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ABRUZZO/MOLISE
PARROZZO
Ingredienti per 4 persone:
• 150 g di cioccolato
• 125 g di zucchero
• 80 g di burro
• 60 g di mandorle
• 50 g di fecola
• 60 g di farina bianca
• 5 uova
• 10 mandorle amare
Preparazione
Mettere le mandorle in acqua bollente e quindi pelarle, pestarle nel mortaio
dopo averle coperte con due cucchiai di zucchero.
Sciogliere il burro, versare i tuorli in una terrina con il rimanente zucchero,
sbattere bene e unire le mandorle pestate. Aggiungere la farina e la fecola con il
rimanente burro.
Montare a neve gli albumi e unirli all’impasto. Quindi metterlo in una tortiera
imburrata e mettere lo stampo in forno ben caldo. Lasciare cuocere per 45
minuti.
Preparare la crema al cioccolato e quando sarà cotta e raffreddata, spalmarla
con il cioccolato coprendola completamente.
CENNI SULL’ORIGINE DEL PIATTO
Il Parrozzo è un dolce abruzzese, la ricetta originale prevedeva che fosse
preparato utilizzando farina di mais o semolino; molto diffuso nel pescacarese,
viene solitamente consumato in occasione delle festività natalizie. E’ stato
inventato a Pescara nel 1920, da Luigi D’Amico, titolare di un laboratorio di
pasticceria, ispirandosi al pane rozzo, una sorta di pagnotta rustica semisferica,
fatta con il granoturco, che i contadini conservavano per diversi giorni. Nella
elaborazione del suo dolce, D’Amico ha riprodotto il colore giallo del granoturco,
utilizzando uova e farina di mandorle, mentre con la copertura di cioccolato ha
richiamato il colore scuro tipico del pane cotto a legna. Il Parrozzo è stato
celebrato in un noto poema: “La canzone del Parrozzo”, composto da Gabriele
D’Annunzio, nativo abruzzese, al quale D’Amico fece assaggiare il suo dolce.
Oggi, il Parrozzo è probabilmente il dolce più rappresentativo della regione,
tanto è vero che nel 2013 a Pescara, venti abili pasticceri ne hanno sfornato
uno da tre metri di diametro e un metro e mezzo di altezza, in occasione delle
celebrazioni per i centocinquanta anni dalla nascita del Vate.

DOVE ASSAGGIARLA
Il Ritrovo del Parrozzo, via Pepe 42 Pescara. E’ il locale che l’ideatore del
dolce, Luigi D’Amico, aprì a Pescara nel 1927; non lontano dalla casa di
Gabrierle D’Annunzio divenne, ben presto, luogo di incontro di intellettuali e
artisti dell’epoca. Si possono gustare il parrozzo, ma anche altre specialità dolci
e salate.

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Abruzzo molise ricetta

  • 1. ABRUZZO/MOLISE PARROZZO Ingredienti per 4 persone: • 150 g di cioccolato • 125 g di zucchero • 80 g di burro • 60 g di mandorle • 50 g di fecola • 60 g di farina bianca • 5 uova • 10 mandorle amare Preparazione Mettere le mandorle in acqua bollente e quindi pelarle, pestarle nel mortaio dopo averle coperte con due cucchiai di zucchero. Sciogliere il burro, versare i tuorli in una terrina con il rimanente zucchero, sbattere bene e unire le mandorle pestate. Aggiungere la farina e la fecola con il rimanente burro. Montare a neve gli albumi e unirli all’impasto. Quindi metterlo in una tortiera imburrata e mettere lo stampo in forno ben caldo. Lasciare cuocere per 45 minuti. Preparare la crema al cioccolato e quando sarà cotta e raffreddata, spalmarla con il cioccolato coprendola completamente.
  • 2. CENNI SULL’ORIGINE DEL PIATTO Il Parrozzo è un dolce abruzzese, la ricetta originale prevedeva che fosse preparato utilizzando farina di mais o semolino; molto diffuso nel pescacarese, viene solitamente consumato in occasione delle festività natalizie. E’ stato inventato a Pescara nel 1920, da Luigi D’Amico, titolare di un laboratorio di pasticceria, ispirandosi al pane rozzo, una sorta di pagnotta rustica semisferica, fatta con il granoturco, che i contadini conservavano per diversi giorni. Nella elaborazione del suo dolce, D’Amico ha riprodotto il colore giallo del granoturco, utilizzando uova e farina di mandorle, mentre con la copertura di cioccolato ha richiamato il colore scuro tipico del pane cotto a legna. Il Parrozzo è stato celebrato in un noto poema: “La canzone del Parrozzo”, composto da Gabriele D’Annunzio, nativo abruzzese, al quale D’Amico fece assaggiare il suo dolce. Oggi, il Parrozzo è probabilmente il dolce più rappresentativo della regione, tanto è vero che nel 2013 a Pescara, venti abili pasticceri ne hanno sfornato uno da tre metri di diametro e un metro e mezzo di altezza, in occasione delle celebrazioni per i centocinquanta anni dalla nascita del Vate. DOVE ASSAGGIARLA Il Ritrovo del Parrozzo, via Pepe 42 Pescara. E’ il locale che l’ideatore del dolce, Luigi D’Amico, aprì a Pescara nel 1927; non lontano dalla casa di Gabrierle D’Annunzio divenne, ben presto, luogo di incontro di intellettuali e artisti dell’epoca. Si possono gustare il parrozzo, ma anche altre specialità dolci e salate.