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Istituto Comprensivo
Marciana Marina

Continuità infanzia-primaria
PROGETTO
“Gioco per imparare:
training metafonologico”
a.s. 2009-2010
I bambini hanno la cattiva
abitudine di non chiedere il
permesso di imparare...
Emilia Ferreiro
COMMISSIONE
CONTINUITÀ

SCUOLA DELL'INFANZIA:
DELL'INFANZIA

•Colombo Emanuela
•Fulcheris Eleonora
•Gambaccini Lara

SCUOLA PRIMARIA

Allori Sestilia
Girettti Maria Teresa
Pierulivo Tiziana (referente del
progetto)
DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO

BISOGNO FORMATIVO
E COMPETENZA
ATTESA
( al momento della
progettazione del percorso)
Programmare attività

metafonologiche, globali
e analitiche facilitanti
l'aaprrendimento della
letto-scrittura in
continuità tra scuola
dell'infanzia e scuola
primaria, in modo da
agevolare negli alunnii il
passaggio da un ordine
all'altro

TEMATICA PROPOSTA
( intesa come
Apprendimento)

Sviluppo di abilità e
raggiungimento di
adeguate competenze
metafonologiche
globali(infanzia) e
analitiche(primaria)

COMPITO IN SITUAZIONE
Le docenti dei due ordini
scolastici si incontrano e ,
dopo un'attenta lettura del
progetto lavorano sui
contenuti esplicitati, in uno
spirito di cooperative
learning; riflettono, si
confrontano sulle tematiche
proposte; condividono i
materiali
prodotti(giochi/schede di
lavoro) inerenti alla
consapevolezza
metafonologica
BISOGNI FORMATIVI
CONDIVISI DALLA
COMMISSIONE
CONDIVISIONE DEI PRESUPPOSTI PEDAGOCICI
RELATIVI ALLA CONTINUITA'
NECESSITA' DI UN LINGUAGGIO
COMUNE(SEMANTICO-CONCETTUALE)
CONOSCENZA DELLE DIVERSE METODOLOGIE
NECESSITA' DI UNA DIDATTICA EFFICACE E
CONCRETA
COOPERAZIONE NEL COMPITO
AUTOFORMAZIONE
METODOLOGIA UTILIZZATA DALLLA
COMMISSIONE
APPRENDIMENTO COOPERATIVO

1 .Interdipendenza positiva: affidamento degli uni sugli altri per raggiungere lo scopo,
ognuno è responsabile del proprio compito e di quello altrui.
2. Responsabilità individuale: tutti i docenti rendono conto per la
propria parte del lavoro e di quanto hanno prodotto alla commissione.
3. Interazione faccia a faccia:confronto e riflessioni sul lavoro svolto
individualmente in modo interattivo:
-ragionamenti a catena
- conclusioni
- eventuali difficoltà incontrate
4. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione:
- buona comunicazione
- prendere delle decisioni condivise
5.Valutazione del lavoro:
 -efficacia del loro lavoro testandolo nelle sezioni classi di appartenenza
- identficazione dei cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.
Perchè ai bambini serve la consapevolezza
fonologica?
La consapevolezza fonologica globale( a partire dai 4 anni,
si sviluppa prima e indipendentemente dall’apprendimento
della lingua scritta)
Per avere consapevolezza della struttura fonologica del
linguaggio, bisogna essere in grado di identificare le
componenti fonologiche della lingua (sillabe e fonemi) e
saperle manipolare.
Al bambino non serve la consapevolezza fonologica per
parlare, ma ne ha bisogno per leggere e scrivere in un
sistema alfabetico, in quanto l’ortografia alfabetica e’
basata su strutture fonemiche.
I bambini più abili fonologicamente imparano più
facilmente a stabilizzare la corrispondenza grafema –
fonema(lettera –suono).
QUINDI...
NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA SI
DOVREBBE IMPARARE AD INDIVIDUARE
I SUONI CHE COMPONGONO LA PAROLA
(SOLO A LIVELLO ORALE)
NELLA SCUOLA PRIMARIA SI
IMPARERA' A SCRIVERE, UTILIZZANDO
IL SISTEMA DI CONVERSIONE
FONEMA/GRAFEMA CHE STA ALLA BASE
DEL CODICE ALFABETICO
LA LINGUA SCRITTA
A DIFFERENZA DEL LINGUAGGIO
DEVE
ESSERE INSEGNATA IN QUANTO
FRUTTO DI UNA CONVENZIONE
Consapevolezza metafonologica
e apprendimento

I BAMBINI CON DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE NON
SONO IN GRADO DI SMONTARE LA PAROLA NEI
PEZZI (FONEMI)CHE LA COSTITUISCONO

– Il riconoscimento delle sillabe e delle rime è presente sin
dai tre/quattro anni di età
– La manipolazione dei fonemi è scarsamente presente
prima dei sei/ sette anni di età
– Una buona consapevolezza fonologica facilita
l’acquisizione di abilità iniziali di lettura e scrittura
(fase alfabetica)
RIPARTIZIONE DI COMPITI
SCUOLA DELL'INFANZIA
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE
A. CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER
LUNGHEZZA(MARCIANA MARINA)
B. RICONOSCIMENTO DI RIME(MARCIANA MARINA)
C. RICONOSCIMENTO DI COPPIE MINIME(PROCCHIO)
D. RICONOSCIMENTO DI UGUALE SILLABA INIZIALE/
FINALE E IN PAROLE DIVERSE(MARCIANA)
E. SINTESI SILLABICA(MARCIANA)
F. SEGMENTAZIONE SILLABICA(PROCCHIO)
SCUOLA DELL'INFANZIA DI
PROCCHIO
attività metafonologiche globali
•DISCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME
•SEGMENTAZIONE SILLABICA

Insegnante: Gambaccini Lara
DSCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME
Per coppia minima si intende una coppia di parole che
differiscono per un tratto distintivo.
Nella scuola dell'infanzia è presentata con supporto visivo e
dopo avere accertato che a livello lessicale il bambino sappia
la differenza di significato tra le due parole.
E' suggerita come un'attività molto utile nel disordine
fonologico e per acquisire competenze successive
nell'acquisizione della letto-scrittura:
- omologhe come P/B; T/D; F/V; ecc
- geminate come BELLA/BELA; BACCO/BACO; ecc
- suoni dolci/duri come FOCHE/FOCE;MAGI/MAGHI; ecc
- apostrofo: LETTO/ETTO; LAGO/AGO; ecc
- accento
- L/R; M/N;
- DOPPIE
METODOLOGIA DI LAVORO
- Osservazione delle coppie di figure
presentate
- Denominazione delle stesse
- Spiegazione del loro significato lessicale
- Giochi con le illustrazioni in contesti
comunicativi diversi(una figura alla volta)
- Assonanze e dissonanze enfatizzate con la
voce
- Individuazione delle somiglianze e
differenze sonore della coppia di parole
- Divisione in sillabe verbale delle parole
- Formazione di coppie minime, mettendo una
figura sotto l'altra
ATTIVITA' SVOLTE
1.MEMORY DELLE COPPIE MINIME
CON RIMA
•10 figure che a coppie fanno rima
•carte scoperte sul tavolo disposte alla rinfusa
•individuazione delle figure che fanno rima tra
loro(coppie minime)
•le carte si mescolano di nuovo e si dispongono sul
tavolo coperte
•scoperta la prima carta, si cerca quella con cui
essa fa rima
chi troverà più coppie minime con rima?
2.FILASTROCCHE DELLE COPPIE
MINIME

• DUE FIGURE I CUI NOMI
FANNO RIMA ES. CANE/PANE;
PORTA/TORTA; MELA/VELA
• COSTRUZIONE DI SEMPLICI
FRASI CHE TERMINANO CON LE
COPPIE MINIME
• LAVORO COLLETTIVO:
FORMAZIONE DI SEMPLICI
FILASTROCCHE
COPPIE MINIME
SEGMENTAZIONE SILLABICA 1
“PER SEGMENTAZIONE SILLABICA SI
INTENDE ANALIZZARE LE PAROLE IN
SILLABE, PRESUPPONENDO CHE LO SVILUPPO
DELL' ATTENZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA
PER LE SILLABE PRECEDONO QUELLO
PER I FONEMI” (Wagner, Torgesen, 1987)
SEGMENTAZIONE SILLABICA 2
perchè proprio le sillabe?
Le sillabe:
•sono marcate acusticamente a differenza dei
fonemi;
•possono essere pronunciate in modo
isolato;
•hanno una chiara autonomia articolatoria e
percettiva.
Infatti i bambini in genere non hanno bisogno di
riflettere sulle rappresentazioni astratte, dovendo
segmentare parole multisillabiche in sillabe.
Molti studi documentano che i bambini sviluppano
la conoscenza delle sillabe molto prima dei fonemi
e che questa abilità si sviluppa indipendentemente
dall'apprendimento della lingua.
SEGMENTAZIONE SILLABICA
ATTIVITA'3
SVOLTE

➔utilizzando oggetti o
immagini chiedere quale
parola inizia con MA /RA….
/RA
e/o finisce con NO/RE
➔catena di parole
SEGMENTAZIONE SILLABICA
....e' arrivato un bastimento carico di figure che iniziano
con CA/ finiscono con NA

Denominare tutte le figure che iniziano con PA
Collocarle nella scatola.
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TO
PA
SCUOLA DELL'INFANZIA DI
MARCIANA MARINA
SCUOLA PRIMARIA DI
MARCIANA MARINA
•CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA
•RICONOSCIMENTO DI RIME

Insegnante: Colombo Emanuela(infanzia)
Insegnante: Allori Sestilia (primaria)
CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER
LUNGHEZZA (lunghe/corte)
In questi giochi viene esaminato il concetto di
parola dal punto di vista fonologico e non del
suo significato.
Due figure sono messe a confronto come:

Qual è più lunga?
Qual è più corta?
Classificazione di parole lunghe e corte

•Sillabazione del proprio nome, facendo
corrispondere ad ogni sillaba un cerchio:
saltelli (conto dei salti).Successivamente
si utilizzano contrassegni/ immagini
1
2

SA RA
CA TE RI NA
Dove hai fatto più salti?
Dove hai impiegato più tempo?
CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE

Gioco di squadra:
•gli alunni si dividono in due squadre:
•il giocatore dell'elefante prende una una figura e la denomina:
•quello della lumaca conta sulla mano le sillabe
•dopo si scambiano i ruoli
CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE

Le scatoline magiche: a turno ogni
bambino osserva un'immagine, la
denomina, ne conta le sillabe e la
deposita nella casetta giusta.
LE RIME
Il riconoscimento delle rime è presente nei
bambini sin dai 4 anni.
I bambini amano le rime, nella scuola dell’nfanzia sono
propedeutiche alla lettura e alla scrittura in quanto
permettono di afferrare le sonorità simili e il ritmo.
Può accadere che nonostante si impari a leggere bene e
senza difficoltà, non si percepisca subito il suono simile e
soprattutto il bambino non riesca ad individuare la
porzione simile di parola.
Se per la lettura questo non è più necessario, in quanto il
bambino ha imparato già a leggere, l'apprendimento e la
comprensione delle rime servirà poi in futuro a dare vita
alle prime composizioni poetiche.
LE RIME
Il gioco delle carte
•SUL TAVOLO SI DISPONGONO 4 CARTE, MENTRE LE
ALTRE RIMANGONO NEL MAZZO.
•I BAMBINI NE HANNO ALTRE IN MANO (3 A TESTA)
•A TURNO OGNI BAMBINO CERCA LA FIGURA CHE FA
RIMA CON LA SUA.
•VINCE CHI HA TROVATO PIU' RIME.
SCUOLA DELL'INFANZIA DI
MARCIANA
SCUOLA PRIMARIA DI
MARCIANA
RICONOSCIMENTO UGUALE DELLA SILLABA INIZIALE E
FINALE IN PAROLE DIVERSE
FUSIONE SILLABICA

Insegnante: Fulcheris Eleonora(infanzia)
Insegnante: Giretti Maria Teresa (primaria)
Riconoscimento di sillaba iniziale
in parole diverse
Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede:
“Chi ha la figura che inizia con LA come LANA?”
LANA
Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se inizia davvero
per LA conduce il gioco con un'altra immagine che inizia con
una sillaba diversa.
Riconoscimento di sillaba finale
in parole diverse
Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede:
“Chi ha la figura che finisce con RE come MARE?”
Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se finisce davvero
con RE conduce il gioco con un'altra immagine che finisce con
una sillaba diversa.
Riconoscimento di sillaba iniziale e finale
in parole diverse
Colora i disegni che cominciano con

BA

Colora i disegni che finiscono con LA
Riconoscimento di sillaba iniziale e finale
in parole diverse
Il gioco delle coppie con gli animali
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Fusione sillabica
CON LE SILLABE INIZIALI DELLE DUE FIGURE VICINE
PUOI FARE UN'ALTRA
PAROLA...QUALE?
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METTI NEL CESTINO LE FIGURE CHE CON LE SILLABE
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Continfprim2010

  • 1. Istituto Comprensivo Marciana Marina Continuità infanzia-primaria PROGETTO “Gioco per imparare: training metafonologico” a.s. 2009-2010
  • 2. I bambini hanno la cattiva abitudine di non chiedere il permesso di imparare... Emilia Ferreiro
  • 3. COMMISSIONE CONTINUITÀ SCUOLA DELL'INFANZIA: DELL'INFANZIA •Colombo Emanuela •Fulcheris Eleonora •Gambaccini Lara SCUOLA PRIMARIA Allori Sestilia Girettti Maria Teresa Pierulivo Tiziana (referente del progetto)
  • 4. DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO BISOGNO FORMATIVO E COMPETENZA ATTESA ( al momento della progettazione del percorso) Programmare attività metafonologiche, globali e analitiche facilitanti l'aaprrendimento della letto-scrittura in continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria, in modo da agevolare negli alunnii il passaggio da un ordine all'altro TEMATICA PROPOSTA ( intesa come Apprendimento) Sviluppo di abilità e raggiungimento di adeguate competenze metafonologiche globali(infanzia) e analitiche(primaria) COMPITO IN SITUAZIONE Le docenti dei due ordini scolastici si incontrano e , dopo un'attenta lettura del progetto lavorano sui contenuti esplicitati, in uno spirito di cooperative learning; riflettono, si confrontano sulle tematiche proposte; condividono i materiali prodotti(giochi/schede di lavoro) inerenti alla consapevolezza metafonologica
  • 5. BISOGNI FORMATIVI CONDIVISI DALLA COMMISSIONE CONDIVISIONE DEI PRESUPPOSTI PEDAGOCICI RELATIVI ALLA CONTINUITA' NECESSITA' DI UN LINGUAGGIO COMUNE(SEMANTICO-CONCETTUALE) CONOSCENZA DELLE DIVERSE METODOLOGIE NECESSITA' DI UNA DIDATTICA EFFICACE E CONCRETA COOPERAZIONE NEL COMPITO AUTOFORMAZIONE
  • 6. METODOLOGIA UTILIZZATA DALLLA COMMISSIONE APPRENDIMENTO COOPERATIVO 1 .Interdipendenza positiva: affidamento degli uni sugli altri per raggiungere lo scopo, ognuno è responsabile del proprio compito e di quello altrui. 2. Responsabilità individuale: tutti i docenti rendono conto per la propria parte del lavoro e di quanto hanno prodotto alla commissione. 3. Interazione faccia a faccia:confronto e riflessioni sul lavoro svolto individualmente in modo interattivo: -ragionamenti a catena - conclusioni - eventuali difficoltà incontrate 4. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione: - buona comunicazione - prendere delle decisioni condivise 5.Valutazione del lavoro:  -efficacia del loro lavoro testandolo nelle sezioni classi di appartenenza - identficazione dei cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.
  • 7. Perchè ai bambini serve la consapevolezza fonologica? La consapevolezza fonologica globale( a partire dai 4 anni, si sviluppa prima e indipendentemente dall’apprendimento della lingua scritta) Per avere consapevolezza della struttura fonologica del linguaggio, bisogna essere in grado di identificare le componenti fonologiche della lingua (sillabe e fonemi) e saperle manipolare. Al bambino non serve la consapevolezza fonologica per parlare, ma ne ha bisogno per leggere e scrivere in un sistema alfabetico, in quanto l’ortografia alfabetica e’ basata su strutture fonemiche. I bambini più abili fonologicamente imparano più facilmente a stabilizzare la corrispondenza grafema – fonema(lettera –suono).
  • 8. QUINDI... NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA SI DOVREBBE IMPARARE AD INDIVIDUARE I SUONI CHE COMPONGONO LA PAROLA (SOLO A LIVELLO ORALE) NELLA SCUOLA PRIMARIA SI IMPARERA' A SCRIVERE, UTILIZZANDO IL SISTEMA DI CONVERSIONE FONEMA/GRAFEMA CHE STA ALLA BASE DEL CODICE ALFABETICO
  • 9. LA LINGUA SCRITTA A DIFFERENZA DEL LINGUAGGIO DEVE ESSERE INSEGNATA IN QUANTO FRUTTO DI UNA CONVENZIONE
  • 10. Consapevolezza metafonologica e apprendimento I BAMBINI CON DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE NON SONO IN GRADO DI SMONTARE LA PAROLA NEI PEZZI (FONEMI)CHE LA COSTITUISCONO – Il riconoscimento delle sillabe e delle rime è presente sin dai tre/quattro anni di età – La manipolazione dei fonemi è scarsamente presente prima dei sei/ sette anni di età – Una buona consapevolezza fonologica facilita l’acquisizione di abilità iniziali di lettura e scrittura (fase alfabetica)
  • 11. RIPARTIZIONE DI COMPITI SCUOLA DELL'INFANZIA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE A. CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA(MARCIANA MARINA) B. RICONOSCIMENTO DI RIME(MARCIANA MARINA) C. RICONOSCIMENTO DI COPPIE MINIME(PROCCHIO) D. RICONOSCIMENTO DI UGUALE SILLABA INIZIALE/ FINALE E IN PAROLE DIVERSE(MARCIANA) E. SINTESI SILLABICA(MARCIANA) F. SEGMENTAZIONE SILLABICA(PROCCHIO)
  • 12. SCUOLA DELL'INFANZIA DI PROCCHIO attività metafonologiche globali •DISCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME •SEGMENTAZIONE SILLABICA Insegnante: Gambaccini Lara
  • 13. DSCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME Per coppia minima si intende una coppia di parole che differiscono per un tratto distintivo. Nella scuola dell'infanzia è presentata con supporto visivo e dopo avere accertato che a livello lessicale il bambino sappia la differenza di significato tra le due parole. E' suggerita come un'attività molto utile nel disordine fonologico e per acquisire competenze successive nell'acquisizione della letto-scrittura: - omologhe come P/B; T/D; F/V; ecc - geminate come BELLA/BELA; BACCO/BACO; ecc - suoni dolci/duri come FOCHE/FOCE;MAGI/MAGHI; ecc - apostrofo: LETTO/ETTO; LAGO/AGO; ecc - accento - L/R; M/N; - DOPPIE
  • 14. METODOLOGIA DI LAVORO - Osservazione delle coppie di figure presentate - Denominazione delle stesse - Spiegazione del loro significato lessicale - Giochi con le illustrazioni in contesti comunicativi diversi(una figura alla volta) - Assonanze e dissonanze enfatizzate con la voce - Individuazione delle somiglianze e differenze sonore della coppia di parole - Divisione in sillabe verbale delle parole - Formazione di coppie minime, mettendo una figura sotto l'altra
  • 15. ATTIVITA' SVOLTE 1.MEMORY DELLE COPPIE MINIME CON RIMA •10 figure che a coppie fanno rima •carte scoperte sul tavolo disposte alla rinfusa •individuazione delle figure che fanno rima tra loro(coppie minime) •le carte si mescolano di nuovo e si dispongono sul tavolo coperte •scoperta la prima carta, si cerca quella con cui essa fa rima chi troverà più coppie minime con rima?
  • 16. 2.FILASTROCCHE DELLE COPPIE MINIME • DUE FIGURE I CUI NOMI FANNO RIMA ES. CANE/PANE; PORTA/TORTA; MELA/VELA • COSTRUZIONE DI SEMPLICI FRASI CHE TERMINANO CON LE COPPIE MINIME • LAVORO COLLETTIVO: FORMAZIONE DI SEMPLICI FILASTROCCHE
  • 18. SEGMENTAZIONE SILLABICA 1 “PER SEGMENTAZIONE SILLABICA SI INTENDE ANALIZZARE LE PAROLE IN SILLABE, PRESUPPONENDO CHE LO SVILUPPO DELL' ATTENZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA PER LE SILLABE PRECEDONO QUELLO PER I FONEMI” (Wagner, Torgesen, 1987)
  • 19. SEGMENTAZIONE SILLABICA 2 perchè proprio le sillabe? Le sillabe: •sono marcate acusticamente a differenza dei fonemi; •possono essere pronunciate in modo isolato; •hanno una chiara autonomia articolatoria e percettiva. Infatti i bambini in genere non hanno bisogno di riflettere sulle rappresentazioni astratte, dovendo segmentare parole multisillabiche in sillabe. Molti studi documentano che i bambini sviluppano la conoscenza delle sillabe molto prima dei fonemi e che questa abilità si sviluppa indipendentemente dall'apprendimento della lingua.
  • 20. SEGMENTAZIONE SILLABICA ATTIVITA'3 SVOLTE ➔utilizzando oggetti o immagini chiedere quale parola inizia con MA /RA…. /RA e/o finisce con NO/RE ➔catena di parole
  • 21. SEGMENTAZIONE SILLABICA ....e' arrivato un bastimento carico di figure che iniziano con CA/ finiscono con NA Denominare tutte le figure che iniziano con PA Collocarle nella scatola. .....costruire altre scatole con MA, LU, TO….. TO PA
  • 22. SCUOLA DELL'INFANZIA DI MARCIANA MARINA SCUOLA PRIMARIA DI MARCIANA MARINA •CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA •RICONOSCIMENTO DI RIME Insegnante: Colombo Emanuela(infanzia) Insegnante: Allori Sestilia (primaria)
  • 23. CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA (lunghe/corte) In questi giochi viene esaminato il concetto di parola dal punto di vista fonologico e non del suo significato. Due figure sono messe a confronto come: Qual è più lunga? Qual è più corta?
  • 24. Classificazione di parole lunghe e corte •Sillabazione del proprio nome, facendo corrispondere ad ogni sillaba un cerchio: saltelli (conto dei salti).Successivamente si utilizzano contrassegni/ immagini 1 2 SA RA CA TE RI NA Dove hai fatto più salti? Dove hai impiegato più tempo?
  • 25. CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE Gioco di squadra: •gli alunni si dividono in due squadre: •il giocatore dell'elefante prende una una figura e la denomina: •quello della lumaca conta sulla mano le sillabe •dopo si scambiano i ruoli
  • 26. CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE Le scatoline magiche: a turno ogni bambino osserva un'immagine, la denomina, ne conta le sillabe e la deposita nella casetta giusta.
  • 27. LE RIME Il riconoscimento delle rime è presente nei bambini sin dai 4 anni. I bambini amano le rime, nella scuola dell’nfanzia sono propedeutiche alla lettura e alla scrittura in quanto permettono di afferrare le sonorità simili e il ritmo. Può accadere che nonostante si impari a leggere bene e senza difficoltà, non si percepisca subito il suono simile e soprattutto il bambino non riesca ad individuare la porzione simile di parola. Se per la lettura questo non è più necessario, in quanto il bambino ha imparato già a leggere, l'apprendimento e la comprensione delle rime servirà poi in futuro a dare vita alle prime composizioni poetiche.
  • 28. LE RIME Il gioco delle carte •SUL TAVOLO SI DISPONGONO 4 CARTE, MENTRE LE ALTRE RIMANGONO NEL MAZZO. •I BAMBINI NE HANNO ALTRE IN MANO (3 A TESTA) •A TURNO OGNI BAMBINO CERCA LA FIGURA CHE FA RIMA CON LA SUA. •VINCE CHI HA TROVATO PIU' RIME.
  • 29. SCUOLA DELL'INFANZIA DI MARCIANA SCUOLA PRIMARIA DI MARCIANA RICONOSCIMENTO UGUALE DELLA SILLABA INIZIALE E FINALE IN PAROLE DIVERSE FUSIONE SILLABICA Insegnante: Fulcheris Eleonora(infanzia) Insegnante: Giretti Maria Teresa (primaria)
  • 30. Riconoscimento di sillaba iniziale in parole diverse Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede: “Chi ha la figura che inizia con LA come LANA?” LANA Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se inizia davvero per LA conduce il gioco con un'altra immagine che inizia con una sillaba diversa.
  • 31. Riconoscimento di sillaba finale in parole diverse Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede: “Chi ha la figura che finisce con RE come MARE?” Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se finisce davvero con RE conduce il gioco con un'altra immagine che finisce con una sillaba diversa.
  • 32. Riconoscimento di sillaba iniziale e finale in parole diverse Colora i disegni che cominciano con BA Colora i disegni che finiscono con LA
  • 33. Riconoscimento di sillaba iniziale e finale in parole diverse Il gioco delle coppie con gli animali •Finisce con? •Comincia con?
  • 34. Fusione sillabica CON LE SILLABE INIZIALI DELLE DUE FIGURE VICINE PUOI FARE UN'ALTRA PAROLA...QUALE?
  • 35. Sintesi sillabica METTI NEL CESTINO LE FIGURE CHE CON LE SILLABE FINALI FORMANO LA PAROLA PERA
  • 36. GRAZIE A TUTTE LE INSEGNANTI DELLA COMMISSIONE PER LA LORO PREZIOSA COLLABORAZIONE