1. VIA LUCIS
Come naturale coronamento della Via Crucis, è sorta
in tempi recenti la pratica della Via Lucis: la
meditazione orante dei misteri gloriosi del Signore - gli
eventi compresi tra la Risurrezione e la Pentecoste - ci
insegna a camminare nel mondo da «figli della luce»,
testimoni del Risorto.
Prima Stazione: GESU’ RISORGE DA
MORTE
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«So che cercate Gesù crocifisso. Non è qui. E' risorto,
come aveva detto; venite a
vedere il luogo dove era
deposto» (Mt 28, 5-6).
In quell'alba ancora incerta un
volto misterioso si presenta
alle donne che con tristezza e
amore si erano recate di buon
mattino al sepolcro di Gesù di
Nazareth. E' l'angelo, il
messaggero di Dio, che rivela
la gloria di Colui che ha varcato la frontiera della
morte: la tomba è aperta, su di essa si affaccia il cielo
ove Cristo risorto vive per sempre e ci attende.
Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
2. Seconda Stazione: I DISCEPOLI TROVANO
IL SEPOLCRO VUOTO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Entrò nel sepolcro il discepolo che era giunto per
primo, e vide e credette»
(Gv 20, 8). Correvano
insieme quella mattina,
verso la tomba di Gesù,
Pietro e il discepolo
amato. Agli occhi di
quest'ultimo appaiono
solo delle bende funerarie
e un sudario abbandonato
a terra. In quegli occhi
non s'accende solo la
meraviglia ma anche lo
stupore della fede: «vide e credette» nel Signore
vincitore della morte. Il suo è lo sguardo di tutti i
credenti in Cristo di tutti i tempi e di tutte le terre.
Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Terza Stazione: IL RISORTO SI
MANIFESTA ALLA MADDALENA
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
3. «Gesù le disse: "Maria!". Essa voltatasi verso di lui, gli
disse in ebraico: Rabbunì,
che significa: "Maestro!"
(Gv 20, 16).
Maria di Magdada, che
pure aveva camminato con
Gesù per mesi e mesi,
l'aveva ascoltato e aveva
visto le sue mani gu arire i
malati, non lo riconosce
nell'aurora di Pasqua. E'
necessario essere chiamati
per nome in una vocazione personale perché gli occhi
della fede si accendano e vedano ciò che lo sguardo
solo umano non sa intuire.
Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Quarta Stazione: IL
RISORTO
SULLA STRADA PER
EMMAUS
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti
benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua
hai redento il mondo.
«"Non bisognava che il Cristo
sopportasse tutte queste
4. sofferenze per entrare nella gloria?". E cominciando da
Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture
ciò che si riferiva a lui» (Lc 24, 26-27).
Su quella strada polverosa che da Gerusalemme
conduce a Emmaus camminano i due discepoli ma
anche quel viandante sconosciuto. Le sue parole non
sono comuni, spiegano un senso nascosto che la storia
finora vissuta non ha svelato e che lui solo sa mostrare.
A quelle parole il cuore arde nel petto e rifiorisce la
speranza e la fiducia. Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Quinta Stazione: IL RISORTO SPEZZA
E DONA IL PANE
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Quando fu a tavola con
loro, prese il pane, disse la
benedizione, lo spezzò e lo
diede loro. Allora si
aprirono loro gli occhi e lo
riconobbero» (Lc 24, 30-
-31).
E' ormai sera. I due
discepoli di Emmaus sono
a tavola con quel viandante
misterioso che ha svelato
loro il senso della storia che
5. stavano vivendo. Dopo le sue parole, ecco il suo gesto:
spezzare il pane, come nella santa cena eucaristica.
Quel volto diventa all'improvviso riconoscibile, è
ancora il Cristo del cenacolo che nel pane e nel vino
presenta il suo corpo e il suo sangue, cibo per la vita
del mondo. Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Sesta Stazione: IL RISORTO
SI MANIFESTA AI DISCEPOLI
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Perché siete turbati e perché sorgono dubbi nel vostro
cuore? Guardate le mie
mani e i miei piedi: sono
proprio io» (Lc 24,
38-39).
Il sospetto di avere di
fronte un fantasma è
forte. Gesù non è forse
sepolto nella tomba con
i segni della tortura e
della crocifissione?
Eppure egli è ancora lì,
davanti ai suoi amici,
con mani e piedi feriti ma nella pienezza della vita. E'
questa nuova vita che spazza via l'amarezza, la tristezza
6. e il dubbio e fa guardare oltre la morte e il suo silenzio.
Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Settima Stazione: IL RISORTO DA' IL
POTERE
DI RIMETTERE I PECCATI
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Alitò su di loro e disse:
"Ricevete lo Spirito Santo;
a chi rimetterete i peccati
saranno rimessi"» (Gv 20,
22-23).
Il respiro di Cristo in
quella sera di Pasqua
corre nei discepoli che lo
attorniano stupiti. E' un
simbolo di vita diversa da
quella che pure esce dalle
loro labbra col loro alito.
E' il segno di una rigenerazione che solo lo Spirito può
operare, facendo uscire l'uomo dalla morte del peccato
e avviandolo in una vita nuova in verità che rinnova.
Nella Chiesa soffia questo alito divino che rinnova,
trasforma e santifica l'umanità. Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
7. Ottava Stazione: IL RISORTO CONFERMA
LA FEDE DI TOMMASO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Gesù disse a Tommaso: "Non essere più incredulo,
ma credente". Rispose
Tommaso: "Mio Signore e
mio Dio!"» (Gv 20, 27-28).
Il dubbio si insinua nel
cuore del discepolo che
pure aveva ascoltato Gesù
e aveva visto i segni della
sua potenza divina durante
i giorni terreni. Ora, però,
il Risorto è lì, davanti agli
occhi di Tommaso, nella
realtà viva della sua
presenza. E il discepolo ritorna alla luce della certezza
e pronunzia la sua limpida professione di fede: «Mio
Signore e mio Dio!». Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Nona Stazione: IL RISORTO SI
MANIFESTA SUL LAGO DI TIBERIADE
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
8. «Il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "E' il
Signore!". Allora Gesù
si avvicinò, prese il
pane e lo diede loro»
(Gv 21, 7. 13).
Sul litorale del lago di
Tiberiade, alle prime
luci dell'alba, c'è un
uomo in attesa. I
discepoli di Gesù sono
ritornati alla loro antica
professione di pescatori
e stanno navigando
sulle loro barche. Il discepolo amato getta uno sguardo
a quella figura e ha un sussulto: «E' Il Signore!». E
Cristo li attende sulla spiaggia, pronto ad offrire ancora
agli uomini stanchi ed esitanti il pane della sua
presenza. Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Decima Stazione: IL RISORTO
CONFERISCE
IL PRIMATO A PIETRO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«"Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?".
Gli rispose: "Certo, Signore, tu sai che ti voglio bene".
Gli disse: "Pasci i miei agnelli"» (Gv 21, 15).
9. Tre domande e tre risposte
d'amore costituiscono la
trama del dialogo tra Cristo
risorto e Pietro sulla riva del
lago di Tiberiade. Il
discepolo che per tre volte lo
aveva tradito, ripete la sua
triplice confessione di fede e
di amore, e Cristo affida a lui
la missione di essere il
pastore del suo gregge lungo i
secoli. E' attraverso la parola, la mano, la persona di
Pietro che Cristo continuerà a guidare la sua Chiesa.
Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Undicesima Stazione: IL RISORTO INVIA I
DISCEPOLI NEL MONDO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti
benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai
redento il mondo.
«Andate e ammaestrate tutt e le
nazioni, battezzandole nel
nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Ecco, io
10. sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt
28, 19-20).
Sul monte della Galilea il Cristo glorioso della
risurrezione saluta i suoi discepoli. Pur nell'assenza
esteriore, la sua presenza sarà viva, efficace e costante
per sempre e sosterrà l'azione apostolica della Chiesa,
che proclama il Vangelo e dona la vita nuova nello
Spirito attraverso il battesimo che salva. Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Dodicesima Stazione: IL RISORTO
ASCENDE AL CIELO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?
Questo Gesù, che è stato di
tra voi assunto fino al cielo,
tornerà un giorno allo stesso
modo in cui lo avete visto
andare in cielo» (At 1, 11).
Il monte degli Ulivi diventa
il segno dell'incontro tra la
terra e il cielo, incontro che
si è compiuto nel Cristo
risorto. Nella sua
ascensione egli ritorna
nell'orizzonte infinito della gloria divina ove attenderà
l'umanità redenta. Ma il fedele deve ora vivere nelle vie
11. della storia e del mondo, costruendo nella sua città il
Regno in attesa del ritorno di Cristo. «E saremo sempre
col Signore» (1 Ts 4, 17). Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Tredicesima Stazione: CON MARIA IN
ATTESA DELLO SPIRITO SANTO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Gli apostoli erano assidui e
concordi nella preghiera,
insieme con alcune donne e
con Maria, la madre di
Gesù, e con i fratelli di lui»
(At 1, 14).
La comunità cristiana è
raccolta attorno a Maria
nella fede, nella preghiera
costante e nell'amore.
Apostoli e fedeli, uomini e
donne, tutti insieme innalzano la loro lode a Dio,
testimoniando attraverso la carità la loro fede nel Cristo
risorto, sorgente della nuova vita, nell'attesa che si
compia la promessa di Gesù di inviare lo Spirito
Consolatore «perché rimanga con voi per sempre» (Gv
14,16). Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
12. Quattordicesima Stazione: IL RISORTO
MANDA LO SPIRITO SANTO
V. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
R. Perché con la tua Pasqua hai redento il mondo.
«Venne all'improvviso dal
cielo un rombo, come di
vento che si abbatte gagliardo.
Apparvero loro come lingue
di fuoco, ed essi furono pieni
di Spirito Santo» (At 2, 2-4).
Nella sala del cenacolo, il
giorno di Pentecoste, passa il
vento dello Spirito che è il
respiro divino effuso nei
discepoli del Cristo risorto. Si
accende anche il fuoco dell'amore che riscalda il cuore
dei credenti e li conduce nel mondo a testimoniare la
vita, la luce e la carità di Dio. La Chiesa dalle mille
lingue, dalle diverse culture e nazionalità ha a
Gerusalemme la sua radice e nello Spirito Santo la sua
sorgente. Padre nostro.
V. Per la risurrezione di Cristo.
R. custodiscici nella luce, o Madre del Signore.
Preghiamo. O Dio, che nella gloriosa risurrezione
del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per
intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere
la luce della vita senza fine.
Per Cristo nostro Signore. R. Amen.