SlideShare a Scribd company logo
1 of 43
Download to read offline
LA RETE DEGLI INTERVENTI
DOMICILIARI PER IL SOSTEGNO
   DELLA DOMICILIARITA’

               Franco Pesaresi
       Dirigente comune Ancona – Presidente Anoss



                     Perugia
               10 settembre 2008
I SERVIZI DOMICILIARI
I servizi domiciliari ricomprendono un’ampia serie
  di servizi di assistenza professionale e non
  professionale e si distinguono in due grandi
  categorie:

 Le cure domiciliari (CD)

 Il servizio di assistenza domiciliare (SAD)


                                                     2
LE CURE DOMICILIARI (CD)
                    (CD)
OGGI, QUALE E’ LA SITUAZIONE
DELLE CURE DOMICILIARI?
Oggi, vengono erogate diverse
tipologie di cure domiciliari (assistenza
domiciliare programmata (ADP), ospedalizzazione domiciliare
(OD), l’assistenza infermieristica domiciliare, ecc.   ) ma la
più importante e diffusa è
l’assistenza domiciliare integrata
(ADI)
                                                                 3
L’ADI - organizzazione
L’ADI è la modalità di assistenza domiciliare più
diffusa.
ADI erogata direttamente dai distretti sanitari.
Particolarità Lombardia: 21% assistiti ADI con voucher socio-sanitario.

Quasi metà delle regioni ha classificato le varie
prestazioni di ADI in due o tre livelli in base
all’intensità assistenziale. Gruppo più ampio (E. Romagna,
Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto) ha previsto tre livelli.

La maggioranza delle regioni ha previsto varie
tipologie di ADI specialistica (nutrizione artificiale domiciliare
(15), cure palliative domiciliari (15), dialisi peritoneale domiciliare (11),
riabilitazione domiciliare (4), ecc.)


                                                                           4
L’accesso all’ADI
Di norma si accede all’ADI con la valutazione
multidimensionale effettuata dalle UVM che predispongono
per ogni paziente il Piano assistenziale individualizzato.

tutte le regioni hanno previsto le unità valutative
multidimensionali, seppur con termini diversi (UVG, UVD,
UVT, UVM, UVMD, UVI).

L’unità valutativa:
–   Effettua la valutazione multidimensionale;
–   Elabora i piani assistenziali individualizzati;
–   Stabilisce l’accesso alle prestazioni;
–   Individua il case manager (in alcune regioni).
                                                             5
Le Unità valutative
Per la valutazione le regioni utilizzano strumenti
diversissimi. 14 regioni utilizzano 11 diversi
strumenti multidimensionali. Le altre regioni
utilizzano altri 18 strumenti monodimensionali.

Composizione minima: da 3 a 8 membri. Nucleo
fondamentale sempre composto da medico,
infermiere e assistente sociale. + consulenti.



                                                     6
ADI per gli anziani                       (85% totale)
9000000
8000000
7000000
6000000
5000000
4000000                                             anziani assistiti
3000000                                             totale ore di assistenza
2000000
1000000
      0
          1997 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006



                                                                        7
Ore di assistenza per caso
              Ore di assistenza per caso trattato
                     27      26
              24                    25                     24
                                            23      23
       19
16




1997   1999   2000   2001    2002    2003    2004   2005   2006


                                                                8
ADI assistenza domiciliare
              integrata 2006
      Regione        % anziani   Ore x caso
1. Friuli V.G.          7,6          17
2. Emilia Romagna       5,6         23
3. Molise               5,4         12
4. Veneto               5,1         14
6. Umbria               4,1         17
21. Valle d’Aosta       0,2         183
Italia                  3,0         24
                                              9
L’ADI davvero integrata 2005
   Regione         %       Spesa media x    Comuni in cui il
                                           servizio è presente
                 anziani      utente
1. Val d’Aosta     3,0         8.225             100%

2. Lombardia       1,7          49               20%

3. Molise          1,2         284                6%

3. Veneto          1,2         1.585             82%

7. Umbria          0,3         981               30%
21. Basilicata     0,0         1.007              4%
Italia             0,6         806               34%
                                                                 10
L’ADI per gli anziani 2006
Anziani trattati: 351.237, in costante aumento pari al
3,0% degli anziani. (totale assistiti 414.153)

Ore annue per caso: 24 (in diminuzione), di cui 17
erogate dagli infermieri e 4 dai terapisti.

Spesa pro capite (per residente, 2002): € 14
(FVG € 56, Abruzzo, Veneto e Umbria 23, Piemonte 8, Campania 2 euro)




                                                                       11
ADI: criticità
ADI molto apprezzata dall’utenza ma:
  diffusione ancora inadeguata (3,0%);
  assenza di modelli regionali affermati;
  integrazione con il SAD. Solo 70.271 pari allo 0,6%
  degli anziani (2005);
  Chi assiste i malati cronici (solo 24 h annue)?
  Scarsa diffusione della terapia del dolore (40% non soddisfatti);
  La continuità assistenziale non è sempre garantita
  (procedure per le dimissioni protette previste ma non sempre attuate);
  Qualità dell’assistenza migliorabile (4-14% lesioni da
  decubito) e più informazione.
                                                                   12
ADI: i costi per le famiglie
L’ADI è gratuita per le famiglie ma non riesce ad
incidere sui costi per le cure sostenute dalle famiglie;

Il 48,6% delle famiglie ha avuto la necessità di
integrare con ulteriori servizi a pagamento.

31% dei casi spese farmaceutiche che giungono fino a
1.080 euro;

23% dei casi assunzione di una assistente familiare.

                                                     13
Servono i LEA?
Con il decreto sui LEA lo Stato ha inteso
garantire uguali livelli sanitari di base in tutte le
regioni italiane. Ma non ha fornito alcun elemento
quantitativo.
C’è una straordinaria differenza di offerta di cure
domiciliari nelle varie regioni italiane. Tutte
rispettano formalmente i LEA dal Friuli con il
7,6% di anziani assistiti alla Sicilia con l’1%.
C’è equità di accesso alle cure, universalismo
delle cure, adeguatezza delle cure in tutto
questo?

                                                      14
Ripartizione dei costi dell’ADI
DPCM 29/11/2001 recepito solo da 8 regioni
(Piemonte, Veneto, Calabria, Sardegna, Toscana, Umbria, Liguria, Lazio)
prevede che il costo sia a carico del servizio
sanitario ad eccezione delle prestazioni di aiuto
infermieristico e assistenza tutelare alla persona
a carico solo per il 50%.


Calabria, Toscana e Veneto hanno stabilito che la
copertura sanitaria delle prestazioni tutelari può
arrivare al 60%.



                                                                     15
CD: LA NUOVA
          CD:
        CARATTERIZZAZIONE
           MINISTERIALE
Alla fine del 2006 la Commissione nazionale per
l’aggiornamento dei LEA del Ministero della salute
ha approvato il documento sulla “Nuova
caratterizzazione dell’assistenza domiciliare”.
L’obiettivo è quello di:
– specificare il contenuto delle prestazioni;
– fornire elementi utili per la definizione di standard
  qualitativi e quantitativi;
– fornire elementi utili per la formulazione di ipotesi sulla
  remunerazione delle attività.

Quali effetti nel sistema?
    (recepito con modifiche in 6 regioni)
                                                            16
CD 2006: la definizione
Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici,
   infermieristici, riabilitativi,
prestati da personale qualificato
per la cura e l’assistenza alle persone non
   autosufficienti e in condizioni di fragilità, con
   patologie in atto o esiti delle stesse,
per stabilizzare il quadro clinico,
limitare il declino funzionale
e migliorare la qualità della vita.
Nell’ambito delle cure domiciliari integrate risulta
   fondamentale l’integrazione con i servizi sociali dei
   comuni.
                                                     17
CD 2006: GLI OBIETTIVI


     L’assistenza a persone con patologie trattabili a
     domicilio al fine di evitare il ricorso inappropriato al
     ricovero in ospedale o ad altra struttura residenziale;

     La continuità assistenziale per i dimessi dalle strutture
     sanitarie con necessità di prosecuzione delle cure;

     Il supporto alla famiglia;

     Il recupero delle capacità residue di autonomia e
     relazione;

     Il miglioramento della qualità di vita anche nella fase
     terminale.


(nuova caratterizzazione)

                                                           18
Nuova caratterizzazione delle CD
Profili di cura:
1.  Cure domiciliari prestazionali: caratterizzate da
     prestazioni sanitarie occasionali o a ciclo programmato che
     non richiedono la “presa in carico”.

2.   Cure domiciliari integrate di 1°e 2°livello:
     ricomprende ex ADI. 1°su 5 giorni e 2°livello su 6 giorni.
     Richiede VMD, “presa in carico”, PAI.

3.   Cure domiciliari integrate di 3°livello e CD
     palliative: ricomprende anche assistenza domiciliare per
     pazienti nella fase terminale e l’ospedalizzazione
     domiciliare. Su 7 giorni. Richiede VMD, “presa in carico”, PAI.

(condivisa da 5 regioni. Il Lazio ha approvato una propria
     classificazione delle prestazioni)
                                                                   19
L’accesso alle cure domiciliari
                        (Nuova caratterizzazione)




Requisiti indispensabili:
1.    Condizione di non autosufficienza, (disabilità), di fragilità
      e patologie in atto o esiti delle stesse;
2.    Adeguato supporto familiare o informale;
3.    Idonee condizioni abitative;
4.    Consenso informato da parte della persona e della
      famiglia;
5.    Presa in carico da parte del medico di medicina generale
      (garanzia degli accessi concordati, disponibilità telefonica
      dalle ore 8 alle 20).

(Requisiti condivisi completamente da 3 regioni su 6)
                                                                  20
Valutazione del caso
                        (Nuova caratterizzazione)


La presa in carico si accompagna ad un approccio
    multidimensionale che comprende:
1.   La valutazione globale dello stato funzionale del paziente
     attraverso sistemi di valutazione validati in grado di
     produrre una sintesi delle condizioni cliniche, funzionali e
     sociali (nonché in grado di definire PAI e case-mix);
2.   La predisposizione del PAI;
3.   Un approccio assistenziale erogato attraverso un’équipe
     multiprofessionale e multidisciplinare che comprende
     anche operatori sociali (int. sociale sottovalutata da 3 regioni).
4.   Il monitoraggio periodico e la valutazione degli esiti.

(procedure sostanzialmente condivise dalle regioni)


                                                                    21
Standard qualificanti delle CD
                             (Nuova caratterizzazione)



 Profilo di      Durata               Mix figure prof.                 Operatività
   cura         Media (gg)       (tempo medio per accesso)             (ore/giorni)
Cd                           Infermiere (15-30’), riab. (30’)             8 ore
prestazionali                Medico (30’)                                5 giorni
CD 1 liv.          180       Infermiere (30’), riab. (45’)                8 ore
                             Medico (30’), OSS (60’)                     5 giorni
CD 2 liv.          180       Infermiere (30-45’), riab. (45’)            10 ore
                             Medico (45’), OSS (60-90’), diet(30)        6 giorni
CD 3 liv.          90        Infermiere (60’), riab. (60’),psic (60)     10 ore
                             Medico (60’), OSS (60-90’), diet(30)        7 giorni
CD 3 liv.          60        Infermiere (60’), riab. (60’), psic(60)     10 ore
Cure                         Medico (60’), OSS (60-90’), diet(30)        7 giorni
                                                                              22
palliative
Standard qualificanti e regioni/1

Rispetto agli standard del ministero:

Abruzzo: ha modificato minutaggio accessi, non ha
     indicato durata media delle prese in carico.
Molise: Non valutabile. Maggio 2007 linee guida che
     non tengono conto del documento ministeriale.
     Aprile 2008 recepimento documento ministeriale,
     PSR luglio 2008: dà attuazione alle LG del 2007.
Sicilia: Non ci sono gli standard qualificanti. Si presenta
     però una diversa intensità delle cure (CIA= rapporto fra le
     giornate di effettiva assistenza e la durata del periodo di cura )
                                                                     23
Standard qualificanti e regioni/2

Rispetto agli standard del ministero:

Sardegna: non ha indicato durata media delle prese in
    carico e il minutaggio delle figure professionali
Basilicata: Non ha indicato il minutaggio delle figure
    professionali impiegate e l’apertura del servizio in
    ore al giorno.
Lazio: Ha presentato un diverso modello che indica il
    rapporto operatori/assistiti e il numero di accessi.

                                                           24
Standard qualificanti e regioni/3

  Le regioni non hanno recepito l’aspetto
  principale che mirava a definire i contenuti delle
  prestazioni. Ognuna ha proposto delle
  modifiche. Questo significa che:

 – Le prestazioni continuano a variare da regione
   a regione;
 – Viene meno la definizione e i contenuti
   nazionali delle prestazioni;
 – Le prestazioni delle diverse regioni non sono
   confrontabili fra di loro.
                                                  25
Obiettivi
             (Nuova caratterizzazione)


Documento ministeriale 2006 propone
obiettivi come : CD per il 3,5% degli
anziani (e 7% ultrasettantacinquenni).

Due sole regioni – Abruzzo e Toscana –
definiscono i loro obiettivi ma solo al 3%
degli anziani.



                                         26
Accreditamento ed indicatori
Autorizzazione e Accreditamento: strumenti per la
qualità.

Solo la regione Lazio ha approvato i criteri per
l’autorizzazione all’esercizio dei servizi di assistenza
domiciliare (poi ha pasticciato con ulteriori requisiti solo per i
privati). Il Veneto sta sperimentando un sistema di
accreditamento d’eccellenza (canadese) e la Basilicata ha
approvato un sistema ISO 9004-1 svincolato dal sistema
di aut/accreditamento.

Documento ministeriale 2006 propone 5 indicatori di
verifica.

Nessuna regione adotta gli indicatori nazionali. La
Basilicata ne definisce 34, il Molise addirittura 63.
Ingestibile.
                                                                27
Valorizzazione economica/1
                         (Nuova caratterizzazione)


Sono stati individuati percorsi di cura iso-costo che
     hanno permesso di individuare 6 gruppi di
     pazienti omogenei e le relative tariffe
     individuate come costo medio mensile:
A : 2.386 euro            D: 631 euro
B: 1.597 euro             E: 433 euro
C: 1.323 euro             F: 172 euro

Non sono compresi i costi per la farmaceutica, la protesica, la
     diagnostica di laboratorio, i costi per l’assistenza domiciliare
     dei MMG e i costi generali aziendali.


                                                                        28
Valorizzazione economica/2
                     (Nuova caratterizzazione)

due sole regioni – Abruzzo e Lazio – hanno
approvato un sistema tariffario diverso da
quello del documento ministeriale 2006, e che
fa riferimento al costo degli accessi giornalieri.
Perché? In realtà la parte della valorizzazione
economica del documento ministeriale è
inutilizzabile.
Mancano le modalità e i criteri di
classificazione dei pazienti nei 6 gruppi
(basterebbe un software). Più tecnicamente manca
l’albero di classificazione che fornisce i criteri di classificazione
del case-mix dei pazienti in gruppi iso-costo.


                                                                   29
DOMANI
Le Nuove linee guida nazionali sono da applicare
(recepite solo da Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise,
Sardegna e Sicilia) con conseguente
riorganizzazione delle cure domiciliari nelle varie
regioni.
Occasione per sviluppare il servizio in un quadro
di forte condivisione organizzativa ed informativa.
L’inizio non è stato così.
Questo passaggio deve essere coordinato a
livello centrale per essere efficace (strumenti: LEA,
supporto tecnico della ANSSR, monitoraggio puntuale delle
attività regionali).
                                                        30
IL SERVIZIO DI ASSISTENZA
    DOMICILIARE (SAD)
Il servizio di assistenza domiciliare (SAD):
servizio comunale finalizzato ad aiutare l’utente
nelle attività della vita quotidiana e nella cura
della persona. Contrasta i rischi di
istituzionalizzazione.
Rivolto a tutti ma in larga prevalenza agli anziani.
Il SAD eroga prestazioni di cura della persona e di
aiuto domestico e a cui si possono aggiungere le
seguenti prestazioni:
 – Somministrazione dei pasti a domicilio;
 – Servizio di lavanderia a domicilio;
 – Disbrigo di commissioni e collegamento con altri servizi
   sociali.                                               31
SAD: numeri 2005
assistite 246.469 persone di cui 188.959 anziani.
77% anziani, 23% disabili, minori e altro.

Si aggiungono 78.708 di cui 70.271 anziani che
usufruiscono dell’ADI realmente integrata
(conteggiati nell’ADI).

Anziani assistiti 1,6% nel 2004 e 2005 mentre era
1,8% nel 2003. + 0,6% anziani per ADI integrata.

Estrema varietà dei requisiti di accesso. Nulla si
sa delle liste d’attesa.
                                                     32
SAD + integrazione ADI 2005
    Regione        % anziani   Spesa m. x utente   Spesa x anz. res.
                                   (solo sad)      (sad+ integrazione ADI)



1. Valle d’Aosta     5,4           4.818                   361
2. Molise            5,1            795                     35
3. Bolzano           3,9           4.203                   162
4. Lombardia         3,4           1.785                    30
5. Trento            3,1           4.853                   152
21. Umbria           0,9           2.419                    17
Italia               1,6           1.728                    33
                                                                       33
Ore di assistenza SAD
Regione         Anno   Ore settimanali   Ore annue per
provincia                 x utente           utente
Marche          2000         4,8             250


Abruzzo         2003         3,8             198


Trento          1998         3,8             198


Lombardia       2002         2,3             120


Bolzano         2006         1,1              55


                                                     34
SAD organizzazione
Non ci sono informazioni sull’organizzazione del
SAD nelle regioni e in Italia.
L’impegno più rilevante sembra essere riservato
all’igiene e cura della persona seguito dall’aiuto
domestico. Di minore entità altre prestazioni
(accompagnamento, ecc.). Utenti sempre più impegnativi.
Il servizio è essenzialmente feriale e diurno. Nelle
ore serali il servizio viene erogato nel 10% dei
casi circa. Nelle ore notturne è molto raro.
Prevista partecipazione alla spesa dell’utente (in E.
Romagna paga il 15% del costo)
                                                      35
SAD criticità
Non adeguatamente diffuso in Italia (solo
1,6%+0,6%) e con grandissime differenze

regionali.
Serve un servizio tutti i giorni e per più ore
perché gli utenti sono sempre più
impegnativi.
Integrazione socio-sanitaria carente.
Privilegiare cura della persona rispetto
alla cura della casa.
Deve sapersi rapportare con le badanti.
                                             36
I servizi domiciliari sociali e
       sanitari in Europa
Assistenza         Aiuta il non             Francia: aide à
                   autosufficiente nelle    domicile. Belgio:
domiciliare        attività della vita      service d’aide à
                                            domicile. Austria:
                   quotidiana. Erogata
                                            heimhilfe. Italia: SAD.
                   dai comuni.              Gran Bretagna: home
                                            help service.



Cura domiciliare   Garantisce               Francia, Belgio: soins
                   soprattutto              à domicile. Austria:
                   assistenza               hauskrankenpflege.
                                            Gran Bretagna: home
                   infermieristica e
                                            nurisng. Spagna:
                   riabilitativa. Erogata   atenciòn asistida.
                   dalla organizzazione     Italia: ADI.
                   sanitaria.                                         37
% anziani assistiti domicilio/EU1

 NAZIONE        ANNO         %
 Danimarca      2003         21,5
   Austria      2003         19,3
  Svizzera      2003         9,4
   Svezia       2003         9,3
  Giappone      2003         8,4
   Belgio       2004         7,5
Nuova Zelanda   2003         7,0
  Finlandia     2003         6,9
                                     38
% anziani assistiti a domicilio/EU2

Regno Unito    2003          6,9

 Germania      2003          6,2

 Australia     2003          5,9

  Francia      2003          4,4

Lussemburgo    2003          4,4

   Italia      2003          4,1   (2005: 4,5)


  Spagna       2001          2,1

  Grecia       2002          0,5
                                           39
Modelli di assistenza domiciliare

Modelli      Nazioni                      Caratteristiche
           Danimarca,          Assistono al domicilio un alto numero di anziani (in
Nord       Norvegia, Svezia,
                               genere superiore al 7%) con servizi di qualità spesso
                               integrati sociali e sanitari. Prestazioni erogate 24 ore al
Europa     Olanda Finlandia    giorno con utilizzo delle moderne tecnologie
                               telematiche ed informatiche.

           Germania,           Assistono un numero discreto di anziani compreso fra
Europa     Francia,
                               il 4,5% e il 7%. Crescono i fornitori privati. Non c’è un
                               livello adeguato di integrazione socio-sanitaria.
centrale   Regno Unito

           Grecia.             L’assistenza domiciliare è erogata ad un numero
Sud        Portogallo,
                               basso di anziani (inferiore al 4,5%). L’integrazione
                               socio-sanitaria è inesistente o molto bassa. Stanno
Europa     Spagna, Italia      crescendo ad un buon ritmo le prestazioni domiciliari.




                                                                                       40
Tendenze europee assistenza
        domiciliare
Intensificazione prestazioni domiciliari
(sociali e sanitarie) per evitare ricoveri
(spesso + prestazioni x – anziani ma +
complicati)

Si riducono le prestazioni legate alla
pulizia della casa ed aumentano quelle per
la cura della persona

                                             41
Conclusioni
Si va affermando la cultura della domiciliarità.
Si riduce la disponibilità dei caregiver informali
su cui si è retto il sistema (dal 1998 al 2003 -17% le ore di
assistenza informale agli anziani non coabitanti).


L’Italia è in ritardo per quel che riguarda i servizi
domiciliari formali rispetto alle esigenze e agli
altri paesi. Crescono ma in modo insufficiente e
discontinuo.
Bisogna avere una progettuale molto più elevata
che impatti in modo globale nella società, occorre
investire molto di più e combattere la
straordinaria disomogeneità regionale.
                                                                42
GRAZIE PER L’ATTENZIONE




                      43

More Related Content

What's hot

L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaL'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
 
Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…
Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…
Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…Dino Biselli
 
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaPrestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaFranco Pesaresi
 
Mandato, classificazione ed utenza delle RSA
Mandato, classificazione ed utenza delle RSAMandato, classificazione ed utenza delle RSA
Mandato, classificazione ed utenza delle RSAFranco Pesaresi
 
L'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaL'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaFranco Pesaresi
 
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con Alzheimer
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerAscolto, attenzione e cura per l'anziano con Alzheimer
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
 
Legislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionaleLegislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionaleDario
 
Assistenza al disabile
Assistenza al disabileAssistenza al disabile
Assistenza al disabilesilvioerriques
 
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONIOSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONIFranco Pesaresi
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiFranco Pesaresi
 
Punto unico di accesso (PUA) e porta sociale
Punto unico di accesso (PUA) e porta socialePunto unico di accesso (PUA) e porta sociale
Punto unico di accesso (PUA) e porta socialeFranco Pesaresi
 
IL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARI
IL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARIIL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARI
IL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARIFranco Pesaresi
 
Servizi socio sanitari
Servizi socio sanitariServizi socio sanitari
Servizi socio sanitariRita Lo Iacono
 
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionali
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliPUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionali
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
 
Mobilizzazione paziente
Mobilizzazione pazienteMobilizzazione paziente
Mobilizzazione pazienteIlaria Vescera
 
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADIValutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADIFranco Pesaresi
 

What's hot (20)

Seconda lezione
Seconda lezioneSeconda lezione
Seconda lezione
 
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaL'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in Italia
 
Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…
Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…
Organizzazione del sistema sanitario italiano - Dino Biselli - Febbraio 20…
 
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaPrestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
 
Mandato, classificazione ed utenza delle RSA
Mandato, classificazione ed utenza delle RSAMandato, classificazione ed utenza delle RSA
Mandato, classificazione ed utenza delle RSA
 
L'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaL'unità di valutazione multidimensionale in Italia
L'unità di valutazione multidimensionale in Italia
 
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con Alzheimer
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerAscolto, attenzione e cura per l'anziano con Alzheimer
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con Alzheimer
 
OSS 2 - quarta lezione II
OSS 2 - quarta lezione IIOSS 2 - quarta lezione II
OSS 2 - quarta lezione II
 
Legislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionaleLegislazione Sistema sanitario nazionale
Legislazione Sistema sanitario nazionale
 
Assistenza al disabile
Assistenza al disabileAssistenza al disabile
Assistenza al disabile
 
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONIOSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
OSPEDALI DI COMUNITA': QUADRO NAZIONALE, PNRR, REGIONI
 
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativiCure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
Cure domiciliari (ADI): modelli organizzativi
 
Punto unico di accesso (PUA) e porta sociale
Punto unico di accesso (PUA) e porta socialePunto unico di accesso (PUA) e porta sociale
Punto unico di accesso (PUA) e porta sociale
 
IL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARI
IL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARIIL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARI
IL SOSTEGNO AI CAREGIVER FAMILIARI
 
Servizi socio sanitari
Servizi socio sanitariServizi socio sanitari
Servizi socio sanitari
 
OSS I - nona lezione
OSS I - nona lezioneOSS I - nona lezione
OSS I - nona lezione
 
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionali
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliPUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionali
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionali
 
Mobilizzazione paziente
Mobilizzazione pazienteMobilizzazione paziente
Mobilizzazione paziente
 
Il pai
Il paiIl pai
Il pai
 
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADIValutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
Valutazione multidimensionale e PAI nell'ADI
 

Viewers also liked

L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare
L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare
L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare Franco Pesaresi
 
L'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADI
L'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADIL'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADI
L'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADIFranco Pesaresi
 
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italianeL'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italianeFranco Pesaresi
 
l'assistenza agli anziani in Europa e USA
l'assistenza agli anziani in Europa e USAl'assistenza agli anziani in Europa e USA
l'assistenza agli anziani in Europa e USAFranco Pesaresi
 
L'assistenza domiciliare e residenziale agli anziani
L'assistenza domiciliare e residenziale agli anzianiL'assistenza domiciliare e residenziale agli anziani
L'assistenza domiciliare e residenziale agli anzianiFranco Pesaresi
 
Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)
Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)
Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)csermeg
 
Sociologia visuale
Sociologia visualeSociologia visuale
Sociologia visualeimartini
 
Invecchiamento
InvecchiamentoInvecchiamento
InvecchiamentoRebeggiani
 
L'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in EuropaL'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in EuropaFranco Pesaresi
 
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...ISTUD Business School
 
Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...
Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...
Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...Istituto nazionale di statistica
 
Ospedale per intensita di cure - Esperienza AOU Pisana
Ospedale per intensita di cure - Esperienza AOU PisanaOspedale per intensita di cure - Esperienza AOU Pisana
Ospedale per intensita di cure - Esperienza AOU PisanaFabrizio Gemmi
 
Essere competenti nella sanità che cambia
Essere competenti nella sanità che cambiaEssere competenti nella sanità che cambia
Essere competenti nella sanità che cambiaISTUD Business School
 
Amministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinari
Amministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinariAmministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinari
Amministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinarimatteomagri
 
LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE
 LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE
LA SANITÀ NON È UN’OPINIONETiziano Motti
 
Il mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppo
Il mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppoIl mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppo
Il mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppoLEN Learning Education Network
 

Viewers also liked (20)

L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare
L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare
L'accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare
 
L'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADI
L'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADIL'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADI
L'organizzazione dell'assistenza domiciliare integrata ADI
 
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italianeL'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
L'assistenza domiciliare (ADI) nelle regioni italiane
 
l'assistenza agli anziani in Europa e USA
l'assistenza agli anziani in Europa e USAl'assistenza agli anziani in Europa e USA
l'assistenza agli anziani in Europa e USA
 
L'assistenza domiciliare e residenziale agli anziani
L'assistenza domiciliare e residenziale agli anzianiL'assistenza domiciliare e residenziale agli anziani
L'assistenza domiciliare e residenziale agli anziani
 
Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)
Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)
Continuita' delle cure in medicina generale (Norma Sartori)
 
Sociologia visuale
Sociologia visualeSociologia visuale
Sociologia visuale
 
Color
ColorColor
Color
 
Invecchiamento
InvecchiamentoInvecchiamento
Invecchiamento
 
L'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in EuropaL'assistenza domiciliare in Europa
L'assistenza domiciliare in Europa
 
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...
 
Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...
Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...
Burgio et al. - Potenzialità e prospettive derivanti dall’integrazione di dat...
 
Ospedale per intensita di cure - Esperienza AOU Pisana
Ospedale per intensita di cure - Esperienza AOU PisanaOspedale per intensita di cure - Esperienza AOU Pisana
Ospedale per intensita di cure - Esperienza AOU Pisana
 
ISEE, SAD e RSA
ISEE, SAD e RSAISEE, SAD e RSA
ISEE, SAD e RSA
 
Sanita' digitale e rischio sanitario
Sanita' digitale e rischio sanitario Sanita' digitale e rischio sanitario
Sanita' digitale e rischio sanitario
 
Essere competenti nella sanità che cambia
Essere competenti nella sanità che cambiaEssere competenti nella sanità che cambia
Essere competenti nella sanità che cambia
 
Amministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinari
Amministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinariAmministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinari
Amministrazione di sostegno - Aspetti gestionali ordinari e straordinari
 
Guida minima all'amministratore di sostegno - slides
Guida minima all'amministratore di sostegno - slidesGuida minima all'amministratore di sostegno - slides
Guida minima all'amministratore di sostegno - slides
 
LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE
 LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE
LA SANITÀ NON È UN’OPINIONE
 
Il mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppo
Il mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppoIl mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppo
Il mondo socio-sanitario e socio-assistenziale come grande filone di sviluppo
 

Similar to Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)

La domiciliarità nei servizi sanitari e sociali
La domiciliarità nei servizi sanitari e socialiLa domiciliarità nei servizi sanitari e sociali
La domiciliarità nei servizi sanitari e socialiFranco Pesaresi
 
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in ItaliaL'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in ItaliaFranco Pesaresi
 
Le cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in ItaliaLe cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
 
L'assistenza agli anziani dei comuni italiani
L'assistenza agli anziani dei comuni italianiL'assistenza agli anziani dei comuni italiani
L'assistenza agli anziani dei comuni italianiFranco Pesaresi
 
I servizi per l'Alzheimer del comune di Ancona
I servizi per l'Alzheimer del comune di AnconaI servizi per l'Alzheimer del comune di Ancona
I servizi per l'Alzheimer del comune di AnconaFranco Pesaresi
 
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utentiSuddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utentiFranco Pesaresi
 
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione LombardiaUneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione LombardiaUneba
 
Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?
Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?
Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?Uneba
 
Politiche per le badanti nel comune di Ancona
Politiche per le badanti nel comune di AnconaPolitiche per le badanti nel comune di Ancona
Politiche per le badanti nel comune di AnconaFranco Pesaresi
 
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle MarcheL'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle MarcheFranco Pesaresi
 
SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE
SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE  SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE
SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE Franco Pesaresi
 
Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionali
Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionaliPrestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionali
Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionaliFranco Pesaresi
 
RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?
RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?
RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?Franco Pesaresi
 
Politiche per le assistenti familiari o badanti
Politiche per le assistenti familiari o badantiPolitiche per le assistenti familiari o badanti
Politiche per le assistenti familiari o badantiFranco Pesaresi
 
Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012
Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012
Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012ISTUD Business School
 
Lotta alla povertà nelle esperienze locali
Lotta alla povertà nelle esperienze localiLotta alla povertà nelle esperienze locali
Lotta alla povertà nelle esperienze localiFranco Pesaresi
 
Costi e finanziamento delle RSA
Costi e finanziamento delle RSACosti e finanziamento delle RSA
Costi e finanziamento delle RSAFranco Pesaresi
 
L'assistenza agli anziani nella regione Marche
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheL'assistenza agli anziani nella regione Marche
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
 
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)csermeg
 
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANI
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANILA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANI
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANIFranco Pesaresi
 

Similar to Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI) (20)

La domiciliarità nei servizi sanitari e sociali
La domiciliarità nei servizi sanitari e socialiLa domiciliarità nei servizi sanitari e sociali
La domiciliarità nei servizi sanitari e sociali
 
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in ItaliaL'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
L'assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia
 
Le cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in ItaliaLe cure domiciliari per anziani in Italia
Le cure domiciliari per anziani in Italia
 
L'assistenza agli anziani dei comuni italiani
L'assistenza agli anziani dei comuni italianiL'assistenza agli anziani dei comuni italiani
L'assistenza agli anziani dei comuni italiani
 
I servizi per l'Alzheimer del comune di Ancona
I servizi per l'Alzheimer del comune di AnconaI servizi per l'Alzheimer del comune di Ancona
I servizi per l'Alzheimer del comune di Ancona
 
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utentiSuddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
Suddivisione spesa tra servizi sociosanitari e utenti
 
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione LombardiaUneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
Uneba e le dgr 6164 e 6551 della Regione Lombardia
 
Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?
Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?
Il welfare per la non autosufficienza in Italia: quali prospettive?
 
Politiche per le badanti nel comune di Ancona
Politiche per le badanti nel comune di AnconaPolitiche per le badanti nel comune di Ancona
Politiche per le badanti nel comune di Ancona
 
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle MarcheL'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche
 
SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE
SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE  SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE
SAD ANZIANI: DIVENTI LIVELLO ESSENZIALE
 
Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionali
Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionaliPrestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionali
Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionali
 
RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?
RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?
RSA e residenze protette: approccio qualitativo o quantitativo?
 
Politiche per le assistenti familiari o badanti
Politiche per le assistenti familiari o badantiPolitiche per le assistenti familiari o badanti
Politiche per le assistenti familiari o badanti
 
Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012
Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012
Osservatorio Nazionale delle Cure a Casa 2012
 
Lotta alla povertà nelle esperienze locali
Lotta alla povertà nelle esperienze localiLotta alla povertà nelle esperienze locali
Lotta alla povertà nelle esperienze locali
 
Costi e finanziamento delle RSA
Costi e finanziamento delle RSACosti e finanziamento delle RSA
Costi e finanziamento delle RSA
 
L'assistenza agli anziani nella regione Marche
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheL'assistenza agli anziani nella regione Marche
L'assistenza agli anziani nella regione Marche
 
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
Scenari per lo sviluppo dei servizi territoriali (Stefano Tasselli)
 
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANI
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANILA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANI
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANI
 

More from Franco Pesaresi

ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.Franco Pesaresi
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un LepsFranco Pesaresi
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteFranco Pesaresi
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiFranco Pesaresi
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPAFranco Pesaresi
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWFranco Pesaresi
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...Franco Pesaresi
 
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO.  Parte 2LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO.  Parte 2
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2Franco Pesaresi
 
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°Franco Pesaresi
 

More from Franco Pesaresi (20)

ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
 
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO.  Parte 2LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO.  Parte 2
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
 
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°
 

Assistenza domiciliare (SAD) e cure domiciliari (ADI)

  • 1. LA RETE DEGLI INTERVENTI DOMICILIARI PER IL SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITA’ Franco Pesaresi Dirigente comune Ancona – Presidente Anoss Perugia 10 settembre 2008
  • 2. I SERVIZI DOMICILIARI I servizi domiciliari ricomprendono un’ampia serie di servizi di assistenza professionale e non professionale e si distinguono in due grandi categorie: Le cure domiciliari (CD) Il servizio di assistenza domiciliare (SAD) 2
  • 3. LE CURE DOMICILIARI (CD) (CD) OGGI, QUALE E’ LA SITUAZIONE DELLE CURE DOMICILIARI? Oggi, vengono erogate diverse tipologie di cure domiciliari (assistenza domiciliare programmata (ADP), ospedalizzazione domiciliare (OD), l’assistenza infermieristica domiciliare, ecc. ) ma la più importante e diffusa è l’assistenza domiciliare integrata (ADI) 3
  • 4. L’ADI - organizzazione L’ADI è la modalità di assistenza domiciliare più diffusa. ADI erogata direttamente dai distretti sanitari. Particolarità Lombardia: 21% assistiti ADI con voucher socio-sanitario. Quasi metà delle regioni ha classificato le varie prestazioni di ADI in due o tre livelli in base all’intensità assistenziale. Gruppo più ampio (E. Romagna, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto) ha previsto tre livelli. La maggioranza delle regioni ha previsto varie tipologie di ADI specialistica (nutrizione artificiale domiciliare (15), cure palliative domiciliari (15), dialisi peritoneale domiciliare (11), riabilitazione domiciliare (4), ecc.) 4
  • 5. L’accesso all’ADI Di norma si accede all’ADI con la valutazione multidimensionale effettuata dalle UVM che predispongono per ogni paziente il Piano assistenziale individualizzato. tutte le regioni hanno previsto le unità valutative multidimensionali, seppur con termini diversi (UVG, UVD, UVT, UVM, UVMD, UVI). L’unità valutativa: – Effettua la valutazione multidimensionale; – Elabora i piani assistenziali individualizzati; – Stabilisce l’accesso alle prestazioni; – Individua il case manager (in alcune regioni). 5
  • 6. Le Unità valutative Per la valutazione le regioni utilizzano strumenti diversissimi. 14 regioni utilizzano 11 diversi strumenti multidimensionali. Le altre regioni utilizzano altri 18 strumenti monodimensionali. Composizione minima: da 3 a 8 membri. Nucleo fondamentale sempre composto da medico, infermiere e assistente sociale. + consulenti. 6
  • 7. ADI per gli anziani (85% totale) 9000000 8000000 7000000 6000000 5000000 4000000 anziani assistiti 3000000 totale ore di assistenza 2000000 1000000 0 1997 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 7
  • 8. Ore di assistenza per caso Ore di assistenza per caso trattato 27 26 24 25 24 23 23 19 16 1997 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 8
  • 9. ADI assistenza domiciliare integrata 2006 Regione % anziani Ore x caso 1. Friuli V.G. 7,6 17 2. Emilia Romagna 5,6 23 3. Molise 5,4 12 4. Veneto 5,1 14 6. Umbria 4,1 17 21. Valle d’Aosta 0,2 183 Italia 3,0 24 9
  • 10. L’ADI davvero integrata 2005 Regione % Spesa media x Comuni in cui il servizio è presente anziani utente 1. Val d’Aosta 3,0 8.225 100% 2. Lombardia 1,7 49 20% 3. Molise 1,2 284 6% 3. Veneto 1,2 1.585 82% 7. Umbria 0,3 981 30% 21. Basilicata 0,0 1.007 4% Italia 0,6 806 34% 10
  • 11. L’ADI per gli anziani 2006 Anziani trattati: 351.237, in costante aumento pari al 3,0% degli anziani. (totale assistiti 414.153) Ore annue per caso: 24 (in diminuzione), di cui 17 erogate dagli infermieri e 4 dai terapisti. Spesa pro capite (per residente, 2002): € 14 (FVG € 56, Abruzzo, Veneto e Umbria 23, Piemonte 8, Campania 2 euro) 11
  • 12. ADI: criticità ADI molto apprezzata dall’utenza ma: diffusione ancora inadeguata (3,0%); assenza di modelli regionali affermati; integrazione con il SAD. Solo 70.271 pari allo 0,6% degli anziani (2005); Chi assiste i malati cronici (solo 24 h annue)? Scarsa diffusione della terapia del dolore (40% non soddisfatti); La continuità assistenziale non è sempre garantita (procedure per le dimissioni protette previste ma non sempre attuate); Qualità dell’assistenza migliorabile (4-14% lesioni da decubito) e più informazione. 12
  • 13. ADI: i costi per le famiglie L’ADI è gratuita per le famiglie ma non riesce ad incidere sui costi per le cure sostenute dalle famiglie; Il 48,6% delle famiglie ha avuto la necessità di integrare con ulteriori servizi a pagamento. 31% dei casi spese farmaceutiche che giungono fino a 1.080 euro; 23% dei casi assunzione di una assistente familiare. 13
  • 14. Servono i LEA? Con il decreto sui LEA lo Stato ha inteso garantire uguali livelli sanitari di base in tutte le regioni italiane. Ma non ha fornito alcun elemento quantitativo. C’è una straordinaria differenza di offerta di cure domiciliari nelle varie regioni italiane. Tutte rispettano formalmente i LEA dal Friuli con il 7,6% di anziani assistiti alla Sicilia con l’1%. C’è equità di accesso alle cure, universalismo delle cure, adeguatezza delle cure in tutto questo? 14
  • 15. Ripartizione dei costi dell’ADI DPCM 29/11/2001 recepito solo da 8 regioni (Piemonte, Veneto, Calabria, Sardegna, Toscana, Umbria, Liguria, Lazio) prevede che il costo sia a carico del servizio sanitario ad eccezione delle prestazioni di aiuto infermieristico e assistenza tutelare alla persona a carico solo per il 50%. Calabria, Toscana e Veneto hanno stabilito che la copertura sanitaria delle prestazioni tutelari può arrivare al 60%. 15
  • 16. CD: LA NUOVA CD: CARATTERIZZAZIONE MINISTERIALE Alla fine del 2006 la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA del Ministero della salute ha approvato il documento sulla “Nuova caratterizzazione dell’assistenza domiciliare”. L’obiettivo è quello di: – specificare il contenuto delle prestazioni; – fornire elementi utili per la definizione di standard qualitativi e quantitativi; – fornire elementi utili per la formulazione di ipotesi sulla remunerazione delle attività. Quali effetti nel sistema? (recepito con modifiche in 6 regioni) 16
  • 17. CD 2006: la definizione Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale qualificato per la cura e l’assistenza alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita. Nell’ambito delle cure domiciliari integrate risulta fondamentale l’integrazione con i servizi sociali dei comuni. 17
  • 18. CD 2006: GLI OBIETTIVI L’assistenza a persone con patologie trattabili a domicilio al fine di evitare il ricorso inappropriato al ricovero in ospedale o ad altra struttura residenziale; La continuità assistenziale per i dimessi dalle strutture sanitarie con necessità di prosecuzione delle cure; Il supporto alla famiglia; Il recupero delle capacità residue di autonomia e relazione; Il miglioramento della qualità di vita anche nella fase terminale. (nuova caratterizzazione) 18
  • 19. Nuova caratterizzazione delle CD Profili di cura: 1. Cure domiciliari prestazionali: caratterizzate da prestazioni sanitarie occasionali o a ciclo programmato che non richiedono la “presa in carico”. 2. Cure domiciliari integrate di 1°e 2°livello: ricomprende ex ADI. 1°su 5 giorni e 2°livello su 6 giorni. Richiede VMD, “presa in carico”, PAI. 3. Cure domiciliari integrate di 3°livello e CD palliative: ricomprende anche assistenza domiciliare per pazienti nella fase terminale e l’ospedalizzazione domiciliare. Su 7 giorni. Richiede VMD, “presa in carico”, PAI. (condivisa da 5 regioni. Il Lazio ha approvato una propria classificazione delle prestazioni) 19
  • 20. L’accesso alle cure domiciliari (Nuova caratterizzazione) Requisiti indispensabili: 1. Condizione di non autosufficienza, (disabilità), di fragilità e patologie in atto o esiti delle stesse; 2. Adeguato supporto familiare o informale; 3. Idonee condizioni abitative; 4. Consenso informato da parte della persona e della famiglia; 5. Presa in carico da parte del medico di medicina generale (garanzia degli accessi concordati, disponibilità telefonica dalle ore 8 alle 20). (Requisiti condivisi completamente da 3 regioni su 6) 20
  • 21. Valutazione del caso (Nuova caratterizzazione) La presa in carico si accompagna ad un approccio multidimensionale che comprende: 1. La valutazione globale dello stato funzionale del paziente attraverso sistemi di valutazione validati in grado di produrre una sintesi delle condizioni cliniche, funzionali e sociali (nonché in grado di definire PAI e case-mix); 2. La predisposizione del PAI; 3. Un approccio assistenziale erogato attraverso un’équipe multiprofessionale e multidisciplinare che comprende anche operatori sociali (int. sociale sottovalutata da 3 regioni). 4. Il monitoraggio periodico e la valutazione degli esiti. (procedure sostanzialmente condivise dalle regioni) 21
  • 22. Standard qualificanti delle CD (Nuova caratterizzazione) Profilo di Durata Mix figure prof. Operatività cura Media (gg) (tempo medio per accesso) (ore/giorni) Cd Infermiere (15-30’), riab. (30’) 8 ore prestazionali Medico (30’) 5 giorni CD 1 liv. 180 Infermiere (30’), riab. (45’) 8 ore Medico (30’), OSS (60’) 5 giorni CD 2 liv. 180 Infermiere (30-45’), riab. (45’) 10 ore Medico (45’), OSS (60-90’), diet(30) 6 giorni CD 3 liv. 90 Infermiere (60’), riab. (60’),psic (60) 10 ore Medico (60’), OSS (60-90’), diet(30) 7 giorni CD 3 liv. 60 Infermiere (60’), riab. (60’), psic(60) 10 ore Cure Medico (60’), OSS (60-90’), diet(30) 7 giorni 22 palliative
  • 23. Standard qualificanti e regioni/1 Rispetto agli standard del ministero: Abruzzo: ha modificato minutaggio accessi, non ha indicato durata media delle prese in carico. Molise: Non valutabile. Maggio 2007 linee guida che non tengono conto del documento ministeriale. Aprile 2008 recepimento documento ministeriale, PSR luglio 2008: dà attuazione alle LG del 2007. Sicilia: Non ci sono gli standard qualificanti. Si presenta però una diversa intensità delle cure (CIA= rapporto fra le giornate di effettiva assistenza e la durata del periodo di cura ) 23
  • 24. Standard qualificanti e regioni/2 Rispetto agli standard del ministero: Sardegna: non ha indicato durata media delle prese in carico e il minutaggio delle figure professionali Basilicata: Non ha indicato il minutaggio delle figure professionali impiegate e l’apertura del servizio in ore al giorno. Lazio: Ha presentato un diverso modello che indica il rapporto operatori/assistiti e il numero di accessi. 24
  • 25. Standard qualificanti e regioni/3 Le regioni non hanno recepito l’aspetto principale che mirava a definire i contenuti delle prestazioni. Ognuna ha proposto delle modifiche. Questo significa che: – Le prestazioni continuano a variare da regione a regione; – Viene meno la definizione e i contenuti nazionali delle prestazioni; – Le prestazioni delle diverse regioni non sono confrontabili fra di loro. 25
  • 26. Obiettivi (Nuova caratterizzazione) Documento ministeriale 2006 propone obiettivi come : CD per il 3,5% degli anziani (e 7% ultrasettantacinquenni). Due sole regioni – Abruzzo e Toscana – definiscono i loro obiettivi ma solo al 3% degli anziani. 26
  • 27. Accreditamento ed indicatori Autorizzazione e Accreditamento: strumenti per la qualità. Solo la regione Lazio ha approvato i criteri per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi di assistenza domiciliare (poi ha pasticciato con ulteriori requisiti solo per i privati). Il Veneto sta sperimentando un sistema di accreditamento d’eccellenza (canadese) e la Basilicata ha approvato un sistema ISO 9004-1 svincolato dal sistema di aut/accreditamento. Documento ministeriale 2006 propone 5 indicatori di verifica. Nessuna regione adotta gli indicatori nazionali. La Basilicata ne definisce 34, il Molise addirittura 63. Ingestibile. 27
  • 28. Valorizzazione economica/1 (Nuova caratterizzazione) Sono stati individuati percorsi di cura iso-costo che hanno permesso di individuare 6 gruppi di pazienti omogenei e le relative tariffe individuate come costo medio mensile: A : 2.386 euro D: 631 euro B: 1.597 euro E: 433 euro C: 1.323 euro F: 172 euro Non sono compresi i costi per la farmaceutica, la protesica, la diagnostica di laboratorio, i costi per l’assistenza domiciliare dei MMG e i costi generali aziendali. 28
  • 29. Valorizzazione economica/2 (Nuova caratterizzazione) due sole regioni – Abruzzo e Lazio – hanno approvato un sistema tariffario diverso da quello del documento ministeriale 2006, e che fa riferimento al costo degli accessi giornalieri. Perché? In realtà la parte della valorizzazione economica del documento ministeriale è inutilizzabile. Mancano le modalità e i criteri di classificazione dei pazienti nei 6 gruppi (basterebbe un software). Più tecnicamente manca l’albero di classificazione che fornisce i criteri di classificazione del case-mix dei pazienti in gruppi iso-costo. 29
  • 30. DOMANI Le Nuove linee guida nazionali sono da applicare (recepite solo da Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise, Sardegna e Sicilia) con conseguente riorganizzazione delle cure domiciliari nelle varie regioni. Occasione per sviluppare il servizio in un quadro di forte condivisione organizzativa ed informativa. L’inizio non è stato così. Questo passaggio deve essere coordinato a livello centrale per essere efficace (strumenti: LEA, supporto tecnico della ANSSR, monitoraggio puntuale delle attività regionali). 30
  • 31. IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD) Il servizio di assistenza domiciliare (SAD): servizio comunale finalizzato ad aiutare l’utente nelle attività della vita quotidiana e nella cura della persona. Contrasta i rischi di istituzionalizzazione. Rivolto a tutti ma in larga prevalenza agli anziani. Il SAD eroga prestazioni di cura della persona e di aiuto domestico e a cui si possono aggiungere le seguenti prestazioni: – Somministrazione dei pasti a domicilio; – Servizio di lavanderia a domicilio; – Disbrigo di commissioni e collegamento con altri servizi sociali. 31
  • 32. SAD: numeri 2005 assistite 246.469 persone di cui 188.959 anziani. 77% anziani, 23% disabili, minori e altro. Si aggiungono 78.708 di cui 70.271 anziani che usufruiscono dell’ADI realmente integrata (conteggiati nell’ADI). Anziani assistiti 1,6% nel 2004 e 2005 mentre era 1,8% nel 2003. + 0,6% anziani per ADI integrata. Estrema varietà dei requisiti di accesso. Nulla si sa delle liste d’attesa. 32
  • 33. SAD + integrazione ADI 2005 Regione % anziani Spesa m. x utente Spesa x anz. res. (solo sad) (sad+ integrazione ADI) 1. Valle d’Aosta 5,4 4.818 361 2. Molise 5,1 795 35 3. Bolzano 3,9 4.203 162 4. Lombardia 3,4 1.785 30 5. Trento 3,1 4.853 152 21. Umbria 0,9 2.419 17 Italia 1,6 1.728 33 33
  • 34. Ore di assistenza SAD Regione Anno Ore settimanali Ore annue per provincia x utente utente Marche 2000 4,8 250 Abruzzo 2003 3,8 198 Trento 1998 3,8 198 Lombardia 2002 2,3 120 Bolzano 2006 1,1 55 34
  • 35. SAD organizzazione Non ci sono informazioni sull’organizzazione del SAD nelle regioni e in Italia. L’impegno più rilevante sembra essere riservato all’igiene e cura della persona seguito dall’aiuto domestico. Di minore entità altre prestazioni (accompagnamento, ecc.). Utenti sempre più impegnativi. Il servizio è essenzialmente feriale e diurno. Nelle ore serali il servizio viene erogato nel 10% dei casi circa. Nelle ore notturne è molto raro. Prevista partecipazione alla spesa dell’utente (in E. Romagna paga il 15% del costo) 35
  • 36. SAD criticità Non adeguatamente diffuso in Italia (solo 1,6%+0,6%) e con grandissime differenze regionali. Serve un servizio tutti i giorni e per più ore perché gli utenti sono sempre più impegnativi. Integrazione socio-sanitaria carente. Privilegiare cura della persona rispetto alla cura della casa. Deve sapersi rapportare con le badanti. 36
  • 37. I servizi domiciliari sociali e sanitari in Europa Assistenza Aiuta il non Francia: aide à autosufficiente nelle domicile. Belgio: domiciliare attività della vita service d’aide à domicile. Austria: quotidiana. Erogata heimhilfe. Italia: SAD. dai comuni. Gran Bretagna: home help service. Cura domiciliare Garantisce Francia, Belgio: soins soprattutto à domicile. Austria: assistenza hauskrankenpflege. Gran Bretagna: home infermieristica e nurisng. Spagna: riabilitativa. Erogata atenciòn asistida. dalla organizzazione Italia: ADI. sanitaria. 37
  • 38. % anziani assistiti domicilio/EU1 NAZIONE ANNO % Danimarca 2003 21,5 Austria 2003 19,3 Svizzera 2003 9,4 Svezia 2003 9,3 Giappone 2003 8,4 Belgio 2004 7,5 Nuova Zelanda 2003 7,0 Finlandia 2003 6,9 38
  • 39. % anziani assistiti a domicilio/EU2 Regno Unito 2003 6,9 Germania 2003 6,2 Australia 2003 5,9 Francia 2003 4,4 Lussemburgo 2003 4,4 Italia 2003 4,1 (2005: 4,5) Spagna 2001 2,1 Grecia 2002 0,5 39
  • 40. Modelli di assistenza domiciliare Modelli Nazioni Caratteristiche Danimarca, Assistono al domicilio un alto numero di anziani (in Nord Norvegia, Svezia, genere superiore al 7%) con servizi di qualità spesso integrati sociali e sanitari. Prestazioni erogate 24 ore al Europa Olanda Finlandia giorno con utilizzo delle moderne tecnologie telematiche ed informatiche. Germania, Assistono un numero discreto di anziani compreso fra Europa Francia, il 4,5% e il 7%. Crescono i fornitori privati. Non c’è un livello adeguato di integrazione socio-sanitaria. centrale Regno Unito Grecia. L’assistenza domiciliare è erogata ad un numero Sud Portogallo, basso di anziani (inferiore al 4,5%). L’integrazione socio-sanitaria è inesistente o molto bassa. Stanno Europa Spagna, Italia crescendo ad un buon ritmo le prestazioni domiciliari. 40
  • 41. Tendenze europee assistenza domiciliare Intensificazione prestazioni domiciliari (sociali e sanitarie) per evitare ricoveri (spesso + prestazioni x – anziani ma + complicati) Si riducono le prestazioni legate alla pulizia della casa ed aumentano quelle per la cura della persona 41
  • 42. Conclusioni Si va affermando la cultura della domiciliarità. Si riduce la disponibilità dei caregiver informali su cui si è retto il sistema (dal 1998 al 2003 -17% le ore di assistenza informale agli anziani non coabitanti). L’Italia è in ritardo per quel che riguarda i servizi domiciliari formali rispetto alle esigenze e agli altri paesi. Crescono ma in modo insufficiente e discontinuo. Bisogna avere una progettuale molto più elevata che impatti in modo globale nella società, occorre investire molto di più e combattere la straordinaria disomogeneità regionale. 42