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Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia




San Eugenio
              Perché trattare la FA


                          1/5 degli stroke, raddoppia la mortalità,
                          incremento 1,5 volte dei costi
                          1/3 dei ricoveri per aritmia
Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia




San Eugenio
STRATIFICAZIONE
Cardiologia




San Eugenio   RISCHIO EMBOLICO
STRATIFICAZIONE
Cardiologia




San Eugenio   RISCHIO EMORRAGICO
Cardiologia




San Eugenio
MANAGMENT
Cardiologia




San Eugenio           EPISODIO ACUTO



                 I°episodio aritmico         Ripetute recidive in terapia
                 Episodi sintomatici          Non indicazioni ad ATC
               Buone probabilità di RC        Pz anziani asintomatici
              Controllo fc non sufficiente    Scarse probabilità di RC
                  Controllo del ritmo           Controllo della fc
Cardiologia




San Eugenio
CARDIOVERSIONE
Cardiologia




San Eugenio   FARMACOLOGICA
FA acuta
Cardiologia




San Eugenio                       Amiodarone e.v.

                                64 pz                                  100
                                        placebo           amiodarone
              % riconversione




                                                                            68%
                                                                       50
                                                                            60%




                                                                       0
                                  0     2   4     6   8     10 12 24

                                                                                  Galve E - JACC 1996
Cardiologia


                FA acuta - Amiodarone
San Eugenio




     Efficacia dubbia e tardiva
     Non effetti emodinamici o               sulla conduzione
     sottohisiana
     Rallenta la fr. card.
     Effetti collaterali rari
         Indicazione: funzione ventricolare sin depressa, disturbi
          della conduzione sottohisiana
Cardiologia




San Eugenio
                                             FA acuta
         Amiodarone vs Propafenone e.v.
                               61 pz
                   100
                               propafenone 2mg/Kg           amiodarone 5 mg/Kg
   % conversione




                   50                      p < 0.001




                    0
                          0
                         ore   1       3               6           9              12
                                                           Negrini M - Cur Ther Res 1994
Cardiologia

         Farmaci ev nella FA Acuta
          Ripristino del Ritmo Sinusale a 1-2 ore
San Eugenio




          80               75
          70       61
          60
          50
          40                      32
          30                             20           20
          20                                    15          15

          10
              0
                  Propa   Fleca   Ibut   Sot   Amio   Dig   Pla

    N° studi       19      10      5      2     4      2    6
  N° pazienti 1405         308    276    86    130    157   221
Cardiologia


                  Fibrillazione atriale acuta
San Eugenio   Propafenone e.v. verso carico orale

              97 pazienti con FA < 48 ore, percentuale di conversione a RS
                                                                          98 100
              100
                                               e.v.
                                                                83 83
                                 P<0.001       per os
               75                              65
                    P<0.001      61                     60

               50   41
                                          27
               25
                             6
                0
                         1            3             6             12        24

                                                             Madonia, It Heart J 2000
Cardiologia

                                      FA acuta:
San Eugenio              Confronto tra Flecainide ev e per os

                                                   79 paz
       % 80                                                               68
                                            61
                                    57
                             53                                           71
                        60
       Ritmo sinusale




                                            58
                        40
                                                            Fleca ev

                        20                                  Fleca x os

                               7    18
                        0
                        RS 30      1 ora   2 ore                         8 ore
                             min

                                                      Alp N, Heart 2000
FA acuta –
Cardiologia




San Eugenio           Farmaci classe IC


     Farmaci più rapidi ed efficaci
     Rallentano la fr. card.
     Effetti emodinamici e sulla eccito-conduzione
         Indicazione: farmaci di prima scelta
Cardiologia

                        Farmaci 1C
San Eugenio       Controindicazioni

             frequenza cardiaca <90/min
             blocco bifascicolare (senza PM)
             malattia nodo del seno (senza PM)
             insufficienza cardiaca
             PA <100 mmHg
             asma bronchiale (Propafenone)
Cardiologia


                     VERNAKALANT
San Eugenio


   • Il Vernakalant agisce in maniera preferenziale sul tessuto
     atriale inibendo diversi canali ionici, determinando un
     aumento della refrattarietà atriale ed un rallentamento
     frequenza dipendente della conduzione atriale.

   • Il Vernakalant ha un rapido inizio di azione ed una emivita di
     circa 3-5 ore.

   • Il Vernakalant deve essere infuso ev alla dose di 3 mg/kg in
     10 min, dopo 15 minuti è possibile utilizzare una seconda
     dose di 2 mg/kg.
Cardiologia


                     VERNAKALANT
San Eugenio


   • Il Vernakalant è indicato nella FA di recente insorgenza
     (<7gg) e nella FA post cardiochirugia (< 3 gg).

   • Il Vernakalant determina il ripristino del RS nel 50% dei
     pazienti trattati in circa 90 min, con l’ 80% delle conversioni
     avvenute in una mediana di 8-14 min.

   • Il Vernakalant presenta una efficacia superiore la
     placebo(ACT I e III); superiore all’ amiodarone (AVRO),
     comparabile ai AA di classe 1C.
Cardiologia


                     VERNAKALANT
San Eugenio



   • Il Vernakalant è indicato a differenza dei farmaci di classe IC
     anche in presenza di cardiopatia strutturale, inclusa quella
     ischemica.
   • Il Vernakalant è controindicato in presenza di
        1. Ipotensione (PAS < 100 mmHg)
        2. Recente SCA (< 30 gg)
        3. Scompenso in classe NHYA III e IV
        4. Stenosi aortica severa
        5. QT > 440 ms
Cardiologia


              Controllo della FC in acuto
San Eugenio
Cardiologia


              FA e troponina
San Eugenio
MANAGEMENT A
Cardiologia




San Eugenio   LUNGO TERMINE
Cardiologia




San Eugenio
MANAGEMENT A
Cardiologia




San Eugenio   LUNGO TERMINE
               Controllo della FC
MANAGEMENT A
Cardiologia




San Eugenio     LUNGO TERMINE


              Controllo del Ritmo
Cardiologia




San Eugenio
MANAGEMENT A
Cardiologia




San Eugenio   LUNGO TERMINE
Cardiologia


                        Profilassi antiaritmica
San Eugenio

          Roy et al. (N Engl J Med 2000; 342: 913-20)
          CTAF study “Amiodarone to prevent recurrences of AF”

          403 PAF pts:
          FU 16 ± 5 months




          201 amiodarone           69 % SR
          101 sotalol              39 % SR
          101 propafenon           39 % SR
                                                                 Emex 2000
Cardiologia




San Eugenio




              Recurrence rate= 7% / anno
Cardiologia




San Eugenio
 Singola procedura off AA   Multiple procedure off AA   Terapia Farmacologica




   57%                       71%                        51
                                                        %
Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia


               Worldwide Survey 2010
San Eugenio




                           1995-2002   2003-2006
        Pazienti             8745        16309

        Procedure            12830       20825

        FA paross            100%        100%

        FA persist           53,4%       85,9%

        FA long lasting      20%         47,1%

        Successo no AA       52%          70%

        Successo + AA        23%          10%
Cardiologia


              Worldwide Survey 2010
San Eugenio




                      N°Pz   Successo no AA   Successo   Successo Totale
                                   %           +AA %           %
    FA paross         9590        74,9          9,1            84

    FA persist        4712        64,8           10           74,8

    FA long lasting   1853        63,1          7,9            71




                      Procedure/paziente =
                              1,5
Complicanze Ablazione Transcatetere:
Cardiologia




San Eugenio            Worldwide Survey 2010
              Pz tot= 16309; Procedure Nᴼ = 20825
        Complicanza                  Nᴼ Pz           %
        Morte                         25            0.15

        Tamponamento                  231           1.31

        Pseudoaneurisma               152       0.93

        Fistola A/V                   152       0.54

        Fistola A/E                    6        0.04

        Stroke                        37        0.23

        TIA                           115           0.71

        TOTALE                        741           4.5
Cardiologia




San Eugenio
ISOLAMENTO DELLE VP
Cardiologia




San Eugenio
              Disconnessione Segmentale




                        RF
Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia




San Eugenio
CONCLUSIONI
Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia




San Eugenio




              CVE: COME ?
Cardiologia

                        CVE:
San Eugenio            Tecnica


              • CVE Transtoracica

              • CVE Endocavitaria

              • CVE Transesofagea
Cardiologia

                                CVE:
San Eugenio                    Tecnica

    L’ efficacia della CVE dipende dalla
           a) presenza o meno di cardiopatia strutturale
           b) densità di corrente erogata al miocardio atriale

    La densità di corrente dipende da
          1) Massima corrente erogabile dal defibrillatore
          2) Forma d’ onda
          3) Grandezza e posizione delle piastre
          4) Impedenza toracica
Cardiologia




San Eugenio


              Lo shock bifasico presenta una
              maggiore efficacia, necessita di
              un minor numero di tentativi, di
              minore energia e rappresenta lo
              standard attuale per la CVE
Cardiologia

                      CVE:
San Eugenio    IMPEDENZA TORACICA
 L’ IT rappresenta la resistenza che la corrente elettrica incontra
 nell’ attraversare il sistema piastre – torace.

L’ IT dipende da
            • Dimensione ed orientamento delle placche
            • Spessore e composizione delle placche
            • Medium interposto tra cute e placche
            • Distanza tra le placche
            • Dimensioni corporee del paziente
            • Fase del ciclo respiratorio
            • Numero di shock
            • Intervallo di tempo tra gli shock
Cardiologia

                       CVE:
San Eugenio     Aspetti Procedurali
    • Ricovero in regime di DH
    • Anestesia generale o sedazione conscia
    • Segnale ecg di buona qualità
    • Energia di shock iniziale 200J
    • Se disponibile misura preliminare dell’ IT
    • Incrementi di 100 j
    • Intervallo tra shock ripetuti di almeno 1 min.
Cardiologia

                            CVE:
San Eugenio   Aspetti Procedurali in portatori di
                            PMK
  •    I circuiti dei PMK/AICD attuali sono generalmente protetti

  •    PMK/AICD possono essere in teoria sprogrammati dallo shock

  •    PMK/AICD devono essere interrogati/riprogrammati prima e
       dopo la procedura

  •    L’ ingresso di corrente può determinare danno miocardico o
       incremento della soglia di stimolazione

  •    La posizione antero-posteriore delle placche sembra essere la più
       sicura.

  •    E’ consigliabile una distanza di almeno 8 cm del bordo della placca
       dalla cassa del dispositivo
Cardiologia

                                CVE:
San Eugenio             Rischi e Complicanze
              •   Bradi-aritmie
                              Bradicardia
                              Asistolia
                              BAV di vario grado
                              Ritmo giunzionale

              •   Tachi-aritmie:
                              BESV &/o BEV
                              TV
                              FV

              •   EPA precoce e tardivo

              • Anomalie della ripolarizzazione transitorie

              • Lesioni cutanee
Cardiologia

               CVE:
San Eugenio   Recidive
Cardiologia

                               CVE:
San Eugenio         Potenziamento Farmacologico
                                    CLASSE IIa
     •        Il pre-trattamento con amiodarone, flecainide, ibutilide,
              propafenone, o sotalolo può essere utile nell’ incrementare l’
              efficacia della CVE e prevenire recidive (livello di evidenza B ).

     •        In caso di recidiva dopo CVE efficace, può essere utile
              ripetere la CVE dopo somministrazione profilattica di terapia
              con AA (livello di evidenza C).
Cardiologia

                               CVE:
San Eugenio         Potenziamento Farmacologico
                                   CLASSE IIb
     •        Nei pazienti con FA persistente l’ utilizzo di β bloccante,
              disopiramide, diltiazem, dofetilide, procainamide o verapamil
              può essere considerato anche se il loro effetto è incerto
              (livello di evidenza C ).

     •        L’ inizio della profilassi extraospedaliera può essere eseguita
              in pazienti senza cardiopatia documentata (livello di evidenza
              C).

     •        L’ inizio della profilassi extraospedaliera in pazienti con
              cardiopatia può essere eseguita se è stata già verificata la
              sicurezza del farmaco scelto (livello di evidenza C).
Cardiologia

                              CVE:
San Eugenio        Potenziamento Farmacologico

     •        L’ utilizzo del pre-trattamento con AA deve essere una scelta
              su base individuale.

     •        Il pre-trattamento è più appropriato in pazienti in cui la CVE è
              inefficace o che presentano recidiva immediata o precoce.

     •        Il pre-trattamento è opzionale nei pazienti con FA persistente
              alla prima CVE o nei pazienti con recidiva tardiva.

     •        Il pre-trattamento è raccomandato in caso di secondo
              tentativo di CVE.
Cardiologia




San Eugenio




              CVE : QUANDO ?
Cardiologia




San Eugenio
                  Raccomandazioni per la CVE per FA e Afl

                                         CLASSE I
     •        La CVE è raccomandata in caso di elevata risposta
              ventricolare, in pazienti «non responder» alla terapia
              farmacologica, con ischemia acuta, ipotensione sintomatica o
              scompenso (livello di evidenza C ).

     •        La CVE è raccomandata in pazienti con sindrome di WPW in
              presenza di rapida risposta ventricolare o di instabilità
              emodinamica (livello di evidenza B ).

     •        La CVE è raccomandata in pazienti stabili ma molto
              sintomatici. In caso di recidiva precoce una nuova CVE può
              essere eseguita previa somministrazione di un farmaco AA. (
              livello di evidenza C ).
Cardiologia




San Eugenio
              Raccomandazioni per la CVE per FA e Afl

                        CLASSE IIa
    • La CVE può essere utilizzata per il ripristino del
      ritmo sinusale come parte di gestione a lungo
      termine della FA (livello di evidenza B).

    • Ripetute ma infrequenti CVE possono essere
      utilizzate per la gestione a lungo termine della FA
      in pazienti che lo desiderino (livello di evidenza C ).
Cardiologia




San Eugenio
              Raccomandazioni per la CVE per FA e Afl

                           CLASSE III

     • Ripetute CVE non sono raccomandate in pazienti
       che hanno recidive precoci di FA nonostante
       terapia AA (livello di evidenza C ).

     • La CVE è controindicata in caso di intossicazione
       digitalica o ipokaliemia (livello di evidenza C).
Cardiologia




San Eugenio
                 CVE : QUANDO ?
     •        Tipo di FA (paross vs persist/perm )
     •        Durata dell’ aritmia
     •        Cardiopatia associata (lone vs non lone)
     •        Dimensioni Atrio sn
     •        BPCO
     •        BMI
     •        Età del paziente
     •        IRC
     •        PRC
Cardiologia




San Eugenio




             CVE :
         QUANTE VOLTE ?
Cardiologia


              Arrhythmia-free Survival after DC Shock
San Eugenio




                           42%                                     , + drugs


                                         27%

                           16%
                                         8%




                                          Gelder et al. Arch Inter Med 1996; 156: 2585-9
Cardiologia




San Eugenio
Cardiologia




San Eugenio
                CONCLUSIONI
  •    La CVE è una procedura efficace e sicura nel ripristino del
       ritmo sinusale.

  •    L’ indicazione alla CVE al di fuori delle situazioni di emergenza
       va valutata nel singolo paziente in relazione alla probabilità di
       successo e di mantenimento del risultato nel medio/lungo
       termine.

  •    E’ probabilmente utile avere a bordo sin dalla prima CVE un
       farmaco antiaritmico.

  •    In pazienti con recidive sporadiche è accettabile ripetere la
       CVE più volte.

  •    Shock ripetuti non si associano a morbidità e/o mortalità

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Lamberti F. Fibrillazione Atriale. Le linee guida del 2012. ASMaD 2013

  • 3. Cardiologia San Eugenio Perché trattare la FA 1/5 degli stroke, raddoppia la mortalità, incremento 1,5 volte dei costi 1/3 dei ricoveri per aritmia
  • 9. MANAGMENT Cardiologia San Eugenio EPISODIO ACUTO I°episodio aritmico Ripetute recidive in terapia Episodi sintomatici Non indicazioni ad ATC Buone probabilità di RC Pz anziani asintomatici Controllo fc non sufficiente Scarse probabilità di RC Controllo del ritmo Controllo della fc
  • 12. FA acuta Cardiologia San Eugenio Amiodarone e.v. 64 pz 100 placebo amiodarone % riconversione 68% 50 60% 0 0 2 4 6 8 10 12 24 Galve E - JACC 1996
  • 13. Cardiologia FA acuta - Amiodarone San Eugenio  Efficacia dubbia e tardiva  Non effetti emodinamici o sulla conduzione sottohisiana  Rallenta la fr. card.  Effetti collaterali rari Indicazione: funzione ventricolare sin depressa, disturbi della conduzione sottohisiana
  • 14. Cardiologia San Eugenio FA acuta Amiodarone vs Propafenone e.v. 61 pz 100 propafenone 2mg/Kg amiodarone 5 mg/Kg % conversione 50 p < 0.001 0 0 ore 1 3 6 9 12 Negrini M - Cur Ther Res 1994
  • 15. Cardiologia Farmaci ev nella FA Acuta Ripristino del Ritmo Sinusale a 1-2 ore San Eugenio 80 75 70 61 60 50 40 32 30 20 20 20 15 15 10 0 Propa Fleca Ibut Sot Amio Dig Pla N° studi 19 10 5 2 4 2 6 N° pazienti 1405 308 276 86 130 157 221
  • 16. Cardiologia Fibrillazione atriale acuta San Eugenio Propafenone e.v. verso carico orale 97 pazienti con FA < 48 ore, percentuale di conversione a RS 98 100 100 e.v. 83 83 P<0.001 per os 75 65 P<0.001 61 60 50 41 27 25 6 0 1 3 6 12 24 Madonia, It Heart J 2000
  • 17. Cardiologia FA acuta: San Eugenio Confronto tra Flecainide ev e per os 79 paz % 80 68 61 57 53 71 60 Ritmo sinusale 58 40 Fleca ev 20 Fleca x os 7 18 0 RS 30 1 ora 2 ore 8 ore min Alp N, Heart 2000
  • 18. FA acuta – Cardiologia San Eugenio Farmaci classe IC  Farmaci più rapidi ed efficaci  Rallentano la fr. card.  Effetti emodinamici e sulla eccito-conduzione Indicazione: farmaci di prima scelta
  • 19. Cardiologia Farmaci 1C San Eugenio Controindicazioni  frequenza cardiaca <90/min  blocco bifascicolare (senza PM)  malattia nodo del seno (senza PM)  insufficienza cardiaca  PA <100 mmHg  asma bronchiale (Propafenone)
  • 20. Cardiologia VERNAKALANT San Eugenio • Il Vernakalant agisce in maniera preferenziale sul tessuto atriale inibendo diversi canali ionici, determinando un aumento della refrattarietà atriale ed un rallentamento frequenza dipendente della conduzione atriale. • Il Vernakalant ha un rapido inizio di azione ed una emivita di circa 3-5 ore. • Il Vernakalant deve essere infuso ev alla dose di 3 mg/kg in 10 min, dopo 15 minuti è possibile utilizzare una seconda dose di 2 mg/kg.
  • 21. Cardiologia VERNAKALANT San Eugenio • Il Vernakalant è indicato nella FA di recente insorgenza (<7gg) e nella FA post cardiochirugia (< 3 gg). • Il Vernakalant determina il ripristino del RS nel 50% dei pazienti trattati in circa 90 min, con l’ 80% delle conversioni avvenute in una mediana di 8-14 min. • Il Vernakalant presenta una efficacia superiore la placebo(ACT I e III); superiore all’ amiodarone (AVRO), comparabile ai AA di classe 1C.
  • 22. Cardiologia VERNAKALANT San Eugenio • Il Vernakalant è indicato a differenza dei farmaci di classe IC anche in presenza di cardiopatia strutturale, inclusa quella ischemica. • Il Vernakalant è controindicato in presenza di 1. Ipotensione (PAS < 100 mmHg) 2. Recente SCA (< 30 gg) 3. Scompenso in classe NHYA III e IV 4. Stenosi aortica severa 5. QT > 440 ms
  • 23. Cardiologia Controllo della FC in acuto San Eugenio
  • 24. Cardiologia FA e troponina San Eugenio
  • 27. MANAGEMENT A Cardiologia San Eugenio LUNGO TERMINE Controllo della FC
  • 28. MANAGEMENT A Cardiologia San Eugenio LUNGO TERMINE Controllo del Ritmo
  • 31. Cardiologia Profilassi antiaritmica San Eugenio Roy et al. (N Engl J Med 2000; 342: 913-20) CTAF study “Amiodarone to prevent recurrences of AF” 403 PAF pts: FU 16 ± 5 months 201 amiodarone 69 % SR 101 sotalol 39 % SR 101 propafenon 39 % SR Emex 2000
  • 32. Cardiologia San Eugenio Recurrence rate= 7% / anno
  • 33. Cardiologia San Eugenio Singola procedura off AA Multiple procedure off AA Terapia Farmacologica 57% 71% 51 %
  • 35. Cardiologia Worldwide Survey 2010 San Eugenio 1995-2002 2003-2006 Pazienti 8745 16309 Procedure 12830 20825 FA paross 100% 100% FA persist 53,4% 85,9% FA long lasting 20% 47,1% Successo no AA 52% 70% Successo + AA 23% 10%
  • 36. Cardiologia Worldwide Survey 2010 San Eugenio N°Pz Successo no AA Successo Successo Totale % +AA % % FA paross 9590 74,9 9,1 84 FA persist 4712 64,8 10 74,8 FA long lasting 1853 63,1 7,9 71 Procedure/paziente = 1,5
  • 37. Complicanze Ablazione Transcatetere: Cardiologia San Eugenio Worldwide Survey 2010 Pz tot= 16309; Procedure Nᴼ = 20825 Complicanza Nᴼ Pz % Morte 25 0.15 Tamponamento 231 1.31 Pseudoaneurisma 152 0.93 Fistola A/V 152 0.54 Fistola A/E 6 0.04 Stroke 37 0.23 TIA 115 0.71 TOTALE 741 4.5
  • 39. ISOLAMENTO DELLE VP Cardiologia San Eugenio Disconnessione Segmentale RF
  • 43. Cardiologia San Eugenio CVE: COME ?
  • 44. Cardiologia CVE: San Eugenio Tecnica • CVE Transtoracica • CVE Endocavitaria • CVE Transesofagea
  • 45. Cardiologia CVE: San Eugenio Tecnica L’ efficacia della CVE dipende dalla a) presenza o meno di cardiopatia strutturale b) densità di corrente erogata al miocardio atriale La densità di corrente dipende da 1) Massima corrente erogabile dal defibrillatore 2) Forma d’ onda 3) Grandezza e posizione delle piastre 4) Impedenza toracica
  • 46. Cardiologia San Eugenio Lo shock bifasico presenta una maggiore efficacia, necessita di un minor numero di tentativi, di minore energia e rappresenta lo standard attuale per la CVE
  • 47. Cardiologia CVE: San Eugenio IMPEDENZA TORACICA L’ IT rappresenta la resistenza che la corrente elettrica incontra nell’ attraversare il sistema piastre – torace. L’ IT dipende da • Dimensione ed orientamento delle placche • Spessore e composizione delle placche • Medium interposto tra cute e placche • Distanza tra le placche • Dimensioni corporee del paziente • Fase del ciclo respiratorio • Numero di shock • Intervallo di tempo tra gli shock
  • 48. Cardiologia CVE: San Eugenio Aspetti Procedurali • Ricovero in regime di DH • Anestesia generale o sedazione conscia • Segnale ecg di buona qualità • Energia di shock iniziale 200J • Se disponibile misura preliminare dell’ IT • Incrementi di 100 j • Intervallo tra shock ripetuti di almeno 1 min.
  • 49. Cardiologia CVE: San Eugenio Aspetti Procedurali in portatori di PMK • I circuiti dei PMK/AICD attuali sono generalmente protetti • PMK/AICD possono essere in teoria sprogrammati dallo shock • PMK/AICD devono essere interrogati/riprogrammati prima e dopo la procedura • L’ ingresso di corrente può determinare danno miocardico o incremento della soglia di stimolazione • La posizione antero-posteriore delle placche sembra essere la più sicura. • E’ consigliabile una distanza di almeno 8 cm del bordo della placca dalla cassa del dispositivo
  • 50. Cardiologia CVE: San Eugenio Rischi e Complicanze • Bradi-aritmie Bradicardia Asistolia BAV di vario grado Ritmo giunzionale • Tachi-aritmie: BESV &/o BEV TV FV • EPA precoce e tardivo • Anomalie della ripolarizzazione transitorie • Lesioni cutanee
  • 51. Cardiologia CVE: San Eugenio Recidive
  • 52. Cardiologia CVE: San Eugenio Potenziamento Farmacologico CLASSE IIa • Il pre-trattamento con amiodarone, flecainide, ibutilide, propafenone, o sotalolo può essere utile nell’ incrementare l’ efficacia della CVE e prevenire recidive (livello di evidenza B ). • In caso di recidiva dopo CVE efficace, può essere utile ripetere la CVE dopo somministrazione profilattica di terapia con AA (livello di evidenza C).
  • 53. Cardiologia CVE: San Eugenio Potenziamento Farmacologico CLASSE IIb • Nei pazienti con FA persistente l’ utilizzo di β bloccante, disopiramide, diltiazem, dofetilide, procainamide o verapamil può essere considerato anche se il loro effetto è incerto (livello di evidenza C ). • L’ inizio della profilassi extraospedaliera può essere eseguita in pazienti senza cardiopatia documentata (livello di evidenza C). • L’ inizio della profilassi extraospedaliera in pazienti con cardiopatia può essere eseguita se è stata già verificata la sicurezza del farmaco scelto (livello di evidenza C).
  • 54. Cardiologia CVE: San Eugenio Potenziamento Farmacologico • L’ utilizzo del pre-trattamento con AA deve essere una scelta su base individuale. • Il pre-trattamento è più appropriato in pazienti in cui la CVE è inefficace o che presentano recidiva immediata o precoce. • Il pre-trattamento è opzionale nei pazienti con FA persistente alla prima CVE o nei pazienti con recidiva tardiva. • Il pre-trattamento è raccomandato in caso di secondo tentativo di CVE.
  • 55. Cardiologia San Eugenio CVE : QUANDO ?
  • 56. Cardiologia San Eugenio Raccomandazioni per la CVE per FA e Afl CLASSE I • La CVE è raccomandata in caso di elevata risposta ventricolare, in pazienti «non responder» alla terapia farmacologica, con ischemia acuta, ipotensione sintomatica o scompenso (livello di evidenza C ). • La CVE è raccomandata in pazienti con sindrome di WPW in presenza di rapida risposta ventricolare o di instabilità emodinamica (livello di evidenza B ). • La CVE è raccomandata in pazienti stabili ma molto sintomatici. In caso di recidiva precoce una nuova CVE può essere eseguita previa somministrazione di un farmaco AA. ( livello di evidenza C ).
  • 57. Cardiologia San Eugenio Raccomandazioni per la CVE per FA e Afl CLASSE IIa • La CVE può essere utilizzata per il ripristino del ritmo sinusale come parte di gestione a lungo termine della FA (livello di evidenza B). • Ripetute ma infrequenti CVE possono essere utilizzate per la gestione a lungo termine della FA in pazienti che lo desiderino (livello di evidenza C ).
  • 58. Cardiologia San Eugenio Raccomandazioni per la CVE per FA e Afl CLASSE III • Ripetute CVE non sono raccomandate in pazienti che hanno recidive precoci di FA nonostante terapia AA (livello di evidenza C ). • La CVE è controindicata in caso di intossicazione digitalica o ipokaliemia (livello di evidenza C).
  • 59. Cardiologia San Eugenio CVE : QUANDO ? • Tipo di FA (paross vs persist/perm ) • Durata dell’ aritmia • Cardiopatia associata (lone vs non lone) • Dimensioni Atrio sn • BPCO • BMI • Età del paziente • IRC • PRC
  • 60. Cardiologia San Eugenio CVE : QUANTE VOLTE ?
  • 61. Cardiologia Arrhythmia-free Survival after DC Shock San Eugenio 42% , + drugs 27% 16% 8% Gelder et al. Arch Inter Med 1996; 156: 2585-9
  • 63. Cardiologia San Eugenio CONCLUSIONI • La CVE è una procedura efficace e sicura nel ripristino del ritmo sinusale. • L’ indicazione alla CVE al di fuori delle situazioni di emergenza va valutata nel singolo paziente in relazione alla probabilità di successo e di mantenimento del risultato nel medio/lungo termine. • E’ probabilmente utile avere a bordo sin dalla prima CVE un farmaco antiaritmico. • In pazienti con recidive sporadiche è accettabile ripetere la CVE più volte. • Shock ripetuti non si associano a morbidità e/o mortalità