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News Biancorosse AssoRetiPMI Volley Jòya del 19/10/13
Intervista al presidente
Vigilia di campionato, le ultime dichiarazioni di Lippolis
Quali impressioni e considerazioni sente di dover fare dopo aver metabolizzato il workshop
con AssoRetiPMI del 5 ottobre tenutosi al teatro Rossini?
“Sono sicuro di poter parlare anche a nome di Gaetano Mele, nostro vicepresidente e delegato
regionale AssoRetiPMI, quando dico che è stata un’esperienza fantastica. Attorno al contenitore
sportivo abbiamo costruito un veicolo di promozione del territorio coinvolgendo le più valide
espressioni di imprenditorialità sana e attiva, locale e non solo. Il tutto rientrante nel percorso
intrapreso assieme ad AssoRetiPMI, che ha sposato l'intesa sulla rivalutazione del ruolo dello sport
al servizio delle imprese e quindi dello sviluppo del territorio sia come mezzo, attraverso il ritorno
d’immagine, sia come fine, attraverso le occasioni produttive che consente la rete. Insomma
vogliamo avvicinare lo sport e il tessuto operativo locale attraverso le opportunità che attorno al
progetto sportivo potranno nascere. Non dimentichiamoci che quest’anno saremo impegnati non
solo in Puglia, ma anche in Campania, Basilicata e Molise, quale mezzo migliore dello sport per
trovare nuovi contatti e ripartire? In particolare il nostro sarà un laboratorio che, attraverso il fulcro
centrale della nostra squadra di B2 e dell’Academy, si realizzerà su tre cardini. Il primo punterà a
mettere insieme imprese e apparati lontani, che soltanto entrando in rete potrebbero inserirsi in un
nuovo circuito virtuoso. Il secondo mirerà a valorizzare i prodotti delle nostre terre, attraverso un
progetto, ormai prossimo a essere lanciato, con cui gireremo i campi delle nostre avversarie
mostrando materialmente le vette enogastronomiche delle nostre terre. Il terzo è praticamente già
operativo, grazie alla stretta collaborazione con il GAL – Terra dei Trulli e di Barsento, con cui
promuoveremo la cultura ricettiva nei nostri territori e dimostreremo la nostra predisposizione
all’ospitalità. È un’opportunità irripetibile da perseguire per crescere, prestando maggiore
attenzione alla visibilità, portando, con i nostri partner e grazie alla ampia disponibilità di reti già
collaudate interconnesse ad AssoRetiPMI, nuovi e moderni strumenti di proposizione”.
Ma dal punto di vista prettamente sportivo quale sarebbe la novità del progetto con
AssoRetiPMI?
“Abbiamo scelto consapevolmente di abbandonare i vecchi schemi legati alla presenza di capitani
coraggiosi che sorreggono quasi da soli la società sportiva, per dare spazio a un progetto che
allarghi la base e che sappia restituire davvero qualcosa a chi collabora con noi, in nome di
reciproca collaborazione e cooperazione, in altre parole la mission della rete. Alcuni soci della
nostra Società e io personalmente siamo impegnati da diversi anni nel condurre le redini della più
alta rappresentativa della pallavolo maschile a Gioia e riteniamo di aver accumulato una discreta
esperienza per poter dire che bisogna voltare pagina, operativamente parlando, per essere ambiziosi.
Non siamo assolutamente presuntuosi, abbiamo vissuto in prima persona avventure in cui la
struttura societaria era verticistica e troppo legata alla presenza di un’unica voce forte, soprattutto
economicamente, interpretata dal socio di maggioranza e ci siamo convinti che non possa essere più
così. Le scelte non condivise ti fanno restare solo e alle prime difficoltà il "carro dei "vincitori" si
svuota del tutto, abbandonato in un mare di responsabilità. Non pensiamo di essere i depositari della
2. verità assoluta, ma se anche al nord, nella ricca e gloriosa Treviso, quando il main sponsor ha
chiuso i rubinetti è finita l’intera epopea Sisley, vuol dire che i tempi sono cambiati e bisogna
ingegnarsi diversamente. Con umiltà siamo ripartiti dal basso e stiamo provando a risalire sempre e
solo con i passi che possiamo permetterci, ritornando a coinvolgere in modo sano e propositivo
quanti più fruitori dell’evento sportivo. Noi, insieme ad AssRetiPMI, stiamo provando ad allargare
la base di supporto, in modo che tanti piccoli collaboratori insieme possano costruire qualcosa di
sempre un po’ più grande. E vogliamo che i nostri partner entrando in rete possano ricevere
qualcosa in cambio e valutare il vantaggio che essa comporta. Noi stessi siamo un esempio di
questo. Tutti i soci del Team Volley Jòya sono piccoli imprenditori, che insieme portano avanti il
progetto biancorosso e insieme sono entrati nella rete di AssoRetiPMI, trovando nuove occasioni e
nuovi spunti dal punto di vista lavorativo”.
Qualche considerazione sulla squadra ormai prossima all’esordio in B2…
“Non posso che dichiararmi soddisfatto del lavoro svolto assieme al direttore sportivo Carlo
Biancolella e all’allenatore Danilo Paglialunga. Pensiamo di aver allestito un gruppo di valore per
ben figurare sin da sabato pomeriggio, ma preferirei che siano i nostri tecnici a esprimersi più
dettagliatamente circa il polso della situazione della nostra prima squadra. Io preferirei piuttosto
rimarcare la gioia di vedere quattro nostri giovanissimi atleti gioiesi, cosa mai accaduta prima a
Gioia in serie B, stabilmente in rosa accanto a elementi esperti per la categoria. Stiamo parlando di
ragazzi che cinque anni fa erano con noi in Under 14 e hanno effettuato tutte le tappe di crescita
assieme a noi. Ora hanno l’occasione di vivere un’avventura importantissima e di rilievo per dei
diciannovenni, saranno quotidianamente a contatto con compagni di squadra da cui non potranno
che imparare e assimilare. Non so fino a che punto potrà spingersi la loro carriera, so che
un’esperienza come questa non capita a tutti e questo è già un nostro piccolo successo formativo.
Inoltre abbiamo con noi altri 150 giovani e giovanissimi atleti dell’Academy, che, insieme a quelli
di altre realtà sportive gioiesi, rappresentano un grande risultato sociale al servizio della comunità,
di cui andiamo particolarmente fieri”.
Lo sport come servizio sociale ci fa pensare alle istituzioni. Qualche dichiarazione su cosa
potrebbero fare di più o di diverso, soprattutto ora che c’è stato un avvicendamento
all’assessorato allo sport?
“Oltre che augurare un buon lavoro al nuovo assessore, non posso che ripetere quanto già sostenuto
nel recente passato. Vorrei che si facesse un esercizio opportuno e formativo tutti insieme. Tutte le
società sportive si reggono solo ed unicamente con il "finanziamento" privato di sponsor e rette
associative che le famiglie versano per i propri figli. Ora immaginiamo che tutte all'improvviso
decidessero di chiudere definitivamente i battenti. Dove credete che andranno tutti i ragazzi e le
ragazze da 5-6 anni a 17-20 anni? Solo nella comunità gioiese il numero è molto variabile ma è
terribilmente alto. E non è certo facile per noi mantenere in vita questo meccanismo, in quanto per
le società che svolgono attività con campionati Federali per tutte le età, come quella che presiedo, le
quote associative delle famiglie coprono solo un terzo dei costi, senza i due terzi degli sponsor si
chiuderebbe bottega. Tuttavia occupandomi insieme ai miei compagni di volley da anni ho avuto
l’opportunità di entrare in contatto con molte realtà, in tutta Italia e soprattutto al sud, e posso
affermare tranquillamente che a Gioia del Colle la situazione non è affatto negativa. Abbiamo delle
strutture moderne e funzionali, ma che potrebbero essere meglio sfruttate con alcune migliorie se
solo si programmasse una minima manutenzione o ammodernamento tecnico, è inutile negare che
abbiamo spazi e luoghi nonostante si sia in tanti. Una nota di merito va ad una delibera di qualche
tempo fa che portò ad una regolamentazione tale da agevolare le società sportive meglio preposte
alle attività non solo agonistiche, rinunciando a vessare economicamente le associazioni sportive,
come accade da altre parti, nell'uso di alcune strutture e favorendo convenzioni per sostenere le
pulizie condivise da tutti i fruitori ove previsto, tutto per merito delle varie amministrazioni
succedutesi fino a oggi. Fatta questa doverosa premessa, io mi sento di chiedere alle istituzioni di
continuare a impegnarsi affinchè lo sport a Gioia proliferi, tra i più giovani e non solo. Ma niente di
più. Le scorciatoie, bruciando le tappe obbligate dalla credibilità raccolta sul parquet, non allargano
3. la base ed il sostegno condiviso perché i tempi e l'economia in recessione del momento non lo
giustificano. Una migliore ed attenta valutazione della qualità e completezza delle attività delle
società sportive da parte delle istituzioni, passando per un regolamento rivisto che imponga
maggiore meritocrazia e premialità nell'usufruire delle strutture, non guasterebbe e la collettività ne
riscontrerebbe solo vantaggi qualitativi. Ma niente di macchinoso che lasci spazi a chi da tempo ha
scelto di non crescere più per target e organizzazione, ma che ottiene comunque spazi gratuiti in
abbondanza. O, ancor più controverso, favorire la nascita di nuove realtà sportive per lo stesso sport
senza condividere (le scorciatoie) stili meglio appropriati che sono di esempio per i nostri giovani
nel fare sacrifici e conquistare sul campo risultato dopo risultato il meritato salto alla categoria
superiore.
Quattro anni fa senza alcuna polemica sterile dopo la retrocessione in B1 nessuno si pose il dubbio
di cosa ne sarebbe stato di questo sport, eppure ricominciare da quello che ci era rimasto ed arrivare
con umiltà ad oggi in B2 sembra essere un ricordo sepolto per chi ha scarsa memoria .Fa comodo a
tutti ambire a diventare “coloro che hanno riportato la serie A”, io per primo lo farei se potessi, ma
non me lo posso permettere perché credo sia più corretto prima analizzare il nostro contesto.
Chiediamoci prima perché non ci sono risorse per andare in serie A. Chiediamoci prima perché il
campionato di A1 ha solo 12 squadre senza retrocessioni. Chiediamoci prima perché a Castellana
c’era un squadra in A1 e dall’oggi al domani è scesa in B2 con noi. Chiediamoci quale alternativa
possiamo trovare se un imprenditore onesto non può dare il contributo di un tempo allo sport perché
deve pensare prima a pagare i suoi dipendenti. L’AssoRetiPMI Volley Jòya sta cercando una strada
alternativa, ma senza proclami. E le istituzioni dovrebbero fare altrettanto. Lo dico senza
presunzione, sia chiaro. Io da piccolo imprenditore e da cittadino tifoso sarei più che deluso se,
dopo tante promesse e tanti auspici di risalita, scoprissi che la realtà complica tremendamente questi
sogni. L’amministrazione ha il dover di far praticare lo sport a Gioia, alimentando percorsi per far
crescere l'attenzione dal basso con le attività che ogni federazione incentiva, con obblighi chiari che
condivido nel fare del vivaio del settore giovanile, strumento vitale per le società sportive con la S
maiuscola. Non quello di portare la serie A1 cancellando e penalizzando evidenti percorsi di
crescita sportiva che garantiranno, se crescerà il territorio e l'economia, una ottima stabilità al
progetto. Questa è una prerogativa delle società sportive, noi ci proveremo, se dovesse riuscirci
qualcun altro saremo i primi ad applaudire, purchè non si tratti di progetti effimeri di “scorciatoia”,
bensì di qualità. Solo questo chiediamo. Pretendiamo di essere tutti equamente controllati con
costanza dal Comune, come fa la Fipav, secondo una scala di qualità che ci dica chi sta lavorando
per bene e chi ha le carte in regola per aspirare a portare il movimento sempre più in alto. Questo
aiuterà a crescere l’intero movimento a Gioia. Ricordo a me stesso, e mi permetto di sottolinearlo a
tutti gli addetti, che crescere nello sport non può essere più considerato a discapito di chi fa e lavora
con impegno in palestra e fuori mettendoci la faccia e la credibilità professionale quando si vanno a
cercare le risorse per andare avanti. Ostacolare chi vuole fare meglio e bene è un modo antico per
sopravvivere, senza però liberarsi del rischio che prima o poi si paghi pegno per scorrettezza. Nello
sport non esiste un concetto di così basso livello. Per questo noi osserviamo con interesse che molte
cose che abbiamo fatto o deciso di non fare, con solo l'intento di migliorare, nascono solo dalla
volontà di ammirare con rispetto e considerazione chi fa meglio di noi, compiaciuti che possiamo
solo fare di più mettendoci del nostro quotidianamente. Chi ci crede ci segua, noi continueremo a
farlo ma con umiltà”.
Ufficio Stampa AssoRetiPMI Volley Jòya - Giuseppe Leronni
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