Edoardo Di Pietro – “Virtual Influencer vs Umano: Rubiamo il lavoro all’AI”
Unità 3 Bis New
1. Unità 3
Le tappe delle strutture telematiche dal Web1 al Web 2.0
È riconosciuto il ruolo che le ICT hanno nel processo di modernizzazione delle pubbliche
amministrazioni e delle istituzioni di governo, in particolare nel fornire servizi ai cittadini e
alle imprese e nell'estendere processi di inclusione sociale (Schuler, 2001)
L'estensione dell'accesso telematico e della partecipazione è considerata una condizione
per contrastare il digital divide, che riguarda i cittadini e inibisce la crescita di molte piccole
e medie imprese e per superare discontinuità e squilibri territoriali, sociali e istituzionali.
La diffusione delle reti civiche, i progetti di realizzazione dell’e-government con i portali per
i servizi ai cittadini, le varie possibilità per l’utente di fruire in un futuro molto vicino di
servizi multicanale e multimediale, evidenziano una crescita e uno sviluppo della
telematica pubblica che segna il passaggio da una fase di telematica spontanea ad una
di integrazione istituzionale.
In questo contesto le istituzioni del governo locale - principalmente i comuni, ma anche le
regioni e le province - possono giocare un ruolo importante nel sostenere la nascita di un
ambiente favorevole allo sviluppo di applicazioni e servizi sia per quanto riguarda la
diffusione di infrastrutture e tecnologie, ma ancora di più per la realizzazione di servizi per i
cittadini e per le imprese che li utilizzano.
Come è noto, le strutture telematiche territoriali, nelle loro diverse articolazioni (reti civiche,
servizi telematici comunali, reti provinciali e regionali), permettono di costruire un sistema
che abbia una forte referenzialità locale negli obiettivi e nelle applicazioni perseguite,
nell’offerta di informazioni e di servizi e, nello stesso tempo, consenta un veloce
interscambio a livello regionale, nazionale e internazionale. Utilizzando, infatti, le nuove
tecnologie dell’informazione e della comunicazione si possono promuovere iniziative volte
a diffondere la conoscenza e la crescita di nuovi servizi integrati.
Nella storia dell'uso delle reti telematiche e di Internet da parte delle comunità locali,
associazioni non-profit, cittadini, istituzioni pubbliche e amministrative, si possono
distinguere tre fasi (De Cindio, 2004)
La prima rappresenta l'effervescente nascita di molti progetti spontanei o di iniziative da
parte di amministrazioni illuminate, per favorire pratiche di discussione bilaterale e
interattiva fra i cittadini e fra questi e la pubblica amministrazione. Le tecnologie usate
sono inizialmente povere e rudimentali.
La seconda è quella dei progetti di governo elettronico. È la fase connessa ad una
riorganizzazione e modernizzazione dei sistemi amministrativi. Un esempio importante è il
progetto di costruzione di autostrade informatiche e di riorganizzazione amministrativa,
promosse da Al Gore, ex vice presidente degli Stati Uniti, nell'amministrazione Clinton.
La terza fase, che oggi, è indicata, in sintonia con la filosofia d’interazione del Web 2.0,
Technology Building Democracy (TBD), non definisce un modello preciso. Le tecnologie e
i meccanismi di regolazione devono orientare il difficile passaggio istituzionale dall'e-
government all'e-governance.
E' un modello che dovrebbe integrare le forme di partecipazione della fase “stato
nascente” a quella di consolidamento dell'e-government per costruire forme di democrazia
rappresentativa nella gestione sociale, economica e politica del territorio.
2. Schema 5.1.
Web (1990-2000) Web1.0 (2000-2005) Web.2.0 (2005 …)
TBD
Community e Civic networks Città digitali (Technology Building
Democracy)
Bottom-up e top-down Modello istituzionale Democrazia deliberativa
E- partecipation E- government E-governance
Elaborazione da Fiorella De Cindio
Tav. 5.2 – La cronologia della telematica civica secondo le indagini sulle Città Digitali in Italia
1994 Nascono la Rete Civica di Milano e il Servizio telematico del Comune di Siena
1995 Nasce la rete civica Iperbole a Bologna
1996 L’anno della sorpresa (esplode il fenomeno delle reti civiche)
1997 L’anno della consapevolezza (il fenomeno non è più conosciuto da pochi iniziati)
1998 L’anno del raddoppio (le città digitali sono ormai una realtà diffusa)
1999 Prevalere della logica istituzionale; successo delle città medie
2000 Piano nazionale di e-government
2001 Saturazione: tutti gli enti istituzionali on line
2002 Affermazione della logica di servizio; 1° bando
2003 Avvio della seconda fase di e-government
2004 La ricerca della cooperazione; 2° bando nazionale
2005 Introduzione del Pec (posta elettronica certificata) D.Lgs. 11 febbraio 2005, n. 48
Istituzione del Sistema Pubblico di Connettivà e della rete internazionale della
pubblica amministrazione (D.Lgs. 28 febbraio 2005, n. 42)
Codice dell'amministrazione digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82, aggiornato dal
D.Lgs. n. 159 del 4 aprile 2006)
2006 Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari del CNIPA (D.P.C.M. 28
dicembre 2006, n. 318)
Fonte: dati Rur-Censis, 2004 aggiornati 2007.
3. Fig. 5. 3 Le quattro fasi dell'e-government
1. PRESENZA
2. INTERAZIONE
3 3. TRANSAZIONE
Costruzione
di un Attivazioni di
avamposto 4. TRASFORMAZIONE
funzione di
(sito, portale) ricerca
su internet Attivazione di
semplici, transazioni
per documenti e Ridefinizione
informazioni complete
modelli (end-to-end) di modalità di
varie scaricabili, erogazione
link, e-mail dei servizi
Fonte: dati A.M Consulting - 2002