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CONSUMO E DOMANDA



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       Corso di MARKETING
      Prof. Gandolfo DOMINICI
Bisogni, Desideri, Consumo e
             Domanda
La domanda è costituita da una serie di intenzioni e di
azioni tese ad assicurare la disponibilità del bene o del
servizio;
Il consumo è espressione di utilità, ricerca di
soddisfazione e di piacere dal prodotto già acquistato;
I bisogni si palesano con vario grado di intensità, sono in
gerarchia e diversamente distribuiti nel tempo. Il numero
dei bisogni che il consumatore vorrebbe soddisfare è
illimitato e la serie che può essere soddisfatta dipende
principalmente dalle possibilità economiche;
I desideri sono le manifestazioni che i bisogni assumono
in base alla cultura ed alla personalità individuale.


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                       Corso di MARKETING
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I Bisogni
Il bisogno è uno stato percepito di
privazione;
Quando un individuo percepisce un
bisogno può:
a) Cercare un oggetto che lo soddisfi
b) Cercare di contenere il bisogno stesso


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Gerarchia dei bisogni




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        Corso di MARKETING
       Prof. Gandolfo DOMINICI
Dai Desideri alla Domanda
Cosa trasforma i desideri in domanda?

          La capacità di spesa

Cosa trasforma la domanda in consumo?

      Il comportamento d’acquisto



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Teoria della Motivazione di Maslow

Cerca di spiegare perché gli individui
manifestano bisogni diversi

E’ basata su una scala di valori che non
è però universale ma basata sulla
cultura anglosassone



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dell’
Contributo dell’economia allo studio
           del consumo

 La funzione di domanda di matrice Keynesiana
 enfatizza gli effetti positivi del reddito sui
 consumi;
 La teoria economica del consumatore cerca di
 spiegare come un individuo che dispone, in un
 dato periodo, di un certo reddito, lo distribuisce
 tra i vari beni che giudica idonei a soddisfare i
 suoi bisogni, acquistandone determinate
 quantità;

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Contributo dell’economia allo studio del
                dell’
                     consumo



           Il legame tra reddito e consumi è descritto
           nella funzione di domanda

                    C = a + bY + u

dove C = totale delle spese di consumo
Y = livello di reddito totale
u = fattore di disturbo
a e b sono costanti.
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Contributo dell’economia allo studio del
                dell’
                     consumo
La distribuzione del reddito tra i vari beni atti a
soddisfare i bisogni si basa su 2 ipotesi:

   che il consumatore si ponga di massimizzare l’utilità
  totale derivante dai beni consumati
   che il l’utilità marginale di ogni bene sia decrescente
  rispetto alla quantità consumata.
La quantità acquistata di un certo bene i è funzione del
reddito speso in consumi (M) e dei prezzi di tutti i beni
disponibili:

                 yi : f (p1, p2 … ps, M)

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dell’
Contributo dell’economia allo studio
del consumo

  Tuttavia anche per Keynes i fattori che
  determinano i consumi hanno alcune
  caratteristiche soggettive date dalle
  aspettative sui redditi;
  Nella realtà una volta soddisfatti i bisogni
  primari, il consumatore può anche decidere di
  non spendere il suo reddito ma di
  risparmiarlo per garantirsi il mantenimento di
  quel tenore di vita. In tal modo la domanda
  non cresce al crescere del reddito
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Superamento del modello economico

 L’analisi economica non è sufficiente a
 comprendere tutti i fattori che influenzano e
 determinano i fenomeni di consumo;
 Il consumo non è solo l’espressione di un
 comportamento economico, condotto con
 maggiore o minore razionalità, ma è anche
 fortemente condizionato da fattori
 sociologici e psicologici.
                psicologici


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Fattori sociologici e psicologici del
              consumo

 Fattori sociologici: considerano i consumi
nella prospettiva della collettività
Fattori psicologici : guardano ai
comportamenti dei singoli e ne analizzano le
caratteristiche della personalità, i processi di
apprendimento , le motivazioni e l’influsso dei
meccanismi di comunicazione e di convinzione
sui processi di consumo;



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Analisi sociologica del consumo
Teoria di Veblen:
  Il consumatore dipende dalla struttura sociale in cui è inserito
  piuttosto che da un sistema di bisogni individuali.
  Il possesso della ricchezza è alla base della reputazione e della
  stima.
  La ricchezza deve però farsi notare e ciò avviene o mediante
  l’agiatezza vistosa o mediante il consumo vistoso.
                                                  vistoso
  L’emulazione, cioè il continuo confronto antagonistico con
     emulazione
  coloro con i quali il consumatore ama paragonarsi, è la molla
  delle scelte di beni.
  La difesa che viene attuata dalle classi più agiate quando le
  classi inferiori cercano di avvicinarsi consistono nell’aumentare
  continuamente il livello qualitativo dei consumi oppure
  nell’attuare comportamenti di sottoconsumo ostentativo


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Analisi sociologica del consumo
Teoria di Duesemberry:
  Il consumo è fondamentalmente un fenomeno sociale e le
  preferenze dei singoli individui non si formano in modo
  autonomo, ma sono la risultante di una serie di
  interdipendenze sociali, cioè delle scelte e dei
                     sociali
  comportamenti degli altri individui.
  La soddisfazione dei consumatori non deriva tanto
  dall’aver esaudito il proprio sistema di bisogni individuali,
  quanto dalla comparazione dei propri consumi e quelli dei
  gruppi sociali con cui interagisce           (effetto
  dimostrativo)



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Analisi sociologica del consumo
 Secondo la teoria dei gruppi di riferimento di
 Duesemberry il comportamento di consumo è condizionato
 dagli influssi provenienti dai gruppi sociali con cui l’individuo
 si confronta, pur non facendone necessariamente parte.
 Duesenberry sottolinea gli effetti esercitati dai gruppi cui
 aspira il consumatore (o da quelli con cui si identifica) anche
 se con essi non si stabiliscono frequenti contatti sociali.
 Inoltre esiste un effetto ratchet (di trascinamento, inerzia)
 per cui se il reddito aumenta, aumenta il livello di consumo,
 se poi diminuisce, non diminuisce correlativamente il
 consumo. Il consumatore cerca di rimanere nel livello più
 alto raggiunto



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Analisi sociologica del consumo
Marris nella “Teoria del capitalismo manageriale”: “
Un contatto socioeconomico è quello che si fa con una
persona con cui si è in relazione tale che il suo
comportamento in quanto consumatore sia in grado di
influenzare il nostro”
Galbraith in “The Affluent Society”: “quando una
società diviene sempre più opulenta, vengono creati
sempre maggiori bisogni … l’aumento dei consumi …
crea nuovi bisogni mediante la suggestione e
l’emulazione. Anche chi produce può creare
volontariamente dei bisogni … in questo caso i bisogni
derivano dalla produzione.”.


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Analisi psicologica del consumo
 Analisi dei processi di apprendimento nei
 comportamenti di consumo
 Influsso della personalità e delle motivazioni
 nella formazione delle preferenze
 Influenza esercitata sugli individui dalle
 informazioni provenienti dall’ambiente esterno
 Effetti dei processi di comunicazione
 interpersonale



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Analisi dei processi di apprendimento

Formazione delle preferenze e
fidelizzazione
Scuola comportamentista (behaviorism )
(J.B.Watson, Skinner )
Scuola cognitivista (Neisser, Miller,
Galanter, Pribram)



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Apprendimento: Comportamentismo

Comportamentismo:
 Processo di stimolo-risposta
 Prevalenza degli stimoli ambientali sulla volontà del
 singolo
 Critica l'uso dell'introspezione per studiare l'attività della
 mente. Unico oggetto della Psicologia è lo studio dei
 comportamenti osservabili. La mente - la cui attività non è
 osservabile - è data da una serie di disposizioni
 comportamentali. La mente non può essere ipotizzata
 come categoria di studio, perché non sperimentalmente
 osservabile.
 Watson mette in evidenza i risvolti psicologici della
 scoperta di Pavlov, evidenziando come anche nell'uomo
 si possa condizionare l'associazione di determinate
 risposte a precisi stimoli;
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Apprendimento: Comportamentismo

Pavlov era un fisiologo, premio nobel nel 1904, che studiava
sperimentalmente la funzione delle ghiandole gastriche.
Rilevò che i cani secernevano saliva non solo quando era
presentato loro del cibo ma anche quando era emesso un
segnale che preannunciava l'arrivo del cibo.
Definì condizionata la risposta (in questo caso la
salivazione) ad uno stimolo neutro (il segnale) associato allo
stimolo originale (il cibo). Definì l'impulso primario, ad
esempio la fame, stimolo incondizionato e la salivazione
riflesso incondizionato ossia innato come la fame; definì
invece stimolo condizionato la carne.
Se lo stimolo condizionato è preceduto da uno stimolo
neutro (ad esempio una luce s1), il cane si mette a salivare
come in presenza della carne: si forma ciò che è stato
chiamato riflesso condizionato


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Apprendimento: Comportamentismo

Se apprendimento è una modifica del comportamento, potremo
rappresentare l'acquisizione da parte di un qualsiasi individuo di
una certa quantità n di nozioni nuove, obiettivo di un
insegnamento, con la seguente formula:

se Si= X =1

                               Sf = X+n
Dove :
 Si =lo stato iniziale, i prerequisiti, di competenza dell'individuo.
    Convenzionalmente è rappresentato con X e posto al valore 1,
Sf = lo stato finale che dopo l'apprendimento raggiunge il valore di X uguale
    a 1+n
n = è la quantità di nuove conoscenze apprese e che prima non aveva.
                                                                     21
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Apprendimento: Comportamentismo

 Il Behaviorismo ha il merito storico di aver
 tagliato i ponti con le precedenti teorie
 sull'apprendimento, teorie innatiste, genetiste,
 razziste ecc.., avendo messo in giusto rilievo
 l'importanza degli stimoli esterni.

 la sua limitazione consiste nel non affrontare il
 problema alla radice, non indagando sulle
 cause che muovono i comportamenti.



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Apprendimento: Comportamentismo

 Skinner accentra l'analisi non solo sugli stimoli , ma sui rinforzi.
 Per rinforzo si intende il cemento dell'apprendimento, e l'esperienza è
 il più potente dei rinforzi possibili perché rende fisso un certo tipo di
 comportamento. Il rinforzo positivo fissa in modo definitivo
 l'apprendimento, ed è il motore dell'apprendimento anche negli
 animali.
 Il rinforzo positivo aumenta l'apprendimento in quanto la
 gratificazione in una certa azione determina una esperienza positiva
 che cementa il comportamento.
 Il rinforzo negativo è la eliminazione di un comportamento
 indesiderato. In questo caso, l'apprendimento non aumenta ma è solo
 inibito il comportamento, l'azione oggetto di insuccesso.
 Non va confusa la punizione con il rinforzo negativo:quot;In realtà la
 punizione è una violenza gratuita poiché il comportamento punito
 riappare sempre. Se vogliamo eliminarlo (concetto di estinzione) è
 necessario impedire che esso venga rinforzato e contemporaneamente
 è necessario invece rinforzare il comportamento antagonista.
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Apprendimento: Cognitivismo

Mentre le teorie comportamentiste pongono l'accento sulla
funzione stimolo-risposta per spiegare la formazione delle
conoscenze, il cognitivismo punta la sua attenzione sull'analisi
dei processi conoscitivi e sullo studio delle possibili forme di
rappresentazione delle conoscenze. che la nostra mente è
capace di operare;

Tramite l’analisi introspettiva come metodo conoscitivo, e
l'affermarsi della concezione di comportamento umano come
risultato di un processo cognitivo articolato e variamente
strutturato di elaborazione delle informazioni fa proprie le
scoperte derivate dalla cibernetica e dagli studi sull'intelligenza
artificiale , al fine di comprendere gli algoritmi che
sostanziano l'attività mentale
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Apprendimento: Cognitivismo

Studia il funzionamento della mente;
L'operatività della mente è assimilata a quella di un
software che processa di continuo informazioni (input)
provenienti dall'esterno producendo informazioni (output)
che si traducono in rappresentazioni delle conoscenze
dotate di significato.
Il focus è sui fattori soggettivi quali : aspirazioni, desideri,
curiosità, ecc…
Nasce in contrapposizione con il comportamentismo ma
entrambe le discipline si basano su una scientificità di tipo
naturalistico, nel comune tentativo di assimilare lo studio
della mente umana alle scienze fisiche


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Apprendimento:
   Comportamentismo v/s Cognitivismo




               PROCESSI                  COMPORTAMENTO
STIMOLO
               COGNITIVI                   DI CONSUMO

                   BLACK
                    BOX




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Influsso della personalità e delle motivazioni
Scuola Freudiana
  Le forze psichiche che determinano il comportamento
  degli individui sono in larga misura inconsce;
  A fianco della sfera della consapevolezza, esiste
  l’inconscio,in grado di condizionare tutta la vita
    inconscio
  dell’individuo e anche il suo comportamento di consumo;
  Il termine razionale si riferisce al concetto di razionalità
  economica vale a dire alla sistematica analisi delle
  alternative in termini di costi e vantaggi comparati;
  I prodotti sono acquistati non solo per il loro valore
  funzionale ma anche per il significato simbolico che ad
  essi associa il consumatore.



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Influsso della personalità e delle motivazioni
Scuola Freudiana
  Nell’inconscio infatti risiede la fonte dell’agire cioè gli impulsi
  fondamentali, quell’insieme di istinti primordiali alla base di ogni
  comportamento umano. Il serbatoio di tali impulsi è l’ID, che
  esiste fin dalla nascita;
  Nel bambino, nei primi anni di vita, si forma poi gradualmente
  l’EGO, vale a dire la sfera di coscienza in cui è organizzato il
  processo di pensiero logico. Si tratta del centro di
  consapevolezza dell’individuo, teso a formulare i programmi
  con cui soddisfare gli impulsi primordiali;
  Nello sviluppo psichico del bambino, a poco a poco, prende poi
  forma il SUPER-EGO, struttura mentale dell’individuo in cui
  risiede la funzione morale, che rende moralmente e
  socialmente accettabile la soddisfazione degli impulsi primari



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Influsso della personalità e delle motivazioni
Scuola Freudiana (Esempio)
  L’acquisto di un’auto sportiva potrebbe essere giustificato
  da parte di un consumatore a livello di Ego con
  l’argomentazione razionale della necessità di disporre di
  un mezzo che consenta rapidi spostamenti.
  Ciò può essere anche l’espressione di bisogni inconsci di
  esibizionismo (a livello di Id). Il conflitto con il Super-Ego,
  che potrebbe impedire l’acquisto trovando immorale la
  soddisfazione di pulsioni esibizionistiche, è risolto dalla
  motivazione razionale e cosciente (necessità di viaggiare
  in modo rapido). Acquistare un’auto potente per questo
  motivo non è infatti immorale.


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Influsso della personalità e delle motivazioni

Scuola Freudiana – Limiti:
  Le valenze simboliche non sempre superano
  quelle funzionali;
  Gli strumenti psicoanalitici non possono essere
  applicati in modo del tutto corretto al marketing
  per mancanza ad esmepio di approfondimento
  sul soggetto ;
  L’approccio psicoanalitico non considera il
  contesto sociale ed ambientale

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Influenza delle informazioni e della comunicazione

Scuola di Gestalt
  La scuola europea o meglio mitteleuropea della
  Gestaltheorie (dal tedesco gestalt = forma) detta anche
  psicologia della forma.
  Così come nel behaviorismo la chiave di comprensione è nel
  quot;behaviorquot; cioè nel comportamento, nella gestaltheorie il
  centro dell'analisi diventa la percezione, l'analisi della
  percezione
  La percezione è il primo atto che ci mette in comunicazione
  con l'esterno, è appunto l'atto immediato, il contatto come
  lo chiamerebbe Jakobson nella comunicazione, tutto ciò che
  i behavioristi hanno chiamato stimolo esterno.




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Influenza delle informazioni e della comunicazione

Scuola di Gestalt
  All'avvento del nazismo (1933) tutti o quasi i rappresentanti di
  questa scuola di pensiero dovettero emigrare, per la maggior parte
  negli USA, dove incontrarono i behavioristi. Le due Scuole prima si
  contrapposero ma con l'andar del tempo finirono per integrarsi in
  quanto le suggestioni dell'una entrarono nell'altra e viceversa.
  Un esperimento che fece Max Wertheimer (Praga, 1880 - 1943)
  fece notare che se appendiamo un certo numero di lampade di
  qualsivoglia colore ad un filo, queste da vicino ci appariranno
  distinte e separate tra loro, ma ad una certa distanza appariranno
  come un unico filo di luce. Cioè la percezione è di un'unica striscia
  di luce.
   Oppure durante l'ascolto di una melodia sentita come un tutto
  unico e non riusciamo a percepire il suono del singolo strumento.




                                                               32
                             Corso di MARKETING
                            Prof. Gandolfo DOMINICI
Influenza delle informazioni e della comunicazione

Scuola di Gestalt
  Queste teorie si contrapposero immediatamente alle teorie
  comportamentiste , in quanto per i gestaltisti quando
  percepiamo un oggetto non abbiamo a che fare con un
  insieme di sensazioni frammentarie che sono analizzate e
  poi riunite in una sintesi, ma abbiamo sempre di fronte una
  unità strutturale; per i behavioristi è vero l'esatto contrario,
  in virtù di una serie di stimoli e risposte, quindi prima
  un'analisi e poi una sintesi.
  Wolfgang Kholer (1887 - 1967) sperimentò con delle
  scimmie antropomorfe la capacità di pervenire alla soluzione
  di un semplice problema, quello di arrivare a prendere del
  cibo appeso al soffitto di una stanza vuota nella quale erano
  state poste delle casse rovesciate ed una canna di bambù.


                                                           33
                           Corso di MARKETING
                          Prof. Gandolfo DOMINICI
Influenza delle informazioni e della comunicazione

Scuola di Gestalt
  La scimmia sottoposta all'esperimento dopo un certo periodo di
  esitazione ha il cosiddetto quot;lampo di genioquot;, definito Insight, e
  perviene alla soluzione raggiungendo il cibo dopo essere salita
  sulla cassa e aver fatto cadere le banane aiutandosi con la
  canna di bambù.
  Non sono sufficienti gli stimoli per pervenire all'apprendimento,
  alla soluzione di problemi anche semplici, ma c'è bisogno
  anche di ciò che abbiamo definito quot;intuito“ inteso come
  capacità di trovare soluzioni ed è la premessa dell'intelligenza
  umana.




                                                            34
                            Corso di MARKETING
                           Prof. Gandolfo DOMINICI
Influenza delle informazioni e della comunicazione

L’efficacia della pubblicità è largamente
influenzata dalla predisposizione del ricevente
(audience) nei confronti del mezzo utilizzato e
dei contenuti del messaggio.
Tale predisposizione è a sua volta determinata
da componenti “consce” e “inconsce”, nel
senso che il consumatore risulta essere in
grado di controllare solo alcune dimensioni,
mentre altri fattori sono al di fuori della sua
capacità di controllo.

                                                 35
                     Corso di MARKETING
                    Prof. Gandolfo DOMINICI
Effetti dei processi di comunicazione
              interpersonale


Nei processi di influenza del
consumatore un ruolo fondamentale ha
la comunicazione interpersonale, la
cui capacità di convinzione è superiore
di quella della pubblicità (a causa di
sensibilità dei consumatori all’ambiente
sociale di appartenenza e di riferimento,
esposizione a modelli di consumo,
influenza di opinion leader, …).

                                          36
                 Corso di MARKETING
                Prof. Gandolfo DOMINICI
Opinion leadership
E’ il processo attraverso il quale una
persona (l’opinion leader) influenza
informalemente le azioni di consumo o
le attitudini degli altri che sono opinion
seekers o opionion recipients.




                                          37
                 Corso di MARKETING
                Prof. Gandolfo DOMINICI
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                                         38
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                                               39
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Marketing L3 Consumo E Domanda

  • 1. CONSUMO E DOMANDA 1 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 2. Bisogni, Desideri, Consumo e Domanda La domanda è costituita da una serie di intenzioni e di azioni tese ad assicurare la disponibilità del bene o del servizio; Il consumo è espressione di utilità, ricerca di soddisfazione e di piacere dal prodotto già acquistato; I bisogni si palesano con vario grado di intensità, sono in gerarchia e diversamente distribuiti nel tempo. Il numero dei bisogni che il consumatore vorrebbe soddisfare è illimitato e la serie che può essere soddisfatta dipende principalmente dalle possibilità economiche; I desideri sono le manifestazioni che i bisogni assumono in base alla cultura ed alla personalità individuale. 2 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 3. I Bisogni Il bisogno è uno stato percepito di privazione; Quando un individuo percepisce un bisogno può: a) Cercare un oggetto che lo soddisfi b) Cercare di contenere il bisogno stesso 3 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 4. Gerarchia dei bisogni 4 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 5. Dai Desideri alla Domanda Cosa trasforma i desideri in domanda? La capacità di spesa Cosa trasforma la domanda in consumo? Il comportamento d’acquisto 5 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 6. Teoria della Motivazione di Maslow Cerca di spiegare perché gli individui manifestano bisogni diversi E’ basata su una scala di valori che non è però universale ma basata sulla cultura anglosassone 6 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 7. dell’ Contributo dell’economia allo studio del consumo La funzione di domanda di matrice Keynesiana enfatizza gli effetti positivi del reddito sui consumi; La teoria economica del consumatore cerca di spiegare come un individuo che dispone, in un dato periodo, di un certo reddito, lo distribuisce tra i vari beni che giudica idonei a soddisfare i suoi bisogni, acquistandone determinate quantità; 7 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 8. Contributo dell’economia allo studio del dell’ consumo Il legame tra reddito e consumi è descritto nella funzione di domanda C = a + bY + u dove C = totale delle spese di consumo Y = livello di reddito totale u = fattore di disturbo a e b sono costanti. 8 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 9. Contributo dell’economia allo studio del dell’ consumo La distribuzione del reddito tra i vari beni atti a soddisfare i bisogni si basa su 2 ipotesi: che il consumatore si ponga di massimizzare l’utilità totale derivante dai beni consumati che il l’utilità marginale di ogni bene sia decrescente rispetto alla quantità consumata. La quantità acquistata di un certo bene i è funzione del reddito speso in consumi (M) e dei prezzi di tutti i beni disponibili: yi : f (p1, p2 … ps, M) 9 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 10. dell’ Contributo dell’economia allo studio del consumo Tuttavia anche per Keynes i fattori che determinano i consumi hanno alcune caratteristiche soggettive date dalle aspettative sui redditi; Nella realtà una volta soddisfatti i bisogni primari, il consumatore può anche decidere di non spendere il suo reddito ma di risparmiarlo per garantirsi il mantenimento di quel tenore di vita. In tal modo la domanda non cresce al crescere del reddito 10 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 11. Superamento del modello economico L’analisi economica non è sufficiente a comprendere tutti i fattori che influenzano e determinano i fenomeni di consumo; Il consumo non è solo l’espressione di un comportamento economico, condotto con maggiore o minore razionalità, ma è anche fortemente condizionato da fattori sociologici e psicologici. psicologici 11 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 12. Fattori sociologici e psicologici del consumo Fattori sociologici: considerano i consumi nella prospettiva della collettività Fattori psicologici : guardano ai comportamenti dei singoli e ne analizzano le caratteristiche della personalità, i processi di apprendimento , le motivazioni e l’influsso dei meccanismi di comunicazione e di convinzione sui processi di consumo; 12 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 13. Analisi sociologica del consumo Teoria di Veblen: Il consumatore dipende dalla struttura sociale in cui è inserito piuttosto che da un sistema di bisogni individuali. Il possesso della ricchezza è alla base della reputazione e della stima. La ricchezza deve però farsi notare e ciò avviene o mediante l’agiatezza vistosa o mediante il consumo vistoso. vistoso L’emulazione, cioè il continuo confronto antagonistico con emulazione coloro con i quali il consumatore ama paragonarsi, è la molla delle scelte di beni. La difesa che viene attuata dalle classi più agiate quando le classi inferiori cercano di avvicinarsi consistono nell’aumentare continuamente il livello qualitativo dei consumi oppure nell’attuare comportamenti di sottoconsumo ostentativo 13 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 14. Analisi sociologica del consumo Teoria di Duesemberry: Il consumo è fondamentalmente un fenomeno sociale e le preferenze dei singoli individui non si formano in modo autonomo, ma sono la risultante di una serie di interdipendenze sociali, cioè delle scelte e dei sociali comportamenti degli altri individui. La soddisfazione dei consumatori non deriva tanto dall’aver esaudito il proprio sistema di bisogni individuali, quanto dalla comparazione dei propri consumi e quelli dei gruppi sociali con cui interagisce (effetto dimostrativo) 14 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 15. Analisi sociologica del consumo Secondo la teoria dei gruppi di riferimento di Duesemberry il comportamento di consumo è condizionato dagli influssi provenienti dai gruppi sociali con cui l’individuo si confronta, pur non facendone necessariamente parte. Duesenberry sottolinea gli effetti esercitati dai gruppi cui aspira il consumatore (o da quelli con cui si identifica) anche se con essi non si stabiliscono frequenti contatti sociali. Inoltre esiste un effetto ratchet (di trascinamento, inerzia) per cui se il reddito aumenta, aumenta il livello di consumo, se poi diminuisce, non diminuisce correlativamente il consumo. Il consumatore cerca di rimanere nel livello più alto raggiunto 15 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 16. Analisi sociologica del consumo Marris nella “Teoria del capitalismo manageriale”: “ Un contatto socioeconomico è quello che si fa con una persona con cui si è in relazione tale che il suo comportamento in quanto consumatore sia in grado di influenzare il nostro” Galbraith in “The Affluent Society”: “quando una società diviene sempre più opulenta, vengono creati sempre maggiori bisogni … l’aumento dei consumi … crea nuovi bisogni mediante la suggestione e l’emulazione. Anche chi produce può creare volontariamente dei bisogni … in questo caso i bisogni derivano dalla produzione.”. 16 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 17. Analisi psicologica del consumo Analisi dei processi di apprendimento nei comportamenti di consumo Influsso della personalità e delle motivazioni nella formazione delle preferenze Influenza esercitata sugli individui dalle informazioni provenienti dall’ambiente esterno Effetti dei processi di comunicazione interpersonale 17 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 18. Analisi dei processi di apprendimento Formazione delle preferenze e fidelizzazione Scuola comportamentista (behaviorism ) (J.B.Watson, Skinner ) Scuola cognitivista (Neisser, Miller, Galanter, Pribram) 18 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 19. Apprendimento: Comportamentismo Comportamentismo: Processo di stimolo-risposta Prevalenza degli stimoli ambientali sulla volontà del singolo Critica l'uso dell'introspezione per studiare l'attività della mente. Unico oggetto della Psicologia è lo studio dei comportamenti osservabili. La mente - la cui attività non è osservabile - è data da una serie di disposizioni comportamentali. La mente non può essere ipotizzata come categoria di studio, perché non sperimentalmente osservabile. Watson mette in evidenza i risvolti psicologici della scoperta di Pavlov, evidenziando come anche nell'uomo si possa condizionare l'associazione di determinate risposte a precisi stimoli; 19 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 20. Apprendimento: Comportamentismo Pavlov era un fisiologo, premio nobel nel 1904, che studiava sperimentalmente la funzione delle ghiandole gastriche. Rilevò che i cani secernevano saliva non solo quando era presentato loro del cibo ma anche quando era emesso un segnale che preannunciava l'arrivo del cibo. Definì condizionata la risposta (in questo caso la salivazione) ad uno stimolo neutro (il segnale) associato allo stimolo originale (il cibo). Definì l'impulso primario, ad esempio la fame, stimolo incondizionato e la salivazione riflesso incondizionato ossia innato come la fame; definì invece stimolo condizionato la carne. Se lo stimolo condizionato è preceduto da uno stimolo neutro (ad esempio una luce s1), il cane si mette a salivare come in presenza della carne: si forma ciò che è stato chiamato riflesso condizionato 20 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 21. Apprendimento: Comportamentismo Se apprendimento è una modifica del comportamento, potremo rappresentare l'acquisizione da parte di un qualsiasi individuo di una certa quantità n di nozioni nuove, obiettivo di un insegnamento, con la seguente formula: se Si= X =1 Sf = X+n Dove : Si =lo stato iniziale, i prerequisiti, di competenza dell'individuo. Convenzionalmente è rappresentato con X e posto al valore 1, Sf = lo stato finale che dopo l'apprendimento raggiunge il valore di X uguale a 1+n n = è la quantità di nuove conoscenze apprese e che prima non aveva. 21 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 22. Apprendimento: Comportamentismo Il Behaviorismo ha il merito storico di aver tagliato i ponti con le precedenti teorie sull'apprendimento, teorie innatiste, genetiste, razziste ecc.., avendo messo in giusto rilievo l'importanza degli stimoli esterni. la sua limitazione consiste nel non affrontare il problema alla radice, non indagando sulle cause che muovono i comportamenti. 22 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 23. Apprendimento: Comportamentismo Skinner accentra l'analisi non solo sugli stimoli , ma sui rinforzi. Per rinforzo si intende il cemento dell'apprendimento, e l'esperienza è il più potente dei rinforzi possibili perché rende fisso un certo tipo di comportamento. Il rinforzo positivo fissa in modo definitivo l'apprendimento, ed è il motore dell'apprendimento anche negli animali. Il rinforzo positivo aumenta l'apprendimento in quanto la gratificazione in una certa azione determina una esperienza positiva che cementa il comportamento. Il rinforzo negativo è la eliminazione di un comportamento indesiderato. In questo caso, l'apprendimento non aumenta ma è solo inibito il comportamento, l'azione oggetto di insuccesso. Non va confusa la punizione con il rinforzo negativo:quot;In realtà la punizione è una violenza gratuita poiché il comportamento punito riappare sempre. Se vogliamo eliminarlo (concetto di estinzione) è necessario impedire che esso venga rinforzato e contemporaneamente è necessario invece rinforzare il comportamento antagonista. 23 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 24. Apprendimento: Cognitivismo Mentre le teorie comportamentiste pongono l'accento sulla funzione stimolo-risposta per spiegare la formazione delle conoscenze, il cognitivismo punta la sua attenzione sull'analisi dei processi conoscitivi e sullo studio delle possibili forme di rappresentazione delle conoscenze. che la nostra mente è capace di operare; Tramite l’analisi introspettiva come metodo conoscitivo, e l'affermarsi della concezione di comportamento umano come risultato di un processo cognitivo articolato e variamente strutturato di elaborazione delle informazioni fa proprie le scoperte derivate dalla cibernetica e dagli studi sull'intelligenza artificiale , al fine di comprendere gli algoritmi che sostanziano l'attività mentale 24 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 25. Apprendimento: Cognitivismo Studia il funzionamento della mente; L'operatività della mente è assimilata a quella di un software che processa di continuo informazioni (input) provenienti dall'esterno producendo informazioni (output) che si traducono in rappresentazioni delle conoscenze dotate di significato. Il focus è sui fattori soggettivi quali : aspirazioni, desideri, curiosità, ecc… Nasce in contrapposizione con il comportamentismo ma entrambe le discipline si basano su una scientificità di tipo naturalistico, nel comune tentativo di assimilare lo studio della mente umana alle scienze fisiche 25 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 26. Apprendimento: Comportamentismo v/s Cognitivismo PROCESSI COMPORTAMENTO STIMOLO COGNITIVI DI CONSUMO BLACK BOX 26 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 27. Influsso della personalità e delle motivazioni Scuola Freudiana Le forze psichiche che determinano il comportamento degli individui sono in larga misura inconsce; A fianco della sfera della consapevolezza, esiste l’inconscio,in grado di condizionare tutta la vita inconscio dell’individuo e anche il suo comportamento di consumo; Il termine razionale si riferisce al concetto di razionalità economica vale a dire alla sistematica analisi delle alternative in termini di costi e vantaggi comparati; I prodotti sono acquistati non solo per il loro valore funzionale ma anche per il significato simbolico che ad essi associa il consumatore. 27 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 28. Influsso della personalità e delle motivazioni Scuola Freudiana Nell’inconscio infatti risiede la fonte dell’agire cioè gli impulsi fondamentali, quell’insieme di istinti primordiali alla base di ogni comportamento umano. Il serbatoio di tali impulsi è l’ID, che esiste fin dalla nascita; Nel bambino, nei primi anni di vita, si forma poi gradualmente l’EGO, vale a dire la sfera di coscienza in cui è organizzato il processo di pensiero logico. Si tratta del centro di consapevolezza dell’individuo, teso a formulare i programmi con cui soddisfare gli impulsi primordiali; Nello sviluppo psichico del bambino, a poco a poco, prende poi forma il SUPER-EGO, struttura mentale dell’individuo in cui risiede la funzione morale, che rende moralmente e socialmente accettabile la soddisfazione degli impulsi primari 28 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 29. Influsso della personalità e delle motivazioni Scuola Freudiana (Esempio) L’acquisto di un’auto sportiva potrebbe essere giustificato da parte di un consumatore a livello di Ego con l’argomentazione razionale della necessità di disporre di un mezzo che consenta rapidi spostamenti. Ciò può essere anche l’espressione di bisogni inconsci di esibizionismo (a livello di Id). Il conflitto con il Super-Ego, che potrebbe impedire l’acquisto trovando immorale la soddisfazione di pulsioni esibizionistiche, è risolto dalla motivazione razionale e cosciente (necessità di viaggiare in modo rapido). Acquistare un’auto potente per questo motivo non è infatti immorale. 29 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 30. Influsso della personalità e delle motivazioni Scuola Freudiana – Limiti: Le valenze simboliche non sempre superano quelle funzionali; Gli strumenti psicoanalitici non possono essere applicati in modo del tutto corretto al marketing per mancanza ad esmepio di approfondimento sul soggetto ; L’approccio psicoanalitico non considera il contesto sociale ed ambientale 30 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 31. Influenza delle informazioni e della comunicazione Scuola di Gestalt La scuola europea o meglio mitteleuropea della Gestaltheorie (dal tedesco gestalt = forma) detta anche psicologia della forma. Così come nel behaviorismo la chiave di comprensione è nel quot;behaviorquot; cioè nel comportamento, nella gestaltheorie il centro dell'analisi diventa la percezione, l'analisi della percezione La percezione è il primo atto che ci mette in comunicazione con l'esterno, è appunto l'atto immediato, il contatto come lo chiamerebbe Jakobson nella comunicazione, tutto ciò che i behavioristi hanno chiamato stimolo esterno. 31 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 32. Influenza delle informazioni e della comunicazione Scuola di Gestalt All'avvento del nazismo (1933) tutti o quasi i rappresentanti di questa scuola di pensiero dovettero emigrare, per la maggior parte negli USA, dove incontrarono i behavioristi. Le due Scuole prima si contrapposero ma con l'andar del tempo finirono per integrarsi in quanto le suggestioni dell'una entrarono nell'altra e viceversa. Un esperimento che fece Max Wertheimer (Praga, 1880 - 1943) fece notare che se appendiamo un certo numero di lampade di qualsivoglia colore ad un filo, queste da vicino ci appariranno distinte e separate tra loro, ma ad una certa distanza appariranno come un unico filo di luce. Cioè la percezione è di un'unica striscia di luce. Oppure durante l'ascolto di una melodia sentita come un tutto unico e non riusciamo a percepire il suono del singolo strumento. 32 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 33. Influenza delle informazioni e della comunicazione Scuola di Gestalt Queste teorie si contrapposero immediatamente alle teorie comportamentiste , in quanto per i gestaltisti quando percepiamo un oggetto non abbiamo a che fare con un insieme di sensazioni frammentarie che sono analizzate e poi riunite in una sintesi, ma abbiamo sempre di fronte una unità strutturale; per i behavioristi è vero l'esatto contrario, in virtù di una serie di stimoli e risposte, quindi prima un'analisi e poi una sintesi. Wolfgang Kholer (1887 - 1967) sperimentò con delle scimmie antropomorfe la capacità di pervenire alla soluzione di un semplice problema, quello di arrivare a prendere del cibo appeso al soffitto di una stanza vuota nella quale erano state poste delle casse rovesciate ed una canna di bambù. 33 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 34. Influenza delle informazioni e della comunicazione Scuola di Gestalt La scimmia sottoposta all'esperimento dopo un certo periodo di esitazione ha il cosiddetto quot;lampo di genioquot;, definito Insight, e perviene alla soluzione raggiungendo il cibo dopo essere salita sulla cassa e aver fatto cadere le banane aiutandosi con la canna di bambù. Non sono sufficienti gli stimoli per pervenire all'apprendimento, alla soluzione di problemi anche semplici, ma c'è bisogno anche di ciò che abbiamo definito quot;intuito“ inteso come capacità di trovare soluzioni ed è la premessa dell'intelligenza umana. 34 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 35. Influenza delle informazioni e della comunicazione L’efficacia della pubblicità è largamente influenzata dalla predisposizione del ricevente (audience) nei confronti del mezzo utilizzato e dei contenuti del messaggio. Tale predisposizione è a sua volta determinata da componenti “consce” e “inconsce”, nel senso che il consumatore risulta essere in grado di controllare solo alcune dimensioni, mentre altri fattori sono al di fuori della sua capacità di controllo. 35 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 36. Effetti dei processi di comunicazione interpersonale Nei processi di influenza del consumatore un ruolo fondamentale ha la comunicazione interpersonale, la cui capacità di convinzione è superiore di quella della pubblicità (a causa di sensibilità dei consumatori all’ambiente sociale di appartenenza e di riferimento, esposizione a modelli di consumo, influenza di opinion leader, …). 36 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 37. Opinion leadership E’ il processo attraverso il quale una persona (l’opinion leader) influenza informalemente le azioni di consumo o le attitudini degli altri che sono opinion seekers o opionion recipients. 37 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 38. Opinion leadership Credibilità Informazioni sia positive che negative su un prodotto Informazione e consiglio È specifica per categoria È un rapporto a due vie 38 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI
  • 39. Evoluzione dei consumi in Italia Elementi di cambiamento nei consumatori: Rapporto con la casa Funzione sociale e individuale del lavoro Aumento età media della popolazione Evoluzione dei modelli e strutture familiari Mobilità della popolazione e flussi migratori Crescente attenzione per la natura e per l’ambiente 39 Corso di MARKETING Prof. Gandolfo DOMINICI