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LA KOINONIA GIOVANNI BATTISTA


Ricardo Arganaraz, sacerdote argentino incardinato a Salta, sbarca in Italia negli anni
del CONCILIO VATICANO II, si laurea in filosofia e diritto canonico e insegna nella
sezione padovana della facoltà interregionale di teologia dell’Italia del nord, filosofia
e diritto canonico nelle sezioni bolognese e parmense delle Pontificie Università
Urbaniana e Lateranense.1



        - 1969            Fonda a Padova una Comunità presbiterale di vita contemplativa.2



      - 1973       Lascia Padova perché dice di sentirsi chiamato ad una nuova
esperienza di fede.3 In realtà, il 31 luglio del 1973, il Vescovo di Padova gli revoca la
facoltà di esercitare il sacro ministero in Diocesi e la Comunità presbiterale lo
espelle4.



      - 1974       Dopo quindici giorni di digiuno il Signore Gesù gli mostra in
visione un luogo che sta per donargli, dove arriveranno malati, ciechi, paralitici e
persino morti che saranno a lui affidati5.



       - 1975       Con l’acquisto della “Terra Promessa” in Contrada Camparmò
(Vc) arrivano i primi seguaci ed inizia a manifestarsi il “carisma delle guarigioni”.6




1
  Cfr. R. Arganaraz “Gesù mi ha guarito”,la copertina, ed. KeKaKo, 1996
2
  Cfr ivi
3
  Cfr Idem “La Koinonia Giovanni Battista” pag. 19, ed KeKaKo 1998
4
 Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot. 2231/I, Punto 1, punto 3, 4 dicembre 1992
5
  Cfr. R. Arganaraz, “La Koinonia Giovanni Battista”, pag. 20 ed. KeKaKo 1998
6
  Cfr. Ibidem, pagg. 25,27
                                                                                                  1
- 1978      Antonietta da Biella si sveglia alle tre del mattino e, spinta da una
forza misteriosa, si alza e scrive “La profezia di Camparmò”, che diventerà lo
stendardo della Koinonia7.



      - 1979       Il Vescovo di Vicenza, Mons. Onisto gli accorda ospitalità in
diocesi per la durata di tre anni.8



      - 1979        Arganaraz fonda a Camparmò la Koinonia Giovanni Battista.
Secondo il fondatore il nome lo si dovrebbe ad una riunione di preghiera durante la
quale il Signore avrebbe ispirato i presenti a riconoscere in Arganaraz il nuovo
Giovanni Battista.9

Un ulteriore conferma si sarebbe avuta quando, in una riunione del Rinnovamento
Carismatico, cinque profeti, nel vederlo entrare, avrebbero sussultato ed interrogato
il Signore, il quale avrebbe rivelato loro: “Giovanni è il suo nome”10 (LC. 1,63).



     - 1980               Il Vescovo di Salta lo richiama in diocesi ma Arganaraz non
obbedisce11.



        - 1981            Il Vescovo di Salta gli revoca il placet di risiedere fuori diocesi12.



      - 1987       Il Vescovo di Vicenza rifiuta di rilasciargli qualsiasi attestato
favorevole alla Koinonia e lo avvisa dell’eventualità di una sospensione.13




7
  Cfr.bidem, pagg.30-31
8
  Cfr. Decreto della Conregazione per il Clero, prot. 2231/I punto 3, 4 dicembre 1992
9
  Cfr. R. Arganarz, “La Koinonia Giovanni Battista” pag. 33
10
   Cfr. Ivi
11
  Cfr. Decreto della Curia Vescovile di Vicenza, prot. N° 1087/92, 1 giugno 1992 e Decreto della Congregazione per il
Clero, prot.N° 2231/I, Punto 1, 4 dicembre 1992
12
   Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, Punto 1, 4 dicembre 1992
13
   Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, Punto 4, 4 dicembre 1992
                                                                                                                        2
-1992      Con Decreto ufficiale, il 1°giugno 1992 il Vescovo di Vicenza,
Mons. Pietro Nonis dopo numerosi richiami revoca ad Arganaraz tutte le facoltà
concessegli fino a quel momento compresa quella di esercitare il ministero
sacerdotale in Diocesi. Gli revoca infine la licenza di permanere nel territorio
diocesano.14

Contro tale provvedimento, Arganaraz fa ricorso alla Congregazione per il Clero che,
però, il 4 dicembre 1992 respinge il ricorso.15



     -1992         In gennaio il Cardinal Vicario di sua Santità Giovanni Paolo II,
Mons. Camillo Ruini, riconosce ufficialmente nella Diocesi di Roma la Koinonia
Giovanni Battista e nomina Arganaraz Consigliere Spirituale della stessa.16



        -1993             Nascita della Scuola di evangelizzazione a Roma.17



     -1995         Il Vescovo di Macerata, Mons. Tarcisio Carboni, concede alla
Koinonia il Nulla Osta di esercitare nella sua Diocesi.

Va detto, però, che il Nulla Osta di Mons. Carboni faceva riferimento al
Riconoscimento romano, cioè che la Koinonia veniva accolta nella Diocesi di
Macerata in quanto riconosciuta canonicamente dal Cardinal Ruini (Vedi doc. del
Vescovo di Macerata)18. Il suddetto documento è stato esibito dalla Koinonia sul sito
www.Koinoniagb.org. fino al maggio 2006, anno in cui la Curia di Macerata ha
ufficialmente chiesto all’associazione di rimuovere detto documento dal sito in
quanto non più approvata dal Vescovo19 .



     -1995        A novembre, il Vescovo di Vicenza comunica alla Diocesi che
nonostante il divieto imposto ad Arganaraz di esercitare il Sacro Ministero e di

14
   Cfr. Decreto della Curia Vescovile di Vicenza, prot. N° 1087/92, 1 giugno 1992
15
   Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, 4 dicembre 1992
16
   Cfr. R. Arganaraz, “La Koinonia Giovanni Battista”, pagg. 52, 57 ed. KeKaKo 1998
17
   Cfr. Ibidem, pag. 55
18
   Cfr. Decreto del Vescovo di Macerata, prot. N° 46/sd/95, 25 aprile 1995
19
   Cfr. Lettera al presidente della Koinonia Giovanni Battista della Curia di Macerata, prot. N° 09-2006/V-LTR/mps
                                                                                                                     3
risiedere nel territorio diocesano, questi continua a celebrare “MESSE DI
GUARIGIONE DI MASSA” nella sede di Camparmò dell’associazione ignorando i
provvedimenti dell’autorità ecclesiastica20.



       -1996      A febbraio la Koinonia ottiene il riconoscimento del Vescovo di
Plzen, Mons. Frantisek Radkovsky (Repubblica Ceca)21.



      -1996        Arganaraz viene denunciato da una sua seguace alla quale
avrebbe promesso la guarigione di una congiunta dietro l’offerta al Signore di 800
milioni delle vecchie lire. La guarigione non si è mai verificata e la donna affetta da
un cancro muore.22

A maggio un comunicato dell’ agenzia giornalistica ANSA informa che accertamenti
bancari condotti dai carabinieri avrebbero individuato conti in tutta Italia per una
decina di miliardi di lire. Dopo l’ordine di custodia cautelare e l’opposizione dei
difensori, il Tribunale della Libertà di Vicenza rigetta il reclamo presentato dai legali
di Arganaraz 23.

Nello stesso mese il Cardinal Ruini revoca ad Arganaraz l’incarico di Consigliere
Spirituale della Koinonia24, e a dicembre revoca il RICONOSCIMENTO dato nel
199225.

Tra le motivazioni della revoca emessa dal Cardinal Ruini vi è quella che Arganaraz
ed altri sacerdoti della Koinonia si erano illecitamente assunti il compito di formare
sacerdoti26.



       -1997       A marzo l’Arcivescovo di Padova, Mons. Mattiazzo, ed il Vescovo
di Vicenza, emanano una notificazione congiunta relativa alla Koinonia Giovanni
Battista nella quale informano le rispettive Diocesi che tale associazione non è da

20
   Cfr. comunicato della Curia Vescovile di Vicenza, 8 novembre 1995
21
   Cfr. Decreto di riconoscimento della curia di Plzen, 28 maggio 1996
22
   Cfr. Sentenza del Tribunale di Vicenza sez. penale, pag. 6, 26/10/1998
23
   Cfr. ANSA n° 3 di 10, 22 maggio 1996
24
  Cfr. Revoca del Vicariato di Roma, prot. N° 575/96/129, 22 maggio 1996
25
  Cfr. Decreto di revoca del Vicariato di Roma, prot. N°1347/90, 4 dicembre 1996
26
   Cfr. Decreto di revoca del Vicariato di Roma, prot. N°1347/90, 4 dicembre 1996
                                                                                        4
essi riconosciuta, e che nessun ministro ordinato, religiosi e religiose e laici è
autorizzato a partecipare alle sue attività. Questa notificazione viene sottoscritta da
tutti membri della Conferenza Episcopale del Triveneto sotto la presidenza del
Patriarca Cè27.



     -1998        Nonostante i veti delle autorità ecclesiastiche nasce la
Federazione delle Koinonie Giovanni Battista con sede a Cogollo del Cengio (Pd)28.




       -1998        Si conclude il 26 ottobre il processo ad Arganaraz con la condanna
a tre anni di reclusione per truffa aggravata e un risarcimento alla parte civile di 766
milioni di vecchie lire.29 Durante il processo altre otto persone formulano accuse
contro il sacerdote argentino, tra queste l’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini
al quale Arganaraz ha promesso la vittoria dello scudetto in cambio di una offerta di
500 milioni di vecchie lire in alternativa ad una minaccia di bancarotta in caso di
rifiuto, come segno di una mancata benedizione da parte di Dio30.



      -1999        A novembre la corte d’appello di Venezia conferma la condanna
ad Arganaraz e l’aumenta di due mesi.31



     -2000         L’Arcivescovo di Taranto, Mons. Benigno Luigi Papa nega alla
Koinonia l’autorizzazione di esercitare nella sua Arcidiocesi32.



      -2001        La Corte di Cassazione rigetta il ricorso presentato da Arganaraz
in appello e conferma la condanna della Corte d’Appello33.

27
   Cfr. Rivista della diocesi di Vicenza, pag. 200, anno 1997: “Notificazione Congiunta dei Vescovi di Padova e
Vicenza, 18 marzo 1997”
28
   Cfr. R. Arganaraz, “La Koinonia Giovanni Battista” pag. 14, ed. KeKaKo, 1998
29
   Cfr. Sentenza del Tribunale di Vicenza sez. penale, pagg.25,26, 26/10/1998
30
   Cfr. Sentenza del Tribunale di Vicenza sez. penale, pagg.22, 26/10/1998; ANSA n°9 di 13 del 26/10/1998
31
   Cfr. Sentenza della Corte d’Appello di Venezia, 11 novembre 1999
32
   Cfr. Comunicato della Curia di Taranto del 23 marzo 2000
                                                                                                                  5
-2003        A giugno si tiene la prima conferenza della Catholic Fraternity of
Charismatic Covenant Communities and Fellowships, (associazione con
riconoscimento Pontificio che raggruppa tutte le realtà del Rinnovamento
carismatico cattolico) presieduta dal prof. Matteo Calisi.

Alla pag. 4 della sua relazione il prof. Calisi afferma che per appartenere alla
fraternità è necessario essere in comunione con il Vescovo diocesano34. In quella
stessa relazione vengono elencate tutte le associazioni appartenenti alla fraternità e,
tra queste, vi è la Koinonia Giovanni Battista, la cui sede viene indicata Roma35.

Roma, però, non è la sede della Federazione delle Koinonie Giovanni Battista, bensì
Cogollo del Cengio nella Diocesi di Padova e, come abbiamo visto, in quella diocesi
non esiste nessuna approvazione canonica, anzi vige per la Koinonia un divieto
assoluto di esercitare; ma, quand’anche la sede fosse Roma, anche in questo caso la
Koinonia non possiederebbe nessun tipo di approvazione, ma soltanto la REVOCA
del riconoscimento precedentemente ottenuto.

Pare, tuttavia, che la Koinonia risulti ugualmente iscritta alla Fraternità Cattolica
nonostante non sussistano i requisiti richiesti.



      -2007       Il 22 febbraio, il Vescovo di Caltanissetta, Mons Mario Russotto,
riconosce ed accoglie ufficialmente la Koinonia nella sua diocesi.36

Rivolgendosi ad Arganaraz, indicando la Koinonia come un arricchimento spirituale
per la propria diocesi e considerandola come un frutto dell’opera dello Spirito Santo,
afferma di aver ricevuto sull’associazione ottime referenze dai propri fratelli
nell’episcopato.

Viene quindi da chiedersi chi siano questi Vescovi dai quali Mons. Russotto avrebbe
ricevuto ottime informazioni, considerando che il 22 febbraio del 2007 nessuna
autorità ecclesiastica italiana si era espressa favorevolmente nei confronti della
Koinonia.

33
   Cfr. Sentenza della Suprema Corte di Cassazione II sez. del 13 giugno 2001
34
   Cfr. Matteo Calisi “La fraternità cattolica in Italia: attualità e prospettive” pag.4, giugno 2003. La relazione è
visibile sul sito www.catholicfraternity.net
35
   Cfr. Matteo Calisi “La fraternità cattolica in Italia: attualità e prospettive” pag.4, giugno 2003.
36
   Lettera di riconoscimento del Vescovovo di Caltanissetta, prot. N° 22/07 – L22
                                                                                                                        6
-2009       Il 16 settembre, Mons. Gabriele Mana, Vescovo di Biella, accoglie
ufficialmente la Koinonia nella propria diocesi.37

     Nel mondo, circa una ventina di Vescovi hanno accolto nelle proprie diocesi la
Koinonia Giovanni Battista.38




37
   Comunicato del Vescovo pubblicato sulla rivista diocesana “Il biellese”, 16 settembre 2009;
http://www.ilbiellese.it/article.php?id=4228
38
   www.koinoniagiovannibattista.org
                                                                                                 7
Profezia su Camparmò
                      25 agosto 1978



              Così dice il Signore a Ricardo:



             La luce illuminerà le tue tenebre,

           la notte sta lasciando posto al giorno

                 e la mia gloria risplende.

        Tu, luce della mia gloria, devi risplendere;

          tu, parola della mia bocca, devi essere;

        tu, azione della mia carità, devi compiere.

                    La tua sete di fare,

                   la tua fame di essere,

                 Io, il Signore, la conosco.



               Ora ascoltami e comprendi:



         Camparmi sarà la mia casa di Preghiera:

        abiteranno con i miei vergini i miei poveri.

           Casa di conversione, di comunione,

dove il mio amore avrà lo splendore della mia risurrezione.

      Camparmò, segno di unità, di santità di gloria.

                Camparmò, dimora di Dio.

        Scaturirà dalla mia casa Nuova Vocazione,

                 Nuova Evangelizzazione.


                                                              8
Camparmò, segno di conversione e di fedeltà a Dio.

                                     Tutti quelli che Io, il Signore, ti manderò,

                                           saranno da Me scelti e voluti.

                                    Per essere amati e nutriti da te, mio servo;

                                      da Me, Signore e Dio, usati e plasmati,

                                              secondo la mia volontà

                                             per la mia opera gloriosa.



                                                   Ascolta ancora:



                                    Sarai tu il pastore dei poveri e dei vergini…

                                              …nessuno di voi perirà

                                      Perché grande è il mio amore per voi.

                                       Tu sarai il segno del Nuovo Pastore:

                                                  tutto si compirà

                                           e mi glorificherete in eterno.

                                    Le vostre mani siano sempre rivolte a Me,

                             per essere benedette nell’opera che dovrete compiere.

                                         Tu, ora, esiliati, voglio purificarti;

                                 ritornerai quando Io ti richiamerò a Camparmò.

                                                    Non temere,

                                          Io ti parlo attraverso il cuore.39




39
     R. Arganaraz “La Koinonia Giovanni Battsta”, pag.6, ed KeKaKo, 1998
                                                                                     9
GERARCHIA DELLA KOINONIA
Come abbiamo visto, il fondatore dell’associazione è p. Ricardo Arganaraze.
Arganraz, in Koinonia è denominato “Pastore Fondatore”; dopo il pastore fondatore
c’è il “Pastore Generale, p. Alvaro Grammatica.
Segue il consiglio dei pastori composto dai pastori di tutte le oasi.
Il pastore è il responsabile di un oasi, cioè una struttura nella quale vivono giovani
vergini consacrati (da chi?), uomini e donne, che coordina tutte le attività delle
comunità familiari di un preciso territorio.
La comunità familiare è composta da più case di preghiera (cdp) ed ha un
responsabile chiamato “Coordinatore”. Le cdp sono cenacoli familiari composte da
famiglie e da membri non consacrati che si impegnano con il Signore e con la
Koinonia a tenere un incontro settimanale di preghiera nella propria casa con
insegnamenti evangelici stilati dal pastore dell’oasi di appartenenza o da un suo
delegato. Scopo della cdp è quello di “evangelizzare” e condurre anime a Dio.
Il responsabile della cdp è chiamato “Animatore” ed ha, inoltre, il compito di far
“crescere” nella fede i membri della sua cdp, affinchè questi, aprano a loro volta la
propria cdp e portino nei loro cenacoli altri membri e così via all’ infinito.
Una volta al mese in oasi si svolge l’incontro di KOINONIA, ossia l’incontro di
comunione di tutti i membri iscritti a quell’oasi, con celebrazione eucaristica, offerta
della decima o di altre offerte.

                                    LA DECIMA

La decima è il perno sul quale si basa l’esistenza dell’associazione. Nella Bibbia, in
particolare nel Vecchio Testamento, spesso si parla della decima. La KGB afferma
che l’uomo deve prendere coscienza che nulla gli appartiene ma che tutto è un dono
di Dio (e fin qui ci siamo) e per questo egli deve restituire ogni mese una decima
parte di tutte le sue entrate al Signore e può farlo durante l’incontro mensile di
“Koinonia”.
Ogni mese quindi i membri esterni si ritrovano insieme per restituire al Signore una
decima parte del loro stipendio o di qualunque altra entrata economica con la quale
Dio li avrebbe benedetti.

Tra i passi biblici veterotestamentari che parlano della decima troviamo ad esempio:

   - Malachia 3, 6-12
   - Atti 5, 1-11

Nel primo passo Dio rimprovera il suo popolo perché lo froda non restituendogli la
decima e questa sarebbe la causa delle sciagure e delle maledizioni dalle quali Israele
è stato colpito.


                                                                                     10
Se il popolo di Dio vuole tornare al Signore con fedeltà e rettitudine di cuore deve
dare la decima, allora ci sarà la ricompensa del Signore che coprirà il suo popolo con
grandi grazie e benedizioni materiali e spirituali.
Nel secondo caso una coppia di sposi, Anania e Saffira aderisce alla nascente chiesa
donando alla comunità il ricavato della vendita delle loro proprietà, decidendo poi di
tenere per sè una parte del ricavato e nascondendo questo gesto agli apostoli. Lo
Spirito Santo però rivela a Pietro la malizia della coppia e, dopo un aspro rimprovero
dell’apostolo che li accusa di aver tentato di ingannare Dio, i due vengono colti da
malore e muoiono.
Secondo gli insegnamenti di Arganaraz, dare la decima 40 significa assicurarsi
prosperità economica con la benedizione di Dio. Evidentemente questa teoria non
sempre funziona, visto che molte testimonianze di fuoriusciti giunte al G.R.I.S.
dicono esattamente l’opposto, che cioè questa tanto decantata prosperità economica
non si è mai vista nonostante le decime versate, oppure come nel caso della seguace
padovana, alla quale fu garantita la guarigione della sorella in cambio di una
sostanziosa offerta ed abbiamo visto che è finita con la morte dell’ammalata ed una
condanna per truffa nei confronti di Arganaraz emessa dalla Corte di Cassazione.

In conclusione, cosa vuol dire evangelizzare? Vuol dire annunciare il Vangelo.
Annunciare il Vangelo vuol dire annunciare Cristo e far sì che Egli sia accolto nel
cuore di ogni persona. Ma Cristo è fondatore della Chiesa, Cattolica, Apostolica,
Romana. Per accettare Cristo è necessario, anzi fondamentale, accettare la sua Chiesa
e, come abbiamo visto, non sempre la Koinonia l’accetta (vedi nelle Diocesi di
Roma, Vicenza, Padova, Recanati etc;).
Se la Koinonia non si sottomette all’autorità della Chiesa, come può pretendere di
insegnarlo ai suoi fedeli? È evidente che se viene richiesto di partecipare ad attività
non riconosciute o addirittura vietate dall’autorità ecclesiastica i partecipanti
finiscono col disattendere ai precetti della Chiesa.
Alla fine sembrerebbe, ma questa rimane una mia idea (condivisa da molti fuoriusciti
che hanno provveduto ad inviarmi numerose testimonianze oltre che ad un nutrito
materiale cartaceo, audio e video e da alcune autorità ecclesiastiche che hanno
collaborato con il GRIS nazionale e con il sottoscritto), che in tal modo la Koinonia
finisce coll’attirare solo gente a sé più che alla Chiesa.


                                                    Luigi Corrente



(Tutte la documentazione relativa alle informazioni contenute nel presente
documento sono atti pubblici consultabili c/o la sede del GRIS dell’Arcidiocesi di
Taranto a chiunque ne facesse richiesta).

40
     Esistono diversi insegnamenti audio della koinonia e di testimonianze in nostro possesso
                                                                                                11

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Koinonia

  • 1. LA KOINONIA GIOVANNI BATTISTA Ricardo Arganaraz, sacerdote argentino incardinato a Salta, sbarca in Italia negli anni del CONCILIO VATICANO II, si laurea in filosofia e diritto canonico e insegna nella sezione padovana della facoltà interregionale di teologia dell’Italia del nord, filosofia e diritto canonico nelle sezioni bolognese e parmense delle Pontificie Università Urbaniana e Lateranense.1 - 1969 Fonda a Padova una Comunità presbiterale di vita contemplativa.2 - 1973 Lascia Padova perché dice di sentirsi chiamato ad una nuova esperienza di fede.3 In realtà, il 31 luglio del 1973, il Vescovo di Padova gli revoca la facoltà di esercitare il sacro ministero in Diocesi e la Comunità presbiterale lo espelle4. - 1974 Dopo quindici giorni di digiuno il Signore Gesù gli mostra in visione un luogo che sta per donargli, dove arriveranno malati, ciechi, paralitici e persino morti che saranno a lui affidati5. - 1975 Con l’acquisto della “Terra Promessa” in Contrada Camparmò (Vc) arrivano i primi seguaci ed inizia a manifestarsi il “carisma delle guarigioni”.6 1 Cfr. R. Arganaraz “Gesù mi ha guarito”,la copertina, ed. KeKaKo, 1996 2 Cfr ivi 3 Cfr Idem “La Koinonia Giovanni Battista” pag. 19, ed KeKaKo 1998 4 Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot. 2231/I, Punto 1, punto 3, 4 dicembre 1992 5 Cfr. R. Arganaraz, “La Koinonia Giovanni Battista”, pag. 20 ed. KeKaKo 1998 6 Cfr. Ibidem, pagg. 25,27 1
  • 2. - 1978 Antonietta da Biella si sveglia alle tre del mattino e, spinta da una forza misteriosa, si alza e scrive “La profezia di Camparmò”, che diventerà lo stendardo della Koinonia7. - 1979 Il Vescovo di Vicenza, Mons. Onisto gli accorda ospitalità in diocesi per la durata di tre anni.8 - 1979 Arganaraz fonda a Camparmò la Koinonia Giovanni Battista. Secondo il fondatore il nome lo si dovrebbe ad una riunione di preghiera durante la quale il Signore avrebbe ispirato i presenti a riconoscere in Arganaraz il nuovo Giovanni Battista.9 Un ulteriore conferma si sarebbe avuta quando, in una riunione del Rinnovamento Carismatico, cinque profeti, nel vederlo entrare, avrebbero sussultato ed interrogato il Signore, il quale avrebbe rivelato loro: “Giovanni è il suo nome”10 (LC. 1,63). - 1980 Il Vescovo di Salta lo richiama in diocesi ma Arganaraz non obbedisce11. - 1981 Il Vescovo di Salta gli revoca il placet di risiedere fuori diocesi12. - 1987 Il Vescovo di Vicenza rifiuta di rilasciargli qualsiasi attestato favorevole alla Koinonia e lo avvisa dell’eventualità di una sospensione.13 7 Cfr.bidem, pagg.30-31 8 Cfr. Decreto della Conregazione per il Clero, prot. 2231/I punto 3, 4 dicembre 1992 9 Cfr. R. Arganarz, “La Koinonia Giovanni Battista” pag. 33 10 Cfr. Ivi 11 Cfr. Decreto della Curia Vescovile di Vicenza, prot. N° 1087/92, 1 giugno 1992 e Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, Punto 1, 4 dicembre 1992 12 Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, Punto 1, 4 dicembre 1992 13 Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, Punto 4, 4 dicembre 1992 2
  • 3. -1992 Con Decreto ufficiale, il 1°giugno 1992 il Vescovo di Vicenza, Mons. Pietro Nonis dopo numerosi richiami revoca ad Arganaraz tutte le facoltà concessegli fino a quel momento compresa quella di esercitare il ministero sacerdotale in Diocesi. Gli revoca infine la licenza di permanere nel territorio diocesano.14 Contro tale provvedimento, Arganaraz fa ricorso alla Congregazione per il Clero che, però, il 4 dicembre 1992 respinge il ricorso.15 -1992 In gennaio il Cardinal Vicario di sua Santità Giovanni Paolo II, Mons. Camillo Ruini, riconosce ufficialmente nella Diocesi di Roma la Koinonia Giovanni Battista e nomina Arganaraz Consigliere Spirituale della stessa.16 -1993 Nascita della Scuola di evangelizzazione a Roma.17 -1995 Il Vescovo di Macerata, Mons. Tarcisio Carboni, concede alla Koinonia il Nulla Osta di esercitare nella sua Diocesi. Va detto, però, che il Nulla Osta di Mons. Carboni faceva riferimento al Riconoscimento romano, cioè che la Koinonia veniva accolta nella Diocesi di Macerata in quanto riconosciuta canonicamente dal Cardinal Ruini (Vedi doc. del Vescovo di Macerata)18. Il suddetto documento è stato esibito dalla Koinonia sul sito www.Koinoniagb.org. fino al maggio 2006, anno in cui la Curia di Macerata ha ufficialmente chiesto all’associazione di rimuovere detto documento dal sito in quanto non più approvata dal Vescovo19 . -1995 A novembre, il Vescovo di Vicenza comunica alla Diocesi che nonostante il divieto imposto ad Arganaraz di esercitare il Sacro Ministero e di 14 Cfr. Decreto della Curia Vescovile di Vicenza, prot. N° 1087/92, 1 giugno 1992 15 Cfr. Decreto della Congregazione per il Clero, prot.N° 2231/I, 4 dicembre 1992 16 Cfr. R. Arganaraz, “La Koinonia Giovanni Battista”, pagg. 52, 57 ed. KeKaKo 1998 17 Cfr. Ibidem, pag. 55 18 Cfr. Decreto del Vescovo di Macerata, prot. N° 46/sd/95, 25 aprile 1995 19 Cfr. Lettera al presidente della Koinonia Giovanni Battista della Curia di Macerata, prot. N° 09-2006/V-LTR/mps 3
  • 4. risiedere nel territorio diocesano, questi continua a celebrare “MESSE DI GUARIGIONE DI MASSA” nella sede di Camparmò dell’associazione ignorando i provvedimenti dell’autorità ecclesiastica20. -1996 A febbraio la Koinonia ottiene il riconoscimento del Vescovo di Plzen, Mons. Frantisek Radkovsky (Repubblica Ceca)21. -1996 Arganaraz viene denunciato da una sua seguace alla quale avrebbe promesso la guarigione di una congiunta dietro l’offerta al Signore di 800 milioni delle vecchie lire. La guarigione non si è mai verificata e la donna affetta da un cancro muore.22 A maggio un comunicato dell’ agenzia giornalistica ANSA informa che accertamenti bancari condotti dai carabinieri avrebbero individuato conti in tutta Italia per una decina di miliardi di lire. Dopo l’ordine di custodia cautelare e l’opposizione dei difensori, il Tribunale della Libertà di Vicenza rigetta il reclamo presentato dai legali di Arganaraz 23. Nello stesso mese il Cardinal Ruini revoca ad Arganaraz l’incarico di Consigliere Spirituale della Koinonia24, e a dicembre revoca il RICONOSCIMENTO dato nel 199225. Tra le motivazioni della revoca emessa dal Cardinal Ruini vi è quella che Arganaraz ed altri sacerdoti della Koinonia si erano illecitamente assunti il compito di formare sacerdoti26. -1997 A marzo l’Arcivescovo di Padova, Mons. Mattiazzo, ed il Vescovo di Vicenza, emanano una notificazione congiunta relativa alla Koinonia Giovanni Battista nella quale informano le rispettive Diocesi che tale associazione non è da 20 Cfr. comunicato della Curia Vescovile di Vicenza, 8 novembre 1995 21 Cfr. Decreto di riconoscimento della curia di Plzen, 28 maggio 1996 22 Cfr. Sentenza del Tribunale di Vicenza sez. penale, pag. 6, 26/10/1998 23 Cfr. ANSA n° 3 di 10, 22 maggio 1996 24 Cfr. Revoca del Vicariato di Roma, prot. N° 575/96/129, 22 maggio 1996 25 Cfr. Decreto di revoca del Vicariato di Roma, prot. N°1347/90, 4 dicembre 1996 26 Cfr. Decreto di revoca del Vicariato di Roma, prot. N°1347/90, 4 dicembre 1996 4
  • 5. essi riconosciuta, e che nessun ministro ordinato, religiosi e religiose e laici è autorizzato a partecipare alle sue attività. Questa notificazione viene sottoscritta da tutti membri della Conferenza Episcopale del Triveneto sotto la presidenza del Patriarca Cè27. -1998 Nonostante i veti delle autorità ecclesiastiche nasce la Federazione delle Koinonie Giovanni Battista con sede a Cogollo del Cengio (Pd)28. -1998 Si conclude il 26 ottobre il processo ad Arganaraz con la condanna a tre anni di reclusione per truffa aggravata e un risarcimento alla parte civile di 766 milioni di vecchie lire.29 Durante il processo altre otto persone formulano accuse contro il sacerdote argentino, tra queste l’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini al quale Arganaraz ha promesso la vittoria dello scudetto in cambio di una offerta di 500 milioni di vecchie lire in alternativa ad una minaccia di bancarotta in caso di rifiuto, come segno di una mancata benedizione da parte di Dio30. -1999 A novembre la corte d’appello di Venezia conferma la condanna ad Arganaraz e l’aumenta di due mesi.31 -2000 L’Arcivescovo di Taranto, Mons. Benigno Luigi Papa nega alla Koinonia l’autorizzazione di esercitare nella sua Arcidiocesi32. -2001 La Corte di Cassazione rigetta il ricorso presentato da Arganaraz in appello e conferma la condanna della Corte d’Appello33. 27 Cfr. Rivista della diocesi di Vicenza, pag. 200, anno 1997: “Notificazione Congiunta dei Vescovi di Padova e Vicenza, 18 marzo 1997” 28 Cfr. R. Arganaraz, “La Koinonia Giovanni Battista” pag. 14, ed. KeKaKo, 1998 29 Cfr. Sentenza del Tribunale di Vicenza sez. penale, pagg.25,26, 26/10/1998 30 Cfr. Sentenza del Tribunale di Vicenza sez. penale, pagg.22, 26/10/1998; ANSA n°9 di 13 del 26/10/1998 31 Cfr. Sentenza della Corte d’Appello di Venezia, 11 novembre 1999 32 Cfr. Comunicato della Curia di Taranto del 23 marzo 2000 5
  • 6. -2003 A giugno si tiene la prima conferenza della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships, (associazione con riconoscimento Pontificio che raggruppa tutte le realtà del Rinnovamento carismatico cattolico) presieduta dal prof. Matteo Calisi. Alla pag. 4 della sua relazione il prof. Calisi afferma che per appartenere alla fraternità è necessario essere in comunione con il Vescovo diocesano34. In quella stessa relazione vengono elencate tutte le associazioni appartenenti alla fraternità e, tra queste, vi è la Koinonia Giovanni Battista, la cui sede viene indicata Roma35. Roma, però, non è la sede della Federazione delle Koinonie Giovanni Battista, bensì Cogollo del Cengio nella Diocesi di Padova e, come abbiamo visto, in quella diocesi non esiste nessuna approvazione canonica, anzi vige per la Koinonia un divieto assoluto di esercitare; ma, quand’anche la sede fosse Roma, anche in questo caso la Koinonia non possiederebbe nessun tipo di approvazione, ma soltanto la REVOCA del riconoscimento precedentemente ottenuto. Pare, tuttavia, che la Koinonia risulti ugualmente iscritta alla Fraternità Cattolica nonostante non sussistano i requisiti richiesti. -2007 Il 22 febbraio, il Vescovo di Caltanissetta, Mons Mario Russotto, riconosce ed accoglie ufficialmente la Koinonia nella sua diocesi.36 Rivolgendosi ad Arganaraz, indicando la Koinonia come un arricchimento spirituale per la propria diocesi e considerandola come un frutto dell’opera dello Spirito Santo, afferma di aver ricevuto sull’associazione ottime referenze dai propri fratelli nell’episcopato. Viene quindi da chiedersi chi siano questi Vescovi dai quali Mons. Russotto avrebbe ricevuto ottime informazioni, considerando che il 22 febbraio del 2007 nessuna autorità ecclesiastica italiana si era espressa favorevolmente nei confronti della Koinonia. 33 Cfr. Sentenza della Suprema Corte di Cassazione II sez. del 13 giugno 2001 34 Cfr. Matteo Calisi “La fraternità cattolica in Italia: attualità e prospettive” pag.4, giugno 2003. La relazione è visibile sul sito www.catholicfraternity.net 35 Cfr. Matteo Calisi “La fraternità cattolica in Italia: attualità e prospettive” pag.4, giugno 2003. 36 Lettera di riconoscimento del Vescovovo di Caltanissetta, prot. N° 22/07 – L22 6
  • 7. -2009 Il 16 settembre, Mons. Gabriele Mana, Vescovo di Biella, accoglie ufficialmente la Koinonia nella propria diocesi.37 Nel mondo, circa una ventina di Vescovi hanno accolto nelle proprie diocesi la Koinonia Giovanni Battista.38 37 Comunicato del Vescovo pubblicato sulla rivista diocesana “Il biellese”, 16 settembre 2009; http://www.ilbiellese.it/article.php?id=4228 38 www.koinoniagiovannibattista.org 7
  • 8. Profezia su Camparmò 25 agosto 1978 Così dice il Signore a Ricardo: La luce illuminerà le tue tenebre, la notte sta lasciando posto al giorno e la mia gloria risplende. Tu, luce della mia gloria, devi risplendere; tu, parola della mia bocca, devi essere; tu, azione della mia carità, devi compiere. La tua sete di fare, la tua fame di essere, Io, il Signore, la conosco. Ora ascoltami e comprendi: Camparmi sarà la mia casa di Preghiera: abiteranno con i miei vergini i miei poveri. Casa di conversione, di comunione, dove il mio amore avrà lo splendore della mia risurrezione. Camparmò, segno di unità, di santità di gloria. Camparmò, dimora di Dio. Scaturirà dalla mia casa Nuova Vocazione, Nuova Evangelizzazione. 8
  • 9. Camparmò, segno di conversione e di fedeltà a Dio. Tutti quelli che Io, il Signore, ti manderò, saranno da Me scelti e voluti. Per essere amati e nutriti da te, mio servo; da Me, Signore e Dio, usati e plasmati, secondo la mia volontà per la mia opera gloriosa. Ascolta ancora: Sarai tu il pastore dei poveri e dei vergini… …nessuno di voi perirà Perché grande è il mio amore per voi. Tu sarai il segno del Nuovo Pastore: tutto si compirà e mi glorificherete in eterno. Le vostre mani siano sempre rivolte a Me, per essere benedette nell’opera che dovrete compiere. Tu, ora, esiliati, voglio purificarti; ritornerai quando Io ti richiamerò a Camparmò. Non temere, Io ti parlo attraverso il cuore.39 39 R. Arganaraz “La Koinonia Giovanni Battsta”, pag.6, ed KeKaKo, 1998 9
  • 10. GERARCHIA DELLA KOINONIA Come abbiamo visto, il fondatore dell’associazione è p. Ricardo Arganaraze. Arganraz, in Koinonia è denominato “Pastore Fondatore”; dopo il pastore fondatore c’è il “Pastore Generale, p. Alvaro Grammatica. Segue il consiglio dei pastori composto dai pastori di tutte le oasi. Il pastore è il responsabile di un oasi, cioè una struttura nella quale vivono giovani vergini consacrati (da chi?), uomini e donne, che coordina tutte le attività delle comunità familiari di un preciso territorio. La comunità familiare è composta da più case di preghiera (cdp) ed ha un responsabile chiamato “Coordinatore”. Le cdp sono cenacoli familiari composte da famiglie e da membri non consacrati che si impegnano con il Signore e con la Koinonia a tenere un incontro settimanale di preghiera nella propria casa con insegnamenti evangelici stilati dal pastore dell’oasi di appartenenza o da un suo delegato. Scopo della cdp è quello di “evangelizzare” e condurre anime a Dio. Il responsabile della cdp è chiamato “Animatore” ed ha, inoltre, il compito di far “crescere” nella fede i membri della sua cdp, affinchè questi, aprano a loro volta la propria cdp e portino nei loro cenacoli altri membri e così via all’ infinito. Una volta al mese in oasi si svolge l’incontro di KOINONIA, ossia l’incontro di comunione di tutti i membri iscritti a quell’oasi, con celebrazione eucaristica, offerta della decima o di altre offerte. LA DECIMA La decima è il perno sul quale si basa l’esistenza dell’associazione. Nella Bibbia, in particolare nel Vecchio Testamento, spesso si parla della decima. La KGB afferma che l’uomo deve prendere coscienza che nulla gli appartiene ma che tutto è un dono di Dio (e fin qui ci siamo) e per questo egli deve restituire ogni mese una decima parte di tutte le sue entrate al Signore e può farlo durante l’incontro mensile di “Koinonia”. Ogni mese quindi i membri esterni si ritrovano insieme per restituire al Signore una decima parte del loro stipendio o di qualunque altra entrata economica con la quale Dio li avrebbe benedetti. Tra i passi biblici veterotestamentari che parlano della decima troviamo ad esempio: - Malachia 3, 6-12 - Atti 5, 1-11 Nel primo passo Dio rimprovera il suo popolo perché lo froda non restituendogli la decima e questa sarebbe la causa delle sciagure e delle maledizioni dalle quali Israele è stato colpito. 10
  • 11. Se il popolo di Dio vuole tornare al Signore con fedeltà e rettitudine di cuore deve dare la decima, allora ci sarà la ricompensa del Signore che coprirà il suo popolo con grandi grazie e benedizioni materiali e spirituali. Nel secondo caso una coppia di sposi, Anania e Saffira aderisce alla nascente chiesa donando alla comunità il ricavato della vendita delle loro proprietà, decidendo poi di tenere per sè una parte del ricavato e nascondendo questo gesto agli apostoli. Lo Spirito Santo però rivela a Pietro la malizia della coppia e, dopo un aspro rimprovero dell’apostolo che li accusa di aver tentato di ingannare Dio, i due vengono colti da malore e muoiono. Secondo gli insegnamenti di Arganaraz, dare la decima 40 significa assicurarsi prosperità economica con la benedizione di Dio. Evidentemente questa teoria non sempre funziona, visto che molte testimonianze di fuoriusciti giunte al G.R.I.S. dicono esattamente l’opposto, che cioè questa tanto decantata prosperità economica non si è mai vista nonostante le decime versate, oppure come nel caso della seguace padovana, alla quale fu garantita la guarigione della sorella in cambio di una sostanziosa offerta ed abbiamo visto che è finita con la morte dell’ammalata ed una condanna per truffa nei confronti di Arganaraz emessa dalla Corte di Cassazione. In conclusione, cosa vuol dire evangelizzare? Vuol dire annunciare il Vangelo. Annunciare il Vangelo vuol dire annunciare Cristo e far sì che Egli sia accolto nel cuore di ogni persona. Ma Cristo è fondatore della Chiesa, Cattolica, Apostolica, Romana. Per accettare Cristo è necessario, anzi fondamentale, accettare la sua Chiesa e, come abbiamo visto, non sempre la Koinonia l’accetta (vedi nelle Diocesi di Roma, Vicenza, Padova, Recanati etc;). Se la Koinonia non si sottomette all’autorità della Chiesa, come può pretendere di insegnarlo ai suoi fedeli? È evidente che se viene richiesto di partecipare ad attività non riconosciute o addirittura vietate dall’autorità ecclesiastica i partecipanti finiscono col disattendere ai precetti della Chiesa. Alla fine sembrerebbe, ma questa rimane una mia idea (condivisa da molti fuoriusciti che hanno provveduto ad inviarmi numerose testimonianze oltre che ad un nutrito materiale cartaceo, audio e video e da alcune autorità ecclesiastiche che hanno collaborato con il GRIS nazionale e con il sottoscritto), che in tal modo la Koinonia finisce coll’attirare solo gente a sé più che alla Chiesa. Luigi Corrente (Tutte la documentazione relativa alle informazioni contenute nel presente documento sono atti pubblici consultabili c/o la sede del GRIS dell’Arcidiocesi di Taranto a chiunque ne facesse richiesta). 40 Esistono diversi insegnamenti audio della koinonia e di testimonianze in nostro possesso 11