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Sistema Immunitario
Difese immunitarie innate
Difese immunitarie innate

Le difese innate contro le infezioni comprendono la pelle,
le cellule fagocitarie e le proteine antimicrobiche
• Le difese immunitarie innate sono presenti ed attive nel
  nostro organismo molto prima di essere esposto ad agenti
  patogeni, come virus e batteri.
• Sono largamente non specifiche, cioè non distinguono un
  invasore dall’altro.
lisozima
sistema del complemento
• Gli interferoni sono proteine prodotte dalle stesse cellule
  infettate dai virus che stimolano le altre cellule a resistere a
  essi.
                                                                                         Le proteine antivirali
                                  Acido nucleico virale                                  bloccano la riproduzione
                                                                                         virale
                                      1


                2     Attivazione                         Nuovi virus
                      dei geni per
                      l’interferone




                                                 DNA
                    mRNA

                                          3                                             5
                                Molecole di                                        L’interferone stimola la
                                interferone                                     cellula ad attivare i geni delle
                                                                                      proteine antivirali

                                                               4
                              Cellula ospite 1                                     Cellula ospite 2
                      Produce interferone, ma viene                     È protetta dall’azione dei virus grazie
                             uccisa dai virus                               all’interferone della cellula 1
• I fagociti sono cellule capaci di inglobare e distruggere gli
  agenti estranei

• Fagociti sono i granulociti neutrofili e i monociti del
  sangue, questi ultimi precursori dei macrofagi che circolano
  nel liquido interstiziale.




                               Batteri
leucocita neutrofilo
leucocita neutrofilo
monicita
macrofago
La risposta infiammatoria mette in moto i meccanismi di
  difesa non specifica
• La risposta infiammatoria costituisce il nostro principale sistema
  di difesa innato ed è innescata da qualsiasi danno ai tessuti.


                                                                                        Gonfiore
         Spillo
                                     Superficie
                                     dell’epidermide




                                                                                Accumulo di fagociti e
                               Batteri                                          di liquido interstiziale                                       Fagociti
                                                                                nell’area infiammata

                         Segnali
                         chimici    Globulo
 Vaso sanguigno
                                    bianco




 1 Danno al tessuto; liberazione di segnali            2 Aumento della permeabilità e dilatazione          3   I fagociti (macrofagi e neutrofili)
   chimici quali l’istamina                              dei vasi sanguigni locali; passaggio dei              eliminano i batteri e ciò che rimane delle
                                                         fagociti verso la regione lesa                        cellule danneggiate; il tessuto si rimargina
– I principali effetti della risposta infiammatoria sono
  quelli di disinfettare e di ripulire il tessuto lesionato.
– La risposta infiammatoria aiuta a prevenire l’estendersi
  dell’infezione ai tessuti circostanti.
sistema linfatico
sistema linfatico
                                        Adenoidi          Dotto toracico, che si
                                                          immette nella vena
                                         Tonsille         succlavia sinistra

                                   Linfonodi                                                             Linfonodo

Dotto linfatico destro,
che si immette nella vena succlavia destra                                                                 Aggregati di linfociti e
                                                                                                           macrofagi

                                 Timo

                                                                                                         Valvola

                                                                                                          Vaso linfatico
                Dotto toracico
                                                                                                                      Capillare sanguigno
                                                                                                                            Cellule tissutali

                                                                Milza
                           Appendice
                                                                                                                               Liquido
                                                                                                                               interstiziale



                                                                                   Capillare linfatico
                                        Midollo osseo         Vasi linfatici
Durante l’infezione il sistema linfatico assume un ruolo
d’importanza fondamentale
– Il sistema linfatico è costituito da una fitta rete di vasi,
   da numerosi linfonodi, dalle tonsille, dalle adenoidi,
   dall’appendice e dalla milza.
– I vasi linfatici trasportano un liquido, chiamato linfa.
– Il sistema linfatico ha due principali funzioni: riportare
   nel sistema circolatorio il liquido interstiziale e
   combattere le infezioni.
linfocita
linfonodo
linfonodo
timo
vasi linfatici
difese immunitarie specifiche
Immunità specifica acquisita
• La risposta immunitaria neutralizza specifici invasori
   – L’immunità conferita dal sistema immunitario viene
     detta immunità acquisita e si sviluppa a pieno solo in
     seguito all’esposizione a sostanze estranee chiamate
     antigeni.
   – Quando entra in contatto con un antigene, il sistema
     immunitario risponde con un incremento del numero di
     cellule che attaccano direttamente gli invasori o che
     producono le proteine di difesa chiamate anticorpi.
– L’immunità attiva, cioè le resistenza a uno specifico
  invasore, viene solitamente acquisita dopo un’infezione
  naturale, ma può essere innescata con una procedura
  medica, nota come vaccinazione.
– È anche possibile sviluppare un’immunità passiva (per
  esempio acquisendo anticorpi attraverso il latte materno
  o da un siero contenente anticorpi specifici).
linfocita
anticorpo
• Ogni molecola di anticorpo ha un sito di legame per
  l’antigene, cioè una regione responsabile della funzione di
  riconoscimento e di legame con l’antigene.

                           Siti di legame per
                                l’antigene




                                                          Catena
                                                          leggera




                               C         C      Catena
                                                pesante
antigeni - anticorpi
• Gli antigeni hanno regioni specifiche a cui si legano gli
  anticorpi
• In genere, gli anticorpi riconoscono determinate regioni, i
  determinanti antigenici, presenti sulla superficie di un
  antigene.             Molecole di
                        anticorpo A


                                              Siti di legame per
                                              l’antigene




                                             Determinanti
                                              antigenici

                                  Antigene




                    Molecola di anticorpo
                             B
Le cellule responsabili                                 Midollo osseo                                   Timo


della risposta
immunitaria sono i
                                                          Cellule staminali
linfociti:                                                                    Per via sanguigna



   • Alcuni linfociti immaturi
     continuano a svilupparsi                           Linfociti immaturi


     nel midollo osseo e si                                                    Recettori antigenici
     specializzano diventando
     linfociti B (o cellule B)
   • Altri passano dal midollo                          Linfociti B                                     Linfociti T

     osseo al timo dove si
                                                    Immunità umorale Per via sanguigna          Immunità mediata
     specializzano, diventando                                                                     da cellule

     linfociti T (o cellule T).                                       Linfonodi, milza e altri organi
                                                                                 linfatici

                                 Altre parti del sistema linfatico                                           Processo finale di maturazione
                                                                                                             dei linfociti B e T in un organo
                                                                                                             linfatico
• Ogni individuo produce un enorme numero di linfociti B e T
  diversi; si stima che ognuno di noi ne abbia tra 100 milioni e
  100 miliardi di tipi differenti, un numero sufficiente per
  riconoscere e attaccare praticamente tutti i tipi di antigeni
  che potremmo mai incontrare.
L’immunità umorale
• Gli anticorpi sono le «armi» dell’immunità umorale
   – I linfociti B sono le cellule coinvolte nell’immunità
     umorale.
   – Le plasmacellule, cioè le cellule effettrici prodotte per
     selezione clonale, fabbricano e secernono gli anticorpi,
     le proteine che hanno la funzione di «armi» molecolari
     di difesa.
• Solo i linfociti selezionati e attivati dagli antigeni danno
  origine a un clone di cellule che innesca la risposta
  immunitaria
 – Una volta all’interno del corpo, un particolare antigene
   attiva solo quel piccolissimo numero di linfociti che
   possiede un ben preciso recettore specifico.
 – In seguito, tali cellule proliferano formando una
   popolazione di cellule geneticamente identiche (un clone)
   adatte per combattere quel determinato antigene.
• Le tappe della selezione clonale
  – Nelle risposta immunitaria primaria, la selezione clonane
    sviluppa cellule effettrici e cellule della memoria in
    grado di garantire un’immunità per tutta la vita.
  – Nella risposta immunitaria secondaria, le cellule della
    memoria sono attivate da una seconda esposizione allo
    stesso antigene che induce una risposta più energica e
    veloce.
• Risposta immunitaria primaria e secondaria:
                 Risposta                         Recettore           2             Molecole di
                                  1
                 immunitaria                      antigenico                        antigeni
                 primaria                         (anticorpo sulla
                 Linfociti B                      superficie
                 con recettori                    cellulare)
                 antigenici                                                3 Prima esposizione all’antigene
                 diversi
                 Crescita,
                 divisione e       Molecole di anticorpi
                 differenziame
                 nto di un                                 4                              5
                 linfocita

                                                                 Reticolo
                 Primo clone                                     endoplasmatico



                                 Plasmacellule che producono anticorpi                Cellule della memoria
                                                             Molecole di antigene
                                                    Seconda esposizione        6
                                                    allo stesso antigene


                                 Molecole
                 Risposta                                            Reticolo
                                 di anticorpi
                 immunitaria                                         endoplasmatico
                 secondaria




                                      Plasmacellule che producono anticorpi            Cellule della memoria
Risposta immunitaria primaria e secondaria a confronto
La risposta immunitaria secondaria avviene più velocemente
delle risposta immunitaria primaria.

                                                                                                                  Risposta immunitaria
                                                                               Seconda esposizione               secondaria all’antigene
                                                                                   all’antigene X,                          X
                                                                           prima esposizione all’antigene
                                                                                          Y
                Concentrazione di anticorpi




                                                  Prima esposizione
                                                  all’antigene X



                                                             Risposta immunitaria                               Risposta immunitaria
                                                             primaria all’antigene X                            primaria all’antigene Y




                                                                Anticorpi per                                 Anticorpi per
                                                                l’antigene X                                   l’antigene Y

                                              0     7      14         21      28       35      42      49        56
                                                                                             Tempo (giorni)
• Gli anticorpi individuano quali antigeni devono essere
  distrutti
• Gli anticorpi promuovono l’eliminazione dell’antigene
  attraverso diversi meccanismi.
                               Il legame tra anticorpi e antigeni inattiva gli
                                              antigeni tramite


           Neutralizzazione   Agglutinazione          Precipitazione di antigeni      Attivazione del
                                di cellule                   in soluzione             complemento
                                                                                                    Molecole del
                     Virus                Batteri                                                  complemento



                                                                 Molecole di
          Batterio                                                antigeni         Cellula estranea     Foro


                              Favoriscono la                                          Porta alla

                                Fagocitosi                                         Lisi della cellula




                                        Macrofago
• Il sistema immunitario si basa sulle nostre «impronte»
  molecolari
– La capacità del sistema immunitario di riconoscere le
  molecole appartenenti al proprio organismo, ossia di
  distinguere il self dal non self, permette di combattere
  molecole estranee senza danneggiare le proprie.
– Le cellule di ogni persona hanno sulla membrana
  particolari glicoproteine self che costituiscono le impronte
  molecolari (fingerprint) e contrassegnano le cellule del
  corpo rendendole inattaccabili dai propri linfociti.
Gli anticorpi monoclonali sono armi efficaci sia
  nella ricerca biologica sia nella terapia medica


Gli anticorpi
 monoclonali sono               Antigene iniettato nel topo                       Cellule tumorali in un terreno di
 prodotti fondendo una                                                            coltura
 cellula tumorale con
 un normale linfocita B:
 la cellula ibrida         Linfociti B (prelevati dalla milza)                    Cellule tumorali

 produce molecole di
 anticorpi specifici per
 un singolo
 determinante                                                                      Cellule fuse insieme per produrre cellule
                                                                                   ibride
 antigenico.
                                                                      Una cellula ibrida viene posta in un terreno di
                                                                      coltura
                                       Anticorpo


                                            Coltura di cellule ibride che producono anticorpi
                                                                monoclonali
– Gli anticorpi monoclonali sono particolarmente utili
  nelle diagnosi medica.
– Con gli anticorpi monoclonali sono anche stati ottenuti
  risultati incoraggianti nel trattamento di diverse
  malattie, incluso il cancro.
MHC (complesso maggiore di
     istocompabilità)
MHC classe I e II
L’immunità mediata da cellule
• I linfociti T helper organizzano la difesa mediata da
  cellule e favoriscono l’immunità umorale
• Ci sono almeno due tipi principali di linfociti:
     •    i linfociti T citotossici, che attaccano le cellule
          infettate da agenti patogeni;
     •    i linfociti T helper, che svolgono molteplici funzioni
          nella risposta immunitaria, coadiuvando l’attività
          dei linfociti T citotossici e dei macrofagi e
          stimolando i linfociti B a produrre anticorpi.
– Tutto il sistema immunitario mediato da cellule e gran
  parte di quello umorale dipendono dalla precisa
  interazione tra le cellule APC e i linfociti T helper.
– Questa interazione attiva i linfociti T helper che, a loro
  volta, possono poi andare ad attivare altre cellule del
  sistema immunitario.
– I linfociti T helper riconoscono e si legano al complesso
  self-non self esposto sulla superficie di una cellula APC.
– I linfociti T helper attivati promuovono la risposta
  immunitaria in molti modi e possono attivare i linfociti T
  citotossici e i linfociti B.
• Attivazione di un linfocita T helper e suo ruolo
  nell’immunità:

                                                                                                                                                 Immunità
                                                                                                                                                 umorale
                                                                                                                        Linfocita B              (secrezione di
                                                            Complesso self-      Recettore del Interleuchina-2                                   anticorpi da
                                                                                 linfocita T   partecipa
                                                            non self                                                                             parte delle
 Microbo                                                                                       all’attivazione di
                                                                                                                                                 plasmacellule)
                                                                                               altri linfociti T e B
                  Macrofago


                                                                                                              5          6      Interleuchina-2 partecipa
                                                                      3
     1                                                                                                                          all’attivazione di altri
                                                        2                                   Linfocita
                                                                                            T helper                            linfociti T e B
                                                                                 4                                        7

                            Proteina self
                            (proteina MHC
                            di classe II)                                                                                                        Immunità
                                                                                                                         Linfocita T
                                          Cellula APC                                                                                            mediata da
                                                             Interleuchina-1 (partecipa                                  citotossico
    Antigene prodotto dal                                                                                                                        cellule (attacca le
                                                               all’azione del linfocita T
      microbo non self                                                                                                                           cellule infette)
                                                                        helper)

                                                                                                        Sito di legame per la
                                                                               Sito di legame per       proteina self
                                                                               l’antigene
interleuchina 2
I linfociti T citotossici uccidono le cellule infette
• I linfociti T citotossici si legano alle cellule infettate e le
  distruggono.


         1 Il linfocita T citotossico         2 La perforina produce fori nella   3 Lisi della cellula infettata
         si lega alla cellula infettata       membrana della cellula infettata

         Complesso self-non self
                                                                 Formazione
                                                                 del foro
                               Antigene
            Cellula            estraneo
            infettata


                              Linfocita T
         Molecola             citotossico
         di perforina                       Enzima
                                            che può
                                            indurre
                                            l’apoptosi
linfociti T citotossici
• I linfociti T citotossici possono prevenire il cancro
• I linfociti T citotossici possono difendere l’organismo dai
  tumori maligni nello stesso modo in cui lo difendono dai
  microbi.
L’AIDS distrugge i linfociti T helper lasciando il corpo
privo di difese
iI virus dell’AIDS può eliminare i linfociti T helper
dell’organismo compromettendo drasticamente la sua
capacità di combattere le infezioni.
COLLEGAMENTI
• Un funzionamento scorretto del sistema immunitario
  può provocare disturbi e malattie
 – Le malattie autoimmuni insorgono quando il sistema
   immunitario «fa confusione» e reagisce contro le molecole del
   proprio corpo.
 – Le persone affette da malattie da immunodeficienza sono
   prive di uno o più componenti del sistema immunitario.
 – Un lieve indebolimento del sistema immunitario può derivare
   anche da stress fisici ed emotivi.
 – Le allergie sono causate da una sensibilità anomala ad antigeni
   presenti nel nostro ambiente, chiamati allergeni.
mastociti
• Le due fasi di una reazione allergica:



                                    Linfocita B
                                    (plasmacellua)




                                                              Mastocita




         Determinante antigenico
                                                               Istamina

1   Allergene (granulo               2    I linfociti B producono         3   Gli anticorpi si   4    L’allergene si lega agli    5   Viene liberata istamina
    pollinico)                            anticorpi                           attaccano al            anticorpi del                   che causa i sintomi
                                                                              mastocita               mastocita                       dell’allergia

Sensibilizzazione: esposizione iniziale all’allergene                                            Successiva esposizione allo stesso allergene

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  • 2.
  • 4. Difese immunitarie innate Le difese innate contro le infezioni comprendono la pelle, le cellule fagocitarie e le proteine antimicrobiche • Le difese immunitarie innate sono presenti ed attive nel nostro organismo molto prima di essere esposto ad agenti patogeni, come virus e batteri. • Sono largamente non specifiche, cioè non distinguono un invasore dall’altro.
  • 7. • Gli interferoni sono proteine prodotte dalle stesse cellule infettate dai virus che stimolano le altre cellule a resistere a essi. Le proteine antivirali Acido nucleico virale bloccano la riproduzione virale 1 2 Attivazione Nuovi virus dei geni per l’interferone DNA mRNA 3 5 Molecole di L’interferone stimola la interferone cellula ad attivare i geni delle proteine antivirali 4 Cellula ospite 1 Cellula ospite 2 Produce interferone, ma viene È protetta dall’azione dei virus grazie uccisa dai virus all’interferone della cellula 1
  • 8. • I fagociti sono cellule capaci di inglobare e distruggere gli agenti estranei • Fagociti sono i granulociti neutrofili e i monociti del sangue, questi ultimi precursori dei macrofagi che circolano nel liquido interstiziale. Batteri
  • 13. La risposta infiammatoria mette in moto i meccanismi di difesa non specifica • La risposta infiammatoria costituisce il nostro principale sistema di difesa innato ed è innescata da qualsiasi danno ai tessuti. Gonfiore Spillo Superficie dell’epidermide Accumulo di fagociti e Batteri di liquido interstiziale Fagociti nell’area infiammata Segnali chimici Globulo Vaso sanguigno bianco 1 Danno al tessuto; liberazione di segnali 2 Aumento della permeabilità e dilatazione 3 I fagociti (macrofagi e neutrofili) chimici quali l’istamina dei vasi sanguigni locali; passaggio dei eliminano i batteri e ciò che rimane delle fagociti verso la regione lesa cellule danneggiate; il tessuto si rimargina
  • 14. – I principali effetti della risposta infiammatoria sono quelli di disinfettare e di ripulire il tessuto lesionato. – La risposta infiammatoria aiuta a prevenire l’estendersi dell’infezione ai tessuti circostanti.
  • 16. sistema linfatico Adenoidi Dotto toracico, che si immette nella vena Tonsille succlavia sinistra Linfonodi Linfonodo Dotto linfatico destro, che si immette nella vena succlavia destra Aggregati di linfociti e macrofagi Timo Valvola Vaso linfatico Dotto toracico Capillare sanguigno Cellule tissutali Milza Appendice Liquido interstiziale Capillare linfatico Midollo osseo Vasi linfatici
  • 17.
  • 18. Durante l’infezione il sistema linfatico assume un ruolo d’importanza fondamentale – Il sistema linfatico è costituito da una fitta rete di vasi, da numerosi linfonodi, dalle tonsille, dalle adenoidi, dall’appendice e dalla milza. – I vasi linfatici trasportano un liquido, chiamato linfa. – Il sistema linfatico ha due principali funzioni: riportare nel sistema circolatorio il liquido interstiziale e combattere le infezioni.
  • 22. timo
  • 25. Immunità specifica acquisita • La risposta immunitaria neutralizza specifici invasori – L’immunità conferita dal sistema immunitario viene detta immunità acquisita e si sviluppa a pieno solo in seguito all’esposizione a sostanze estranee chiamate antigeni. – Quando entra in contatto con un antigene, il sistema immunitario risponde con un incremento del numero di cellule che attaccano direttamente gli invasori o che producono le proteine di difesa chiamate anticorpi.
  • 26. – L’immunità attiva, cioè le resistenza a uno specifico invasore, viene solitamente acquisita dopo un’infezione naturale, ma può essere innescata con una procedura medica, nota come vaccinazione. – È anche possibile sviluppare un’immunità passiva (per esempio acquisendo anticorpi attraverso il latte materno o da un siero contenente anticorpi specifici).
  • 29. • Ogni molecola di anticorpo ha un sito di legame per l’antigene, cioè una regione responsabile della funzione di riconoscimento e di legame con l’antigene. Siti di legame per l’antigene Catena leggera C C Catena pesante
  • 31. • Gli antigeni hanno regioni specifiche a cui si legano gli anticorpi • In genere, gli anticorpi riconoscono determinate regioni, i determinanti antigenici, presenti sulla superficie di un antigene. Molecole di anticorpo A Siti di legame per l’antigene Determinanti antigenici Antigene Molecola di anticorpo B
  • 32. Le cellule responsabili Midollo osseo Timo della risposta immunitaria sono i Cellule staminali linfociti: Per via sanguigna • Alcuni linfociti immaturi continuano a svilupparsi Linfociti immaturi nel midollo osseo e si Recettori antigenici specializzano diventando linfociti B (o cellule B) • Altri passano dal midollo Linfociti B Linfociti T osseo al timo dove si Immunità umorale Per via sanguigna Immunità mediata specializzano, diventando da cellule linfociti T (o cellule T). Linfonodi, milza e altri organi linfatici Altre parti del sistema linfatico Processo finale di maturazione dei linfociti B e T in un organo linfatico
  • 33. • Ogni individuo produce un enorme numero di linfociti B e T diversi; si stima che ognuno di noi ne abbia tra 100 milioni e 100 miliardi di tipi differenti, un numero sufficiente per riconoscere e attaccare praticamente tutti i tipi di antigeni che potremmo mai incontrare.
  • 34. L’immunità umorale • Gli anticorpi sono le «armi» dell’immunità umorale – I linfociti B sono le cellule coinvolte nell’immunità umorale. – Le plasmacellule, cioè le cellule effettrici prodotte per selezione clonale, fabbricano e secernono gli anticorpi, le proteine che hanno la funzione di «armi» molecolari di difesa.
  • 35. • Solo i linfociti selezionati e attivati dagli antigeni danno origine a un clone di cellule che innesca la risposta immunitaria – Una volta all’interno del corpo, un particolare antigene attiva solo quel piccolissimo numero di linfociti che possiede un ben preciso recettore specifico. – In seguito, tali cellule proliferano formando una popolazione di cellule geneticamente identiche (un clone) adatte per combattere quel determinato antigene.
  • 36. • Le tappe della selezione clonale – Nelle risposta immunitaria primaria, la selezione clonane sviluppa cellule effettrici e cellule della memoria in grado di garantire un’immunità per tutta la vita. – Nella risposta immunitaria secondaria, le cellule della memoria sono attivate da una seconda esposizione allo stesso antigene che induce una risposta più energica e veloce.
  • 37. • Risposta immunitaria primaria e secondaria: Risposta Recettore 2 Molecole di 1 immunitaria antigenico antigeni primaria (anticorpo sulla Linfociti B superficie con recettori cellulare) antigenici 3 Prima esposizione all’antigene diversi Crescita, divisione e Molecole di anticorpi differenziame nto di un 4 5 linfocita Reticolo Primo clone endoplasmatico Plasmacellule che producono anticorpi Cellule della memoria Molecole di antigene Seconda esposizione 6 allo stesso antigene Molecole Risposta Reticolo di anticorpi immunitaria endoplasmatico secondaria Plasmacellule che producono anticorpi Cellule della memoria
  • 38. Risposta immunitaria primaria e secondaria a confronto La risposta immunitaria secondaria avviene più velocemente delle risposta immunitaria primaria. Risposta immunitaria Seconda esposizione secondaria all’antigene all’antigene X, X prima esposizione all’antigene Y Concentrazione di anticorpi Prima esposizione all’antigene X Risposta immunitaria Risposta immunitaria primaria all’antigene X primaria all’antigene Y Anticorpi per Anticorpi per l’antigene X l’antigene Y 0 7 14 21 28 35 42 49 56 Tempo (giorni)
  • 39. • Gli anticorpi individuano quali antigeni devono essere distrutti • Gli anticorpi promuovono l’eliminazione dell’antigene attraverso diversi meccanismi. Il legame tra anticorpi e antigeni inattiva gli antigeni tramite Neutralizzazione Agglutinazione Precipitazione di antigeni Attivazione del di cellule in soluzione complemento Molecole del Virus Batteri complemento Molecole di Batterio antigeni Cellula estranea Foro Favoriscono la Porta alla Fagocitosi Lisi della cellula Macrofago
  • 40. • Il sistema immunitario si basa sulle nostre «impronte» molecolari – La capacità del sistema immunitario di riconoscere le molecole appartenenti al proprio organismo, ossia di distinguere il self dal non self, permette di combattere molecole estranee senza danneggiare le proprie. – Le cellule di ogni persona hanno sulla membrana particolari glicoproteine self che costituiscono le impronte molecolari (fingerprint) e contrassegnano le cellule del corpo rendendole inattaccabili dai propri linfociti.
  • 41. Gli anticorpi monoclonali sono armi efficaci sia nella ricerca biologica sia nella terapia medica Gli anticorpi monoclonali sono Antigene iniettato nel topo Cellule tumorali in un terreno di prodotti fondendo una coltura cellula tumorale con un normale linfocita B: la cellula ibrida Linfociti B (prelevati dalla milza) Cellule tumorali produce molecole di anticorpi specifici per un singolo determinante Cellule fuse insieme per produrre cellule ibride antigenico. Una cellula ibrida viene posta in un terreno di coltura Anticorpo Coltura di cellule ibride che producono anticorpi monoclonali
  • 42. – Gli anticorpi monoclonali sono particolarmente utili nelle diagnosi medica. – Con gli anticorpi monoclonali sono anche stati ottenuti risultati incoraggianti nel trattamento di diverse malattie, incluso il cancro.
  • 43. MHC (complesso maggiore di istocompabilità)
  • 44. MHC classe I e II
  • 45.
  • 46.
  • 47. L’immunità mediata da cellule • I linfociti T helper organizzano la difesa mediata da cellule e favoriscono l’immunità umorale • Ci sono almeno due tipi principali di linfociti: • i linfociti T citotossici, che attaccano le cellule infettate da agenti patogeni; • i linfociti T helper, che svolgono molteplici funzioni nella risposta immunitaria, coadiuvando l’attività dei linfociti T citotossici e dei macrofagi e stimolando i linfociti B a produrre anticorpi.
  • 48. – Tutto il sistema immunitario mediato da cellule e gran parte di quello umorale dipendono dalla precisa interazione tra le cellule APC e i linfociti T helper. – Questa interazione attiva i linfociti T helper che, a loro volta, possono poi andare ad attivare altre cellule del sistema immunitario.
  • 49. – I linfociti T helper riconoscono e si legano al complesso self-non self esposto sulla superficie di una cellula APC. – I linfociti T helper attivati promuovono la risposta immunitaria in molti modi e possono attivare i linfociti T citotossici e i linfociti B.
  • 50. • Attivazione di un linfocita T helper e suo ruolo nell’immunità: Immunità umorale Linfocita B (secrezione di Complesso self- Recettore del Interleuchina-2 anticorpi da linfocita T partecipa non self parte delle Microbo all’attivazione di plasmacellule) altri linfociti T e B Macrofago 5 6 Interleuchina-2 partecipa 3 1 all’attivazione di altri 2 Linfocita T helper linfociti T e B 4 7 Proteina self (proteina MHC di classe II) Immunità Linfocita T Cellula APC mediata da Interleuchina-1 (partecipa citotossico Antigene prodotto dal cellule (attacca le all’azione del linfocita T microbo non self cellule infette) helper) Sito di legame per la Sito di legame per proteina self l’antigene
  • 52. I linfociti T citotossici uccidono le cellule infette • I linfociti T citotossici si legano alle cellule infettate e le distruggono. 1 Il linfocita T citotossico 2 La perforina produce fori nella 3 Lisi della cellula infettata si lega alla cellula infettata membrana della cellula infettata Complesso self-non self Formazione del foro Antigene Cellula estraneo infettata Linfocita T Molecola citotossico di perforina Enzima che può indurre l’apoptosi
  • 54. • I linfociti T citotossici possono prevenire il cancro • I linfociti T citotossici possono difendere l’organismo dai tumori maligni nello stesso modo in cui lo difendono dai microbi.
  • 55. L’AIDS distrugge i linfociti T helper lasciando il corpo privo di difese iI virus dell’AIDS può eliminare i linfociti T helper dell’organismo compromettendo drasticamente la sua capacità di combattere le infezioni.
  • 56. COLLEGAMENTI • Un funzionamento scorretto del sistema immunitario può provocare disturbi e malattie – Le malattie autoimmuni insorgono quando il sistema immunitario «fa confusione» e reagisce contro le molecole del proprio corpo. – Le persone affette da malattie da immunodeficienza sono prive di uno o più componenti del sistema immunitario. – Un lieve indebolimento del sistema immunitario può derivare anche da stress fisici ed emotivi. – Le allergie sono causate da una sensibilità anomala ad antigeni presenti nel nostro ambiente, chiamati allergeni.
  • 58. • Le due fasi di una reazione allergica: Linfocita B (plasmacellua) Mastocita Determinante antigenico Istamina 1 Allergene (granulo 2 I linfociti B producono 3 Gli anticorpi si 4 L’allergene si lega agli 5 Viene liberata istamina pollinico) anticorpi attaccano al anticorpi del che causa i sintomi mastocita mastocita dell’allergia Sensibilizzazione: esposizione iniziale all’allergene Successiva esposizione allo stesso allergene