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Psicologia delle emozioni:
inquadramento teorico
EMOZIONE = PROCESSO COMPLESSO E
MULTIFATTORIALE
Emozioni = processi complessi e multifattoriali, composti
da:






valutazione della situazione
attivazione dell’organismo
espressione e manifestazione delle risposte emotive
prontezza e preparazione all’azione

Per la sua complessità è corretto parlare di esperienza
emotiva

Luigi Anolli - Le emozioni

2
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

 L’esperienza emotiva è stata da sempre studiata

dall’uomo, da filosofi e teologi, da letterati e da
artisti


In psicologia le emozioni sono state affrontate in
termini empirici e sperimentali

Luigi Anolli - Le emozioni

3
1.
2.
3.
4.
5.
6.

La teoria periferica
La teoria centrale
La teoria cognitivo-attivazionale
Le teorie dell’appraisal
Le teorie psico-evoluzionistiche
Le teorie costruttivistiche

Luigi Anolli - Le emozioni

4
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

1. La teoria periferica
Nel 1884 James propose per primo una definizione empirica e
verificabile di emozione
emozione = «sentire» le modificazioni periferiche dell’organismo
(teoria periferica o teoria del feedback)
Di conseguenza: «non tremiamo perché abbiamo paura, ma
abbiamo paura perché tremiamo»
Evento emotigeno->modificazione neurovegetativa s.n.periferico
Dall’evento semplicemente percepito all’evento emotivamente
sentito = percezione di modificazioni neurovegetative
James propone una radicazione biologica dell’emozione (concetto
di attivazione fisiologica), soprattutto nei visceri
Luigi Anolli - Le emozioni

5
Psicologia delle emozioni: un inquadramento teorico

A ogni emozione corrisponde una distinta e specifica configurazione
di attivazioni neurofisiologiche
La formulazione della teoria di James fu testata sperimentalmente
da Sherrington e da Cannon e fu ritenuta infondata perché:
• cani con midollo spinale e nervo vago reciso: hanno reazioni
emotive
• i visceri hanno:
• una sensibilità troppo scarsa,
•una risposta troppo lenta e
• una motilità troppo indifferenziata
Tuttavia il punto di vista periferico è rimasto attivo con teorie più
recenti e più elaborate
Luigi Anolli - Le emozioni

6
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

A) Ipotesi del feedback facciale
Sostiene che:
le espressioni facciali forniscono informazioni propriocettive,
motorie, cutanee e vascolari che influenzano il processo
emotivo
Esistono due versioni di questa ipotesi:
• forte: le espressioni facciali, da sole, sono sufficienti a
generare l’emozione
• debole: il feedback facciale aumenta soltanto l’intensità
e la durata dell’emozione
Luigi Anolli - Le emozioni

7
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

Per verificare questa ipotesi sono stati impiegati due
paradigmi:
1. «esagerazione-inibizione»
2. «induzione muscolare»

Luigi Anolli - Le emozioni

8
PARADIGMA ESAGERAZIONE-INIBIZIONE
Soggetto deve modificare volontariamente le espressioni
facciali delle emozioni ESAGERANDOLE o INIBIDENDOLE
1)

Exp. Soggetti valutano stimoli aversivi (shock elettrici)/scene
film come meno dolorosi/più piacevoli quando cercano di
inibire le espressioni facciali

2) PARADIGMA INDUZIONE MUSCOLARE
Soggetto deve contrarre volontariamente i muscoli facciali
implicati in una data emozione:
Exp. matita tra le labbra VS matita tra i denti = < o >
divertimento nel guardare cartoons

Luigi Anolli - Le emozioni

9
Esistono evidenze empiriche per la versione debole dell’ipotesi
del feedback facciale; per contro, la versione forte è
ancora da approfondire

In questa linea di ricerca è importante la teoria
dell’autopercezione di Laird, secondo cui ci sono soggetti
più sensibili ai segnali da essi prodotti e quindi alle
espressioni facciali.
in base a tale prospettiva gli effetti del feedback facciale
sono riscontrati in modo più frequente negli individui che
prestano più attenzione focale ai segnali da essi stessi
prodotti rispetto a quelli che non hanno questa attenzione

Luigi Anolli - Le emozioni

10
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

B) Teoria vascolare dell’efferenza emotiva
A fronte del sistema vascolare del volto, una certa modalità e
ritmo della respirazione nasale assicurano il raffreddamento
termico della regione talamica, sotteso al mantenimento degli
stati emotivi positivi (raffreddamento ipotalamico), mentre un
innalzamento del valore termico ipotalamico è associato a stati
edonici negativi
Regolazione respiratoria (attivaz. periferica) induce regolazione
emotiva
antiche pratiche orientali: yoga, meditazione trascendentale,
etc.
Luigi Anolli - Le emozioni

11
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

Il superamento del cosiddetto “errore di cartesio”
Damasio interpreta la teoria di James come il superamento del
cosiddetto “errore di Cartesio”, che proponeva un dualismo
radicale fra mente e corpo.
Damasio propone una concezione unitaria dell’organismo secondo
cui occorre prevedere la “mentalizzazione del corpo” e la
“somatizzazione della mente”
Emozioni = convergenza sinergica tra mente e corpo, poiché
sono processi mentali (processi valutativi della situazione) ma
hanno come teatro il corpo (modificazioni somatiche concorrenti
s.n.p.)
Sentimento ≠emozione: ciò che consente di sentire l’emozione in
modo consapevole
Luigi Anolli - Le emozioni

12
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

Damasio opera una distinzione tra:
emozioni primarie: risposte spontanee, innate e precodificate
dell’organismo a determinate condizioni ambientali. Sono
riconducibili a 5 famiglie: gioia, tristezza, collera, paura e
disgusto.

emozioni secondarie: connesse con l’apprendimento e con
l’esperienza personale (es: colpa, vergogna, orgoglio)

Luigi Anolli - Le emozioni

13
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

2. La teoria centrale
In opposizione alla teoria periferica, Cannon propone la teoria
centrale delle emozioni
Le emozioni sono attivate e regolate a livello del sistema
nervoso centrale, e nello specifico a livello della regione
talamica (≠attivazione viscerale, s.n.periferico)
Cannon studiò in particolare la reazione di emergenza,
ponendo in evidenza le funzioni dell’arousal simpatico:
configurazione di risposte neurofisiologiche che covariano
simultaneamente alla comparsa dell’emozione:
> battito cardiaco, respirazione, sudorazione, vasocostrizione
gastroenterica e cutanea, incremento valori glicemici,
diminuzione salivazione, dilatazione pupilla e piloerezione
Osservato da Cannon nelle emozioni fondamentali e nelle
forme di eccitamento (fame, sessualità)
Luigi Anolli - Le emozioni
14
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

Unicità vs. molteplicità dei sistemi neurofisiologici sottesi
alle emozioni
Ipotesi di Cannon

Ipotesi di James

tutte le emozioni
presentano la stessa
configurazione di
risposte fisiologiche
osservate nella
reazione di emergenza

Pattern specifici:
ogni emozioni presenta
una propria specifica
configurazione di
risposte fisiologiche

Allo stato attuale l’ipotesi di Cannon e l’ipotesi di James
non risultano empiricamente confermate
Anche se
≠parametri fisiologici di ≠ emozioni (collera= > pressione
istolica,> temp cut, > tensione musc, vasodilataz periferica;
paura=> pressione diastolica,<temp cut,> attività gastrointestinale

 Tali risultati necessitano ulteriori conferme

Luigi Anolli - Le emozioni

15
Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico

Il sistema limbico e l’ipotalamo
Papez (1937) propone l’ipotesi circa un circuito di aree
cerebrali coinvolte nell’elaborazione e regolazione delle
emozioni (circuito di Papez): ipotalamo, talamo anteriore,
giro cingolato, ippocampo

Luigi Anolli - Le emozioni

16
Successivamente MacLean integrò il circuito di Papez con
altre regioni: amigdala, nuclei del setto, etc. costituenti il
sistema limbico (sistema deputato a regolazione delle
emozioni)
Aree del sistema limbico importanti in riferimento alle
emozioni:
a) IPOTALAMO & b) AMIGDALA

ipotalamo
Luigi Anolli - Le emozioni

17
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

a) Funzioni emotive dell’ipotalamo
Funzione di coordinamento del sistema autonomo (simpatico
e parasimpatico) e regolazione centrale ambiente interno
dell’organismo
Stimolazione di specifici siti dell’ipotalamo nella regione
mediale produce risposte affettive complete (difesa affettiva,
attacco predatorio, aggress.)
Stimolazione ipotalamo mediale e posteriore produce
principalmente risposte simpatiche arousal ergotropico (a
forte attivazione)
Stimolazione ipotalamo anteriore e laterale produce
principalmente risposte parasimpatiche arousal trofotropico (a
bassa attivazione)
Luigi Anolli - Le emozioni

18
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

b) Funzioni emotive dell’amigdala
Ruolo nella valutaz emotiva delle situazioni elicitanti
La sindrome di Kluver e Bucy ha posto in rilievo l’importanza
dell’amigdala nella vita emotiva dell’organismo (amigdala =
computer dell’emozionalità)
Scimmie Rehsus
Lesione amigdala = assenza di paura, diminuzione
aggressività, ipersessualità
Uomo
Disturbo neurologico raro (causato da encefalite erpetica,
traumi, lesioni)= bulimia, ipersessualità, diminuzione
dell’aggressività e paura
Luigi Anolli - Le emozioni

19
L’amigdala presenta una posizione strategica


circuito subcorticale (proiezioni amigdala-talamiche):
sistema di valutazione rapido e immediato, pressoché
automatico (= elaborazione precognitiva degli stimoli)



circuito corticale (proiezioni amigdala-talamo-corticali):
processi cognitivi superiori di valutazione degli eventi
emotigeni

Luigi Anolli - Le emozioni

20
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

In sintesi: teoria di Cannon vs teoria di James
Ci troviamo di fronte a due teorie contrapposte, entrambe vere
in quanto entrambe hanno colto degli aspetti particolari e
specifici della vita emotiva, senza però riuscire a esaurirne la
complessità
MA
Entrambe si sono limitate agli aspetti biologici dell’emotività,
ignorando gli aspetti più psicologici

Luigi Anolli - Le emozioni

21
ANNO
Filosofia, letteratura, etc

Prima del 1884

JAMES

1884

CANNON

1927

PAPEZ e McLEAN

Ψ
SCHACHTER e SINGER

1937 e 1949
1962

SCHERER

Anni ‘80

Rivista “EMOTION”
Luigi Anolli - Le emozioni

2000
22
3. La teoria cognitivo-attivazionale delle
emozioni
Schachter (1962): concezione psicologica delle emozioni
attraverso la teoria cognitivo-attivazionale o teoria dei due fattori
L’emozione è la risultante di due componenti distinte:
1 componente di attivazione fisiologica dell’organismo
(AROUSAL)
2 componente Ψ cognitiva di percezione dello stato di attivazione
fisiologica e sua spiegazione in funzione di un evento emotigeno
In questo processo particolare attenzione è dedicata
all’attribuzione causale che stabilisce una connessione fra queste
due componenti, in modo da attribuire (SPIEGARE) la propria
attivazione corporea a un evento emotigeno
VALUTAZIONE COGNITIVA DELLA SITUAZIONE E ETICHETTAMENTO
Luigi
23
DELL’ESPERIENZA EMOTIVA Anolli - Le emozioni
2 modalità con cui emozione ha origine
Tipica- vita quotidiana: processo rapido e quasi non
consapevole: valutazione situazione, percezione attivazione
e sua attribuzione causale
Sono consapevole del risultato “mi sento arrabbiato”
• Arousal non spiegato: Processo maggiormente
consapevole e deliberato di attribuzione causale del proprio
arousal a qualche situazione/evento
farmaci, fluttuazioni ormonali,etc. modificano arousal
Arousal non spiegato
A che cosa lo attibuisco? A quale situazione/evento?
In funzione della situazione cui lo attribuisco
 EMOZIONE
Luigi Anolli - Le emozioni

24
Sulla base di questi assunti:
1) se un individuo è indotto ad attribuire
erroneamente un’attivazione non spiegata a una
situazione emotivamente pertinente, la sua risposta
sarà emotiva  ATTRIBUZIONE IN FUNZIONE
DEGLI INDIZI EMOTIVI del CONTESTO
2) se l’attivazione fisiologica VIENE ridotta, risulterà
ridotta anche l’intensità dell’esperienza emotiva
3) Se un soggetto è indotto ad attribuire
erroneamente la propria attivazione fisiologica, in
parte o interamente, a una situazione neutra (non
emotiva), anche la sua risposta risulterà attenuata
Luigi Anolli - Le emozioni

25
A) Attribuzione erronea dell’arousal a indizi emotivi
Esperimento di Schachter e Singer (1962)
Hp: La combinazione della attivazione fisiologica indotta
attraverso i farmaci (epinefrina) e l’assenza di informazioni o
la presenza di informazioni erronee sulla causa
dell’attivazione stessa avrebbe aumentato la responsività del
soggetto agli indizi contestuali pertinenti a livello emozionale
Manipolazione di:
-stato fisiologico
-informazioni sullo stato fisiologico
-aspetti cognitivi legati a indizi contestuali
Ipotesi confermata nell’ambito dei risultati dell’esperimento
MA non confermata da ricerche successive
Luigi Anolli - Le emozioni

26
B) Effetti della riduzione dell’arousal sull’emozione
No conferma sul piano empirico
-studi sulle lesioni al midollo spinale
-Studi con farmaci betabloccanti (inibitori dei recettori
adrenergici)

Luigi Anolli - Le emozioni

27
C) Il paradigma dell’attribuzione erronea
l’intensità dell’esperienza emotiva diminuisce se il soggetto è
indotto ad attribuire erroneamente la propria attivazione
fisiologica a cause «neutre»
“attribuire erroneamente proprio arousal aiuta a diminuire la
paura?”
ambito sperimentale (in laboratorio): tollerano > paura shock
elettrici se attribuiscono erroneamente la loro attivazione a
farmaco eccitante (che in realtà è un “placebo”)
ambito clinico (dist. ansia): attribuzione erronea difficile e
inefficace
 l’attribuzione erronea funziona soltanto in situazioni nuove
quando il soggetto non si è ancora dato una spiegazione della
sua condotta emotiva
Luigi Anolli - Le emozioni

28
L’ipotesi dell’informazione preparatoria
Leventhal
In alternativa al paradigma dell’attribuzione erronea
informazione corretta sui sintomi da attendersi in una
condizione di stress riduce l’incertezza e l’ambiguità,
attenuando le reazioni di ansia
Concentrazione sulle caratteristiche nocive di uno stimolo
doloroso favorisce > tollerabilità dolore (test pressorio del
freddo, endoscopia, parto) rispetto a distrazione dalle
stesse
Luigi Anolli - Le emozioni

29
Il paradigma del transfer di eccitazione
L’attivazione (AROUSAL) di qualsiasi emozione non cessa
repentinamente, ma si esaurisce in modo lento  un soggetto
può attribuire il residuo dell’attivazione per l’emozione A alla
successiva emozione B (di altro tipo)  incremento della
reazione emotiva nella situazione B
Cyclette
AGGRESSIVITA
(Alto arousal)

>

 insulto  possibilità di vendetta
Perline
(basso arousal)

< AGGRESSIVITA

Luigi Anolli - Le emozioni

30
LIMITI:
• interpretazione FORTE teoria di Schachter = NO: le
reazioni emotive NON sono manipolabili interamente
mediante indizi situazionali
• Scissione dualistica tra FISIOLOGICO (arousal) e
COGNITIVO (proc. attribuzione)
• interpretazione DEBOLE = arousal effetto di feedback su
intensificazione emozione e rapporto emozione attivazione
fisiologica è mediato da processo di attribuzione causale
 SVOLTA FONDAMENTALE: ASPETTI PSICOLOGICI

Luigi Anolli - Le emozioni

31
4. Le teorie dell’«appraisal»
Le emozioni dipendono dal modo con cui gli individui valutano
e interpretano gli stimoli del loro ambiente.
Questa concezione si contrappone a quella della psicologia
ingenua, secondo cui le emozioni sono passioni irrazionali, di
breve durata, simili ad attività istintuali, che sorgono in modo
involontario e automatico, senza che siano richieste
dall’individuo.
Le teorie dell’appraisal sottolineano invece il legame fra gli
aspetti emotivi e gli aspetti cognitivi, poiché l’elaborazione
cognitiva è sottesa all’esperienza emotiva.

Luigi Anolli - Le emozioni

32
le emozioni dipendono dalla valutazione cognitiva (appraisal)
degli stimoli/situzaioni
L’appraisal degli antecendenti situazionali orienta e qualifica
l’esperienza emotiva del soggetto
Il termine “appraisal” indica un atto diretto e immediato di
conoscenza che integra la percezione e del quale si può
diventare consapevoli solo a percorso concluso.
Legame fra gli aspetti emotivi e gli aspetti cognitivi, poiché la
VALUTAZIONE cognitiva è sottesa all’esperienza emotiva
≠ Esperienza emotiva derivano da ≠ nel modo con cui si
interpretano le situazioni

Luigi Anolli - Le emozioni

33
Il significato situazionale
Le emozioni sono l’esito di come percepiamo e valutiamo le
condizioni ambientali rispetto al nostro benessere e al
raggiungimento dei nostri scopi
Emozioni non compaiono in maniera gratuita e casuale,
all’improvviso, ma sono la conseguenza di un’attività di
conoscenza e di valutazione della situazione in riferimento agli
interessi dell’individuo medesimo
Emozioni sorgono in risposta alla struttura di significato di una
situazione
Il significato situazionale contribuisce a spiegare le diverse
emozioni, la loro intensità e la dimensione soggettiva
dell’esperienza emotiva (differenze individuali)

Luigi Anolli - Le emozioni

34
Emozioni = risposte soggettive con elevato grado di
flessibilità e maggiori gradi di libertà dell’individuo
soggette a processi intenzionali di regolazione
(parzialmente controllabili dall’individuo anche mediante
la VALUTAZIONE COGNITIVA) - meccanismo di
decoupling/dissociazione tra S-R

≠
Riflessi = processi geneticamente determinati e
prestabiliti, universalmente condivisi, con svolgimento
automatico e involontario, meccanismo di
coupling/associazione S-R

Luigi Anolli - Le emozioni

35
La valutazione può differenziarsi sia per il livello di
elaborazione che per il tipo di elaborazione.
LIVELLO DI ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE: si
distingue in
-processo iniziale: automatico, immediato, rapido,
elaborazione della situazione limitata a aspetti essenziali,
schematica ed intuitiva (casi di emergenza e allerta)
- processo esteso: elaborazione più estesa, attenta e
consapevole della situazione in relazione ai propri scopi.
Utilizzato abitualmente.

Luigi Anolli - Le emozioni

36
TIPO DI ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE si
distingue in (Lazarus, 1991):
-valutazione primaria: riguarda la valutazione di quanto
-la situazione sia pertinente con gli scopi dell’individuo
(pertinenza)
-La situazione faciliti il perseguimento di questi scopi
(congruenza)
-valutazione secondaria: riguarda la valutazione di
- capacità del soggetto di far fronte all’evento emotigeno
(problem-focused coping),
- capacità del soggetto di gestire le sue condotte emotive
(emotion-focused coping),
Luigi Anolli - Le emozioni

37
Scherer (anni ’80) ha elaborato una griglia di
valutazione dello stimolo/della situazione
(stimulus evaluation check, SEC) sistema di
valutazione
secondo una sequenza lineare progressiva distinta in
cinque livelli:
1.
2.
3.
4.
5.

novità dello stimolo
piacevolezza / spiacevolezza della stimolo
rilevanza per gli scopi e bisogni dell’organismo
capacità di far fronte allo stimolo
compatibilità con norme sociali e immagini di sé

modello processuale
fasi non rigide e fisse ma prevedono salti e rivalutazioni
Luigi Anolli - Le emozioni

38
DIMENSIONI VALUTATIVE

1. NOVITA’: Valutazione della novità della situazione.
Se c’è discrepanza tra ciò che si aspetta l’individuo e la
situazione (nuova, insolita)=risposte di sorpesa, curiosità,
esplorative ma anche paura e apprensione
2. PIACEVOLEZZA INTRINSECA (valenza edonica):
Valutazione della piacevolezza della situazione = risposte di
avvicinamento o allontanamento.

Luigi Anolli - Le emozioni

39
DIMENSIONI VALUTATIVE
3. SIGNIFICATIVITA’ DELL’EVENTO PER GLI SCOPI:
Individuo valuta:
• Se la situazione è pertinente al raggiungimento
dei propri scopi
•Se e quanto la situazione favorisce o ostacola
raggiungimento dei propri scopi
N.B. Una situazione piacevole che impedisce il raggiungimento
di uno scopo può suscitare emozioni negative
SCOPO=DIETA

Es. RABBIA
COLPA

Luigi Anolli - Le emozioni

40
4. CAPACITA’ DI FAR FRONTE ALL’EVENTO:
Individuazione della causa dell’emozione
Valutazione del grado di controllo che si può esercitare sulla
situazione
Valutazione delle risorse mentali necessarie per modificare
la situazione
Esistono vari forme di coping:
- primario (far fronte direttamente all’evento)
- secondario (controllare le proprie risposte emotive)
- attivo (preparazione per entrare in azione)
- passivo (preparazione alla difesa-chiusura)
- intrapsichico (rivalutare la situazione iniziale)

Luigi Anolli - Le emozioni

41
2°

L’esperienza emotiva

5. COMPATIBILITA’ CON LE NORME E CON L’IMMAGINE DI SE’:
Il soggetto valuta se un evento (o un azione) è conforme e
coerente a:
- standard esterni : norme sociali, valori e convenzioni
culturali della società
- standard interni: propri principi morali, immagine di sé,
ideali.

Radar
Luigi Anolli - Le emozioni

42
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

Le teorie dell’«appraisal» sostengono la prospettiva
dimensionale: emozioni = variano secondo dimensioni
continue quali
(Schlosberg, 1952)
DISPIACERE
RIFIUTO
SONNO

VALENZA EDONICA
LIVELLO DI INTERESSE
AROUSAL

Luigi Anolli - Le emozioni

PIACERE
ATTENZIONE
TENSIONE

43
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

5. Le teorie psicoevoluzionistiche

Tomkins (anni 60) riprende il pensiero di Darwin
concezione psicoevoluzionistica delle emozioni:
emozioni sono strettamente associate alla realizzazione di scopi
universali, connessi con la sopravvivenza della specie e
dell’individuo
I suoi allievi, Ekman e Izard, hanno dato particolare sviluppo a
questa prospettiva teorica con la tesi innatista dell’espressione
facciale delle emozioni che rafforza l’ipotesi dell’esistenza di
emozioni primarie (gioia, collera, paura, disgusto, tristezza,
sorpresa, disprezzo); le altre emozioni sono considerate miste o
secondarie o complesse (miscela di diverse emozioni primarie
discrete - “teoria tavolozza”)
Luigi Anolli - Le emozioni

44
EVENTO

ASPETTO
ASPETTO
COMPORTA EFFETTO
COGNITIVO EMOTIVO- MENTO
AFFETTIVO

Minaccia

Pericolo

Paura

fuggire

Protezione

ostacolo

nemici

collera

colpire

Distruzione

Compagno sex

possesso

gioia

accoppiarsi

Riproduzione

Perdita compagno separazione

tristezza

Piangere,
aiuto

Reintegrazione

Compagno

amico

accettazione

Grooming

Affiliazione

Ogg.disgustoso

veleno

disgusto

eliminare

Rifiuto

Nuovo ambiente

Cosa c’è là?

anticipazione

indagare

Esplorazione

Ogg. imprevisto

Cos’è???

Ansia

Allerta,
arresto

Orientamento

Luigi Anolli - Le emozioni

45
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

Le teorie psicoevoluzionistiche e la prospettiva
categoriale
concezione categoriale delle emozioni (Ekman, Izard)
 categorie discrete e distinte, totalità chiuse, non
ulteriormente scomponibili
 invarianti, fisse e universali (tesi innatista)
 esito dell’adattamento filogenetico
Quindi:
• espressioni facciali delle emozioni sono universali
• vi sono configurazioni neurofisiologiche distintive per
ogni emozione
• c’è una continuità mimico espressiva primati-umani
• ci sono antecedenti emozionali universali e comuni
• c’è un’insorgenza rapida e breve durata
• emozioni sono accadimenti involontari che non possono
essere regolati
Luigi Anolli - Le emozioni

46
1°

Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico

6. La teoria costruttivistica
Averill, Harrè, Mandler
Contrapposizione a pdv psicoevoluzionista
Emozioni = prodotti eminentemente sociali e culturali
• servono più a regolare interazioni che a salvaguardare
sopravvivenza biologica
• derivano dalle pratiche sociali e dalla condivisione di
specifici sistemi di credenze e valori: ogni cultura ha sua
configurazione emotiva
Emozioni = sindromi socialmente costituite e ruoli sociali
transitori, in quanto disposizioni momentanee a comportarsi
secondo date regole

Luigi Anolli - Le emozioni

47
emozioni = script (assimilazione di valori e credenze- apprendimento
delle regole delle emozioni) orientano cognizione e condotta
Natura prescrittiva delle emozioni: insieme culturalmente prescritto
di risposte e condotte adottate in un dato contesto 
determinismo culturale
funzioni socioculturali (significato funzionale di un’emozione in
riferimento al contesto socio-culturale)
LIMITE:
Emozioni ridotte a semplici abitudini sociali, negando loro valore
soggettivo nel’esperienza personale dell’individuo

Luigi Anolli - Le emozioni

48
EMOZIONE = PROCESSO COMPLESSO E
MULTIFATTORIALE
Emozioni = processi complessi e multifattoriali, composti
da:





valutazione della situazione
attivazione dell’organismo
espressione e manifestazione delle risposte emotive
prontezza e preparazione all’azione



Per la sua complessità è corretto parlare di esperienza
emotiva



Particolare importanza assume in questo ambito il processo
di valutazione dell’evento: le emozioni sorgono in
relazione agli interessi dell’individuo in un processo di
mediazione fra evento e interessi
Luigi Anolli - Le emozioni

49

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  • 2. EMOZIONE = PROCESSO COMPLESSO E MULTIFATTORIALE Emozioni = processi complessi e multifattoriali, composti da:      valutazione della situazione attivazione dell’organismo espressione e manifestazione delle risposte emotive prontezza e preparazione all’azione Per la sua complessità è corretto parlare di esperienza emotiva Luigi Anolli - Le emozioni 2
  • 3. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico  L’esperienza emotiva è stata da sempre studiata dall’uomo, da filosofi e teologi, da letterati e da artisti  In psicologia le emozioni sono state affrontate in termini empirici e sperimentali Luigi Anolli - Le emozioni 3
  • 4. 1. 2. 3. 4. 5. 6. La teoria periferica La teoria centrale La teoria cognitivo-attivazionale Le teorie dell’appraisal Le teorie psico-evoluzionistiche Le teorie costruttivistiche Luigi Anolli - Le emozioni 4
  • 5. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico 1. La teoria periferica Nel 1884 James propose per primo una definizione empirica e verificabile di emozione emozione = «sentire» le modificazioni periferiche dell’organismo (teoria periferica o teoria del feedback) Di conseguenza: «non tremiamo perché abbiamo paura, ma abbiamo paura perché tremiamo» Evento emotigeno->modificazione neurovegetativa s.n.periferico Dall’evento semplicemente percepito all’evento emotivamente sentito = percezione di modificazioni neurovegetative James propone una radicazione biologica dell’emozione (concetto di attivazione fisiologica), soprattutto nei visceri Luigi Anolli - Le emozioni 5
  • 6. Psicologia delle emozioni: un inquadramento teorico A ogni emozione corrisponde una distinta e specifica configurazione di attivazioni neurofisiologiche La formulazione della teoria di James fu testata sperimentalmente da Sherrington e da Cannon e fu ritenuta infondata perché: • cani con midollo spinale e nervo vago reciso: hanno reazioni emotive • i visceri hanno: • una sensibilità troppo scarsa, •una risposta troppo lenta e • una motilità troppo indifferenziata Tuttavia il punto di vista periferico è rimasto attivo con teorie più recenti e più elaborate Luigi Anolli - Le emozioni 6
  • 7. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico A) Ipotesi del feedback facciale Sostiene che: le espressioni facciali forniscono informazioni propriocettive, motorie, cutanee e vascolari che influenzano il processo emotivo Esistono due versioni di questa ipotesi: • forte: le espressioni facciali, da sole, sono sufficienti a generare l’emozione • debole: il feedback facciale aumenta soltanto l’intensità e la durata dell’emozione Luigi Anolli - Le emozioni 7
  • 8. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico Per verificare questa ipotesi sono stati impiegati due paradigmi: 1. «esagerazione-inibizione» 2. «induzione muscolare» Luigi Anolli - Le emozioni 8
  • 9. PARADIGMA ESAGERAZIONE-INIBIZIONE Soggetto deve modificare volontariamente le espressioni facciali delle emozioni ESAGERANDOLE o INIBIDENDOLE 1) Exp. Soggetti valutano stimoli aversivi (shock elettrici)/scene film come meno dolorosi/più piacevoli quando cercano di inibire le espressioni facciali 2) PARADIGMA INDUZIONE MUSCOLARE Soggetto deve contrarre volontariamente i muscoli facciali implicati in una data emozione: Exp. matita tra le labbra VS matita tra i denti = < o > divertimento nel guardare cartoons Luigi Anolli - Le emozioni 9
  • 10. Esistono evidenze empiriche per la versione debole dell’ipotesi del feedback facciale; per contro, la versione forte è ancora da approfondire In questa linea di ricerca è importante la teoria dell’autopercezione di Laird, secondo cui ci sono soggetti più sensibili ai segnali da essi prodotti e quindi alle espressioni facciali. in base a tale prospettiva gli effetti del feedback facciale sono riscontrati in modo più frequente negli individui che prestano più attenzione focale ai segnali da essi stessi prodotti rispetto a quelli che non hanno questa attenzione Luigi Anolli - Le emozioni 10
  • 11. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico B) Teoria vascolare dell’efferenza emotiva A fronte del sistema vascolare del volto, una certa modalità e ritmo della respirazione nasale assicurano il raffreddamento termico della regione talamica, sotteso al mantenimento degli stati emotivi positivi (raffreddamento ipotalamico), mentre un innalzamento del valore termico ipotalamico è associato a stati edonici negativi Regolazione respiratoria (attivaz. periferica) induce regolazione emotiva antiche pratiche orientali: yoga, meditazione trascendentale, etc. Luigi Anolli - Le emozioni 11
  • 12. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico Il superamento del cosiddetto “errore di cartesio” Damasio interpreta la teoria di James come il superamento del cosiddetto “errore di Cartesio”, che proponeva un dualismo radicale fra mente e corpo. Damasio propone una concezione unitaria dell’organismo secondo cui occorre prevedere la “mentalizzazione del corpo” e la “somatizzazione della mente” Emozioni = convergenza sinergica tra mente e corpo, poiché sono processi mentali (processi valutativi della situazione) ma hanno come teatro il corpo (modificazioni somatiche concorrenti s.n.p.) Sentimento ≠emozione: ciò che consente di sentire l’emozione in modo consapevole Luigi Anolli - Le emozioni 12
  • 13. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico Damasio opera una distinzione tra: emozioni primarie: risposte spontanee, innate e precodificate dell’organismo a determinate condizioni ambientali. Sono riconducibili a 5 famiglie: gioia, tristezza, collera, paura e disgusto. emozioni secondarie: connesse con l’apprendimento e con l’esperienza personale (es: colpa, vergogna, orgoglio) Luigi Anolli - Le emozioni 13
  • 14. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico 2. La teoria centrale In opposizione alla teoria periferica, Cannon propone la teoria centrale delle emozioni Le emozioni sono attivate e regolate a livello del sistema nervoso centrale, e nello specifico a livello della regione talamica (≠attivazione viscerale, s.n.periferico) Cannon studiò in particolare la reazione di emergenza, ponendo in evidenza le funzioni dell’arousal simpatico: configurazione di risposte neurofisiologiche che covariano simultaneamente alla comparsa dell’emozione: > battito cardiaco, respirazione, sudorazione, vasocostrizione gastroenterica e cutanea, incremento valori glicemici, diminuzione salivazione, dilatazione pupilla e piloerezione Osservato da Cannon nelle emozioni fondamentali e nelle forme di eccitamento (fame, sessualità) Luigi Anolli - Le emozioni 14
  • 15. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico Unicità vs. molteplicità dei sistemi neurofisiologici sottesi alle emozioni Ipotesi di Cannon Ipotesi di James tutte le emozioni presentano la stessa configurazione di risposte fisiologiche osservate nella reazione di emergenza Pattern specifici: ogni emozioni presenta una propria specifica configurazione di risposte fisiologiche Allo stato attuale l’ipotesi di Cannon e l’ipotesi di James non risultano empiricamente confermate Anche se ≠parametri fisiologici di ≠ emozioni (collera= > pressione istolica,> temp cut, > tensione musc, vasodilataz periferica; paura=> pressione diastolica,<temp cut,> attività gastrointestinale  Tali risultati necessitano ulteriori conferme Luigi Anolli - Le emozioni 15
  • 16. Psicologia delle emozioni: inquadramento teorico Il sistema limbico e l’ipotalamo Papez (1937) propone l’ipotesi circa un circuito di aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione e regolazione delle emozioni (circuito di Papez): ipotalamo, talamo anteriore, giro cingolato, ippocampo Luigi Anolli - Le emozioni 16
  • 17. Successivamente MacLean integrò il circuito di Papez con altre regioni: amigdala, nuclei del setto, etc. costituenti il sistema limbico (sistema deputato a regolazione delle emozioni) Aree del sistema limbico importanti in riferimento alle emozioni: a) IPOTALAMO & b) AMIGDALA ipotalamo Luigi Anolli - Le emozioni 17
  • 18. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico a) Funzioni emotive dell’ipotalamo Funzione di coordinamento del sistema autonomo (simpatico e parasimpatico) e regolazione centrale ambiente interno dell’organismo Stimolazione di specifici siti dell’ipotalamo nella regione mediale produce risposte affettive complete (difesa affettiva, attacco predatorio, aggress.) Stimolazione ipotalamo mediale e posteriore produce principalmente risposte simpatiche arousal ergotropico (a forte attivazione) Stimolazione ipotalamo anteriore e laterale produce principalmente risposte parasimpatiche arousal trofotropico (a bassa attivazione) Luigi Anolli - Le emozioni 18
  • 19. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico b) Funzioni emotive dell’amigdala Ruolo nella valutaz emotiva delle situazioni elicitanti La sindrome di Kluver e Bucy ha posto in rilievo l’importanza dell’amigdala nella vita emotiva dell’organismo (amigdala = computer dell’emozionalità) Scimmie Rehsus Lesione amigdala = assenza di paura, diminuzione aggressività, ipersessualità Uomo Disturbo neurologico raro (causato da encefalite erpetica, traumi, lesioni)= bulimia, ipersessualità, diminuzione dell’aggressività e paura Luigi Anolli - Le emozioni 19
  • 20. L’amigdala presenta una posizione strategica  circuito subcorticale (proiezioni amigdala-talamiche): sistema di valutazione rapido e immediato, pressoché automatico (= elaborazione precognitiva degli stimoli)  circuito corticale (proiezioni amigdala-talamo-corticali): processi cognitivi superiori di valutazione degli eventi emotigeni Luigi Anolli - Le emozioni 20
  • 21. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico In sintesi: teoria di Cannon vs teoria di James Ci troviamo di fronte a due teorie contrapposte, entrambe vere in quanto entrambe hanno colto degli aspetti particolari e specifici della vita emotiva, senza però riuscire a esaurirne la complessità MA Entrambe si sono limitate agli aspetti biologici dell’emotività, ignorando gli aspetti più psicologici Luigi Anolli - Le emozioni 21
  • 22. ANNO Filosofia, letteratura, etc Prima del 1884 JAMES 1884 CANNON 1927 PAPEZ e McLEAN Ψ SCHACHTER e SINGER 1937 e 1949 1962 SCHERER Anni ‘80 Rivista “EMOTION” Luigi Anolli - Le emozioni 2000 22
  • 23. 3. La teoria cognitivo-attivazionale delle emozioni Schachter (1962): concezione psicologica delle emozioni attraverso la teoria cognitivo-attivazionale o teoria dei due fattori L’emozione è la risultante di due componenti distinte: 1 componente di attivazione fisiologica dell’organismo (AROUSAL) 2 componente Ψ cognitiva di percezione dello stato di attivazione fisiologica e sua spiegazione in funzione di un evento emotigeno In questo processo particolare attenzione è dedicata all’attribuzione causale che stabilisce una connessione fra queste due componenti, in modo da attribuire (SPIEGARE) la propria attivazione corporea a un evento emotigeno VALUTAZIONE COGNITIVA DELLA SITUAZIONE E ETICHETTAMENTO Luigi 23 DELL’ESPERIENZA EMOTIVA Anolli - Le emozioni
  • 24. 2 modalità con cui emozione ha origine Tipica- vita quotidiana: processo rapido e quasi non consapevole: valutazione situazione, percezione attivazione e sua attribuzione causale Sono consapevole del risultato “mi sento arrabbiato” • Arousal non spiegato: Processo maggiormente consapevole e deliberato di attribuzione causale del proprio arousal a qualche situazione/evento farmaci, fluttuazioni ormonali,etc. modificano arousal Arousal non spiegato A che cosa lo attibuisco? A quale situazione/evento? In funzione della situazione cui lo attribuisco  EMOZIONE Luigi Anolli - Le emozioni 24
  • 25. Sulla base di questi assunti: 1) se un individuo è indotto ad attribuire erroneamente un’attivazione non spiegata a una situazione emotivamente pertinente, la sua risposta sarà emotiva  ATTRIBUZIONE IN FUNZIONE DEGLI INDIZI EMOTIVI del CONTESTO 2) se l’attivazione fisiologica VIENE ridotta, risulterà ridotta anche l’intensità dell’esperienza emotiva 3) Se un soggetto è indotto ad attribuire erroneamente la propria attivazione fisiologica, in parte o interamente, a una situazione neutra (non emotiva), anche la sua risposta risulterà attenuata Luigi Anolli - Le emozioni 25
  • 26. A) Attribuzione erronea dell’arousal a indizi emotivi Esperimento di Schachter e Singer (1962) Hp: La combinazione della attivazione fisiologica indotta attraverso i farmaci (epinefrina) e l’assenza di informazioni o la presenza di informazioni erronee sulla causa dell’attivazione stessa avrebbe aumentato la responsività del soggetto agli indizi contestuali pertinenti a livello emozionale Manipolazione di: -stato fisiologico -informazioni sullo stato fisiologico -aspetti cognitivi legati a indizi contestuali Ipotesi confermata nell’ambito dei risultati dell’esperimento MA non confermata da ricerche successive Luigi Anolli - Le emozioni 26
  • 27. B) Effetti della riduzione dell’arousal sull’emozione No conferma sul piano empirico -studi sulle lesioni al midollo spinale -Studi con farmaci betabloccanti (inibitori dei recettori adrenergici) Luigi Anolli - Le emozioni 27
  • 28. C) Il paradigma dell’attribuzione erronea l’intensità dell’esperienza emotiva diminuisce se il soggetto è indotto ad attribuire erroneamente la propria attivazione fisiologica a cause «neutre» “attribuire erroneamente proprio arousal aiuta a diminuire la paura?” ambito sperimentale (in laboratorio): tollerano > paura shock elettrici se attribuiscono erroneamente la loro attivazione a farmaco eccitante (che in realtà è un “placebo”) ambito clinico (dist. ansia): attribuzione erronea difficile e inefficace  l’attribuzione erronea funziona soltanto in situazioni nuove quando il soggetto non si è ancora dato una spiegazione della sua condotta emotiva Luigi Anolli - Le emozioni 28
  • 29. L’ipotesi dell’informazione preparatoria Leventhal In alternativa al paradigma dell’attribuzione erronea informazione corretta sui sintomi da attendersi in una condizione di stress riduce l’incertezza e l’ambiguità, attenuando le reazioni di ansia Concentrazione sulle caratteristiche nocive di uno stimolo doloroso favorisce > tollerabilità dolore (test pressorio del freddo, endoscopia, parto) rispetto a distrazione dalle stesse Luigi Anolli - Le emozioni 29
  • 30. Il paradigma del transfer di eccitazione L’attivazione (AROUSAL) di qualsiasi emozione non cessa repentinamente, ma si esaurisce in modo lento  un soggetto può attribuire il residuo dell’attivazione per l’emozione A alla successiva emozione B (di altro tipo)  incremento della reazione emotiva nella situazione B Cyclette AGGRESSIVITA (Alto arousal) >  insulto  possibilità di vendetta Perline (basso arousal) < AGGRESSIVITA Luigi Anolli - Le emozioni 30
  • 31. LIMITI: • interpretazione FORTE teoria di Schachter = NO: le reazioni emotive NON sono manipolabili interamente mediante indizi situazionali • Scissione dualistica tra FISIOLOGICO (arousal) e COGNITIVO (proc. attribuzione) • interpretazione DEBOLE = arousal effetto di feedback su intensificazione emozione e rapporto emozione attivazione fisiologica è mediato da processo di attribuzione causale  SVOLTA FONDAMENTALE: ASPETTI PSICOLOGICI Luigi Anolli - Le emozioni 31
  • 32. 4. Le teorie dell’«appraisal» Le emozioni dipendono dal modo con cui gli individui valutano e interpretano gli stimoli del loro ambiente. Questa concezione si contrappone a quella della psicologia ingenua, secondo cui le emozioni sono passioni irrazionali, di breve durata, simili ad attività istintuali, che sorgono in modo involontario e automatico, senza che siano richieste dall’individuo. Le teorie dell’appraisal sottolineano invece il legame fra gli aspetti emotivi e gli aspetti cognitivi, poiché l’elaborazione cognitiva è sottesa all’esperienza emotiva. Luigi Anolli - Le emozioni 32
  • 33. le emozioni dipendono dalla valutazione cognitiva (appraisal) degli stimoli/situzaioni L’appraisal degli antecendenti situazionali orienta e qualifica l’esperienza emotiva del soggetto Il termine “appraisal” indica un atto diretto e immediato di conoscenza che integra la percezione e del quale si può diventare consapevoli solo a percorso concluso. Legame fra gli aspetti emotivi e gli aspetti cognitivi, poiché la VALUTAZIONE cognitiva è sottesa all’esperienza emotiva ≠ Esperienza emotiva derivano da ≠ nel modo con cui si interpretano le situazioni Luigi Anolli - Le emozioni 33
  • 34. Il significato situazionale Le emozioni sono l’esito di come percepiamo e valutiamo le condizioni ambientali rispetto al nostro benessere e al raggiungimento dei nostri scopi Emozioni non compaiono in maniera gratuita e casuale, all’improvviso, ma sono la conseguenza di un’attività di conoscenza e di valutazione della situazione in riferimento agli interessi dell’individuo medesimo Emozioni sorgono in risposta alla struttura di significato di una situazione Il significato situazionale contribuisce a spiegare le diverse emozioni, la loro intensità e la dimensione soggettiva dell’esperienza emotiva (differenze individuali) Luigi Anolli - Le emozioni 34
  • 35. Emozioni = risposte soggettive con elevato grado di flessibilità e maggiori gradi di libertà dell’individuo soggette a processi intenzionali di regolazione (parzialmente controllabili dall’individuo anche mediante la VALUTAZIONE COGNITIVA) - meccanismo di decoupling/dissociazione tra S-R ≠ Riflessi = processi geneticamente determinati e prestabiliti, universalmente condivisi, con svolgimento automatico e involontario, meccanismo di coupling/associazione S-R Luigi Anolli - Le emozioni 35
  • 36. La valutazione può differenziarsi sia per il livello di elaborazione che per il tipo di elaborazione. LIVELLO DI ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE: si distingue in -processo iniziale: automatico, immediato, rapido, elaborazione della situazione limitata a aspetti essenziali, schematica ed intuitiva (casi di emergenza e allerta) - processo esteso: elaborazione più estesa, attenta e consapevole della situazione in relazione ai propri scopi. Utilizzato abitualmente. Luigi Anolli - Le emozioni 36
  • 37. TIPO DI ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE si distingue in (Lazarus, 1991): -valutazione primaria: riguarda la valutazione di quanto -la situazione sia pertinente con gli scopi dell’individuo (pertinenza) -La situazione faciliti il perseguimento di questi scopi (congruenza) -valutazione secondaria: riguarda la valutazione di - capacità del soggetto di far fronte all’evento emotigeno (problem-focused coping), - capacità del soggetto di gestire le sue condotte emotive (emotion-focused coping), Luigi Anolli - Le emozioni 37
  • 38. Scherer (anni ’80) ha elaborato una griglia di valutazione dello stimolo/della situazione (stimulus evaluation check, SEC) sistema di valutazione secondo una sequenza lineare progressiva distinta in cinque livelli: 1. 2. 3. 4. 5. novità dello stimolo piacevolezza / spiacevolezza della stimolo rilevanza per gli scopi e bisogni dell’organismo capacità di far fronte allo stimolo compatibilità con norme sociali e immagini di sé modello processuale fasi non rigide e fisse ma prevedono salti e rivalutazioni Luigi Anolli - Le emozioni 38
  • 39. DIMENSIONI VALUTATIVE 1. NOVITA’: Valutazione della novità della situazione. Se c’è discrepanza tra ciò che si aspetta l’individuo e la situazione (nuova, insolita)=risposte di sorpesa, curiosità, esplorative ma anche paura e apprensione 2. PIACEVOLEZZA INTRINSECA (valenza edonica): Valutazione della piacevolezza della situazione = risposte di avvicinamento o allontanamento. Luigi Anolli - Le emozioni 39
  • 40. DIMENSIONI VALUTATIVE 3. SIGNIFICATIVITA’ DELL’EVENTO PER GLI SCOPI: Individuo valuta: • Se la situazione è pertinente al raggiungimento dei propri scopi •Se e quanto la situazione favorisce o ostacola raggiungimento dei propri scopi N.B. Una situazione piacevole che impedisce il raggiungimento di uno scopo può suscitare emozioni negative SCOPO=DIETA Es. RABBIA COLPA Luigi Anolli - Le emozioni 40
  • 41. 4. CAPACITA’ DI FAR FRONTE ALL’EVENTO: Individuazione della causa dell’emozione Valutazione del grado di controllo che si può esercitare sulla situazione Valutazione delle risorse mentali necessarie per modificare la situazione Esistono vari forme di coping: - primario (far fronte direttamente all’evento) - secondario (controllare le proprie risposte emotive) - attivo (preparazione per entrare in azione) - passivo (preparazione alla difesa-chiusura) - intrapsichico (rivalutare la situazione iniziale) Luigi Anolli - Le emozioni 41
  • 42. 2° L’esperienza emotiva 5. COMPATIBILITA’ CON LE NORME E CON L’IMMAGINE DI SE’: Il soggetto valuta se un evento (o un azione) è conforme e coerente a: - standard esterni : norme sociali, valori e convenzioni culturali della società - standard interni: propri principi morali, immagine di sé, ideali. Radar Luigi Anolli - Le emozioni 42
  • 43. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico Le teorie dell’«appraisal» sostengono la prospettiva dimensionale: emozioni = variano secondo dimensioni continue quali (Schlosberg, 1952) DISPIACERE RIFIUTO SONNO VALENZA EDONICA LIVELLO DI INTERESSE AROUSAL Luigi Anolli - Le emozioni PIACERE ATTENZIONE TENSIONE 43
  • 44. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico 5. Le teorie psicoevoluzionistiche Tomkins (anni 60) riprende il pensiero di Darwin concezione psicoevoluzionistica delle emozioni: emozioni sono strettamente associate alla realizzazione di scopi universali, connessi con la sopravvivenza della specie e dell’individuo I suoi allievi, Ekman e Izard, hanno dato particolare sviluppo a questa prospettiva teorica con la tesi innatista dell’espressione facciale delle emozioni che rafforza l’ipotesi dell’esistenza di emozioni primarie (gioia, collera, paura, disgusto, tristezza, sorpresa, disprezzo); le altre emozioni sono considerate miste o secondarie o complesse (miscela di diverse emozioni primarie discrete - “teoria tavolozza”) Luigi Anolli - Le emozioni 44
  • 45. EVENTO ASPETTO ASPETTO COMPORTA EFFETTO COGNITIVO EMOTIVO- MENTO AFFETTIVO Minaccia Pericolo Paura fuggire Protezione ostacolo nemici collera colpire Distruzione Compagno sex possesso gioia accoppiarsi Riproduzione Perdita compagno separazione tristezza Piangere, aiuto Reintegrazione Compagno amico accettazione Grooming Affiliazione Ogg.disgustoso veleno disgusto eliminare Rifiuto Nuovo ambiente Cosa c’è là? anticipazione indagare Esplorazione Ogg. imprevisto Cos’è??? Ansia Allerta, arresto Orientamento Luigi Anolli - Le emozioni 45
  • 46. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico Le teorie psicoevoluzionistiche e la prospettiva categoriale concezione categoriale delle emozioni (Ekman, Izard)  categorie discrete e distinte, totalità chiuse, non ulteriormente scomponibili  invarianti, fisse e universali (tesi innatista)  esito dell’adattamento filogenetico Quindi: • espressioni facciali delle emozioni sono universali • vi sono configurazioni neurofisiologiche distintive per ogni emozione • c’è una continuità mimico espressiva primati-umani • ci sono antecedenti emozionali universali e comuni • c’è un’insorgenza rapida e breve durata • emozioni sono accadimenti involontari che non possono essere regolati Luigi Anolli - Le emozioni 46
  • 47. 1° Psicologia delle emozioni: un inquadramento storico e teorico 6. La teoria costruttivistica Averill, Harrè, Mandler Contrapposizione a pdv psicoevoluzionista Emozioni = prodotti eminentemente sociali e culturali • servono più a regolare interazioni che a salvaguardare sopravvivenza biologica • derivano dalle pratiche sociali e dalla condivisione di specifici sistemi di credenze e valori: ogni cultura ha sua configurazione emotiva Emozioni = sindromi socialmente costituite e ruoli sociali transitori, in quanto disposizioni momentanee a comportarsi secondo date regole Luigi Anolli - Le emozioni 47
  • 48. emozioni = script (assimilazione di valori e credenze- apprendimento delle regole delle emozioni) orientano cognizione e condotta Natura prescrittiva delle emozioni: insieme culturalmente prescritto di risposte e condotte adottate in un dato contesto  determinismo culturale funzioni socioculturali (significato funzionale di un’emozione in riferimento al contesto socio-culturale) LIMITE: Emozioni ridotte a semplici abitudini sociali, negando loro valore soggettivo nel’esperienza personale dell’individuo Luigi Anolli - Le emozioni 48
  • 49. EMOZIONE = PROCESSO COMPLESSO E MULTIFATTORIALE Emozioni = processi complessi e multifattoriali, composti da:     valutazione della situazione attivazione dell’organismo espressione e manifestazione delle risposte emotive prontezza e preparazione all’azione  Per la sua complessità è corretto parlare di esperienza emotiva  Particolare importanza assume in questo ambito il processo di valutazione dell’evento: le emozioni sorgono in relazione agli interessi dell’individuo in un processo di mediazione fra evento e interessi Luigi Anolli - Le emozioni 49