5. Moduli principali
Writer per la gestione di documenti di testo,
semplici e complessi.
Calc per la gestione di fogli elettronici con
grafici e strumenti di analisi dei dati.
Impress per presentazioni, con gestione
stampati e animazioni.
6. Altri moduli di OOo
Base per la gestione di database, con
compatibilità con Microsoft Access a livello di
dati.
Draw per disegno vettoriale, con possibilità di
importare ed esportare numerosi formati grafici.
Math per inserimento di formule matematiche
con layout professionale.
7. Estensioni
Importazione PDF con possibilità di editing
PDF Ibrido, con incorporato il file originale ODF
Presenter Screen
Presentation Minimizer
Report Builder
Wiki Publisher
Sito: http://extensions.services.openoffice.org
8. Licenza
OpenOffice.org è software libero e open source
(licenza GNU LGPL 3), e può essere usato per
qualsiasi tipo di attività.
Può essere copiato o distribuito, e installato tutte
le volte che è necessario, su qualsiasi PC.
Può anche essere liberamente modificato.
Il copyright sul codice di OpenOffice.org è
condiviso tra Oracle e i singoli sviluppatori.
9. Versioni Linguistiche
OpenOffice.org è disponibile in più di 100 lingue:
il 95% della popolazione mondiale può usare
OOo nella propria lingua madre.
La comunità dei volontari è fondamentale per le
lingue meno diffuse, che non hanno un
mercato tale da giustificare interessi aziendali.
Dal 2009 la versione italiana è localizzata
esclusivamente dai volontari, a cui Sun/Oracle
ha delegato il compito di localizzare OOo.
10. Quota di mercato
Per la prima volta nella storia delle suite di
produttività per ufficio un prodotto concorrente di
Microsoft Office raggiunge una quota di mercato
tale da uscire dalla massa indistinta degli
"Others".
InfoWorld (2009) attribuisce il 13,5% in area
Windows; aggiungendo la quota in area MacOS
e Linux, OOo supera probabilmente il 15%.
FlashCounter (2010) attribuisce a OOo il 17,5%
del mercato italiano globale.
11. La comunità di OpenOffice.org
Andrea P: Improving writing aids, the community way Slide 11
12. La comunità internazionale
Migliaia di volontari sparsi in tutto il mondo
aiutano la crescita di OpenOffice.org.
Le comunità più importanti e più affermate sono
quella tedesca, francese, italiana e brasiliana.
Le aziende fanno parte della comunità e gli
organi di governo della comunità sono costituiti
da rappresentanti di aziende e da volontari, tutti
eletti direttamente o indirettamente dalla
comunità.
13. Community Council
Il Community Council si occupa di definire gli
obiettivi del progetto OpenOffice.org, di gestire i
fondi e risolvere i conflitti interni.
Ha un numero variabile di membri, circa 15:
rappresentanti dei progetti di sviluppo, delle varie
comunità linguistiche, un dipendente di Oracle e
uno sviluppatore indipendente.
I rappresentanti sono eletti dai rispettivi progetti
tramite votazioni in mailing list.
14. Direzione tecnica: ESC
L'Engineering Steering Committee (ESC) si
occupa degli aspetti tecnici del progetto
OpenOffice.org e dello sviluppo.
I suoi membri, circa 15, sono nominati dal
Community Council che li sceglie tra gli
sviluppatori aziendali e quelli indipendenti.
Per far parte dell'ESC è necessario avere fornito
significativi contributi tecnici allo sviluppo del
progetto per un periodo di almeno due anni.
15. La comunità italiana
Le attività italiane sono coordinate dal PLIO
(Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org,
registrato come ONLUS) e da maintainer eletti
tramite le mailing list italiane.
Il PLIO ha circa 80 iscritti, che sono volontari e
coordinano centinaia di altri volontari.
La comunità che fa riferimento alla mailing list
utenti@it.openoffice.org conta oltre 500 iscritti, e
il forum ufficiale oltre 1500.
16. Attività della comunità
Localizzazione: il gruppo localizzazione,
coordinato dal PLIO, traduce in italiano il
programma, la guida e i manuali.
Quality Assurance: il gruppo QA, coordinato dal
PLIO, svolge i test sul programma e determina i
bug da sistemare prima di rilasciare la
successiva versione ufficiale.
Marketing: il gruppo marketing del PLIO scrive i
comunicati stampa e cura i rapporti con i media.
17. Strumenti linguistici
La comunità italiana ha sviluppato in proprio tutti
gli strumenti linguistici di OpenOffice.org per
quanto riguarda la lingua italiana:
Correttore ortografico
Dizionario dei sinonimi
Regole di sillabazione
Correttore grammaticale (sperimentale)
Gli strumenti linguistici vengono tuttora aggiornati
grazie alle segnalazioni della comunità.
18. Comunità e sviluppo
Lo sviluppo del codice è ancora guidato
principalmente da Oracle: il codice di
OpenOffice.org è corposo (10 milioni di righe) e
piuttosto complesso.
Alcuni volontari della comunità italiana hanno
comunque fornito importanti contributi al codice a
livello dell'applicazione principale, o di macro ed
estensioni, o dell'infrastruttura web.
19. Risorse online PLIO
Sito ufficiale di OOo in italiano e riferimento per
la comunità italiana: http://it.openoffice.org
Sito ufficiale del PLIO: http://www.plio.it
Mailing list per il supporto reciproco tra utenti:
utenti@it.openoffice.org
Forum per il supporto reciproco tra utenti:
http://user.services.openoffice.org/it
21. Qualità
OpenOffice.org è basato su codice fornito da
Oracle (ex Sun Microsystems), che si occupa
anche dello sviluppo delle nuove versioni
insieme a Novell, IBM, Red Hat e Red Flag
(Cina).
La comunità gestisce la qualità, nel senso che
individua gli errori e li corregge in breve tempo.
La comunità fornisce anche il supporto, per
mezzo di mailing list e newsgroup.
22. Processo di sviluppo
Ogni due settimane è distribuita, soprattutto a
scopo di test, una versione di sviluppo di
OpenOffice.org basata sul codice più recente.
Le versioni stabili vengono rilasciate ogni circa
sei mesi, con un aggiornamento intermedio a
circa tre mesi (3.2, aggiornamento 3.2.1, 3.3).
L'ultimo periodo (1-2 mesi) prima di ogni versione
stabile è dedicato ai bugfix, in un apposito ramo
di sviluppo.
23. Quality Assurance
Tutte le versioni di OpenOffice.org ufficialmente
distribuite devono superare tre livelli di test,
gestiti congiuntamente da Oracle e dal resto
della comunità.
I test automatici sono svolti tramite QUASTe e
sono gestiti principalmente da Oracle.
I test manuali sono svolti tramite TCM e sono
gestiti principalmente dai gruppi linguistici.
I test finali sono svolti tramite QATrack.
25. QUASTe
QUASTe, la Quality Assurance Statuspage,
espone i risultati dei test automatici eseguiti
sulle versioni di sviluppo di OpenOffice.org.
L'esecuzione dei test completi, che simulano
centinaia di casi d'uso, richiede varie ore e una
potente infrastruttura dedicata, per cui questo
tipo di test è svolto in massima parte da Oracle.
Tuttavia lo strumento di base utilizzato, TestTool,
è presente come componente opzionale in ogni
installazione di OpenOffice.org.
27. TCM
Il TCM, Test Case Management, espone i risultati
dei test manuali eseguiti sulle versioni di
sviluppo di OpenOffice.org.
I test sono divisi in blocchi che richiedono circa
un'ora di lavoro, che non richiedono particolari
conoscenze tecniche e che vengono assegnati a
numerosi volontari. La comunità italiana può
contare su oltre 100 volontari per i test.
I test manuali permettono di trovare problemi
specifici che sfuggono ai test automatici.
29. QATrack
Il progetto OpenOffice.org, nella fase Release
Candidate, produce migliaia di file di
installazione ("build") per ciascuna versione,
divise per lingua, piattaforma, formato di
pacchetti, opzioni di compilazione.
Ogni "build" viene distribuita solo se
esplicitamente approvata dalla comunità.
L'approvazione delle "build" è controllata tramite
QATrack, una piattaforma web dedicata che
permette di seguire il processo di release.
33. Interoperabilità
OpenOffice.org presta sin dalle sue prime
versioni molta attenzione all'interoperabilità con
Microsoft Office e con altre suite per ufficio,
anche minori o obsolete.
Idealmente, un utente dovrebbe essere in grado
di inviare documenti ad altri e ricevere indietro
versioni modificate senza doversi preoccupare
del formato e del software utilizzato.
In pratica, formato e software influenzano
significativamente l'interoperabilità.
34. Formato nativo: ODF
OpenOffice.org usa come formato nativo
OpenDocument Format (ODF), uno standard
ISO (ISO 26300) per i documenti da ufficio.
I documenti saranno sempre accessibili, in
modo indipendente dal software, in quanto il
formato è documentato e gestito da un ente al di
sopra delle parti.
OpenDocument è supportato anche da
Microsoft a partire dalla primavera del 2009.
35. Supporto formati binari
OpenOffice.org è compatibile con i vecchi formati
nativi di Microsoft Office (i formati binari utilizzati
come predefiniti fino alla versione 2003) in lettura
e scrittura: è quindi possibile aprire documenti in
formato .doc, .xls, .ppt e salvare i documenti in
tali formati.
Si può anche scegliere di utilizzare questi come
formati predefiniti per il salvataggio dei
documenti.
36. Supporto formato OOXML
OpenOffice.org legge i documenti scritti nel
formato OOXML (ISO 29500, Office Open XML)
nella variante utilizzata da Microsoft Office 2007
e 2010: file con estensione .docx, .xlsx, .pptx.
OpenOffice.org nel suo codice sorgente ha
anche i filtri per poter salvare i documenti in
formato OOXML, ma questi filtri (che non sono
del tutto completi) sono disattivati nelle versioni
distribuite ufficialmente.
37. Microsoft e ODF
Microsoft supporta il formato ODF a partire dalla
primavera 2009.
Microsoft Office 2007 (con Service Pack 2 o
successivo) e Microsoft Office 2010 sono in
grado di leggere e scrivere file in formato ODF.
Il formato ODF può essere impostato come
predefinito per il salvataggio. Alcune versioni di
Office 2010 (nel mercato europeo) offrono la
scelta anche al primo avvio del programma.
38. Interoperabilità in teoria
In teoria, le ultime versioni di OpenOffice.org
sono in grado di leggere e scrivere documenti nel
formato nativo di Microsoft Office e viceversa.
In teoria, il formato scelto (vecchi formati binari,
ODF o OOXML) è indifferente perché comunque
tutti e tre i formati sono supportati da entrambe le
suite.
Ma questa è solo la teoria...
39. Ostacoli all'interoperabilità
In pratica l'interoperabilità tra OpenOffice.org e
Microsoft Office pone ancora numerosi ostacoli.
Una prima categoria di ostacoli sono i filtri di
conversione, non sempre precisi (bug o scelte).
Una seconda categoria sono le interfacce
utente: a prescindere dal formato usato per
salvare, i dialoghi delle due suite non permettono
di intervenire nello stesso modo sul documento.
Una terza categoria sono i formati utilizzati: non
permettono di salvare le stesse caratteristiche.
40. Ostacolo: Filtri
I filtri di importazione/esportazione verso un
formato non nativo non sono esenti da bug,
anche perché è difficile eseguire test completi.
Anche se OOXML è uno standard ISO, il filtro
OOXML di OpenOffice.org in realtà cerca di
implementare la variante (leggermente diversa)
utilizzata da Microsoft Office 2007 e 2010.
Viceversa, il filtro ODF di Microsoft esporta e
importa una versione di ODF diversa da quella
normalmente utilizzata da OpenOffice.org.
41. Ostacolo: Interfacce
L'interfaccia grafica (menù e finestre di dialogo)
presentata all'utente è sempre la stessa a
prescindere dal formato in cui si sta lavorando,
che comunque fino al primo salvataggio è ignoto.
OpenOffice.org e Microsoft Office hanno
interfacce diverse, che offrono funzionalità non
coincidenti anche se molto simili nella gran parte
delle funzioni.
Una data impostazione può prevedere possibilità
diverse, impedendo l'interoperabilità.
42. Ostacolo: Formati
Benché siano entrambi tecnicamente basati su
XML, evoluti e recenti, i due standard ODF e
OOXML presentano nelle loro versioni attuali
alcune differenze inconciliabili.
Ci sono alcuni aspetti (spesso avanzati) dei
documenti che si possono definire in ODF ma
non in OOXML e viceversa; questi aspetti sono
destinati ad essere persi al momento del
salvataggio in OOXML o ODF rispettivamente.
43. Esempio: ODF → OOXML
Il formato ODF, come implementato in OOo,
prevede oltre alla possibilità di sottolineare il
testo anche la possibilità di "sopralinearlo", cioè
di inserire una linea sopra il testo.
OOXML non prevede un modo di codificare (e
quindi di salvare) questa informazione.
Il testo "sopralineato" presente in un file ODF è
destinato ad essere convertito in testo normale
se si converte in OOXML o in formati binari.
45. Esempio: OOXML → ODF
Il formato OOXML (come anche .doc) prevede la
possibilità di evidenziare testo con un apposito
strumento. E' equivalente ad applicare uno
sfondo al testo, ma codificata diversamente.
ODF non supporta questa caratteristica e la
interpreta come uno sfondo, e anche la
rappresentazione interna di OOo fa lo stesso. Se
si riapre il file in Word, per togliere l'effetto
dell'evidenziatore è necessario trattarlo come
sfondo del carattere; l'evidenziatore di Word non
funzionerà più come previsto.
47. Andrea Pescetti
pescetti@openoffice.org
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