie aeree e agenzie turistiche locali possono proporre offerte speciali
     coltivatori, agenzie turistiche locali e hotel possono proporre tour a tema
     clienti passati vengono valorizzati nel debriefing ai nuoci clienti ed aiutati a fissare la memoria di viaggio
 piattaforme di engagement
     club tematici (friendly staff)
     vendita porta a porta (echo staff)
Caso - Crushpad /www.crushpadwine.com
 Fondata nel 2004 a San Francisco, ha aperto uno
 seconda filiale a Bordeaux nel 2009
 Privati o aziende sono aiutati a produrre il proprio vino e
 sono incoraggiati a partecipare secondo la propria
 disponibilità alla viticoltura al fine di comprenderne tutti
 gli aspetti
 L’attività di Crushpad è portata avanti grazie a una
 struttura dove l’uva è processata e fermentata e un sito
 web dove i clienti possono prendere le decisioni
 riguardo alla viticultura e possono seguire i progressi
 Per facilitare la partecipazione dei clienti, l’azienda ha
 diviso il processo di preparazione del vino in 5 momenti:
     Pianificazione
     Coltura e controllo delle viti
     Raccolta e lavorazione dell’uva
     Invecchiamento
     Etichettatura
Caso - Crushpad /www.crushpadwine.com
 I clienti di Crushpad sono: amatori, viticoltori professionisti, enoteche, wine bar e ristoranti
 Gli ultimi dati pubblicati dicono che più di 5000 clienti hanno prodotto 1400 barili di 650 tipologie
 differenti di vino, di questi molti sono amatori alla prima esperienza
 Crushpad si colloca al centro di una rete di fornitori, partner, investitori, dipendenti e clienti
 I clienti di Crushpad sono coinvolti nell’ecosistema grazie a 7 principali piattaforme di engagement
     Piattaforma di definizione del vino, alcuni video tutorial demistificano la viticoltura spiegandone l’arte e la
     scienza in modo diretto al fine di accompagnare il cliente nella scelta della verità e dello stile di vino voluto
     Piattaforma di selezione del vigneto, i vigneti della West cost sono presentati attraverso dei video tutorial
     girati sul campo al fine di accompagnare il cliente nella scelta del vigneto adatto alla varietà di vino scelto
     Piattaforma di raccolta dell’uva, i clienti sono coinvolti nella definizione della data di raccolta attraverso
     l’utilizzo di strumenti e metodologie per valutare la maturità dell’uva i base al clima e all’aspetto dell’uva
     Piattaforma di invecchiamento del vino, i clienti sono coinvolti nella scelta delle botti dove fare
     invecchiare il vino, nella durata dell’invecchiamento, nella proseguimento/termine della fermentazione
     malolattica e nella rimozione del residuo solido dalle botti
     Piattaforma di imbottigliamento, confezionamento ed etichettatura del vino, tipo di bottiglia, tappo e
     etichetta vengono scelte con l’aiuto del packaging team di Crushpad
     Piattaforma commerciale, i clienti business sono supportati nella realizzazione delle loro start-up
     Piattaforma comunitaria, dove viticoltori e privati condividono le loro esperienze e i loro consigli
Analisi - Caso Crushpad /www.crushpadwine.com
 relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder
     …
 interazioni degli individui nei diversi contesti
     …
 esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti
     …
 piattaforme di engagement
     …
Analisi - Caso Crushpad /www.crushpadwine.com
 relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder
     viticoltori
     altri fornitori
     clienti business
 interazioni degli individui nei diversi contesti
     clienti privati
     dipendenti
 esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti
     l’esperienza dei viticoltori è accresciuta dal rapporto diretto (anche via webcam) con il cliente finale nelle
     diverse fasi dei processo di produzione del vino: selezione, raccolta, invecchiamento
     i clienti business sono supportati nella realizzazione delle proprie attività di start-up
     l’esperienza dei i clienti privati amatori è accresciuta notevolmente rispetto al consumo passivo, essi hanno
     la possibilità di partecipare a qualsiasi livello del processo e in base alla propria disponibilità di apprendere
     i diversi aspetti connessi alla produzione di vino
 piattaforme di engagement
     Piattaforma di definizione del vino, Piattaforma di selezione del vigneto, Piattaforma di raccolta dell’uva,
     Piattaforma di invecchiamento del vino, Piattaforma di imbottigliamento, confezionamento ed etichettatura
     del vino, Piattaforma commerciale, Piattaforma comunitaria
Caso – Wacoal /www.wacoal.com

 Azienda Giapponese leader di mercato nella vendita di
 abbigliamento intimo (y2009/$1.87b)
 L’azienda si occupa di pianificazione, progettazione e
 produzione dei prodotti ed è conosciuta per la attenzione
 alla Human Experience: nello Human Science Institute
 migliaia di ragazze, donne e anziane vengono invitate
 per essere misurate ogni anno
 Questa attenzione alle figure femminili e alle possibilità di
 design che ne derivano, ha permesso all’azienda di
 lanciare molti prodotti innovativi come l’iBra (stitchless &
 strapless)
 Wacoal in risposta alla riduzione delle vendite di fine anni
 90 decide di mettere a frutto gli incontri allo HSI per
 raccogliere i punti di vista delle donne e per proporre
 design su misura (precursore co-creazione)
Caso – Wacoal /www.wacoal.com

 Nel 2001 l’azienda affida a Yasuyuki Cho il compito di
 sviluppare nuovi business e nuove linee di prodotto
 con un focus alle emergenti opportunità online
 Cho, individua un mercato latente all’intersezione fra
 fashion (solitamente destinato al lavoro) e il comfort
 (pensato per la casa): questo concetto prende il nome
 di Ouchi Wear
 Cho vorrebbe coinvolgere le donne d’affari in una
 conversazione a proposito dell’Ouchi Wear e per
 questo si rivolge a Cafeglobe.com -- che ospita la più
 grande community giapponese di donne d’affari sotto i
 30 anni – e propone loro la creazione di una sezione
 dedicata all’abbigliamento intimo
 La partecipazione alla community è elevata:1200
 utenti partecipano in pochi giorni
Caso – Wacoal /www.wacoal.com
1                     2         il team di designer di Wacoal
                                avendo già pronte alcune bozze
                                della linea Ouchi Wear, presenta
                                questi lavori, il loro fondamento
                                logico e raccogliere i feedback della
                                community
                                alcune donne parte della community
                                a seguito di ciò iniziarono a faxare
                                delle bozze di indumenti da loro
                                disegnate: è il segnale per Cho che
                                l’azienda sta sottovalutando il
                                potenziale della community.
                                Un progetto pilota è lanciato per
                                permettere alle donne di caricare le
                                loro bozze o modificare quelle
                                esistenti: la partecipazione è
                                altissima, nonostante il target sia
                                notoriamente molto impegnato
Caso – Wacoal /www.wacoal.com   Wacoal dopo aver raccolto i punti di vista della
3                  4                community, produce gli indumenti in serie ridotta e
                                    organizza un incontro nel department store
                                    Takashimaya di Shinjuku per provare la collezione
                                    All’evento partecipano i designer dell’azienda, il
                                    personale del marketing, i venditori del grande
                                    magazzino e tutte le donne parte della community
                                    Durante l’evento, i dirigenti del grande magazzino
                                    notano l’interesse intorno alla nuova linea e le
                                    future clienti provano gli indumenti con un certo
                                    senso di fierezza e di appartenenza: entrambi i
             5                      gruppi sperimentano l’esperienza del
                                    coinvolgimento a valle (early involvement)
                                    La linea di abbigliamento intimo è infine finalizzata,
                                    prodotta e lanciata e registra vendite record per
                                    oltre $1m
                                    Da allora decine di linee sono state lanciate in
                                    questo modo con successo dall’azienda e
                                    riducendo il time-to-market da 11 a 3 mesi
Analisi - Caso – Wacoal /www.wacoal.com
 relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder
     …
 interazioni degli individui nei diversi contesti
     …
 esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti
     …
 piattaforme di engagement
     …
Analisi - Caso – Wacoal /www.wacoal.com
 relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder
     grandi magazzini
     cafeglobe.com
 interazioni degli individui nei diversi contesti
     clienti
     dipendenti
 esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti
     l’esperienza dei dipendenti dei grandi magazzini aumenta grazie all’incontro con le donne della community
     dell’intimo che permette loro di ottenere i punti di vista di una tipologia di clienti molto importante e anche
     perché il coinvolgimento a valle aumenta la loro soddisfazione diminuendo il rischio d’impresa mettendo a
     scaffale prodotti che non si vendono
     i vantaggi per cafeglobe.com sono evidenti sia in termini di traffico e quindi di ritorno pubblicitario che di
     raccolta di tendenze e punti di vista importanti per la propria attività editoriale
     l’esperienza delle clienti aumenta notevolmente 1)grazie all’espressione della loro vena artistica, 2)all’aspetto
     ludico di tale attività, 3)al senso di appartenenza dell’indumento indossato e 4)all’importanza a loro data
     dall’azienda attraverso il coinvolgimento a valle
 piattaforme di engagement
     community abbigliamento intimo con strumentazione adatta all'espressione libera degli utenti
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  • 2. co-creazione - definizione collaborazione creativa tra i diversi stakeholder al fine di definire, chiarificare, creare e realizzare visioni che forniscano valore in un senso più profondo la co-creazione può essere portata avanti a diversi livelli co-creation within organizations/teams: iniziative interne co-creation across stakeholders: progetti condivisi sia internamente che esternamente trans-disciplinary co-creation: raccogliendo i diversi punti di vista disciplinari possiamo avere una idea delle diverse dimensioni del problema sul quale facciamo ricerca trans-agency co-creation: istituzioni, venture capitalist, no-profit, istituti di ricerca, univerisita’ lavorano insieme in modo stabile su importanti questioni sociali Nodo centrale che differenzia la co-creazione da altri approcci unilaterali all’innovazione è la ricerca del bene comune, la produzione di valore per tutti
  • 3. La co-creazione un concetto datato Esempio di co-creazione di lunga data: Oxford English Dictionary Il potenziale attuale della co-creazione l’ha resa una pratica di management che riscontra molto interesse: tale potenziale è espresso, tra l’altro, da 3 principali catalizzatori Catalyst #1: the ICT revolution Catalyst #2: explosion of social web Catalyst #3: cognitive surplus
  • 4. Il bisogno di engagement diffuso Consumatori, lavoratori, cittadini richiedo sempre di più di essere coinvolti di entrare in relazione con i produttori di beni e servizi, con le aziende per le quali lavorano e con le istituzioni Secondo alcuni ricercatori (Clay Shirky) questa bisogno che rappresenta senza dubbio una opportunità è data dal surplus cognitivo a disposizione delle persone Secondo altri ricercatori (Tim Leberecht) questo bisogno è legato ad una nuova dimensione del consumo e della partecipazione sociale che è la ricerca di senso
  • 5. Firm-centric VS Co-creative Enterprises In un’impresa tradizionale i clienti restano passivi nel processo di creazione del valore, essi sono un target da segmentare, osservare, vendere che non instaura interazioni significative con l’azienda Nella terminologia di business si dice che l’azienda stabilisce dei touch-point per entrare in contatto con i propri clienti, ma questi punti di contatto sono artificialmente creati e danno ai clienti solamente la «possibilità» di rispondere a domande ben precise In un’impresa co-creativa, la creazione del valore è profondamente democratizzata e decentralizzata. L’esperienza delle persone è il punto di partenza non il prodotto/servizio venduto, e questo significa che per avere esperienze gratificanti l’azienda deve permettere agli individui di interagire liberamente e non in touch-point rigidamente strutturati Nelle aziende co-creative i ruoli dell’innovazione, della strategia, del marketing, delle risorse umane, della ricerca e sviluppo, dell’IT e della supply chain cambiano perché prendono in considerazione la partecipazione delle persone alla creazione del valore
  • 6. L‘universo di opportunità della co-creazione Il principio chiave sottostante alla trasformazione delle imprese affinchè esse riescano ad espandere la generazione di valore attraverso la co-creazione è: coinvolgere gli individui al fine di co-creare esperienze di maggiore valore insieme, migliorando al contempo le economie di rete Il principio chiave della co-creazione può essere portato avanti utilizzando 4 leve: relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder interazioni degli individui nei diversi contesti esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti piattaforme di engagement Al centro di tutto sta il valore generato attraverso la co-creazione
  • 7. leva #1: relazioni di rete con le organizzazioni stakeholder Al fine di ingrandire l’ambito e la scala delle interazioni degli individui coinvolti nei diversi contesti del sistema, la rete di relazioni fra le organizzazioni della catena del valore deve espandersi oltre i confini tradizionali ed includere più stakeholder possibili (profit.com, public.gov, social.org) Inizialmente l’impresa cercherà di espandere le proprie relazioni creando un legame maggiore con le esperienze già esistenti di quelle organizzazioni che le sono contigue/adiacenti Piano piano l’impresa prenderà fiducia attraverso i feedback di ritorno DOMANDE dalla rete e creerà legami con stakeholder più lontani e/o provando a - quali sono i differenti tipi di organizzazioni stakeholder nella proporre tipologie di esperienze non esistenti nostra rete di business? Gli individui convolti nella filiera (dipendenti, lavoratori delle altre - possiamo coinvolgere gli stakeholder in modi diversi/nuovi al fine di organizzazioni stakeholder, clienti) otterranno come risultato espandere la generazione del valore un’esperienza di coinvolgimento di valore maggiore reciprocamente? - a quali stakeholder conviene Le organizzazioni coinvolte nel sistema (profit.com, public.gov, social.org) indirizzarsi inizialmente? accresceranno il loro capitale strategico: la capacità di pianificare ed - esistono degli opinion leader fra gli stakeholder? Se si, come possiamo eseguire con successo la propria strategia aziendale migliorare la loro esperienza?
  • 8. leva #2: interazioni degli individui nei diversi contesti Gli individui convolti nella filiera (dipendenti, lavoratori di altre organizzazioni stakeholder, clienti) sono coloro che possono migliorare/accrescere l’esperienza di individui e organizzazioni Come nel caso delle relazioni con le organizzazioni stakeholder, è spesso usato dalle imprese un approccio a fasi che comincia dal rafforzamento di interazioni già esistenti fra individui già connessi Piano piano l’impresa prenderà fiducia e coinvolgerà molti più individui proponendo nuovi tipi di interazioni nei diversi contesti DOMANDE - quali sono i legami che l’impresa ha in essere con i propri dipendenti, con i clienti e con i lavoratori delle altre organizzazioni stakeholder? - può l’azienda essere coinvolta in modo più co-creativo in queste interazioni? dove e come queste interazioni possono essere rese più co-creative?
  • 9. leva #3: esperienza di aziende stakeholder e clienti L’esperienza dei partecipanti alla catena del valore può riguardare l’offerta dell’azienda, i processi operativi dell’azienda, le sue piattaforme di engagement Spesso le aziende che aprono i loro processi (progettazione, sviluppo, ricerca, marketing, ecc.) all’esterno si dimenticano di raccogliere le esperienze dei partecipanti e di incorporarle nelle piattaforme di engagement Altre volte le aziende si aprono agli stakeholder esterni prima di aver prestato attenzione all’esperienza dei propri dipendenti DOMANDE - quali sono le attuali esperienze vissute dalle persone attraverso la nostra catena del valore quando esse entrano in contatto con le nostre piattaforme, con i nostri prodotti/servizi e con i nostri processi? - possiamo costruire esperienze più cariche di senso con le persone coinvolte nella nostra catene del valore - come possiamo generare punti di vista basati sull’esperienza con i nostri clienti e stakeholder attraverso le piattaforme di engagement esistenti?
  • 10. leva #4: le piattaforme di engagement Le piattaforme di engagement rappresentano una industrializzazione delle interazioni fra gli individui coinvolti nel sistema Dovunque cominci la trasformazione dell’impresa verso una strategia di co-creazione, la pietra angolare che supporta le altre 3 leve sono le piattaforme di engagement Attraverso le piattaforme di engagement sia l’ambito che la scala delle interazioni fra gli individui possono essere ingrandite Esempi di piattaforme di engagement sono, i meeting, i siti web, i punti vendita, i prodotti, i call center, le community di interessi, ecc. DOMANDE - quali asset e risorse esistenti possono essere sfruttate come piattaforme di engagement? - come possiamo coinvolgere i nostri partner di innovazione al fine di costruire piattaforme di engagement insieme? - come possiamo tenere vive le nostre piattaforme di engagement attraverso la generazione di valore co-creato
  • 11. Analisi casi relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder … interazioni degli individui nei diversi contesti … esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti … piattaforme di engagement …
  • 12. Caso - Club Tourism /www.club-t.com Parte del secondo più grande travel agent giapponese (Kinki Nippon Tourist) Club Tourism compete sul mercato delle agenzie di viaggio in modo innovativo non basando la propria attività sul prezzo dei pacchetti promossi che sempre più vengono valuti come delle commodity dai viaggiatori L’impresa ha creato e gestisce più di 200 club tematici frequentati da persone con uno specifico interesse in comune, come ad es. bere il tè I facilitatori di questi club a tema, chiamati ‘frendly staff’, invitano agli incontri sia degli specialisti che dei viaggiatori che hanno fatto dei viaggi relativi al tema del club, ad es. dei connoiseur di tè, e dei viaggiatori che sono stati in Cina con il proposito di scoprire nuove varietà di tè chiedendo loro di condividere foto e altri contenuti relativi al tema I pionieri di un nuovo pacchetto viaggio, sono gli agenti migliori e possono facilmete coinvolgere i nuovi interessati Durante gli incontri il club progetta il viaggio incorporando le attività di potenziale interesse, ad es. visitare le piantagioni di tè o approfondire le virtù medicinali del tè I facilitatori oltre alla progettazione del nuovo pacchetto si fanno promotori delle offerte di compagnie aeree e hotel dell’area geografica di interesse
  • 13. Caso - Club Tourism /www.club-t.com Dopo aver progettato il pacchetto e averlo sperimentato con alcuni clienti, l’impresa promuove il viaggio massicciamente, facendo consegnare i dépliant porta a porta da impiegati part-time che spesso sono clienti passati, ‘echo staff’ L’assunzione dei clienti dell’agenzia come evangelisti part-time riduce il rischio di nuove assunzioni a scatola chiusa L’echo staff sono molto ben accetti nelle case, soprattutto dai potenziali clienti di una certa età e il loro lavoro è preziosissimo perché parlando a lungo con queste persone hanno la possibilità di capire quali sono i loro interessi e di riportarlo all’impresa Club Tourisim è un esempio della potenza co-creativa delle interazioni faccia a faccia con gli individui che sono parte del sistema: stakeholder esterni, clienti passati, dipendenti, clienti futuri, specialisti L’attenzione di Club Tourism, ed è questa la sua unicità, parte da molto prima del viaggio, continua durante il viaggio e si protrae fino a dopo il viaggio durante l’attività di debrief fatta di fronte ai nuovi interessati a quel tipo di viaggio, attività quest’ultima molto importante per la fissazione della memoria di viaggio
  • 14. Analisi - Caso Club Tourism /www.club-t.com relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder compagnie aeree hotel agenzie turistiche locali coltivatori interazioni degli individui nei diversi contesti clienti passati clienti futuri dipendenti specialisti argomento dei club tematici esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti compagnie aeree e agenzie turistiche locali possono proporre offerte speciali coltivatori, agenzie turistiche locali e hotel possono proporre tour a tema clienti passati vengono valorizzati nel debriefing ai nuoci clienti ed aiutati a fissare la memoria di viaggio piattaforme di engagement club tematici (friendly staff) vendita porta a porta (echo staff)
  • 15. Caso - Crushpad /www.crushpadwine.com Fondata nel 2004 a San Francisco, ha aperto uno seconda filiale a Bordeaux nel 2009 Privati o aziende sono aiutati a produrre il proprio vino e sono incoraggiati a partecipare secondo la propria disponibilità alla viticoltura al fine di comprenderne tutti gli aspetti L’attività di Crushpad è portata avanti grazie a una struttura dove l’uva è processata e fermentata e un sito web dove i clienti possono prendere le decisioni riguardo alla viticultura e possono seguire i progressi Per facilitare la partecipazione dei clienti, l’azienda ha diviso il processo di preparazione del vino in 5 momenti: Pianificazione Coltura e controllo delle viti Raccolta e lavorazione dell’uva Invecchiamento Etichettatura
  • 16. Caso - Crushpad /www.crushpadwine.com I clienti di Crushpad sono: amatori, viticoltori professionisti, enoteche, wine bar e ristoranti Gli ultimi dati pubblicati dicono che più di 5000 clienti hanno prodotto 1400 barili di 650 tipologie differenti di vino, di questi molti sono amatori alla prima esperienza Crushpad si colloca al centro di una rete di fornitori, partner, investitori, dipendenti e clienti I clienti di Crushpad sono coinvolti nell’ecosistema grazie a 7 principali piattaforme di engagement Piattaforma di definizione del vino, alcuni video tutorial demistificano la viticoltura spiegandone l’arte e la scienza in modo diretto al fine di accompagnare il cliente nella scelta della verità e dello stile di vino voluto Piattaforma di selezione del vigneto, i vigneti della West cost sono presentati attraverso dei video tutorial girati sul campo al fine di accompagnare il cliente nella scelta del vigneto adatto alla varietà di vino scelto Piattaforma di raccolta dell’uva, i clienti sono coinvolti nella definizione della data di raccolta attraverso l’utilizzo di strumenti e metodologie per valutare la maturità dell’uva i base al clima e all’aspetto dell’uva Piattaforma di invecchiamento del vino, i clienti sono coinvolti nella scelta delle botti dove fare invecchiare il vino, nella durata dell’invecchiamento, nella proseguimento/termine della fermentazione malolattica e nella rimozione del residuo solido dalle botti Piattaforma di imbottigliamento, confezionamento ed etichettatura del vino, tipo di bottiglia, tappo e etichetta vengono scelte con l’aiuto del packaging team di Crushpad Piattaforma commerciale, i clienti business sono supportati nella realizzazione delle loro start-up Piattaforma comunitaria, dove viticoltori e privati condividono le loro esperienze e i loro consigli
  • 17. Analisi - Caso Crushpad /www.crushpadwine.com relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder … interazioni degli individui nei diversi contesti … esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti … piattaforme di engagement …
  • 18. Analisi - Caso Crushpad /www.crushpadwine.com relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder viticoltori altri fornitori clienti business interazioni degli individui nei diversi contesti clienti privati dipendenti esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti l’esperienza dei viticoltori è accresciuta dal rapporto diretto (anche via webcam) con il cliente finale nelle diverse fasi dei processo di produzione del vino: selezione, raccolta, invecchiamento i clienti business sono supportati nella realizzazione delle proprie attività di start-up l’esperienza dei i clienti privati amatori è accresciuta notevolmente rispetto al consumo passivo, essi hanno la possibilità di partecipare a qualsiasi livello del processo e in base alla propria disponibilità di apprendere i diversi aspetti connessi alla produzione di vino piattaforme di engagement Piattaforma di definizione del vino, Piattaforma di selezione del vigneto, Piattaforma di raccolta dell’uva, Piattaforma di invecchiamento del vino, Piattaforma di imbottigliamento, confezionamento ed etichettatura del vino, Piattaforma commerciale, Piattaforma comunitaria
  • 19. Caso – Wacoal /www.wacoal.com Azienda Giapponese leader di mercato nella vendita di abbigliamento intimo (y2009/$1.87b) L’azienda si occupa di pianificazione, progettazione e produzione dei prodotti ed è conosciuta per la attenzione alla Human Experience: nello Human Science Institute migliaia di ragazze, donne e anziane vengono invitate per essere misurate ogni anno Questa attenzione alle figure femminili e alle possibilità di design che ne derivano, ha permesso all’azienda di lanciare molti prodotti innovativi come l’iBra (stitchless & strapless) Wacoal in risposta alla riduzione delle vendite di fine anni 90 decide di mettere a frutto gli incontri allo HSI per raccogliere i punti di vista delle donne e per proporre design su misura (precursore co-creazione)
  • 20. Caso – Wacoal /www.wacoal.com Nel 2001 l’azienda affida a Yasuyuki Cho il compito di sviluppare nuovi business e nuove linee di prodotto con un focus alle emergenti opportunità online Cho, individua un mercato latente all’intersezione fra fashion (solitamente destinato al lavoro) e il comfort (pensato per la casa): questo concetto prende il nome di Ouchi Wear Cho vorrebbe coinvolgere le donne d’affari in una conversazione a proposito dell’Ouchi Wear e per questo si rivolge a Cafeglobe.com -- che ospita la più grande community giapponese di donne d’affari sotto i 30 anni – e propone loro la creazione di una sezione dedicata all’abbigliamento intimo La partecipazione alla community è elevata:1200 utenti partecipano in pochi giorni
  • 21. Caso – Wacoal /www.wacoal.com 1 2 il team di designer di Wacoal avendo già pronte alcune bozze della linea Ouchi Wear, presenta questi lavori, il loro fondamento logico e raccogliere i feedback della community alcune donne parte della community a seguito di ciò iniziarono a faxare delle bozze di indumenti da loro disegnate: è il segnale per Cho che l’azienda sta sottovalutando il potenziale della community. Un progetto pilota è lanciato per permettere alle donne di caricare le loro bozze o modificare quelle esistenti: la partecipazione è altissima, nonostante il target sia notoriamente molto impegnato
  • 22. Caso – Wacoal /www.wacoal.com Wacoal dopo aver raccolto i punti di vista della 3 4 community, produce gli indumenti in serie ridotta e organizza un incontro nel department store Takashimaya di Shinjuku per provare la collezione All’evento partecipano i designer dell’azienda, il personale del marketing, i venditori del grande magazzino e tutte le donne parte della community Durante l’evento, i dirigenti del grande magazzino notano l’interesse intorno alla nuova linea e le future clienti provano gli indumenti con un certo senso di fierezza e di appartenenza: entrambi i 5 gruppi sperimentano l’esperienza del coinvolgimento a valle (early involvement) La linea di abbigliamento intimo è infine finalizzata, prodotta e lanciata e registra vendite record per oltre $1m Da allora decine di linee sono state lanciate in questo modo con successo dall’azienda e riducendo il time-to-market da 11 a 3 mesi
  • 23. Analisi - Caso – Wacoal /www.wacoal.com relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder … interazioni degli individui nei diversi contesti … esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti … piattaforme di engagement …
  • 24. Analisi - Caso – Wacoal /www.wacoal.com relazioni di rete con le altre organizzazioni stakeholder grandi magazzini cafeglobe.com interazioni degli individui nei diversi contesti clienti dipendenti esperienza delle altre organizzazioni stakeholder e dei clienti l’esperienza dei dipendenti dei grandi magazzini aumenta grazie all’incontro con le donne della community dell’intimo che permette loro di ottenere i punti di vista di una tipologia di clienti molto importante e anche perché il coinvolgimento a valle aumenta la loro soddisfazione diminuendo il rischio d’impresa mettendo a scaffale prodotti che non si vendono i vantaggi per cafeglobe.com sono evidenti sia in termini di traffico e quindi di ritorno pubblicitario che di raccolta di tendenze e punti di vista importanti per la propria attività editoriale l’esperienza delle clienti aumenta notevolmente 1)grazie all’espressione della loro vena artistica, 2)all’aspetto ludico di tale attività, 3)al senso di appartenenza dell’indumento indossato e 4)all’importanza a loro data dall’azienda attraverso il coinvolgimento a valle piattaforme di engagement community abbigliamento intimo con strumentazione adatta all'espressione libera degli utenti eventi presso i grandi magazzini