“L’uomo vive simultaneamente in due mondi : quello della materia e il mondo dei simboli. Nel pensare utilizziamo una vasta gamma di sistemi simbolici : linguistici, matematici, figurativi, musicali, rituali. Senza tali sistemi non avremmo né arte né scienza, né legge, né filosofia,e neppure i rudimenti stessi della civiltà : saremmo, in altri termini, animali.
Pertanto i simboli sono indispensabili ma possono essere anche fatali.[…] Anche il miglior libro di cucina non sostituirà mai un pranzo, sia pure l peggiore : la cosa sembra abbastanza ovvia. Eppure in tutte le età gli uomini sono caduti nell’errore di considerare i simboli più reali di ciò che rappresentano.
1. (1) Evoluzione :
L’Uomo è Memoria dell’Universo
Sviluppo delle funzioni :
Omeostatiche, Emozionali,
Razionali
2. Uomo creatura cosmica
• Il corpo emerge dal “plasma cosmico” dell’inizio dei
tempi, composto di cariche elettriche fluttuanti in una
enorme quantità di gas incandescente: energia quasi
allo stato puro! Mano a mano che la temperatura
diminuisce, processo che richiede miliardi di anni, gli
atomi si condensano e si stabilizzano, dando origine alla
materia. Stelle e Galassie cominciano a formarsi da quel
primo atomo di idrogeno, composto da un protone e da
un neutrone, che via via diventa elio, cioè la fusione di
quattro atomi di idrogeno, che a loro volta si fonderanno
tra loro in atomi sempre più densi e pesanti: carbonio,
azoto, ossigeno, fosforo, silicio, dando origine alla terra
primordiale. L’uomo è dunque a tutti gli effetti una
creatura cosmica, che racchiude in se la memoria
dell’intero Universo. Gli atomi del nostro corpo sono gli
stessi che quindici miliardi di anni fa cominciarono ad
aggregarsi e a creare la materia, il mondo della madre, il
luogo dell’origine della vita.
3. • Occorrono dieci miliardi di anni perchè appaia la Terra, o
meglio un oceano primigenio, una culla ancestrale
costituita di "brodo primordiale" dove si agitano le
molecole nate dall’aggregazione dei primi atomi.
• Siamo a 3,5 miliardi di anni fa. La vita genera la vita.
L’ossigeno inizia ad essere prodotto dal metabolismo
degli organismi anaerobici, i primi batteri, e con
l’ossigeno compaiono i processi ossidativi e di
combustione.
• Dopo la terra e l’acqua compaiono l’aria e il fuoco.
• I metabolismi e le trasformazioni cellulari diventano più
veloci con la comparsa dei processi di combustione e
ossidazione. L’energia viene estratta dalla materia, il
fuoco senza fiamma delle reazioni chimiche organiche
libera, espande e trasforma.
• Per due miliardi di anni i batteri sono i soli e incontrastati
esseri viventi del pianeta terra. 1,5 miliardi di anni fa
compaiono i primi organismi unicellulari. Né i batteri né
le cellule sono visibili a occhio nudo, ma tra loro vi è la
stessa differenza che passa tra la struttura di una
capanna e quella di una cattedrale gotica.
4. • L’aumento della dimensione e il ritiro delle acque necessita
di una struttura sempre più solida all’interno (lo scheletro)
che permetta il movimento in presenza di maggiore gravità (i
muscoli), che sostituisca efficacemente l’ambiente marino (il
sangue e la circolazione). Organismi vegetali e animali
pluricellulari si diversificano nel corso degli ultimi settecento
milioni di anni generando la varietà di piante e animali che
hanno popolato e popolano il nostro pianeta. Con l’uscita
dall’acqua e a contatto con la terra i sensi si differenziano e
si affinano, si sviluppa il sistema nervoso e
progressivamente la struttura cerebrale per coordinare le
attività divenute più numerose e complesse. Compaiono le
prime strutture cerebrali (talamo e ipotalamo) che
permettono il controllo dell’omeostasi, cioè la facoltà di
mantenere l’equilibrio interno al variare delle condizioni
ambientali. Il primo barlume di istintiva coscienza animale si
instaura duecento milioni di anni fa nei rettili. Cento milioni di
anni dopo fanno la loro comparsa i mammiferi e compare lo
strato successivo, il cervello emozionale, detto sistema
limbico. Venti milioni di anni fa nell’uomo compare il terzo
strato: le circonvoluzioni della corteccia cerebrale. Ha inizio
l’attività razionale, nasce la mente.
5. (2) La percezione passa
da “Mondo 1”
a “Mondo 2”
Velo delle illusioni
6. La mente e il dominio dell’illusione
• Con la mente la realtà può essere rappresentata
attraverso l’immaginazione, il pensiero stabilisce la
possibilità di ergersi al di sopra della materia, di
comprenderne la struttura, di modificarla, di assumerne
in una certa misura il controllo. Il potere della mente
rivela d’altronde un terribile paradosso: quello di usare la
realtà per creare e sostituirle un’altra realtà.
• Qui comincia il dominio dell’illusione e della polarità,
ossia dell’idea che la realtà sia separata in poli opposti e
contrastanti.
• La realtà non è quella che crediamo di osservare, perché
siamo pieni di condizionamenti che derivano dall’uso di
sensi estremamente limitati e inoltre la realtà è spesso la
proiezione del nostro mondo interiore (Il velo di Maya).
7. L’Uomo e i due Mondi
• “L’uomo vive simultaneamente in due mondi : quello
della materia e il mondo dei simboli. Nel pensare
utilizziamo una vasta gamma di sistemi simbolici :
linguistici, matematici, figurativi, musicali, rituali. Senza
tali sistemi non avremmo né arte né scienza, né legge,
né filosofia,e neppure i rudimenti stessi della civiltà :
saremmo, in altri termini, animali.
• Pertanto i simboli sono indispensabili ma possono
essere anche fatali.[…] Anche il miglior libro di cucina
non sostituirà mai un pranzo, sia pure l peggiore : la
cosa sembra abbastanza ovvia. Eppure in tutte le età gli
uomini sono caduti nell’errore di considerare i simboli più
reali di ciò che rappresentano.”
“La prima ed ultima liberta” : J.Krishnamurti, 1969 Ed.Astrolabio
8. Mappare il Sistema in un Modello
• I sistemi concreti sono caratterizzati da proprietà proprie
ed oggettive mentre i sistemi astratti, cioè i modelli dei
sistemi concreti, sono definiti in base alle relazioni tra
osservatore e sistema concreto.
• L’osservatore seleziona da un numero infinito di unità e
relazioni un particolare insieme rispetto agli scopi che si
propone e alle caratteristiche che gli sono proprie.
• Quindi l’osservatore costruisce un sistema astratto,
modello di un sistema concreto, discriminando ciò che è
rilevante per lui da ciò che non lo è.
• Questo modello rappresenta la percezione soggettiva
dell’osservatore, che d’ora in poi non interagisce più con
la realtà oggettiva ma con il suo modello soggettivo.
9. Welcome in the Real World
Da Mondo 1 a Mondo 2
• Tra la realtà e l’osservatore viene posta un’interfaccia e
quindi noi non siamo più in contatto diretto con la realtà
ma interagiamo tramite l’interfaccia che con il nostro
pensiero abbiamo creato.
• Quindi le nostre azioni sono reazioni a ciò che pensiamo,
ed è per questo che è importante pensare correttamente.
10. Rapporto tra l’uomo e i due mondi
• La logica e la semantica, la linguistica e la metalinguistica
[…] analizzano i diversi modi, corretti o meno, significativi
o meno, secondo i quali le parole possono essere poste in
relazione con le cose, i processi e gli eventi. Ma non
offrono alcuna guida nei riguardi del problema, assai più
fondamentale, dell’uomo nella sua totalità psicofisica in
relazione con i suoi due mondi : quello della realtà(mondo
1), e quello della rappresentazione della realtà (mondo 2).
• La nostra intenzione è fornire una guida per comprendere
la mappatura tra mondo 1 e mondo 2.
• Tramite una interpretazione del “pattern observer”
forniamo un esempio di come funziona la percezione della
realtà e la sua rappresentazione in forma di modello.
11. (3) Il Modello sostituisce la
Realtà
Interazione con la Realtà Oggettiva
tramite Interfacce Soggettive.
12. Percezione Soggettiva
• Cosa ? I Sistemi Sensoriali (vista,udito,olfatto,tatto,gusto)
si interfacciano con l’ambiente e acquisiscono dei segnali
filtrati dal sistema nervoso centrale in base alla loro
rilevanza.
• Come ? Attraverso metodi cognitivi di generalizzazione,
cancellazione e deformazione, tali segnali sono
rappresentati come segni nel modello della realtà.
• Quindi ? L’essere umano è sollecitato da segnali analogici
provenienti dall’ambiente circostante, ma reagisce ai segni
– simboli digitali – dell’interfaccia. Considerando i simboli
più reali di ciò che rappresentano la mente usa il suo
potere per sostituire alla realtà un’altra “realtà”.
13. Uscire dal vicolo cieco
• Non potendo comprendere tutto la mente deve
rappresentarsi una realtà semplificata.
• La generalizzazione, la cancellazione e la conseguente
deformazione della realtà sono semplificazioni della realtà.
• La realtà osservata con gli occhi della distinzione tra bene e
male, fortuna e sfortuna, porta a rimanere intrappolati nel
modello della realtà creato dai propri presupposti
(generalizzazione, cancellazione, deformazione).
• Per sganciarsi dal gioco conflittuale, e frustrante, creato dai
propri presupposti, è necessario guadagnare una posizione
percettiva che permetta di uscire dal vicolo cieco e
osservare la realtà con entrambi gli occhi aperti come fa il
pattern che stiamo presentando.
17. Interfaccia Observer tra (?) e (!)
• Come le cariche (-) hanno bisogno delle cariche (+)
così una domanda (?) ha bisogno di una risposta.
Dall’interazione tra una domanda e una risposta
emerge un campo mentale, una tensione e una
forza nella relazione.
• Genesi
– Il cliente ha il bicchiere vuoto da riempire
– Nel cliente emerge un desiderio
– Il desiderio viene proiettato in un un’aspettativa
– All’aspettativa viene dato un nome
– Il nome viene comunicato all’oste
– L’oste risponde alla richiesta ricevuta
– Il cliente interagisce con la risposta tramite l’Observer
18. Posizioni identificate nel modello
Observer KO
Observer OK
Ponendo 100 come il valore che
corrisponde alla massima soddisfazione
dell`aspettativa del client ed X come il
valore espresso dal server.
•L`ObserverKO visualizza 100-X, misura
ciò che è mancato per arrivare a 100. Ha
una prospettiva pessimista e misura la
vita in base a ciò che manca, il vuoto che
crea frustrazione.
•L’ObserverOK visualizza X, cioè misura
ciò che c’è stato per arrivare a 100. Ha
una prospettiva ottimistica e misura la
vita in base a ciò che c’è, il pieno che
crea gratificazione.