SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  210
POLITECNICO DI TORINO
    FACOLTÀ DI ARCHITETTURA I


Corso di laurea in Progetto Grafico e Virtuale
       Anno Accademico 2008/2009


             TESI DI LAUREA:
       “Il disegno del poster Polacco”


        Studente: Gabriele Marangon
             Matricola: 126189


        Relatore: Prof. Franco Mello
Introduzione
         Brevi cenni
         sull’arte del poster
         Il caso polacco
         Le origini

Indice
         Tempi più recenti
         Gli anni ‘60
         Jan Lenica
         Roman Cieslewicz
         Il poster del XXI secolo
         Analisi e conclusioni
         Galleria tematica
Introduzione ...pag 12
Brevi cenni sull’arte del poster ...pag18
               Il caso polacco ...pag 28
                    Le origini ... pag 36
            Tempi più recenti ...pag 50
                  Gli anni ‘60 ...pag 84
                   Jan Lenica ...pag 102
           Roman Cieslewicz ...pag 118
    Il poster del XXI secolo ...pag 140
        Analisi e conclusioni ...pag 168
            Galleria tematica ...pag 174
rets|oP

.vni.m.s«
eselgni’l lad
” tsop ot“
,eracol loc(
,erazzaip
)eratsoppa
etnem larettel
eri d lou v
,osi v va ,ossfifa
,ol letrac
enol letrac
»otsefi nam o
Po|ster

       «s.m.inv.
    dall’inglese
      “to post ”
      (collocare,
        piazzare,
     appostare)
  letteralmente
        vuol dire
affisso, avviso,
         cartello,
       cartellone
  o manifesto»
01
introduzione
uale sia l’origine dei supporti cartacei -
    meglio noti come «poster» o «manifesti»
    - che ci subissano ogni giorno con i loro
    più o meno estesi centimetri quadrati di
    informazioni è ormai cosa nota ai più: nel
    corso della storia plurisecolare di questo
    potentissimo mezzo di comunicazione
    non si contano le innumerevoli
    trasformazioni che, anche grazie a una
    incessante innovazione tecnologica,
    ne hanno continuamente plasmato la
    forma e l’aspetto. Ad accomunare i primi
    assemblaggi litografici monocromatici




Q
    di semplici parole e le composizioni
    tipografiche moderne e “artistiche” è
    senza ombra di dubbio il forte ruolo
    sociale che rivestono nella nostra
    comunità: sebbene il poster sia nato con
    un compito precipuo, reclamizzare la
    vendita di un dato prodotto di consumo
    o di un dato servizio, molto spesso ci
    si dimentica delle infinite potenzialità
    e risorse che questo mezzo può offrire
    in una società all’infuori del campo
    commerciale. È forse per tale motivo che
    spesso si fa riferimento a questo medium
    in maniera dispregiativa, considerandolo
    esclusivamente come un mero divulgatore
    pubblicitario che “invade” le città
    degradandole con immagini e contenuti
    di scarsa qualità.
    A giustificare almeno in parte tale visione
    è lo stesso ambiente pubblicitario che,
    specialmente oggi, è mosso unicamente
    dalle logiche di mercato: molto spesso le
    committenze commissionano campagne

                                                 15
grazie alle quali sperano di ottenere          replicare a tali poster con lo stesso mezzo,
     il proprio ritorno economico con un            cosa impensabile per il cinema e la
     bombardamento mediatico atto a                 televisione, per esempio.
     persuadere e influenzare i comportamenti        L’aspetto democratico e sociale della
     dei consumatori senza prestare le dovute       cartellonistica si estende anche alla
     cure alla qualità dei prodotti. Il numero      sua componente artistica, un elemento
     di aziende che affidano la propria              educativo che raggiunge le persone al
     comunicazione ad agenzie esperte,              di fuori di ogni galleria d’arte o circolo
     evitando di cadere nella banalità o nel        elitario. È la strada il “museo a cielo
     cattivo gusto, è in continuo calo.             aperto” nel quale i poster interagiscono
     Non va in ogni caso dimenticato che            e si confrontano con il proprio pubblico,
     la pubblicità, in quanto espressione dei       avvicinando individui socialmente e
     consumi e degli usi e costumi della            culturalmente eterogenei e sviluppando
     realtà in cui opera, è uno specchio            in essi un senso critico, insegnando
     della società. Un altro dato di cui ci si      loro a leggere e interpretare i linguaggi
     dimentica spesso è l’assoluta versatilità      artistici. Gli esempi di manifesti
     del poster e della sua efficace funzionalità    magistralmente progettati che, dopo aver
     in ambiti culturali ed espressivi che          svolto il proprio compito sociale, sono
     esulano completamente dalla promozione         stati acquisiti, collezionati ed esposti
     di beni di consumo. La cartellonistica è       all’interno di diversi circuiti artistici e
     sicuramente il mezzo di comunicazione          culturali in ragione del proprio valore
     più democratico e libero; qualsiasi            estetico, stilistico e comunicativo sono
     individuo ha la possibilità di esprimersi e    molto numerosi. Si tratta delle espressioni
     di farsi ascoltare grazie alla realizzazione   più intriganti e originali del medium,
     di un poster, che non richiede strumenti       troppo spesso trascurate perché non
     costosi e processi produttivi sofisticati: è    remunerative. Sopravvivono pochissimi
     sufficiente un foglio di carta, da riempire     esempi, di straordinario impatto
     con il messaggio che si vuole trasmettere.     comunicativo e ingegno visivo, quasi
     Non a caso è la forma maggiormente             sempre confinati all’interno di libri d’arte
     utilizzata per esprimere il proprio            e cataloghi o visionati solamente dalle
     dissenso anche in sistemi politici e sociali   giurie dei concorsi. Spesso è possibile
     che non concedono libertà di espressione.      rintracciarli all’interno di campagne
     A differenza di quanto accade con              sociali troppe volte oscurate - se non
     altri mass media, quando vengono               del tutto censurate - a causa di motivi
     diffusi poster con contenuti di carattere      economici o equivocamente “morali”.
     propagandistico-totalitario, è possibile       La sproporzione tra spazi dedicati alla


16
promozione di prodotti e spazi dedicati
ad ambiti socio-culturali è a dir poco
sconcertante, ma è confortante constatare
le sorprendenti reazioni innescate da
questi ultimi nei casi in cui raggiungono
il successo. Nell’era della comunicazione
digitale e “globale”, questi semplici
fogli di carta hanno ancora molto da
raccontare: nonostante innumerevoli
previsioni di un’imminente estinzione
godono tuttora ottima salute, arredando
le città di tutto il mondo e continuano a
celare all’interno della propria trama di
cellulosa risorse che spetta a noi scoprire.




                                               17
02
brevi cenni sull’arte del poster
a storia del manifesto moderno è ricca di
    capolavori del «cartellonismo» diventati
    in seguito vere e proprie opere d’arte.
    Destano ancora oggi interesse e sono
    continuamente ricercati dal mercato del
    collezionismo le affiches realizzate da
    Jules Chéret ed Enri de Tolouse -Lautrec
    raffiguranti la bohème parigina di fine
    ‘800 con i suoi balli al Moulin Rouge
    e al Folies-Bergère. Come dimenticare
    poi i manifesti teatrali e pubblicitari del
    periodo Art Nouveau di Eugène Grasset
    ed Alphonse Mucha (i suoi Gismonda




L
    e Medea riassumono in pieno i canoni
    artistici del suo tempo) e l’unicità dei
    lavori di Leonetto Cappiello, lontani da
    ogni modello di riferimento stilistico.
    Lo Stile Moderno si manifestò con
    interessanti ed originali sfaccettature
    nelle sue numerose correnti sviluppatesi
    in tutta europa: più che rilevanti furono
    le innovazioni grafiche apportate dalla
    Scuola Inglese dei «quattro» di Charles
    Rennie Mackintosh e dal lavoro di
    Koloman Moser, mente creativa della
    Wiener Werkstatte e della Secessione
    Viennese. Nel fermento artistico dei
    primi vent’anni del ‘900 del novecento
    proliferano nuove idee, scuole e riforme
    stilistiche: è l’era delle avanguardie.
    In Germania ha inizio la stagione
    dell’espressionismo, movimento che
    metterà in luce la pittura aspra, dai
    colori violenti e dalle potenti e affi late
    contornature del gruppo artistico
    «Die Brüke» (Il Ponte) Esemplari di

                                                  21
potente impatto visivo sono le xilografie         propria visione. Il lavoro, le ricerche, i
     realizzate dagli artisti aderenti al gruppo:     nuovi stili sviluppati dalle avanguardie
     questa tecnica di stampa generava                lasceranno una enorme eredità alle
     immagini taglienti, dure, ma efficaci             generazioni successive che sempre vi
     nel loro impatto visivo. Parallelamente          trarranno ispirazione o ne resteranno
     nel vecchio continente nascono e si              quantomeno influenzate. In Russia i valori
     sviluppano il Cubismo, con i suoi papiers        e le idee rivoluzionarie si diffondono
     collés, il Futurismo, con la sua letteratura     attraverso manifesti di propaganda
     delle «parole in libertà», il dissacrante        dalle composizioni di assoluto rigore
     movimento Dada, l’astrattismo, le                geometrico. Il costruttivismo esalta la
     correnti metafisiche e surrealiste.               funzionalità degli elementi compositivi
     Ciascuna corrente propone e sostiene             condensando il messaggio politico in
     una ristrutturazione dell’arte basata sulla      poche figure elementari disposte secondo




     H. de Toulouse-Lautrec / Divan Japonais - 1892    E.L.Kirchner / Manifesto -1905




22
un ordine solo apparentemente casuale.           linguaggio che, libero da ogni vincolo
Le opere di El Lissitzky e Aleksandr             contenutistico e comune a tutte le arti,
Rodčenko sono infatti costruite secondo          si risolvesse in un equilibrio puramente
criteri di raffinata logica visiva. I caratteri   visivo, capace di esercitare un’influenza
tipografici e segnici sottolineano le parole      positiva sulla vita sociale. Molto vicina
rilevanti e segnalano allo spettatore la         al razionalismo neoplastico fu anche
direzione tensionale della composizione.         la scuola che nacque in Germania
In Olanda invece, il gruppo di artisti           grazie a Walter Gropius e che prese il
raccolto intorno alla rivista «De Stijl»,        nome di Bauhaus. Nella moltitudine
perseguendo la creazione di un «opera            di materie trattate, essa regalò alla
d’arte puramente visuale», dà origine            grafica composizioni di straordinaria
al «Neoplasticismo». Le loro ricerche            funzionalità, uniformità e bellezza.
si applicarono alla definizione di un             L’insegnamento e la sperimentazione




Peter Behrens / Manifesto per AEG - 1910         Leonetto Cappiello / Bitter Campari - 1921




                                                                                              23
artistica che trovavano spazio al suo      suoi colleghi e le generazioni future.
     interno, permisero lo sviluppo di nuove    L’utilizzo di tecniche cubiste, futuriste
     tecniche e stili: essenziali in campo      e metafisiche, supportate da lettering
     grafico furono le ricerche tipografiche      semplici e funzionali che bilanciano
     (Tschichold) e di fotocomposizione         perfettamente la tensione tra le forme
     (Herbert Bayer, László Moholy-Nagy).       spaziali, gli permisero di realizzare delle
     Gli artisti dell’arte cartellonistica      opere rivoluzionarie. Manifesti come
     giovarono del clima stimolante di inizio   Nord Express, Etoile du Nord, Wagon
     secolo, traducendo e reinterpretando       bar, l’Atlantique, Pi Volo, Dubonnet
     gli esiti formali delle avanguardie in     e molti altri, restano ancora oggi delle
     linguaggi popolari ma raffinati.            vere e proprie pietre miliari nella storia
     Il Francese Cassandre realizzò manifesti   pubblicitaria. Cassandre è il creatore
     che avrebbero influenzato gran parte dei    di un nuovo linguaggio dell’affiche




     Cassandre / Nord Express - 1927            Cassandre / Pi Volo - 1925




24
Aleksandr Rodčenko / Gosizdat - 1927   Fortunato Depero / Squisito al selz - 1926




25
che, come egli sostiene, deve risolvere         •   Poetico: provocare nello spettatore
     contemporaneamente tre problemi:                    un’associazione di idee, una
                                                         sensazione visuale fuggitiva,
     •     Ottico: la visibilità dipende da un           un’emozione, cosciente o inconscia...
           preciso rapporto dei valori in campo.
                                                     Proprio l’ultimo aspetto predicato
     •     Grafico: esprimersi in senso               da Cassandre, il valore poetico del
           ideografico ed emblematico.                contenuto, sarà l’elemento chiave della
           L’immagine è il veicolo stesso            cartellonistica moderna. Anche in Italia
           del pensiero e, anche se con un           il mercato pubblicitario si rivela un
           vocabolario grafico limitato, è            campo stimolante e diversi artisti vi ci si
           necessario adottare una grammatica,       addentrano: Leonetto Cappiello, Marcello
           una sintassi per raggiungere l’armonia.   Dudovich, Severo Pozzati, Marcello




         Armando Testa / Punt e mes - 1960           Giovanni Pintori / Elettrosumma 22 - 1956




26
Nizzoli e molti altri realizzano splendidi   sviluppi. È con il boom economico degli
manifesti emblema del periodo Art Decò.      anni ‘50 che la cartellonistica ritroverà il
Anche l’artista futurista Fortunato          suo splendore, assorbendo come sempre
Depero sviluppa manifesti, veri e propri     le nuove ondate artistiche.
quadri, coloratissimi o monocromatici        L’Optical Art ma sopratutto la Pop-
che colpiscono per il forte impatto          Art contribuiranno enormemente
visivo come nel caso delle pubblicità per    allo sviluppo dei manifesti moderni
Campari. La Seconda Guerra Mondiale          e contemporanei, mentre negli anni
sposterà le attenzioni del manifesto         ‘60 la sensibilizzazione riguardo le
verso campi totalmente estranei a            problematiche dell’umanità darà origine
quello pubblicitario (propaganda,            a opere di protesta e comunicazione
comunicazione sociale), decretando un        sociale».
periodo di ristagno artistico, privo di




Milton Glaser / Bob Dylan 1966               Studio Dumbar / Manifesto Teatrale - 2000




                                                                                            27
03
il caso polacco
e il manifesto è stato utilizzato nel mondo
    occidentale quasi esclusivamente come
    mezzo di propaganda pubblicitaria,
    stupisce il ruolo poliedrico che ha da
    sempre assunto nella storia e nella
    cultura Polacca. In Polonia, vera e
    propria “terra di mezzo” tra Europa
    orientale e occidentale l’arte del poster
    (“plakat” in polacco) è una tradizione
    radicata nell’identità della nazione. Oltre
    a ricoprire la veste pubblicitaria ha
    esercitato nel corso degli anni la funzione
    di vero e proprio collante socio-etnico-




S
    culturale tra un popolo che la storia ha
    da sempre cercato di dividere. Anche
    durante i lunghi periodi di oppressione il
    poster ha permesso ai cittadini polacchi
    di fare sentire la propria voce, di
    comunicare tra loro e restare uniti. Negli
    anni bui delle incessanti occupazioni la
    popolazione vedeva espresse nei manifesti
    le proprie radici, la propria identità, i
    propri usi e costumi. Non è un caso
    che oltre ad avere assorbito le influenze
    artistiche provenienti dall’Europa
    continentale e dall’Oriente, le immagini,
    l’iconografia e gli stili contenuti in
    molti poster polacchi provengano dalle
    diverse tradizioni folkloristiche del paese.
    Inoltre è forse stato il bisogno di sentirsi
    parte della stessa collettività a fare in
    modo che la cartellonistica attribuisse la
    stessa importanza e cura del messaggio
    pubblicitario a quello sociale (poster
    teatrali e cinematografici, affiches per
    manifestazioni ed eventi culturali) che

                                                   31
generalmente godeva e gode nel resto        cliente che prendeva in prestito i servizi
     d’Europa di standard decisamente            degli artisti, pagandoli peraltro bene.
     inferiori. Si potrebbe pensare che tale     L’attenzione rivolta alle scuole, il clima
     tendenza sia dovuta all’impossibilità di    di competizione artistica e l’istituzione
     un’espansione del manifesto pubblicitario   di concorsi prestigiosi consentì la
     durante il periodo socialista, ma questo    formazione e l’affermazione di capaci
     approccio esiste in Polonia da prima        generazioni di artisti. Non vi erano
     dell’avvento del comunismo e continua       sorprese, i criteri erano ben chiari.
     ancora oggi, a quasi vent’anni dalla        Accanto agli altri requisiti, i poster
     caduta della dittatura. Tuttavia è vero     dovevano essere artistici perché uno
     che in quegli anni vigevano condizioni      dei loro compiti era quello di educare il
     molto favorevoli alla produzione di         pubblico alle arti. Le strade diventarono
     poster, in quanto lo stato era un assiduo   vere e proprie gallerie d’arte nelle quali i




      Bogusław Luśtyk / 1971                      Wiktor Górka / 1971




32
manifesti mascheravano in qualche modo        poster artistico e si sentiva la necessità di
la desolante realtà, differentemente da       parlare di più della realtà circostante, di
quanto accadeva nel mondo occidentale.        condividere osservazioni sulle assurdità
Gli anni della Repubblica Popolare            del regime, di esprimere una protesta o
contribuirono enormemente allo sviluppo       un appello. Molti artisti comunque vi
e alla promozione dell’arte cartellonistica   riuscirono, mettendo talvolta in gioco
grazie a una gestione statalizzata            il proprio futuro, giostrandosi tra ciò
che supportava scuole ed artisti ma           che era consentito e ciò che non lo era
la censura e la mancanza di libertà           ma che poteva essere intelligentemente
spinsero diversi artisti ad emigrare.         nascosto nelle loro opere. Spesso,
Nonostante le condizioni favorevoli non       conoscendo bene le regole del gioco,
era abbastanza avere l’opportunità di         preferivano cimentarsi nei poster teatrali,
affermarsi limitatamente nel campo del        in quelli cinematografici o nei manifesti




Tadeusz Trepkowski / 1945                     Jerzy Treutler / 1966




                                                                                              33
di esibizioni ed eventi, i quali offrivano    a ricoprire un ruolo sociale importante e
     loro l’opportunità di esprimersi nella        non cessa di essere un potente strumento
     più assoluta libertà artistica lasciando      culturale. Le vecchie generazioni di
     traspirare un messaggio critico o un          artisti sono ormai scomparse, ma hanno
     senso di disagio che si manifestava così      tramandato ai loro successori conoscenze
     al mondo esterno. Anche la rivoluzione        e metodi di approccio mai sorpassati,
     culturale che porterà al crollo del regime    lasciandogli in eredità dei potentissimi
     si servirà del poster e del contributo di     strumenti. Nel paesaggio urbano delle
     diversi artisti per tornare lentamente        grandi città numerosi piloni addobbati
     a uno stato di democrazia. Oggi,              di poster che si innalzano nei luoghi di
     nonostante gli stravolgimenti portati nel     incontro mantengono una posizione
     campo propagandistico dalla politica          centrale nella vita comunitaria e portano
     capitalista occidentale, il poster continua   avanti l’antica tradizione».




     Wiktor Górka / 1967                           Józef Mroszczak / 1968




34
Hubert Hilscher / 1968




                         35
04
le origini
e mostre sul “poster Polacco” offrono
    solitamente un buon numero di occasioni
    per riflettere e indagare riguardo alle
    condizioni, al background culturale e
    alle tradizioni che hanno contribuito
    a rendere questo fenomeno un elevato
    modello artistico in tutto il mondo.
    Qual è l’origine di queste specifiche
    caratteristiche e quali fonti estetiche e
    sociali hanno accompagnato la nascita
    e lo sviluppo del fenomeno conosciuto
    come la “scuola del poster Polacco”?
    Tracciando le origini dell’arte del




L
    manifesto in Polonia (che risale all’inizio
    del diciannovesimo secolo), possiamo
    osservare come in questo paese il ruolo
    del “poster”, rispetto agli altri mezzi
    di comunicazione, fosse sin dall’inizio
    alquanto differente rispetto a quello che
    veniva riscontrato nel resto dei paesi
    sviluppati in Europa e America.
    In questi paesi la prosperità economica, il
    progresso tecnologico e l’urbanizzazione,
    fecero dell’arte grafica applicata, quasi
    esclusivamente un utilizzo a scopo di
    mercato. Il poster, dominato dai rigori
    dell’annuncio commerciale “applicato” e
    popolare, elaborò il proprio linguaggio di
    segni e simboli per culminare in grandi
    realizzazioni individuali come quelle
    dei Beggarstaff Brothers ( James Pryde e
    William Nicholson), di I Klinger, di L.
    Bernhard o di L. Cappiello.
    Tutto ciò era molto diverso da quanto
    accadeva in Polonia che, a quel tempo,
    rimaneva di gran lunga indietro rispetto

                                                  39
agli altri paesi in quanto a sviluppo         questione Polacca e trovandosi nelle
     e civilizzazione tecnologica. Il paese        strade dette testimonianza della
     perse inoltre la sua indipendenza e la        dinamica vita pubblica dei suoi abitanti,
     sua esistenza come stato per un lungo         mantenendo le loro aspirazioni ancora
     arco di tempo (dal 1795 circa fino alla        vive e reali nel mondo della cultura e della
     riunificazione a seguito della caduta          scienza. Il poster inteso come pubblicità
     della Germania al termine della I Guerra      commerciale restò in secondo piano e
     Mondiale nel 1918). Durante il periodo        anche quei manifesti che chiaramente
     di violenza e oppressione fu l’arte grafica,   si proponevano come la pura e pratica
     la più “democratica” di tutte le arti, ad     reclamizzazione dei prodotti di una
     adempiere la missione di documentare la       marca nascondevano dietro di sé l’intento
     resistenza spirituale della nazione.          di elevarsi sopra mondanità, di ricoprire
     Il poster diventò l’emblema della             la banale pubblicità con un sottile strato
                                                   di cultura. Gli artisti si presero anche
                                                   cura del “testo” pubblicitario, il quale ci si
                                                   aspettava suonasse familiare e in qualche
                                                   modo celebrativo (“en fête”).
                                                   La prima retrospettiva sul poster Polacco
                                                   del dopoguerra, tenuta nel Museo
                                                   Nazionale di Varsavia nel 1966, restituì ai
                                                   primi lavori la loro originale brillantezza,
                                                   poco conosciuta nel mondo fino ad allora.
                                                   All’interno della mostra erano esposti
                                                   alcuni fragili e sbiaditi fogli di carta
                                                   stampata, salvati dalle fiamme e dai
                                                   saccheggi di biblioteche e collezioni,
                                                   raccolti dopo faticose ricerche, come unici
                                                   esemplari di arte grafica applicata.
                                                   Da questo momento in poi gli storici
                                                   d’arte avrebbero potuto incominciare la

     Włodzimierz Tetmajer / 1910




40
ricostruzione del passato e incaricarsi         quella applicata. Il poster, considerato
dell’interpretazione di questo fenomeno.        ancora come una sorta di stampa artistica,
La coscienza nazionale Polacca ha               persistette nel rivelare l’aspetto di un libro
fortemente influenzato questa “arte              “illuminato” o di una litografia artistica.
della strada”, ma i suoi tratti artistici       Fu comunque presto compreso che le
derivavano dal cosiddetto movimento             esposizioni di “strada” richiedevano un
della “Giovane Polonia” (Młody Polski),         diverso approccio nell’essere trattate.
nato e sviluppatosi a Cracovia.                 Uno dei primissimi poster ad apparire sui
Questo movimento, molto simile alle             muri di Cracovia raffigurava l’immagine
altre Secessioni Europee (Modern                di una ragazza che traspare dal vetro
Style, Art Nouveau, Jugendstyle, Viener         di una finestra completata con un testo
Seccessions) specialmente nel campo             scritto a mano: “Wnętrze 1899” (Interno
delle belle arti e dell’architettura,           1899).
contribuì enormemente al risollevamento
dell’artigianato e dell’arte della stampa
Polacca dal declino in cui erano caduti.
Il movimento sosteneva la rinascita
dell’arte, intesa come vicina alla vita
quotidiana, che doveva diventare una
riflessione del suo stesso ambiente.
Il modernismo fu adattato, in tipografia,
sia nei libri che nelle illustrazioni delle
riviste. Due periodici: “Życie” (Vita)
a Cracovia e “Chimera” a Varsavia,
puntarono alla base dell’unità degli
elementi verbali e pittorici delle arti
plastiche e stampate. Copertine, vignette
e posters firmati dai più illustri e brillanti
artisti del periodo dimostrano la stretta
connessione esistente tra l’arte pura e

                                                  Karol Frycz / 1910




                                                                                                 41
Si tratta di un opera dell’eccezionale e     puramente grafico, come anche la
     poliedrico Stanisław Wyspiański : pittore,   semplicità del disegno e l’organizzazione
     litografo e drammaturgo. Wyspiański          delle figure dei protagonisti su uno
     fu una figura chiave nello sviluppo           sfondo astratto, denota la nascita di
     dell’arte grafica in Polonia, diventando      un nuovo “vocabolario” nel sistema
     il punto di riferimento per le successive    del linguaggio comunicativo. Fino ad
     generazioni. Qualche anno più tardi,         allora i lavori degli altri artisti, come
     Karol Frycz, pittore e scenografo teatrale   Józef Mehoffer, Teodor Axentowicz,
     di Cracovia fece un ulteriore passo          Stanisław Kamocki e Wojciech Weiss,
     avanti con il suo poster per l’opera “Teka   erano ancora caratterizzati da un forte
     Melponeny” (la valigetta di Melpomene)       utilizzo di decorazioni colorate che
     risalente al 1904. L’interpretazione         mantenevano lo stile ornamentale delle
     dei contenuti mediante un mezzo              composizioni Art Nouveau, manifestando




     Karol Maszowski / 1912                       Witold Chomicz / 1939




42
così la propria stretta connessione con       comuni. Nel periodo di punta della
il movimento secessionista Polacco.           Secessione, il movimento artistico di
Dall’altro lato, gli aderenti all’arte        Varsavia emergeva con intensità minore
nazionale e i rappresentanti della            rispetto a quello di Cracovia. Questo
“Società Polacca delle Arti Applicate”        può essere spiegato dal fatto che a quel
(Towarzystwa Polskiej Sztuki Stosowanej)      tempo, le istituzioni sociali e culturali
–Józef Czajkowski, Henryk Uziembło,           a Varsavia non godevano di condizioni
Jan Bukowski e Edward Trojanowski-            di sviluppo favorevoli tali, come vi
introducevano una nuova tendenza,             erano state nella regione della Galizia.
orientandosi verso l’iconografia storica       La situazione cambiò quando la Polonia
e i motivi folkloristici derivati dall’arte   riacquistò la propria indipendenza nel
primitiva del Podhale e delle regioni di      1918. Da tale anno in poi, Varsavia, come
Cracovia, la quale fu oggetto di interessi    capitale e centro di amministrazione




Edmund John / 1926                            Tadeusz Gronowski / 1932




                                                                                          43
della nazione, ne diventò anche il centro      Polonia per incontrare una nuova
     della vita intellettuale, dal quale le nuove   concezione “Formista” dell’immagine.
     tendenze artistiche si diffondevano in         Le vivaci manifestazioni innovatrici
     tutto il Paese. L’arte grafica era dunque       a Cracovia e i posters disegnati da
     pronta a servire il rinato Stato Polacco       Tytus Czyżewski, Stanisław Ignacy
     nel campo dell’informazione, della             Witkiewicz e Zbigniev Pronasko che
     propaganda e della rappresentazione. Nel       apparirono a Leopoli e Varsavia, non
     corso del tempo, la pubblicità si appropriò    furono che un assaggio di quello che
     dell’uso del poster, ma mai con l’intento      stava per avvenire nell’arte moderna.
     di dominare sugli altri campi della vita       Un poster di Henryk Berlewi –“Austro-
     sociale. Durante quegli anni, le correnti      Daimler”(1924)- composto unicamente da
     artistiche connesse alla rivoluzione           elementi tipografici fu un buon esempio
     cubista cominciarono a penetrare in            del programma artistico sviluppato dal




      Tadeusz Trepkoeski / 1939                     Tadeusz Gronowski / 1936




44
costruttivismo Polacco, un movimento        maggiore influenza sulla grafica Polacca
di avanguardia appartenente al gruppo       dei vent’anni del primo dopoguerra,
“Blok”(blocco). Lo stesso programma fu      lasciandovi un indelebile segno personale.
rappresentato dai lavori multisfaccettati   Gronowski, architetto di formazione,
di Mieczysław Szczuka e Teresa              riuscì a liberarsi dall’accademismo storico
Żarnowerówna: basti citare solamente        dei suoi professori: Zygmunt Kamiński
i loro opuscoli di fotocomposizioni,        ed Edmund Bartłomiejczyk. Grazie
i quali, nonostante mezzi realizzativi      ai suoi contatti con gli artisti grafici
molto limitati, comunicavano con            Francesi, conobbe Cassandre, il quale
successo potenti e persuasivi contenuti     lo influenzò notevolmente con la sua
politici diventando un esempio di arte      arte metaforica e poetica. Il poster di
socialmente impegnata. Fu comunque          Gronowski, originale e ingegnoso, aveva
Tadeusz Gronowski ad esercitare             come punto di forza, un arguto utilizzo




Tadeusz Gronowski / 1925




                                                                                          45
delle associazioni, un’ottima formulazione     24 altri lavori provenienti da tutto il
     visiva e dei colori chiari e accesi, molto     mondo. I giovani laureati del Politecnico
     simili ai coloratissimi tessuti dei vestiti    di Varsavia seguirono l’esempio di
     folkloristici di Łowicz (città della Polonia   Gronowski malgrado non avessero
     sud-orientale). Il manifesto del 1925          mai affrontato studi sull’arte grafica
     Radion sam pierze (Radion fa il lavoro         durante la loro carriera universitaria.
     per te), commissionatogli dalla ditta          Tale avvenimento fu probabilmente
     Schicht e considerato uno dei capolavori       dovuto all’influenza del pensiero non
     della pubblicità moderna, meglio può           convenzionale di Le Corbusier, ripreso
     rappresentare i tratti caratteristici dello    anche dagli architetti Polacchi.
     stile di Gronowski. Il poster è stato          Ora, il fare uso di simboli e linguaggi
     riprodotto nella “Grande Enciclopedia          grafici incisivi, come anche l’acquisire
     Brockhaus”1 (1933) assieme ad altri            la padronanza di nuove tecniche
                                                    (e.g. spraying), divennero requisiti
                                                    fondamentali per i nuovi designers
                                                    moderni, sia architetti che artisti grafici.
                                                    In mezzo a questo largo gruppo di
                                                    artisti e architetti, i seguenti si distinsero
                                                    per talento e cultura plastica: Jerzy
                                                    Hryniewiecki (suo è: Stefan Osiecki
                                                    Polska raj narciarzy – Polonia: il paese
                                                    degli sciatori, 1933), Jerzy Skolimowski,
                                                    Jerzy Alchimowicz. Per quanto riguarda
                                                    Maciej Nowicki (conosciuto all’estero
                                                    per le sue soluzoni architettoniche e per
                                                    progetti su grande scala eseguiti dopo
                                                    la I guerra mondiale in India e U.S.A.)
                                                    pochi sono a conoscenza del fatto che
                                                    lui e sua moglie Stanisława Sandecka, si
                                                    occuparono di letteratura pubblicitaria

      Macej Nowicki e Stanisława Sandecka / 1934


                                                    1. L’Enciclopedia Brockhaus (Brockhaus
                                                    Enz yklopädie) è un’enciclopedia in lingua tedesca tra le
                                                    più rinomate al mondo. Divenne una delle enciclopedie
                                                    più popolari, anche grazie alla versione in un solo
                                                    volume


46
e organizzazione espositiva. Il loro         eccellentemente curato “Arkady” (Arcate).
studio mise alla luce posters e annunci      Diversi premi vinti all’Esposizione
commerciali notevoli per l’eccellente        Internazionale dell’Arte e della Tecnica
chiarezza nel concepimento, progettati       di Parigi nel 1937, dimostrarono le reali
con rigore e senza alcun accessorio          possibilità del gruppo. Nel frattempo,
superfluo. Nei loro manifesti, finezza         l’Accademia delle Belle Arti di Varsavia,
nel disegno e suggestione dei colori         che si era dissociata dai problemi
erano in piena armonia con una grande        riguardanti le arti applicate, approvava
ingegnosità e un trattamento poco            perlomeno la necessità della loro
convenzionale della materia in soggetto      espansione. Il professor Bartłomiejczy,
(Bal Młodej Architektury – Ballo dei         fondatore della prima facoltà di arte
giovani architetti, 1933; Wszyscy do walki   applicata, formò i suoi studenti con una
z gruźlicą – Tutti uniti nella lotta alla    inclinazione alle arti plastiche moderne,
tubercolosi, 1934). La grande depressione
del 1935 risvegliò in Polonia un interesse
per la pubblicità come importante
strumento di competizione.
Diversi artisti plastici del momento si
convertirono al design pubblicitario,
per associarsi finalmente in
un’organizzazione chiamata KAGR,
i membri della quale (circa 50 autori),
si presero cura della classificazione
artistica della disciplina cominciando
ad organizzare mostre e competizioni.
Oltre a questo, un ambizioso movimento
artistico, che mirava al successo al di
fuori della nazione, si raggruppava
attorno a due periodici: il mensile
“Reklama” (Pubblicità) e il settimanale

                                             Irena Jabłonśka / 1926




                                                                                         47
anche se nel suo stesso lavoro non aveva    che coglieva di sorpresa il pubblico.
     mai rivelato alcun entusiasmo per le        Wajwód fu anche l’autore di un buon
     tendenze contemporanee.                     numero di posters espressivi ed esortativi
     La sua lettura dell’arte permise loro di    che apparvero poco prima lo scoppio
     acquisire e mantenere un’alta capacità      della II Guerra Mondiale nel 1939.
     metodica. I tre laureati: Edward            Gli anni ’30 si conclusero con
     Manteuffel, Antoni Wajwód e Jadwiga         l’apparizione di artisti come Jan Levitt,
     Hładki (conosciuti come il gruppo           Jerzy Him e Tadeusz Trepkowski, i quali
     “Mewa”), si fecero conoscere come           fecero pieno utilizzo delle esperienze dei
     ottimi designer grafici grazie ai loro       loro predecessori nell’esplorare nuove
     ingegnosi lavori artistici che facevano     nuove direzioni artistiche, come la pittura
     uso di allusioni e digressioni ed erano     surrealista, i fi lm e la fotografia.
     caratterizzati da una particolare astuzia   Levitt e Him cooperarono per sviluppare




      Tadeusz Gronowski / 1929                   Edward Manteuffel / 1933




48
un’arte grafica metaforica e rasentante
il grottesco. Il loro lavoro, basato su
associazioni inaspettate, accidentali
analogie tra significati e cose, fu il
surrealistico luogo d’incontro tra il reale e
il non reale, fantasia e realtà.
I risultati più interessanti furono raggiunti
nella pubblicità di prodotti farmaceutici
(Hermostyl,1936; Maść i czopki Midi –
“Midi” unguenti e supposte, 1937).
Trepkowski limitò il suo obbiettivo
all’“essenziale”, con lo scopo di basare
la sua informazione su un segno
puramente grafico. Essendo fortemente
influenzato da Cassandre e dal Purismo,
un vero e proprio credo artistico, limitò
costantemente i suoi mezzi di espressione.
Il suo modo di comunicare un idea,
tramite un immagine condensata si adattò
egregiamente ai manifesti di avvertimento
in materia di condizioni di lavoro
(Ostroźnie – Attenzione!, 1934) e diede
un grande esempio da essere seguito dagli
altri designer grafici. I lavori esposti alla
precedentemente citata Esposizione di
Parigi gli valsero un Gran Prix.
Lo scoppio della II Guerra Mondiale
pose fine a ulteriori successi dei designer
Polacchi».




                                                49
05
tempi più recenti
e perdite e le devastazioni subite
    dai Polacchi durante la Seconda
    Guerra Mondiale furono sicuramente
    catastrofiche. Il numero delle vittime tra
    gli artisti era scioccante: molti di loro
    morirono, mentre altri erano dispersi in
    tutto il mondo; quasi tutte le collezioni
    erano state distrutte e gli impianti di
    stampa erano semplicemente inesistenti.
    Presto però, nuova vita e nuova creatività
    sarebbero nate. I posters indirizzarono
    i soldati delle unità di combattimento
    Polacche alla battaglia sul fronte




L
    Orientale, dove Jan Poliński, un artista-
    soldato, laureatosi presso Dipartimento di
    Architettura del Politecnico di Varsavia,
    fece del suo meglio per mantenere unito
    il suo paese come lo fu in un passato
    non molto lontano. A Lublino, in una
    striscia di terra liberata nel Paese, i
    poster venivano riprodotti a mano, per
    la mancanza di qualsiasi altro mezzo
    di riproduzione. Venivano progettati
    da artisti nei panni di battaglia come,
    per esempio, Włodzimierz Zakrzewski.
    Questi lenti inizi avviarono la storia post-
    bellica del poster Polacco. La nazione,
    totalmente devastata della guerra, dovette
    afftontare l’enorme portata di compiti dai
    quali il ristabilimento della vita sociale e
    politica e la ricostruzione dell’economia
    nazionale ebbero inizio. Dal momento
    in cui il servizio svolto dai grandi mezzi
    di comunicazione di massa richiedeva un
    tempo maggiore per essere ripristinato,
    l’antica, infallibile arte della litografia fu

                                                    53
immediatamente messa al lavoro.           inoltre nell’intento di rendere partecipi
     Tramite i mezzi litografici Tadeusz        i fruitori nel processo di percezione,
     Trepkowski rievocò i suoi posters,        dipendente, giustamente, dalle capacità
     che nonostante le piccole dimensioni      associative dell’uomo contemporaneo.
     richiamavano una notevole attenzione      Trepkowski era solito conferire un
     grazie alla loro chiarezza e alla forza   significato metaforico e simbolico ai
     espressiva. Trepkowski, un uomo con       fenomeni e agli oggetti mentre, per
     un pensiero preciso, ma disposto allo     contro, i simboli venivano trattati come
     stesso tempo ad un confronto ed una       oggetti concreti che dovevano raffigurare
     riflessione intellettuale, fu in grado     in modo surrealistico fatti reali (Nie
     di imprimere la propria visione negli     Powtórzy się nigdy – Questo non potrà
     spettatori tramite il potere logico che   mai più succedere ancora, 1945; Moje
     regola le sue composizioni. Riuscì        uniwersytety – Le mie università, 1948; V




     Antoni Wajwód / 1946                      Tadeusz Gronowski / 1946




54
Międzyarnodowy Konkurs im. F.Chopina         Nell’introdurre la figura di Henryk
– V Competizione Internazionale di           Tomaszewski è invece utile sottolineare
pianoforte F. Chopin, 1954).                 come il suo intero lavoro creativo sia
L’artista, sfortunatamente morto in età      la negazione di tutti i preconcetti e le
precoce, tramandò alla generazione           idee di sistematizzazione basata su una
successiva i principi di costruzione         rappresentazione non obbiettiva. La sua
basati sul “pensiero sintetico”. Il premio   arte riflette la fondamentale convinzione
T. Trepkowski, istituito dal WAG             nel diritto degli artisti alla totale e libera
(Editori di Arte Grafica) e assegnato         interpretazione. Espone soprattutto
ogni anno a un giovane designer, è un        gesti spontanei, trasmette uno stato
riconoscimento dei meriti di Trepkowski      d’animo e come tale rappresenta un trend
e del suo grande contributo per lo           pittorico per l’arte grafica. L’esuberante
sviluppo dell’arte del manifesto Polacco.    individualismo di Tomaszewski, la




 Tadeusz Trepkowski / 1955                    Tadeusz Gronowski / 1950




                                                                                              55
sua avversione alle generalizzazioni           “pubblicità commerciale” perse rilevanza
     teoriche e, in una certa misura, il suo        e le uniche rare attenzioni venivano
     spirito contraddittorio, lo fecero, a volte,   riservate esclusivamente ai prodotti
     tornare indietro sui suoi passi e prendere     dell’industria Nazionale.
     posizioni inaspettate. All’artista piaceva     Le libertà artistiche furono drasticamente
     scioccare, mostrandosi ogni volta in una       ridotte, specialmente nel campo delle
     veste differente (quella di un fi losofo,       arti plastiche (le più provocatrici per
     piuttosto che di uno scettico o di un          eccellenza) durante gli anni di influenza
     beffatore). Tomaszewski e Eryk Lipiński,       stalinista. Questa condizione favorì
     un noto caricaturista, furono i primi          l’afflusso di numerose personalità,
     ad apprezzare e a cogliere le potenziali       provenienti da ambienti artistici
     possibilità del poster di spettacolo.          differenti, nel mondo della progettazione
     Con l’avvento del socialismo la                grafica e specialmente in quello del




      Tadeusz Gronowski / 1959                      Wojciech Fangor / 1958




56
Jerzy Jaworowski / 1953   Jerzy Jaworowski / 1951




57
Jerzy Jaworowski / 1958




58
Wiktor Gorka / 1958




59
poster design. Quando il Governo               letterale della storia. I lavori composti
     Popolare assunse il patrocinio sulle arti      in quel periodo (Baryłeczka – Boule de
     e la letteratura, gli artisti si riversarono   suif, 1947; Obywatel Kane – Il cittadino
     nella progettazione di manifesti teatrali      Kane, 1948; di Tomaszewski come anche
     e cinematografici, l’unica disciplina che       Ostatnia noc – L’ultima notte, 1947;
     poteva garantire loro un autonomo lavoro       Ulica Graniczna – Via Graniczna, 1948;
     di arte plastica garantendogli allo stesso     di Lipiński) e resi popolari da “Graphis”
     tempo il supporto economico dello stato.       e “Gebrauchsgraphic” provocarono
     L’autore poteva comunicare le sue stesse       un cambiamento nell’atteggiamento
     sensazioni ed esperienze, era in grado         verso il manifesto di spettacolo, un
     di commentare il motivo conduttore di          genere in graduale declino dai giorni di
     un fi lm, o di registrarne il clima, invece     Tolouse-Lautrec. I primi anni ’50 furono
     di effettuare un lavoro di trasposizione       segnati dall’abbandono delle forme e del




     Eryk Lipiński / 1958                            Jan Lenica / 1952




60
simbolismo convenzionale, soppiantati           per la cultura artistica, accrescevano
     dal realismo, ritenuto l’influenza più           notevolmente le abilità percettive
     adatta al fine di un educazione sociale.         dell’osservatore medio. I sondaggi tra
     La convinzione che solamente il realismo        l’opinione pubblica erano comuni in
     poteva esprimere idee artistiche più            gruppi di persone diversi. Ciò confermava
     complete, portò ad un impoverimento             da un lato la crescita dell’esigenza
     dei mezzi di espressione ed un aspetto di       popolare nella sfera culturale, mentre
     indesiderata uniformità estetica.               dall’altro manifestava la familiarità
     La vita stessa fu rapida nel mettere in luce    dei consumatori al problema, derivata
     tutti i punti deboli di tale concezione nella   indubbiamente dal fi lm contemporaneo
     funzione comunicativa dell’arte. Doveva         con i suoi codici e immagini moderni.
     essere compreso che la promozione               In opposizione a queste trasformazioni
     dell’istruzione e l’interesse popolare          nel retroscena culturale e in seguito alla




      Julian Palka / 1955                             Wojciech Fangor / 1948




62
63
     Tadeusz Jodłowski / 1946
64
     Henryk Tomaszewski / 1952
Jerzy Cherka / 1954   Jan Młodożeniec / 1953




65
destalinizzazione, si poteva osservare una   ad allora ancora validi nell’approccio al
     mobilitazione generale volta a un rapido     rapporto superficie-struttura. La visione
     recupero delle arti plastiche (tuttavia      pittorica e l’interesse per colore e trama/
     ancora sotto lo stretto controllo della      texture che la accompagnavano, era stata
     censura e soggette a libertà espressive      riadattata dai designer grafici, desiderosi
     limitate). L’arte poetica del surrealismo    di farne utilizzo nei loro collages pittorici.
     con la sua libertà di interpretazione        Erano finalmente ritornati quegli anni
     delle associazioni venne nuovamente          di abbondante e fiorente produzione
     riscoperta; le astrazioni geometriche        grafica e nuove figure apparivano nella
     divennero fonte di conoscenza sulle          scena artistica: il pittore Wojciech Fangor,
     regole della forma di costruzione,           gli architetti Jan Lenica, Jerzy Flisak
     mentre la pittura informale favorì           e Witold Janowski, come anche artisti
     l’accantonamento di canoni teorici, fino      grafici della vecchia generazione, quali




      Henryk Tomaszewski / 1959                    Roman Cieslewicz / xxx




66
Józef Mroszczak e Jerzy Srokowski.            artistico. Due fattori favorirono
Infine i primi laureati del dopoguerra         il processo di integrazione, poco
degli istituti di belle arti: Julian Pałka,   considerato nella sfera di interesse della
Zbigniew Kaja, Waldemar Świerzy,              comunità, come anche in quella artistica.
Roman Cieślewicz, Tadeusz Jodłowski,          Il primo fu l’eccezionale ruolo esercitato
Jan Młodożeniec, Witold Górka, Hubert         dall’Accademia di Belle Arti di Varsavia
Hilscher e molti altri. Verso la metà degli   che fungeva a quei tempi da centro
anni ’50, un professionale complesso          integrativo di tutte le arti visuali. Fu
di poster designers si sviluppò nella         questo il luogo nel quale l’idea di sintesi
capitale (ed in parte a Cracovia e Poznań),   trovò la sua reale conferma nel complesso
dove dibattiti sull’arte e atteggiamenti      approccio ai problemi dell’arte plastica,
confl ittuali fornirono un’atmosfera           abbracciando diverse discipline, le quali
ideale per lo sviluppo di un movimento        avrebbero dovuto interrelazionarsi fino a




Waldemar Świerzy / 1953                       Zbigniew Lengren / 1951




                                                                                            67
68
     Jan Lenica / 1954   Wojciech Fangor / 1954
Jerzy Srokowski / 1953   Wiktor Gorka / 1954




69
compenetrare l’una nell’altra.               (WAG – Editori di arti Grafica) in seguito
     I professori H. Tomaszewski e J.             alla precedente edizione e pubblicazione
     Mroszczak, promotori del nuovo trend,        di linee di manifesti cinematografici.
     rifiutavano entrambi il concetto di           Va sottolineato come il WAG non era
     professionalità specializzata e limitata.    basato su un principio di organizzazione
     Formarono dunque i loro studenti alla        monopolistica, al contrario, sulla
     sensibilità verso le discipline connesse,    cooperazione di artisti free-lance,
     come i fi lm, la pittura, il design e la      indipendenti. La linea editoriale riuscì a
     fotografia, le quali erano strettamente       sviluppare metodi di patrocinio adatti
     contigue alla loro specializzazione. Il      che facilitavano gli inizi dei giovani
     secondo importantissimo fattore che          artisti garantendogli la protezione di
     contribuì al processo di integrazione fu     un committente competente in materia
     la fondazione di un istituzione editoriale   d’arte. A coronare queste imprese,
                                                  patrocinate dallo stato, vi fu la nascita
                                                  del magazine “Projekt”, al servizio degli
                                                  interessi del panorama artistico con il suo
                                                  eccezionale livello editoriale.
                                                  Tale ambiente fu, senz’ombra di dubbio,
                                                  una struttura uniforme per quanto
                                                  riguarda l’età e le biografie degli artisti
                                                  che formavano il gruppo. Ciò nonostante
                                                  vi era un unico elemento che ciascun
                                                  artista lasciava trasparire, un elemento
                                                  all’origine di tutte le esperienze della
                                                  nazione Polacca nel dopoguerra: una
                                                  riflessione sull’oscuro periodo di
                                                  occupazione Nazista con tutta la sua
                                                  violenza, la crudeltà e le umiliazioni.
                                                  La letteratura Polacca del dopoguerra,
                                                  come anche il teatro, il cinema e l’arte,

     Julian Pałka / 1955




70
Janusz Stanny / 1955




71
Wlademar Świerzy / 1951
Jerzy Srokowski / 1954




                         73
dovevano fare i conti con questo periodo       a visualizzare contesti seri con toni
     di oppressione. Le tendenze espressive         smorzati e con significati nascosti
     con i loro motivi di riflessione riguardo al    sottostanti. Il simbolismo impiegando
     destino umano, diventarono sempre più          i segni più semplici e convenzionali
     evidenti nelle arti plastiche.                 aveva dominato l’arte Polacca durante
     Orientamenti simili manifestarono il           i primi anni del dopoguerra, ma ora,
     loro aspetto anche nell’arte del poster, la    stava per essere sostituito da immagini
     cui forma stava diventando sempre più          metaforiche, meglio adatte ad esprimere
     concentrata, dura e drammatizzata, per         problemi più complessi e a sfuggire
     meglio soddisfare i temi fi losofici. Gli        astutamente dalla forbice della censura.
     artisti, spinti dai fi lm, dalle performances   La metafora, appartenendo al genere
     teatrali e dai temi politici del tempo,        dei segni complessi, raggiunge gli strati
     tendevano a generalizzazioni e provavano       più profondi di un lavoro artistico e,
                                                    conseguentemente, ne consente un
                                                    interpretazione individuale. L’ambiguità
                                                    di un dato segno blocca la sua immediata
                                                    lettura e la reazione spontanea del
                                                    lettore, viene qui sostituita da una
                                                    riflessione che comporta, in cambio,
                                                    l’attiva partecipazione dello spettatore nel
                                                    processo di riconoscimento.
                                                    Fu Jan Lenica a distinguersi per un
                                                    particolare e ricco senso di inventiva. Nei
                                                    suoi manifesti tatrali e cinematografici
                                                    possiamo riscontrare un enorme varietà
                                                    mezzi espressivi: dalla metafora lirica
                                                    (Zagubione dzieciństwo – L’infanzia
                                                    perduta, 1954; Młodość Maksyma – La
                                                    gioventù di Maxim, 1956;) attraverso la
                                                    drammaticità e la malinconia (Niebieski

     Tadeusz Trepkowski / 1948




74
Eryk Lipiński / 1947




75
ptak – Il bidone, 1957; Jajko – L’uovo,        meschinità della razza umana.
     1958) per arrivare alla fantasia surrealista   Lenica, il rappresentante dei “giovani
     (Wizyta starszej pani – Una visita, 1958;      uomini arrabbiati”, prova a liberare se
     Oko za Oko- Occhio per occhio, 1958).          stesso da una pura sensazione estetica
     La sua arte è conseguente, uniforme e          e offre, in cambio, un arte offensiva,
     fedele alla vita: Lenica non abbellisce nè     completamente priva di emozioni sottili
     miticizza il mondo forzatamente, ma lo         e serenità. L’uomo contemporaneo è in
     rappresenta semplicemente così com’è,          grado di identificarsi nelle suo opere:
     obbiettivamente; nella sua realtà, come        di ritrovarvi riflessi i suoi dubbi, le sue
     anche nei suoi aspetti negativi.               disperazioni e le sue speranze.
     La sua ironia e il suo peculiare sarcasmo      A questa fi losofia di vita si opponeva
     lo fanno guardare, come da lontano,            invece, il precedentemente citato Heryk
     alla grandezza e allo stesso tempo alla        Tomaszewski. Prendendo spunto dal
                                                    Dadaismo, portato avanti anche dai suoi
                                                    seguaci, queso artista utilizzava nelle sue
                                                    opere dei tratti umoristici che potremmo
                                                    definire di “umana tolleranza” verso la
                                                    nostra specie imperfetta.
                                                    Da un astrazione spontanea egli traeva la
                                                    leggerezza e la vivacità del gesto pittorico.
                                                    Il suo lavoro emana gioia e umorismo,
                                                    ma allo stesso tempo non risulta essere in
                                                    qualche modo addolcito o compiacente.
                                                    La tecnica del disegno, intenzionalmente
                                                    sgraziata e infantile, utilizzata dall’artista
                                                    per trasmettere un senso di nostalgia
                                                    sentito e sincero, potrebbe essere
                                                    paragonata a quello che troviamo
                                                    nell’immaginazione plastica di un
                                                    bambino, oppure nell’arte preistorica.

     Waldemar Świerzy / 1956




76
Le pungenti pennellate dei suoi lavori         Józef Mroszczak svolse in quel periodo
sono la rappresentazione plastica di un        un importantissimo ruolo come
movimento, mentre le sequenze alquanto         direttore del WAG. Avendo padronanza
irregolari di lettere scritte a mano,          nel campo del design grafico provò a
somiglianti ad una copia, introducono          combinare la leggibilità di un segno
un clima di intimità. L’artista evita          con il suo significato simbolico o
apertamente la tensione emotiva (pathos)       metaforico. Inoltre cercò di fare utilizzo
nei posters riguardanti problematiche          della tavolozza pittorica nel suo lavoro,
politiche e sociali, cercando di ridurre       sempre osservando,però, il modello
queste tematiche ad un calibro umano           d’informazione conciso e laconico tipico
eliminandone i tratti monumentali.             del poster (Kwiaty Polski Ludowej – Fiori
Il linguaggio metaforico da lui preferito      della Polonia Popolare, 1954; Prywatne
è simile al folklore urbano, con il suo        życie Henryka VIII – La vita privata
umorismo e la sua grossolanità (Rewizor
– Il controllore, 1953; Urok szatana – La
beautè du diable, 1954; Dobry człowiek
Seczuanu – Il brav’uomo da Secuan,
1956; 1 Maja – 1 Maggio, 1957; Piotr
Potworowski, 1958; 22 Lipca – 22 Luglio,
1958). Il lavoro di Eryk Lipiński, astuto e
dotato caricaturista, è caratterizzato dalla
sua grande abilità nella visualizzazione di
aspetti comici nelle cose, negli uomini e
nelle situazioni. Negli anni ’50 produsse
svariate serie di poster per fi lms Polacchi
e stranieri, basati su burle grafiche e
suggestive metafore ( Jego rybky – Pesce
d’aprile, 1956; Warszawska Syrena – La
sirena di Varsavia, 1956; Wielkie manewry
– Grandi manovre, 1957).

                                                 Jerzy Srokowski / 1953




                                                                                            77
di Enrico VIII, 1955; Borys Godunov,          un risoluto uso dei mezzi impiegati, con
     1955; Aida 1958). Julian Pałka, invece,       l’economia di espressione e l’audace uso di
     incominciò ad essere conosciuto come          moderne realizzazioni pittoriche.
     un artista individuale che seguiva la         All’incirca nello stesso periodo, Waldemar
     propria direzione evitando decisamente        Świerzy (come anche altri artisti
     percorsi facili e già stati battuti. I suoi   estremamente dinamici), fece il proprio
     manifesti per i fi lms italini e francesi      debutto immediatamente dopo il termine
     della “Nouvelle Vague”, raggiunsero il        dei suoi studi a Katowice. Si ambientò
     grado di evento culturale del periodo:        rapidamente a Varsavia e documentò
     (Rzym, godzina 11 – Roma ore 11, 1953;        col suo lavoro le svariate possibilità di
     Komedianci – Les enfants du paradis,          impiego del cartellonismo: le suo opere
     1955). Affascinavano il pubblico con la       spaziano dal giornalismo alla propaganda,
     logica dell’immaginazione, attraverso         da materia in fatto di informazione e
                                                   pubblicità, tramite l’utilizzo di metodi
                                                   auto-espressivi attraverso un semplice
                                                   segno grafico fino a sistemi più complessi
                                                   basati su soluzioni pittoriche e colorate.
                                                   La sua padronanza nell’impiego di
                                                   un imponente gamma di media aveva
                                                   origine nell’approccio al pensiero non
                                                   convenzionale degli artisti. Świerzy trovò
                                                   una speciale proiezione che adattò ad
                                                   ogni particolare problema: il realismo per
                                                   un fi lm di critica sociale (Nadzei za dwa
                                                   grosze – Due soldi di speranza, 1953),
                                                   il simbolismo (come in Othello, 1958) o
                                                   il grottesco (Król się bawi – François I,
                                                   1956), come anche soluzioni umoristiche
                                                   che intuitivamente adattava in un poster
                                                   riguardante, per esempio, la sicurezza sul

     Eryk Lipiński / 1949




78
lavoro dei minatori. L’artista arrivò alla                  presto il suo interesse per le creazioni
conclusione che il tema era così serio e                    di collage e per la tecnica fotografica
attuale che la migliore interpretazione                     (Moda Polska – La moda Polacca, 1959).
non poteva essere che quella umoristica,                    Il suo collega Tadeusz Jodłowski, di
la quale si esprimeva attraverso la sua                     qualche anno più vecchio e anch’esso
sottile e semplice verità (Głowa nie skała                  laureatosi presso l’Accademia di Cracovia,
– La tua testa non è fatta di pietra, 1956).                contribuì al movimento con il suo stile
Il suo temperamento e la sua                                di monumentale espressione (Warszawa,
immaginazione, avvicinano Świerzy al                        1960), mentre più tardi si dedicò
sensismo1 e a simili tendenze promotrici                    principalmente al design pubblicitario.
di valori sensoriali nell’arte. Sotto questo                La creatività di Jan Młodożeniec si
aspetto risulta essere del tutto differente                 potrebbe definire sopra ad ogni schema
da Roman Cieślewicz, appartenente                           o direzione caratteristica. Probabilmente
alla medesima classe ma laureatosi
all’Accademia di Cracovia.
È vero che la maggior parte dei lavori di
successo ad opera di Cieślewicz furono
eseguiti sotto un apparente influenza
di astrazione impressionista. Ma la
pittura informale che incontriamo nei
suoi posters viene ridotta a spinose
aree bianche e nere, drammaticamente
spezzate, che fungono solamente
come una sorta di tela, per costruire
composizioni che trasmettono
l’impressione di una costruzione spaziale
(Czarownice z Salem – Les sorciéres
de Salem, 1958; Wałkonie – I vitelloni,
1958; Chopin, 1958). È da notare
il fatto che Cieślewicz rivelò molto

                                                            Roman Cieslewicz / 1955


1. Il sensismo è un termine che, assieme al meno            tutto quello che non sia riportabile ai sensi.
usato sensualismo, designa quelle dottrine filosofiche che
riportano ogni contenuto e la stessa azione del conoscere
al sentire, ossia al processo di trasformazione delle
sensazioni, escludendo in tal modo dalla conoscenza


                                                                                                             79
80
     Wojciech Zamecznik / 1956
Wojciech Zamecznik / 1955




                            81
l’artista più pittorico della sua             – L’alouette, 1956; Julietta ze snów –
     generazione, Młodożeniec non sembra           Juliette ou la clé de songes, 1957).
     osservare alcuna regola disciplinante la      Il talento di Wojciech Zamecznik, fu
     “comunicazione di strada”. Invece di          invece riconosciuto verso la metà degli
     utilizzare semplici scorciatoie mentali,      anni ’50. Zamecznik, architetto di
     “affollava” i suoi posters con figure          formazione, fu incline ad un preciso,
     e oggetti e, così facendo, immergeva          matematico modo di pensare, che lo
     l’intera composizione in una multiforme       portò ad approcciarsi al poster come una
     e colorata struttura. Grazie alla             costruzione che doveva essere trattata in
     sensibilità dell’artista per la decorazione   stretta conformità con le regole di ordine,
     i componenti, che sembrano essere             chiarezza, precisione ed economia.
     dispersi, appaiono complessivamente           Nella sua concezione un segno doveva
     connessi in un logico “intero”(Skowronek      rappresentare/sostituire un immagine.




     Waldemar Swierzy / 1968                       Roman Cieslewicz / 1967




82
L’artista preferiva recitare la parte di       stroncata dalla sua scomparsa prematura,
un anonimo direttore di scena: questo          aprì ai suoi studenti una porta verso una
spiega il perché facesse spesso utilizzo di    grande avventura nell’arte grafica, nei
fotogrammi nei suoi lavori. Zamecznik          fi lm, nella televisione e nella fotografia.
fu in grado di trasformare qualsiasi           Jerzy Srokowski arricchì questo panorama
processo meccanico in una vivida e             stilistico con la finezza dei suoi tratti
mutevole struttura che mostrava le             e il suo approccio decorativo alle
illimitate possibilità che si potevano         superfici-strutture colorate (Malwy –
creare tramite l’uso di effetti plastici       The Mallows,1953; Guliwer w krainie
(Czerwony kwiat – Il fiore rosso, 1955;         liliputów – Gulliver sull’isola di Lilliput,
Straceńcy – Desperados, 1957; Kobieta          1951)».
w oknie – La donna del ritratto, 1958;
Pociąg – Il treno, 1959). La sua creatività,




Roman Cieslewicz / 1964                        Jan Młodożeniec / 1975




                                                                                              83
06
gli anni ‘60
a terza generazione di artisti, a partire
    dalla Seconda Guerra Mondiale, continuò
    a far parlare di se fino alla soglia degli
    anni ’60, mostrando grandi capacità per
    il pensiero sintetico e ambiziosi tentativi
    nel definire il proprio atteggiamento
    verso le tradizioni esistenti e le
    autorità riconosciute. Grazie a svariate
    competizioni e campagne, alla critica
    positiva e alla pubblicazione delle opere,
    diverse aziende notarono questi artisti
    che si sforzavano per emergere ed essere
    riconosciuti. Il secondo (dopo quello di




L
    Varsavia) movimento di artisti grafici
    ebbe origine a Katowice. Ne fecero
    parte svariati autori, tra i quali: Tadeusz
    Grabowski, Marek Mosinski e Tomasz
    Jura. Interessanti risultati nel campo
    del poster culturale venivano anche dal
    lavoro di Janusz Bruchnalski, Bożena
    Rogowska e Barbara Konarewska a
    Cracovia, da Jerzy Krechowicz a Danzica
    e da Kazimierz Sławiński, Tadeusz
    Piskorski e Antoni Rzyskia Poznań.
    A dispetto della galoppante espansione
    delle tecniche audio-visive e della
    massiccia produzione di riviste, il poster
    continuava a mantenere la sua forte
    posizione tra i mezzi propagandistici.
    La tradizione di onorare i più importanti
    eventi, anniversari e feste nazionali
    manteneva la sua popolarità in Polonia
    e, a sua volta, il poster portava avanti il
    suo compito educativo, da presentare al
    pubblico con eccellenti standard estetici.
    La cerchia delle istituzioni committenti

                                                  87
continuava ad espandersi: case di opera       ad essere utilizzato per pubblicizzare
     e operetta, cinema, circhi, società           le esportazioni nazionali e le Unioni
     fi larmoniche e teatri, continuavano a         di Commercio guardavano oltre alla
     credere nei gusti degli artisti.              produzione di poster riguardanti i
     In questo modo, sotto il patrocinio di tali   problemi di sicurezza e le condizioni di
     istituzioni, una nuova varietà di poster      lavoro. Inoltre il poster Polacco diventava
     che si potrebbe definire “di spettacolo”,      uno specifico e ricercato oggetto da
     cominciò ad affermarsi.                       collezione, un prodotto ricercato nel
     Agenzie turistiche e sportive, istituzioni    mercato mondiale da professionisti ed
     commerciali e produttori individuali, si      estimatori. In una parola, condizioni
     contendevano i lavori dei migliori artisti    vantaggiose favorirono lo sviluppo
     grafici. Con lo sviluppo della Polonia         del movimento artistico. Esposizioni
     nel mercato estero, il poster cominciava      e mostre personali permettevano la




     Władysław Pluta / 1979                        Henryk Tomaszewski / 1970




88
recensione delle opere e fornivano       Dal 1961 in poi, si instaurò la tradizione
materiale per la pubblicazione di        di decretare e rendere omaggio al miglior
monografie. Le prime occasioni            poster del mese, mentre al termine di
furono offerte dalla retrospettiva del   ogni anno, un premio di riconoscimento
1961, dall’esibizione che celebrava il   veniva assegnato al miglior lavoro.
15° anniversario del WAG nel 1965        Questa iniziativa venne promossa dal
e dall’Esposizione del Manifesto         WAG e dal quotidiano “Życie Warszawy”
Cinematografico del 1969. Un evento       (Vita di Varsavia). Il movimento
degno di nota fu l’apparizione di un     artistico contribuì alla riforma dei
album monografico redatto molto           canoni che regolavano l’arte del
attentamente da Józef Mroszczak e        poster, aggiornandola secondo i grandi
pubblicato da Econ Verlag nell’allora    cambiamenti che si verificarono nel
Repubblica Federale Tedesca.             mondo delle arti plastiche. L’arte pittorica,




 Henryk Tomaszewski / 1971                Maciej Urbaniec / 1969




                                                                                         89
che si ritrovava bloccata in un vicolo                       di Steinberg3 . Due vettori principali,
     cieco da quando il “Tachismo”1 aveva                         emotivo e intellettuale, delimitavano
     fatto il suo corso, cominciò a ritornare                     le linee della ricerca e dell’esperienza
     verso i principi di estetica costruttiva del                 nel campo delle arti grafiche. Il primo
     Bauhaus e di De Stijl. Il Neorealismo, che                   originò un poster poetico che esponeva
     faceva il suo ingresso nella scena, aveva                    un’immagine concreta e sensuale basata
     le sue origini in parte nell’ “Art brut”2 ,                  sull’astrazione mediante l’uso di aree
     opposta ad un’affermazione acritica della                    ricche di colore e textures cariche di
     vita, e in parte nei lavori “primitivi” degli                espressività. Il suo interesse per gli
     artisti folk. I collages surrealistici di Max                oggetti della vita reale e per i dettagli
     Ernst e Kurt Shwitters erano risorti e il                    visti per la prima volta, derivavano da
     mito della pittura dinamica di Pollock                       questa configurazione, senza alcuna
     veniva sostituito dai disegni sarcastici                     connotazione storica.




     Henryk Tomaszewski / 1969                                    Jan Lenica / 1975


     1. Il tachisme|tachismo (anche arte informale) è             francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni
     uno stile pittorico di arte astratta iniziato in Francia     artistiche realizzate da non professionisti o pensionanti
     negli anni quaranta e gli anni cinquanta. È considerato      dell’ospedale psichiatrico che operano al di fuori delle
     spesso l’equivalente europeo dell’espressionismo astratto.   norme estetiche convenzionali. Egli intendeva, in tal
     2. Il concetto di Art brut (in italiano, letteralmente,      modo, definire un’arte spontanea, senza pretese culturali
     Arte grezza) è stato inventato nel 1945 dal pittore          e senza alcuna rifl essione.

90
Lo strato poetico si rivelava con un tono                  – La vita di Joseph, 1965; M. Urbaniec,
leggero e giocoso, integrato a volte con                   Auschwitz, 1945-65; H. Tomaszewski,
ironia, oppure si esprimeva attraverso                     Pamiętnik szubrawca – Diario di
altri dispositivi grafici disegnati con                     una Guardia Nera, 1967). Il poster
charm e finezza. Anche il poster pittorico                  intellettuale emergeva sia dalle concezioni
faceva ricorso alla sua goffaggine, alla                   visuali dell’Optical Art, sia dalle
sua ruvidità e alla forma “schizzata”                      considerazioni teoriche sulla questione
dei tratti, impiegata intenzionalmente                     della comunicazione visuale.
dagli artisti ( J.Młodożeniec, Indyk – Il                  La coincidenza tra arte e scienza favorì
tacchino, 1960; H. Tomaszewski, Marysia                    l’inserimento del poster in un sistema di
i Napoleon – Maria e Napoleone, 1964;                      informazione regolato dai codici dell’arte
Jan Lenica, Faust, 1964; J. Krechowicz,                    di strada. Sulla base di premesse razionali,
Termitiera, 1964; W. Świerzy, Życie Józefa                 furono fatti tentativi per creare una sorta




  Jan Młodożeniec / 1972                                    Jan Lenica / 1986


3. Saul Steinberg è stato un autore di fumetti             dalla casa editrice McSweeney’s e in Italia da Isbn
statunitense. Artista rumeno di nascita, è stato uno dei   Edizioni nel 2006.
più importanti disegnatori del XX secolo. Suoi disegni
sono stati utilizzati nella compilazione del Futuro
dizionario d’America pubblicato in USA nel 2005


                                                                                                                 91
di “ultra-linguaggio” il quale doveva          rampicante si metamorfizzasse in un
     essere un set dei segni più semplici e degli   automatico elemento di composizione.
     ideogrammi universali. Il lettering, come      La forma delle lettere diventò parte
     fonte più vicina di segni semplificati,         integrante dell’informazione visuale o,
     era applicato nei posters in tutte le          per contrasto, esisteva puramente come
     sue possibili combinazioni: le lettere         elemento di decorazione.
     venivano deformate, tagliate o modellate       Il rinnovato interesse per la tipografia
     con intenzionale sgarbatezza. I caratteri      funzionale richiamava dall’oblivio le
     di stampa divennero lo strumento più           teorie costruttiviste e la tradizione
     affermato: allargati, allungati o compressi    della forma tipica dell’Art Nouveau (L.
     meccanicamente. In seguito invece, sotto       Baczewska, Les Girls; B. Zelek, Ptaki –
     l’influenza della Pop Art, si avvolgevano       Gli uccelli, 1965; A. Mosiński, Dni fi lmu
     delicatamente, come se una pianta              radzieckiego – Il fi lm Sovietico, 1965;




      Bronislaw Zelek / 1967                         Roman Kalarus / 1987




92
H. Hilscher, Architektura Norwegii            esemplari xilografici risalenti alla seconda
– L’architettura Norvegese, 1965; A.          metà del XIX Secolo; dall’altro il fascino
Krajewski, Chewsurska Ballada, 1967;          esercitato dal vigoroso stile “saloon”
D. Żukowska, “Warschau am Rhein” –            scoperto nei Westerns risalenti al periodo
Varsavia sul Reno, 1967; A. Krajewski,        di conquista del selvaggio ovest.
Przesuń się, kochanie – Fammi posto           Oltre a questo, altri “prodotti artistici”,
tesoro, 1967; T. Piskorski, Pokój światu      come le insegne imbrattate e malformate
– Pace al mondo, 1967; W. Świerzy,            dei mercati rurali, cherubini cartacei e
Guybal Wahazar, 1968) ). Allo stesso          decalcomanie floreali, divennero di moda
tempo, il repertorio dei segni era stato      assieme all’iconografia numismatica e
enormemente arricchito. Da un lato vi         al manierismo di fine secolo con il suo
era una generale tendenza per la ricerca      erotismo semi nascosto (M. Stachurski,
nelle vecchie stampe, negli archivi e negli   Rekord Annie – Anna prendi il fucile,




 Tadeusz Jodłowski / 1971                     Władisław Pluta / 1982




                                                                                            93
1958; R. Cieślewicz, Manru, 1961; F.        e introducendo al loro posto, un
     Starowieyski, Anioł zstąpił do Babilonu     design grafico fatto di forme calme
     - Un angelo scende a Babilonia, 1961;       e geometriche. In questo modo, la
     Teresa Desqueyroux; A. Krajewski,           Pop Art e le concezioni visuali affini,
     Boccaccio 70, 1966; M. Hübner,              posero le basi per il proprio sviluppo
     Chata wuja Toma – La capanna dello          (L. Hołdanowicz, III rzeszowskie
     zio Tom, 1966). Era stato comunque          spotkania teatralne – III Rassegna
     compreso che, l’informazione e altre        teatrale di Rzeszów, 1964; R. Szaybo, Idee
     svariate attrazioni, si intromettevano      Października – Idee di ottobre; Sztandar
     forzatamente nell’ambiente urbano,          Wolnośi i Pokoju – Standard per la pace
     originando un caos visuale che poteva       e la libertà, 1965; M. Freudernreich,
     essere rimosso esclusivamente rifiutando     Międzynarodowy Kolarski Wyśig
     i tratti spettacolari dell’arte di strada   Przyjaźni – Corsa ciclistica Internazionale




     Rosław Szaybo / 1964                        Wojciech Zamecznik / 1966




94
dell’amicizia, 1965; A. Rzyski, Poznańska                     della fotocamera, iniziata per altro da
grafika uytkoważ – Arte grafica                                 Zamecznik, si sviluppava in modo diverso
applicata di Poznań, 1968; W. Janowski,                       in Polonia rispetto, per esempio, a quanto
Architektura obiektów sportowych –                            accadeva in Svizzera. La cromofotografia4
L’architettura degli oggetti sportivi,                        di alta qualità era inattendibile, come
1967; W. Świerzy, Gdańsk Vilnius,                             anche si riscontravano difficoltà nella
1967; T. Piskorski, Międzynarodowy                            stampa delle fotografie in bianco e nero. I
Festiwal Chórów Chłopięcych – Festival                        designer grafici erano obbligati a trattare
Internazionale dei Giovani Cori, 1967).                       i negativi come una sorta di materiale
Gli anni ’60 furono caratterizzati da                         grezzo su cui lavorare. Queste carenze
un largo impiego ed adattamento                               però, si rivelarono paradossalmente utili,
della fotografia nel’arte grafica.                              partecipando all’espansione artistica e
L’azione combinata del pennello e                             dando origine ad una ricca e prosperosa




Rosław Szaybo / 1966                                          Tadeusz Grabowski / 1973


4. La Cromofotografia è una tecnica, a metà                    applicazione di cera sulla carta. La seconda pittura
strada tra la pittura e la fotografia, che si sviluppò         veniva poi sovraesposta all’altra lasciando un lieve
nella seconda metà del XIX Secolo. Si eseguivano due          distacco tra le due. Il risultato era un immagine con
stampe di una fotografia: la prima veniva dipinta a            effetti tridimensionali. Questa tecnica fu utilizzata
mano con colori chiari e accesi, mentre l’altra si colorava   da pochissimi fotografi, prevalentemente nell’Europa
con tonalità pallide e si rendeva traslucida tramite un       Centrale.

                                                                                                                      95
invenzione creativa. La fotografia veniva      bianco e nero. Tutto ciò veniva fatto con
     sottoposta a strani e particolari processi:   l’intento di colmare in qualche modo la
     trattamenti acidi che eliminavano il          mancanza di materiali colorati. Alcuni
     chiaroscuro ed esaltavano silhouette          artisti grafici si spinsero addirittura
     grafiche distinte; veniva invertita per        oltre, sperimentando nuove soluzioni
     ottenere una forma inusuale del negativo,     e ricercando nuovi metodi nel campo
     oppure cancellata o, ancora, parti            tecnologico. Il lavoro di Gustaw
     del fotogramma venivano composte              Majewski, ad esempio, impressiona
     all’interno dello spazio-immagine. Altre      per il modo in cui trasmette illusioni
     operazioni includevano la colorazione         di movimento, spazio e profondità,
     della lastra, l’utilizzo di bagni e schermi   come anche per il largo utilizzo di
     colorati o la combinazione di frammenti       effetti luminosi ottenuti tramite la
     di cromofotografia con elementi in             concentrazione o la diffusione di luci e




     Bronisław Zelek / 1968                         Waldemar Świerzy / 1975




96
ombre sull’intero campo visuale.             processo, 1964; J. Karczewska, O czymś
La trasformazione della superficie            innym – A proposito di qualcosa di
piana in una composizione spaziale e         diverso, 1964; J. Neugebauer, Najdroższa
questa straordinaria gamma di effetti        – Dolcezza, 1965; J. Majewski, XX lat
visivi, venivano ottenuti da Majewski        RSW Prasa – XX Anniversario della
esclusivamente tramite l’utilizzo di         RSW Prasa, 1967). Il confronto con
mezzi fotografici, senza un singolo tocco     le differenti scuole nazionali che ebbe
di pennello (R. Szaybo, Jazz, 1960; J.       luogo nel 1966 all’interno della I Biennale
Mroszczak, Wzornictwo Finlandii – Il         Internazionale del Poster di Varsavia
Disegno Industriale in Finlandia, 1962; L.   si può considerare come un enorme
Hołdanowicz, Pasażerka – La passeggera,      successo ed un importante evento nella
1963; W. Zamecznik, Automne de               storia del poster in Polonia.
Varsovie, 1963; R. Cieślewicz, Proces – Il   I manifesti Polacchi dimostrarono




Andrzej Krajewski / 1968                     Jan Młodożeniec / 1978




                                                                                           97
la loro evidente connessione con              come la continua circolazione di idee,
     il mondo dell’arte e allo stesso              di ispirazioni reciproche e influenze
     tempo si distinguevano per l’aspetto          contrastanti; la rapida trasmissione di
     particolarmente colorato e facilmente         trend e scoperte provenienti da un dato
     comprensibile tra la moltitudine              territorio etnografico, che venivano
     di immagini. Così facendo questo              immediatamente adattate ad una diversa
     movimento confermava l’assoluta               realtà. Tutto questo provava che uno
     e caratteristica libertà artistica che        stile internazionale, comune all’intero
     da sempre lo contraddistingueva.              mondo civilizzato, si stava formando,
     L’incontro di opere grafiche provenienti       raccogliendo in un tutt’uno le proposte
     dall’occidente, dall’oriente, dal sud e dal   più interessanti ed ogni novità attuale.
     nord, mirava all’evolversi di fenomeni        Lo stesso si potrebbe dire riguardo allo
     più volte osservati nel mondo artistico,      stile “adolescenziale” che si imponeva,




      Wiktor Sadowski / 1986                       Wiktor Sadowski / 1986




98
con arbitraria auto-affermazione, con         tra la loro giovane immaginazione
forti ritmi sincopati nel jazz, con colori    e le mode correnti, trapiantate nel
spiccati e luminosi nei vestiti dei ragazzi   loro campo culturale nativo. In egual
ed una linea di Seccessione nelle arti,       misura vi erano riadattamenti dello
oltrepassando i confini di qualsiasi           stile “psichedelico” in versioni colorate
cultura o nazione. La sua omologia            in maniera più attenuata, ma non per
artistica era rappresentata dai giovani       questo meno intriganti nella loro novità
designer delle nuove generazioni. Questi      (M. Ihnatowicz, Noc Iguany – La notte
ragazzi verificavano e indagavano sulle        dell’iguana,1964; W. Świerzy, Łaźnia –
problematiche universali e sui loro           Il bagno,1967; J. Karczewska, D tych
interessi. Il segno infantile dell’arte       paniach – Un’estate d’amore, 1967; Panie
Pop, ad esempio, potrebbe essere              i panowie – Siegnore e signori, 1967;
considerato come la combinazione              M. Hibner, Lola, 1968). Nella seconda




Andrzej Pągowski / 1979                       Bronisław Zelek / 1965




                                                                                          99
(1968) e terza (1970) Biennale del Poster   d’onore andava a Maciej Urbaniec, a
      di Varsavia, le tendenze “universaliste”    dispetto della forte competizione delle
      si mostrarono ancora più forti in seguito   scuole Finlandesi e Giapponesi. Ora,
      ai processi di integrazione artistici che   per mantenere e consolidare la propria
      erano emersi in tutto il mondo. Le nuove    posizione, i giovani designer Polacchi
      figure che apparivano alla Biennale          avrebbero dovuto sapersi confrontare
      confermavano che questa disciplina          con i nuovi progressi tecnologici nell’arte
      continuava ad attrarre giovani adepti. La   della stampa sollecitati dai mezzi e dalle
      critica mise in risalto alcuni nuovi nomi   sperimentazioni moderne. L’attuale
      come Jan Aleksiun, Wiesław Hudon,           generazione di artisti doveva fare del suo
      Stanisław Kluska e Jacek Siernociński.      meglio per mantenersi al livello dei ritmi
      Mentre Henryk Tomaszewski riceveva          di cambiamento che emergevano nell’arte
      una medaglia d’oro, un riconoscimento       di fine millenio».




          Jerzy Czerniawski / 1975




100
07
Jan Lenica
ato a Poznan il 4 Gennaio 1928, si
    trasferisce a Varsavia dove frequenta
    l’Università Musicale e Politecnica. Nel
    1950 disegna il suo primo poster e dal
    1954 diventa assistente del professore
    Henryk Tomaszewski. Dal 1963 si
    trasferisce a Parigi. Lavorò come
    insegnante nelle università di Kassel e
    Berlino, dove spese gli ultimi dieci anni
    della sua vita. I lavori di Jan Lenica
    appartengono ai migliori capitoli dell’arte
    Polacca degli ultimi cinquant’anni.
    Le sue attività in due differenti campi




N
    artistici (quello del poster e quello del
    fi lm di animazione) gli valsero numerosi
    riconoscimenti e fama internazionale.
    In ciascuna di queste discipline fu
    considerato uno tra i migliori artisti
    a livello mondiale, introducendo
    peraltro nuovi e rivoluzionari approcci,
    specialmente nel campo dell’animazione.
    Lenica fu però prima di tutto uno dei
    maggiori esponenti di quella che veniva
    da egli stesso definita, in un articolo
    scritto per la prestigiosa rivista Svizzera
    “Graphis”, come la “Scuola del Poster
    Polacco”. Oltre ad essere un capace
    artista collaborò costantemente, in
    veste di critico, con numerose riviste
    e magazine accogliendo approvazioni
    e consensi dai colleghi. I suoi poster
    hanno un segno inconfondibile e sono
    caratterizzati da espressioni aggressive
    e penetranti dalle quali traspare quasi
    sempre un velo di astuto sarcasmo.
    Questa particolare atmosfera, tipica dei

                                                  105
suoi lavori, lo portò ad essere paragonato                    singolare elemento stilistico personale.
      ai contestatori della generazione dei                         Il suo approccio al fi lm fu la logica
      “giovani uomini arrabbiati” (“the angry                       conseguenza delle conclusioni raggiunte
      young men1” ) di Osborne. La forma                            dal suo lavoro grafico. Dopotutto il fi lm
      artistica delle sue opere superò spesso                       di animazione non è niente altro che
      i risultati ottenuti dalle ricerche dei più                   grafica animata da un movimento ed
      avanguardistici workshop di tecnica                           estesa in una dimensione temporale.
      grafica del suo periodo. Lenica sviluppò                       La tecnica del cutout2 utilizzata nelle
      molto rapidamente il proprio segno                            sue creazioni rompeva decisamente
      grafico che, nonostante le trasformazioni                      con l’aspetto levigato dei personaggi
      comprensibilmente subite nel corso dei                        disegnati da Disney, introducendo in
      decenni, è sempre ben riconoscibile                           questo genere qualità e caratteristiche
      nei suoi lavori e dona alla sua opera un                      del tutto innovative. Ciononostante il




      Othello / 1968                                                Norma / 1992


      1.“The angry young men” : motto giornalistico                 che criticano fortemente le istituzioni politiche e sociali.
      usato nel definire negli anni ‘50 un gruppo di                 2. La Cutout animation è una tecnica
      contestatori intellettuali inglesi che scelsero come loro     d’animazione che consiste nell’utilizzare pezzi di carta
      portavoce il drammaturgo britannico John Osborne.             ritagliati, per creare una sorta di collage, e fotografarli a
      Con il tempo ha mutato il suo significato diventando un        passo uno per creare l’illusione del movimento.
      clichè usato per riferirsi in generale alle persone giovani

106
lato di maggior rilevanza dell’intero          design grafico di francobolli.
lavoro di Lenica è sicuramente la              La visione artistica di Jan Lenica
marcata componente intellettuale che           mantenne l’originale freschezza e forza
contraddistingue le sue opere.                 espressiva fino agli ultimi giorni della sua
Gli stessi poster richiedono sempre una        vita. Morì a Berlino il 5 Ottobre 2001.
partecipazione attiva dello spettatore nel
processo di percezione e comprensione,
innescando una sorta di dialogo con
l’autore. Nel corso della sua carriera
artistica, inoltre, non perse l’occasione
di cimentarsi nel disegno satirico, nella
progettazione e nell’illustrazione di libri,
nello studio per scenografie teatrali e nel




 Balletto / 1973                               100 anni di cinema Polacco / 1995




                                                                                             107
Wozzek / 1965




108
109
      Il coltello nell’acqua / 1962
Il Poster cinematografico                    registrarono favolosi sviluppi.
                                                  Alcuni specifici tratti distinguono il
      Polacco visto da Jan Lenica
                                                  poster Polacco dagli altri famosi ottimi


      V       erso l’inizio degli anni ‘50 un
              gruppo di artisti ebbe notevole
      successo nella creazione di poster
                                                  esempi di progettazione del manifesto
                                                  cinematografico realizzati in altri paesi
                                                  - come i poster Sovietici degli anni ‘30
      cinematografici Polacchi. Nel 1946           (fratelli Stenberg); alcuni lavori di artisti
      facevano la loro apparizione, tra gli       grafici Americani (Saul Bass) e Francesi
      altri, il lavoro di Henryk Tomaszewski      ( Jean Colin, Hervé Morvan, Raymond
      per il fi lm “Narciso Nero” e quello di      Gid) i quali, per inciso, sono pochi e
      Eryk Lipiński per “The Court of the         lontani tra loro; oppure infine l’ambizioso
      Nation”, inaugurando una nuova era          gruppo di poster designers raccoltosi
      nell’arte grafica, un periodo nel quale si   attorno ai British Ealing Studios. Questa
                                                  nuova forma del poster cinematografico
                                                  Polacco si distingueva nettamente
                                                  dai manifesti commerciali, i quali,
                                                  screditandosi da se, facevano appello a
                                                  gusti volgari. Il poster Polacco eliminò
                                                  completamente lo stile sentimentale e
                                                  commerciale, creando in poco tempo,
                                                  al primo tentativo, un nuovo stile
                                                  Polacco, una nuova poetica del manifesto
                                                  cinematografico. “Boule de suif”
                                                  e “La Symphonie pastorale” di Eryk
                                                  Tomaszewski, “L’ultima notte” di Eryk
                                                  Lipiński, come anche “L’ultima tappa”
                                                  di Tadeusz Trepkowski, prodotti tra il
                                                  1946 ed il 1948, mantengono ancora oggi
                                                  la loro freschezza e la loro imponenza.
                                                  Questi primi lavori mostrarono sin da

      Satyrykon / 1998




110
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis
Tesi di laurea - Master Thesis

Contenu connexe

Similaire à Tesi di laurea - Master Thesis

Raimondo Villano - La pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano - La pubblicità farmaceuticaRaimondo Villano - La pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano - La pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano
 
Ad v maggio2012_eventi&cultura
Ad v maggio2012_eventi&culturaAd v maggio2012_eventi&cultura
Ad v maggio2012_eventi&cultura
The Round Table
 
zanella storia del arte Contemporanea1
zanella storia del arte Contemporanea1zanella storia del arte Contemporanea1
zanella storia del arte Contemporanea1
angela dimopoulou
 
Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...
Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...
Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...
Davide Trebbi
 
Artisti e politica: il caso Courbet
Artisti e politica: il caso CourbetArtisti e politica: il caso Courbet
Artisti e politica: il caso Courbet
CinziaZanetti
 
Società Di Massa E Industria Culturale Ver 4.2 Teorie Marcobinotto
Società Di Massa E Industria Culturale   Ver 4.2   Teorie   MarcobinottoSocietà Di Massa E Industria Culturale   Ver 4.2   Teorie   Marcobinotto
Società Di Massa E Industria Culturale Ver 4.2 Teorie Marcobinotto
Marco Binotto
 

Similaire à Tesi di laurea - Master Thesis (20)

Tesina di Maturità
Tesina di MaturitàTesina di Maturità
Tesina di Maturità
 
Raimondo Villano - Storia della pubblicità dei medicinali
Raimondo Villano - Storia della pubblicità dei medicinaliRaimondo Villano - Storia della pubblicità dei medicinali
Raimondo Villano - Storia della pubblicità dei medicinali
 
Raimondo Villano - La pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano - La pubblicità farmaceuticaRaimondo Villano - La pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano - La pubblicità farmaceutica
 
Raimondo Villano - Storia della pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano - Storia della pubblicità farmaceutica Raimondo Villano - Storia della pubblicità farmaceutica
Raimondo Villano - Storia della pubblicità farmaceutica
 
Street art. L'arte delle terre di mezzo
Street art. L'arte delle terre di mezzoStreet art. L'arte delle terre di mezzo
Street art. L'arte delle terre di mezzo
 
L’arte contemporanea
L’arte contemporaneaL’arte contemporanea
L’arte contemporanea
 
La cultura e l'arte viste da Vienna
La cultura e l'arte viste da ViennaLa cultura e l'arte viste da Vienna
La cultura e l'arte viste da Vienna
 
Ticonzero news N. 24 ottobre 2012
Ticonzero news N. 24 ottobre 2012Ticonzero news N. 24 ottobre 2012
Ticonzero news N. 24 ottobre 2012
 
Ad V Maggio2012 Eventi&Cultura
Ad V Maggio2012 Eventi&CulturaAd V Maggio2012 Eventi&Cultura
Ad V Maggio2012 Eventi&Cultura
 
Ad v maggio2012_eventi&cultura
Ad v maggio2012_eventi&culturaAd v maggio2012_eventi&cultura
Ad v maggio2012_eventi&cultura
 
Il culture jamming come fenomeno artistico
Il culture jamming come fenomeno artisticoIl culture jamming come fenomeno artistico
Il culture jamming come fenomeno artistico
 
zanella storia del arte Contemporanea1
zanella storia del arte Contemporanea1zanella storia del arte Contemporanea1
zanella storia del arte Contemporanea1
 
Inquadramento storico
Inquadramento storicoInquadramento storico
Inquadramento storico
 
Arte&Tecnologia. Testi critici
Arte&Tecnologia. Testi criticiArte&Tecnologia. Testi critici
Arte&Tecnologia. Testi critici
 
N 17 18 marzo 2012
N 17 18 marzo 2012N 17 18 marzo 2012
N 17 18 marzo 2012
 
Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...
Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...
Tesi di laurea - L'industria culturale in Italia - il caffé letterario - Davi...
 
Artisti e politica: il caso Courbet
Artisti e politica: il caso CourbetArtisti e politica: il caso Courbet
Artisti e politica: il caso Courbet
 
Società Di Massa E Industria Culturale Ver 4.2 Teorie Marcobinotto
Società Di Massa E Industria Culturale   Ver 4.2   Teorie   MarcobinottoSocietà Di Massa E Industria Culturale   Ver 4.2   Teorie   Marcobinotto
Società Di Massa E Industria Culturale Ver 4.2 Teorie Marcobinotto
 
Il futuro delle arti visive contemporanee - Slide
Il futuro delle arti visive contemporanee - SlideIl futuro delle arti visive contemporanee - Slide
Il futuro delle arti visive contemporanee - Slide
 
Le avanguardie
Le avanguardieLe avanguardie
Le avanguardie
 

Tesi di laurea - Master Thesis

  • 1.
  • 2.
  • 3. POLITECNICO DI TORINO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA I Corso di laurea in Progetto Grafico e Virtuale Anno Accademico 2008/2009 TESI DI LAUREA: “Il disegno del poster Polacco” Studente: Gabriele Marangon Matricola: 126189 Relatore: Prof. Franco Mello
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7. Introduzione Brevi cenni sull’arte del poster Il caso polacco Le origini Indice Tempi più recenti Gli anni ‘60 Jan Lenica Roman Cieslewicz Il poster del XXI secolo Analisi e conclusioni Galleria tematica
  • 8.
  • 9. Introduzione ...pag 12 Brevi cenni sull’arte del poster ...pag18 Il caso polacco ...pag 28 Le origini ... pag 36 Tempi più recenti ...pag 50 Gli anni ‘60 ...pag 84 Jan Lenica ...pag 102 Roman Cieslewicz ...pag 118 Il poster del XXI secolo ...pag 140 Analisi e conclusioni ...pag 168 Galleria tematica ...pag 174
  • 10. rets|oP .vni.m.s« eselgni’l lad ” tsop ot“ ,eracol loc( ,erazzaip )eratsoppa etnem larettel eri d lou v ,osi v va ,ossfifa ,ol letrac enol letrac »otsefi nam o
  • 11. Po|ster «s.m.inv. dall’inglese “to post ” (collocare, piazzare, appostare) letteralmente vuol dire affisso, avviso, cartello, cartellone o manifesto»
  • 12.
  • 14.
  • 15. uale sia l’origine dei supporti cartacei - meglio noti come «poster» o «manifesti» - che ci subissano ogni giorno con i loro più o meno estesi centimetri quadrati di informazioni è ormai cosa nota ai più: nel corso della storia plurisecolare di questo potentissimo mezzo di comunicazione non si contano le innumerevoli trasformazioni che, anche grazie a una incessante innovazione tecnologica, ne hanno continuamente plasmato la forma e l’aspetto. Ad accomunare i primi assemblaggi litografici monocromatici Q di semplici parole e le composizioni tipografiche moderne e “artistiche” è senza ombra di dubbio il forte ruolo sociale che rivestono nella nostra comunità: sebbene il poster sia nato con un compito precipuo, reclamizzare la vendita di un dato prodotto di consumo o di un dato servizio, molto spesso ci si dimentica delle infinite potenzialità e risorse che questo mezzo può offrire in una società all’infuori del campo commerciale. È forse per tale motivo che spesso si fa riferimento a questo medium in maniera dispregiativa, considerandolo esclusivamente come un mero divulgatore pubblicitario che “invade” le città degradandole con immagini e contenuti di scarsa qualità. A giustificare almeno in parte tale visione è lo stesso ambiente pubblicitario che, specialmente oggi, è mosso unicamente dalle logiche di mercato: molto spesso le committenze commissionano campagne 15
  • 16. grazie alle quali sperano di ottenere replicare a tali poster con lo stesso mezzo, il proprio ritorno economico con un cosa impensabile per il cinema e la bombardamento mediatico atto a televisione, per esempio. persuadere e influenzare i comportamenti L’aspetto democratico e sociale della dei consumatori senza prestare le dovute cartellonistica si estende anche alla cure alla qualità dei prodotti. Il numero sua componente artistica, un elemento di aziende che affidano la propria educativo che raggiunge le persone al comunicazione ad agenzie esperte, di fuori di ogni galleria d’arte o circolo evitando di cadere nella banalità o nel elitario. È la strada il “museo a cielo cattivo gusto, è in continuo calo. aperto” nel quale i poster interagiscono Non va in ogni caso dimenticato che e si confrontano con il proprio pubblico, la pubblicità, in quanto espressione dei avvicinando individui socialmente e consumi e degli usi e costumi della culturalmente eterogenei e sviluppando realtà in cui opera, è uno specchio in essi un senso critico, insegnando della società. Un altro dato di cui ci si loro a leggere e interpretare i linguaggi dimentica spesso è l’assoluta versatilità artistici. Gli esempi di manifesti del poster e della sua efficace funzionalità magistralmente progettati che, dopo aver in ambiti culturali ed espressivi che svolto il proprio compito sociale, sono esulano completamente dalla promozione stati acquisiti, collezionati ed esposti di beni di consumo. La cartellonistica è all’interno di diversi circuiti artistici e sicuramente il mezzo di comunicazione culturali in ragione del proprio valore più democratico e libero; qualsiasi estetico, stilistico e comunicativo sono individuo ha la possibilità di esprimersi e molto numerosi. Si tratta delle espressioni di farsi ascoltare grazie alla realizzazione più intriganti e originali del medium, di un poster, che non richiede strumenti troppo spesso trascurate perché non costosi e processi produttivi sofisticati: è remunerative. Sopravvivono pochissimi sufficiente un foglio di carta, da riempire esempi, di straordinario impatto con il messaggio che si vuole trasmettere. comunicativo e ingegno visivo, quasi Non a caso è la forma maggiormente sempre confinati all’interno di libri d’arte utilizzata per esprimere il proprio e cataloghi o visionati solamente dalle dissenso anche in sistemi politici e sociali giurie dei concorsi. Spesso è possibile che non concedono libertà di espressione. rintracciarli all’interno di campagne A differenza di quanto accade con sociali troppe volte oscurate - se non altri mass media, quando vengono del tutto censurate - a causa di motivi diffusi poster con contenuti di carattere economici o equivocamente “morali”. propagandistico-totalitario, è possibile La sproporzione tra spazi dedicati alla 16
  • 17. promozione di prodotti e spazi dedicati ad ambiti socio-culturali è a dir poco sconcertante, ma è confortante constatare le sorprendenti reazioni innescate da questi ultimi nei casi in cui raggiungono il successo. Nell’era della comunicazione digitale e “globale”, questi semplici fogli di carta hanno ancora molto da raccontare: nonostante innumerevoli previsioni di un’imminente estinzione godono tuttora ottima salute, arredando le città di tutto il mondo e continuano a celare all’interno della propria trama di cellulosa risorse che spetta a noi scoprire. 17
  • 18.
  • 20.
  • 21. a storia del manifesto moderno è ricca di capolavori del «cartellonismo» diventati in seguito vere e proprie opere d’arte. Destano ancora oggi interesse e sono continuamente ricercati dal mercato del collezionismo le affiches realizzate da Jules Chéret ed Enri de Tolouse -Lautrec raffiguranti la bohème parigina di fine ‘800 con i suoi balli al Moulin Rouge e al Folies-Bergère. Come dimenticare poi i manifesti teatrali e pubblicitari del periodo Art Nouveau di Eugène Grasset ed Alphonse Mucha (i suoi Gismonda L e Medea riassumono in pieno i canoni artistici del suo tempo) e l’unicità dei lavori di Leonetto Cappiello, lontani da ogni modello di riferimento stilistico. Lo Stile Moderno si manifestò con interessanti ed originali sfaccettature nelle sue numerose correnti sviluppatesi in tutta europa: più che rilevanti furono le innovazioni grafiche apportate dalla Scuola Inglese dei «quattro» di Charles Rennie Mackintosh e dal lavoro di Koloman Moser, mente creativa della Wiener Werkstatte e della Secessione Viennese. Nel fermento artistico dei primi vent’anni del ‘900 del novecento proliferano nuove idee, scuole e riforme stilistiche: è l’era delle avanguardie. In Germania ha inizio la stagione dell’espressionismo, movimento che metterà in luce la pittura aspra, dai colori violenti e dalle potenti e affi late contornature del gruppo artistico «Die Brüke» (Il Ponte) Esemplari di 21
  • 22. potente impatto visivo sono le xilografie propria visione. Il lavoro, le ricerche, i realizzate dagli artisti aderenti al gruppo: nuovi stili sviluppati dalle avanguardie questa tecnica di stampa generava lasceranno una enorme eredità alle immagini taglienti, dure, ma efficaci generazioni successive che sempre vi nel loro impatto visivo. Parallelamente trarranno ispirazione o ne resteranno nel vecchio continente nascono e si quantomeno influenzate. In Russia i valori sviluppano il Cubismo, con i suoi papiers e le idee rivoluzionarie si diffondono collés, il Futurismo, con la sua letteratura attraverso manifesti di propaganda delle «parole in libertà», il dissacrante dalle composizioni di assoluto rigore movimento Dada, l’astrattismo, le geometrico. Il costruttivismo esalta la correnti metafisiche e surrealiste. funzionalità degli elementi compositivi Ciascuna corrente propone e sostiene condensando il messaggio politico in una ristrutturazione dell’arte basata sulla poche figure elementari disposte secondo H. de Toulouse-Lautrec / Divan Japonais - 1892 E.L.Kirchner / Manifesto -1905 22
  • 23. un ordine solo apparentemente casuale. linguaggio che, libero da ogni vincolo Le opere di El Lissitzky e Aleksandr contenutistico e comune a tutte le arti, Rodčenko sono infatti costruite secondo si risolvesse in un equilibrio puramente criteri di raffinata logica visiva. I caratteri visivo, capace di esercitare un’influenza tipografici e segnici sottolineano le parole positiva sulla vita sociale. Molto vicina rilevanti e segnalano allo spettatore la al razionalismo neoplastico fu anche direzione tensionale della composizione. la scuola che nacque in Germania In Olanda invece, il gruppo di artisti grazie a Walter Gropius e che prese il raccolto intorno alla rivista «De Stijl», nome di Bauhaus. Nella moltitudine perseguendo la creazione di un «opera di materie trattate, essa regalò alla d’arte puramente visuale», dà origine grafica composizioni di straordinaria al «Neoplasticismo». Le loro ricerche funzionalità, uniformità e bellezza. si applicarono alla definizione di un L’insegnamento e la sperimentazione Peter Behrens / Manifesto per AEG - 1910 Leonetto Cappiello / Bitter Campari - 1921 23
  • 24. artistica che trovavano spazio al suo suoi colleghi e le generazioni future. interno, permisero lo sviluppo di nuove L’utilizzo di tecniche cubiste, futuriste tecniche e stili: essenziali in campo e metafisiche, supportate da lettering grafico furono le ricerche tipografiche semplici e funzionali che bilanciano (Tschichold) e di fotocomposizione perfettamente la tensione tra le forme (Herbert Bayer, László Moholy-Nagy). spaziali, gli permisero di realizzare delle Gli artisti dell’arte cartellonistica opere rivoluzionarie. Manifesti come giovarono del clima stimolante di inizio Nord Express, Etoile du Nord, Wagon secolo, traducendo e reinterpretando bar, l’Atlantique, Pi Volo, Dubonnet gli esiti formali delle avanguardie in e molti altri, restano ancora oggi delle linguaggi popolari ma raffinati. vere e proprie pietre miliari nella storia Il Francese Cassandre realizzò manifesti pubblicitaria. Cassandre è il creatore che avrebbero influenzato gran parte dei di un nuovo linguaggio dell’affiche Cassandre / Nord Express - 1927 Cassandre / Pi Volo - 1925 24
  • 25. Aleksandr Rodčenko / Gosizdat - 1927 Fortunato Depero / Squisito al selz - 1926 25
  • 26. che, come egli sostiene, deve risolvere • Poetico: provocare nello spettatore contemporaneamente tre problemi: un’associazione di idee, una sensazione visuale fuggitiva, • Ottico: la visibilità dipende da un un’emozione, cosciente o inconscia... preciso rapporto dei valori in campo. Proprio l’ultimo aspetto predicato • Grafico: esprimersi in senso da Cassandre, il valore poetico del ideografico ed emblematico. contenuto, sarà l’elemento chiave della L’immagine è il veicolo stesso cartellonistica moderna. Anche in Italia del pensiero e, anche se con un il mercato pubblicitario si rivela un vocabolario grafico limitato, è campo stimolante e diversi artisti vi ci si necessario adottare una grammatica, addentrano: Leonetto Cappiello, Marcello una sintassi per raggiungere l’armonia. Dudovich, Severo Pozzati, Marcello Armando Testa / Punt e mes - 1960 Giovanni Pintori / Elettrosumma 22 - 1956 26
  • 27. Nizzoli e molti altri realizzano splendidi sviluppi. È con il boom economico degli manifesti emblema del periodo Art Decò. anni ‘50 che la cartellonistica ritroverà il Anche l’artista futurista Fortunato suo splendore, assorbendo come sempre Depero sviluppa manifesti, veri e propri le nuove ondate artistiche. quadri, coloratissimi o monocromatici L’Optical Art ma sopratutto la Pop- che colpiscono per il forte impatto Art contribuiranno enormemente visivo come nel caso delle pubblicità per allo sviluppo dei manifesti moderni Campari. La Seconda Guerra Mondiale e contemporanei, mentre negli anni sposterà le attenzioni del manifesto ‘60 la sensibilizzazione riguardo le verso campi totalmente estranei a problematiche dell’umanità darà origine quello pubblicitario (propaganda, a opere di protesta e comunicazione comunicazione sociale), decretando un sociale». periodo di ristagno artistico, privo di Milton Glaser / Bob Dylan 1966 Studio Dumbar / Manifesto Teatrale - 2000 27
  • 28.
  • 30.
  • 31. e il manifesto è stato utilizzato nel mondo occidentale quasi esclusivamente come mezzo di propaganda pubblicitaria, stupisce il ruolo poliedrico che ha da sempre assunto nella storia e nella cultura Polacca. In Polonia, vera e propria “terra di mezzo” tra Europa orientale e occidentale l’arte del poster (“plakat” in polacco) è una tradizione radicata nell’identità della nazione. Oltre a ricoprire la veste pubblicitaria ha esercitato nel corso degli anni la funzione di vero e proprio collante socio-etnico- S culturale tra un popolo che la storia ha da sempre cercato di dividere. Anche durante i lunghi periodi di oppressione il poster ha permesso ai cittadini polacchi di fare sentire la propria voce, di comunicare tra loro e restare uniti. Negli anni bui delle incessanti occupazioni la popolazione vedeva espresse nei manifesti le proprie radici, la propria identità, i propri usi e costumi. Non è un caso che oltre ad avere assorbito le influenze artistiche provenienti dall’Europa continentale e dall’Oriente, le immagini, l’iconografia e gli stili contenuti in molti poster polacchi provengano dalle diverse tradizioni folkloristiche del paese. Inoltre è forse stato il bisogno di sentirsi parte della stessa collettività a fare in modo che la cartellonistica attribuisse la stessa importanza e cura del messaggio pubblicitario a quello sociale (poster teatrali e cinematografici, affiches per manifestazioni ed eventi culturali) che 31
  • 32. generalmente godeva e gode nel resto cliente che prendeva in prestito i servizi d’Europa di standard decisamente degli artisti, pagandoli peraltro bene. inferiori. Si potrebbe pensare che tale L’attenzione rivolta alle scuole, il clima tendenza sia dovuta all’impossibilità di di competizione artistica e l’istituzione un’espansione del manifesto pubblicitario di concorsi prestigiosi consentì la durante il periodo socialista, ma questo formazione e l’affermazione di capaci approccio esiste in Polonia da prima generazioni di artisti. Non vi erano dell’avvento del comunismo e continua sorprese, i criteri erano ben chiari. ancora oggi, a quasi vent’anni dalla Accanto agli altri requisiti, i poster caduta della dittatura. Tuttavia è vero dovevano essere artistici perché uno che in quegli anni vigevano condizioni dei loro compiti era quello di educare il molto favorevoli alla produzione di pubblico alle arti. Le strade diventarono poster, in quanto lo stato era un assiduo vere e proprie gallerie d’arte nelle quali i Bogusław Luśtyk / 1971 Wiktor Górka / 1971 32
  • 33. manifesti mascheravano in qualche modo poster artistico e si sentiva la necessità di la desolante realtà, differentemente da parlare di più della realtà circostante, di quanto accadeva nel mondo occidentale. condividere osservazioni sulle assurdità Gli anni della Repubblica Popolare del regime, di esprimere una protesta o contribuirono enormemente allo sviluppo un appello. Molti artisti comunque vi e alla promozione dell’arte cartellonistica riuscirono, mettendo talvolta in gioco grazie a una gestione statalizzata il proprio futuro, giostrandosi tra ciò che supportava scuole ed artisti ma che era consentito e ciò che non lo era la censura e la mancanza di libertà ma che poteva essere intelligentemente spinsero diversi artisti ad emigrare. nascosto nelle loro opere. Spesso, Nonostante le condizioni favorevoli non conoscendo bene le regole del gioco, era abbastanza avere l’opportunità di preferivano cimentarsi nei poster teatrali, affermarsi limitatamente nel campo del in quelli cinematografici o nei manifesti Tadeusz Trepkowski / 1945 Jerzy Treutler / 1966 33
  • 34. di esibizioni ed eventi, i quali offrivano a ricoprire un ruolo sociale importante e loro l’opportunità di esprimersi nella non cessa di essere un potente strumento più assoluta libertà artistica lasciando culturale. Le vecchie generazioni di traspirare un messaggio critico o un artisti sono ormai scomparse, ma hanno senso di disagio che si manifestava così tramandato ai loro successori conoscenze al mondo esterno. Anche la rivoluzione e metodi di approccio mai sorpassati, culturale che porterà al crollo del regime lasciandogli in eredità dei potentissimi si servirà del poster e del contributo di strumenti. Nel paesaggio urbano delle diversi artisti per tornare lentamente grandi città numerosi piloni addobbati a uno stato di democrazia. Oggi, di poster che si innalzano nei luoghi di nonostante gli stravolgimenti portati nel incontro mantengono una posizione campo propagandistico dalla politica centrale nella vita comunitaria e portano capitalista occidentale, il poster continua avanti l’antica tradizione». Wiktor Górka / 1967 Józef Mroszczak / 1968 34
  • 35. Hubert Hilscher / 1968 35
  • 36.
  • 38.
  • 39. e mostre sul “poster Polacco” offrono solitamente un buon numero di occasioni per riflettere e indagare riguardo alle condizioni, al background culturale e alle tradizioni che hanno contribuito a rendere questo fenomeno un elevato modello artistico in tutto il mondo. Qual è l’origine di queste specifiche caratteristiche e quali fonti estetiche e sociali hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo del fenomeno conosciuto come la “scuola del poster Polacco”? Tracciando le origini dell’arte del L manifesto in Polonia (che risale all’inizio del diciannovesimo secolo), possiamo osservare come in questo paese il ruolo del “poster”, rispetto agli altri mezzi di comunicazione, fosse sin dall’inizio alquanto differente rispetto a quello che veniva riscontrato nel resto dei paesi sviluppati in Europa e America. In questi paesi la prosperità economica, il progresso tecnologico e l’urbanizzazione, fecero dell’arte grafica applicata, quasi esclusivamente un utilizzo a scopo di mercato. Il poster, dominato dai rigori dell’annuncio commerciale “applicato” e popolare, elaborò il proprio linguaggio di segni e simboli per culminare in grandi realizzazioni individuali come quelle dei Beggarstaff Brothers ( James Pryde e William Nicholson), di I Klinger, di L. Bernhard o di L. Cappiello. Tutto ciò era molto diverso da quanto accadeva in Polonia che, a quel tempo, rimaneva di gran lunga indietro rispetto 39
  • 40. agli altri paesi in quanto a sviluppo questione Polacca e trovandosi nelle e civilizzazione tecnologica. Il paese strade dette testimonianza della perse inoltre la sua indipendenza e la dinamica vita pubblica dei suoi abitanti, sua esistenza come stato per un lungo mantenendo le loro aspirazioni ancora arco di tempo (dal 1795 circa fino alla vive e reali nel mondo della cultura e della riunificazione a seguito della caduta scienza. Il poster inteso come pubblicità della Germania al termine della I Guerra commerciale restò in secondo piano e Mondiale nel 1918). Durante il periodo anche quei manifesti che chiaramente di violenza e oppressione fu l’arte grafica, si proponevano come la pura e pratica la più “democratica” di tutte le arti, ad reclamizzazione dei prodotti di una adempiere la missione di documentare la marca nascondevano dietro di sé l’intento resistenza spirituale della nazione. di elevarsi sopra mondanità, di ricoprire Il poster diventò l’emblema della la banale pubblicità con un sottile strato di cultura. Gli artisti si presero anche cura del “testo” pubblicitario, il quale ci si aspettava suonasse familiare e in qualche modo celebrativo (“en fête”). La prima retrospettiva sul poster Polacco del dopoguerra, tenuta nel Museo Nazionale di Varsavia nel 1966, restituì ai primi lavori la loro originale brillantezza, poco conosciuta nel mondo fino ad allora. All’interno della mostra erano esposti alcuni fragili e sbiaditi fogli di carta stampata, salvati dalle fiamme e dai saccheggi di biblioteche e collezioni, raccolti dopo faticose ricerche, come unici esemplari di arte grafica applicata. Da questo momento in poi gli storici d’arte avrebbero potuto incominciare la Włodzimierz Tetmajer / 1910 40
  • 41. ricostruzione del passato e incaricarsi quella applicata. Il poster, considerato dell’interpretazione di questo fenomeno. ancora come una sorta di stampa artistica, La coscienza nazionale Polacca ha persistette nel rivelare l’aspetto di un libro fortemente influenzato questa “arte “illuminato” o di una litografia artistica. della strada”, ma i suoi tratti artistici Fu comunque presto compreso che le derivavano dal cosiddetto movimento esposizioni di “strada” richiedevano un della “Giovane Polonia” (Młody Polski), diverso approccio nell’essere trattate. nato e sviluppatosi a Cracovia. Uno dei primissimi poster ad apparire sui Questo movimento, molto simile alle muri di Cracovia raffigurava l’immagine altre Secessioni Europee (Modern di una ragazza che traspare dal vetro Style, Art Nouveau, Jugendstyle, Viener di una finestra completata con un testo Seccessions) specialmente nel campo scritto a mano: “Wnętrze 1899” (Interno delle belle arti e dell’architettura, 1899). contribuì enormemente al risollevamento dell’artigianato e dell’arte della stampa Polacca dal declino in cui erano caduti. Il movimento sosteneva la rinascita dell’arte, intesa come vicina alla vita quotidiana, che doveva diventare una riflessione del suo stesso ambiente. Il modernismo fu adattato, in tipografia, sia nei libri che nelle illustrazioni delle riviste. Due periodici: “Życie” (Vita) a Cracovia e “Chimera” a Varsavia, puntarono alla base dell’unità degli elementi verbali e pittorici delle arti plastiche e stampate. Copertine, vignette e posters firmati dai più illustri e brillanti artisti del periodo dimostrano la stretta connessione esistente tra l’arte pura e Karol Frycz / 1910 41
  • 42. Si tratta di un opera dell’eccezionale e puramente grafico, come anche la poliedrico Stanisław Wyspiański : pittore, semplicità del disegno e l’organizzazione litografo e drammaturgo. Wyspiański delle figure dei protagonisti su uno fu una figura chiave nello sviluppo sfondo astratto, denota la nascita di dell’arte grafica in Polonia, diventando un nuovo “vocabolario” nel sistema il punto di riferimento per le successive del linguaggio comunicativo. Fino ad generazioni. Qualche anno più tardi, allora i lavori degli altri artisti, come Karol Frycz, pittore e scenografo teatrale Józef Mehoffer, Teodor Axentowicz, di Cracovia fece un ulteriore passo Stanisław Kamocki e Wojciech Weiss, avanti con il suo poster per l’opera “Teka erano ancora caratterizzati da un forte Melponeny” (la valigetta di Melpomene) utilizzo di decorazioni colorate che risalente al 1904. L’interpretazione mantenevano lo stile ornamentale delle dei contenuti mediante un mezzo composizioni Art Nouveau, manifestando Karol Maszowski / 1912 Witold Chomicz / 1939 42
  • 43. così la propria stretta connessione con comuni. Nel periodo di punta della il movimento secessionista Polacco. Secessione, il movimento artistico di Dall’altro lato, gli aderenti all’arte Varsavia emergeva con intensità minore nazionale e i rappresentanti della rispetto a quello di Cracovia. Questo “Società Polacca delle Arti Applicate” può essere spiegato dal fatto che a quel (Towarzystwa Polskiej Sztuki Stosowanej) tempo, le istituzioni sociali e culturali –Józef Czajkowski, Henryk Uziembło, a Varsavia non godevano di condizioni Jan Bukowski e Edward Trojanowski- di sviluppo favorevoli tali, come vi introducevano una nuova tendenza, erano state nella regione della Galizia. orientandosi verso l’iconografia storica La situazione cambiò quando la Polonia e i motivi folkloristici derivati dall’arte riacquistò la propria indipendenza nel primitiva del Podhale e delle regioni di 1918. Da tale anno in poi, Varsavia, come Cracovia, la quale fu oggetto di interessi capitale e centro di amministrazione Edmund John / 1926 Tadeusz Gronowski / 1932 43
  • 44. della nazione, ne diventò anche il centro Polonia per incontrare una nuova della vita intellettuale, dal quale le nuove concezione “Formista” dell’immagine. tendenze artistiche si diffondevano in Le vivaci manifestazioni innovatrici tutto il Paese. L’arte grafica era dunque a Cracovia e i posters disegnati da pronta a servire il rinato Stato Polacco Tytus Czyżewski, Stanisław Ignacy nel campo dell’informazione, della Witkiewicz e Zbigniev Pronasko che propaganda e della rappresentazione. Nel apparirono a Leopoli e Varsavia, non corso del tempo, la pubblicità si appropriò furono che un assaggio di quello che dell’uso del poster, ma mai con l’intento stava per avvenire nell’arte moderna. di dominare sugli altri campi della vita Un poster di Henryk Berlewi –“Austro- sociale. Durante quegli anni, le correnti Daimler”(1924)- composto unicamente da artistiche connesse alla rivoluzione elementi tipografici fu un buon esempio cubista cominciarono a penetrare in del programma artistico sviluppato dal Tadeusz Trepkoeski / 1939 Tadeusz Gronowski / 1936 44
  • 45. costruttivismo Polacco, un movimento maggiore influenza sulla grafica Polacca di avanguardia appartenente al gruppo dei vent’anni del primo dopoguerra, “Blok”(blocco). Lo stesso programma fu lasciandovi un indelebile segno personale. rappresentato dai lavori multisfaccettati Gronowski, architetto di formazione, di Mieczysław Szczuka e Teresa riuscì a liberarsi dall’accademismo storico Żarnowerówna: basti citare solamente dei suoi professori: Zygmunt Kamiński i loro opuscoli di fotocomposizioni, ed Edmund Bartłomiejczyk. Grazie i quali, nonostante mezzi realizzativi ai suoi contatti con gli artisti grafici molto limitati, comunicavano con Francesi, conobbe Cassandre, il quale successo potenti e persuasivi contenuti lo influenzò notevolmente con la sua politici diventando un esempio di arte arte metaforica e poetica. Il poster di socialmente impegnata. Fu comunque Gronowski, originale e ingegnoso, aveva Tadeusz Gronowski ad esercitare come punto di forza, un arguto utilizzo Tadeusz Gronowski / 1925 45
  • 46. delle associazioni, un’ottima formulazione 24 altri lavori provenienti da tutto il visiva e dei colori chiari e accesi, molto mondo. I giovani laureati del Politecnico simili ai coloratissimi tessuti dei vestiti di Varsavia seguirono l’esempio di folkloristici di Łowicz (città della Polonia Gronowski malgrado non avessero sud-orientale). Il manifesto del 1925 mai affrontato studi sull’arte grafica Radion sam pierze (Radion fa il lavoro durante la loro carriera universitaria. per te), commissionatogli dalla ditta Tale avvenimento fu probabilmente Schicht e considerato uno dei capolavori dovuto all’influenza del pensiero non della pubblicità moderna, meglio può convenzionale di Le Corbusier, ripreso rappresentare i tratti caratteristici dello anche dagli architetti Polacchi. stile di Gronowski. Il poster è stato Ora, il fare uso di simboli e linguaggi riprodotto nella “Grande Enciclopedia grafici incisivi, come anche l’acquisire Brockhaus”1 (1933) assieme ad altri la padronanza di nuove tecniche (e.g. spraying), divennero requisiti fondamentali per i nuovi designers moderni, sia architetti che artisti grafici. In mezzo a questo largo gruppo di artisti e architetti, i seguenti si distinsero per talento e cultura plastica: Jerzy Hryniewiecki (suo è: Stefan Osiecki Polska raj narciarzy – Polonia: il paese degli sciatori, 1933), Jerzy Skolimowski, Jerzy Alchimowicz. Per quanto riguarda Maciej Nowicki (conosciuto all’estero per le sue soluzoni architettoniche e per progetti su grande scala eseguiti dopo la I guerra mondiale in India e U.S.A.) pochi sono a conoscenza del fatto che lui e sua moglie Stanisława Sandecka, si occuparono di letteratura pubblicitaria Macej Nowicki e Stanisława Sandecka / 1934 1. L’Enciclopedia Brockhaus (Brockhaus Enz yklopädie) è un’enciclopedia in lingua tedesca tra le più rinomate al mondo. Divenne una delle enciclopedie più popolari, anche grazie alla versione in un solo volume 46
  • 47. e organizzazione espositiva. Il loro eccellentemente curato “Arkady” (Arcate). studio mise alla luce posters e annunci Diversi premi vinti all’Esposizione commerciali notevoli per l’eccellente Internazionale dell’Arte e della Tecnica chiarezza nel concepimento, progettati di Parigi nel 1937, dimostrarono le reali con rigore e senza alcun accessorio possibilità del gruppo. Nel frattempo, superfluo. Nei loro manifesti, finezza l’Accademia delle Belle Arti di Varsavia, nel disegno e suggestione dei colori che si era dissociata dai problemi erano in piena armonia con una grande riguardanti le arti applicate, approvava ingegnosità e un trattamento poco perlomeno la necessità della loro convenzionale della materia in soggetto espansione. Il professor Bartłomiejczy, (Bal Młodej Architektury – Ballo dei fondatore della prima facoltà di arte giovani architetti, 1933; Wszyscy do walki applicata, formò i suoi studenti con una z gruźlicą – Tutti uniti nella lotta alla inclinazione alle arti plastiche moderne, tubercolosi, 1934). La grande depressione del 1935 risvegliò in Polonia un interesse per la pubblicità come importante strumento di competizione. Diversi artisti plastici del momento si convertirono al design pubblicitario, per associarsi finalmente in un’organizzazione chiamata KAGR, i membri della quale (circa 50 autori), si presero cura della classificazione artistica della disciplina cominciando ad organizzare mostre e competizioni. Oltre a questo, un ambizioso movimento artistico, che mirava al successo al di fuori della nazione, si raggruppava attorno a due periodici: il mensile “Reklama” (Pubblicità) e il settimanale Irena Jabłonśka / 1926 47
  • 48. anche se nel suo stesso lavoro non aveva che coglieva di sorpresa il pubblico. mai rivelato alcun entusiasmo per le Wajwód fu anche l’autore di un buon tendenze contemporanee. numero di posters espressivi ed esortativi La sua lettura dell’arte permise loro di che apparvero poco prima lo scoppio acquisire e mantenere un’alta capacità della II Guerra Mondiale nel 1939. metodica. I tre laureati: Edward Gli anni ’30 si conclusero con Manteuffel, Antoni Wajwód e Jadwiga l’apparizione di artisti come Jan Levitt, Hładki (conosciuti come il gruppo Jerzy Him e Tadeusz Trepkowski, i quali “Mewa”), si fecero conoscere come fecero pieno utilizzo delle esperienze dei ottimi designer grafici grazie ai loro loro predecessori nell’esplorare nuove ingegnosi lavori artistici che facevano nuove direzioni artistiche, come la pittura uso di allusioni e digressioni ed erano surrealista, i fi lm e la fotografia. caratterizzati da una particolare astuzia Levitt e Him cooperarono per sviluppare Tadeusz Gronowski / 1929 Edward Manteuffel / 1933 48
  • 49. un’arte grafica metaforica e rasentante il grottesco. Il loro lavoro, basato su associazioni inaspettate, accidentali analogie tra significati e cose, fu il surrealistico luogo d’incontro tra il reale e il non reale, fantasia e realtà. I risultati più interessanti furono raggiunti nella pubblicità di prodotti farmaceutici (Hermostyl,1936; Maść i czopki Midi – “Midi” unguenti e supposte, 1937). Trepkowski limitò il suo obbiettivo all’“essenziale”, con lo scopo di basare la sua informazione su un segno puramente grafico. Essendo fortemente influenzato da Cassandre e dal Purismo, un vero e proprio credo artistico, limitò costantemente i suoi mezzi di espressione. Il suo modo di comunicare un idea, tramite un immagine condensata si adattò egregiamente ai manifesti di avvertimento in materia di condizioni di lavoro (Ostroźnie – Attenzione!, 1934) e diede un grande esempio da essere seguito dagli altri designer grafici. I lavori esposti alla precedentemente citata Esposizione di Parigi gli valsero un Gran Prix. Lo scoppio della II Guerra Mondiale pose fine a ulteriori successi dei designer Polacchi». 49
  • 50.
  • 52.
  • 53. e perdite e le devastazioni subite dai Polacchi durante la Seconda Guerra Mondiale furono sicuramente catastrofiche. Il numero delle vittime tra gli artisti era scioccante: molti di loro morirono, mentre altri erano dispersi in tutto il mondo; quasi tutte le collezioni erano state distrutte e gli impianti di stampa erano semplicemente inesistenti. Presto però, nuova vita e nuova creatività sarebbero nate. I posters indirizzarono i soldati delle unità di combattimento Polacche alla battaglia sul fronte L Orientale, dove Jan Poliński, un artista- soldato, laureatosi presso Dipartimento di Architettura del Politecnico di Varsavia, fece del suo meglio per mantenere unito il suo paese come lo fu in un passato non molto lontano. A Lublino, in una striscia di terra liberata nel Paese, i poster venivano riprodotti a mano, per la mancanza di qualsiasi altro mezzo di riproduzione. Venivano progettati da artisti nei panni di battaglia come, per esempio, Włodzimierz Zakrzewski. Questi lenti inizi avviarono la storia post- bellica del poster Polacco. La nazione, totalmente devastata della guerra, dovette afftontare l’enorme portata di compiti dai quali il ristabilimento della vita sociale e politica e la ricostruzione dell’economia nazionale ebbero inizio. Dal momento in cui il servizio svolto dai grandi mezzi di comunicazione di massa richiedeva un tempo maggiore per essere ripristinato, l’antica, infallibile arte della litografia fu 53
  • 54. immediatamente messa al lavoro. inoltre nell’intento di rendere partecipi Tramite i mezzi litografici Tadeusz i fruitori nel processo di percezione, Trepkowski rievocò i suoi posters, dipendente, giustamente, dalle capacità che nonostante le piccole dimensioni associative dell’uomo contemporaneo. richiamavano una notevole attenzione Trepkowski era solito conferire un grazie alla loro chiarezza e alla forza significato metaforico e simbolico ai espressiva. Trepkowski, un uomo con fenomeni e agli oggetti mentre, per un pensiero preciso, ma disposto allo contro, i simboli venivano trattati come stesso tempo ad un confronto ed una oggetti concreti che dovevano raffigurare riflessione intellettuale, fu in grado in modo surrealistico fatti reali (Nie di imprimere la propria visione negli Powtórzy się nigdy – Questo non potrà spettatori tramite il potere logico che mai più succedere ancora, 1945; Moje regola le sue composizioni. Riuscì uniwersytety – Le mie università, 1948; V Antoni Wajwód / 1946 Tadeusz Gronowski / 1946 54
  • 55. Międzyarnodowy Konkurs im. F.Chopina Nell’introdurre la figura di Henryk – V Competizione Internazionale di Tomaszewski è invece utile sottolineare pianoforte F. Chopin, 1954). come il suo intero lavoro creativo sia L’artista, sfortunatamente morto in età la negazione di tutti i preconcetti e le precoce, tramandò alla generazione idee di sistematizzazione basata su una successiva i principi di costruzione rappresentazione non obbiettiva. La sua basati sul “pensiero sintetico”. Il premio arte riflette la fondamentale convinzione T. Trepkowski, istituito dal WAG nel diritto degli artisti alla totale e libera (Editori di Arte Grafica) e assegnato interpretazione. Espone soprattutto ogni anno a un giovane designer, è un gesti spontanei, trasmette uno stato riconoscimento dei meriti di Trepkowski d’animo e come tale rappresenta un trend e del suo grande contributo per lo pittorico per l’arte grafica. L’esuberante sviluppo dell’arte del manifesto Polacco. individualismo di Tomaszewski, la Tadeusz Trepkowski / 1955 Tadeusz Gronowski / 1950 55
  • 56. sua avversione alle generalizzazioni “pubblicità commerciale” perse rilevanza teoriche e, in una certa misura, il suo e le uniche rare attenzioni venivano spirito contraddittorio, lo fecero, a volte, riservate esclusivamente ai prodotti tornare indietro sui suoi passi e prendere dell’industria Nazionale. posizioni inaspettate. All’artista piaceva Le libertà artistiche furono drasticamente scioccare, mostrandosi ogni volta in una ridotte, specialmente nel campo delle veste differente (quella di un fi losofo, arti plastiche (le più provocatrici per piuttosto che di uno scettico o di un eccellenza) durante gli anni di influenza beffatore). Tomaszewski e Eryk Lipiński, stalinista. Questa condizione favorì un noto caricaturista, furono i primi l’afflusso di numerose personalità, ad apprezzare e a cogliere le potenziali provenienti da ambienti artistici possibilità del poster di spettacolo. differenti, nel mondo della progettazione Con l’avvento del socialismo la grafica e specialmente in quello del Tadeusz Gronowski / 1959 Wojciech Fangor / 1958 56
  • 57. Jerzy Jaworowski / 1953 Jerzy Jaworowski / 1951 57
  • 59. Wiktor Gorka / 1958 59
  • 60. poster design. Quando il Governo letterale della storia. I lavori composti Popolare assunse il patrocinio sulle arti in quel periodo (Baryłeczka – Boule de e la letteratura, gli artisti si riversarono suif, 1947; Obywatel Kane – Il cittadino nella progettazione di manifesti teatrali Kane, 1948; di Tomaszewski come anche e cinematografici, l’unica disciplina che Ostatnia noc – L’ultima notte, 1947; poteva garantire loro un autonomo lavoro Ulica Graniczna – Via Graniczna, 1948; di arte plastica garantendogli allo stesso di Lipiński) e resi popolari da “Graphis” tempo il supporto economico dello stato. e “Gebrauchsgraphic” provocarono L’autore poteva comunicare le sue stesse un cambiamento nell’atteggiamento sensazioni ed esperienze, era in grado verso il manifesto di spettacolo, un di commentare il motivo conduttore di genere in graduale declino dai giorni di un fi lm, o di registrarne il clima, invece Tolouse-Lautrec. I primi anni ’50 furono di effettuare un lavoro di trasposizione segnati dall’abbandono delle forme e del Eryk Lipiński / 1958 Jan Lenica / 1952 60
  • 61.
  • 62. simbolismo convenzionale, soppiantati per la cultura artistica, accrescevano dal realismo, ritenuto l’influenza più notevolmente le abilità percettive adatta al fine di un educazione sociale. dell’osservatore medio. I sondaggi tra La convinzione che solamente il realismo l’opinione pubblica erano comuni in poteva esprimere idee artistiche più gruppi di persone diversi. Ciò confermava complete, portò ad un impoverimento da un lato la crescita dell’esigenza dei mezzi di espressione ed un aspetto di popolare nella sfera culturale, mentre indesiderata uniformità estetica. dall’altro manifestava la familiarità La vita stessa fu rapida nel mettere in luce dei consumatori al problema, derivata tutti i punti deboli di tale concezione nella indubbiamente dal fi lm contemporaneo funzione comunicativa dell’arte. Doveva con i suoi codici e immagini moderni. essere compreso che la promozione In opposizione a queste trasformazioni dell’istruzione e l’interesse popolare nel retroscena culturale e in seguito alla Julian Palka / 1955 Wojciech Fangor / 1948 62
  • 63. 63 Tadeusz Jodłowski / 1946
  • 64. 64 Henryk Tomaszewski / 1952
  • 65. Jerzy Cherka / 1954 Jan Młodożeniec / 1953 65
  • 66. destalinizzazione, si poteva osservare una ad allora ancora validi nell’approccio al mobilitazione generale volta a un rapido rapporto superficie-struttura. La visione recupero delle arti plastiche (tuttavia pittorica e l’interesse per colore e trama/ ancora sotto lo stretto controllo della texture che la accompagnavano, era stata censura e soggette a libertà espressive riadattata dai designer grafici, desiderosi limitate). L’arte poetica del surrealismo di farne utilizzo nei loro collages pittorici. con la sua libertà di interpretazione Erano finalmente ritornati quegli anni delle associazioni venne nuovamente di abbondante e fiorente produzione riscoperta; le astrazioni geometriche grafica e nuove figure apparivano nella divennero fonte di conoscenza sulle scena artistica: il pittore Wojciech Fangor, regole della forma di costruzione, gli architetti Jan Lenica, Jerzy Flisak mentre la pittura informale favorì e Witold Janowski, come anche artisti l’accantonamento di canoni teorici, fino grafici della vecchia generazione, quali Henryk Tomaszewski / 1959 Roman Cieslewicz / xxx 66
  • 67. Józef Mroszczak e Jerzy Srokowski. artistico. Due fattori favorirono Infine i primi laureati del dopoguerra il processo di integrazione, poco degli istituti di belle arti: Julian Pałka, considerato nella sfera di interesse della Zbigniew Kaja, Waldemar Świerzy, comunità, come anche in quella artistica. Roman Cieślewicz, Tadeusz Jodłowski, Il primo fu l’eccezionale ruolo esercitato Jan Młodożeniec, Witold Górka, Hubert dall’Accademia di Belle Arti di Varsavia Hilscher e molti altri. Verso la metà degli che fungeva a quei tempi da centro anni ’50, un professionale complesso integrativo di tutte le arti visuali. Fu di poster designers si sviluppò nella questo il luogo nel quale l’idea di sintesi capitale (ed in parte a Cracovia e Poznań), trovò la sua reale conferma nel complesso dove dibattiti sull’arte e atteggiamenti approccio ai problemi dell’arte plastica, confl ittuali fornirono un’atmosfera abbracciando diverse discipline, le quali ideale per lo sviluppo di un movimento avrebbero dovuto interrelazionarsi fino a Waldemar Świerzy / 1953 Zbigniew Lengren / 1951 67
  • 68. 68 Jan Lenica / 1954 Wojciech Fangor / 1954
  • 69. Jerzy Srokowski / 1953 Wiktor Gorka / 1954 69
  • 70. compenetrare l’una nell’altra. (WAG – Editori di arti Grafica) in seguito I professori H. Tomaszewski e J. alla precedente edizione e pubblicazione Mroszczak, promotori del nuovo trend, di linee di manifesti cinematografici. rifiutavano entrambi il concetto di Va sottolineato come il WAG non era professionalità specializzata e limitata. basato su un principio di organizzazione Formarono dunque i loro studenti alla monopolistica, al contrario, sulla sensibilità verso le discipline connesse, cooperazione di artisti free-lance, come i fi lm, la pittura, il design e la indipendenti. La linea editoriale riuscì a fotografia, le quali erano strettamente sviluppare metodi di patrocinio adatti contigue alla loro specializzazione. Il che facilitavano gli inizi dei giovani secondo importantissimo fattore che artisti garantendogli la protezione di contribuì al processo di integrazione fu un committente competente in materia la fondazione di un istituzione editoriale d’arte. A coronare queste imprese, patrocinate dallo stato, vi fu la nascita del magazine “Projekt”, al servizio degli interessi del panorama artistico con il suo eccezionale livello editoriale. Tale ambiente fu, senz’ombra di dubbio, una struttura uniforme per quanto riguarda l’età e le biografie degli artisti che formavano il gruppo. Ciò nonostante vi era un unico elemento che ciascun artista lasciava trasparire, un elemento all’origine di tutte le esperienze della nazione Polacca nel dopoguerra: una riflessione sull’oscuro periodo di occupazione Nazista con tutta la sua violenza, la crudeltà e le umiliazioni. La letteratura Polacca del dopoguerra, come anche il teatro, il cinema e l’arte, Julian Pałka / 1955 70
  • 71. Janusz Stanny / 1955 71
  • 73. Jerzy Srokowski / 1954 73
  • 74. dovevano fare i conti con questo periodo a visualizzare contesti seri con toni di oppressione. Le tendenze espressive smorzati e con significati nascosti con i loro motivi di riflessione riguardo al sottostanti. Il simbolismo impiegando destino umano, diventarono sempre più i segni più semplici e convenzionali evidenti nelle arti plastiche. aveva dominato l’arte Polacca durante Orientamenti simili manifestarono il i primi anni del dopoguerra, ma ora, loro aspetto anche nell’arte del poster, la stava per essere sostituito da immagini cui forma stava diventando sempre più metaforiche, meglio adatte ad esprimere concentrata, dura e drammatizzata, per problemi più complessi e a sfuggire meglio soddisfare i temi fi losofici. Gli astutamente dalla forbice della censura. artisti, spinti dai fi lm, dalle performances La metafora, appartenendo al genere teatrali e dai temi politici del tempo, dei segni complessi, raggiunge gli strati tendevano a generalizzazioni e provavano più profondi di un lavoro artistico e, conseguentemente, ne consente un interpretazione individuale. L’ambiguità di un dato segno blocca la sua immediata lettura e la reazione spontanea del lettore, viene qui sostituita da una riflessione che comporta, in cambio, l’attiva partecipazione dello spettatore nel processo di riconoscimento. Fu Jan Lenica a distinguersi per un particolare e ricco senso di inventiva. Nei suoi manifesti tatrali e cinematografici possiamo riscontrare un enorme varietà mezzi espressivi: dalla metafora lirica (Zagubione dzieciństwo – L’infanzia perduta, 1954; Młodość Maksyma – La gioventù di Maxim, 1956;) attraverso la drammaticità e la malinconia (Niebieski Tadeusz Trepkowski / 1948 74
  • 75. Eryk Lipiński / 1947 75
  • 76. ptak – Il bidone, 1957; Jajko – L’uovo, meschinità della razza umana. 1958) per arrivare alla fantasia surrealista Lenica, il rappresentante dei “giovani (Wizyta starszej pani – Una visita, 1958; uomini arrabbiati”, prova a liberare se Oko za Oko- Occhio per occhio, 1958). stesso da una pura sensazione estetica La sua arte è conseguente, uniforme e e offre, in cambio, un arte offensiva, fedele alla vita: Lenica non abbellisce nè completamente priva di emozioni sottili miticizza il mondo forzatamente, ma lo e serenità. L’uomo contemporaneo è in rappresenta semplicemente così com’è, grado di identificarsi nelle suo opere: obbiettivamente; nella sua realtà, come di ritrovarvi riflessi i suoi dubbi, le sue anche nei suoi aspetti negativi. disperazioni e le sue speranze. La sua ironia e il suo peculiare sarcasmo A questa fi losofia di vita si opponeva lo fanno guardare, come da lontano, invece, il precedentemente citato Heryk alla grandezza e allo stesso tempo alla Tomaszewski. Prendendo spunto dal Dadaismo, portato avanti anche dai suoi seguaci, queso artista utilizzava nelle sue opere dei tratti umoristici che potremmo definire di “umana tolleranza” verso la nostra specie imperfetta. Da un astrazione spontanea egli traeva la leggerezza e la vivacità del gesto pittorico. Il suo lavoro emana gioia e umorismo, ma allo stesso tempo non risulta essere in qualche modo addolcito o compiacente. La tecnica del disegno, intenzionalmente sgraziata e infantile, utilizzata dall’artista per trasmettere un senso di nostalgia sentito e sincero, potrebbe essere paragonata a quello che troviamo nell’immaginazione plastica di un bambino, oppure nell’arte preistorica. Waldemar Świerzy / 1956 76
  • 77. Le pungenti pennellate dei suoi lavori Józef Mroszczak svolse in quel periodo sono la rappresentazione plastica di un un importantissimo ruolo come movimento, mentre le sequenze alquanto direttore del WAG. Avendo padronanza irregolari di lettere scritte a mano, nel campo del design grafico provò a somiglianti ad una copia, introducono combinare la leggibilità di un segno un clima di intimità. L’artista evita con il suo significato simbolico o apertamente la tensione emotiva (pathos) metaforico. Inoltre cercò di fare utilizzo nei posters riguardanti problematiche della tavolozza pittorica nel suo lavoro, politiche e sociali, cercando di ridurre sempre osservando,però, il modello queste tematiche ad un calibro umano d’informazione conciso e laconico tipico eliminandone i tratti monumentali. del poster (Kwiaty Polski Ludowej – Fiori Il linguaggio metaforico da lui preferito della Polonia Popolare, 1954; Prywatne è simile al folklore urbano, con il suo życie Henryka VIII – La vita privata umorismo e la sua grossolanità (Rewizor – Il controllore, 1953; Urok szatana – La beautè du diable, 1954; Dobry człowiek Seczuanu – Il brav’uomo da Secuan, 1956; 1 Maja – 1 Maggio, 1957; Piotr Potworowski, 1958; 22 Lipca – 22 Luglio, 1958). Il lavoro di Eryk Lipiński, astuto e dotato caricaturista, è caratterizzato dalla sua grande abilità nella visualizzazione di aspetti comici nelle cose, negli uomini e nelle situazioni. Negli anni ’50 produsse svariate serie di poster per fi lms Polacchi e stranieri, basati su burle grafiche e suggestive metafore ( Jego rybky – Pesce d’aprile, 1956; Warszawska Syrena – La sirena di Varsavia, 1956; Wielkie manewry – Grandi manovre, 1957). Jerzy Srokowski / 1953 77
  • 78. di Enrico VIII, 1955; Borys Godunov, un risoluto uso dei mezzi impiegati, con 1955; Aida 1958). Julian Pałka, invece, l’economia di espressione e l’audace uso di incominciò ad essere conosciuto come moderne realizzazioni pittoriche. un artista individuale che seguiva la All’incirca nello stesso periodo, Waldemar propria direzione evitando decisamente Świerzy (come anche altri artisti percorsi facili e già stati battuti. I suoi estremamente dinamici), fece il proprio manifesti per i fi lms italini e francesi debutto immediatamente dopo il termine della “Nouvelle Vague”, raggiunsero il dei suoi studi a Katowice. Si ambientò grado di evento culturale del periodo: rapidamente a Varsavia e documentò (Rzym, godzina 11 – Roma ore 11, 1953; col suo lavoro le svariate possibilità di Komedianci – Les enfants du paradis, impiego del cartellonismo: le suo opere 1955). Affascinavano il pubblico con la spaziano dal giornalismo alla propaganda, logica dell’immaginazione, attraverso da materia in fatto di informazione e pubblicità, tramite l’utilizzo di metodi auto-espressivi attraverso un semplice segno grafico fino a sistemi più complessi basati su soluzioni pittoriche e colorate. La sua padronanza nell’impiego di un imponente gamma di media aveva origine nell’approccio al pensiero non convenzionale degli artisti. Świerzy trovò una speciale proiezione che adattò ad ogni particolare problema: il realismo per un fi lm di critica sociale (Nadzei za dwa grosze – Due soldi di speranza, 1953), il simbolismo (come in Othello, 1958) o il grottesco (Król się bawi – François I, 1956), come anche soluzioni umoristiche che intuitivamente adattava in un poster riguardante, per esempio, la sicurezza sul Eryk Lipiński / 1949 78
  • 79. lavoro dei minatori. L’artista arrivò alla presto il suo interesse per le creazioni conclusione che il tema era così serio e di collage e per la tecnica fotografica attuale che la migliore interpretazione (Moda Polska – La moda Polacca, 1959). non poteva essere che quella umoristica, Il suo collega Tadeusz Jodłowski, di la quale si esprimeva attraverso la sua qualche anno più vecchio e anch’esso sottile e semplice verità (Głowa nie skała laureatosi presso l’Accademia di Cracovia, – La tua testa non è fatta di pietra, 1956). contribuì al movimento con il suo stile Il suo temperamento e la sua di monumentale espressione (Warszawa, immaginazione, avvicinano Świerzy al 1960), mentre più tardi si dedicò sensismo1 e a simili tendenze promotrici principalmente al design pubblicitario. di valori sensoriali nell’arte. Sotto questo La creatività di Jan Młodożeniec si aspetto risulta essere del tutto differente potrebbe definire sopra ad ogni schema da Roman Cieślewicz, appartenente o direzione caratteristica. Probabilmente alla medesima classe ma laureatosi all’Accademia di Cracovia. È vero che la maggior parte dei lavori di successo ad opera di Cieślewicz furono eseguiti sotto un apparente influenza di astrazione impressionista. Ma la pittura informale che incontriamo nei suoi posters viene ridotta a spinose aree bianche e nere, drammaticamente spezzate, che fungono solamente come una sorta di tela, per costruire composizioni che trasmettono l’impressione di una costruzione spaziale (Czarownice z Salem – Les sorciéres de Salem, 1958; Wałkonie – I vitelloni, 1958; Chopin, 1958). È da notare il fatto che Cieślewicz rivelò molto Roman Cieslewicz / 1955 1. Il sensismo è un termine che, assieme al meno tutto quello che non sia riportabile ai sensi. usato sensualismo, designa quelle dottrine filosofiche che riportano ogni contenuto e la stessa azione del conoscere al sentire, ossia al processo di trasformazione delle sensazioni, escludendo in tal modo dalla conoscenza 79
  • 80. 80 Wojciech Zamecznik / 1956
  • 82. l’artista più pittorico della sua – L’alouette, 1956; Julietta ze snów – generazione, Młodożeniec non sembra Juliette ou la clé de songes, 1957). osservare alcuna regola disciplinante la Il talento di Wojciech Zamecznik, fu “comunicazione di strada”. Invece di invece riconosciuto verso la metà degli utilizzare semplici scorciatoie mentali, anni ’50. Zamecznik, architetto di “affollava” i suoi posters con figure formazione, fu incline ad un preciso, e oggetti e, così facendo, immergeva matematico modo di pensare, che lo l’intera composizione in una multiforme portò ad approcciarsi al poster come una e colorata struttura. Grazie alla costruzione che doveva essere trattata in sensibilità dell’artista per la decorazione stretta conformità con le regole di ordine, i componenti, che sembrano essere chiarezza, precisione ed economia. dispersi, appaiono complessivamente Nella sua concezione un segno doveva connessi in un logico “intero”(Skowronek rappresentare/sostituire un immagine. Waldemar Swierzy / 1968 Roman Cieslewicz / 1967 82
  • 83. L’artista preferiva recitare la parte di stroncata dalla sua scomparsa prematura, un anonimo direttore di scena: questo aprì ai suoi studenti una porta verso una spiega il perché facesse spesso utilizzo di grande avventura nell’arte grafica, nei fotogrammi nei suoi lavori. Zamecznik fi lm, nella televisione e nella fotografia. fu in grado di trasformare qualsiasi Jerzy Srokowski arricchì questo panorama processo meccanico in una vivida e stilistico con la finezza dei suoi tratti mutevole struttura che mostrava le e il suo approccio decorativo alle illimitate possibilità che si potevano superfici-strutture colorate (Malwy – creare tramite l’uso di effetti plastici The Mallows,1953; Guliwer w krainie (Czerwony kwiat – Il fiore rosso, 1955; liliputów – Gulliver sull’isola di Lilliput, Straceńcy – Desperados, 1957; Kobieta 1951)». w oknie – La donna del ritratto, 1958; Pociąg – Il treno, 1959). La sua creatività, Roman Cieslewicz / 1964 Jan Młodożeniec / 1975 83
  • 84.
  • 86.
  • 87. a terza generazione di artisti, a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, continuò a far parlare di se fino alla soglia degli anni ’60, mostrando grandi capacità per il pensiero sintetico e ambiziosi tentativi nel definire il proprio atteggiamento verso le tradizioni esistenti e le autorità riconosciute. Grazie a svariate competizioni e campagne, alla critica positiva e alla pubblicazione delle opere, diverse aziende notarono questi artisti che si sforzavano per emergere ed essere riconosciuti. Il secondo (dopo quello di L Varsavia) movimento di artisti grafici ebbe origine a Katowice. Ne fecero parte svariati autori, tra i quali: Tadeusz Grabowski, Marek Mosinski e Tomasz Jura. Interessanti risultati nel campo del poster culturale venivano anche dal lavoro di Janusz Bruchnalski, Bożena Rogowska e Barbara Konarewska a Cracovia, da Jerzy Krechowicz a Danzica e da Kazimierz Sławiński, Tadeusz Piskorski e Antoni Rzyskia Poznań. A dispetto della galoppante espansione delle tecniche audio-visive e della massiccia produzione di riviste, il poster continuava a mantenere la sua forte posizione tra i mezzi propagandistici. La tradizione di onorare i più importanti eventi, anniversari e feste nazionali manteneva la sua popolarità in Polonia e, a sua volta, il poster portava avanti il suo compito educativo, da presentare al pubblico con eccellenti standard estetici. La cerchia delle istituzioni committenti 87
  • 88. continuava ad espandersi: case di opera ad essere utilizzato per pubblicizzare e operetta, cinema, circhi, società le esportazioni nazionali e le Unioni fi larmoniche e teatri, continuavano a di Commercio guardavano oltre alla credere nei gusti degli artisti. produzione di poster riguardanti i In questo modo, sotto il patrocinio di tali problemi di sicurezza e le condizioni di istituzioni, una nuova varietà di poster lavoro. Inoltre il poster Polacco diventava che si potrebbe definire “di spettacolo”, uno specifico e ricercato oggetto da cominciò ad affermarsi. collezione, un prodotto ricercato nel Agenzie turistiche e sportive, istituzioni mercato mondiale da professionisti ed commerciali e produttori individuali, si estimatori. In una parola, condizioni contendevano i lavori dei migliori artisti vantaggiose favorirono lo sviluppo grafici. Con lo sviluppo della Polonia del movimento artistico. Esposizioni nel mercato estero, il poster cominciava e mostre personali permettevano la Władysław Pluta / 1979 Henryk Tomaszewski / 1970 88
  • 89. recensione delle opere e fornivano Dal 1961 in poi, si instaurò la tradizione materiale per la pubblicazione di di decretare e rendere omaggio al miglior monografie. Le prime occasioni poster del mese, mentre al termine di furono offerte dalla retrospettiva del ogni anno, un premio di riconoscimento 1961, dall’esibizione che celebrava il veniva assegnato al miglior lavoro. 15° anniversario del WAG nel 1965 Questa iniziativa venne promossa dal e dall’Esposizione del Manifesto WAG e dal quotidiano “Życie Warszawy” Cinematografico del 1969. Un evento (Vita di Varsavia). Il movimento degno di nota fu l’apparizione di un artistico contribuì alla riforma dei album monografico redatto molto canoni che regolavano l’arte del attentamente da Józef Mroszczak e poster, aggiornandola secondo i grandi pubblicato da Econ Verlag nell’allora cambiamenti che si verificarono nel Repubblica Federale Tedesca. mondo delle arti plastiche. L’arte pittorica, Henryk Tomaszewski / 1971 Maciej Urbaniec / 1969 89
  • 90. che si ritrovava bloccata in un vicolo di Steinberg3 . Due vettori principali, cieco da quando il “Tachismo”1 aveva emotivo e intellettuale, delimitavano fatto il suo corso, cominciò a ritornare le linee della ricerca e dell’esperienza verso i principi di estetica costruttiva del nel campo delle arti grafiche. Il primo Bauhaus e di De Stijl. Il Neorealismo, che originò un poster poetico che esponeva faceva il suo ingresso nella scena, aveva un’immagine concreta e sensuale basata le sue origini in parte nell’ “Art brut”2 , sull’astrazione mediante l’uso di aree opposta ad un’affermazione acritica della ricche di colore e textures cariche di vita, e in parte nei lavori “primitivi” degli espressività. Il suo interesse per gli artisti folk. I collages surrealistici di Max oggetti della vita reale e per i dettagli Ernst e Kurt Shwitters erano risorti e il visti per la prima volta, derivavano da mito della pittura dinamica di Pollock questa configurazione, senza alcuna veniva sostituito dai disegni sarcastici connotazione storica. Henryk Tomaszewski / 1969 Jan Lenica / 1975 1. Il tachisme|tachismo (anche arte informale) è francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni uno stile pittorico di arte astratta iniziato in Francia artistiche realizzate da non professionisti o pensionanti negli anni quaranta e gli anni cinquanta. È considerato dell’ospedale psichiatrico che operano al di fuori delle spesso l’equivalente europeo dell’espressionismo astratto. norme estetiche convenzionali. Egli intendeva, in tal 2. Il concetto di Art brut (in italiano, letteralmente, modo, definire un’arte spontanea, senza pretese culturali Arte grezza) è stato inventato nel 1945 dal pittore e senza alcuna rifl essione. 90
  • 91. Lo strato poetico si rivelava con un tono – La vita di Joseph, 1965; M. Urbaniec, leggero e giocoso, integrato a volte con Auschwitz, 1945-65; H. Tomaszewski, ironia, oppure si esprimeva attraverso Pamiętnik szubrawca – Diario di altri dispositivi grafici disegnati con una Guardia Nera, 1967). Il poster charm e finezza. Anche il poster pittorico intellettuale emergeva sia dalle concezioni faceva ricorso alla sua goffaggine, alla visuali dell’Optical Art, sia dalle sua ruvidità e alla forma “schizzata” considerazioni teoriche sulla questione dei tratti, impiegata intenzionalmente della comunicazione visuale. dagli artisti ( J.Młodożeniec, Indyk – Il La coincidenza tra arte e scienza favorì tacchino, 1960; H. Tomaszewski, Marysia l’inserimento del poster in un sistema di i Napoleon – Maria e Napoleone, 1964; informazione regolato dai codici dell’arte Jan Lenica, Faust, 1964; J. Krechowicz, di strada. Sulla base di premesse razionali, Termitiera, 1964; W. Świerzy, Życie Józefa furono fatti tentativi per creare una sorta Jan Młodożeniec / 1972 Jan Lenica / 1986 3. Saul Steinberg è stato un autore di fumetti dalla casa editrice McSweeney’s e in Italia da Isbn statunitense. Artista rumeno di nascita, è stato uno dei Edizioni nel 2006. più importanti disegnatori del XX secolo. Suoi disegni sono stati utilizzati nella compilazione del Futuro dizionario d’America pubblicato in USA nel 2005 91
  • 92. di “ultra-linguaggio” il quale doveva rampicante si metamorfizzasse in un essere un set dei segni più semplici e degli automatico elemento di composizione. ideogrammi universali. Il lettering, come La forma delle lettere diventò parte fonte più vicina di segni semplificati, integrante dell’informazione visuale o, era applicato nei posters in tutte le per contrasto, esisteva puramente come sue possibili combinazioni: le lettere elemento di decorazione. venivano deformate, tagliate o modellate Il rinnovato interesse per la tipografia con intenzionale sgarbatezza. I caratteri funzionale richiamava dall’oblivio le di stampa divennero lo strumento più teorie costruttiviste e la tradizione affermato: allargati, allungati o compressi della forma tipica dell’Art Nouveau (L. meccanicamente. In seguito invece, sotto Baczewska, Les Girls; B. Zelek, Ptaki – l’influenza della Pop Art, si avvolgevano Gli uccelli, 1965; A. Mosiński, Dni fi lmu delicatamente, come se una pianta radzieckiego – Il fi lm Sovietico, 1965; Bronislaw Zelek / 1967 Roman Kalarus / 1987 92
  • 93. H. Hilscher, Architektura Norwegii esemplari xilografici risalenti alla seconda – L’architettura Norvegese, 1965; A. metà del XIX Secolo; dall’altro il fascino Krajewski, Chewsurska Ballada, 1967; esercitato dal vigoroso stile “saloon” D. Żukowska, “Warschau am Rhein” – scoperto nei Westerns risalenti al periodo Varsavia sul Reno, 1967; A. Krajewski, di conquista del selvaggio ovest. Przesuń się, kochanie – Fammi posto Oltre a questo, altri “prodotti artistici”, tesoro, 1967; T. Piskorski, Pokój światu come le insegne imbrattate e malformate – Pace al mondo, 1967; W. Świerzy, dei mercati rurali, cherubini cartacei e Guybal Wahazar, 1968) ). Allo stesso decalcomanie floreali, divennero di moda tempo, il repertorio dei segni era stato assieme all’iconografia numismatica e enormemente arricchito. Da un lato vi al manierismo di fine secolo con il suo era una generale tendenza per la ricerca erotismo semi nascosto (M. Stachurski, nelle vecchie stampe, negli archivi e negli Rekord Annie – Anna prendi il fucile, Tadeusz Jodłowski / 1971 Władisław Pluta / 1982 93
  • 94. 1958; R. Cieślewicz, Manru, 1961; F. e introducendo al loro posto, un Starowieyski, Anioł zstąpił do Babilonu design grafico fatto di forme calme - Un angelo scende a Babilonia, 1961; e geometriche. In questo modo, la Teresa Desqueyroux; A. Krajewski, Pop Art e le concezioni visuali affini, Boccaccio 70, 1966; M. Hübner, posero le basi per il proprio sviluppo Chata wuja Toma – La capanna dello (L. Hołdanowicz, III rzeszowskie zio Tom, 1966). Era stato comunque spotkania teatralne – III Rassegna compreso che, l’informazione e altre teatrale di Rzeszów, 1964; R. Szaybo, Idee svariate attrazioni, si intromettevano Października – Idee di ottobre; Sztandar forzatamente nell’ambiente urbano, Wolnośi i Pokoju – Standard per la pace originando un caos visuale che poteva e la libertà, 1965; M. Freudernreich, essere rimosso esclusivamente rifiutando Międzynarodowy Kolarski Wyśig i tratti spettacolari dell’arte di strada Przyjaźni – Corsa ciclistica Internazionale Rosław Szaybo / 1964 Wojciech Zamecznik / 1966 94
  • 95. dell’amicizia, 1965; A. Rzyski, Poznańska della fotocamera, iniziata per altro da grafika uytkoważ – Arte grafica Zamecznik, si sviluppava in modo diverso applicata di Poznań, 1968; W. Janowski, in Polonia rispetto, per esempio, a quanto Architektura obiektów sportowych – accadeva in Svizzera. La cromofotografia4 L’architettura degli oggetti sportivi, di alta qualità era inattendibile, come 1967; W. Świerzy, Gdańsk Vilnius, anche si riscontravano difficoltà nella 1967; T. Piskorski, Międzynarodowy stampa delle fotografie in bianco e nero. I Festiwal Chórów Chłopięcych – Festival designer grafici erano obbligati a trattare Internazionale dei Giovani Cori, 1967). i negativi come una sorta di materiale Gli anni ’60 furono caratterizzati da grezzo su cui lavorare. Queste carenze un largo impiego ed adattamento però, si rivelarono paradossalmente utili, della fotografia nel’arte grafica. partecipando all’espansione artistica e L’azione combinata del pennello e dando origine ad una ricca e prosperosa Rosław Szaybo / 1966 Tadeusz Grabowski / 1973 4. La Cromofotografia è una tecnica, a metà applicazione di cera sulla carta. La seconda pittura strada tra la pittura e la fotografia, che si sviluppò veniva poi sovraesposta all’altra lasciando un lieve nella seconda metà del XIX Secolo. Si eseguivano due distacco tra le due. Il risultato era un immagine con stampe di una fotografia: la prima veniva dipinta a effetti tridimensionali. Questa tecnica fu utilizzata mano con colori chiari e accesi, mentre l’altra si colorava da pochissimi fotografi, prevalentemente nell’Europa con tonalità pallide e si rendeva traslucida tramite un Centrale. 95
  • 96. invenzione creativa. La fotografia veniva bianco e nero. Tutto ciò veniva fatto con sottoposta a strani e particolari processi: l’intento di colmare in qualche modo la trattamenti acidi che eliminavano il mancanza di materiali colorati. Alcuni chiaroscuro ed esaltavano silhouette artisti grafici si spinsero addirittura grafiche distinte; veniva invertita per oltre, sperimentando nuove soluzioni ottenere una forma inusuale del negativo, e ricercando nuovi metodi nel campo oppure cancellata o, ancora, parti tecnologico. Il lavoro di Gustaw del fotogramma venivano composte Majewski, ad esempio, impressiona all’interno dello spazio-immagine. Altre per il modo in cui trasmette illusioni operazioni includevano la colorazione di movimento, spazio e profondità, della lastra, l’utilizzo di bagni e schermi come anche per il largo utilizzo di colorati o la combinazione di frammenti effetti luminosi ottenuti tramite la di cromofotografia con elementi in concentrazione o la diffusione di luci e Bronisław Zelek / 1968 Waldemar Świerzy / 1975 96
  • 97. ombre sull’intero campo visuale. processo, 1964; J. Karczewska, O czymś La trasformazione della superficie innym – A proposito di qualcosa di piana in una composizione spaziale e diverso, 1964; J. Neugebauer, Najdroższa questa straordinaria gamma di effetti – Dolcezza, 1965; J. Majewski, XX lat visivi, venivano ottenuti da Majewski RSW Prasa – XX Anniversario della esclusivamente tramite l’utilizzo di RSW Prasa, 1967). Il confronto con mezzi fotografici, senza un singolo tocco le differenti scuole nazionali che ebbe di pennello (R. Szaybo, Jazz, 1960; J. luogo nel 1966 all’interno della I Biennale Mroszczak, Wzornictwo Finlandii – Il Internazionale del Poster di Varsavia Disegno Industriale in Finlandia, 1962; L. si può considerare come un enorme Hołdanowicz, Pasażerka – La passeggera, successo ed un importante evento nella 1963; W. Zamecznik, Automne de storia del poster in Polonia. Varsovie, 1963; R. Cieślewicz, Proces – Il I manifesti Polacchi dimostrarono Andrzej Krajewski / 1968 Jan Młodożeniec / 1978 97
  • 98. la loro evidente connessione con come la continua circolazione di idee, il mondo dell’arte e allo stesso di ispirazioni reciproche e influenze tempo si distinguevano per l’aspetto contrastanti; la rapida trasmissione di particolarmente colorato e facilmente trend e scoperte provenienti da un dato comprensibile tra la moltitudine territorio etnografico, che venivano di immagini. Così facendo questo immediatamente adattate ad una diversa movimento confermava l’assoluta realtà. Tutto questo provava che uno e caratteristica libertà artistica che stile internazionale, comune all’intero da sempre lo contraddistingueva. mondo civilizzato, si stava formando, L’incontro di opere grafiche provenienti raccogliendo in un tutt’uno le proposte dall’occidente, dall’oriente, dal sud e dal più interessanti ed ogni novità attuale. nord, mirava all’evolversi di fenomeni Lo stesso si potrebbe dire riguardo allo più volte osservati nel mondo artistico, stile “adolescenziale” che si imponeva, Wiktor Sadowski / 1986 Wiktor Sadowski / 1986 98
  • 99. con arbitraria auto-affermazione, con tra la loro giovane immaginazione forti ritmi sincopati nel jazz, con colori e le mode correnti, trapiantate nel spiccati e luminosi nei vestiti dei ragazzi loro campo culturale nativo. In egual ed una linea di Seccessione nelle arti, misura vi erano riadattamenti dello oltrepassando i confini di qualsiasi stile “psichedelico” in versioni colorate cultura o nazione. La sua omologia in maniera più attenuata, ma non per artistica era rappresentata dai giovani questo meno intriganti nella loro novità designer delle nuove generazioni. Questi (M. Ihnatowicz, Noc Iguany – La notte ragazzi verificavano e indagavano sulle dell’iguana,1964; W. Świerzy, Łaźnia – problematiche universali e sui loro Il bagno,1967; J. Karczewska, D tych interessi. Il segno infantile dell’arte paniach – Un’estate d’amore, 1967; Panie Pop, ad esempio, potrebbe essere i panowie – Siegnore e signori, 1967; considerato come la combinazione M. Hibner, Lola, 1968). Nella seconda Andrzej Pągowski / 1979 Bronisław Zelek / 1965 99
  • 100. (1968) e terza (1970) Biennale del Poster d’onore andava a Maciej Urbaniec, a di Varsavia, le tendenze “universaliste” dispetto della forte competizione delle si mostrarono ancora più forti in seguito scuole Finlandesi e Giapponesi. Ora, ai processi di integrazione artistici che per mantenere e consolidare la propria erano emersi in tutto il mondo. Le nuove posizione, i giovani designer Polacchi figure che apparivano alla Biennale avrebbero dovuto sapersi confrontare confermavano che questa disciplina con i nuovi progressi tecnologici nell’arte continuava ad attrarre giovani adepti. La della stampa sollecitati dai mezzi e dalle critica mise in risalto alcuni nuovi nomi sperimentazioni moderne. L’attuale come Jan Aleksiun, Wiesław Hudon, generazione di artisti doveva fare del suo Stanisław Kluska e Jacek Siernociński. meglio per mantenersi al livello dei ritmi Mentre Henryk Tomaszewski riceveva di cambiamento che emergevano nell’arte una medaglia d’oro, un riconoscimento di fine millenio». Jerzy Czerniawski / 1975 100
  • 101.
  • 102.
  • 104.
  • 105. ato a Poznan il 4 Gennaio 1928, si trasferisce a Varsavia dove frequenta l’Università Musicale e Politecnica. Nel 1950 disegna il suo primo poster e dal 1954 diventa assistente del professore Henryk Tomaszewski. Dal 1963 si trasferisce a Parigi. Lavorò come insegnante nelle università di Kassel e Berlino, dove spese gli ultimi dieci anni della sua vita. I lavori di Jan Lenica appartengono ai migliori capitoli dell’arte Polacca degli ultimi cinquant’anni. Le sue attività in due differenti campi N artistici (quello del poster e quello del fi lm di animazione) gli valsero numerosi riconoscimenti e fama internazionale. In ciascuna di queste discipline fu considerato uno tra i migliori artisti a livello mondiale, introducendo peraltro nuovi e rivoluzionari approcci, specialmente nel campo dell’animazione. Lenica fu però prima di tutto uno dei maggiori esponenti di quella che veniva da egli stesso definita, in un articolo scritto per la prestigiosa rivista Svizzera “Graphis”, come la “Scuola del Poster Polacco”. Oltre ad essere un capace artista collaborò costantemente, in veste di critico, con numerose riviste e magazine accogliendo approvazioni e consensi dai colleghi. I suoi poster hanno un segno inconfondibile e sono caratterizzati da espressioni aggressive e penetranti dalle quali traspare quasi sempre un velo di astuto sarcasmo. Questa particolare atmosfera, tipica dei 105
  • 106. suoi lavori, lo portò ad essere paragonato singolare elemento stilistico personale. ai contestatori della generazione dei Il suo approccio al fi lm fu la logica “giovani uomini arrabbiati” (“the angry conseguenza delle conclusioni raggiunte young men1” ) di Osborne. La forma dal suo lavoro grafico. Dopotutto il fi lm artistica delle sue opere superò spesso di animazione non è niente altro che i risultati ottenuti dalle ricerche dei più grafica animata da un movimento ed avanguardistici workshop di tecnica estesa in una dimensione temporale. grafica del suo periodo. Lenica sviluppò La tecnica del cutout2 utilizzata nelle molto rapidamente il proprio segno sue creazioni rompeva decisamente grafico che, nonostante le trasformazioni con l’aspetto levigato dei personaggi comprensibilmente subite nel corso dei disegnati da Disney, introducendo in decenni, è sempre ben riconoscibile questo genere qualità e caratteristiche nei suoi lavori e dona alla sua opera un del tutto innovative. Ciononostante il Othello / 1968 Norma / 1992 1.“The angry young men” : motto giornalistico che criticano fortemente le istituzioni politiche e sociali. usato nel definire negli anni ‘50 un gruppo di 2. La Cutout animation è una tecnica contestatori intellettuali inglesi che scelsero come loro d’animazione che consiste nell’utilizzare pezzi di carta portavoce il drammaturgo britannico John Osborne. ritagliati, per creare una sorta di collage, e fotografarli a Con il tempo ha mutato il suo significato diventando un passo uno per creare l’illusione del movimento. clichè usato per riferirsi in generale alle persone giovani 106
  • 107. lato di maggior rilevanza dell’intero design grafico di francobolli. lavoro di Lenica è sicuramente la La visione artistica di Jan Lenica marcata componente intellettuale che mantenne l’originale freschezza e forza contraddistingue le sue opere. espressiva fino agli ultimi giorni della sua Gli stessi poster richiedono sempre una vita. Morì a Berlino il 5 Ottobre 2001. partecipazione attiva dello spettatore nel processo di percezione e comprensione, innescando una sorta di dialogo con l’autore. Nel corso della sua carriera artistica, inoltre, non perse l’occasione di cimentarsi nel disegno satirico, nella progettazione e nell’illustrazione di libri, nello studio per scenografie teatrali e nel Balletto / 1973 100 anni di cinema Polacco / 1995 107
  • 109. 109 Il coltello nell’acqua / 1962
  • 110. Il Poster cinematografico registrarono favolosi sviluppi. Alcuni specifici tratti distinguono il Polacco visto da Jan Lenica poster Polacco dagli altri famosi ottimi V erso l’inizio degli anni ‘50 un gruppo di artisti ebbe notevole successo nella creazione di poster esempi di progettazione del manifesto cinematografico realizzati in altri paesi - come i poster Sovietici degli anni ‘30 cinematografici Polacchi. Nel 1946 (fratelli Stenberg); alcuni lavori di artisti facevano la loro apparizione, tra gli grafici Americani (Saul Bass) e Francesi altri, il lavoro di Henryk Tomaszewski ( Jean Colin, Hervé Morvan, Raymond per il fi lm “Narciso Nero” e quello di Gid) i quali, per inciso, sono pochi e Eryk Lipiński per “The Court of the lontani tra loro; oppure infine l’ambizioso Nation”, inaugurando una nuova era gruppo di poster designers raccoltosi nell’arte grafica, un periodo nel quale si attorno ai British Ealing Studios. Questa nuova forma del poster cinematografico Polacco si distingueva nettamente dai manifesti commerciali, i quali, screditandosi da se, facevano appello a gusti volgari. Il poster Polacco eliminò completamente lo stile sentimentale e commerciale, creando in poco tempo, al primo tentativo, un nuovo stile Polacco, una nuova poetica del manifesto cinematografico. “Boule de suif” e “La Symphonie pastorale” di Eryk Tomaszewski, “L’ultima notte” di Eryk Lipiński, come anche “L’ultima tappa” di Tadeusz Trepkowski, prodotti tra il 1946 ed il 1948, mantengono ancora oggi la loro freschezza e la loro imponenza. Questi primi lavori mostrarono sin da Satyrykon / 1998 110