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DA NON PERDERE
Il Castello di Semivicoli

Incantevole relais della prestigiosa azienda vitivinicola Masciarelli, ubicato in un
palazzo baronale che domina il panorama dalla Maiella all’Adriatico.
Anche per chi non intende pernottare, durante tutta l’estate, in una atmosfera di
grande charme, ci si delizia gustando vini e prodotti tipici e musica.
DA NON PERDERE
Maratea

La città marina, perla del mar Tirreno, continua a esercitare un fascino
immarcescibile su chi ci va in vacanza.
L'economia di Maratea è legata al turismo, ed anche all'agricoltura ed
all'allevamento.
Una delle più interessanti caratteristiche è quella di poter esplorare le molte
spiagge presenti lungo tutto il litorale costiero. Negli ultimi anni si sono
sviluppati molti stabilimenti balneari che offrono la comodità dei servizi classici
da spiaggia.
Maratea vanta circa 30 km di costa molto variegata ed affascinante. Alte rocce a
picco sul mare si intervallano a piccole calette, grotte ed anfratti, regalando un
paesaggio selvaggio che si è preservato in tutta la sua bellezza.
Alcune sono ampie e di facile accesso mentre altre sono dei piccoli gioielli
protetti tra alte pareti rocciose ed il mare, raggiungibili solo con piccole
imbarcazioni.
DA NON PERDERE
Parco nazionale del Pollino

Una delle più grandi aree protette del sud Italia, ospita l'aquila reale, il capriolo
di Orsomarso e il lupo appenninico.
DA NON PERDERE
Solfatara di Pozzuoli

Il modo più semplice per capire, da vicino, come nasce e come rimane attivo un
fenomeno vulcanico, sia pure di modesta entità.
DA NON PERDERE
CASA ARTUSI

E’ un centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana. E’
ricavato dalla ristrutturazione del Complesso Monumentale della Chiesa dei
Servi di Forlimpopoli, luogo di nascita di Pellegrino Artusi, scrittore e
gastronomo, padre riconosciuto della cucina italiana moderna. Il Centro intende
promuovere la cucina domestica, in particolare quella romagnola e i prodotti del
territorio. Nell’ambito di Casa Artusi hanno trovato spazio la biblioteca P. Artusi,
un ristorante, la scuola di cucina, uno spazio eventi e una bottega dove è
possibile acquistare oggetti legati al mondo della cucina di casa.
AUTORI E STORIE IN EMILIA ROMAGNA
Almost Blue, Carlo Lucarelli – Einaudi 1997
“Io, Bologna, non l’ho mai vista. Ma la conosco bene, anche se probabilmente è
una città tutta mia. E’ una città grande: almeno tre ore”
Il romanzo è un giallo a tinte forti, che Lucarelli contestualizza negli ambienti
universitari e nei locali notturni di una Bologna livida e, a tratti, sinistra. La
vicenda ruota attorno a tre personaggi. Grazia, una giovane e ambiziosa
poliziotta, incaricata di indagare sulle misteriose morti di alcuni studenti, uccisi e
orrendamente sfigurati. L’assassino, “l’Iguana”, per come lui stesso si descrive:
“un rettile verdastro, una grossa lucertola con dorso crestato, capace di
cambiare pelle ogni volta”, che uccide e assume l’identità della sua ultima
vittima. Simone, giovane e sensibile ragazzo non vedente, che misura il mondo
con i suoni e le voci che recepisce attraverso uno scanner e che sembra essere
l’unico a “vedere” veramente, oltre la pelle dell’iguana, la sua anima dilaniata.
L’intero romanzo si snoda tra le note struggenti di “Almost Blue”. Il libro scorre
tutto d’un fiato, con ritmo serrato e la giusta dose di suspance. Notevole
l’intreccio tra la trama e il sottofondo musicale, descritto in modo magistrale
dall’autore, tanto che, leggendo il libro, sembra quasi di sentirla, la magica
tromba di Chet Baker.
DA NON PERDERE
Castello di Muggia

Il Castello di Muggia, a picco sul mare, un colpo d'occhio ineguagliabile su una
stupenda terra di confine tra l'Italia e la Mitteleuropa.
DA NON PERDERE
Scavi di Ostia Antica

La civiltà degli antichi romani a due passi dalla più popolare stazione balneare
dei romani moderni.
DA NON PERDERE
Boccadasse

Un antico borgo marinaro della città di Genova rimasto quasi intatto. E’ la meta
privilegiata della passeggiata domenicale dei genovesi. Utilizzato come location
per numerosi matrimoni è un posto quasi irreale, ideale per una passeggiata
romantica; Imperdibile.
DA NON PERDERE
CHIESA DI S.ANTONIO A CASTELVECCANA

Nemmeno la maestria dei migliori pittori e' in grado di catturare l' incomparabile
bellezza di Castelveccana.
Amata dai turisti stranieri e non solo, alle pendici del Monte S. Antonio, sulle
sponde lombarde del Lago Maggore, il paese domina la vallata e il lago,
offrendo un panorama impareggiabile, un affresco naturale dalle mille
sfaccettature. Percorrendo la suggestiva strada della valle della Froda,
tra boschi e panorami mozzafiato che si aprono all’improvviso tra gli alberi, si
accede all' Eremo di Sant’Antonio, situato a 640 metri , uno scenario che dà il
massimo di sè proprio sul sagrato della chiesa, dal quale si ammira uno degli
scorci e delle vedute più spettacolari del Verbano. Anche l’architettura e l’interno
della chiesa stessa sono degni di nota, in particolare l’antico edificio del
romitorio che la leggenda vuole nel 1550 sia stato teatro di una sanguinosa e
truculenta vicenda, ovvero l’assassinio di uno dei tre eremiti, per opera di soldati
disertori.I ripidi e scoscesi tornanti della montagna furono tra l'altro teatro di
molte epiche tappe del Giro d'Italia, come ancora oggi testimoniano le scritte di
incoraggiamento ai corridori rimaste incise sull'asfalto. Al cartello del decimo
chilometro, da un piccolo parcheggio inizia il sentiero che conduce in 10 minuti
alle Cascata della Froda.
DA NON PERDERE
Una notte d’estate alla Mole Vanvitelliana (Lazzaretto) di Ancona

La Mole è un edificio ubicato in un’isoletta artificiale che si affaccia sul porto di
Ancona, costruita nel 1733 dall’architetto Luigi Vanvitelli, noto per avere
progettato anche la celebre Reggia di Caserta. Inizialmente doveva essere un
luogo di quarantena, destinato ad ospitare persone e merci provenienti da paesi
sospetti ma, nel tempo, ha assunto funzioni diverse, tra cui quella militare,
sanitaria, doganale e di stoccaggio delle merci. Nel 1990 è stata acquistata dal
Comune di Ancona ed oggi è un contenitore che ospita, mostre ed eventi
culturali anche di livello internazionale, tra cui la rassegna estiva “Amo la mole”.

AUTORI E STORIE DELLE MARCHE
Il Domatore di Ragni, Maurice Pierre Marie Béraudy
“La verità è insita nella natura stessa dell’uomo. Ma costui la può riconoscere
soltanto quando si trova in uno stato di grazia”.
Un avvincente giallo medioevale ambientato nella Recanti del 1300. Bartolo,
giovane medico, viene incaricato di svelare il mistero nascosto dietro ad una
serie di morti per avvelenamento, che turbano la quotidianità del piccolo centro
marchigiano. Le vicende del protagonista e degli altri personaggi si dipanano in
un contesto storico meravigliosamente ricostruito, in cui magia, mistero e
sentimenti circoscrivono il filo conduttore che lega i protagonisti, palesandone
le anime tese alla ricerca della verità, nella eterna lotta tra bene e male.
Il romanzo è l’opera prima dello scrittore, di madre italiana e padre francese,
che è nato vive nelle Marche. Dal romanzo traspare fortemente la passione
dell’autore per il proprio territorio, per il periodo storico descritto, oltre che per la
letteratura e la filosofia.
DA NON PERDERE
Eatitaly
Il più grande centro enogastronomico del mondo, specializzato nella
somministrazione e vendita di prodotti tipici e di alta qualità. Localizzato nei
vecchi stabilimenti di produzione del vermouth Carpano a Torino, proprio
accanto al Lingotto, è un luogo unico in cui, oltre che acquistare e consumare
ottimi prodotti, è possibile approfondire la proprie conoscenze sul cibo e sui
territori di provenienza. Eatitaly che ha già diverse sedi sparse sul territorio
nazionale e internazionale (tra cui Roma Milano, New York e Tokio) continua ad
ampliare la sua rete con nuovi punti vendita in apertura a Firenze e Bari.
Impossibile, dunque, visitare Torino e non vedere il tempio del “made in Italy”
gastronomico.

SCRITTORI E STORIE DEL PIEMONTE
Vestivamo alla marinara, Susanna Agnelli - Mondadori
“Don’t forget you are an Agnelli……” .
Pubblicato nel 1975, raccoglie le memorie di Susanna Agnelli dall’infanzia fino
al matrimonio, celebrato immediatamente dopo la fine del secondo conflitto
mondiale. Un resoconto accorato e vivace della vita quotidiana dell’alta società
italiana negli anni venti e trenta. Profondamente consapevole di avere condotto
da sempre un’ esistenza privilegiata, l’autrice dipinge, con grande sensibilità,
l’infanzia e la giovinezza degli eredi della più grande dinastia industriale italiana.
Racconta delle relazione con i genitori, della rigida educazione ricevuta e del
senso di responsabilità indotto a lei e a suoi fratelli, in particolare a Gianni –
erede designato dal nonno – che, dalla fine degli sessanta, avrebbe contribuito
a trasformare Torino nella città del sogno del lavoro.
DA NON PERDERE
La Notte della Taranta

Dedicato alla pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, è
il più grande evento di musica popolare in Europa. La kermesse prevede un
festival itinerante, che visita diversi comuni della Grecia Salentina e un
concerto finale, a Melpignano, solitamente diretto da un musicista di prestigio;
lo scorso anno, il maestro concertatore è stato Goran Bregovich. La Notte della
Taranta è un evento molto partecipato di cui lo spettatore è veramente parte
attiva, coinvolto in un turbinio di musica e danza, fino all’ultimo respiro. L’evento
attira ogni anno un numero notevole di visitatori, anche dall’estero. La serata
finale dell’ultima edizione del 2012 ha potuto contare sulla presenza di oltre
centoventimila persone e ha visto la partecipazione di grandi nomi della musica
internazionale.
AUTORI E STORIE IN PUGLIA
La guerra dei cafoni, Carlo D’Amicis
“ …Questo è il mondo”, sputa infine. “La società. Il progresso. Intorno a noi,
Francisco Marinho, tutto sta cambiando”. Serro la mascella. Conto fino a dieci.
Mi ostino a fissare il marchio delle mie Adidas — semplicemente perfetto — e
mi chiedo cosa ci sia da cambiare. In che cosa dovrebbe consistere ‘sto
benedetto progresso …”
Estate del 1975 Torrematta, località fittizia del Salento ionico, è lo scenario entro
cui si dipanano le vicende di Angelo, detto Francisco Marinho (noto calciatore
brasiliano dell’epoca), ragazzino quattordicenne benestante che, durante le
vacanze estive, diventa protagonista dello scontro che, da sempre, contrappone
i figli della borghesia ai figli dei contadini, dei pastori e dei pescatori, una lotta
per la difesa del territorio e dei privilegi. Marinho è ossessionato dal fastidio per
i “cafuni”, vuole mantenere l’ordine sociale, la divisione di classe e la continuità
storica che tanto lo rassicurano. Le sue certezze finiranno per essere demolite,
sia per l’affacciarsi di un sentimento verso una “cafoncella”, sia per i profondi
cambiamenti che investono l’Italia e che contribuiscono al fallimento strutturale
di una divisone così netta tra i due poli. I cafoni, lasciano le loro case per
andare a lavorare all’Italsider e iniziano a desiderare e ad avere quello che
prima era loro precluso, mentre molti signori iniziano a faticare a mantenere
proprietà e privilegi. La contrapposizione non è più così definita, perché non è
ancora determinata da ciò che si è, ma da ciò che si ha. Il libro è una sorta di
metafora del passaggio interminabile da società contadina a paese post
moderno, ma anche la storia di un tempo e di una generazione.
DA NON PERDERE
I Tenores

Il canto sardo tradizionale a cappella, ancora diffuso in molti piccoli paesi, è di
bellezza struggente, e ha un gran numero di estimatori in tutta l'Italia.
DA NON PERDERE
L’isola di Pantelleria

Più vicina all'Africa che all'Italia, Pantelleria è un caldo, assolato paradiso
agricolo, terra di uve dolcissime e di acque altrettanto limpide.
DA NON PERDERE
Cave di marmo di Carrara

Da esse, un marmo tra i più famosi e ricercati. Chi lavorava qui poi inventò il
lardo di Colonnata, il più famoso d'Italia
DA NON PERDERE
PALAZZO DI ROCCABRUNA

Palazzo Roccabruna, Casa dei prodotti trentini. A due passi da Piazza Duomo,
nel centro storico della citta' di Trento, sorge Palazzo Roccabruna, Dimora
nobiliare della seconda metà del Cinquecento.
Sede dell’Enoteca provinciale del Trentino, luogo dedicato ad eventi
enogastronomici e culturali destinati alla valorizzazione del territorio, della sua
storia e dei suoi prodotti il palazzo e' stato restaurato e portato a nuovo
splendore dalla Camera di Commercio di Trento.
I locali dell’Enoteca e la collezione storica con oltre 600 bottiglie che raccontano
le vicende della vitivinicoltura trentina trovano spazio nelle sale del piano terra.
Ogni settimana sono in degustazioni oltre 100 etichette locali abbinate a salumi
e formaggi trentini. Al piano nobile fra affreschi e soffitti in legno del
Cinquecento vengono allestite nel corso dell’anno mostre di carattere storico,
etnografico, artistico in tema con l’attività del Palazzo. Nell’antica scuderia una
moderna cucina didattica, attrezzata per corsi di formazione rivolti a chef locali e
consumatori, ospita in occasione degli eventi enogastronomici ristoranti trentini
per proporre originali interpretazioni dei piatti della cucina tradizionale.
Appuntamenti settimanali dedicati ai vini e ai prodotti del territorio nonché
gemellaggi con analoghe strutture presenti in altre regioni italiane vengono
promossi ed organizzati dall'Enoteca.
DA NON PERDERE
L'altopiano di Castelluccio

A pochi chilometri da Norcia, sembra di essere in un altro mondo. Qui vengono
alla luce le celeberrime lenticchie, oggi ricercate in tutta Italia.
ITINERARI (IN) CONSUETI
IL FORTE DI BARD

Localizzato nell’omonimo paese di Bard, il complesso è uno dei migliori e
meglio conservati esempi di fortezza di sbarramento di primo ottocento.
Oggetto di una importante opera di recupero e valorizzazione, il forte è stato
riaperto al pubblico nel 2006. Nel rispetto della tradizione e del contesto
naturalistico in cui è inserito, il forte è divenuto un importante centro di
promozione della cultura alpina, il cui centro è rappresentato dal museo
multimediale e interattivo delle Alpi. Oggi, il forte di Bard è considerato il
nuovo polo culturale delle Alpi occidentali e ospita eventi, manifestazioni e
mostre permanenti e temporanee.
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Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

La natura a portata di mano sulle montagne più belle del mondo. Paesaggi da
sogno e natura incontaminata che affascina.

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  • 1. DA NON PERDERE Il Castello di Semivicoli Incantevole relais della prestigiosa azienda vitivinicola Masciarelli, ubicato in un palazzo baronale che domina il panorama dalla Maiella all’Adriatico. Anche per chi non intende pernottare, durante tutta l’estate, in una atmosfera di grande charme, ci si delizia gustando vini e prodotti tipici e musica.
  • 2. DA NON PERDERE Maratea La città marina, perla del mar Tirreno, continua a esercitare un fascino immarcescibile su chi ci va in vacanza. L'economia di Maratea è legata al turismo, ed anche all'agricoltura ed all'allevamento. Una delle più interessanti caratteristiche è quella di poter esplorare le molte spiagge presenti lungo tutto il litorale costiero. Negli ultimi anni si sono sviluppati molti stabilimenti balneari che offrono la comodità dei servizi classici da spiaggia. Maratea vanta circa 30 km di costa molto variegata ed affascinante. Alte rocce a picco sul mare si intervallano a piccole calette, grotte ed anfratti, regalando un paesaggio selvaggio che si è preservato in tutta la sua bellezza. Alcune sono ampie e di facile accesso mentre altre sono dei piccoli gioielli protetti tra alte pareti rocciose ed il mare, raggiungibili solo con piccole imbarcazioni.
  • 3. DA NON PERDERE Parco nazionale del Pollino Una delle più grandi aree protette del sud Italia, ospita l'aquila reale, il capriolo di Orsomarso e il lupo appenninico.
  • 4. DA NON PERDERE Solfatara di Pozzuoli Il modo più semplice per capire, da vicino, come nasce e come rimane attivo un fenomeno vulcanico, sia pure di modesta entità.
  • 5. DA NON PERDERE CASA ARTUSI E’ un centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana. E’ ricavato dalla ristrutturazione del Complesso Monumentale della Chiesa dei Servi di Forlimpopoli, luogo di nascita di Pellegrino Artusi, scrittore e gastronomo, padre riconosciuto della cucina italiana moderna. Il Centro intende promuovere la cucina domestica, in particolare quella romagnola e i prodotti del territorio. Nell’ambito di Casa Artusi hanno trovato spazio la biblioteca P. Artusi, un ristorante, la scuola di cucina, uno spazio eventi e una bottega dove è possibile acquistare oggetti legati al mondo della cucina di casa.
  • 6. AUTORI E STORIE IN EMILIA ROMAGNA Almost Blue, Carlo Lucarelli – Einaudi 1997 “Io, Bologna, non l’ho mai vista. Ma la conosco bene, anche se probabilmente è una città tutta mia. E’ una città grande: almeno tre ore” Il romanzo è un giallo a tinte forti, che Lucarelli contestualizza negli ambienti universitari e nei locali notturni di una Bologna livida e, a tratti, sinistra. La vicenda ruota attorno a tre personaggi. Grazia, una giovane e ambiziosa poliziotta, incaricata di indagare sulle misteriose morti di alcuni studenti, uccisi e orrendamente sfigurati. L’assassino, “l’Iguana”, per come lui stesso si descrive: “un rettile verdastro, una grossa lucertola con dorso crestato, capace di cambiare pelle ogni volta”, che uccide e assume l’identità della sua ultima vittima. Simone, giovane e sensibile ragazzo non vedente, che misura il mondo con i suoni e le voci che recepisce attraverso uno scanner e che sembra essere l’unico a “vedere” veramente, oltre la pelle dell’iguana, la sua anima dilaniata. L’intero romanzo si snoda tra le note struggenti di “Almost Blue”. Il libro scorre tutto d’un fiato, con ritmo serrato e la giusta dose di suspance. Notevole l’intreccio tra la trama e il sottofondo musicale, descritto in modo magistrale dall’autore, tanto che, leggendo il libro, sembra quasi di sentirla, la magica tromba di Chet Baker.
  • 7. DA NON PERDERE Castello di Muggia Il Castello di Muggia, a picco sul mare, un colpo d'occhio ineguagliabile su una stupenda terra di confine tra l'Italia e la Mitteleuropa.
  • 8. DA NON PERDERE Scavi di Ostia Antica La civiltà degli antichi romani a due passi dalla più popolare stazione balneare dei romani moderni.
  • 9. DA NON PERDERE Boccadasse Un antico borgo marinaro della città di Genova rimasto quasi intatto. E’ la meta privilegiata della passeggiata domenicale dei genovesi. Utilizzato come location per numerosi matrimoni è un posto quasi irreale, ideale per una passeggiata romantica; Imperdibile.
  • 10. DA NON PERDERE CHIESA DI S.ANTONIO A CASTELVECCANA Nemmeno la maestria dei migliori pittori e' in grado di catturare l' incomparabile bellezza di Castelveccana. Amata dai turisti stranieri e non solo, alle pendici del Monte S. Antonio, sulle sponde lombarde del Lago Maggore, il paese domina la vallata e il lago, offrendo un panorama impareggiabile, un affresco naturale dalle mille sfaccettature. Percorrendo la suggestiva strada della valle della Froda, tra boschi e panorami mozzafiato che si aprono all’improvviso tra gli alberi, si accede all' Eremo di Sant’Antonio, situato a 640 metri , uno scenario che dà il massimo di sè proprio sul sagrato della chiesa, dal quale si ammira uno degli scorci e delle vedute più spettacolari del Verbano. Anche l’architettura e l’interno della chiesa stessa sono degni di nota, in particolare l’antico edificio del romitorio che la leggenda vuole nel 1550 sia stato teatro di una sanguinosa e truculenta vicenda, ovvero l’assassinio di uno dei tre eremiti, per opera di soldati disertori.I ripidi e scoscesi tornanti della montagna furono tra l'altro teatro di molte epiche tappe del Giro d'Italia, come ancora oggi testimoniano le scritte di incoraggiamento ai corridori rimaste incise sull'asfalto. Al cartello del decimo chilometro, da un piccolo parcheggio inizia il sentiero che conduce in 10 minuti alle Cascata della Froda.
  • 11. DA NON PERDERE Una notte d’estate alla Mole Vanvitelliana (Lazzaretto) di Ancona La Mole è un edificio ubicato in un’isoletta artificiale che si affaccia sul porto di Ancona, costruita nel 1733 dall’architetto Luigi Vanvitelli, noto per avere progettato anche la celebre Reggia di Caserta. Inizialmente doveva essere un luogo di quarantena, destinato ad ospitare persone e merci provenienti da paesi sospetti ma, nel tempo, ha assunto funzioni diverse, tra cui quella militare, sanitaria, doganale e di stoccaggio delle merci. Nel 1990 è stata acquistata dal Comune di Ancona ed oggi è un contenitore che ospita, mostre ed eventi culturali anche di livello internazionale, tra cui la rassegna estiva “Amo la mole”. AUTORI E STORIE DELLE MARCHE Il Domatore di Ragni, Maurice Pierre Marie Béraudy “La verità è insita nella natura stessa dell’uomo. Ma costui la può riconoscere soltanto quando si trova in uno stato di grazia”. Un avvincente giallo medioevale ambientato nella Recanti del 1300. Bartolo, giovane medico, viene incaricato di svelare il mistero nascosto dietro ad una serie di morti per avvelenamento, che turbano la quotidianità del piccolo centro marchigiano. Le vicende del protagonista e degli altri personaggi si dipanano in un contesto storico meravigliosamente ricostruito, in cui magia, mistero e sentimenti circoscrivono il filo conduttore che lega i protagonisti, palesandone le anime tese alla ricerca della verità, nella eterna lotta tra bene e male. Il romanzo è l’opera prima dello scrittore, di madre italiana e padre francese, che è nato vive nelle Marche. Dal romanzo traspare fortemente la passione dell’autore per il proprio territorio, per il periodo storico descritto, oltre che per la letteratura e la filosofia.
  • 12. DA NON PERDERE Eatitaly Il più grande centro enogastronomico del mondo, specializzato nella somministrazione e vendita di prodotti tipici e di alta qualità. Localizzato nei vecchi stabilimenti di produzione del vermouth Carpano a Torino, proprio accanto al Lingotto, è un luogo unico in cui, oltre che acquistare e consumare ottimi prodotti, è possibile approfondire la proprie conoscenze sul cibo e sui territori di provenienza. Eatitaly che ha già diverse sedi sparse sul territorio nazionale e internazionale (tra cui Roma Milano, New York e Tokio) continua ad ampliare la sua rete con nuovi punti vendita in apertura a Firenze e Bari. Impossibile, dunque, visitare Torino e non vedere il tempio del “made in Italy” gastronomico. SCRITTORI E STORIE DEL PIEMONTE Vestivamo alla marinara, Susanna Agnelli - Mondadori “Don’t forget you are an Agnelli……” . Pubblicato nel 1975, raccoglie le memorie di Susanna Agnelli dall’infanzia fino al matrimonio, celebrato immediatamente dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Un resoconto accorato e vivace della vita quotidiana dell’alta società italiana negli anni venti e trenta. Profondamente consapevole di avere condotto da sempre un’ esistenza privilegiata, l’autrice dipinge, con grande sensibilità, l’infanzia e la giovinezza degli eredi della più grande dinastia industriale italiana. Racconta delle relazione con i genitori, della rigida educazione ricevuta e del senso di responsabilità indotto a lei e a suoi fratelli, in particolare a Gianni – erede designato dal nonno – che, dalla fine degli sessanta, avrebbe contribuito a trasformare Torino nella città del sogno del lavoro.
  • 13. DA NON PERDERE La Notte della Taranta Dedicato alla pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, è il più grande evento di musica popolare in Europa. La kermesse prevede un festival itinerante, che visita diversi comuni della Grecia Salentina e un concerto finale, a Melpignano, solitamente diretto da un musicista di prestigio; lo scorso anno, il maestro concertatore è stato Goran Bregovich. La Notte della Taranta è un evento molto partecipato di cui lo spettatore è veramente parte attiva, coinvolto in un turbinio di musica e danza, fino all’ultimo respiro. L’evento attira ogni anno un numero notevole di visitatori, anche dall’estero. La serata finale dell’ultima edizione del 2012 ha potuto contare sulla presenza di oltre centoventimila persone e ha visto la partecipazione di grandi nomi della musica internazionale.
  • 14. AUTORI E STORIE IN PUGLIA La guerra dei cafoni, Carlo D’Amicis “ …Questo è il mondo”, sputa infine. “La società. Il progresso. Intorno a noi, Francisco Marinho, tutto sta cambiando”. Serro la mascella. Conto fino a dieci. Mi ostino a fissare il marchio delle mie Adidas — semplicemente perfetto — e mi chiedo cosa ci sia da cambiare. In che cosa dovrebbe consistere ‘sto benedetto progresso …” Estate del 1975 Torrematta, località fittizia del Salento ionico, è lo scenario entro cui si dipanano le vicende di Angelo, detto Francisco Marinho (noto calciatore brasiliano dell’epoca), ragazzino quattordicenne benestante che, durante le vacanze estive, diventa protagonista dello scontro che, da sempre, contrappone i figli della borghesia ai figli dei contadini, dei pastori e dei pescatori, una lotta per la difesa del territorio e dei privilegi. Marinho è ossessionato dal fastidio per i “cafuni”, vuole mantenere l’ordine sociale, la divisione di classe e la continuità storica che tanto lo rassicurano. Le sue certezze finiranno per essere demolite, sia per l’affacciarsi di un sentimento verso una “cafoncella”, sia per i profondi cambiamenti che investono l’Italia e che contribuiscono al fallimento strutturale di una divisone così netta tra i due poli. I cafoni, lasciano le loro case per andare a lavorare all’Italsider e iniziano a desiderare e ad avere quello che prima era loro precluso, mentre molti signori iniziano a faticare a mantenere proprietà e privilegi. La contrapposizione non è più così definita, perché non è ancora determinata da ciò che si è, ma da ciò che si ha. Il libro è una sorta di metafora del passaggio interminabile da società contadina a paese post moderno, ma anche la storia di un tempo e di una generazione.
  • 15. DA NON PERDERE I Tenores Il canto sardo tradizionale a cappella, ancora diffuso in molti piccoli paesi, è di bellezza struggente, e ha un gran numero di estimatori in tutta l'Italia.
  • 16. DA NON PERDERE L’isola di Pantelleria Più vicina all'Africa che all'Italia, Pantelleria è un caldo, assolato paradiso agricolo, terra di uve dolcissime e di acque altrettanto limpide.
  • 17. DA NON PERDERE Cave di marmo di Carrara Da esse, un marmo tra i più famosi e ricercati. Chi lavorava qui poi inventò il lardo di Colonnata, il più famoso d'Italia
  • 18. DA NON PERDERE PALAZZO DI ROCCABRUNA Palazzo Roccabruna, Casa dei prodotti trentini. A due passi da Piazza Duomo, nel centro storico della citta' di Trento, sorge Palazzo Roccabruna, Dimora nobiliare della seconda metà del Cinquecento. Sede dell’Enoteca provinciale del Trentino, luogo dedicato ad eventi enogastronomici e culturali destinati alla valorizzazione del territorio, della sua storia e dei suoi prodotti il palazzo e' stato restaurato e portato a nuovo splendore dalla Camera di Commercio di Trento. I locali dell’Enoteca e la collezione storica con oltre 600 bottiglie che raccontano le vicende della vitivinicoltura trentina trovano spazio nelle sale del piano terra. Ogni settimana sono in degustazioni oltre 100 etichette locali abbinate a salumi e formaggi trentini. Al piano nobile fra affreschi e soffitti in legno del Cinquecento vengono allestite nel corso dell’anno mostre di carattere storico, etnografico, artistico in tema con l’attività del Palazzo. Nell’antica scuderia una moderna cucina didattica, attrezzata per corsi di formazione rivolti a chef locali e consumatori, ospita in occasione degli eventi enogastronomici ristoranti trentini per proporre originali interpretazioni dei piatti della cucina tradizionale. Appuntamenti settimanali dedicati ai vini e ai prodotti del territorio nonché gemellaggi con analoghe strutture presenti in altre regioni italiane vengono promossi ed organizzati dall'Enoteca.
  • 19. DA NON PERDERE L'altopiano di Castelluccio A pochi chilometri da Norcia, sembra di essere in un altro mondo. Qui vengono alla luce le celeberrime lenticchie, oggi ricercate in tutta Italia.
  • 20. ITINERARI (IN) CONSUETI IL FORTE DI BARD Localizzato nell’omonimo paese di Bard, il complesso è uno dei migliori e meglio conservati esempi di fortezza di sbarramento di primo ottocento. Oggetto di una importante opera di recupero e valorizzazione, il forte è stato riaperto al pubblico nel 2006. Nel rispetto della tradizione e del contesto naturalistico in cui è inserito, il forte è divenuto un importante centro di promozione della cultura alpina, il cui centro è rappresentato dal museo multimediale e interattivo delle Alpi. Oggi, il forte di Bard è considerato il nuovo polo culturale delle Alpi occidentali e ospita eventi, manifestazioni e mostre permanenti e temporanee.
  • 21. DA NON PERDERE Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi La natura a portata di mano sulle montagne più belle del mondo. Paesaggi da sogno e natura incontaminata che affascina.