More than Just Lines on a Map: Best Practices for U.S Bike Routes
Doc Win
1. SOMMARIO
ASPETTO GENERALE 1
Aspetto generale 1
Comandi e menù 1
Toolbar 2
Area e riga di comando 3
Guida in linea - Fumetti 3
Informazioni generali 3
Impostazioni avanzate 3
INIZIARE A LAVORARE CON DOCWin 5
Come avviare DOCWin 5
Definire un prototipo 5
Salvare un prototipo 6
Iniziare un nuovo progetto 7
Aprire un progetto già esistente 8
Esportare 8
Esportare uno schema in formato AutoCAD DWG / DXF 8
Esportare i dati del progetto in formato DMBWin o CATs 9
Salvare un progetto 9
Uscire da DOCWin 9
PAGINE 10
Gestione pagine 10
Inserimento Logo-immagine 11
Cambio pagina rapido 11
SELEZIONE 12
Selezionare un’entità: Gruppi di selezione 12
Seleziona 13
MODIFICA 14
Tagliare, copiare, incollare 14
Duplicare 14
Spostare 14
Ruotare 15
Cancellare 15
Annullare 15
Rifare 15
Spostare i dati degli oggetti 15
Editare i dati degli oggetti 16
Rinumerare gli oggetti 16
Modifica smart 16
VISUALIZZAZIONE 17
Zoom / Avvicina / Allontana 17
Spostamento 18
Rigenera 18
GESTIONE DI TESTI 19
Testo 19
Modifica testo 19
Stile di testo 19
MACRO 21
Come salvare una macro 21
Come inserire una macro 21
OGGETTI 22
Alimentazione 23
Generatore 24
Trasformatore a due avvolgimenti 25
I
2. Trasformatore a tre avvolgimenti 27
Impedenza generica 29
Cavo 30
Dimensionamento dei cavi 30
Metodi di dimensionamento dei conduttori di fase 30
Ottimizzazione del conduttore di neutro oppure del PEN 33
Dimensionamento del PE 33
Parametri utilizzati per il dimensionamento 33
Risultati del dimensionamento 37
Verifiche 38
Condotto sbarra 39
Sbarra 41
Connessione 42
Arrivo 42
Partenza 42
Multimetro 43
Interruttore 44
Fusibile 54
Sezionatore 57
Interruttore differenziale puro 62
Carico generico 66
Motore 68
Cavo multitratta 71
Carico luci 74
Blocco di rifasamento 75
Cavo MT 76
Interruttore MT 77
Sezionatore MT 77
Fusibile MT 77
PROPRIETA’ OGGETTI 78
Proprietà 78
Modificare le proprietà di più oggetti contemporaneamente 78
Gestione etichette 78
CALCOLO DELLA RETE 80
Analisi e dimensionamento circuito 80
Metodo dei componenti simmetrici 81
Norma IEC 60909-1 81
Norma IEC 61363-1 81
Calcoli di Load- Flow 81
Calcolo della corrente di corto circuito 82
Visualizzazione delle correnti di cortocircuito 83
DISEGNO DELLE CURVE 85
STAMPE 89
Stampa del progetto 89
Report 92
Stampa dei report 92
Modificare i report 93
II
3. ASPETTO GENERALE
ASPETTO GENERALE
L’ambiente di lavoro di DOCWin è costituito dagli elementi contenuti nello schermo, ovvero dall’area
grafica, dalla barra del titolo, dalla barra dei menù, dalla barra degli strumenti, dall’area di comando
completa di scrollbars e dalla barra di stato.
L’aspetto grafico di DOCWin varia a seconda della risoluzione dello schermo e della scheda grafica
residente sul personal computer. L’immagine seguente mostra l’intero ambiente di lavoro di DOCWin.
Importante: l’aspetto e la posizione dell’ambiente di lavoro di DOCWin vengono salvati
automaticamente nel file JPCAD.INI.
COMANDI E MENU’
L’utente interagisce con il programma utilizzando i comandi. Un comando costituisce un’istruzione
impartita al programma per eseguire una particolare operazione. Alcuni comandi eseguono
immediatamente l’operazione ad essi associata, mentre altri possono richiamare opzioni oppure una
finestra di dialogo. L’esecuzione di qualsiasi comando può essere interrotta premendo il tasto ESC.
Ogni comando può essere avviato digitandone il nome alla riga di comando, oppure selezionando la
voce di menù corrispondente.
I menù si suddividono in menù a tendina e menù ad icone e sono così suddivisi:
nome menù contenuto
File comandi per la gestione dei file.
Modifica comandi per l’editazione e la modifica delle entità.
Oggetti comandi per l’inserimento dei simboli elettrici.
Pagine comandi per la gestione delle pagine.
Strumenti comandi di utilità.
Vista comandi per la gestione delle viste.
Impostazioni comandi per la definizione dei dati di sistema.
Aiuto comandi per il richiamo del manuale in linea e dei suggerimenti.
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4. Come avviare un comando dai menù a tendina
• Puntare il cursore sul nome del menù e fare un clic con il pulsante sinistro del mouse.
• Una riga di menù seguita da una freccia dà accesso ad un menù annidato; selezionarla e fare un
clic con il pulsante sinistro del mouse per accedere alle voci relative.
I comandi di utilizzo frequente sono disponibili anche sotto forma di icone (pulsanti) disposti in barre.
Queste barre possono essere liberamente posizionate, agganciate ai margini dell’area grafica, oppure
lasciate flottanti. Per avviare un comando da un’icona, occorre effettuare un solo clic sull’icona stessa.
Per aumentare la comprensione delle icone, DOCWin mette a disposizione dei suggerimenti che
compaiono al passaggio del puntatore. Il comando TOOLBARSD permette all’utente di scegliere se
visualizzare o meno le barre con le icone.
TOOLBAR
Menù IMPOSTAZIONI: Toolbars
Come attivare o disattivare un toolbar (barra strumenti)
• Avviare il comando.
• Effettuare un clic sui toggle (quadratini di scelta) corrispondenti al toolbar che l’utente desidera
visualizzare: se compare il segno x all’interno del quadratino, significa che quel menù verrà
visualizzato; se la x scompare, significa, invece, che quel menù verrà nascosto.
• Selezionare l’opzione Fumetti per attivare la comparsa dei suggerimenti a fumetti (Tool tips) al
passaggio del cursore nei pressi di un’icona. Questi fumetti facilitano la comprensione del significato
delle icone.
• Al termine della selezione, confermare con il pulsante FATTO.
Dopo la selezione delle barre da visualizzare, queste vengono poste nell’ultima posizione assunta
prima dell’occultamento. Se una barra viene visualizzata per la prima volta, essa viene
automaticamente posta nella parte superiore dell’area di lavoro. Qualsiasi barra è rilocabile, è cioè
possibile trascinarla e ancorarla in qualsiasi punto dello schermo.
Come richiamare un comando da un’icona
• Fare clic sul pulsante desiderato.
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5. AREA E RIGA DI COMANDO
L’area di comando è quella striscia orizzontale nella quale viene visualizzato il dialogo tra il
programma e l’utente. Quest’area appare di default nella parte superiore dell’area grafica ma è
rilocabile in qualunque parte dello schermo. Essa è composta da 3 righe, di cui l’ultima viene chiamata
riga di comando. Il numero di righe di testo dell’area di comando è modificabile nel file CONFIG.INI
alla sezione COMMAND PROMPT CONFIGURATION - CommandWindowLines (n), dove n
rappresenta il numero di righe da rappresentare.
Alla riga di comando, l’utente digita i vari comandi e le opzioni di richiesta dei comandi stessi.
DOCWin fornisce l’ultimo comando avviato fra i segni < >, consentendo la riconferma con un <invio>
oppure con il tasto destro del mouse. Le opzioni di richiesta dei comandi possono essere confermate
digitando la lettera maiuscola che le contraddistingue, digitando l’intera parola oppure selezionando la
stessa con il mouse.
GUIDA IN LINEA - FUMETTI
DOCWin permette di accedere al file di aiuto ipertestuale DOCWin.PDF per mezzo del comando
AIUTO.
Menù AIUTO: Help
Tasto funzioneF1
Per agevolare l’utente nell’interpretazione dei menù ad icone, DOCWin fornisce anche dei
suggerimenti a fumetti (tools tips), che compaiono al passaggio del puntatore sull’icona di ogni
comando. Questi fumetti possono essere eliminati in fase di configurazione delle barre degli strumenti
(vedi comando TOOLBARSD).
INFORMAZIONI GENERALI
Il comando richiama una finestra con le informazioni di licenza del prodotto. Lo sfondo utilizzato per
questa finestra è di tipo Windows BitMap RLE a 256 colori, salvato nel file ABOUT.BMP.
Menù AIUTO: Info
COLORI
Questo comando consente di cambiare il colore dello sfondo dell’area grafica e il colore che DOCWin
associa agli oggetti in funzione del loro stato. DOCWin utilizza i colori per evidenziare quattro diverse
condizioni:
• Oggetto non dimensionato: l’oggetto in questione non è ancora stato sottoposto ad alcun
dimensionamento, oppure deve essere verificata la sua congruenza con il resto della rete.
• Oggetto dimensionato: l’oggetto è stato dimensionato e verificato e non sono stati trovati problemi
od incongruenze.
• Oggetto con mancanze: l’oggetto è stato dimensionato e verificato, ma esistono incongruenze con
il resto della rete. Queste incongruenze tuttavia non impediscono il dimensionamento di altri oggetti. In
genere questo stato viene assunto dagli oggetti in cui l’utente ha forzato dei valori che però non sono
compatibili con quanto calcolato da DOCWin.
• Oggetto con errori: l’oggetto ha errori che impediscono la soluzione della rete. E’ il caso, ad
esempio, di oggetti che creano corto-circuiti.
• Oggetto spento: l’oggetto non è alimentato nella configurazione di rete corrente.
Menù IMPOSTAZIONI: Colori
Come cambiare il colore allo sfondo e agli oggetti
• Avviare il comando.
• Alla comparsa della finestra di gestione dei colori selezionare il pulsante accanto all'oggetto per
scegliere il nuovo colore tra quelli standard oppure definirne uno personalizzato.
• Confermare con il bottone OK.
IMPOSTAZIONI AVANZATE
Questo comando consente di impostare:
- I parametri per il calcolo del Load flow: precisione da raggiungere e massimo numero di
iterazioni ammesse. Non è in genere necessario intervenire su questi parametri.
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6. - I parametri dei cavi: impedenze e sezioni ammesse. Il pulsante ‘Impedenze’ consente di
modificare resistenza e reattanza specifica dei conduttori, in funzione del materiale e della
disposizione; quando il controllo relativo è abilitato, DOCWin utilizza i valori personalizzati al posto di
quelli di default.
Il pulsante ‘Sezioni’ consente di escludere alcune delle sezioni normalizzate; quando il controllo
relativo è abilitato, DOCWin non considera le sezioni escluse durante il dimensionamento dei cavi;
- Le lingue usate per il funzionamento e per la stampa, che sono indipendenti tra loro: il programma
può interagire con l’utilizzatore in una lingua e produrre report in un’altra lingua; le lingue disponibili
sono selezionabili per mezzo del relativo menù a tendina.
- Un pannello ulteriore consente poi di impostare:
- Il percorso dei Report di stampa; modificando il percorso, è possibile crearsi più gruppi differenti di
Report, indicando di volta in volta al programma quale utilizzare.
- Le impostazioni per l’inserimento e la numerazione degli oggetti:
inserimento multiplo degli oggetti; con questo comando l'oggetto appena inserito nel disegno rimane
selezionato per successivi inserimenti; l’inserimento si interrompe a seguito della selezione di una
qualsiasi voce di menù. Disabilitando l’opzione, sarà necessario richiamare il comando tante volte
quanti sono gli oggetti uguali da inserire nello schema.
- La numerazione degli oggetti e l'incremento della stessa: ogni oggetto è identificato nello schema
da una sigla, che dipende dalla tipologia dell’apparecchio, e da un numero progressivo, che rende la
sigla unica; in DOCWin è possibile impostare il numero di partenza e l’incremento tra un numero ed il
successivo.
Menù IMPOSTAZIONI: Impostazioni avanzate
Come cambiare le impostazioni
• Avviare il comando.
• Alla comparsa della finestra delle impostazioni avanzate modificare i valori desiderati.
Confermare con il bottone OK.
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7. INIZIARE A LAVORARE CON DOCWin
COME AVVIARE DOCWin
• Avviare l’applicazione ABBConsolle la cui icona si troverà sul desktop dopo l’installazione.
ABBConsolle è il programma che consente di eseguire tutti gli strumenti di lavoro distribuiti da ABB
SACE. Inoltre è dotato delle seguenti funzioni:
- aggiornamento automatico dei programmi via internet;
- collegamento diretto al sito internet di ABB SACE;
- generazione automatica di e-mail indirizzate al servizio di assistenza;
- gestione della registrazione degli utenti per l’abilitazione dei servizi di assistenza e aggiornamento
automatico dei programmi
• Effettuare un clic sull’icona di DOCWin.
Appare così l’ambiente di lavoro, cioè quello spazio che serve per creare un disegno (vedere
ASPETTO GENERALE).
La comparsa della parola COMANDO <ultimo comando> alla riga di comando (vedere AREA E RIGA
DI COMANDO) significa che DOCWin è pronto.
Nella maggior parte dei casi, per portare a buon fine un comando, DOCWin richiede alcune
informazioni all’utente; in ogni caso, una funzione viene svolta perfettamente quando compare la
parola COMANDO <ultimo comando>.
Come annullare un comando
• Premere ESC.
Come ripetere il comando precedente
• Premere <invio> alla comparsa della stringa COMANDO <ultimo comando>.
Come selezionare un’opzione
• Selezionarla con il tasto sinistro del mouse, oppure digitare la lettera che compare in maiuscolo e
premere <invio>, oppure digitare l’intera parola e premere <invio>.
DEFINIRE UN PROTOTIPO
Il disegno prototipo corrisponde ad un modello da utilizzare per iniziare un nuovo disegno. Esso
contiene i valori di impostazioni fisse (default), come la precisione e il tipo di unità di misura,
l’organizzazione dei layer, dei testi e degli stili di quota, ecc. o come i parametri relativi agli oggetti.
DOCWin consente di creare svariati disegni prototipo e di presentarli all’utente nel momento in cui
viene creato un nuovo disegno.
Nel caso in cui non esistano disegni di prototipo personalizzati, DOCWin apre il file PROTOTYP.AMB,
file generico di prototipo.
Menù FILE: Imposta prototipo
Come creare un nuovo prototipo
• Avviare DOCWin.
• Avviare il comando Imposta prototipo.
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8. 3
1 2
All’interno della finestra che si apre è possibile individuare 3 sezioni:
1. Elenco degli oggetti o impostazioni di progetto.
2. Riquadro specifico con le variabili ed impostazioni relative alla scelta effettuata nella sezione
“1”. Ciascuno di questi riquadri di configurazione è dettagliatamente descritto nei capitoli relativi a tali
oggetti/impostazioni.
3. Riquadro sottostante:
Tale riquadro permette di stabilire quale uso si desideri fare dei valori di default:
“Non usare i valori di default”
Il programma ignora i valori impostati come “default”; la scelta di questa opzione comporta
l’inserimento di dati specifici per ogni oggetto/variabile utilizzata nel progetto.
“Usare i valori di default”
Il programma propone ed utilizza i valori impostati come “default”.
“Usare gli ultimi valori come default”
Il programma propone gli ultimi valori utilizzati dall’utente.
La configurazione ottenuta può essere infine salvata in uno specifico “file di prototipo“.
SALVARE UN PROTOTIPO
Menù FILE: Salva prototipo
Come salvare un nuovo prototipo
• Lanciare il comando Salva prototipo.
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9. • Alla comparsa del riquadro, digitare il nome nel campo Nome.
• Abilitare l’opzione Imposta pagina a creazione nuovo file per richiamare il comando
PAGINASETUP ad ogni creazione di file.
• Abilitare l’opzione Apri ultimo file modificato per richiamare l’ultimo file salvato ad ogni avvio di
DOCWin.
• Confermare con il tasto Aggiungi per effettuare la registrazione del file di prototipo. Esso viene
immediatamente elencato in ordine alfabetico nel riquadro soprastante e descritto nel riquadro
denominato Descrizione, nel quale è possibile anche aggiungere un testo descrittivo prima di chiudere
definitivamente l’operazione con il tasto OK.
Ad ogni avvio del comando NUOVO, DOCWin visualizzerà all’utente l’elenco dei prototipi esistenti
mediante il riquadro:
INIZIARE UN NUOVO PROGETTO
Per iniziare un nuovo progetto, occorre avviare il comando NUOVO, che consente all’utente di creare
un nuovo disegno secondo un modello di prototipo. Il disegno assume automaticamente il nome
ANONIMO.ILE. Al momento del primo salvataggio, sarà possibile assegnare al disegno il nome
desiderato (vedere i comandi SALVA e SALVACOME).
Menù FILE: Nuovo
Tasto funzioneCTRL+N
Come iniziare un nuovo disegno
• Avviare il comando.
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10. • Se DOCWin è già attivo ed il disegno corrente non è stato precedentemente salvato, appare un
finestra di dialogo che permette il salvataggio.
• Definire la pagina di disegno mediante il riquadro di dialogo apposito e confermare con OK.
APRIRE UN PROGETTO GIA’ ESISTENTE
Per mezzo del comando APRI, è possibile aprire disegni in formato *.ILE o *.AMB (formato nativo di
DOCWin) già esistenti.
Menù FILE: Apri...
Tasto funzioneCTRL+O
Come aprire un disegno già esistente
• Avviare il comando.
• A video compare la finestra standard di Windows che consente di aprire un file: scegliere il file
desiderato e confermare con OK.
ESPORTARE
I comandi esportazione consentono di salvare un disegno in un formato differente da *.ILE.
ESPORTARE UNO SCHEMA IN FORMATO AUTOCAD DWG/DXF
I formati DWG e DXF sono lo standard di fatto nel mondo della progettazione assistita da computer,
quindi capiterà molto di frequente di dover aprire un disegno *.DWG o *.DXF, ed altrettanto di
frequente di salvare un disegno di DOCWin in uno dei due formati.
Nell'effettuare queste operazioni l’utente deve considerare che:
1. nei disegni AutoCAD, i testi vengono disegnati con un font usato solo da questo programma;
nell'importazione, DOCWin crea automaticamente uno stile con lo stesso nome posseduto nel
disegno AutoCAD, ma associato al font di sistema del vostro computer, tipicamente Arial. Questo
perché i font utilizzati da AutoCAD non trovano corrispondenza nei font TrueType di Windows. Si
consiglia di intervenire avviando il comando STILE DI TESTO e associando l’esatto font ad ogni stile
che compare nella finestra di dialogo. Nel compiere questa operazione, DOCWin sa come effettuare
questa conversione riducendo al minimo le variazioni nelle dimensioni delle scritte, tuttavia l'aspetto
delle scritte (il font, appunto), cambierà.
2. nei disegni AutoCAD, possono essere definiti svariati tipi di linea; DOCWin effettua la conversione
di questi tipi di linea in quelli che più sono simili. I tipi di linea non riconosciuti vengono trasformati in
linea continua.
Menù FILE: Importa-Esporta: Esporta DWG-DXF
I formati riconosciuti da DOCWin sono:
estensione del file descrizione
DXF il formato di interscambio di AutoCAD®.
DWG il formato nativo di AutoCAD® (fino al formato 2000).
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11. ESPORTARE I DATI DEL PROGETTO IN FORMATO DMBWin o CATs
Mediante questo comando è possibile selezionare ed esportare una lista di componenti di DOCWin al
fine di leggerli mediante i programmi DMBWin e CATs.
Menù FILE: Importa-Esporta: Esporta verso CATs - DMBWin
SALVARE UN PROGETTO
E’ possibile salvare il disegno corrente nel formato nativo di DOCWin (*.ILE) e impostare il percorso di
default per il salvataggio. Per salvare nei formati *.DWG e *.DXF occorre utilizzare il comando
ESPORTA; altri formati, come Windows Metafile e BitMap (WMF - EMF - BMP), possono essere
generati per mezzo del comando FOTO. Tali formati infatti, per loro natura, consentono di salvare solo
l’aspetto del disegno, e non tutte le informazioni presenti in un disegno di DOCWin, come ad esempio
layer, tipi di linea, dati estesi non grafici, variabili e altro ancora.
Menù FILE: Salva
Tasto funzioneCTRL+S
Come salvare il disegno
Se il disegno ha già un nome, DOCWin registra solo le modifiche apportate rispetto alla versione
precedente, mantenendo inalterato il nome. Se, invece, il disegno non ha nome, viene richiamato il
comando SALVACOME (vedere di seguito).
Menù FILE: Salva con nome...
Come salvare il disegno con nome...
Il disegno può essere salvato con un altro nome o in un diverso formato.
• Avviare il comando.
• Alla comparsa della finestra standard di Windows, impostare il nome del file. Confermare le
modifiche con OK.
Come ricordare il percorso della directory in cui salvare i disegni
Il programma può ricordare il percorso della directory in cui salvare un disegno, consentendo di
impostare un percorso personalizzato diverso da quello di default.
• Avviare il comando SALVA o SALVACOME.
• Alla comparsa della finestra standard di salvataggio, attivare l’opzione Ricorda percorso riportata
nell’angolo in basso a sinistra della finestra. Per tutti i salvataggi seguenti, la finestra di Windows si
aprirà nella directory indicata.
USCIRE DA DOCWin
Uscire da DOCWin significa chiudere la sessione attiva del programma.
Menù FILE: Esci
Tasto funzioneALT+X
Come uscire da DOCWin
• Avviare il comando.
• Confermare se salvare o ignorare le ultime modifiche apportate al disegno prima di uscire oppure
annullare l’operazione di chiusura di DOCWin.
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12. PAGINE
GESTIONE PAGINE
Menù: PAGINE
In questo comando sono state convogliate tutte le funzioni relative alla gestione delle pagine del
progetto.
Questa interfaccia permette molteplici funzionalità:
• Il tasto Inserisci apre un riquadro di dialogo che serve per aggiungere pagine al progetto. Lo stesso
riquadro è utilizzato per la creazione automatica dell’indice.
Numero di pagine
da inserire
Nome del cartiglio
da utilizzare con
relativa anteprima
Tipo di cartiglio da
inserire
Oltre ad indicare il tipo di cartiglio da utilizzare e il numero di pagine da inserire, si può indicare
l’intervallo di numerazione e la pagina d’inizio inserimento.
• Il tasto Elimina, cancella tutte le pagine che vengono selezionate nel riquadro di gestione pagine.
E’ possibile selezionare più pagine contemporaneamente tenendo premuto SHIFT (per pagine
consecutive) oppure CTRL (per pagine non consecutive).
• Il tasto Sposta serve a variare l’ordine delle pagine. Procedimento: prima occorre selezionare le
pagine da spostare; poi premendo il tasto Sposta (che resterà premuto) selezionare la posizione dove
si desiderano inserire le pagine selezionate; infine disattivare il tasto Sposta per concludere
l’operazione.
• Il tasto Edita permette all’operatore di compilare tutti i dati (Oggetto, Disegnatore, Data, ecc.) delle
pagine selezionate.
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13. Gli attributi riportati nel combo sono
solamente gli attributi che tutte le pagine Scrive il valore impostato
selezionate hanno in comune tra loro per l’attributo selezionato
Serve ad impostare il
campo selezionato
con la data corrente
• Il tasto Rinumera permette di rinumerare tutte le pagine personalizzando l’algoritmo di
rinumerazione.
• Il tasto Modifica permette di sostituire il cartiglio nelle pagine già inserite.
• Il tasto Stampa serve a stampare tutte le pagine selezionate nel riquadro di gestione delle pagine.
• Il tasto Stampa PDF serve a produrre un file in formato Acrobat ® PDF, che conterrà tutte le
pagine selezionate nel riquadro di gestione.
INSERIMENTO LOGO-IMMAGINE
Questo comando consente di importare all’interno del progetto un’immagine non vettoriale, cioè un file
nei formati BMP (Bitmap) oppure JPG (Jpeg).
Come inserire un logo oppure un’immagine...
• Avviare il comando
• Selezionare il file che contiene il logo per mezzo del riquadro di selezione file
• Posizionare l’immagine nel disegno, trascinandola per il punto centrale, oppure indicare un diverso
punto di riferimento, selezionando con il mouse una delle opzioni elencate nella riga di comando:
CAMBIO PAGINA RAPIDO
Menù: PAGINE
Tasti funzione: F11 (pagina precedente) / F12 (pagina successiva)
Questi comandi consentono di passare velocemente alla pagina precedente o a quella successiva,
senza bisogno di entrare nell’interfaccia di gestione delle pagine.
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14. SELEZIONE
Le entità presenti in un disegno possono essere modificate solo se “scelte”, cioè selezionate. E’
possibile manipolare un’entità mediante la sua selezione e l’attivazione degli appositi comandi di
modifica oppure viceversa.
SELEZIONARE UN’ENTITA’: Gruppi di selezione
Un insieme di entità viene chiamato Gruppo di Selezione. Quando DOCWin richiede un gruppo di
selezione, appare a video il seguente messaggio:
- Selezionare entità:
Particolare attenzione merita il cursore, che da croce di collimazione si trasforma in un quadratino di
selezione chiamato mirino di selezione.
L’utente ha a sua disposizione due differenti metodi per selezionare un insieme di entità:
• selezionando ogni entità con il cursore.
• scegliendo l’opzione F o FINESTRA per inquadrare l’entità in una finestra di selezione, che può
agire in due modi, a seconda dell’ordine di immissione dei due vertici che la delimitano:
1. da sinistra verso destra (il primo punto è a sinistra del secondo): vengono selezionate solo le entità
interamente incluse in essa. La finestra viene indicata con un tipo di linea tratteggiata.
2. da destra verso sinistra (il primo punto è a destra del secondo): vengono selezionate sia le entità
incluse sia quelle intersecate dai limiti della finestra stessa. La finestra viene indicata con un tipo di
linea continua.
finestra di selezione n. 1 finestra di selezione n. 2
Le entità racchiuse nel gruppo di selezione vengono evidenziate con un tipo di linea “fantasma”
mentre alla riga di comando appare la seguente dicitura:
- n entità selezionate, k duplicate.
dove n corrisponde al numero di entità selezionate e k corrisponde al numero di entità già
selezionate precedentemente.
La selezione continua fino a quando non la si conclude premendo il tasto destro del mouse od il tasto
<invio>.
Come richiamare l’ultimo gruppo di selezione memorizzato
• Avviare il comando desiderato.
• Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
• Continuare il comando avviato.
Come togliere un’entità da un gruppo di selezione
L’opzione R permette di deselezionare un’entità da un gruppo di selezione.
• Avviare il comando desiderato.
• Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
• Digitare R o RIMUOVI alla riga di comando.
• Specificare le entità da rimuovere dal gruppo di selezione. Da questo momento è possibile solo
rimuovere entità dal gruppo di selezione. Qualora l’utente avesse la necessità di aggiungerne altri,
vedere l’opzione A o AGGIUNGI sotto descritta.
• Continuare il comando avviato.
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15. Come aggiungere un’entità ad un gruppo di selezione
L’opzione A permette di aggiungere un’entità ad un gruppo di selezione. L’opzione Aggiungi è attiva di
default: perciò deve essere selezionata solo se prima è stata utilizzata l’opzione R.
• Avviare il comando desiderato.
• Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
• Specificare le entità da aggiungere al gruppo di selezione.
• Continuare il comando avviato.
oppure
• Avviare il comando desiderato.
• Alla richiesta di selezione di un’entità, digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
• Digitare R o RIMUOVI alla riga di comando.
• Specificare le entità da rimuovere dal gruppo di selezione.
• Digitare A o AGGIUNGI alla riga di comando.
• Specificare le entità da aggiungere al gruppo di selezione.
• Continuare il comando avviato.
Selezionare entità prima di attivare un comando
Un gruppo di selezione può essere creato anche al di fuori di un comando, secondo le due modalità
descritte in precedenza. Chiamando di seguito un comando che richiede la selezione di entità, con
ancora attiva la richiesta:
- Selezionare entità:
il gruppo di selezione viene automaticamente inviato al comando. In questo modo è possibile operare
indistintamente secondo la sequenza COMANDO->OGGETTO, oppure OGGETTO->COMANDO.
Esempio
Vogliamo trasferire una parte del disegno negli Appunti, per poi copiarla in un altro documento. Con
DOCWin in stato di Pronto, indichiamo un punto in alto a destra rispetto alla parte di disegno da
copiare, quindi un secondo punto in basso a sinistra. Le entità inquadrate verranno evidenziate.
Selezioniamo ora l’icona . Le entità selezionate sono ora a disposizione negli appunti.
Per omogeneità, nella descrizione dei comandi successivi, sceglieremo di selezionare le entità solo
all’interno del comando.
SELEZIONA
Per mezzo di questo comando è possibile memorizzare un gruppo di selezione.
Il gruppo di selezione indicato può così essere richiamato durante l’operazione di selezione di un
comando, rispondendo P o PRECEDENTE alla richiesta di selezione di entità.
Comando SELEZIONA
Come creare un gruppo di selezione
• Avviare il comando.
• Selezionare le entità da raggruppare in un gruppo di selezione, secondo i metodi descritti nel
paragrafo relativo.
• Confermare la selezione con <invio>.
Vedere anche: Gruppi di selezione.
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16. MODIFICA
TAGLIARE, COPIARE, INCOLLARE, anche in altre applicazioni
E’ possibile copiare entità all’interno di disegni di più sessioni di DOCWin, oppure in altre applicazioni.
Le entità selezionate vengono salvate negli appunti di Windows.
Come tagliare
Menù MODIFICA: Taglia
Tasto funzioneCTRL+X
Il comando CTAGLIA consente di tagliare una o più entità in modo da poterle incollare una o più volte
in un’altra sessione di DOCWin o in un’altra applicazione, cancellandole definitivamente
dall’applicazione sorgente.
Come copiare
Menù MODIFICA: Copia
Tasto funzioneCTRL+C
Il comando CCOPIA consente di copiare una o più entità in modo da poterle incollare una o più volte
in un’altra sessione di DOCWin oppure in un’altra applicazione.
Come incollare
Menù MODIFICA: Incolla
Tasto funzioneCTRL+V
Il comando CINCOLLA consente di incollare le entità copiate precedentemente con i comandi
CCOPIA e CTAGLIA una o più volte in un’altra sessione di DOCWin oppure in un’altra applicazione.
DUPLICARE
Il comando DUPLICA consente di copiare una o più entità una o più volte all’interno del disegno
corrente.
Menù MODIFICA: Duplica
Come duplicare un’entità una o più volte
• Avviare il comando.
• Selezionare una o più entità che devono essere duplicate all’interno del disegno e premere <invio>
per interrompere la selezione e continuare il comando.
• Determinare il punto di riferimento dell’entità da duplicare specificando un punto di essa.
• Specificare il punto in cui posizionare la nuova entità duplicata con un click col tasto sinistro del
mouse.
• Per duplicare lo stesso oggetto anche in altri punti del progetto, specificare in successione i punti
in cui posizionare le nuove entità duplicate, mediante un click col tasto sinistro del mouse.
• Per interrompere il comando premere il tasto ESC o il tasto destro del mouse.
SPOSTARE
Il comando permette di spostare una o più entità da una posizione ad un’altra.
Menù MODIFICA: Sposta
Come spostare un’entità
• Avviare il comando.
14
17. • Selezionare una o più entità che devono essere spostate all’interno del disegno e premere <invio>
per interrompere la selezione e continuare il comando.
• Specificare il punto di riferimento dell’intera selezione.
• Specificare la nuova posizione.
RUOTARE
Questo comando permette di ruotare una o più entità cambiandone la posizione da verticale ad
orizzontale e viceversa.
Menù MODIFICA: Ruota
Come ruotare un’entità
Questo è il metodo di default per ruotare un’entità.
• Avviare il comando.
• Selezionare l’entità da ruotare.
• Premere <invio>
CANCELLARE
Per mezzo di questo comando si possono cancellare le entità selezionate.
Menù MODIFICA: Cancella
Come cancellare un’entità
• Avviare il comando.
• Selezionare una o più entità che devono essere cancellate all’interno del disegno.
• Premere <invio> per confermare la selezione.
ANNULLARE
DOCWin consente di procedere a ritroso nelle operazioni compiute nell’editazione di un disegno. Allo
stesso modo è possibile ripristinare quanto annullato, senza alcun limite.
Menù MODIFICA: Annulla
Tasto funzioneCTRL+Z
Come annullare il comando precedente
Il comando A annulla il singolo passo precedente.
• Avviare il comando.
• Ripetere il comando tante volte quante sono le operazioni che si vogliono annullare
RIFARE
E’ possibile ripristinare l’ultimo comando annullato o più comandi precedentemente annullati, sino a
tornare alla situazione iniziale.
Menù MODIFICA: Rifai
Tasto funzione CTRL+Y
Come ripristinare il comando precedentemente annullato
• Avviare il comando.
• Ripetere il comando tante volte quante sono le operazioni che si vogliono rifare.
SPOSTARE I DATI DEGLI OGGETTI
Il comando SPOSTA DATI consente di spostare il gruppo dei dati inerenti un oggetto.
Menù MODIFICA: Sposta dati oggetti
Come spostare i dati degli oggetti
• Avviare il comando.
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18. • Fare un click sull’oggetto di cui si desidera spostare i dati; questi verranno ancorati al puntatore del
mouse.
• Trascinare i dati nella nuova posizione e fissarli con un click.
EDITARE I DATI DEGLI OGGETTI
Il comando EDITA DATI OGGETTI consente di modificare il contenuto delle etichette degli oggetti.
Menù MODIFICA: Edita dati oggetti
Come modificare i dati degli oggetti
• Avviare il comando.
• Fare un click sull’oggetto di cui si desiderano modificare le etichette.
• Modificare il contenuto delle etichette nel riquadro “valore mostrato”.
RINUMERARE GLI OGGETTI
Il comando RINUMERA consente di dare in modo automatico una numerazione progressiva agli
oggetti seguendo l’ordine “dall’alto in basso” e “da sinistra a destra”.
Menù MODIFICA: Rinumera
Come rinumerare gli oggetti
• Avviare il comando.
MODIFICA SMART
Menù MODIFICA: Modifica Smart
Il comando MODIFICA SMART consente di spostare o ruotare uno o più oggetti alla volta suggerendo
di volta in volta l’azione più appropriata.
16
19. Sopra al puntatore del mouse viene infatti costantemente visualizzato il nome del comando che viene
scelto dalla funzione in base alla posizione del mouse rispetto all’oggetto.
Se il cursore si trova sufficientemente vicino al punto di inserimento del simbolo, il comando
MODIFICA SMART proporrà di applicare su tale oggetto il comando RUOTA; se invece il cursore è sì
sull’oggetto, ma non in prossimità del punto di inserimento, proporrà di applicare il comando SPOSTA.
Qualora venissero selezionati più oggetti contemporaneamente, verrà applicato esclusivamente il
comando SPOSTA.
Nel caso specifico delle SBARRE, il comando proporrà STIRA quando il puntatore è vicino alle
estremità della sbarra e SPOSTA quando il puntatore è vicino alla sbarra, ma non nei pressi delle sue
estremità.
Nello specifico, il comando STIRA permette di allungare od accorciare la lunghezza della sbarra.
VISUALIZZAZIONE
ZOOM / AVVICINA / ALLONTANA
Il comando ZOOM permette l’avvicinamento (ingrandimento) e l’allontanamento (riduzione) del
contenuto visualizzato nell’area di disegno. DOCWin permette di impostare vari tipi di zoom:
definendo una finestra contenente un particolare del disegno, visualizzando tutto il disegno o
impostando una scala di ingrandimento/riduzione.
Menù VISTA: Zoom, Avvicina (CTRL++), Allontana (CTRL+-)
Come avvicinare o allontanare il contenuto mediante un fattore di scala
• Avviare il comando.
• Specificare il rapporto di avvicinamento o di allontanamento digitando il fattore di scala nella riga di
comando. Valori di scala maggiori di 1 comportano un ingrandimento, valori di scala minori di 1
comportano una riduzione della vista, valori di scala negativi comportano il ribaltamento speculare
della vista rispetto alla retta X=Y.
Ad esempio, impostando il valore:
2 il disegno si ingrandisce del doppio (vedere anche l’icona );
0,5 il disegno si dimezza (vedere anche l’icona );
1 la vista rimane invariata;
-1 la vista rimane invariata e il disegno viene specchiato;
-2 il disegno viene specchiato e ingrandito del doppio;
-0.5 il disegno viene specchiato e dimezzato.
Come avvicinare o allontanare un particolare del disegno mediante una finestra
Il contenuto di una finestra rettangolare viene esteso a tutto lo schermo.
• Avviare il comando.
• Impostare il primo angolo di una cella rettangolare in cui individuare il particolare del disegno da
scalare.
• Impostare il secondo angolo, opposto al primo, della cella rettangolare.
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20. Come avvicinare o allontanare un disegno con lo zoom dinamico
L’intero disegno può essere avvicinato o allontanato da un riferimento seguendo il trascinamento del
cursore.
• Avviare il comando.
• Effettuare un clic in prossimità del punto di riferimento dello zoom dinamico.
• Scegliere l’opzione D o DINAMICO dalla riga di comando.
• Trascinare il mouse: il particolare si avvicina e si allontana in maniera nettamente visibile.
• Effettuare un clic in prossimità del particolare desiderato.
Come estendere il disegno a tutto schermo
Permette di riprodurre la vista più ampia di tutte le entità disegnate.
• Avviare il comando.
• Digitare E o ESTENSIONE alla riga di comando.
Come estendere il disegno alla pagina di disegno
Permette di riprodurre la vista sulla pagina di disegno intera.
• Avviare il comando.
• Digitare A o PAGINA alla riga di comando.
Come ritornare alla visualizzazione precedente
L’utente può visualizzare a ritroso la vista precedente. Resta inteso che viene restituita la vista e non il
contenuto precedente di un disegno modificato e che la vista precedente può essere ripristinata dopo
che il comando zoom è stato avviato almeno una volta.
• Avviare il comando.
• Digitare P o PRECEDENTE alla riga di comando.
SPOSTAMENTO
Il comando PAN permette di spostare la vista corrente del disegno in qualunque direzione dello
schermo, mantenendo inalterate le dimensioni.
Il comando DPAN si comporta come il comando PAN, fatta eccezione che l’operazione avviene in
modo dinamico.
Menù VISTA: Pan
Come spostare la vista corrente
• Avviare il comando.
• Specificare il punto di riferimento per lo spostamento.
• Specificare il secondo punto per individuare la distanza, la posizione e la direzione dello
spostamento rispetto al punto di riferimento.
RIGENERA
Il comando ha la funzione di rigenerare il disegno, ripulendo lo schermo, aggiornando le entità e
mostrando le variazioni non visibili apportate ad alcune entità.
Menù VISTA: Rigenera
Tasto funzioneF5
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21. GESTIONE DI TESTI
TESTO
Comando: abbdrawmulti
Menù: STRUMENTI
Il comando TESTO permette all’utente di creare una frase completa disposta su più linee con un unico
comando. I parametri che possono essere regolati da questo riquadro di dialogo sono riportati di
seguito.
Il combo Stile permette di richiamare gli stili di testo precedentemente creati con il comando
STILETESTO di DOCWin.
MODIFICA TESTO
Comando: PROPRIETA’
Menù: MODIFICA
Permette all’utente di modificare le caratteristiche o il contenuto di un testo multilinea già inserito nello
schema. Selezionato il testo da modificare, si apre un riquadro di dialogo simile a quello utilizzato per
la creazione dei testi stessi; le uniche differenze riguardano l’impossibilità di variare l’altezza e l’angolo
di rotazione del testo.
STILE DI TESTO
Con DOCWin è possibile definire stili di testo personalizzati, contraddistinti da un nome. Nello stile di
testo compaiono caratteristiche del testo come font (appoggiato a quelli di sistema di Windows, può
essere anche True Type), altezza (fissa o dichiarata di volta in volta), aspetto (grassetto, italico,
barrato, sottolineato). STILETESTO consente di richiamare la finestra di dialogo per la definizione o la
modifica di stili di testo.
Lo stile default è creato da DOCWin nel momento in cui viene scritto un testo senza aver definito
nessuno stile. Si tenga presente che, nel momento in cui vengono cambiate le caratteristiche di uno
stile, tutti i testi scritti con quello stile assumeranno le nuove modifiche.
Comando _TEXTSTYLE
Menù STRUMENTI: Stile di testo
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22. Importante: gli stili di testo vengono salvati nel disegno corrente; per ritrovarli in ogni
nuovo disegno, occorre che vengano salvati in un disegno prototipo (vedere
DISEGNO PROTOTIPO).
Come creare un nuovo stile di testo
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, digitare il nome dello stile da creare alla voce Nuovo stile.
• Confermare il pulsante Nuovo.
• Specificare il tipo di carattere e lo stile, impostare l’altezza fissa se desiderata e osservare le
impostazioni effettuate nella casella di esempio.
• Confermare con OK.
Come modificare uno stile di testo già esistente
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da modificare e
confermare il pulsante Cambia.
• Modificare le impostazioni dello stile.
• Confermare con OK.
Come modificare uno stile di testo corrente
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da modificare e
confermare il pulsante Cambia.
• Modificare le impostazioni dello stile.
• Confermare con OK.
Tutti i testi scritti con questo stile corrente assumono le nuove impostazioni modificate.
Come eliminare uno stile di testo
• Avviare il comando.
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23. • Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sullo stile di testo da cancellare e
confermare il pulsante Elimina.
• Confermare con OK.
Come rendere corrente un altro stile di testo
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sul nome di stile da rendere corrente e
confermare il pulsante Corrente.
• Confermare con OK.
Tutti i testi che verranno inseriti adotteranno lo stile di testo appena reso corrente.
Come rinominare uno stile di testo
E’ possibile cambiare il nome di uno stile di testo senza modificarne le caratteristiche.
• Avviare il comando.
• Alla comparsa del riquadro di dialogo, effettuare un clic sul nome di stile da rinominare.
• Digitare alla voce Nuovo il nome da assegnare allo stile selezionato e confermare il pulsante
Rinomina.
• Confermare con OK.
MACRO
COME SALVARE UNA MACRO
Tale comando permette di salvare in un file una macro, cioé parti di schema che possono essere
riutilizzate più volte all’interno dello stesso progetto o in progetti successivi.
• Avviare il comando SALVA MACRO.
• Selezionare tutti gli oggetti che si vogliono includere nella MACRO.
• Premere <invio> per confermare la selezione.
• Selezionare il punto di inserimento di tale MACRO (è il punto a cui si aggancerà il mouse al
momento dell’inserimento di tale MACRO).
• Inserire nella finestra Windows il nome del file da salvare.
• Chiudere il comando premendo <Salva>.
COME INSERIRE UNA MACRO
Tale comando permette di richiamare ed inserire nello schema una MACRO precedentemente
salvata.
• Avviare il comando INSERISCI MACRO.
• Selezionare nella finestra Windows il nome del file di blocco da importare.
• Selezionare il punto di inserimento della MACRO con il mouse.
22
24. OGGETTI
Per disegnare lo schema unifilare della rete che si intende studiare, DOCWin mette a disposizione
una libreria di oggetti contenuti nella toolbar ‘Oggetti’
Gli oggetti in rosso si riferiscono alla media tensione e si attivano solo se nel pannello ‘Proprietà
generali d’impianto’ si è scelto di avere un livello di media tensione.
Le proprietà degli oggetti sono raccolte in pannelli cui si accede con il comando PROPRIETA’. Nel
pannello circuito è possibile modificare il numero di fasi dell’oggetto o il sistema di distribuzione. Se
del caso, si può definire il nome del quadro in cui è inserito l’oggetto e la resistenza di terra
dell’oggetto.
Per quanto riguarda il sistema di distribuzione e il numero di fasi occorre tenere presente che:
- quando si disegna un oggetto senza agganciarlo ad un altro oggetto, sarà possibile impostare il
sistema di distribuzione e il numero di fasi;
- se si disegna un oggetto agganciandolo ad un altro oggetto presente nello schema unifilare, esso
‘erediterà’ il sistema di distribuzione ed il numero di fasi dell’oggetto già disegnato.
A seguire una breve descrizione degli oggetti e delle loro interfacce.
23
25. ALIMENTAZIONE
L’interfaccia dell’alimentazione eredita le variabili impostate nel pannello ‘Proprietà generali
d’impianto’ e consente di modificare la tensione nominale della alimentazione, il sistema di
distribuzione e il numero delle fasi. Nel caso l’alimentazione sia di media tensione, non è necessario
impostare il sistema di distribuzione e il numero delle fasi infatti DOCWin gestisce esclusivamente il
sistema di distribuzione IT con neutro non distribuito. Inoltre è necessario inserire i dati relativi al
contributo della rete alla corrente di corto circuito.
Qualora non si disponga del dato in termini di correnti di corto circuito è possibile accedere
all’interfaccia ‘Calcolo della corrente di corto circuito’ mediante il pulsante di ‘Aiuto’ accanto al dato da
inserire ed inserire il dato in termini di impedenza o di potenza di corto circuito.
Al termine dei calcoli di Load Flow, nell’alimentazione vengono riportati: la potenza attiva richiesta;la
potenza reattiva richiesta;il fattore di potenza cosϕ.
Suggerimenti per il rifasamento
Alla destra del valore di cosϕ calcolato, è presente il pulsante ‘Correzione’, che consente di accedere
alla semplice interfaccia illustrata di seguito, che consente di determinare la potenza reattiva
necessaria per portare il cosϕ al valore desiderato. Il valore suggerito potrà essere utilizzato come
24
26. aiuto per l’inserimento di un gruppo di rifasamento di potenza reattiva adeguata (vedere il paragrafo
‘Gruppo di rifasamento).
GENERATORE
Il pannello consente l’inserimento dei parametri della macchina utili al fine dei calcoli di load-flow e di
corto circuito.
Il dato relativo alla potenza della macchina può essere inserito con modalità alternativa premendo il
pulsante ‘Aiuto’ posto accanto al dato.
Il dato relativo alla resistenza d’armatura può essere immesso nota che sia la costante di tempo della
componente continua premendo l’apposito pulsante ‘Aiuto’
E’ molto importante, per ottenere un calcolo di load – flow corretto, scegliere se il generatore sarà
gestito a potenza attiva e reattiva costanti (Opzione ‘Sorgente PQ’) o a tensione e potenza attiva
costanti (Opzione ‘Sorgente PV’).
Il comando ‘Sfoglia in archivio’ permette di scegliere i dati del generatore da un archivio standard o da
un archivio utente.
Per facilitare il reperimento del generatore desiderato, l’archivio visualizza macchine di bassa e di alta
tensione in alternativa, permette la scelta del tipo di generatore e consente di ordinare la lista dei
generatori secondo due criteri a scelta dell’utente.
25
27. Un generatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati, assegnandogli
un nome nella casella ‘Modello’ e premendo il pulsante ‘ > Salva in archivio’
TRASFORMATORE A DUE AVVOLGIMENTI
DOCWin consente di definire un trasformatore con piena libertà. Con il pannello di controllo è
possibile impostare tutte le caratteristiche della macchina. In particolare è possibile scegliere il
26
28. sistema di distribuzione del secondario per iniziare una nuova sezione di rete. DOCWin non ha
nessuna limitazione nella gestione dei sistemi di distribuzione.
E' possibile impostare la potenza nominale del trasformatore, la tensione di corto circuito e le perdite. I
riquadri presenti nell’interfaccia contengono già valori convenienti per i dati e sono comunque
modificabili. In questo caso occorre bloccare la scelta effettuata premendo l'icona con il lucchetto.
Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal
programma durante le procedure di calcolo automatico della rete.
Il dato relativo alle perdite in corto circuito può essere immesso in kW premendo il pulsante Aiuto.
Sono inoltre a disposizione due archivi: il primo precompilato con le caratteristiche delle macchine di
più comune utilizzo, il secondo a disposizione dell’utilizzatore, che può salvare le caratteristiche
visualizzate al momento per futuri utilizzi. Entrambi gli archivi possono essere ordinati in base alla
combinazione di due criteri, a scelta dell’utente. Per accedere agli archivi è sufficiente premere il
pulsante <Sfoglia archivio…
Per riportare i dati della macchina selezionata nell’interfaccia principale è sufficiente premere il
pulsante OK.
Un trasformatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati,
assegnandogli un nome nella casella Modello e premendo il pulsante >Salva in archivio.
In genere non è necessario definire i dati della macchina: DOCWin calcola infatti in automatico la
potenza nominale che il trasformatore deve avere per potere alimentare i carichi. Sarà necessario
intervenire solo se i tipi di avvolgimento sono diversi da quelli impostati come default
(Triangolo/Stella), oppure se la tensione nominale del secondario è diversa da quella accettata nei
dati generali di impianto.
In funzione della potenza minima calcolata e della tensione nominale degli avvolgimenti, DOCWin
sceglie automaticamente dagli archivi il trasformatore più adatto (prima dall’archivio utente, poi da
quello fornito con il programma). Nel caso in cui non fosse trovato alcun trasformatore adatto, verrà
emesso un avviso e verranno utilizzati per i calcoli i dati di tensione di corto circuito e di perdite
assegnati per default nell’interfaccia.
L'interfaccia può gestire le prese del trasformatore per permettere un adeguato livello di tensione al
secondario: In questo caso si seleziona la check Prese e nelle apposite caselle si inserisce:
il limite superiore in percentuale alla tensione nominale;
il limite inferiore in percentuale alla tensione nominale;
il passo in percentuale alla tensione nominale.
Infine nella casella Presa si imposta la posizione della presa.
27
29. Una volta impostata una presa, è fondamentale ‘bloccare’ il trasformatore premendo
l’icona Lucchetto. Durante il calcolo automatico, infatti, DOCWin cercherà altrimenti di
dimensionare il trasformatore, riportando la presa al secondario alla tensione nominale
(impostazione default).
Nella fase di avvio del calcolo, il programma verifica che il tipo di avvolgimento, il
sistema di distribuzione ed il numero di fasi siano compatibili con i flussi di potenza
calcolati.
DOCWin dimensiona automaticamente il trasformatore in funzione della corrente di
carico calcolata. Desiderando sovradimensionare la macchina, è possibile procedere in
due modi:
Applicare a valle un carico fittizio, chiamato ad esempio ‘Riserva’, della potenza
nominale eccedente rispetto ai bisogni contingenti; in questo modo le cadute di tensione
calcolate saranno quelle dell’impianto a pieno carico teorico.
Scegliere manualmente il trasformatore, bloccandolo poi premendo l’icona lucchetto. In
questo secondo caso le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto nella
sua configurazione effettiva, precedente gli eventuali ampliamenti.
TRASFORMATORE A TRE AVVOLGIMENTI
DOCWin consente di definire un trasformatore con piena libertà. Con il pannello di controllo è
possibile impostare tutte le caratteristiche della macchina. In particolare è possibile scegliere il
sistema di distribuzione del secondario e del terziario, per iniziare nuove sezioni di rete. DOCWin non
ha nessuna limitazione nella gestione dei sistemi di distribuzione.
E' possibile impostare la potenza nominale del trasformatore, la tensione di corto circuito e le perdite. I
riquadri presenti nell’interfaccia contengono già valori convenienti per i dati e sono comunque
28
30. modificabili. In questo caso occorre bloccare la scelta effettuata premendo l'icona con il lucchetto.
Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal
programma durante le procedure di calcolo automatico della rete.
Il dato relativo alle perdite in corto circuito può essere immesso in kW premendo il pulsante Aiuto.
Sono inoltre a disposizione due archivi: il primo precompilato con le caratteristiche delle macchine di
più comune utilizzo, il secondo a disposizione dell’utilizzatore, che può salvare le caratteristiche
visualizzate al momento per futuri utilizzi. Entrambi gli archivi possono essere ordinati in base alla
combinazione di due criteri, a scelta dell’utente. Per accedere agli archivi è sufficiente premere il
pulsante <Sfoglia archivio…
Per riportare i dati della macchina selezionata nell’interfaccia principale è sufficiente premere il
pulsante OK.
Un trasformatore può essere aggiunto all’archivio utente semplicemente inserendo i dati,
assegnandogli un nome nella casella Modello e premendo il pulsante > Salva in archivio.
In genere non è necessario definire i dati della macchina: DOCWin calcola infatti in automatico la
potenza nominale che il trasformatore deve avere per potere alimentare i carichi. Sarà necessario
intervenire solo se i tipi di avvolgimento sono diversi da quelli impostati come default
(Triangolo/Stella), oppure se la tensione nominale del secondario/terziario è diversa da quella
accettata nei dati generali di impianto.
In funzione della potenza minima calcolata e della tensione nominale degli avvolgimenti, DOCWin
sceglie automaticamente dagli archivi il trasformatore più adatto (prima dall’archivio utente, poi da
quello fornito con il programma). Nel caso in cui non fosse trovato alcun trasformatore adatto, verrà
emesso un avviso e verranno utilizzati per i calcoli i dati di tensione di corto circuito e di perdite
assegnati per default nell’interfaccia.
L'interfaccia può gestire le prese del trasformatore per permettere un adeguato livello di tensione al
secondario: In questo caso si seleziona la check Prese e nelle apposite caselle si inserisce:
il limite superiore in percentuale alla tensione nominale;
il limite inferiore in percentuale alla tensione nominale;
il passo in percentuale alla tensione nominale.
Infine nella casella Presa si imposta la posizione della presa.
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31. Una volta impostata una presa, è fondamentale ‘bloccare’ il trasformatore premendo
l’icona Lucchetto. Durante il calcolo automatico, infatti, DOCWin cercherà altrimenti di
dimensionare il trasformatore, riportando la presa al secondario alla tensione nominale
(impostazione default).
Nella fase di avvio del calcolo, il programma verifica che il tipo di avvolgimento, il
sistema di distribuzione ed il numero di fasi siano compatibili con i flussi di potenza
calcolati.
DOCWin dimensiona automaticamente il trasformatore in funzione della corrente di
carico calcolata. Desiderando sovradimensionare la macchina, è possibile procedere in
due modi:
Applicare a valle un carico fittizio, chiamato ad esempio ‘Riserva’, della potenza
nominale eccedente rispetto ai bisogni contingenti; in questo modo le cadute di tensione
calcolate saranno quelle dell’impianto a pieno carico teorico.
Scegliere manualmente il trasformatore, bloccandolo poi premendo l’icona lucchetto. In
questo secondo caso le cadute di tensione calcolate saranno quelle dell’impianto nella
sua configurazione effettiva, precedente gli eventuali ampliamenti.
IMPEDENZA GENERICA
L’impedenza generica è un oggetto da inserire nella rete per modellizzare un’entità reale dotata di
impedenza e non presente nell’elenco degli oggetti di DOCWin.
L’interfaccia dell’oggetto consente di inserire resistenza e reattanza dei conduttori presenti
nell’oggetto compatibilmente con il sistema di distribuzione e il numero di fasi che appaiono nel
pannello ‘Circuito’.
I dati possono essere inseriti in modo alternativo premendo il pulsante ‘Aiuto’.
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32. CAVO
DIMENSIONAMENTO DEI CAVI
Per eseguire il dimensionamento della linea, impostare i dati nel pannello mostrato in seguito, quindi
selezionare AVANTI.
DOCWin cercherà di determinare fino a quattro possibili soluzioni alternative tra loro, con diverse
sezioni e numero di conduttori in parallelo per fase. L’utilizzatore potrà scegliere una delle quattro
soluzioni, tutte valide, vedendo in tempo reale le variazioni sugli ulteriori risultati del calcolo.
E’ possibile che in certe circostanze non sia possibile trovare quattro risultati validi. In tal
caso, DOCWin mostrerà un numero inferiore di soluzioni
DOCWin consente di definire le sezioni con cui si desidera lavorare. Vedi al riguardo il
paragrafo ‘Impostazioni avanzate’
METODI DI DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI FASE
31
33. Dimensionamento termico
DOCWin esegue sempre il dimensionamento dei conduttori di fase, in modo che questi non superino
mai in regime permanente la massima temperatura di lavoro impostata (dimensionamento termico).
Questo dimensionamento può essere eseguito utilizzando alternativamente una delle norme elencate
di seguito:
32
34. Installazioni in edifici
• CEI 64-8, con riferimento a:
- CEI UNEL 35024-1: Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni
nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di
corrente in regime permanente per posa in aria, 1997-06.
- CEI UNEL 35024-2: Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a
1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente
per posa in aria, 1997-06.
- CEI UNEL 35026: Cavi di energia per tensione nominale U sino ad 1kV con isolante di carta
impregnata o elastomerico o termoplastico. Portate di corrente in regime permanente. Posa in aria ed
interrata, 1982-12.
- CEI UNEL 35027: Cavi di energia per tensione nominale U sino ad 1kV con isolante di carta
impregnata o elastomerico o termoplastico. Portate di corrente in regime permanente. Generalità per
la posa in aria ed interrata, 1982-12.
• IEC 60364-5-523: Electrical installation of buildings.
• VDE 298 Teil 4: Verwendung von Kabeln und isolierten Leitungen für Starkstromanlagen,
11/1998.
• NFC 15-100: Installations électriques a basse tension. J, 1998.
Quadri
• IEC 60890, Technical Report – Type 3, A method of temperature-rise assessment by
extrapolation for partially-tested assemblies (PTTA) of low-voltage switchgear and controlgear,
Am. 1, 02/1995.
Impianti navali
• IEC 60092-352, Electrical installations in ships – choice and installations of cables for low-
voltage power systems, II Ed.
Dimensionamento per massima caduta di tensione
Oltre al dimensionamento termico, sempre eseguito, è possibile impostare la massima caduta di
tensione percentuale a fondo linea: la sezione dei conduttori di fase verrà scelta in modo da avere
sempre una caduta di tensione percentuale inferiore al valore impostato. Il massimo valore inseribile è
10%.
Anche nel caso in cui il controllo sulla massima caduta di tensione non sia abilitato
DOCWin rifiuta comunque soluzioni che comportino una caduta di tensione superiore al
10%.
Coordinamento con le protezioni
Questa funzione consente di indicare qual è l’oggetto che protegge il cavo.
Sono previsti 3 diversi tipi di protezione: contro sovraccarico, contro corto circuito e contro contatti
indiretti.
Per scegliere il tipo di protezione desiderato sfogliare l’elenco a fianco di ogni tipo di protezione
(saranno visualizzati solo gli oggetti compatibili).
Nel caso delle protezioni contro corto circuito e contatti indiretti è possibile proteggere sia il primo che
il secondo terminale del cavo.
33
35. Dimensionamento economico
Oltre al dimensionamento termico, sempre eseguito, e al dimensionamento per massima caduta di
tensione, opzionale, DOCWin è in grado di dimensionare i conduttori per ottimizzare la resa
economica dell’impianto. Tale ottimizzazione è in grado di offrire importanti risparmi al committente,
considerando anche i costi di utilizzo dell’impianto oltre a quelli di realizzazione.
La norma utilizzata è:
IEC 60287-3-2 Electric cables - Calculation of the current rating - Part 3: Sections on operating
conditions - Section 2: Economic optimization of power cable size, 1995 - 06; recepita in Italia dalla
Norma CEI 20-43 Ottimizzazione economica delle sezioni dei conduttori dei cavi elettrici per energia,
Ed. I, 09-1997.
Le formule, gli algoritmi ed i dati impiegati consentono la determinazione delle sezioni economiche del
conduttore con il metodo della sezione economica del conduttore per un carico stabilito (art. 5.2).
Per modificare i parametri utilizzati nel calcolo, premere il pulsante alla destra della casella in cui
possono essere immesse le ore per anno in cui il cavo verrà utilizzato a regime. Comparirà il pannello
illustrato di seguito.
I parametri sono:
- Tempo di funzionamento alle massime perdite per effetto Joule [h/anno]
34
36. - Costo di un Watt ora al livello di tensione appropriato [Euro/Wh]
- Incremento annuale percentuale della corrente di carico [%]
- Incremento annuale del costo dell’energia non provocato dall’inflazione [%]
- Durata dell’impianto [anni]
- Tasso di attualizzazione [%]
- Fattore di effetto prossimità [%]
- Fattore di effetto pelle [%]
- Fattore di perdita nella guaina metallica [%]
- Fattore di perdita nell’armatura [%]
- Componente variabile del costo per unità di lunghezza e sezione del conduttore [€/m·mm2]
Tutti i parametri del pannello sono impostati a valori ragionevoli. Consultare la norma di
riferimento prima di apportare modifiche a tali valori.
OTTIMIZZAZIONE DEL CONDUTTORE DI NEUTRO OPPURE DEL PEN
Il dimensionamento del conduttore di neutro oppure PEN avviene secondo la CEI 64-8/5 art.524.
In sintesi:
- per conduttori in rame e sezione delle fasi fino a 16 mm2, la sezione del neutro è pari alla sezione
delle fasi;
-
per conduttori in rame e sezione delle fasi superiore a 16 mm2, la sezione del neutro è pari al
massimo tra 16 mm2 e la metà della sezione delle fasi;
- per conduttori in alluminio e sezione delle fasi fino a 25 mm2, la sezione del neutro è pari alla
sezione delle fasi;
-
per conduttori in alluminio e sezione delle fasi superiore a 25 mm2, la sezione del neutro è pari al
massimo tra 16 mm2 e la metà della sezione delle fasi;
DIMENSIONAMENTO DEL PE
Il dimensionamento del conduttore PE avviene secondo la CEI 64-8 art.543.
In sintesi:
- per sezioni delle fasi fino a 16 mm2 ed in assenza di protezione meccanica, la sezione del PE è
pari al valore più alto tra il valore 4 mm2 e la sezione delle fasi;
- per sezioni delle fasi fino a 16 mm2 ed in presenza di protezione meccanica, la sezione del PE è
pari al massimo tra 2.5 mm2 e la sezione delle fasi;
- per sezioni delle fasi comprese tra 16 mm2 e 35 mm2 la sezione del PE è pari a16 mm2.
- per sezioni delle fasi superiori a 35 mm2 la sezione del PE è pari alla metà della sezione delle fasi.
Le caratteristiche del conduttore PE, quando presente, sono impostate nel riquadro DEFINIZIONE
DEL PE nel pannello CIRCUITO.
PARAMETRI UTILIZZATI PER IL DIMENSIONAMENTO
I parametri utilizzati nelle procedure di calcolo sono contenuti nei riquadri Cavo e Metodo di
installazione del pannello DATI DEL CAVO, oltre che nel pannello CIRCUITO. I valori disponibili
cambiano al cambiare del metodo di calcolo selezionato. Per maggiori spiegazioni sul significato dei
singoli dati di ingresso si rimanda alle norme di riferimento.
Dati del cavo
Impostare le caratteristiche del cavo desiderato per mezzo del pannello illustrato di seguito.
35
37. I dati che caratterizzano il cavo sono:
- Tipo
- Materiale del conduttore
- Materiale dell’isolante
- Massima temperatura ammessa in regime permanente.
Tipo, Materiale del conduttore, Materiale dell’isolante e Massima temperatura ammessa
in regime permanente variano al variare delle norme
Modifica della massima temperatura ammessa in regime permanente
La massima temperatura ammessa in regime permanente, che influisce sulla vita del cavo, è
automaticamente preimpostata al valore suggerito dalla norma corrente. E’ tuttavia possibile
intervenire per modificarla, variandola da un minimo di 10°C oltre la temperatura ambiente (pannello
“CIRCUITO”, riquadro “DATI AMBIENTALI”) ad un massimo del 20% oltre il valore suggerito dalla
norma.
Temperatura in regime permanente e vita minima del cavo
E’ disponibile una funzione di aiuto per la determinazione della massima temperatura in regime
permanente in funzione della vita minima del cavo e viceversa (Arrhenius).
Per utilizzare tale funzione, selezionare il pulsante con la calcolatrice. Comparirà il pannello seguente.
Nella parte superiore, non modificabile, sono riportati i valori suggeriti dalla norma corrente. Nella
parte inferiore è possibile selezionare se ottenere la temperatura in regime permanente in funzione
della vita minima del cavo oppure il contrario. Per ottenere il risultato desiderato, una volta impostato il
metodo, è sufficiente digitare il dato di ingresso e premere il pulsante <-Calcola. Premere quindi il
pulsante OK per riportare la temperatura nel pannello precedente.
Metodo di installazione
I metodi di installazione, o posa, variano da norma a norma. Selezionare il metodo desiderato
scegliendo in sequenza, dall’alto al basso, dalle tendine illustrate di seguito.
Il pulsante particolari, quando disponibile, consente di impostare ulteriori parametri, che variano al
variare della norma.
Quello illustrato di seguito si riferisce alla CEI 64-8.
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38. I dati richiesti in questo pannello, impostati inizialmente su valori ragionevoli, possono
influenzare in modo determinante i risultati del calcolo. Si raccomanda di consultare le
norme di riferimento prima di intervenire
Dati del circuito
Il pannello CIRCUITO consente di impostare i dati del circuito di cui fa parte il cavo.
I parametri di circuito sono:
Dati ambientali
- Temperatura ambiente: è automaticamente preimpostata in funzione della norma corrente; è
tuttavia possibile modificarla, nei limiti concessi dalla norma stessa.
- Luogo con pericolo d’incendio: si intende per precisione un “impianto a sicurezza funzionale
contro le esplosioni nei luoghi di Classe C1 in zone C1Z1”. Queste impostazioni influenzano
esclusivamente il coordinamento con le protezioni.
- Resistività del terreno.
Fasi
Sono considerati circuiti a tre e a due fasi, con e senza neutro, oltre che monofasi.
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39. Sistema distribuzione
Sono considerati circuiti TT, TN-C, TN-S, IT che degradano in TT ed IT che degradano in TN.
Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni.
Tensione nominale
Scegliere uno dei valori proposti dalla tendina, oppure digitare il valore desiderato (compreso tra 1
e 1000 V).
Corrente di carico
E’ la corrente che deve transitare nella linea. Questa corrente viene automaticamente determinata
a partire dalle caratteristiche della rete, quando il cavo è connesso. Quando invece il cavo non è
collegato ad una rete, è possibile digitare liberamente il valore di corrente di carico e di fattore di
potenza, per poi procedere al dimensionamento della linea, come in una sorta di regolo calcolatore.
Fattore di potenza (cosφ)
E’ il fattore di potenza proprio del carico servito dalla linea. Questo fattore può essere
automaticamente determinato a partire dalle caratteristiche della rete.
Calcolo della corrente di carico Ib
Corrente di carico e fattore di potenza possono essere ricavati da altri dati noti, premendo il pulsante
con la calcolatrice.
I metodi di calcolo gestiti per ricavare Ib e cos φ sono:
- note potenza attiva nominale e potenza reattiva nominale
- noti potenza attiva nominale e fattore di potenza nominale
- noti potenza apparente nominale e fattore di potenza nominale.
Selezionato il metodo desiderato, immettere i dati di ingresso e premere il pulsante OK: i valori
calcolati verranno riportati automaticamente nel pannello “CIRCUITO”.
Sovradimensionamento
Questo fattore è lasciato alla discrezione del progettista: DOCWin sceglierà un cavo la cui portata,
una volta applicati i fattori di correzione K derivanti dalle condizioni di posa, sia superiore rispetto alla
corrente di carico almeno del valore indicato.
Si consiglia di non impostare un valore inferiore a 1.3 (cioè portata Iz almeno 1.3 volte
corrente di carico Ib); in caso contrario potrà essere diifficile riuscire a proteggere il cavo
dal sovraccarico.
Definizione del PE
Le caratteristiche del conduttore equipotenziale, quando presente, possono essere impostate per
mezzo del riquadro DEFINIZIONE DEL PE.
38
40. RISULTATI DEL DIMENSIONAMENTO
Per dimensionare il cavo, dopo averne definito le caratteristiche nei pannelli DIMENSIONAMENTO e
CIRCUITO, è sufficiente selezionare il pannello RISULTATI DEL CALCOLO, illustrato di seguito.
I valori calcolati sono:
• Formazione dei conduttori di fase, proponendo fino a quattro soluzioni alternative, scegliendo
solo tra le sezioni abilitate (vedi paragrafo ‘Impostazioni avanzate’)
• Formazione del conduttore di neutro
• Sezione del PE
• Portata dei conduttori di fase (dopo l’applicazione degli opportuni fattori di correzione)
• Caduta di tensione percentuale a fondo linea
• Resistenza del cavo alla temperatura di lavoro in regime permanente
• Reattanza del cavo
• Temperatura di lavoro in regime permanente
• Potenza dissipata dal cavo
• Energia specifica passante dei conduttori di fase
• Energia specifica passante del conduttore di neutro
• Energia specifica passante del PE
• Massima lunghezza protetta contro i corto circuiti
• Massima lunghezza protetta contro i contatti indiretti.
I valori proposti per i conduttori di fase, neutro e PE possono essere cambiati dal progettista, anche al
di fuori dell’insieme di soluzioni proposte; a seguito della modifica, vengono automaticamente eseguiti
i controlli necessari, mostrando all’utilizzatore gli eventuali problemi riscontrati.
39
41. Tutti i valori modificabili possono essere “bloccati”, premendo la relativa l’icona con il lucchetto.
Questo blocco impedisce che i valori impostati possano essere automaticamente modificati dal
programma durante le procedure di calcolo automatico della rete.
Resistenza e reattanza delle condutture sono calcolate a partire da dati modificabili per
mezzo del comando ‘Impostazioni avanzate’.
Fattori di correzione della portata
Questo pannello consente di accedere ai fattori di correzione della portata, calcolati in base alla
norma selezionata. I dati sono resi disponibili per facilitare le eventuali verifiche sull’esattezza dei
risultati proposti. Il pannello illustrato di seguito si riferisce alla norma CEI 64-8.
VERIFICHE
Il modulo di calcolo di DOCWin può essere utilizzato per verificare linee già esistenti. E’ sufficiente
impostare i parametri della linea da verificare, portarsi nel pannello RISULTATI, quindi forzare le
formazioni dei conduttori di fase, neutro, PE (oppure PEN) alle formazioni note e valutare i risultati
delle verifiche.
40
42. CONDOTTO SBARRA
DOCWin dimensiona automaticamente il condotto sbarre, una volta lanciata la procedura di calcolo
automatico. In una fase preliminare, è possibile impostare i dati necessari al dimensionamento
secondo le esigenze di progetto mediante il comando PROPRIETÀ.
Il condotto sbarre può anche essere scelto senza necessità di disegnare una rete, cioè senza lanciare
il calcolo automatico, sempre mediante il comando PROPRIETÀ.
Per eseguire il dimensionamento del condotto sbarra, impostare i dati nel pannello mostrato di
seguito.
Il condotto sbarre è sempre dimensionato secondo il criterio termico; inoltre è possibile impostare la
massima caduta di tensione percentuale ammessa.
Oltre alla lunghezza del condotto sbarra, gli altri parametri necessari al calcolo sono:
Corrente di carico
E’ la corrente che percorre il condotto sbarra. Questa corrente viene automaticamente determinata a
partire dalle caratteristiche della rete, quando il cavo è connesso. Quando invece il cavo non è
collegato ad una rete, è possibile digitare liberamente il valore di corrente di carico e di fattore di
potenza, per poi procedere al dimensionamento della linea, come in una sorta di regolo calcolatore.
Temperatura ambiente
Automaticamente impostata secondo la norma corrente; è tuttavia possibile modificarla, nei limiti
concessi dalla norma stessa.
Sovradimensionamento
Questo fattore è lasciato alla discrezione del progettista: DOCWin sceglierà un condotto sbarra la cui
portata sia superiore rispetto alla corrente di carico almeno del valore indicato.
Si consiglia di non impostare un valore inferiore a 1.3 (cioè portata Iz almeno 1.3 volte
corrente di carico Ib); in caso contrario potrà essere diifficile riuscire a proteggere il cavo
dal sovraccarico.
41
43. dal sovraccarico.
Fasi
Sono considerati circuiti a tre e a due fasi, con e senza neutro, oltre che monofasi.
Sistema distribuzione
Sono considerati circuiti TT, TN-C, TN-S, IT che degradano in TT ed IT che degradano in TN.
Queste impostazioni influenzano esclusivamente il coordinamento con le protezioni.
Tensione nominale
Scegliere uno dei valori proposti dalla tendina, oppure digitare il valore desiderato (compreso tra 1
e 1000 V).
Nel pannello Risultati si legge la scelta effettuata da DOCWin. L'utente può modificarla secondo le
proprie esigenze. In particolare si può scegliere:
- il materiale conduttore: rame o alluminio;
- la sezione del neutro: piena o metà rispetto a quella delle fasi;
- modalità di realizzazione del conduttore di protezione: conduttore dedicato o involucro del condotto
sbarre.
Nella parte inferiore della finestra si leggono i risultati del calcolo:
- la resistenza e la reattanza;
- la portata e la caduta di tensione;
- le perdite;
- la temperatura di lavoro dell'involucro;
- l'energia specifica sopportabile dalla fase, dal neutro e dal conduttore di protezione.
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44. Nell'area Correnti di corto circuito si leggono il valore massimo e minimo della corrente di corto
circuito; il pulsante Dettagli visualizza i valori delle correnti di corto circuito massime per guasto ad
inizio linea e i valori delle correnti di corto circuito minime per guasto a fine linea calcolate nei quattro
istanti di tempo impostati nella fase di avvio del calcolo automatico.
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45. SBARRA
L’oggetto sbarra rappresenta un nodo nella rete. Questo nodo viene considerato ad impedenza nulla.
Nel pannello Proprietà della sbarra si possono impostare il fattore di contemporaneità ed
eventualmente il nome del quadro e la resistenza di terra, che verrà utilizzata per il calcolo delle
correnti di guasto verso terra degli oggetti connessi alla sbarra. La tensione nominale, le fasi e il
sistema di distribuzione sono ereditati dall’oggetto a monte a cui la sbarra è stata agganciata. Gli
oggetti connessi alla sbarra possono avere fasi e sistemi di distribuzione tra loro differenti, purchè
siano dal lato ‘carichi’ ed il cambiamento rispetti le regole illustrate di seguito:
Numero di fasi alla sbarra cambiamento ammesso dal lato carichi
LLLN LLL, LL, LN
LLL LL
LLN LL, LN
LL ---
LN ---
Sistema di distribuzione alla sbarra cambiamento ammesso dal lato carichi
TN-C TN-S
TN-C TT ( LLL oppure LL )
TN-S TT
Una volta avviata la procedura automatica di calcolo, nella finestra si possono leggere i risultati del
calcolo dei flussi di potenza (Load-Flow): la tensione, lo sfasamento e la corrente.
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46. Nel pannello Correnti di corto circuito si leggono i valori delle correnti di corto circuito calcolate.
Il pulsante Dettagli consente di visualizzare tutti gli altri valori della corrente di corto circuito (si veda a
tal proposito il capitolo dedicato alle correnti di corto circuito).
CONNESSIONE
Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica
che può essere utile durante il disegno per non connettere direttamente due oggetti o due parti
d’impianto e spaziare maggiormente rispetto alla griglia predefinita. La Connessione consente anche
di congiungere più oggetti tra di loro; per questa ragione, è possibile impostare la proprietà ‘Fattore di
contemporaneità’.
ARRIVO
Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica
che può essere utile per disegnare su pagine diverse parti dell’impianto.
Il pannello delle proprietà consente di assegnare un nome all’oggetto. Infatti l’oggetto ‘Arrivo’ deve
essere sempre associato ad un oggetto ‘Partenza’ con lo stesso nome. Solo così DOCWin può
ricostruire l’esatta topologia della rete.
PARTENZA
Non si tratta di un oggetto fisicamente presente nell’impianto, ma di un’entità esclusivamente grafica
che può essere utile per disegnare su pagine diverse parti dell’impianto.
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47. Il pannello delle proprietà consente di assegnare un nome all’oggetto. Infatti l’oggetto ‘Partenza’ deve
essere sempre associato ad un oggetto ‘Arrivo’ con lo stesso nome. Solo così DOCWin può
ricostruire l’esatta topologia della rete.
MULTIMETRO
Il multimetro è un oggetto che consente di visualizzare i risultati dei calcoli di Load-Flow e di Corto
circuito, in ogni nodo della rete. Il Multimetro non influenza ovviamente i risultati, per cui può essere
tranquillamente aggiunto e tolto alla rete in qualsiasi istante. L’interfaccia dell’oggetto è composta da
due schermate: Load-Flow e Correnti di corto circuito.
Load-Flow
Una volta eseguita la procedura automatica di calcolo della rete, nella finestra si possono leggere i
risultati del calcolo dei flussi di potenza (Load-Flow): la tensione, lo sfasamento e la corrente.
Correnti di corto circuito
Nel pannello Correnti di corto circuito si leggono i valori delle correnti di corto circuito calcolate.
Il pulsante Dettagli consente di visualizzare tutti gli altri valori della corrente di corto circuito (si veda a
tal proposito il capitolo dedicato alle correnti di corto circuito).
46
48. INTERRUTTORE
Generalità
DOCWin è in grado di effettuare la scelta dell’interruttore in base ai seguenti dati:
• numero di poli protetti ed interrotti richiesto;
• elenco delle condutture e degli interruttori differenziali puri da proteggere;
• tipo di protezione da effettuare: contro corto circuito, contatti indiretti, sovraccarico;
• modalità richiesta per la protezione dai contatti indiretti: con differenziale, con sganciatore istantaneo,
con funzione di guasto a terra, con toroide esterno;
• coordinamento con altri interruttori;
• corrente di carico;
• correnti massime e minime di guasto;
• portate delle condutture da proteggere, oltre che degli eventuali interruttori differenziali puri;
• energia sopportabile dalle condutture/interruttori differenziali puri da proteggere;
• picco sopportabile dagli interruttori differenziali puri da proteggere;
• norma da utilizzare, domestica IEC 60898 oppure industriale IEC60947-2;
• tipo di potere di interruzione richiesto: Ics (Service) oppure Icu (Ultimate);
• tensione di tenuta ad impulso;
• corrente di breve durata Icw.
Tutti i criteri utilizzati per la scelta dell’interruttore sono opzionali e possono essere esclusi. In ogni
caso la protezione scelta verrà comunque sottoposta a verifiche.
DOCWin può gestire l’interruttore in due modalità:
• interruttore isolato;
• interruttore connesso alla rete.
INTERRUTTORE ISOLATO
Quando un interruttore è inserito nel progetto e non viene connesso ad altri oggetti, è possibile
comunque digitare i valori che verranno poi utilizzati come criterio di filtro, con l’esclusione di quelli
comunque ricavabili dagli oggetti da proteggere, che in questo caso non sono definiti. DOCWin in
questo caso si comporta come una sorta di catalogo da cui scegliere manualmente un prodotto.
INTERRUTTORE CONNESSO ALLA RETE
Quando un interruttore è inserito in una rete, DOCWin è in grado di ricavare automaticamente tutti i
dati necessari, compreso anche l’elenco degli oggetti da proteggere. Alcuni di questi dati, e cioè la
corrente di carico Ib e le correnti di guasto, possono poi essere ‘forzati’, in senso cautelativo, a seguito
di particolari esigenze progettuali (per maggiori dettagli, vedi i paragrafi seguenti relativi alla
descrizione dell’interfaccia dell’oggetto).
Altre impostazioni invece vengono ricavate dai valori default salvati nel prototipo utilizzato per creare il
progetto (per maggiori informazioni riguardo alla gestione dei prototipi, vedi il paragrafo I Prototipi, nel
capitolo Iniziare a lavorare con DOCWin). Queste impostazioni dipendono in genere dalle
caratteristiche dell’impianto, quali il sistema di distribuzione utilizzato, che influenza il metodo scelto
per garantire, ad esempio, la protezione dai contatti indiretti.
COME AVVIENE LA SELEZIONE DELL’INTERRUTTORE
Ogni interruttore connesso alla rete viene sempre analizzato durante l’esecuzione del comando
CALCOLO AUTOMATICO; dato che tutti i dati necessari alla sua scelta sono sempre comunque
disponibili (o perché calcolati o perchè ricavati dalle impostazioni default del prototipo), l’interruttore
viene scelto automaticamente, secondo i criteri illustrati nei paragrafi seguenti. Nel caso in cui si
desiderasse comunque mantenere un particolare tipo di interruttore già selezionato in precedenza,
sarà necessario ‘bloccarlo’ per mezzo dell’icona a lucchetto. Gli interruttori bloccati vengono
comunque sempre verificati.
Un interruttore può comunque sempre essere selezionato al di fuori della procedura di CALCOLO
AUTOMATICO, semplicemente selezionandolo e richiamando il comando PROPRIETÀ, oppure
eseguendo su di esso un doppio click. La selezione avverrà comunque applicando gli stessi algoritmi
47
49. utilizzati in automatico, sulla base dei valori calcolati dall’ultima esecuzione del comando CALCOLO
AUTOMATICO.
INTERFACCIA DELL’INTERRUTTORE
Eseguendo un doppio click sull’interruttore, oppure selezionandolo e chiamando il comando
PROPRIETÀ, è possibile impostarne le caratteristiche. L’interfaccia è divisa in tre pannelli principali:
• Selezione interruttore
• Dati d’impianto
• Correnti di corto circuito.
Selezione interruttore
In questo pannello si scelgono gli oggetti da proteggere, quali funzioni di protezione implementare e
l’eventuale coordinamento con altri interruttori; inoltre, è possibile impostare dei criteri ulteriori, che
DOCWin seguirà nella scelta dell’apparecchio. Questi criteri sono: il tipo (modulare, scatolato, aperto),
l’esecuzione (fissa, removibile, estraibile)e il tipo di sganciatore (termomagnetico, solo magnetico,
elettronico).
Nel riquadro Interruttore scelto, è possibile vedere l’interruttore corrente ed eventualmente bloccarne
la scelta facendo uso del lucchetto. In questo modo, DOCWin non sarà più autorizzato a modificare
l’interruttore quando si dovesse rieseguire il comando CALCOLO AUTOMATICO in fase di
raffinamento del progetto.
Per mezzo del pulsante Seleziona>> è possibile procedere alla scelta dell’interruttore, sulla base di
tutti i parametri immessi nei tre pannelli principale dell’interfaccia.
Ricordarsi degli oggetti bloccati mediante il lucchetto. DOCWin non modificherà la scelta
neppure se non dovessero essere idonei a fronte di modifiche apportate alla rete in
seguito.
SCELTA DEGLI OGGETTI DA PROTEGGERE
DOCWin è in grado di scegliere automaticamente gli oggetti da proteggere. La scelta avviene sulla
base dei seguenti criteri:
• l’oggetto da proteggere contro il sovraccarico deve essere in serie con l’interruttore;
• l’oggetto da proteggere contro il cortocircuito e i contatti indiretti deve poter essere separato da
tutte le sorgenti di potenza della rete (Fornitura e Generatori) dall’interruttore;
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50. DOCWin assegna in genere ad un unico interruttore la protezione dai tre tipi di guasto: sovraccarico,
corto circuito, contatti indiretti. Vengono comunque gestite due eccezioni:
• se esiste un interruttore differenziale puro a monte, in grado comunque di separare gli oggetti
da proteggere da tutte le sorgenti di potenza, questo si farà carico di assicurare la protezione
dai contatti indiretti;
• se l’interruttore è coordinato con un altro a monte in back-up, la protezione contro il corto
circuito verrà demandata all’interruttore di sostegno.
Per quanto riguarda la protezione da sovraccarico, occorre evidenziare il fatto che vengono privilegiati
gli interruttori a monte, quando presenti; in mancanza, viene cercato il primo interruttore a valle in
grado di separare l’oggetto da proteggere da tutti i carichi. DOCWin è comunque sempre in grado di
gestire anche le situazioni in cui la protezione dai sovraccarichi viene eseguita con l’interruttore a
valle.
La scelta automatica degli oggetti da proteggere può essere esclusa, deselezionando il controllo
Automatico, presente nella pagina principale delle proprietà dell’interruttore, come illustrato
nell’immagine seguente.
A funzione disabilitata, è possibile assegnare manualmente, oggetto per oggetto, le funzioni di
protezione che dovranno essere soddisfatte dall’interruttore, premendo il pulsante presente alla destra
della categoria di oggetti da proteggere. Il controllo alla sinistra della categoria invece, quando attivo,
mostra che esiste almeno un oggetto della categoria relativa attualmente protetto dall’interruttore.
Deselezionando Automatico è possibile premere il pulsante alla destra della categoria di oggetti da
proteggere; compare il riquadro illustrato di seguito, che contiene l’elenco degli oggetti che possono
essere protetti dall’interruttore.
Abilitando i controlli alla destra della sigla, è scegliere manualmente tanto gli oggetti da proteggere
quanto i tipi di guasto da cui proteggerli.
Il pulsante Seleziona permette la scelta dell’oggetto da proteggere direttamente dallo schema
disegnato.
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