1. Cantiere-scuola Italia – Luglio 2011
Robert Junalik
Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea: n°2009-1-
FR1-LEO05-07415
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GLI INTONACI DI CALCECANAPULO
UN PRODOTTO RECENTE PER L'ISOLAMENTO
L'utilizzo di canapa per la regolazione termica delle abitazioni è un fatto relativamente
recente: fu verso il 1985 che il Canapaio di l'Aude cercò di valorizzare le enormi quantità di
scarti dell'industria tessile. Questi scarti si presentano sotto forma di canapulo (dopo
l'estrazione della fibra).
L'ingengnere incaricato del progetto aveva un passato professionale legato al campo
dell'isolamento. Fu dunque un fatto naturale che intraprendesse ricerche in questo campo.
In seguito a diversi tentativi, nel 1994 apparvero i primi esempi di impasti a base di canapa
non trattata e di legante a base di calce.
IL PRINCIPIO
1) Un aggregato vegetale – dimensionalmente stabile (non si gonfia, non si restringe)
- isolante poiché contiene aria imprigionata
+
2) un legante (la calce)
=
3) una malta isolante
L'utilizzo della malta di calcecanapulo presenta un grande interesse per la bioarchitettura e
soprattutto per la ristrutturazione di vecchi edifici. In effetti, offre la possibilità di essere
applicata come intonaco sui muri.
Permette quindi di eliminare la parete fredda apportando così un buon isolamento termico.
La sua grande capacità traspirante permette l'allontanamento del vapore acqueo e lo
spostamento del punto di rugiada all'interno del muro.
In inverno, il muro può assorbire l'acqua in eccesso. Il cambiamento di stato da vapore a
liquido si accompagna ad un aumento di temperatura (fino a 4°C).
In estate, il muro lascia evaporare la sua eccedenza d'acqua e il cambiamento di stato da
liquido a vapore si accompagna ad un abbassamento della temperatura che contribuisce a
raffreddare l'abitazione.
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UNA SPECIFICA TECNICA
L'aggregato di canapa assorbe molta acqua durante la preparazione della malta. Quindi, in
caso d'utilizzo di calce idraulica (NHL), la canapa può assorbire l'acqua necessaria al corretto
funzionamento della presa del legante.
Per evitare questo problema, una calce aerea (CL) sarebbe più indicata.
Quindi il problema è la gestione dell'acqua in una miscela: ne è necessaria molta poiché la
canapa ne assorbe in gran quantità e ne deve restare ancora per il legante. Ma in seguito si
deve far seccare tutta quest'acqua rapidamente (prima che la fibra marcisca).
CARATTERISTICHE DELLA CANAPA DA UTILIZZARE
- Assenza di polveri: per un corretto funzionamento del legante.
- Una canapa chiara, secca e senza inizi di marcescenza per la conservazione del materiale.
- Una canapa senza fibre per facilitare la messa in opera.
- Degli aggregati sufficientemente grossi (troppo fini richiederebbero più calce, quindi il
prodotto sarebbe meno isolante).
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QUALI LEGANTI E CHE DOSAGGI?
Le prestazioni dipendono dal dosaggio di calce.
Da 100 kg fino a 900 kg /m3
Più è presente calce, meno la malta sarà efficace termicamente ma vi sarà un aumento della
resistenza meccanica e un aumento dell'inerzia..
• Le calci
Come visto in precedenza, la canapa assorbe molta acqua e dunque la calce idraulica
funziona meno bene..
Utilizzeremo allora preferibilmente una calce aerea che produrrà la sua carbonatazione a
partire dal CO2 dell'aria..
In certi casi, potremo apportare idraulicità a questa calce per esempio aggiungendo della
polvere di pozzolana, questa per i getti di calcecanapulo a getto e i pavimenti.
Può essere interessante mischiare una porzione di calce idraulica alla calce aerea (dal 15 al
25%).
• I dosaggi
- Per i getti di calcecanapulo (muri casserati) :
22 kg di calce/100 l di canapa
- Per i massetti : Acqua : 45 l
Calce : 35 kg
Canapa : 100 l
- Per gli intonaci:
Oppure
Acqua : 60 l 60 l
Calce aerea (CL) : 25 kg 37,5 kg
Calce idraulica (NHL) : 8 kg 0 kg
Canapulo : 100 l 100 l
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Molto importante: nota sull'impasto
Il modo di procedere sarà differente a seconda se si utilizzi una betoniera o un impastatrice.
• Betoniera
Le modalità di procedura sono le seguenti :
1. Introdurre la totalità dell'acqua.
2. Introdurre la calce.
3. Impastare fino all'ottenimento di una “boiacca” omogenea.
4. Introdurre gli aggregati di canapa staccando i grumi compressi.
5. Impastare fino all'ottenimento di un impasto omogeneo.
Impostazioni :
- Velocità di rotazione lenta.
- Massima inclinazione del serbatoio.
• Impastatrice
Le modalità di procedura sono le seguenti :
1. Introdurre il canapulo.
2. Introdurre 1/3 dell'acqua di miscelazione.
3. Introdurre progressivamente il legante e il resto dell'acqua.
4. Impastare sino all'ottenimento di una miscela omogenea.
Impostazioni :
- Velocità di rotazione ridotta al minimo.
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GLI STRUMENTI :
• Per gli intonaci :
- Betoniera o impastatrice
- Carriola, gavasso e secchio
- Frattazzo grande e piccolo
(è possibile fabbricare una piastra in compensato di 40 x 30 cm con un'impugnatura spostata
per reggere una gran quantità di canapa)
- Cazzuole
- Regolo da stuccatore o grande cazzuola
- Pennellessa
• Per i massetti :
- Betoniera o impastatrice
- Carriole
- Rastrello
- Mazzeranga
- Regolo (due lunghi da 3 m, uno corto da 2m)
- Un grande frattazzo
- Livella o distanziometro
MESSA IN OPERA DI UN INTONACO IN CALCECANAPULO
1) Pulire i muri dalla polvere oppure scrostare l'intonaco esistente.
Per i blocchetti di calcestruzzo prevedere uno strato di aderenza tramite posa di un rinzaffo
in sabbia e calce.
2) Per i mattoni cotti, bagnare il supporto la sera e ribagnare il mattino tramite un
nebulizzatore.
3) Preparare l'impasto.
4) Mettere in opera la malta di calcecanapulo in 2 passaggi fino a raggiungere da 4 a 5 cm di
spessore.
− 1° passaggio : 3 cm : applicare la malta con la cazzuola senza staggiare e
senza comprimere (lasciare senza toccare).
− 2° passaggio : il pomeriggio o il giorno seguente.
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Applicare ma stendere con la cazzuola e con la staggia da stuccatore.
Si staggia all'inizio della presa se non si applicheranno altre finiture.
5) Ventilare bene il cantiere e lasciar seccare.
6) Dopo l'essicazione, se lo desiderate, può essere applicata una finitura : es. Una finitura di
calcecanapulo fine (60l d’acqua, 50 kg di calce aerea, 100 l di canapulo fine).
− Possibilità di finitura :
frattazzatura
lisciatura con la cazzuola
lisciatura con la spugna
lisciatura con velo di calce.
Dopo l'applicazione, è anche possibile dipingere l'intonaco di calcecanapulo applicando una
patina composta d'acqua e di pigmenti naturali.
− Altre possibili finiture :
Intonaco di sabbia e calce (sabbia fine e calce aerea)
Intonaco di terra cruda
7) Realizzate le finiture, lasciar essiccare diverse settimane prima di rientrare nell'abitazione.
L’intonaco nel suo insieme sarà perfettamente secco soltanto dopo 6 mesi o un anno a
seconda dell'igrometria e della ventilazione.
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MESSA IN OPERA DI UN MASSETTO IN CALCECANAPULO
- Lavorare in un'abitazione lontano senza problemi di risalita capillare (dai muri e massetti).
- Eseguire lo scavo di fondazione.
- Creare un canale di ventilazione al suolo.
- Mettere in opera i diversi condotti per impianti.
- Mettere in opera un letto di sassi lavati +/- 20 cm.
- Effettuare l'impasto in betoniera o con l'impastatrice.
- Mettere in opera la malta di calcecanapulo (da 12 a 15 cm di spessore direttamente sui
sassi, mantenendo il livello).
- Lo spessore della malta desiderato si ottiene in un solo passaggio.
- Comprimere leggermente senza forzare.
- Frattazzare.
Attenzione : aspettare almeno 40 giorni prima di rivestire.
Ventilare il cantiere.
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