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Prima di costruire
proviamo a de-costruire
“(…) il ruolo dell’architettura, oggi, consiste nel modificare una
materia esistente, la materia urbana ... a partire da un catalogo che non è
tipologicamente identificato, ma che obbliga, ogni volta, ad una diagnosi;
ogni progetto di architettura dovrebbe, oggi, partire da un atto di analisi, da
un atto concettuale ..”
Jean Nouvel
Analizziamo tramite la scomposizione
la de-costruzione
del sistema spazio pubblico
Cos’è un sistema?
___________________________________________________
___________________________________________________
___________________________________________________
___________________________________________________
___________________________________________________
___________________________________________________
Il sistema, nella sua accezione più generica, è:
un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o
definite dal suo osservatore.
L’utente (o insieme di utenti) ha un ruolo fondamentale, è parte attiva del
sistema.
Ogni individuo “legge” lo spazio pubblico e quindi “genera” un sistema o
meglio una sua interpretazione.

Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da
più parti (tessuti, elementi, ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro
(e con altri sistemi), formando un tutt'uno in cui, ogni parte, dà un contributo per
una finalità comune.
La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea
fra le singole parti che lo costituiscono. Oppure il disequilibrio soprattutto se
non è un sistema flessibile.
Ogni spazio ha i suoi propri sistemi, per la morfologia, per le funzioni che
accoglie, per la struttura/organizzazione che si è creata.
Le componenti di un sistema
Le componenti di un sistema (generico) si possono riassumere in:
1.  grandezze fisiche
2.

parti, statiche o in movimento

3. elementi funzionali
4. metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività
costruiscono/fondano una rete con i nodi.

Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
Le componenti del

sistema Spazio Pubblico
Nel caso dello spazio

pubblico si può dire:

A. le grandezze fisiche sono date dalla sua morfologia ambientale che sia
naturale o artificiale
B. le parti statiche sono formate dai segni, gli elementi fissi, le parti in
movimento sono i flussi legati alle funzioni (e quindi alle utenze)
C. gli elementi funzionali sono rappresentati dalle attività che accoglie
D. i metodi e le regole sono definiti dalle funzioni e i nodi, sono gli usi

Le componenti del sistema sono fortemente relazionate le une con le altre,
la morfologia condizione flussi e usi e viceversa
Morfologia ambientale
A_Le grandezze fisiche: Morfologia ambientale
La morfologia del luogo, il contesto, vincola fortemente le scelte progettuali
dello spazio pubblico. Una corte interna e una grande piazza, un vicolo e
un viale, sono situazioni diverse dove in maniera diversa ci relazioniamo e
dove per raggiungere gli effetti voluti i segni e gli elementi del piano
devono essere in equilibrio con i volumi, estensioni orizzontali e
possibilità percettive dell’osservatore.
Prendiamo a prestito la divisione morfologica di Kevin Lynch (1):
A.1_

Percorsi

A.2_Margini
A.3_Quartieri/isolati
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A.5_Riferimenti

(1) The image of the city, 1960, trad. it. L’immagine della città, Venezia, Marsilio Editori, prima edizione 1964, decima 2001
A.1_
Percorsi
I percorsi sono i canali lungo i quali ci si muove abitualmente, occasionalmente
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Possono essere strade, vie pedonali, piste ciclabili, linee di trasporto pubblico,
…
Sono elementi urbani predominanti, fortemente gerarchizzati a seconda delle
attività che accolgono che ne determinano la loro dimensione e il loro
ruolo di relazione.
Caratterizzati da elementi di continuità e di discontinuità che ne determinano
pause od accellerazioni.
A.2_
Margini
Per margini si intendono elementi dalla destinazione incerta, confini tra due
aree. Corti interne agli insediamenti residenziali, private ma aperte, troppo
aperte da appartenere ai residenti, troppo chiuse per essere spazio
pubblico. Aree ai confini di una strada, abbastanza ampie da farsi notare,
troppo piccole per assumere un ruolo.
Spesso sono spazi che creano continuità visiva ma non sono attraversabili
fisicamente.
A.3_
Quartieri/isolati
Definiamo i pieni, i luoghi dalla destinazione certa, che formano il fondale, lo
skyline della vita collettiva. Le loro dimensioni e relazioni aiutano a
stabilire, formare i rapporti di distanza fondamentali per il processo
conoscitivo di un ambiente.
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Intesi come eccezioni, punti strategici. Possono essere congiunzioni, luoghi di
interruzioni dei trasporti, attraversamenti, emergenze ambientali ed
architettoniche.
In tali luoghi si acuisce l’attenzione poiché spesso rappresentano un
cambiamento di funzione, di situazione, di paesaggio. Un cambio di stato
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Spesso coincidono con i nodi. Elementi emergenti, evidenti, assimilati dalla
conoscenza collettiva. Fondamentali riferimenti urbani: duomo, ospedale,
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A_Analisi delle grandezze fisiche: Morfologia ambientale
Definiamo la morfologia del luogo sottoposto all’analisi, tramite l’utilizzo delle
categorie individuate che caratterizzano lo spazio, lo definiscono, ne
condizionano l’uso sia nella loro presenza che nella loro assenza

Strumenti: Disegni, fotografie, testo, parole chiave….puntare l’attenzione ai
fattori percettivi (colore, suono, grana e texture, dislivelli, luce)
I segni
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Una serie di punti allineati scandisce un ritmo, condiziona una separazione
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La Linea
Lo spostamento bidimensionale da un punto verso un altro costituisce la linea
(i percorsi). La linea ha il potere di accentuare e graduare, la tensione cambia se
è spezzata o curva, se nello sdoppiarsi converge o diverge e nel ripetersi si
annulla.
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Delimitare un area, tracciare un confine, separare o relazione.
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L’elemento superficie è la trasformazione dinamica delle forme base, punti e linee.
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le funzioni principali
Nella quotidianità siamo abituati a pensare al suolo, dello spazio
pubblico, come a qualcosa di abbastanza liscio, sempre immobile,
normalmente passivo

In realtà le articolazioni sono molteplici e strategiche per le destinazioni
d’uso, le segnalazioni ed i rapporti con il costruito (confini privati),
per le relazioni tra i luoghi
Il sistema orizzontale adopera un linguaggio di segni e di elementi base
che stimola la percezione nelle azioni del movimento e attiva il processo
di conoscenza dello spazio.
Queste funzioni significative trovano spesso analogie con le più semplici
e pratiche relazioni d’uso e contribuiscono a qualificare un aspetto
tecnico con un segnale architettonico.
Si individuano 7 funzioni principali:
dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua
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filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto
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fisico o solo percettivo

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segnalare_supporto attivo di messaggi codificati
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Gli usi
C_Gli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI
Conoscere il principale obiettivo funzionale di un luogo permette di operare
con scelte appropriate per la ridefinizione delle caratteristiche di
forma/dimensione e sulle qualità tecniche dei componenti.
Spesso le strade tramandate erano state pensate a misura d’uomo e non
per un intenso traffico veicolare, ogni utente richiede specifici ritmi percettivi,
livelli informativi, caratteristiche di attrito e di resistenza, soste e parcheggi,
sicurezza e protezione.
La valenza utente, pari a quella formale è un importante elemento di
progetto.
Analisi degli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI
C_
Definiamo le funzioni del luogo, i metodi e le regole che condizionano gli USI
dello spazio. L’analisi e il progetto dello spazio pubblico non possono
prescindere dall’uso che ne fanno le persone, dalla loro percezione, dal
ruolo sociale che assume nel contesto in cui è collocato.
Individuiamo (2):
- usi legati alle attività necessarie
- usi relazionati a funzioni sociali
- usi correlati alle attività volontarie

Strumenti: fotografie, disegni, interviste e mappatura tramite disegno.
(2) Jan Gehl, Lived mellen Husen, (1980). Trad. it. Vita in città. Spazio urbano e vita sociale, Rimini, Maggioli editori, 1991
Il progetto a sistema cerca di definire a priori tutte le parti, di ipotizzarne le
integrazioni, le relazioni integrando diversi e molteplici livelli di lettura:
tecnologico, tecnico, morfologico, estetico, culturale, materico, relazionale,…
e parte da un analisi approfondita.
de-costruiamo, scomponiamo il sistema spazio pubblico per conoscerne gli
elementi costitutivi e le logiche di relazione con la finalità di riuscire a
ripensarlo tramite una progettazione sistemica atta a pre-vedere, vedere
prima aiuta a raggiungere più facilmente l’obiettivo.
Qualità dello spazio pubblico
Cerchiamo di definire la qualità del sistema spazio pubblico:
Con il complesso termine qualità si comprendono molteplici aspetti:
- 
- 
- 
- 
- 
- 
- 

Accessibilità
Comfort
Sicurezza
Familiarità
_____________________________
_____________________________
_____________________________
Comfort e accessibilità
Comfort: livello di benessere percepito dall’utente serve ad indicare il "livello
di benessere" percepito.
Accessibilità: privo di barriere
L'accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio o di
una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia di utente.
Nella logica del progetto senza barriere, supportata dalla legislazione, lo spazio
pubblico diviene sempre più oggetto di operazioni di riorganizzazione,
adeguamento percorsi e soste per un utenza “svantaggiata”.
In verità gli ostacoli sono fonte di disagio per chiunque, limitano o impediscono
l’agevole e sicura fruizione dello spazio.
Le barriere architettoniche sono spesso delle barriere culturali, arretratezza
delle tradizioni e dei modi di progettare lo spazio pubblico.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sicurezza e familiarità
Sicurezza: dal latino “sine cura”: senza preoccupazione, può essere definita
come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati
indesiderati". Il presupposto della conoscenza è fondamentale.
Familiarità: riconoscibilità, individuazione di riferimenti utili all’orientamento e
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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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  • 2. “(…) il ruolo dell’architettura, oggi, consiste nel modificare una materia esistente, la materia urbana ... a partire da un catalogo che non è tipologicamente identificato, ma che obbliga, ogni volta, ad una diagnosi; ogni progetto di architettura dovrebbe, oggi, partire da un atto di analisi, da un atto concettuale ..” Jean Nouvel
  • 3. Analizziamo tramite la scomposizione la de-costruzione del sistema spazio pubblico
  • 5. Il sistema, nella sua accezione più generica, è: un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche relazioni visibili o definite dal suo osservatore. L’utente (o insieme di utenti) ha un ruolo fondamentale, è parte attiva del sistema. Ogni individuo “legge” lo spazio pubblico e quindi “genera” un sistema o meglio una sua interpretazione. Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
  • 6. Un sistema può essere definito come l'unità fisica e funzionale, costituita da più parti (tessuti, elementi, ecc.) interagenti (od in relazione funzionale) tra loro (e con altri sistemi), formando un tutt'uno in cui, ogni parte, dà un contributo per una finalità comune. La caratteristica di un sistema può essere l'equilibrio complessivo che si crea fra le singole parti che lo costituiscono. Oppure il disequilibrio soprattutto se non è un sistema flessibile. Ogni spazio ha i suoi propri sistemi, per la morfologia, per le funzioni che accoglie, per la struttura/organizzazione che si è creata.
  • 7. Le componenti di un sistema
  • 8. Le componenti di un sistema (generico) si possono riassumere in: 1.  grandezze fisiche 2. parti, statiche o in movimento 3. elementi funzionali 4. metodi e regole che utilizzati insieme caratterizzano un'attività costruiscono/fondano una rete con i nodi. Fonte_http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema
  • 9. Le componenti del sistema Spazio Pubblico
  • 10. Nel caso dello spazio pubblico si può dire: A. le grandezze fisiche sono date dalla sua morfologia ambientale che sia naturale o artificiale B. le parti statiche sono formate dai segni, gli elementi fissi, le parti in movimento sono i flussi legati alle funzioni (e quindi alle utenze) C. gli elementi funzionali sono rappresentati dalle attività che accoglie D. i metodi e le regole sono definiti dalle funzioni e i nodi, sono gli usi Le componenti del sistema sono fortemente relazionate le une con le altre, la morfologia condizione flussi e usi e viceversa
  • 12. A_Le grandezze fisiche: Morfologia ambientale La morfologia del luogo, il contesto, vincola fortemente le scelte progettuali dello spazio pubblico. Una corte interna e una grande piazza, un vicolo e un viale, sono situazioni diverse dove in maniera diversa ci relazioniamo e dove per raggiungere gli effetti voluti i segni e gli elementi del piano devono essere in equilibrio con i volumi, estensioni orizzontali e possibilità percettive dell’osservatore.
  • 13. Prendiamo a prestito la divisione morfologica di Kevin Lynch (1): A.1_ Percorsi A.2_Margini A.3_Quartieri/isolati A.4_Nodi A.5_Riferimenti (1) The image of the city, 1960, trad. it. L’immagine della città, Venezia, Marsilio Editori, prima edizione 1964, decima 2001
  • 14. A.1_ Percorsi I percorsi sono i canali lungo i quali ci si muove abitualmente, occasionalmente o potenzialmente. Possono essere strade, vie pedonali, piste ciclabili, linee di trasporto pubblico, … Sono elementi urbani predominanti, fortemente gerarchizzati a seconda delle attività che accolgono che ne determinano la loro dimensione e il loro ruolo di relazione. Caratterizzati da elementi di continuità e di discontinuità che ne determinano pause od accellerazioni.
  • 15. A.2_ Margini Per margini si intendono elementi dalla destinazione incerta, confini tra due aree. Corti interne agli insediamenti residenziali, private ma aperte, troppo aperte da appartenere ai residenti, troppo chiuse per essere spazio pubblico. Aree ai confini di una strada, abbastanza ampie da farsi notare, troppo piccole per assumere un ruolo. Spesso sono spazi che creano continuità visiva ma non sono attraversabili fisicamente.
  • 16. A.3_ Quartieri/isolati Definiamo i pieni, i luoghi dalla destinazione certa, che formano il fondale, lo skyline della vita collettiva. Le loro dimensioni e relazioni aiutano a stabilire, formare i rapporti di distanza fondamentali per il processo conoscitivo di un ambiente.
  • 17. A.4_ Nodi Intesi come eccezioni, punti strategici. Possono essere congiunzioni, luoghi di interruzioni dei trasporti, attraversamenti, emergenze ambientali ed architettoniche. In tali luoghi si acuisce l’attenzione poiché spesso rappresentano un cambiamento di funzione, di situazione, di paesaggio. Un cambio di stato dove necessita prendere delle decisioni.
  • 18. A.5_ Riferimenti Spesso coincidono con i nodi. Elementi emergenti, evidenti, assimilati dalla conoscenza collettiva. Fondamentali riferimenti urbani: duomo, ospedale, stazione (architettonici); montagne, mare, fiume, lago (ambientali).
  • 19. A_Analisi delle grandezze fisiche: Morfologia ambientale Definiamo la morfologia del luogo sottoposto all’analisi, tramite l’utilizzo delle categorie individuate che caratterizzano lo spazio, lo definiscono, ne condizionano l’uso sia nella loro presenza che nella loro assenza Strumenti: Disegni, fotografie, testo, parole chiave….puntare l’attenzione ai fattori percettivi (colore, suono, grana e texture, dislivelli, luce)
  • 21. I B_segni fissi o in movimento_il disegno Urbano Classificazione degli parti (elementi) per forme geometriche: B.1_Punto B.2_Linea B.3_Contorno B.4_Superficie
  • 22. B.1_ Il Punto Il sistema centrico si contrappone a quello omogeneo della griglia ortogonale e il punto risulta spesso l’elemento di concentrazione e di forza repulsiva. Si trova nel punto il momento del silenzio, l’interruzione, la fine di un periodo scritto. Questo potere lo mantiene anche nello spazio pubblico condizionando le utenze. Una serie di punti allineati scandisce un ritmo, condiziona una separazione filtrando percezione e utenza, inserisce il dinamismo direzionale.
  • 23. B.2_ La Linea Lo spostamento bidimensionale da un punto verso un altro costituisce la linea (i percorsi). La linea ha il potere di accentuare e graduare, la tensione cambia se è spezzata o curva, se nello sdoppiarsi converge o diverge e nel ripetersi si annulla.
  • 24. B.3_ Contorno/margine Delimitare un area, tracciare un confine, separare o relazione.
  • 25. B.4_ Superficie L’elemento superficie è la trasformazione dinamica delle forme base, punti e linee. Possiamo individuare tre grandi famiglie: 1-concentriche 2_direzionali 3_omogenee
  • 26. I segni le funzioni principali
  • 27. Nella quotidianità siamo abituati a pensare al suolo, dello spazio pubblico, come a qualcosa di abbastanza liscio, sempre immobile, normalmente passivo In realtà le articolazioni sono molteplici e strategiche per le destinazioni d’uso, le segnalazioni ed i rapporti con il costruito (confini privati), per le relazioni tra i luoghi
  • 28. Il sistema orizzontale adopera un linguaggio di segni e di elementi base che stimola la percezione nelle azioni del movimento e attiva il processo di conoscenza dello spazio. Queste funzioni significative trovano spesso analogie con le più semplici e pratiche relazioni d’uso e contribuiscono a qualificare un aspetto tecnico con un segnale architettonico. Si individuano 7 funzioni principali:
  • 29. dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua 1_ separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una centralità 2_ forte che trasforma il resto in sfondo ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine del 3_ disegno lo può rendere più leggibile e flessibile gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come anche i 4_ codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche 5_ correlare_definire un sistema di relazione con il contesto filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto fisico o 6_ solo percettivo segnalare_supporto attivo di messaggi codificati 7_
  • 30. 1_ dirigere_il forte potere di una linea bianca su una superficie continua Piazza Ducale di Vigevano
  • 31. 2_ separare_può avvenire anche senza barriere fisiche, tramite una centralità forte che trasforma il resto in sfondo NL Architects, Basket Bar, Utrecht
  • 32. 2_ separare Caruso St John, Stortorget, Kalmar_Svezia
  • 33. 3_ ordinare_tecnicamente è un luogo molto ben organizzato. L’ordine del disegno lo può rendere più leggibile e flessibile Mosbach Paysagistes, Botanic Garden, Bordeaux
  • 34. 3_ ordinare FOA, South East CoastalPar, Barcellona
  • 35. gerarchizzare_il dislivello è molto efficace per questo scopo come 4_ anche i codici simbolici realizzati con il colore o le forme geometriche Marco Navarra, Parco Lineare, Caltagirone e Piazza Armerina
  • 36. correlare_definire un sistema di relazione con il contesto 5_ Miguel Roca, area pedonale_Cordoba 1999
  • 37. filtrare_si verifica sul piano orizzontale un effetto selezionante, effetto 6_ fisico o solo percettivo Hideki Yoshimatsu+Archipro Architects, Cemetery for the Unknow, Hiroshima
  • 38. segnalare_supporto attivo di messaggi codificati 7_ Delogu Architetti Associati, Piazza Duomo, Sinnai, Sardegna
  • 40. C_Gli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI Conoscere il principale obiettivo funzionale di un luogo permette di operare con scelte appropriate per la ridefinizione delle caratteristiche di forma/dimensione e sulle qualità tecniche dei componenti. Spesso le strade tramandate erano state pensate a misura d’uomo e non per un intenso traffico veicolare, ogni utente richiede specifici ritmi percettivi, livelli informativi, caratteristiche di attrito e di resistenza, soste e parcheggi, sicurezza e protezione. La valenza utente, pari a quella formale è un importante elemento di progetto.
  • 41. Analisi degli elementi funzionali_I metodi e le regole= USI C_ Definiamo le funzioni del luogo, i metodi e le regole che condizionano gli USI dello spazio. L’analisi e il progetto dello spazio pubblico non possono prescindere dall’uso che ne fanno le persone, dalla loro percezione, dal ruolo sociale che assume nel contesto in cui è collocato. Individuiamo (2): - usi legati alle attività necessarie - usi relazionati a funzioni sociali - usi correlati alle attività volontarie Strumenti: fotografie, disegni, interviste e mappatura tramite disegno. (2) Jan Gehl, Lived mellen Husen, (1980). Trad. it. Vita in città. Spazio urbano e vita sociale, Rimini, Maggioli editori, 1991
  • 42. Il progetto a sistema cerca di definire a priori tutte le parti, di ipotizzarne le integrazioni, le relazioni integrando diversi e molteplici livelli di lettura: tecnologico, tecnico, morfologico, estetico, culturale, materico, relazionale,… e parte da un analisi approfondita. de-costruiamo, scomponiamo il sistema spazio pubblico per conoscerne gli elementi costitutivi e le logiche di relazione con la finalità di riuscire a ripensarlo tramite una progettazione sistemica atta a pre-vedere, vedere prima aiuta a raggiungere più facilmente l’obiettivo.
  • 44. Cerchiamo di definire la qualità del sistema spazio pubblico: Con il complesso termine qualità si comprendono molteplici aspetti: -  -  -  -  -  -  -  Accessibilità Comfort Sicurezza Familiarità _____________________________ _____________________________ _____________________________
  • 45. Comfort e accessibilità Comfort: livello di benessere percepito dall’utente serve ad indicare il "livello di benessere" percepito. Accessibilità: privo di barriere L'accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia di utente. Nella logica del progetto senza barriere, supportata dalla legislazione, lo spazio pubblico diviene sempre più oggetto di operazioni di riorganizzazione, adeguamento percorsi e soste per un utenza “svantaggiata”. In verità gli ostacoli sono fonte di disagio per chiunque, limitano o impediscono l’agevole e sicura fruizione dello spazio. Le barriere architettoniche sono spesso delle barriere culturali, arretratezza delle tradizioni e dei modi di progettare lo spazio pubblico. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
  • 46. Sicurezza e familiarità Sicurezza: dal latino “sine cura”: senza preoccupazione, può essere definita come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati". Il presupposto della conoscenza è fondamentale. Familiarità: riconoscibilità, individuazione di riferimenti utili all’orientamento e di conseguenza di stimolo per il processo di identificazione con il luogo. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.