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Sviluppo dell’affettività e la
costruzione del rapporto
amoroso tra i coniugi
Monika Grygiel
Tre sfere dell’apparato psichico:
* Conoscitiva : percezione, attenzione,
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* Volitiva: decisione, azione
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positive in risposta all’ambiente in cui vive
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I fenomeni affettivi, in base
all’intensità, alla durata e alla
modalità di insorgenza, si dividono
in:
 SENTIMENTI
 EMOZIONI
 UMORE
 Passioni
René Spitz
 Studia

la genesi dei primi rapporti
oggettuali fondanti la vita affettiva del
bambino
Lo sviluppo infantile avviene per stadi:






lo “stadio pre-oggettuale” (alla nascita), nel bambino si
osservano fenomeni/sorrisi connessi non a stimoli
esterni,
lo "stadio dell’oggetto precursore" (tra i tre e i cinque
mesi): il neonato sorride indifferentemente alla comparsa
di un viso noto. Questa fase detta “del sorriso
indiscriminato” è un periodo critico in cui si formano i
legami sociali.
A partire dai 6 mesi, i bambini sorridono solo in presenza
di visi conosciuti.
Organizzatori della vita psichica:
1. SORRISO (3° mese)
* passaggio dalla passività all’attività
* si stabiliscono tracce di memoria coscienti

2. ANGOSCIA DELL’ESTRANEO (8° mese)
* dispiacere con carattere psicologico
* capacità di discriminazione
* relazioni sociali più ricche
* prevale la percezione esterna
3. GESTO DEL DINIEGO e il “NO”
(8°- 12°mese)
* capacità di astrazione

* capacità di comunicare a distanza
Come comunica un bambino
 VAGITO
 VOCALIZZAZIONI
 LALLAZIONE
 GERGO
 PAROLE
Come comunica la madre
 Comunicazione tattile
 Comunicazione vocale
 Comunicazione visiva
 Comunicazione verbale
 Spitz

ha stabilito il modo nel quale, da una
situazione pre-oggettuale, il bambino
arriva al rapporto d’oggetto attraverso una
progressiva
convergenza
e
concentrazione dell’esperienza istintiva e
senso-motoria sulla madre quale oggetto
primario privilegiato.
DONALD WINNICOTT
 Esperienza transizionale
 Oggetto transizionale
 Holding
 Madre sufficientemente buona
Primi sviluppi della formazione del
rapporto oggettuale
Alla nascita, la vita psichica del bambino
si traduce in esperienze globali primarie
di appartenenza e alienità, come
espressioni del principio di piacere/
dispiacere.
2. Ripetendo
in
maniera
sufficiente
l’esperienza di piacere, si anima una
presenza buona: l’oggetto interno buono.
1.
3. Al 3° mese l’oggetto interno buono si
presentifica su su un oggetto reale
percepito (volto umano) per poi
spostarsi su oggetti transizionali.
4. Tra il 6° e l’8° mese la madre diventa
oggetto a sé stante e matura il
riconoscimento dell’estraneo.
Disturbi del rapporto oggettuale
 Disturbi da carenza
 Disturbi da atteggiamento materno

inadeguato
Disturbi da carenza
 - depressione anaclitica,
 - marasma
 - ospedalismo
Disturbi da atteggiamento materno
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 Integrazione tra gli oggetti parziali
 Angoscia depressiva
 Elaborazione del lutto
 Riparazione
 Gratitudine versus invidia






Pericolo dell’esperienza della perdita dell’oggetto
d’amore,
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salvezza del Sé,
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amare
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processo di inveramento che comincia con la
madre.
Meccanismi di difesa contro le angosce
depressive
 Difese maniacali
“Non è vero che ho distrutto l’oggetto d’amore: anzi, è
assolutamente integro e qualsiasi cosa io faccia, non lo
danneggerà mai”

 Difese di tipo cinico
“E’ inutile darsi tanta pena, l’oggetto non ne vale la
pena”

 Ritualizzazioni
Periodo neonatale
 Attaccamento del neonato alla madre

(Bowlby)
 Umore variabile, intimamente connesso a
stati interni. Dopo il 6° mese comincia ad
essere legato a stimoli e segnali sociali
esterni.
 Fase orale (Freud)
 Danni da protratte separazioni (Spitz)
15° mesi – 2/3 anni
 Accelerazione dello sviluppo motorio e

cognitivo
 Acquisizione della capacità di camminare
 Acquisizione del linguaggio
 Piacere nell’esplorazione e scoperte
 Fase anale (Freud)
 Manifestazioni affettive organizzate
Periodo pre-scolare (2,5 anni – 6 anni)
 Crescita fisica ed emotiva
 Capacità di esprimere sentimenti

complessi
 Comincia la capacità di cooperare e
condividere
 Fase fallica
6 – 12 anni
 Fase di latenza (Freud) e superamento del

complesso edipico
John Bowlby
 L’attaccamento è il bisogno di percepire la

vicinanza con una persona di riferimento,
soprattutto in particolari circostanze.
 Si struttura nei primi mesi di vita intorno ad
un’unica figura che rappresenta la base
sicura.
 Successivamente si allarga ad altre figure
fino a ridursi ed modificarsi.
Fasi di sviluppo dell’attaccamento






Dalla nascita a 8-12 settimane: il bambino
lentamente comincia a discriminare le persone e
a riconoscere la madre dall’odore e dalla voce.
6-7 mese: la capacità di discriminare si affina.
Dal 9° mese: l’attaccamento si fa stabile e
visibile.
Il comportamento di attaccamento è stabile ed
evidente fino ai 3 anni, quando il bambino
diventa capace di sentirsi tranquillo e sicuro in
ambiente sconosciuto, sapendo che la “mamma
tornerà”.




L’attaccamento determina lo sviluppo della
persona.
Diventa un aspetto della personalità e un
modello relazionale per i rapporti successivi.
E’ condizionato anche dalla durata e periodo
della separazione dalla madre, dalla capacità di
resilienza dell’individuo e dalle caratteristiche
dell’ambiente in cui vive.
Attaccamento sicuro
 il bambino sente di avere dalla figura di

riferimento protezione, senso di sicurezza
e affetto e si sente libero di poter
esplorare il mondo
 La madre è: sensibile ai segnali del
bambino, disponibile e pronta a
rispondere alle richieste, di protezione ed
affetto, del bambino.
 Sicurezza nell’esplorazione del mondo
 Convinzione di essere amabile
 Capacità di tollerare separazioni

prolungate
 Nessun timore di essere abbandonato
 Sé positivo ed affidabile,
 Altro positivo ed affidabile
 gioia
Attaccamento insicuro-evitante






il bambino avverte instabilità, prudenza,
eccessiva dipendenza, paura di essere
abbandonato.
È convinto che le sue richieste di aiuto non
incontreranno disponibilità o verranno rifiutate
È convinto di poter fare affidamento solo su se
stesso nelle difficoltà
Madre: respinge ogni richiesta di conforto o
protezione










Insicurezza nell’esplorazione del mondo
Convinzione di non essere amato
Percezione del distacco come prevedibile
Evitamento della relazione e dell’intimità
Fiducia solo in se stessi
Assenti richieste di aiuto
Sé positivo ed affidabile
Altro negativo e inaffidabile
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Attaccamento Insicuro Ansioso
Ambivalente
 Non c’è certezza che la figura di

attaccamento sia disponibile
 L’esplorazione del mondo è incerta,
ansiosa
 Il bambino è incline all’angoscia da
separazione
 La madre è disponibile in alcune occasioni
e non in altre, con frequenti separazioni e
minacce di abbandono.
 Insicurezza nell’esplorazione del mondo
 Convinzione di non essere amabile
 Incapacità a tollerare distacchi prolungati
 Ansia di abbandono
 Sé negativo e inaffidabile
 Altro positivo e affidabile
 Colpa
Relazioni di coppia







SICURO: intimità, rispetto, apertura emotiva, risoluzione
costruttiva dei conflitti
ANSIOSO/AMBIVALENTE: passione, rabbia, gelosia,
ossessività, provocazione dei conflitti rimandando la
rottura del legale
EVITANTE: svalutazione della relazione, esaltazione
dell’indipendenza e della libertà, scarsa intimità,
anaffettività, evitamento dei conflitti.
DISORGANIZZATO: difficilmente coinvolto in una
relazione affettiva, assume ruolo passivo e dipendente.
Si autocolpevolizza per i problemi, con difficoltà a
comunicare.
Dal’innamoramento all’amore
 “La capacità di innamorarsi è la capacità

di collegare l’idealizzazione al desiderio
erotico e la potenzialità di stabilire una
relazione oggettuale profonda” (Kernberg)
 Riattivazione dei conflitti del passato
 Processo di lutto
 Attrazione reciproca e desiderio reciproco
 Capacità di stabilire una piena relazione

sessuale
 Intimità emotiva
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Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso 2

  • 1. Sviluppo dell’affettività e la costruzione del rapporto amoroso tra i coniugi Monika Grygiel
  • 2. Tre sfere dell’apparato psichico: * Conoscitiva : percezione, attenzione, memoria, intelligenza, pensiero * Volitiva: decisione, azione * Affettiva o timica
  • 3. “Ogni processo intellettivo fa risuonare dei sentimenti, e viceversa i sentimenti, possono destare dei ricordi e guidare il nostro pensiero. I processi affettivi e intellettivi non sono che aspetti diversi della medesima vita psichica” (Bleuler)
  • 4. Affettività L'insieme dei sentimenti e delle emozioni di un individuo oltre al carattere assunto da un particolare stato psichico. Spettro di sentimenti ed emozioni negative e positive in risposta all’ambiente in cui vive e alle relazioni di intimità.
  • 5. I fenomeni affettivi, in base all’intensità, alla durata e alla modalità di insorgenza, si dividono in:  SENTIMENTI  EMOZIONI  UMORE  Passioni
  • 6. René Spitz  Studia la genesi dei primi rapporti oggettuali fondanti la vita affettiva del bambino
  • 7. Lo sviluppo infantile avviene per stadi:    lo “stadio pre-oggettuale” (alla nascita), nel bambino si osservano fenomeni/sorrisi connessi non a stimoli esterni, lo "stadio dell’oggetto precursore" (tra i tre e i cinque mesi): il neonato sorride indifferentemente alla comparsa di un viso noto. Questa fase detta “del sorriso indiscriminato” è un periodo critico in cui si formano i legami sociali. A partire dai 6 mesi, i bambini sorridono solo in presenza di visi conosciuti.
  • 8. Organizzatori della vita psichica: 1. SORRISO (3° mese) * passaggio dalla passività all’attività * si stabiliscono tracce di memoria coscienti 2. ANGOSCIA DELL’ESTRANEO (8° mese) * dispiacere con carattere psicologico * capacità di discriminazione * relazioni sociali più ricche * prevale la percezione esterna
  • 9. 3. GESTO DEL DINIEGO e il “NO” (8°- 12°mese) * capacità di astrazione * capacità di comunicare a distanza
  • 10. Come comunica un bambino  VAGITO  VOCALIZZAZIONI  LALLAZIONE  GERGO  PAROLE
  • 11. Come comunica la madre  Comunicazione tattile  Comunicazione vocale  Comunicazione visiva  Comunicazione verbale
  • 12.  Spitz ha stabilito il modo nel quale, da una situazione pre-oggettuale, il bambino arriva al rapporto d’oggetto attraverso una progressiva convergenza e concentrazione dell’esperienza istintiva e senso-motoria sulla madre quale oggetto primario privilegiato.
  • 13. DONALD WINNICOTT  Esperienza transizionale  Oggetto transizionale  Holding  Madre sufficientemente buona
  • 14. Primi sviluppi della formazione del rapporto oggettuale Alla nascita, la vita psichica del bambino si traduce in esperienze globali primarie di appartenenza e alienità, come espressioni del principio di piacere/ dispiacere. 2. Ripetendo in maniera sufficiente l’esperienza di piacere, si anima una presenza buona: l’oggetto interno buono. 1.
  • 15. 3. Al 3° mese l’oggetto interno buono si presentifica su su un oggetto reale percepito (volto umano) per poi spostarsi su oggetti transizionali. 4. Tra il 6° e l’8° mese la madre diventa oggetto a sé stante e matura il riconoscimento dell’estraneo.
  • 16. Disturbi del rapporto oggettuale  Disturbi da carenza  Disturbi da atteggiamento materno inadeguato
  • 17. Disturbi da carenza  - depressione anaclitica,  - marasma  - ospedalismo
  • 18. Disturbi da atteggiamento materno inadeguato  Coma  Colica del 3 mese  Eczema infantile  Carattere aggressivo ipertimico  Autismo infantile precoce
  • 19. S. Freud e stadi psico-sessuali infantili  FASE ORALE  FASE ANALE  FASE FALLICA  FASE di LATENZA  FASE GENITALE
  • 20. Melanie Klein  Posizione schizo-paranoide (4°-6° mese)  Posizione depressiva (6° -12° mese)
  • 21. Posizione schizo-paranoide  Scissione  Identificazione  Angosce di persecuzione
  • 22. Posizione depressiva  Integrazione tra gli oggetti parziali  Angoscia depressiva  Elaborazione del lutto  Riparazione  Gratitudine versus invidia
  • 23.      Pericolo dell’esperienza della perdita dell’oggetto d’amore, L’Io, perso il controllo onnipotente sugli oggetti, realizza la sua dipendenza dall’oggetto. Perdere l’oggetto d’amore vorrebbe dire perdere parte del Sé, Affermazione della realtà come condizione per la salvezza del Sé, Dal principo del piacere al principio di realtà.
  • 24. * Nasce il sentimento di colpa. * Emerge la capacità di dedizione o capacità di amare * Hanno inizio i meccanismi riparativi * Il bambino può esplorare il mondo in un processo di inveramento che comincia con la madre.
  • 25. Meccanismi di difesa contro le angosce depressive  Difese maniacali “Non è vero che ho distrutto l’oggetto d’amore: anzi, è assolutamente integro e qualsiasi cosa io faccia, non lo danneggerà mai”  Difese di tipo cinico “E’ inutile darsi tanta pena, l’oggetto non ne vale la pena”  Ritualizzazioni
  • 26. Periodo neonatale  Attaccamento del neonato alla madre (Bowlby)  Umore variabile, intimamente connesso a stati interni. Dopo il 6° mese comincia ad essere legato a stimoli e segnali sociali esterni.  Fase orale (Freud)  Danni da protratte separazioni (Spitz)
  • 27. 15° mesi – 2/3 anni  Accelerazione dello sviluppo motorio e cognitivo  Acquisizione della capacità di camminare  Acquisizione del linguaggio  Piacere nell’esplorazione e scoperte  Fase anale (Freud)  Manifestazioni affettive organizzate
  • 28. Periodo pre-scolare (2,5 anni – 6 anni)  Crescita fisica ed emotiva  Capacità di esprimere sentimenti complessi  Comincia la capacità di cooperare e condividere  Fase fallica
  • 29. 6 – 12 anni  Fase di latenza (Freud) e superamento del complesso edipico
  • 30. John Bowlby  L’attaccamento è il bisogno di percepire la vicinanza con una persona di riferimento, soprattutto in particolari circostanze.  Si struttura nei primi mesi di vita intorno ad un’unica figura che rappresenta la base sicura.  Successivamente si allarga ad altre figure fino a ridursi ed modificarsi.
  • 31. Fasi di sviluppo dell’attaccamento     Dalla nascita a 8-12 settimane: il bambino lentamente comincia a discriminare le persone e a riconoscere la madre dall’odore e dalla voce. 6-7 mese: la capacità di discriminare si affina. Dal 9° mese: l’attaccamento si fa stabile e visibile. Il comportamento di attaccamento è stabile ed evidente fino ai 3 anni, quando il bambino diventa capace di sentirsi tranquillo e sicuro in ambiente sconosciuto, sapendo che la “mamma tornerà”.
  • 32.    L’attaccamento determina lo sviluppo della persona. Diventa un aspetto della personalità e un modello relazionale per i rapporti successivi. E’ condizionato anche dalla durata e periodo della separazione dalla madre, dalla capacità di resilienza dell’individuo e dalle caratteristiche dell’ambiente in cui vive.
  • 33. Attaccamento sicuro  il bambino sente di avere dalla figura di riferimento protezione, senso di sicurezza e affetto e si sente libero di poter esplorare il mondo  La madre è: sensibile ai segnali del bambino, disponibile e pronta a rispondere alle richieste, di protezione ed affetto, del bambino.
  • 34.  Sicurezza nell’esplorazione del mondo  Convinzione di essere amabile  Capacità di tollerare separazioni prolungate  Nessun timore di essere abbandonato  Sé positivo ed affidabile,  Altro positivo ed affidabile  gioia
  • 35. Attaccamento insicuro-evitante     il bambino avverte instabilità, prudenza, eccessiva dipendenza, paura di essere abbandonato. È convinto che le sue richieste di aiuto non incontreranno disponibilità o verranno rifiutate È convinto di poter fare affidamento solo su se stesso nelle difficoltà Madre: respinge ogni richiesta di conforto o protezione
  • 36.          Insicurezza nell’esplorazione del mondo Convinzione di non essere amato Percezione del distacco come prevedibile Evitamento della relazione e dell’intimità Fiducia solo in se stessi Assenti richieste di aiuto Sé positivo ed affidabile Altro negativo e inaffidabile Tristezza e dolore
  • 37. Attaccamento Insicuro Ansioso Ambivalente  Non c’è certezza che la figura di attaccamento sia disponibile  L’esplorazione del mondo è incerta, ansiosa  Il bambino è incline all’angoscia da separazione  La madre è disponibile in alcune occasioni e non in altre, con frequenti separazioni e minacce di abbandono.
  • 38.  Insicurezza nell’esplorazione del mondo  Convinzione di non essere amabile  Incapacità a tollerare distacchi prolungati  Ansia di abbandono  Sé negativo e inaffidabile  Altro positivo e affidabile  Colpa
  • 39. Relazioni di coppia     SICURO: intimità, rispetto, apertura emotiva, risoluzione costruttiva dei conflitti ANSIOSO/AMBIVALENTE: passione, rabbia, gelosia, ossessività, provocazione dei conflitti rimandando la rottura del legale EVITANTE: svalutazione della relazione, esaltazione dell’indipendenza e della libertà, scarsa intimità, anaffettività, evitamento dei conflitti. DISORGANIZZATO: difficilmente coinvolto in una relazione affettiva, assume ruolo passivo e dipendente. Si autocolpevolizza per i problemi, con difficoltà a comunicare.
  • 40. Dal’innamoramento all’amore  “La capacità di innamorarsi è la capacità di collegare l’idealizzazione al desiderio erotico e la potenzialità di stabilire una relazione oggettuale profonda” (Kernberg)  Riattivazione dei conflitti del passato  Processo di lutto
  • 41.  Attrazione reciproca e desiderio reciproco  Capacità di stabilire una piena relazione sessuale  Intimità emotiva  Capacità di gratitudine e di colpa  Capacità di tollerare l’ambivalenza  Il senso di realizzazione dei propri ideali nella vicinanza con l’amato
  • 42.  Capacità di attaccamento reciproco  Capacità di dipendenza e autonomia  Capacità di identificazione ed empatia