1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE e URBINO
Facoltà di Scienze della formazione
L’autismo:“L’autismo:
questo conosciuto”questo conosciuto
Lucio Cottini
2. La persona con autismo:
Criteri diagnostici adottati da Rutter (1978)Criteri diagnostici adottati da Rutter (1978)
1 Età di insorgenza nei primi due anni e mezzo
2 Modalità di evitamento visiva e corporea2 Modalità di evitamento visiva e corporea
3 Desiderio di immutabilità dell'ambiente
4 Attaccamento verso alcuni oggetti4 Attaccamento verso alcuni oggetti
5 Particolarità del linguaggio
6 Presenza di stereotipie motorie6 Presenza di stereotipie motorie.
3. La persona con autismo:
Criteri diagnostici (DSM IV)Criteri diagnostici (DSM IV)
1) Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
(per la diagnosi di autismo devono essere presenti
almeno due elementi fra quelli seguenti):
a) marcata compromissione nell’uso di svariati comportamenti non verbal
come lo sguardo diretto, l’espressione mimica, le posture corporee e i ges
che regolano l’interazione sociale;che regolano l interazione sociale;
b) incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello d
sviluppo;
c) mancanza di ricerca spontanea nella condivisione di gioie, interessi
obiettivi con altre persone (ad esempio: non mostrare, portare, né richiamar
l’attenzione su oggetti di proprio interesse);l attenzione su oggetti di proprio interesse);
d) mancanza di reciprocità sociale ed emotiva.
4. La persona con autismo:
Criteri diagnostici (DSM IV)Criteri diagnostici (DSM IV)
2) Compromissione qualitativa della comunicazione sociale
(per la diagnosi di autismo deve essere presente(per la diagnosi di autismo deve essere presente
almeno un elemento fra quelli seguenti):
a) ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato (no
àaccompagnato da un tentativo di compenso attraverso modalità alternative d
comunicazione come gesti o mimica);
b) in soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione dell) gg g gg g , p
capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri;
c) uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio eccentrico;
d) di i hi di i l i i t i di i hi di i it id) mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei o di giochi di imitazion
sociale adeguati al livello di sviluppo..
5. La persona con autismo:
Criteri diagnostici (DSM IV)Criteri diagnostici (DSM IV)
3) Modalità di comportamento, interessi e attività ristretti,
i titi i t ti tiripetitivi e stereotipati
(per la diagnosi di autismo deve essere presente
almeno un elemento fra quelli seguenti):almeno un elemento fra quelli seguenti):
) dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipa) dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipa
nomali o per intensità o per focalizzazione;
) sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici;
) manierismi motori stereotipati e ripetitivi (battere o torcere le mani o il capo,
omplessi movimenti di tutto il corpo);
d) persistente ed eccessivo interesse per parti di oggettid) persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti.
6. Sindrome di Asperger
C/ L'anomalia causa compromissione clinicamente significativa
dell'area sociale, lavorativa o di altre aree importanti delp
funzionamento.
D/ Non vi è un ritardo del linguaggio clinicamente significativo (perD/ Non vi è un ritardo del linguaggio clinicamente significativo (per
es., all'età di 2 anni sono usate parole singole, all'età di 3 anni sono
usate frasi comunicative).
E/ Non vi è un ritardo clinicamente significativo dello sviluppo
cognitivo o dello sviluppo di capacità di auto- accudimento adeguatecognitivo o dello sviluppo di capacità di auto accudimento adeguate
all'età, del comportamento adattivo (tranne che dell'interazione
sociale) e della curiosità per l'ambiente nella fanciullezza.
F/ Non risultano soddisfatti i criteri per un altro specifico Disturbo
Generalizzato dello Sviluppo o per la Schizofreniapp p f
7. Disturbi Spettro Autistico
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Fra i più devastanti disordini dell’infanzia in termini di:Fra i più devastanti disordini dell infanzia in termini di:
Prevalenza 1/166 - Fombonne 2003Prevalenza 1/166 - Fombonne, 2003
7,3 / 1000 (1/137) - Fombonne, 2006
[2 5 / 10 000 fino a 15 20 anni fa][2-5 / 10.000 fino a 15 - 20 anni fa]
Patologia in sè e disturbi associatiPatologia in sè e disturbi associati
Outcome
Impatto sulla famigliaImpatto sulla famiglia
Costo per la società
9. Primi segni sospetti diPrimi segni sospetti di AutismoAutismo
Le prime anomalie vengono riscontrate nel 90% dei
casi nei primi 24 mesicasi nei primi 24 mesi.
Le preoccupazioni più comuni riguardano:Le preoccupazioni più comuni riguardano
• ritardo del linguaggio
• ritardo dell’udito
• bambini troppo buoni o
• bambini troppo irritabili
Ulteriori deficit più difficili da cogliere:
• carenza nell’attenzione selettiva;
• mancanza di comunicazione di tipo proto-
dichiarativa:dichiarativa:
• mancato sviluppo del gioco simbolico
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21. MODELLI ESPLICATIVI DELL’AUTISMO:
UN TENTATIVO DI SINTESIUN TENTATIVO DI SINTESI
Deficit della teoria della mente
Deficit primario nella relazione interpersonale
Deficit delle funzioni esecutive programmatorieDeficit delle funzioni esecutive programmatorie
Deficit di coerenza centrale
Deficit nella simulazione mentale
Mente enattivaMente enattiva
22. Autistic Continuum
Wi G ld 1979 Wi 1988Wing e Gould, 1979, Wing 1988
Studio epidemiologico su soggetti autistici ed
autistic likeautistic like,
Indipendentemente dal livello intellettivo
Il i t L tIl passivoIl riservato Lo stranoIl passivo
• Distinzione dei ritardati mentali “socievoli”
• Effetto età sull’appartenenza all’uno o all’altro gruppo
26. Da Cohen e Donnellan (1987)Da Cohen e Donnellan (1987)
Non esiste un singolo “miglior” trattamento per tutti gliNon esiste un singolo “miglior” trattamento per tutti gli
autistici. Bisogna saper mettere in discussione le nostreautistici. Bisogna saper mettere in discussione le nostreautistici. Bisogna saper mettere in discussione le nostreautistici. Bisogna saper mettere in discussione le nostre
stesse convinzioni sui bisogni dei singoli individuistesse convinzioni sui bisogni dei singoli individui
autistici in momenti diversi del loro sviluppo.autistici in momenti diversi del loro sviluppo.
Se esiste un qualche messaggio da imparare dalla storiaSe esiste un qualche messaggio da imparare dalla storia
della ricerca e del trattamento sull’autismo è questo:della ricerca e del trattamento sull’autismo è questo:
diffidate delle ideologie e di ogni professionista chediffidate delle ideologie e di ogni professionista chediffidate delle ideologie e di ogni professionista chediffidate delle ideologie e di ogni professionista che
dichiari con entusiasmo “notevoli successi”.dichiari con entusiasmo “notevoli successi”.
27. EVIDENZE RECENTI
Importanti lavori recenti (Ballaban-Gill et al 2006;Importanti lavori recenti (Ballaban Gill et al., 2006;
Beadle-Brown et al., 2008) mettono in luce come
permanga lifetime la disabilità socialepermanga lifetime la disabilità sociale.
L diffi ltà di i t i d ll ti ti hLa difficoltà di integrazione delle persone autistiche
è quindi connessa prevalentemente al loro “essere
ti ti h ” i bl i i ti i i li Ciòautistiche”, ai problemi comunicativi e sociali. Ciò
rimanda all’importanza di progettare non solo
t i h t ti di it ti lltecniche ma contesti di vita pensati sulle
caratteristiche dell’autismo in cui anche quelle
t i h t i li ffi itecniche possono trovare migliore efficacia.
28. Esperienze ultimi decenniEsperienze ultimi decenni
Necessità di una fortissima integrazione e
visione ecologica (ampia) degli interventi dig ( p ) g
abilitazione e riabilitazione.
“Nulla è più assurdo, per un (adulto) autistico,
di interventi tecnici psicoeducativi o altrodi interventi tecnici, psicoeducativi o altro
condotti al di fuori di una coerenza e di una
integrazione tra intervento stesso il contestointegrazione tra intervento stesso, il contesto
di vita e le prospettive esistenziali” (Barale,
2003)2003).