3. Che l’immacolata madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il
corso della vita terrena,
fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo
4. sia posto dinanzi agli occhi di tutti in modo luminosissimo a quale
eccelso fine le anime e i corpi siano destinati
5. Poiché quelli che egli da
sempre ha conosciuto li ha
anche predestinati ad essere
conformi all'immagine del
Figlio suo, perché egli sia il
primogenito tra molti fratelli;
quelli poi che ha predestinati li
ha anche chiamati; quelli che
ha chiamati li ha anche
giustificati; quelli che ha
giustificati li ha anche
glorificati. (Rm 8,29-30)
6. L’icona biblica di
Maria di Nazareth
può suscitare nei
credenti e nel
mondo un
rinnovato
dinamismo di
impegno nella
risposta umana
all'amore divino.
7. Maria di Nazareth
si è messa a
piena disposizione
delle iniziative
salvifiche di Dio.
8. Maria ricolma di
Spirito Santo
dall’Annunciazione (Lc
1,26-38) alla Pentecoste
(At 2,1-4) ci mostra la
potenza interiore
dello Spirito che
armonizza il cuore di
lei col cuore di Cristo
e la muove ad amare
i fratelli come li ha
amati Lui, quando si
è curvato a lavare i
piedi dei discepoli (cfr
Gv 13, 1-13) e soprattutto
quando ha donato la
sua vita per tutti (cfr Gv
13, 1; 15, 13).
9. La profonda crisi di fede che
ha toccato molte persone può
trovare nella vita di questa
donna ebrea il gusto di
nutrirsi della Parola di Dio
e di «credere in Colui che Lui
ha mandato» (Gv 6,29). Infatti
Maria di Nazareth è divenuta
la prima discepola di Gesù
Cristo.
10. « Beata sei tu
che hai creduto
», le dice
Elisabetta
(cfr Lc 1, 45).
11. Così si rivela che lei
nella Parola di Dio è
veramente a casa
sua, ne esce e vi
rientra con
naturalezza.
Ella parla e pensa
con la Parola di Dio;
la Parola di Dio
diventa parola sua, e
la sua parola nasce
dalla Parola di Dio.
12. Così si
rivela, inoltre, che i
suoi pensieri sono in
sintonia con i
pensieri di Dio, che il
suo volere è un
volere insieme con
Dio. Essendo
intimamente
penetrata dalla
Parola di Dio, ella
può diventare madre
della Parola
14. Il primo atto che Maria compì
dopo aver accolto il
messaggio dell’Angelo, fu di
recarsi "in fretta" a casa della
parente Elisabetta per
prestarle il suo servizio (cfr Lc
1,39). Quella della Vergine fu
un’iniziativa di autentica
carità, umile e
coraggiosa, mossa dalla fede
nella Parola di Dio e dalla
spinta interiore dello Spirito
Santo. Chi ama dimentica se
stesso e si mette al servizio
del prossimo. Ecco
l’immagine e il modello della
15. Maria si reca
dall’anziana parente
Elisabetta, che tutti
dicevano sterile e
che invece era
giunta al sesto mese
di una gravidanza
donata da Dio (cfr
Lc 1,36), portando in
grembo Gesù
appena concepito.
E’ una giovane
ragazza, ma non ha
paura, perché Dio è
con lei, dentro di lei.
16. Che cosa ha spinto Maria, giovane ragazza, ad affrontare
quel viaggio? Che cosa, soprattutto, l'ha spinta a dimenticare
se stessa, per spendere i primi tre mesi della sua gravidanza
al servizio della parente bisognosa di assistenza?
17. La risposta sta scritta in un Salmo: "Corro per la via dei tuoi
comandamenti, [Signore,] / perché hai dilatato il mio cuore"
(Sal 118,32). Lo Spirito Santo, che rese presente il Figlio di
Dio nella carne di Maria, dilatò il suo cuore alle dimensioni di
quello di Dio e la spinse sulla via della carità.
18. Sembra di ascoltare in
questa eccelsa Figlia di
Sion il cantico di
Zaccaria nel quale si
manifesta lo stile del
credente ebreo.
Esso consiste nel
servire il Signore Dio
d’Israele “senza
timore, in santità e
giustizia, al suo
cospetto, per tutti i
nostri giorni” (Lc 1,74-75)
20. La madre di Gesù
è al servizio della rivelazione di Dio Padre
e dell’operare del Figlio di Dio
21. Nella pericope di Cana Giovanni vuole ricordare l’inizio
del mistero-ministero di Gesù e i segni che lo rivelano.
Maria vi è profondamente inserita ma come aiuto
secondario.
22. Il «segno» è un’azione o
un’opera compiuta da
Gesù per rivelare la sua
identità di Figlio di
Dio, la presenza nel
mondo del Verbo fatto
carne. Con esso egli
manifesta la sua
«gloria», lo splendore e
la dignità divina che
aveva presso il Padre
prima della creazione
del mondo (Gv 1,1 ss; 17,5) e
della quale sarà rivestito
nella risurrezione.
24. Chi va verso
Dio non si
allontana
dagli
uomini, ma si
rende invece
ad essi
veramente
vicino.
25. Sin dall’inizio della fede in Gesù Cristo esiste, nel cuore
dei cristiani, la certezza che Maria di Nazareth, donna
Glorificata alla destra del Figlio continuerà a
proteggere, a difendere, ad amare l’umanità per
sempre.
26. Già nel Nuovo Testamento
si rileva la presenza di una
certa lode e venerazione
per la figura di Maria (Lc
1,42.45-Elisabetta-; 1,48-
49. Maria): in particolare
vengono lodati il grembo
che ha portato Gesù e il
seno a cui egli ha
succhiato (Lc 11,27).
L’evangelista Luca mette
in risalto la sua fede in Dio
e il suo corpo materno.
27. Noi ci rifuggiamo
sotto la tua
protezione, o Santa
Madre di Dio; non
disdegnare le nostre
suppliche nelle
necessità; ma
liberaci da ogni
pericolo, o Vergine
Gloriosa e
benedetta
28. Nel tuo parto tu hai
serbato la verginità e
nella tua dormizione tu
non hai abbandonato il
mondo, o madre di Dio.
Tu sei passata alla
vita, essendo Madre
della vita, e con la tua
intercessione tu liberi
dalla morte le nostre
anime (Apolitikion greco)
29. Teodosio patriarca di Alessandria († 566)
Sermone per l’assunzione di nostra Signora
…
Tu sei ammantata della
compassione; tu sei ornata
con la misericordia.
Veramente è in te che si
trovano le misericordie del
tuo Unigenito,
o mia sovrana, santa Madre
di Dio, o tu che supplichi
senza posa, senza venir
meno, colui che hai
generato, perché rinnovelli le
sue misericordie verso di
noi, sua fattura, di cui lui è
l’autore.
…
30. Tu visiti tutti e vegli su
tutti, o Tuttasanta,
tu abiti in mezzo a noi
e ti manifesti in vari
modi a quanti sono
degni di te.
Il corpo infatti non è di
impedimento
alla potenza ed
energia del tuo
spirito.
Hai lasciato questo
mondo,
ma non ti sei
allontanata dal tuo
popolo!
31. Alla madre di Gesù si
rivolgono gli uomini di tutti i
tempi e di tutte le parti del
mondo nelle loro necessità
e speranze, nelle loro gioie
e sofferenze, nelle loro
solitudini come anche nella
condivisione comunitaria. E
sempre sperimentano il
dono della sua
bontà, sperimentano
l'amore inesauribile che ella
riversa dal profondo del suo
cuore.
32. Maria di Nazareth si è lasciata plasmare il cuore
dalla grazia trasformante del Dio unitrino. Gesù
Cristo l’ha coinvolta nella sua gloria, per la fede che
ha manifestato in Dio Creatore, Redentore e
Ispiratore. Assunta e glorificata rinforza la nostra
attesa per il ritorno glorioso del Signore.
33. La contemplazione dell’Assunta offre una visione serena
e una parola rassicurante: la vittoria della speranza
sull'angoscia, della comunione sulla solitudine, della
pace sul turbamento, della gioia e della bellezza sul
tedio e la nausea, delle prospettive eterne su quelle
temporali, della vita sulla morte
34. La sua
assunzione nella
gloria trinitaria e
nella comunione
dei santi
manifesta la
gioia piena a cui
Dio Padre ci
invita, il Figlio ci
orienta e lo
Spirito Santo ci
rafforza.
35. La bellezza dell’Immacolata Assunta mostra la
creatura desiderata da Dio. Infatti i cristiani vedono
nella sua somiglianza a Cristo la condizione ultima di
tutte le creature.
36. L’Assunta rimane
a contribuire alla
missione di
salvezza del Figlio-
Dio e “con la sua
molteplice
intercessione
continua a
ottenerci i doni
della salvezza
eterna”.
37. Santa Maria, Madre di Dio,
tu hai donato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio.
Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio
e sei così diventata sorgente
della bontà che sgorga da Lui.
Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.
Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,
perché possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore
ed essere sorgenti di acqua viva
in mezzo a un mondo assetato.