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Implementazione del percorso stroke
        All’interno dello SPOKE S.Eugenio:
   LA TROMBOLISI SISTEMICA E LA TROMBOLISI
                 LOCOREGIONALE
          Roma 23 Novembre 2012


La rivalutazione dei criteri di
 inclusione/esclusione della
          trombolisi
                  Danilo Toni
          Unità di Trattamento Neurovascolare
                  Policlinico Umberto I
              Sapienza Università di Roma
Raccomandazione Grado A
Il trattamento con r-tPA e.v. (0,9 mg/kg, dose massima 90 mg,
il 10% della dose in bolo, il rimanente in infusione di 60 minuti)
è indicato entro 4.5 ore dall’esordio di un ictus ischemico senza
limiti di età. E’ comunque indicato effettuare il trattamento
il più precocemente possibile.


Sintesi
Il trial IST 3 e la metanalisi Cochrane suggeriscono che vi sono
margini di efficacia anche fino a 6 ore. La metanalisi dei dati
individuali dei trial con alteplase consentirà di chiarire meglio
l’interazione fra età, gravità clinica e OTT > 3 ore
L’ETA’ ANAGRAFICA RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE
ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.?
130 risposte valide
Mai                                 57%
Sempre                              31%
Relativa                            10%
(6 considerano condizioni generali, 2 assenza di disabilità, 1 comorbidità,
3 richiedono consenso dei parenti)
Vedi IST 3                          1 risposta

 QUAL E’ IL PUNTEGGIO DI NIHSS MINIMO AL QUALE CONSIDERI
 LA POSSIBILITA’ DI TROMBOLISI E-V?
129 risposte valide
Non si danno punteggio minimo      18,6%
Valorizzano afasia                 21,7%
Valorizzano circolo posteriore      4,6%
Punteggi minimi indicati variano da un minimo di 1 ad un massimo di 7

Vedi IST 3                         1 risposta
IN CASO DI ICTUS IN REGRESSIONE PRATICHI LA TROMBOLISI? A QUALE ORA?
129 risposte valide
Sempre                     21%
Mai                        20%
Altro                      49%
trombolisi è guidata da diversi parametri:
        NIHSS 48%
        clinica 40%
        imaging 9%
        tempo 1 solo caso
         Vedi IST 3         1 risposta: ma dato non disponibile in IST 3


    Sintesi 10–9
    Pazienti con deficit lieve o in rapido miglioramento possono essere
    sottoposti a trombolisi i.v. qualora rispettivamente il tipo di deficit
    e l’entità del deficit residuo possano a giudizio del clinico
    comportare limitazioni importanti dell’autonomia funzionale
LA SOMMINISTRAZIONE DI EPARINA NELLE ORE PRECEDENTI AD IN ICTUS ISCHEMICO
RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.?
131 risposte valide
                           Controindicazione
                  assoluta         relativa            mai
EBPM per TVP      12%               21%                58%
UFH s.c./EBPM     35%               24%                32%
Dose piena
UFH i.v.          35%               29%                29%


  Sintesi 10–8 c
  I pochi dati disponibili mostrano un aumento di rischio di emorragia sintomatica e di esito
  clinico negativo quando si trattano con trombolisi i.v. pazienti che avevano ricevuto una
  dose di EBPM da a 2 ore prima. Tuttavia il numero limitato di casi non consente di valutare
  se tempi di somministrazione e dosaggi diversi comportino sempre lo stesso aumento di
  rischio. Pertanto, pur dovendosi in generale suggerire la massima cautela, la possibilità di
  trattare il paziente va comunque valutata nel singolo caso, tenendo conto del rapporto
  rischio-beneficio calcolabile sulla base dei dati disponibili e della prognosi presumibile del
  paziente in assenza di trombolisi.
LA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE PRIMA DELL’ICTUS RAPPRESENTA PER TE UNA
CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V?
130 risposte valide
 Controindicazione assoluta:    15%
 guardano l’INR:                85%
SE LA RISPOSTA ALLA PRECEDENTE DOMANDA E’ NO, AL DI SOTTO DI QUALE VALORE DI
INR IN UN PAZIENTE IN TERAPIA CON T.A.O. TI SENTI AUTORIZZATO A TRATTARE CON
ACTYLISE UNO STROKE ISCHEMICO ELIGIBILE?
115 risposte valide
Cut – off di 1,7                  50%
stragrande maggioranza intorno a tale valore
ma range da INR normale (5 risposte) a 2.5 (1 risposta)

Sintesi 10–8 a
Pazienti trattati con terapia anticoagulante orale con farmaci anti-vit K e INR ≤ 1.7
pur presentando un rischio più elevato di emorragia cerebrale sintomatica hanno
una mortalità ed un outcome funzionale comparabili a quelli di pazienti non
anticoagulati. Pertanto a giudizio del clinico possono essere sottoposti a trombolisi
i.v. o, nei centri adeguatamente organizzati, a trattamenti di rivascolarizzazione i.a.
Sintesi 10–8 b
Considerato il profilo di maggior sicurezza dei nuovi farmaci anticoagulanti
orali rispetto al warfarin relativamente al rischio di emorragie
intracerebrali, confermato nel sottogruppo dei pazienti con storia di
pregresso TIA o ictus, è ragionevole ritenere che sia possibile prendere in
considerazione la trombolisi i.v. in pazienti trattati con i nuovi
anticoagulanti orali con effetto sub terapeutico, evidenziato da test
specifici e standardizzati che devono essere disponibili presso
tutti i centri dedicati.
UN ICTUS ESORDITO CON CRISI EPILETTICA RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE
ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.? QUALE PROCEDURA CONSIGLIERESTI?
129 risposte valide
Assoluta                 18,5%
Non assoluta             81,5%
Metodiche proposte per il discrimine: RM DWI, tecniche di mismatch e l’Angio TC
36 casi solo clinica
Vedi IST 3               1 risposta: dato non disponibile in IST3


     Sintesi 10–10
     Pazienti con deficit neurologico focale esordito con crisi epilettica
     possono essere sottoposti a trombolisi i.v., quando ci siano
     evidenze cliniche, eventualmente supportate con neuroimmagini,
     che il deficit neurologico residuo non è un deficit post-critico ma
     sia attribuibile ad ischemia cerebrale.
QUAL E’ IL TIMING PER UNA SECONDA TROMBOLISI E.V. IN UN PAZIENTE GIA’ TRATTATO
PER UN PRECEDENTE ICTUS?
126 risposte valide
3 mesi             40,5%
Altri intervalli   da 3 ore a massimo sei mesi
NON SO             15%
Esami strumentali pre-trattramento




TC cerebrale ad 1h e 45 min dall’esordio dei sintomi:
• modico spianamento dei solchi in sede temporo-parietale destra
• iperdensità del tratto M1 dell’ACM di destra
Esami strumentali post-trombolisi

  DWI




   ADC




A 7 h e 45 minuti dall’esordio la paziente veniva sottoposta a RMN encefalo + Angio
RM “Ipersegnale in DWI ed iposegnale in ADC in sede nucleo capsulare destra, da riferire a
   lesione ischemica in fase acuta.
Esami strumentali post-trombolisi




Zona di ridotta perfusione in sede temporo-parietale destra, con mismatch
DWI/PWI come per zona di penombra ischemica. Non segni di infarcimento ematico
Esami strumentali post-trombolisi




Angio-RM: stenosi pre-occlusiva dell’ACM di
     destra a livello del tratto M1-M2.
Ulteriori accertamenti
         DWI                           ADC                             Angio-RM




In terza giornata controllo RM: “… si conferma la presenza di lesione infartuale coinvolgente il
    braccio poteriore della capsula interna di destra estesa alla corona radiata omolaterale,
    con minor iposegnale in ADC…
L’esame Angio-RM ha mostrato ricanalizzazione della ACM di destra, con
normale rappresentazione della sua triforcazione”.
Nuovo ricovero (2 mesi dopo)




•Condotta al PS alle 11:10 circa (a 3 h e 40 min dall’esordio della sintomatologia)
veniva sottoposta a TC cerebrale: “…marcata ipodensità in corrispondenza del braccio
posteriore della capsula interna di destra e della corona radiata omolaterale, riferibile
ad esito ischemico. Segni indiretti, iperdensità ACM dx. Non si apprezzano alterazioni
densitometriche a carattere focale…non spandimenti emorragici…
Esami strumentali




•La paziente veniva sottoposta a RMN encefalo: “… area di sofferenza tissutale su base
cerebrovascolare ischemica nel territorio di irrorazione dei rami lenticolostriati della ACM di
dx..”
Esami strumentali




• “…in TOF 3D parziale rappresentazione del tratto
M1 dell’ACM di destra e mancata visualizzazione di
tale vaso a valle… estesa alterazione degli indici di
perfusione CVB, TTP e MTT nel territorio della
ACM”
Andamento clinico




•In 6° giornata RMN encefalo di controllo: “…non modificazioni delle piccole lesioni
ischemiche di insorgenza recente…Pervio il circolo intracranico anteriore e posteriore. Non
sono più evidenti le alterazioni degli indici di perfusione nel territorio della ACM destra.”

•La paziente presentava all’ EON: NIH 2. La paziente veniva dimessa in data 15/12/2008 con
terapia: Clexane 6000 x 2, Atorvastatina 80 mg 1 cp, gastroprotezione.
QUAL E’ IL TIMING PER UNA SECONDA TROMBOLISI E.V. IN UN PAZIENTE GIA’ TRATTATO
PER UN PRECEDENTE ICTUS?
126 risposte valide
3 mesi             40,5%
Altri intervalli   da 3 ore a massimo sei mesi
NON SO             15%



                       Variabili da considerare
                        per la decisione terapeutica
                          Lesione piccola
                          Rischio potenziale di esito grave
                          Età
UN PREGRESSO ICTUS E LA COESISTENZA DI DIABETE RAPPRESENTA UNA
CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.?

126 risposte valide
MAI                        46%
SEMPRE                     20,5%
Relativa                   24,5%
(in base a presenza di grave disabilità pregressa, leucoaraiosi grave o diabete
scompensato)
Vedi IST 3                 1 risposta: ma dato non disponibile in IST3




                                                                Cronin CA et al, Stroke 2012;43:1684
UN ICTUS AL RISVEGLIO CON ONSET INDETERMINATO RAPPRESENTA
CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AL TRATTAMENTO TROMBOLITICO? O E’ POSSIBILE
RICORRERE A SELEZIONATE STRATEGIE NEURORADIOLOGICHE? E SE SI, A QUALI RICORRI?



129 risposte valide
Non controindicazione assoluta    63,5%
Tecniche diagnostiche proposte:   RM DWI, TC Perfusion e angio - TC, tecniche di
                                  mismatch, TCCD



                       Trial che stanno per partire
                          Wake-up trial (Germania)
                          ECASS IV/EXTEND
                            (Europa/Australia)
UNA STORIA DI NEOPLASIE RAPPRESENTA PER TE CONTROINDICAZIONE
ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.?
128 risposte valide
Sempre               3%
Mai                 30,5%
Relativa            66,5%
(in relazione a: rischio di sanguinamento; tipo della neoplasia; prognosi infausta; stato
terminale)
Paziente
Uomo di 73 anni, destrimane
APR:
•ipertensione arteriosa da 4 anni (post-nefrectomia per K rene sin) trattata con Ace-
inibitore e Sartano

•IRC (recente utilizzo di EPO per anemia)

•Pregressa lobectomia polmonare destra per K polmonare

•Ipercolesterolemia (in trattamento con Atorvastatina e Colestiramina)

•Tiroidectomia

 Alle 21:30 del 29/01/10, nella propria abitazione, il paziente presentava
 insorgenza improvvisa di disturbo del linguaggio (di tipo afasico). Episodio di
 parestesie in emisoma sinistro la sera precedente, durato 30 minuti, con completa
 regressione.
Esami strumentali pre-trattramento




Veniva sottoposto a TC cerebrale a 3 ore e 15 min dall’esordio dei sintomi:
• Diffusa ipodensità della sostanza bianca periventricolare, centri semiovali, corone
  radiate da riferire a sofferenza tissutale su base ipossico-ischemica cronica.
Esami strumentali post-trombolisi




                    DWI                                                  ADC
A 48 ore dal trattamento trombolitico il paziente veniva sottoposto a RMN encefalo + Angio
RM dal quale si evidenziava:
•Piccola areola di restrizione della diffusione, ipointensa in ADC, espressione di lesione
ischemica recente (5 mm), localizzata nella sostanza bianca sottocorticale del giro frontale
superiore di sinistra
•Quadro di leucoaraiosi di discreta entità
Paziente
• Uomo di 68 aa. Giunge al DEA per la comparsa di
  improvvisa ipostenia in emilato destro e disartria da
  circa 2 ore.
• Iperteso non in trattamento farmacologico.
• Intervento di asportazione di glioblastoma in sede
  temporo-occipitale sinistra 5 anni prima. Non riferiti
  episodi critici in anamnesi.
• RM encefalo
  eseguita 1 anno
  prima del caso
  indice che mostra
  gli esiti
  dell’intervento
  neurochirurgico
• TC CEREBRALE ipodensità temporo-occipitale sinistra in
  corrispondenza del cavo liquorale postchirurgicoo, ed
  associata ipodensità perilesionale.
• RM CRANIO: le immagini DWI non mostrano la presenza
  di aree di restrizione della diffusione. Le immagini PWI
  non evidenziano aree di ipoperfusione. Non si rilevano
  immagini da riferire a recidiva di malattia in sede
  temporo-occipitale a sinistra, in sede emisferica destra
  né a livello sottotentoriale. Non modificazioni
  patologiche dopo mdc in sede intra o extra-assiale.
• RM encefalo eseguita a 24 ore dalla trombolisi:
• Le immagini DWI dimostrano la presenza di una piccola
  area di restrizione della diffusione talamo-capsulare a
  sinistra riferibile a lesione ischemica recente.
• Si rileva marcato incremento del segnale dopo mezzo di
  contrasto a sinistra in corrispondenza del versante
  mediale del cavo chirurgico che si estende sul margine
  mediale del polo occipitale del ventricolo omolaterale
  (spessore massimo 7 mm) riferibile a recidiva
  neoplastica.
Altri temi:                                                                    The Neurologist 2012

 Pazienti con decadimento cognitivo:
 Esclusi dai trial perché il deficit cognitivo interferisce con la valutazione mRS
 E’ preferibile avere un parente con demenza e autonomo sul piano motorio o un parente
  demente e “allettato” in seguito ad un ictus?
 Possibili limiti/esclusioni:
    • Paziente già “allettato” per grave decadimento
    • Demenza multinfartuale con sottostante marcata leucoaraiosi
 Trauma recente:
 Grave: valutare attentamente il rischio emorragico in caso di politrauma
 Lieve:
    • è quasi una regola che il paziente con ictus cada in terra: la comparsa di
      ecchimosi/ematomi facciali, agli arti (specie anca) lo evidenzia con chiarezza
    • quindi: sapere che il/la paziente è caduto/a non deve indurci a non trattare (anche in
      caso di frattura)
 Gravidanza:
 Non più di una ventina di casi riportati in letteratura: esito clinico generalmente legato a
  quello della gestante, il più spesso positivo
 Il t-PA non passa la placenta e quindi non è teratogeno
 La gestante può essere sottoposta a TC cerebrale (rischio teratogeno: trascurabile ≤0,05 Gy,
  significativo >0,15 Gy; esposizione totale con TC addome: 0,008 Gy)
Systemic Thrombolysis in Patients With Acute Ischemic Stroke and Internal
                    Carotid ARtery Occlusion : The ICARO Study
    Maurizio Paciaroni, Clotilde Balucani, Giancarlo Agnelli, Valeria Caso, Giorgio
 Silvestrelli, James C. Grotta, Patients M. Demchuk, Sung-Il Sohn, Giovanni Orlandi,
  Systemic Thrombolysis in Andrew With Acute Ischemic Stroke and Internal
   Didier Leys, Alessandro Pezzini, Andrei V.: Alexandrov, Mauro Silvestrini, Luisa
                   Carotid ARtery Occlusion The ICARO Study
  Fofi, Kristian Barlinn, Domenico Inzitari, Carlo Ferrarese, RossanaCaso, Giorgio
   Maurizio Paciaroni, Clotilde Balucani, Giancarlo Agnelli, Valeria Tassi, Georgios
Silvestrelli, James C. Grotta, Andrew M. Demchuk, Sung-Il Sohn, Giovanni Orlandi,
  Tsivgoulis, Domenico Consoli, Antonio Baldi, Paolo Bovi, Emilio Luda, Giampiero
  Didier Leys, Alessandro Pezzini,Luisa DeLodovici, Francesco Corea, Massimo Del
  Galletti, Paolo Invernizzi, Maria Andrei V. Alexandrov, Mauro Silvestrini, Luisa
 Fofi, Kristian Barlinn, Domenico Inzitari, Carlo Ferrarese, Rossana Tassi, Georgios
  Sette, Serena Monaco, Simona Marcheselli, Andrea Alberti, Michele Venti, Monica
Tsivgoulis, Domenico Consoli, Antonio Baldi, Paolo Bovi, Emilio Luda, Giampiero
 Galletti, PaoloCataldo D'Amore, Luisa DeLodovici, Francesco Corea, Massimo Del
    Acciarresi, Invernizzi, Maria Federica Macellari, Alessia Lanari, Paolo Previdi,
Sette, Serena Monaco, Simona Marcheselli, Andrea Farhaan Michele Venti, Monica
 Nicole R. Gonzales, Renganayaki K. Pandurengan, Alberti, S. Vahidy, Melvin Sline,
   Acciarresi, Cataldo D'Amore, Chiti, Gino Gialdini, Frederic Dumont, Charlotte
      Simerpreet S. Bal, Alberto Federica Macellari, Alessia Lanari, Paolo Previdi,
Nicole R. Gonzales, Renganayaki K. Pandurengan, Farhaan Raffaella Cerqua, Ulf
      Cordonnier, Stéphanie Debette, Alessandro Padovani, S. Vahidy, Melvin Sline,
     Bodechtel, Jessica Kepplinger, Mascia Gialdini, Frederic Dumont, Charlotte
     Simerpreet S. Bal, Alberto Chiti, Gino Nesi, Patrizia Nencini, Simone Beretta,
     Cordonnier, Stéphanie Debette, Alessandro Padovani, Raffaella Cerqua, Ulf
   Claudia Trentini, Giuseppe Martini, Charitomeni Piperidou, Ioannis Heliopoulos,
   Sebastiano Jessica Manuel Cappellari, Edoardo Donati, Giorgio Bono, Elisabetta
    Bodechtel,D'Anna,Kepplinger, Mascia Nesi, Patrizia Nencini, Simone Beretta,
  Claudia Trentini, Giuseppe Martini, Charitomeni Piperidou, Ioannis Heliopoulos,
                                 Traverso and Danilo Toni
 Sebastiano D'Anna, Manuel Cappellari, Edoardo Donati, Giorgio Bono, Elisabetta
                           Traverso and Danilo Toni
       Stroke 2012, 43:125-130: originally published online October 27, 2011
                      doi: 10.1161/STROKEAHA.111.630624
      Stroke 2012, 43:125-130: originally published online October 27, 2011
 Stroke is published by the American Heart Association. 7272 Greenville Avenue, Dallas, TX 72514
                          doi: 10.1161/STROKEAHA.111.630624
 Copyright © 2011 American Heart Association. All rights reserved. Print ISSN: 0039-2499. Online
Stroke is published by the American Heart Association. 7272 Greenville Avenue, Dallas, TX 72514
                                         ISSN: 1524-4628
Copyright © 2011 American Heart Association. All rights reserved. Print ISSN: 0039-2499. Online
Toni D. La Rivalutazione dei criteri di inclusione/ esclusione della trombolisi. ASMaD 2012

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Toni D. La Rivalutazione dei criteri di inclusione/ esclusione della trombolisi. ASMaD 2012

  • 1. Implementazione del percorso stroke All’interno dello SPOKE S.Eugenio: LA TROMBOLISI SISTEMICA E LA TROMBOLISI LOCOREGIONALE Roma 23 Novembre 2012 La rivalutazione dei criteri di inclusione/esclusione della trombolisi Danilo Toni Unità di Trattamento Neurovascolare Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma
  • 2.
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6. Raccomandazione Grado A Il trattamento con r-tPA e.v. (0,9 mg/kg, dose massima 90 mg, il 10% della dose in bolo, il rimanente in infusione di 60 minuti) è indicato entro 4.5 ore dall’esordio di un ictus ischemico senza limiti di età. E’ comunque indicato effettuare il trattamento il più precocemente possibile. Sintesi Il trial IST 3 e la metanalisi Cochrane suggeriscono che vi sono margini di efficacia anche fino a 6 ore. La metanalisi dei dati individuali dei trial con alteplase consentirà di chiarire meglio l’interazione fra età, gravità clinica e OTT > 3 ore
  • 7. L’ETA’ ANAGRAFICA RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.? 130 risposte valide Mai 57% Sempre 31% Relativa 10% (6 considerano condizioni generali, 2 assenza di disabilità, 1 comorbidità, 3 richiedono consenso dei parenti) Vedi IST 3 1 risposta QUAL E’ IL PUNTEGGIO DI NIHSS MINIMO AL QUALE CONSIDERI LA POSSIBILITA’ DI TROMBOLISI E-V? 129 risposte valide Non si danno punteggio minimo 18,6% Valorizzano afasia 21,7% Valorizzano circolo posteriore 4,6% Punteggi minimi indicati variano da un minimo di 1 ad un massimo di 7 Vedi IST 3 1 risposta
  • 8. IN CASO DI ICTUS IN REGRESSIONE PRATICHI LA TROMBOLISI? A QUALE ORA? 129 risposte valide Sempre 21% Mai 20% Altro 49% trombolisi è guidata da diversi parametri: NIHSS 48% clinica 40% imaging 9% tempo 1 solo caso Vedi IST 3 1 risposta: ma dato non disponibile in IST 3 Sintesi 10–9 Pazienti con deficit lieve o in rapido miglioramento possono essere sottoposti a trombolisi i.v. qualora rispettivamente il tipo di deficit e l’entità del deficit residuo possano a giudizio del clinico comportare limitazioni importanti dell’autonomia funzionale
  • 9. LA SOMMINISTRAZIONE DI EPARINA NELLE ORE PRECEDENTI AD IN ICTUS ISCHEMICO RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.? 131 risposte valide Controindicazione assoluta relativa mai EBPM per TVP 12% 21% 58% UFH s.c./EBPM 35% 24% 32% Dose piena UFH i.v. 35% 29% 29% Sintesi 10–8 c I pochi dati disponibili mostrano un aumento di rischio di emorragia sintomatica e di esito clinico negativo quando si trattano con trombolisi i.v. pazienti che avevano ricevuto una dose di EBPM da a 2 ore prima. Tuttavia il numero limitato di casi non consente di valutare se tempi di somministrazione e dosaggi diversi comportino sempre lo stesso aumento di rischio. Pertanto, pur dovendosi in generale suggerire la massima cautela, la possibilità di trattare il paziente va comunque valutata nel singolo caso, tenendo conto del rapporto rischio-beneficio calcolabile sulla base dei dati disponibili e della prognosi presumibile del paziente in assenza di trombolisi.
  • 10. LA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE PRIMA DELL’ICTUS RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V? 130 risposte valide Controindicazione assoluta: 15% guardano l’INR: 85% SE LA RISPOSTA ALLA PRECEDENTE DOMANDA E’ NO, AL DI SOTTO DI QUALE VALORE DI INR IN UN PAZIENTE IN TERAPIA CON T.A.O. TI SENTI AUTORIZZATO A TRATTARE CON ACTYLISE UNO STROKE ISCHEMICO ELIGIBILE? 115 risposte valide Cut – off di 1,7 50% stragrande maggioranza intorno a tale valore ma range da INR normale (5 risposte) a 2.5 (1 risposta) Sintesi 10–8 a Pazienti trattati con terapia anticoagulante orale con farmaci anti-vit K e INR ≤ 1.7 pur presentando un rischio più elevato di emorragia cerebrale sintomatica hanno una mortalità ed un outcome funzionale comparabili a quelli di pazienti non anticoagulati. Pertanto a giudizio del clinico possono essere sottoposti a trombolisi i.v. o, nei centri adeguatamente organizzati, a trattamenti di rivascolarizzazione i.a.
  • 11. Sintesi 10–8 b Considerato il profilo di maggior sicurezza dei nuovi farmaci anticoagulanti orali rispetto al warfarin relativamente al rischio di emorragie intracerebrali, confermato nel sottogruppo dei pazienti con storia di pregresso TIA o ictus, è ragionevole ritenere che sia possibile prendere in considerazione la trombolisi i.v. in pazienti trattati con i nuovi anticoagulanti orali con effetto sub terapeutico, evidenziato da test specifici e standardizzati che devono essere disponibili presso tutti i centri dedicati.
  • 12. UN ICTUS ESORDITO CON CRISI EPILETTICA RAPPRESENTA PER TE UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.? QUALE PROCEDURA CONSIGLIERESTI? 129 risposte valide Assoluta 18,5% Non assoluta 81,5% Metodiche proposte per il discrimine: RM DWI, tecniche di mismatch e l’Angio TC 36 casi solo clinica Vedi IST 3 1 risposta: dato non disponibile in IST3 Sintesi 10–10 Pazienti con deficit neurologico focale esordito con crisi epilettica possono essere sottoposti a trombolisi i.v., quando ci siano evidenze cliniche, eventualmente supportate con neuroimmagini, che il deficit neurologico residuo non è un deficit post-critico ma sia attribuibile ad ischemia cerebrale.
  • 13. QUAL E’ IL TIMING PER UNA SECONDA TROMBOLISI E.V. IN UN PAZIENTE GIA’ TRATTATO PER UN PRECEDENTE ICTUS? 126 risposte valide 3 mesi 40,5% Altri intervalli da 3 ore a massimo sei mesi NON SO 15%
  • 14. Esami strumentali pre-trattramento TC cerebrale ad 1h e 45 min dall’esordio dei sintomi: • modico spianamento dei solchi in sede temporo-parietale destra • iperdensità del tratto M1 dell’ACM di destra
  • 15. Esami strumentali post-trombolisi DWI ADC A 7 h e 45 minuti dall’esordio la paziente veniva sottoposta a RMN encefalo + Angio RM “Ipersegnale in DWI ed iposegnale in ADC in sede nucleo capsulare destra, da riferire a lesione ischemica in fase acuta.
  • 16. Esami strumentali post-trombolisi Zona di ridotta perfusione in sede temporo-parietale destra, con mismatch DWI/PWI come per zona di penombra ischemica. Non segni di infarcimento ematico
  • 17. Esami strumentali post-trombolisi Angio-RM: stenosi pre-occlusiva dell’ACM di destra a livello del tratto M1-M2.
  • 18. Ulteriori accertamenti DWI ADC Angio-RM In terza giornata controllo RM: “… si conferma la presenza di lesione infartuale coinvolgente il braccio poteriore della capsula interna di destra estesa alla corona radiata omolaterale, con minor iposegnale in ADC… L’esame Angio-RM ha mostrato ricanalizzazione della ACM di destra, con normale rappresentazione della sua triforcazione”.
  • 19. Nuovo ricovero (2 mesi dopo) •Condotta al PS alle 11:10 circa (a 3 h e 40 min dall’esordio della sintomatologia) veniva sottoposta a TC cerebrale: “…marcata ipodensità in corrispondenza del braccio posteriore della capsula interna di destra e della corona radiata omolaterale, riferibile ad esito ischemico. Segni indiretti, iperdensità ACM dx. Non si apprezzano alterazioni densitometriche a carattere focale…non spandimenti emorragici…
  • 20. Esami strumentali •La paziente veniva sottoposta a RMN encefalo: “… area di sofferenza tissutale su base cerebrovascolare ischemica nel territorio di irrorazione dei rami lenticolostriati della ACM di dx..”
  • 21. Esami strumentali • “…in TOF 3D parziale rappresentazione del tratto M1 dell’ACM di destra e mancata visualizzazione di tale vaso a valle… estesa alterazione degli indici di perfusione CVB, TTP e MTT nel territorio della ACM”
  • 22. Andamento clinico •In 6° giornata RMN encefalo di controllo: “…non modificazioni delle piccole lesioni ischemiche di insorgenza recente…Pervio il circolo intracranico anteriore e posteriore. Non sono più evidenti le alterazioni degli indici di perfusione nel territorio della ACM destra.” •La paziente presentava all’ EON: NIH 2. La paziente veniva dimessa in data 15/12/2008 con terapia: Clexane 6000 x 2, Atorvastatina 80 mg 1 cp, gastroprotezione.
  • 23. QUAL E’ IL TIMING PER UNA SECONDA TROMBOLISI E.V. IN UN PAZIENTE GIA’ TRATTATO PER UN PRECEDENTE ICTUS? 126 risposte valide 3 mesi 40,5% Altri intervalli da 3 ore a massimo sei mesi NON SO 15%  Variabili da considerare per la decisione terapeutica  Lesione piccola  Rischio potenziale di esito grave  Età
  • 24. UN PREGRESSO ICTUS E LA COESISTENZA DI DIABETE RAPPRESENTA UNA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.? 126 risposte valide MAI 46% SEMPRE 20,5% Relativa 24,5% (in base a presenza di grave disabilità pregressa, leucoaraiosi grave o diabete scompensato) Vedi IST 3 1 risposta: ma dato non disponibile in IST3 Cronin CA et al, Stroke 2012;43:1684
  • 25. UN ICTUS AL RISVEGLIO CON ONSET INDETERMINATO RAPPRESENTA CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AL TRATTAMENTO TROMBOLITICO? O E’ POSSIBILE RICORRERE A SELEZIONATE STRATEGIE NEURORADIOLOGICHE? E SE SI, A QUALI RICORRI? 129 risposte valide Non controindicazione assoluta 63,5% Tecniche diagnostiche proposte: RM DWI, TC Perfusion e angio - TC, tecniche di mismatch, TCCD  Trial che stanno per partire  Wake-up trial (Germania)  ECASS IV/EXTEND (Europa/Australia)
  • 26. UNA STORIA DI NEOPLASIE RAPPRESENTA PER TE CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA TROMBOLISI E.V.? 128 risposte valide Sempre 3% Mai 30,5% Relativa 66,5% (in relazione a: rischio di sanguinamento; tipo della neoplasia; prognosi infausta; stato terminale)
  • 27. Paziente Uomo di 73 anni, destrimane APR: •ipertensione arteriosa da 4 anni (post-nefrectomia per K rene sin) trattata con Ace- inibitore e Sartano •IRC (recente utilizzo di EPO per anemia) •Pregressa lobectomia polmonare destra per K polmonare •Ipercolesterolemia (in trattamento con Atorvastatina e Colestiramina) •Tiroidectomia Alle 21:30 del 29/01/10, nella propria abitazione, il paziente presentava insorgenza improvvisa di disturbo del linguaggio (di tipo afasico). Episodio di parestesie in emisoma sinistro la sera precedente, durato 30 minuti, con completa regressione.
  • 28. Esami strumentali pre-trattramento Veniva sottoposto a TC cerebrale a 3 ore e 15 min dall’esordio dei sintomi: • Diffusa ipodensità della sostanza bianca periventricolare, centri semiovali, corone radiate da riferire a sofferenza tissutale su base ipossico-ischemica cronica.
  • 29. Esami strumentali post-trombolisi DWI ADC A 48 ore dal trattamento trombolitico il paziente veniva sottoposto a RMN encefalo + Angio RM dal quale si evidenziava: •Piccola areola di restrizione della diffusione, ipointensa in ADC, espressione di lesione ischemica recente (5 mm), localizzata nella sostanza bianca sottocorticale del giro frontale superiore di sinistra •Quadro di leucoaraiosi di discreta entità
  • 30. Paziente • Uomo di 68 aa. Giunge al DEA per la comparsa di improvvisa ipostenia in emilato destro e disartria da circa 2 ore. • Iperteso non in trattamento farmacologico. • Intervento di asportazione di glioblastoma in sede temporo-occipitale sinistra 5 anni prima. Non riferiti episodi critici in anamnesi.
  • 31. • RM encefalo eseguita 1 anno prima del caso indice che mostra gli esiti dell’intervento neurochirurgico
  • 32. • TC CEREBRALE ipodensità temporo-occipitale sinistra in corrispondenza del cavo liquorale postchirurgicoo, ed associata ipodensità perilesionale. • RM CRANIO: le immagini DWI non mostrano la presenza di aree di restrizione della diffusione. Le immagini PWI non evidenziano aree di ipoperfusione. Non si rilevano immagini da riferire a recidiva di malattia in sede temporo-occipitale a sinistra, in sede emisferica destra né a livello sottotentoriale. Non modificazioni patologiche dopo mdc in sede intra o extra-assiale.
  • 33.
  • 34. • RM encefalo eseguita a 24 ore dalla trombolisi: • Le immagini DWI dimostrano la presenza di una piccola area di restrizione della diffusione talamo-capsulare a sinistra riferibile a lesione ischemica recente. • Si rileva marcato incremento del segnale dopo mezzo di contrasto a sinistra in corrispondenza del versante mediale del cavo chirurgico che si estende sul margine mediale del polo occipitale del ventricolo omolaterale (spessore massimo 7 mm) riferibile a recidiva neoplastica.
  • 35.
  • 36.
  • 37.
  • 38. Altri temi: The Neurologist 2012  Pazienti con decadimento cognitivo:  Esclusi dai trial perché il deficit cognitivo interferisce con la valutazione mRS  E’ preferibile avere un parente con demenza e autonomo sul piano motorio o un parente demente e “allettato” in seguito ad un ictus?  Possibili limiti/esclusioni: • Paziente già “allettato” per grave decadimento • Demenza multinfartuale con sottostante marcata leucoaraiosi  Trauma recente:  Grave: valutare attentamente il rischio emorragico in caso di politrauma  Lieve: • è quasi una regola che il paziente con ictus cada in terra: la comparsa di ecchimosi/ematomi facciali, agli arti (specie anca) lo evidenzia con chiarezza • quindi: sapere che il/la paziente è caduto/a non deve indurci a non trattare (anche in caso di frattura)  Gravidanza:  Non più di una ventina di casi riportati in letteratura: esito clinico generalmente legato a quello della gestante, il più spesso positivo  Il t-PA non passa la placenta e quindi non è teratogeno  La gestante può essere sottoposta a TC cerebrale (rischio teratogeno: trascurabile ≤0,05 Gy, significativo >0,15 Gy; esposizione totale con TC addome: 0,008 Gy)
  • 39. Systemic Thrombolysis in Patients With Acute Ischemic Stroke and Internal Carotid ARtery Occlusion : The ICARO Study Maurizio Paciaroni, Clotilde Balucani, Giancarlo Agnelli, Valeria Caso, Giorgio Silvestrelli, James C. Grotta, Patients M. Demchuk, Sung-Il Sohn, Giovanni Orlandi, Systemic Thrombolysis in Andrew With Acute Ischemic Stroke and Internal Didier Leys, Alessandro Pezzini, Andrei V.: Alexandrov, Mauro Silvestrini, Luisa Carotid ARtery Occlusion The ICARO Study Fofi, Kristian Barlinn, Domenico Inzitari, Carlo Ferrarese, RossanaCaso, Giorgio Maurizio Paciaroni, Clotilde Balucani, Giancarlo Agnelli, Valeria Tassi, Georgios Silvestrelli, James C. Grotta, Andrew M. Demchuk, Sung-Il Sohn, Giovanni Orlandi, Tsivgoulis, Domenico Consoli, Antonio Baldi, Paolo Bovi, Emilio Luda, Giampiero Didier Leys, Alessandro Pezzini,Luisa DeLodovici, Francesco Corea, Massimo Del Galletti, Paolo Invernizzi, Maria Andrei V. Alexandrov, Mauro Silvestrini, Luisa Fofi, Kristian Barlinn, Domenico Inzitari, Carlo Ferrarese, Rossana Tassi, Georgios Sette, Serena Monaco, Simona Marcheselli, Andrea Alberti, Michele Venti, Monica Tsivgoulis, Domenico Consoli, Antonio Baldi, Paolo Bovi, Emilio Luda, Giampiero Galletti, PaoloCataldo D'Amore, Luisa DeLodovici, Francesco Corea, Massimo Del Acciarresi, Invernizzi, Maria Federica Macellari, Alessia Lanari, Paolo Previdi, Sette, Serena Monaco, Simona Marcheselli, Andrea Farhaan Michele Venti, Monica Nicole R. Gonzales, Renganayaki K. Pandurengan, Alberti, S. Vahidy, Melvin Sline, Acciarresi, Cataldo D'Amore, Chiti, Gino Gialdini, Frederic Dumont, Charlotte Simerpreet S. Bal, Alberto Federica Macellari, Alessia Lanari, Paolo Previdi, Nicole R. Gonzales, Renganayaki K. Pandurengan, Farhaan Raffaella Cerqua, Ulf Cordonnier, Stéphanie Debette, Alessandro Padovani, S. Vahidy, Melvin Sline, Bodechtel, Jessica Kepplinger, Mascia Gialdini, Frederic Dumont, Charlotte Simerpreet S. Bal, Alberto Chiti, Gino Nesi, Patrizia Nencini, Simone Beretta, Cordonnier, Stéphanie Debette, Alessandro Padovani, Raffaella Cerqua, Ulf Claudia Trentini, Giuseppe Martini, Charitomeni Piperidou, Ioannis Heliopoulos, Sebastiano Jessica Manuel Cappellari, Edoardo Donati, Giorgio Bono, Elisabetta Bodechtel,D'Anna,Kepplinger, Mascia Nesi, Patrizia Nencini, Simone Beretta, Claudia Trentini, Giuseppe Martini, Charitomeni Piperidou, Ioannis Heliopoulos, Traverso and Danilo Toni Sebastiano D'Anna, Manuel Cappellari, Edoardo Donati, Giorgio Bono, Elisabetta Traverso and Danilo Toni Stroke 2012, 43:125-130: originally published online October 27, 2011 doi: 10.1161/STROKEAHA.111.630624 Stroke 2012, 43:125-130: originally published online October 27, 2011 Stroke is published by the American Heart Association. 7272 Greenville Avenue, Dallas, TX 72514 doi: 10.1161/STROKEAHA.111.630624 Copyright © 2011 American Heart Association. All rights reserved. Print ISSN: 0039-2499. Online Stroke is published by the American Heart Association. 7272 Greenville Avenue, Dallas, TX 72514 ISSN: 1524-4628 Copyright © 2011 American Heart Association. All rights reserved. Print ISSN: 0039-2499. Online